Negli ultimi anni il mercato delle periferiche destinate al segmento desktop, e ancor più nello specifico al gaming, è largamente invaso dalle più disparate soluzioni, contraddistinte da caratteristiche tecniche e funzionalità esclusive sempre più interessanti, al fine di soddisfare un’utenza finale sempre più esigente. Nella recensione odierna abbiamo l’occasione di analizzare e testare la nuovissima Wooting Two [WK2-US2-RD-001], una tastiera meccanica di tipo Full-Size che fa proprio dell’innovazione il suo principale punto di forza. Messa a punto dalla giovane azienda olandese Wooting, la nuova Two vanta caratteristiche esclusive di prim’ordine, in grado di migliorare in maniera più che tangibile l’esperienza di gioco pur rimanendo una validissima e confortevole “compagna” per lunghe sessioni di battitura. Tra queste segnaliamo ad esempio l’utilizzo di particolari switch meccanici ottici Flaretech Prism ad input analogico, ovvero capaci di offrire segnali differenti in relazione alla pressione su di loro esercitata. Oltre a questo non mancano possibilità di personalizzazione notevoli, non soltanto per quanto riguarda ad esempio funzioni tradizionali come l’illuminazione RGB e la funzione dei tasti, ma anche di aspetti ben più tecnici, come ad esempio l’impostazione manuale del punto di attivazione. Spese queste brevi parole vi lasciamo ad una più dettagliata ed attenta analisi del prodotto. Vi auguriamo una buona lettura del nostro articolo!
WOOTING Two: The Full-size Analog Mechanical Keyboard – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5
Breve storia del produttore
Wooting è una giovane azienda olandese, con sede ad Arnhem, fondata nel 2015 da un gruppo di ingegnosi ed intraprendenti ragazzi che, stanchi della scarsa comunicazione e poca trasparenza delle principali realtà del settore gaming, hanno deciso di avviare la loro personale e del tutto indipendente avventura.
Il sogno di questi ragazzi è infatti un’azienda che sia il più possibile vicina al cliente, assicurando una comunicazione aperta ed una trasparenza totale. L’obiettivo principale è rendere le tastiere analogiche uno standard del settore.
“Crediamo fortemente che sia il prossimo passo e stiamo facendo del nostro meglio per sostenere ulteriori sviluppi nel campo.”
Il team di Wooting è rappresentato da tutti i sostenitori e i clienti finali che hanno scelto di affidarsi ai nostri prodotti, contribuendo attivamente e condividendo le nostre convinzioni. Puoi unirti al team su Discord o iscriverti alla nostra newsletter. Siamo sempre aperti per critiche e feedback.
Per maggiori informazioni consultate il sito web Wooting.
[nextpage title=”Confezione e Bundle”]
La nuovissima tastiera analogica Wooting Two è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dalla giovane azienda olandese, dalle dimensioni certamente generose. Il cartoncino di cui è costituita appare sufficientemente resistente per garantire l’integrità del prodotto durante tutta la fase di trasporto.
Dal punto di vista prettamente estetico vengono ripresi i tratti distintivi dell’intera line-up del marchio, di conseguenza osserviamo una colorazione di base grigia, con finitura opaca, ed una grafica di colore bianco. Questo accostamento cromatico appare certamente molto sobrio e riteniamo improbabile che possa passare inosservato sugli scaffali da esposizione.
La parte frontale della confezione è indubbiamente dominata da una banda bianca riportante la nomenclatura completa del prodotto. In alto a sinistra è invece collocato il marchio aziendale.
Posteriormente viene proposta un’immagine in forma stilizzata di quello che è il lato posteriore della Wooting Two, in cui possiamo chiaramente distinguere ad esempio varie strisce antiscivolo e i due supporti a scatto estraibili dedicati alla variazione dell’angolo di inclinazione della tastiera.
Nella parte bassa, in posizione centrale, è riportato l’indirizzo web del produttore olandese (wooting.io), nel quale sarà possibile non soltanto trovare ulteriori informazioni tecniche e news sui prodotti a listino, ma anche procedere all’acquisto attraverso lo store e al download della versione più recente del software di gestione proprietario Wootility, che osserveremo più attentamente nel capitolo dedicato.
Nelle fasce laterali della confezione non sono previsti elementi di rilievo, ad eccezione di una coppia di etichette adesive riportanti tutti i vari codici identificativi del prodotto. Non mancano anche una serie di ulteriori dettagli tecnici, tra cui la tipologia di switch meccanici impiegati (Flaretech Linear55 “Red”) ed il layout previsto per la tastiera, nel caso del sample in nostro possesso US ANSI.
Una volta aperta la confezione possiamo notare fin da subito come il contenuto sia adeguatamente protetto e accuratamente disposto al suo interno. La tastiera appare ben adagiata all’interno di un blister plastico trasparente semi-rigido, così come il restante materiale fornito in dotazione.
L’azienda, oltre all’essenziale cavo di collegamento USB (provvisto di uno sleeving in tessuto di ottima fattura), ha ben pensato di includere nel bundle anche un’utile estrattore per la rimozione sia dei keycaps che degli switch meccanici hot-swap ed una serie di switch supplementari, due della stessa tipologia impiegata, quindi Linear55 “Red” eventualmente da tenere di scorta, un Clicky55 “Blue” ed un Linear80 “Black” così da consentire all’utente di toccarne con mano le differenze ed eventualmente acquistarli sullo store in pacchetti da 15 o 110 pezzi (tipologia a scelta, anche misti).
Come ormai spesso accade anche con altri produttori non viene fornito alcun supporto ottico contenente driver o software di gestione, rendendo obbligato l’accesso al sito ufficiale per il download delle più recenti versioni rilasciate.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del produttore, alla pagina ufficiale dedicata alla nuovissima Wooting Two Analog Mechanical Keyboard.
[nextpage title=”Specifiche Tecniche e Funzionalità”]
Con la nuovissima Wooting Two il giovane produttore olandese punta ad offrire una tastiera capace di distinguersi dalle numerose soluzioni concorrenti presenti sul mercato grazie a caratteristiche tecniche e funzionalità esclusive espressamente pensate per soddisfare le richieste dei videogiocatori più esigenti. Il risultato è non soltanto un prodotto unico nel suo genere, solido e ben costruito, ma soprattutto capace di portare una ventata di aria fresca nel settore grazie ad alcune caratteristiche certamente molto interessanti.
La prima riguarda senza ombra di dubbio la particolare tipologia di switch utilizzata, meccanica al pari di numerose soluzioni concorrenti di un certo livello presenti sul mercato, ma contraddistinta in questo specifico caso da un input di tipo analogico. Questo significa, in parole povere, che ogni singolo tasto non sarà più in grado di offrire un semplice segnale “acceso o spento”, ma al contrario sarà in grado di generare segnali differenti in base a come verrà esercitata la pressione su di esso.
A consentire ciò è un particolare sistema di rilevamento dell’attivazione di tipo ottico. A differenza dei tradizionali switch meccanici, che rilevano l’attivazione semplicemente alla chiusura del contatto, il sistema ottico prevede un fascio laser perennemente attivo, capace di restituire segnali ben distinti man mano che viene progressivamente oscurato durante la pressione del tasto.
Questo assicura diversi vantaggi rispetto alle tradizionali soluzioni meccaniche, a cominciare dalla minor usura dei contatti metallici, e quindi minor rischio di rotture/malfunzionamenti, fino ad arrivare all’inutilità di saldare gli switch alla piastra e alla notevole riduzione dei ritardi del segnale di input.
Grazie a queste tecnologie sarà ad esempio possibile, in ambito gaming, far avanzare più lentamente o più velocemente il proprio personaggio, oppure sporgersi di meno o di più al fine di mirare l’obiettivo o ancora accelerare in maniera maggiore o minore semplicemente “dosando” la pressione sul tasto associato a quella specifica azione, in maniera analoga a ciò che ad esempio è possibile fare utilizzando un controller/joystick da gioco.
Inutile dire che in ambito gaming questo rappresenta un vero e proprio punto di svolta rispetto al passato, capace di migliorare in maniera più che tangibile la propria esperienza di gioco.
Se questo non bastasse, al fine di consentire un tuning ancora più avanzato e preciso della periferica, è prevista la regolazione manuale del punto di attivazione dello switch, da un minimo di 1.5mm sino ad un massimo di 3.6mm, in modo tale che ogni utente possa contare sull’impostazione più idonea alle proprie esigenze personali, sia in termini di reattività che di contenimento degli eventuali errori in fase di battitura.
La possibilità di gestire diversi punti di attivazione, inoltre, consente all’utente di sfruttare una particolare funzionalità avanzata denominata Dynamic Keystroke (DKS), grazie alla quale sarà possibile associare ad ogni tasto desiderato una multipla azione durante la sessione di gioco, automaticamente applicata al raggiungimento dei punti di attivazione impostati.
Ovviamente tutte queste caratteristiche esclusive non limitano l’utilizzo della tastiera alle sole sessioni di gioco, al contrario il produttore tiene a sottolineare come la Wooting Two sia anche un’eccezionale soluzione meccanica con la quale scrivere in modo confortevole e scorrevole. Proprio per questo motivo viene lasciata all’utente la possibilità di scegliere fra tre varianti della tastiera, differenziate esclusivamente in relazione alla tipologia di switch meccanici ottici Flaretech Prism a bordo.
Nello specifico troviamo modelli lineari o tattili aventi caratteristiche del tutto similari a quelle delle note e diffuse soluzioni Cherry MX da cui riprendono parte della nomenclatura (Red, Blue e Black). Non solo, anche il sistema di fissaggio dei keycaps è il medesimo, di conseguenza, sarà possibile personalizzare ancor più la propria tastiera scegliendo tra le innumerevoli soluzioni alternative compatibili facilmente reperibili sul mercato.
L’impiego di questi particolari switch ottici rende inutile, come anticipato, una saldatura al PCB, con il risultato che sarà quindi possibile rimuovere completamente, e senza necessità di mettere mano al saldatore, ogni singolo switch meccanico presente, che di fatto possiamo definire del tutto “Hot-Swappable”.
Questo consente all’utente non soltanto di poterli sostituire liberamente ed in pochi secondi in caso di necessità (ad esempio in caso di rottura o malfunzionamento) senza invalidare in alcun modo la garanzia sul prodotto, ma anche di poter personalizzare al massimo la propria tastiera, ad esempio prevedendo differenti tipologie di switch solamente nei tasti desiderati. Il produttore, attraverso il proprio store online, infatti, prevede di acquistare i singoli switch, in pacchetti da 15 o 110 pezzi, anche di differente tipologia.
Non manca, inoltre, una funzione Anti-Ghosting con tecnologia Full-Key Rollover via USB e matrice N-Key Rollover (N-KRO), che consente una pressione contemporanea di un quantitativo illimitato di tasti senza che venga perduto il segnale di nessuno di essi.
Presente anche una retroilluminazione di tipo RGB, con possibilità di personalizzazione del colore e dell’effetto di ogni singolo tasto. In questo modo, oltre ad esempio a poter abbinare al meglio la tastiera all’illuminazione della propria postazione, sarà anche possibile creare profili personalizzati specifici per ogni gioco in uso, così da poter distinguere a colpo d’occhio tutti i tasti associati alle varie azioni utili.
Tutti i vari parametri, inclusa come anticipato la personalizzazione dell’illuminazione e degli effetti dei singoli tasti, sono facilmente gestibili all’interno di un completissimo software proprietario, denominato “Wootility”.
Qualsiasi modifica e personalizzazione da parte dell’utente può essere salvata nella memoria interna alla tastiera, sotto forma di comodi profili (massimo quattro). In questa maniera non sarà necessario mantenere aperto il software di gestione una volta portata a termine la programmazione e sarà possibile sfruttare i singoli profili memorizzati anche utilizzando la tastiera su un altro computer.
La tastiera, anche grazie agli ottimi materiali impiegati per la realizzazione della scocca, appare estremamente robusta e stabile. Le dimensioni della periferica sono del tutto generose, pari a 460 x 160 x 39 millimetri, con un peso pari a circa 1 chilogrammo. La colorazione di base è nera con una finitura superficiale opaca a prova di graffio e impronte. Il collegamento al computer avviene tramite interfaccia USB con polling-rate certificato pari a 1.000 Hz.
Il cavo, al contrario della quasi totalità delle soluzioni concorrenti, è di tipo rimuovibile (sfruttando un connettore Type-C convertibile lato tastiera e Type-A verso il computer), decisamente robusto e vanta uno sleeving in tessuto di ottima qualità, con una foderatura a trama molto fitta che oltre che conferire una certa eleganza, ne impedisce l’aggrovigliamento e ne aumenta la resistenza a tagli, sfregamenti, morsi di animali domestici ed in generale ad ogni tipo di usura.
La lunghezza è più che generosa (circa 130 centimetri) ed entrambi i connettori sono placcati oro al fine di garantire una migliore resistenza agli agenti ossidanti, oltre che un miglior contatto possibile.
Alla luce di quanto evidenziato appare indubbia la volontà della giovane azienda olandese di realizzare una tastiera non soltanto di indubbia qualità, estremamente robusta e costruita con ottimi materiali, ma soprattutto caratterizzata dall’implementazione di funzionalità esclusive capaci di differenziarla dalla maggior parte delle soluzioni concorrenti sul mercato e renderla l’alleata perfetta per i videogiocatori più esigenti. Per maggiori informazioni sul prodotto cliccate qui.
[nextpage title=”Uno sguardo da vicino – Parte 1″]
La nuovissima Wooting Two si presenta estremamente solida e ben costruita, con un aspetto estetico compatto, classico e sobrio, del tutto perfetto per sposarsi nel migliore dei modi con le più disparate postazioni, anche non prettamente da gioco. Le prime impressioni nel prenderla in mano sono certamente positive e la sensazione di robustezza è davvero notevole, al pari di prodotti di fascia premium ben più blasonati.
Il merito va senza dubbio alla scelta del produttore olandese di utilizzare ottimi materiali per la realizzazione dell’intera struttura, tra cui spicca una piastra superiore in alluminio anodizzato. Tutto questo fa raggiungere alla tastiera un peso complessivo certamente considerevole, pari a circa un chilogrammo, assicurando così una buona presa alla superficie d’appoggio, quando si scrive o si gioca.
Il layout del modello giunto in redazione è quello US English ANSI, in formato QWERTYa 108 tasti. La disposizione dei tasti è di tipo completo full-size tradizionale, comprendendo il classico tastierino numerico all’estrema destra e, nella parte alta i tasti funzione da F1 a F12 e quelli di stampa, blocco scorrimento e pausa.
Le immagini non fanno che confermare la volontà del produttore olandese di creare un prodotto che fa della sostanza il suo principale punto di forza. Non troviamo, infatti, forme particolari o ricercate, né tanto meno fronzoli di alcun tipo.
Gli unici tratti distintivi che possiamo osservare sono dati dal marchio aziendale in rilielo nella parte centrale del breve flap poggiapolsi e dalla particolare conformazione dei tasti, rialzati rispetto alla scocca, caratteristica che rende decisamente più agevoli le normali operazioni di pulizia.
Capovolgendo la tastiera possiamo notare che la parte posteriore è interamente realizzata in robusto materiale plastico ABS. Sono previste una serie di strisce antiscivolo che garantiscono una buona aderenza alla superficie di appoggio. Non mancano, inoltre, una serie di supporti a scatto estraibili pensati per variare l’angolo di inclinazione della tastiera, indubbiamente utili per garantire un miglior comfort possibile durante la digitazione.
Rispetto alla maggior parte delle soluzioni sul mercato non è previsto un cavo di collegamento di tipo fisso, bensì troviamo un pratico connettore USB Type-C convertibile nel quale inserire il cavo fornito in dotazione o, in alternativa, uno alternativo eventualmente più idoneo alle proprie esigenze (per esempio in quanto a lunghezza). Per il passaggio del cavo il produttore ha previsto una serie di guide, così da poter scegliere la posizione di uscita più comoda (sinistra, destra o centrale).
In posizione centrale è applicata una piccola etichetta adesiva riportante la nomenclatura del prodotto con i relativi numeri di serie, i loghi delle varie certificazioni ottenute e l’autografo dei tre membri fondatori del team Wooting!
[nextpage title=”Uno sguardo da vicino – Parte 2″]
Sulla nuovissima Wooting Two sono previsti i particolari ed innovativi switch meccanici ottici Flaretech Prism, contraddistinti da un input di tipo analogico. Come abbiamo osservato nel precedente capitolo le caratteristiche tecniche e le potenzialità offerte da questa tipologia di switch sono indubbiamente notevoli e capaci di fare la differenza tanto in ambito gaming quanto durante la normale battitura.
A differenza degli switch meccanici più tradizionali viene assicurata una maggiore durata nel tempo (fino a ben 100 milioni di pressioni) ed un’incredibile reattività grazie ad un ritardo del segnale di input prossimo allo zero. La possibilità di regolare a piacimento il punto di attivazione, da un minimo di 1.5mm ad un massimo di 3.6mm, rappresenta poi la ciliegina sulla torta, rendendo questa tastiera estremamente flessibile alle proprie preferenze d’uso.
Non prevedendo alcuna saldatura alla piastra, ogni singolo switch presente è facilmente rimuovibile (Hot-Swappable) sfruttando l’apposito estrattore fornito in dotazione.
Questo ne consente la rapida sostituzione senza il rischio di invalidare la garanzia sul prodotto, non soltanto in caso di rottura malfunzionamento o rottura, ma anche nella semplice eventualità che si voglia utilizzare una tipologia di switch alternativa a quella di serie, magari anche solamente su alcuni tasti specifici.
Le scritte bianche trasparenti presenti sui tasti sono realizzate con la tecnica del Laser, un metodo decisamente molto diffuso nel quale sostanzialmente si brucia o buca la plastica con un laser. La stampa è percepibile al tatto ed è leggermente sfocata. La superficie leggermente concava dei keycap, realizzati in PBT, restituisce una sensazione di “morbidezza” che rende la digitazione estremamente piacevole e poco stancante.
Il sistema di fissaggio dei keycaps è il medesimo impiegato per i noti e diffusi switch meccanici Cherry MX, di conseguenza, sarà possibile personalizzare ancor più la propria tastiera scegliendo tra le innumerevoli soluzioni alternative compatibili facilmente reperibili sul mercato.
Come anticipato la tastiera implementa una retroilluminazione di tipo RGB completamente personalizzabile, con possibilità di selezione del colore e dell’effetto per ogni singolo tasto presente. L’utente potrà accedere a tutte queste opzioni di personalizzazione avanzata semplicemente utilizzando il completo software di controllo messo a punto dal produttore, denominato Wootility.
Il collegamento al computer avviene tramite interfaccia USB 2.0 con un polling-rate certificato pari a 1.000Hz. Il produttore fornisce in dotazione un cavo di collegamento Type-C to Type-A della lunghezza di circa 130 millimetri, caratterizzato da uno sleeving in tessuto di ottima fattura, espressamente pensato per aumentarne la resistenza all’usura ed evitarne l’aggrovigliamento. Entrambi i connettori sono placcati oro al fine di garantire una migliore resistenza agli agenti ossidanti, oltre che un miglior contatto possibile.
Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dal lavoro svolto dalla giovane azienda olandese su questo interessante ed innovativo prodotto.
[nextpage title=”Anti-Ghosting e Key Rollover”]
Anti-Ghosting e Key Rollover sono due dei più importanti fattori che incidono sulle prestazioni reali di una tastiera. Un rollover insufficiente porta a input e pressioni mancanti, mentre il ghosting avviene quando due o più tasti schiacciati causano una terza battitura “fantasma”.
Storicamente le tastiere utilizzano una connessione PS/2, studiata ed ottimizzata esclusivamente per questo tipo di dispositivo: usa meno risorse CPU, ha ritardo in input praticamente nullo (Interrupt Based), e supporta appieno l’N-Key Rollover. Sfortunatamente però PS/2 sta andando in disuso in favore del più diffuso USB, che però non è studiato per le tastiere, presentando di conseguenza alcune limitazioni: usa più risorse CPU, ha più ritardo in input (Polling Based) e non supporta l’N-Key Rollover. In compenso però l’USB è più resistente di un connettore PS/2 e può essere collegata/scollegata senza spegnere il PC. Quanto ai tempi di risposta, su una tastiera, qualsiasi valore di Polling Rate oltre i 200 Hz è totalmente superfluo (molte tastiere ora arrivano a 1000 Hz).
Le tastiere di tipo “tradizionale USB” hanno un limite di tasti che possono essere premuti contemporaneamente che dipende dal cablaggio interno: tipicamente i tasti sono raggruppati in gruppi di 3 (triplette), e per ogni tripletta può essere premuto un solo tasto per volta (Key Blocking); in alcune tastiere particolarmente scadenti, è possibile che quando 2 tasti specifici sono premuti contemporaneamente, un terzo venga rilevato come premuto anche se non lo è, causando il fastidioso effetto ghosting.
Le tastiere meccaniche USB di fascia alta hanno un cablaggio completamente diverso, e supportano un Key Rollover di 4 o più tasti. Per N-Key-Rollover si intende che illimitati tasti possono essere premuti contemporaneamente. Per #-Key Rollover, invece, si intende che un certo numero # di tasti qualsiasi (di solito 4, 6 o 10) possono essere premuti contemporaneamente.
La nuova Wooting Two supporta il Full-Key Rollover via USB con matrice N-Key Rollover (N-KRO). Mediante l’utilizzo del noto programma Aqua’s KeyTest (liberamente scaricabile al seguente indirizzo) ne abbiamo verificato il corretto funzionamento.
Prove con matrice N-KRO (attiva di default):
Come possiamo osservare, il risultato ottenuto è decisamente soddisfacente. Ora siamo pronti per andare ad analizzare il software di gestione.
[nextpage title=”Wootility – Software di Gestione”]
La giovane azienda olandese, al fine di garantire un controllo il più possibile completo delle molteplici funzionalità messe a disposizione dai suoi prodotti, ha messo a punto un interessante software di gestione, denominato Wootility ed espressamente concepito per incarnare la propria visione sul futuro del software gaming; massima trasparenza e costante collaborazione tra azienda e cliente finale.
Ogni singolo feedback ricevuto viene preso in seria considerazione da parte del team Wooting, che sarà così in grado di ottimizzare e migliorare costantemente il programma, introducendo nuove funzionalità e/o risolvendo inevitabili bug. Anche per questi motivi riteniamo più che condivisibile la scelta di non fornire alcun supporto ottico in dotazione, obbligando così l’utilizzatore a procedere al download dell’ultima versione disponibile del programma direttamente dalla pagina web dedicata (clicca qui).
Una volta completato lo scaricamento del file e la successiva installazione sul nostro computer, ci troveremo immediatamente di fronte ad un’interfaccia indubbiamente molto accattivante, con una grafica sobria e moderna che va a richiamare i tratti distintivi del marchio e del prodotto stesso.
Alla prima esecuzione del programma viene mostrata un’utile schermata introduttiva, nella quale possiamo trovare numerose informazioni e guide sulle più importanti funzioni del programma e della tastiera analogica Wooting.
Cliccando sul pulsante “continua” andremo ad accedere al software di gestione vero e proprio. Le numerose funzioni previste, come vedremo, sono ben ordinate, aspetto che ne rende l’accesso certamente molto immediato e semplice. Nella prima sezione, denominata “Keyboard” sono raggruppate tutte le varie opzioni avanzate della periferica, tra cui la possibilità di creare profili d’uso personalizzati.
La nuovissima Wooting Two prevede un totale di quattro profili preimpostati, dei quali uno digitale (Digital Profile) e tre analogici (Analog 1, Analog 2 e Analog 3), ognuno associato ad uno specifico tasto supplementare presente sulla tastiera stessa (A1, A2, A3 e Mode). Utilizzando il profilo digitale avremo una risposta degli switch di tipo “acceso o spento”, ovvero del tutto identica a qualsiasi altra tradizionale tastiera meccanica. Questa modalità è di conseguenza maggiormente indicata per l’utilizzo quotidiano della tastiera, scrittura di testi e quant’altro.
Grazie alla tecnologia proprietaria RGB fx avremo modo di gestire in maniera avanzata il sofisticato sistema di illuminazione previsto, in quanto a colore di ogni singolo tasto, intensità ed effetto. Le possibilità di impostazione sono praticamente illimitate dal momento che viene messa a disposizione una tavolozza RGB da ben 16,8 milioni di colori. Non manca, ovviamente, anche la possibilità di disattivare completamente qualsiasi tipo di retroilluminazione.
Sempre in modalità digitale avremo modo di agire manualmente sul punto di attivazione, scegliendo liberamente tra un minimo di 1.5mm ed un massimo di 3.6mm, a step di 0.1mm. Questo consentirà all’utente di trovare il miglior compromesso possibile, in relazione al suo specifico stile d’uso, tra massima reattività e massima precisione, evitando così fastidiosi errori durante la battitura.
Presente anche la possibilità di attivazione della Tachyon Mode, una particolare modalità pensata per ottimizzare al massimo il tempo di risposta (<1millisecondo).
In modalità analogica, al contrario, avremo modo di sfruttare al massimo questa interessante tastiera, potendo quindi sfruttare al meglio tutte le potenzialità offerte dai particolari switch meccanici analogici ottici previsti dal produttore olandese (Flaretech Prism). Anziché il semplice segnale “acceso o spento” tipico della modalità digitale, ogni singolo tasto sarà in grado di offrire una risposta differente in relazione alla pressione esercitata sullo stesso, in maniera analoga a quella che contraddistingue i controller da gioco, come ad esempio quello della Xbox One.
Sarà quindi possibile personalizzare a piacimento la curva di attivazione (anche tramite comodi preset), associare a qualsiasi tasto desiderato funzione avanzate come fosse il pulsante di un gamepad o la leva di un joystick, oppure accedere alla configurazione avanzata del Dynamic Keystroke (DKS), che consente di sfruttare l’input analogico sensibile alla pressione allo scopo di associare multiple funzioni al singolo tasto in relazione alla soglia di attivazione raggiunta.
Questa particolare funzione, inoltre, consente di aggirare l’incompatibilità di alcuni giochi nei confronti di input analogici, assicurando quindi la migliore esperienza d’uso anche in quei casi limite in cui altrimenti non sarebbe possibile sfruttare appieno quella che è la caratteristica più innovativa di questo prodotto.
Dal momento che l’attivazione del DKS va a sovrascrivere la funzione originale del tasto selezionato, sarà ad esempio possibile procedere alla disattivazione completa di qualsiasi tasto presente semplicemente associando ad esso un profilo DKS vuoto.
Questa possibilità sarà ad esempio utile per disattivare tasti che rischierebbero di interrompere bruscamente la sessione di gioco se premuti accidentalmente, come ad esempio il tasto WinKey.
Il produttore prevede la disattivazione del tasto Windows di sinistra con la semplice combinazione FN+WinKey sinistro, mentre al contrario non sembra possibile disattivare in maniera definitiva il tasto WinKey destro. Una funzione DKS vuota risolverà il problema!
Anche in modalità analogica è ovviamente possibile accedere all’impostazione avanzata della tecnologia RGB fx. La qualità dell’illuminazione è a dire poco eccellente ed estremamente uniforme. Le lettere, infatti, anche grazie alle generose dimensioni previste, appaiono ben illuminate nella loro interezza. Non a caso, il produttore ha previsto l’incisione a laser dei caratteri sui singoli keycaps in esatta corrispondenza con i LED sottostanti, proprio al fine di evitare lettere sfuocate e/o zone scarsamente illuminate sui tasti.
Accedendo alle impostazioni del software Wootility sarà possibile, oltre che scegliere la lingua preferita, verificare la presenza non soltanto di eventuali versioni aggiornate del programma di gestione stesso, ma anche di nuove revisioni del firmware della tastiera Wooting collegata al computer, ovviamente a patto di disporre di una connessione internet attiva.
Nell’eventualità che queste siano disponibili verrà richiesta conferma all’utente se procedere o meno con il download e con la successiva installazione degli aggiornamenti, in maniera semplice e del tutto sicura.
Tra le ulteriori opzioni previste troviamo anche una funzione dedicata all’assistenza in caso di problematiche tecniche, con indicazioni su come procedere al Troubleshoot, possibilità di ripristino ai valori di fabbrica delle impostazioni della tastiera e generazione di un log completo da inviare eventualmente al supporto tecnico.
Il produttore olandese ha, inoltre, messo a punto un rinnovato tema scuro (denominato per l’appunto “Dark Theme“) da applicare all’interfaccia del programma, molto curato e capace di abbinarsi perfettamente con l’omonimo tema previsto nelle più recenti build del sistema operativo Microsoft Windows 10. L’utilizzo di un tema scuro, inoltre, assicura un minor impatto sulla batteria in tutti quei dispositivi che ne prevedono l’utilizzo come fonte di alimentazione principale.
Dopo questa breve analisi dell’ottimo software realizzato dal team Wooting, con il quale ci complimentiamo per l’eccellente lavoro svolto in termini di grafica e di progettazione, passiamo a testare in ambito lavorativo e gaming la nuovissima ed innovativa tastiera Wooting Two.
[nextpage title=”Impressioni d’uso”]
Per poter analizzare a fondo le potenzialità offerte dalla nuovissima Wooting Two abbiamo deciso di testarla in quelli che per la maggior parte dell’utenza rappresentano scenari di utilizzo pressoché quotidiani, ovvero sessioni di videoscrittura, durante il tempo necessario alla stesura di questo nostro articolo, facendo uso della suite Microsoft Office 2019 Professional, ed in ambito gaming, divertendoci per diverse ore con il recente ed apprezzato Battlefield V.
Dopo una breve fase di “adattamento” iniziale dovuta essenzialmente all’adozione di un layout Americano a fronte del classico Italiano a cui siamo maggiormente abituati (sono pertanto assenti i tasti con le lettere accentate nonché risultano spostati numerosi altri riferimenti riguardanti la punteggiatura), dobbiamo ammettere di esserci trovati egregiamente con questa particolare tastiera, che possiamo tranquillamente definire come una delle migliori soluzioni meccaniche da noi provate, capace di assicurare una notevole precisione e reattività unita ad una buona silenziosità in fase di battitura.
Ad incidere positivamente sull’esperienza d’uso, oltre che gli ottimi switch meccanici ottici Flaretech di tipo lineare, vi sono anche i particolari keycaps dalla forma leggermente concava, capaci di adattarsi in maniera ottimale alle dita, restituendo una piacevole sensazione di “morbidezza” durante la digitazione. La possibilità di configurare manualmente il punto di attivazione degli switch, inoltre, consente alla tastiera di adattarsi nel migliore dei modi al proprio stile di battitura, limitando in questo modo gli errori accidentali.
Durante la battitura, inoltre, abbiamo immediatamente apprezzato l’assenza di fastidiosi “scricchiolii” e la stabilità dello chassis, ben ancorato alla scrivania grazie al peso consistente e alle strisce antiscivolo in gomma previste dal produttore olandese. Come abbiamo osservato nella fase descrittiva del prodotto è possibile andare a modificare l’angolo di inclinazione della tastiera grazie ai supporti estraibili presenti nel retro della tastiera, in maniera da trovare la posizione ottimale per rendere l’esperienza nella digitazione il più confortevole possibile.
Le dita possono estendersi facilmente in modo da raggiungente i tasti più lontani, senza che vi sia uno staccamento della mano dal piano di appoggio. Questo, specialmente a lungo termine, previene l’insorgere di possibili dolori alle dita e al polso, causati da continui spostamenti dell’arto. L’angolo che si crea tra il polso e le dita risulta poco accentuato, garantendo pertanto una corretta postura dell’arto. In questa maniera sarà possibile imprimere la giusta pressione al tasto senza sprecare inutili energie.
Come osservato nei capitoli precedenti, la tastiera messa a punto da Wooting dispone di tecnologie che possono essere molto utili durante il suo utilizzo in ambito gaming. A tal proposito abbiamo deciso di testarla a fondo con uno dei titoli più apprezzati degli ultimi mesi, ovvero Battlefield V.
Ricordiamo che la tastiera dispone del blocco al tasto WinKey tramite semplice scorciatoia, questo significa che, se disattivato, non sarà possibile tornare accidentalmente al desktop di Windows durante una sessione di gioco.
Altra caratteristica interessante presente sulla Wooting Two, oltre all’immancabile tecnologia Anti-Ghosting, riguarda la possibilità di selezionare uno tra i quattro profili predisposti al fine di ottenere non soltanto un’illuminazione personalizzata dei tasti, ma anche un funzionamento completamente differente degli switch meccanici, analogico oppure digitale.
Proprio questa prima tipologia rappresenta quella che possiamo definire la più grande novità per una tastiera meccanica da gaming, capace di influire positivamente ed in maniera tangibile sull’esperienza di gioco.
Battlefield V è un videogioco del genere sparatutto in prima persona. La modalità di gioco da noi scelta è stata quella di una classica “Campagna Single Player“, nella quale abbiamo giocato per circa un paio di ore consecutive, così da capire bene lo schema dei tasti comando e rendere di conseguenza più fluido il gameplay.
Dobbiamo ammettere che se in giochi particolarmente frenetici, come per l’appunto il titolo di DICE, la presenza di switch meccanici di tipo lineare rapidi e reattivi è già certamente in grado di fare la differenza (grazie anche alla più contenuta forza necessaria per l’azionamento), l’utilizzo di particolari switch analogici ottici con possibilità di regolazione del punto di attivazione rende di gran lunga più appagante l’esperienza di gioco.
La soluzione messa a punto da Wooting, infatti, assicura uno stile di gioco profondamente diverso da quello a cui sono abituati i giocatori provvisti di tradizionali tastiere meccaniche; ad esempio sarà possibile far avanzare il proprio personaggio lentamente o velocemente, oppure sporgersi di più o di meno da un muro al fine di mirare con più precisione l’obiettivo semplicemente regolando la pressione sul singolo tasto.
I tasti appositamente sagomati e la possibilità di attivare la retroilluminazione solamente su quelli associati alle varie funzioni di gioco, hanno contribuito a migliorare ulteriormente la nostra esperienza d’uso, evitando particolari problematiche o intoppi.
In conclusione, siamo rimasti davvero molto soddisfatti del comportamento di questa eccellente tastiera sia in ambito lavorativo che videoludico. Durante l’intera sessione di prova non abbiamo mai riscontrato alcun tipo di cedimento o segno di rallentamento. La qualità dei materiali usati e la robustezza del resto sono tra i punti di forza di questa nuova proposta messa a punto da Wooting!
[nextpage title=”Conclusioni”]
Prima di trarre le nostre conclusioni, abbiamo utilizzato la nuova Wooting Two per diversi giorni, oltre che per l’intera stesura di questo nostro articolo sfruttando la suite Office 2019 Professional di Microsoft, anche in ambito gaming. Durante l’utilizzo non abbiamo notato nessun tipo di cedimento, né costruttivo né prestazionale.
I materiali utilizzati per la fabbricazione risultano di ottima qualità, rendendo il prodotto estremamente solido e resistente. Davvero notevole la stabilità dello chassis che, grazie al suo peso indubbiamente considerevole e alle strisce antiscivolo in gomma presenti sul retro, rimane sempre ben ancorato alla scrivania, anche nelle situazioni di gioco più concitate.
Dopo una breve fase di “adattamento” iniziale, dovuta essenzialmente all’adozione di un layout Americano a fronte del classico Italiano a cui siamo maggiormente abituati, dobbiamo ammettere di esserci trovati egregiamente con questa particolare tastiera, che possiamo tranquillamente definire come una delle migliori soluzioni meccaniche da noi provate, capace di assicurare una notevole precisione e reattività unita ad una buona silenziosità in fase di battitura.
Ad incidere positivamente sull’esperienza d’uso, oltre che gli ottimi switch meccanici analogici ottici Flaretech di tipo lineare, vi sono anche i particolari keycaps dalla forma leggermente concava, capaci di adattarsi in maniera ottimale alle dita, restituendo una piacevole sensazione di “morbidezza” durante la digitazione. La possibilità di configurare manualmente il punto di attivazione degli switch, inoltre, consente alla tastiera di adattarsi nel migliore dei modi al proprio stile di battitura, limitando in questo modo gli errori accidentali.
La tastiera implementa una retroilluminazione di tipo RGB completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria RGB fx. Al pari della maggior parte delle soluzioni di fascia alta sono previste possibilità di personalizzazione avanzate per quanto riguarda il colore di ogni singolo tasto, intensità ed effetti. Questo si dimostra particolarmente utile in ambito gaming, nel quale l’illuminazione dei soli tasti utili alla sessione di gioco ne rende più agevole ed immediata l’individuazione, senza possibilità di errore.
Le possibilità di impostazione sono praticamente illimitate dal momento che viene messa a disposizione una tavolozza RGB da ben 16,8 milioni di colori. Non manca, ovviamente, anche la possibilità di disattivare completamente qualsiasi tipo di retroilluminazione. La qualità dell’illuminazione è a dire poco eccellente ed estremamente uniforme.
Le lettere, infatti, anche grazie alle generose dimensioni previste, appaiono ben illuminate nella loro interezza. Non a caso, il produttore ha previsto l’incisione a laser dei caratteri sui singoli keycaps in esatta corrispondenza con i LED sottostanti, proprio al fine di evitare lettere sfuocate e/o zone scarsamente illuminate sui tasti.
L’ambito videoludico è senza dubbio quello in cui la soluzione di Wooting riesce a dare il meglio di sé. La tastiera dispone ovviamente sia di funzione Anti-Ghosting via USB che di N-Key Rollover. Inoltre è presente la funzione di blocco del tasto Windows tramite semplice scorciatoia, indubbiamente utile ai videogiocatori al fine di evitare di tornare accidentalmente al “desktop” durante le sessioni di gioco più concitate.
Per le nostre prove abbiamo scelto di passare alcune ore con un titolo particolarmente frenetico, così da sfruttare al meglio le potenzialità degli eccellenti switch scelti impiegati. Se in giochi del genere, la presenza di switch meccanici di tipo lineare rapidi e reattivi è già certamente in grado di fare la differenza (grazie anche alla più contenuta forza necessaria per l’azionamento), l’utilizzo di questi particolari switch analogici ottici con possibilità di regolazione del punto di attivazione rende di gran lunga più appagante l’esperienza di gioco.
La soluzione messa a punto da Wooting, infatti, assicura uno stile di gioco profondamente diverso da quello a cui sono abituati i giocatori provvisti di tradizionali tastiere meccaniche; ad esempio sarà possibile far avanzare il proprio personaggio lentamente o velocemente, oppure sporgersi di più o di meno da un muro al fine di mirare con più precisione l’obiettivo semplicemente regolando la pressione sul singolo tasto.
Ottimo lavoro anche per quanto riguarda il software di controllo proprietario Wootility che, aggiornato alla sua ultima versione disponibile al momento della recensione, si è rivelato maturo, semplice da usare ed estremamente completo. Al suo interno, infatti, sarà possibile effettuare una personalizzazione estrema di tutte le funzionalità della tastiera, ottimizzandone il comportamento in maniera da soddisfare qualsiasi specifica esigenza.
L’utente potrà successivamente salvare tutte le eventuali modifiche e personalizzazioni sotto forma di comodi profili (dei quali 1 digitale e 3 analogici) sfruttando la memoria on-board del dispositivo. In questa maniera non sarà necessario mantenere aperto il software di gestione una volta portata a termine la programmazione e sarà possibile sfruttare i singoli profili memorizzati anche utilizzando la tastiera su un altro computer.
Il collegamento al computer avviene tramite interfaccia USB 2.0 con un polling-rate certificato pari a 1.000Hz. Il produttore fornisce in dotazione un cavo di collegamento Type-C to Type-A della lunghezza di circa 130 millimetri, caratterizzato da uno sleeving in tessuto di ottima fattura, espressamente pensato per aumentarne la resistenza all’usura ed evitarne l’aggrovigliamento. Entrambi i connettori sono placcati oro al fine di garantire una migliore resistenza agli agenti ossidanti, oltre che un miglior contatto possibile.
La nuova Wooting Two viene proposta al prezzo di 149,99€, cifra interessante in considerazione delle caratteristiche tecniche, prestazionali e qualitative offerte da questo prodotto, che fa dell’innovazione il suo principale punto di forza!
Pro:
- Design classico e sobrio;
- Ottimi materiali utilizzati ed eccellenti finiture;
- Struttura in plastica ABS ed alluminio anodizzato estremamente robusta;
- Buona ergonomia grazie al breve flap poggia-polsi ed alla possibilità di modifica dell’angolo di inclinazione;
- Retroilluminazione RGB completamente personalizzabile;
- Presenza di eccellenti switch meccanici analogici ottici, di tipo lineare, Flaretech Prism, espressamente ottimizzati per il gaming e capaci di offrire un’esperienza unica;
- Possibilità di impostazione del punto di attivazione degli swtich;
- Possibilità di rimuovere fisicamente gli switch (Hot-Swap);
- Supporto alle tecnologie Anti-Ghosting e Full-Key Rollover (matrice avanzata di tipo N-KRO);
- Funzionalità di blocco del tasto WinKey tramite scorciatoia;
- Presenza di tasti supplementari dedicati al caricamento dei profili personalizzati (1 di tipo digitale e 3 di tipo analogico);
- Dotazione accessoria completa, comprendente un pratico estrattore in plastica per la rimozione di switch e keycaps e quattro switch supplementari;
- Cavo di collegamento USB rimuovibile di lunghezza generosa, molto robusto e provvisto di sleeving in tessuto di ottima qualità;
- Software di gestione proprietario “Wootility” completo ed intuitivo.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend