Durante la calda giornata estiva di oggi, abbiamo il piacere di potervi proporre una delle ultime proposte realizzate dalla taiwanese ASRock, nello specifico la nuovissima scheda madre X470 Taichi, una soluzione dal look moderno ed intrigante contraddistinta da caratteristiche tecniche e funzionalità estremamente interessanti, perfetta quindi per la realizzazione di sistemi prestanti e versatili, oltre che ad assicurare una buona dose di divertimento in overclocking. Il prodotto, come intuibile dalla nomenclatura, adotta il recente chipset X470 di AMD, capace di assicurare il miglior supporto possibile verso le apprezzate soluzioni basate su microarchitettura ZEN, con ottimizzazioni specifiche per i più recenti modelli 2000-Series, meglio noti agli appassionati con il nome in codice “Pinnacle Ridge”. Per la gioia degli utenti più esigenti sono state previste numerose funzionalità, tra le quali non possiamo non citare la presenza di una doppia interfaccia M.2 PCI-Express (di cui una di tipo Ultra M.2 da 32Gb/s), di un modulo di rete wireless preinstallato, provvisto di certificazione WiFi 802.11ac (fino a 433Mbps) e Bluetooth 4.2, e di un rinnovato sistema di gestione dell’illuminazione basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!
ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.
Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.
Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente.
ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.
Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre. Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.
[nextpage title=”PCH Intel X299 Express – Piattaforma AMD AM4 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità”]
Ad accompagnare le interessanti soluzioni Ryzen troviamo, come spesso accade, una piattaforma completamente rinnovata, basata nello specifico su nuovi chipset (Serie 300 e più recentemente 400) e nuovo socket di connessione (AM4), sempre di tipo PGA (Pin-Grid-Array), ma contraddistinto da un maggior quantitativo di pin, pari a ben 1331. Un aggiornamento di questo genere si è reso ovviamente inevitabile non soltanto per sfruttare appieno tutte le novità messe a disposizione dai nuovi microprocessori, ma soprattutto per rendere maggiormente appetibile la nuova piattaforma di riferimento nei confronti delle proposte concorrenti, capaci già da tempo di offrire supporto verso tutte le più recenti tecnologie disponibili.
Al fine di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza è stata prevista una più che buona differenziazione in relazione alle caratteristiche, al formato di riferimento (classico oppure SFF) ed alle funzionalità offerte, spaziando da modelli meno completi e di conseguenza più economici, come l’A300 e l’A320, indubbiamente idonei all’utilizzo in soluzioni a basso costo, fino ad arrivare ai modelli più avanzati, come i vari B350, X300, X370 ed il più recente X470, pensati per la realizzazione di soluzioni rivolte ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità, come ad esempio il supporto all’overclocking oppure, nel caso dei modelli X, alla realizzazione di configurazioni Multi-GPU.
L’azienda americana, con la nuova piattaforma AM4, ha apportato sostanziali modifiche rispetto al passato. In primis appare evidente una notevole semplificazione per quanto riguarda i chipset, dovuta essenzialmente all’integrazione, direttamente all’interno dei nuovi microprocessori, di buona parte delle funzionalità che in passato erano esclusivamente a loro carico, come ad esempio il Controller PCI-Express ed il Memory Controller. Di conseguenza, se in passato vi era la necessità di ricorrere addirittura a più di un chip (per l’appunto un Northbridge ed un Southbridge), per gestire al meglio tutte le funzioni indispensabili, adesso ne basta uno soltanto, con ovvio risparmio sia in termini di costi e sia, cosa ben più importante, in termini di consumi.
Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del modello di punta della linea, ovvero il nuovo X470:
Come possiamo notare dallo schema, i nuovi microprocessori Ryzen, pur mantenendo un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual-Channel, presentano una sostanziale differenza rispetto al passato, ovvero introducono la piena compatibilità verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni. La frequenza operativa massima certificata raggiunge quota 2.667MHz (che salgono a 2.933MHz nei più recenti modelli Pinnacle-Ridge e Raven Ridge provvisti di iGPU), garantendo una bandwidth massima teorica indubbiamente elevata.
Il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore è in grado di gestire un massimo di 24 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda, oltre che il chipset idoneo, anche gli slot di espansione necessari, realizzare sistemi Multi-GPU in grado di sfruttare le tecnologie NVIDIA SLI (certificazione ufficiale limitata ai soli chipset X370 e X470) o AMD CrossFireX, affiancando un massimo di due schede grafiche in parallelo, in configurazione 2-Way (x8/x8).
Delle restanti 8 linee a disposizione, quattro sono espressamente dedicate alla gestione di unità SSD di ultima generazione provviste di interfaccia M.2 PCI-Express, includendo il pieno supporto anche verso le più recenti e prestanti soluzioni basate su protocollo NVM Express (NVMe). Le ultime quattro linee, al contrario, non sono liberamente sfruttabili da parte dell’utente, bensì sono dedicate al collegamento tra il chipset ed il microprocessore stesso. L’utilizzo di linee di terza generazione consente di incrementare l’efficienza nella comunicazione, eliminando qualsiasi collo di bottiglia. I nuovi microprocessori, inoltre, implementano un controller USB in grado di gestire un massimo di quattro porte di tipo 3.1 Gen1 (5Gb/s).
Ai nuovi chipset Serie 300 e 400 viene affidata la gestione di ulteriori linee PCI-Express, nello specifico di seconda generazione e in quantità differente a seconda del modello (fino ad un massimo di 8 linee nelle varianti di punta X370 e X470). La gestione di queste linee è a completa discrezione del produttore della scheda madre, che potrà prevedere ad esempio slot dedicati all’installazione di controller supplementari, schede audio dedicate e quant’altro.
Non manca un controller Serial ATA integrato di terza generazione in grado di gestire un massimo di sei porte a 6Gb/s, in aggiunta ad un’interfaccia M.2 PCI-Express di tipo Gen2 x2 (10Gb/s). In alternativa potranno essere gestiti SSD M.2 di tipo Gen2 x4 (20Gb/s) rinunciando però a due porte Serial ATA tradizionali. Pienamente supportata la tecnologia RAID in modalità 0, 1 oppure 10.
Oltre a quanto detto i nuovi chipset A320, B350, X370 e X470, implementano un supporto nativo verso il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Ovviamente non mancano connessioni conformi agli standard precedenti USB 2.0 (fino ad un massimo di 6 porte) ed USB 3.0 (2 o 6 porte a seconda del chipset).
Il nuovo chipset X470 è l’unico, almeno per il momento, a supportare nativamente l’interessante StoreMI di AMD, una particolare tecnologia proprietaria che consente di combinare le potenzialità offerte dalle più recenti unità di tipo SSD (Solid-State Drive) con quelle tipiche delle tradizionali unità meccaniche, creando un unico volume virtuale.
Non mancano algoritmi mirati ad ottimizzare le performance tramite assegnazione intelligente dei blocchi in maniera del tutto trasparente (ad esempio i blocchi utilizzati più frequentemente verranno automaticamente allocati sull’unità più prestante tra quelle in uso).
Al fine di garantire tempi di caricamento ancor più contenuti, oltre che maggiore reattività, è inoltre possibile sfruttare anche parte della memoria RAM di sistema (fino ad un massimo di 2GB), che si aggiungeranno al sopracitato volume virtuale.
Ricordiamo, infine, che la tecnologia StoreMI supporta appieno qualsiasi unità meccanica e SSD (sia SATA che NVMe), e non rappresenta un vincolo per l’utente, che potrà liberamente decidere di ritornare alla condizione originale, rimuovendo il volume virtuale creato, senza l’obbligo di reinstallazione del sistema operativo.
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La nuovissima scheda madre X470 Taichi di ASRock è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.
Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale lucida e grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.
La parte frontale della confezione è dominata da un’immagine di sfondo che, in maniera del tutto stilizzata con l’ausilio di ingranaggi, riprende i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao, che nella nostra cultura occidentale rappresenta l’eterno equilibrio tra il bene ed il male. Come osserveremo nel corso del nostro articolo, uno degli aspetti più rilevanti della nuova scheda madre X470 Taichi è da ricercarsi nell’aspetto estetico e nella cura per i dettagli previsti, il tutto ottimamente coniugato alla solita e consueta qualità costruttiva e potenzialità tipiche dei prodotti del marchio taiwanese. Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, la scheda vanta un design davvero molto particolare e ricercato, in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding grazie alla presenza di un sofisticato ed accattivante sistema d’illuminazione a LED multi-zona basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB.
Sempre nella parte anteriore della confezione, e precisamente in basso a destra, possiamo notare una serie di icone riguardanti le principali funzionalità del prodotto, tra le quali citiamo l’adozione del nuovissimo chipset AMD X470 a garanzia della massima compatibilità non soltanto con tutte le APU di ultima generazione Raven-Ridge, ma anche e soprattutto con le soluzioni Ryzen di prima e di seconda generazione, meglio note agli appassionati con i nomi in codice, rispettivamente, di Summit-Ridge e Pinnacle-Ridge. Non manca, inoltre, il pieno supporto verso le tecnologie Multi-GPU sia della stessa AMD che di NVIDIA. A riguardo dobbiamo ricordare che solamente i chipset AMD X370 e X470 godono della certificazione ufficiale NVIDIA SLI.
Posteriormente ritroviamo le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. Come di consueto viene data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come la proprietaria Polychrome RGB, pensata per la gestione del sistema di illuminazione a LED previsto, e la certificazione “Super Alloy Motherboard”, a garanzia dell’impiego di componentistica discreta e soluzioni di raffreddamento all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo.
Nella nuovissima X470 Taichi sono inoltre previste anche alcune funzionalità esclusive mirate a garantire una maggiore robustezza, come ad esempio i rinforzi metallici sugli slot PCI-Express, perfetti per evitare che con il passare del tempo questi si danneggino sotto il peso delle moderne, e sempre più massicce, schede grafiche 3D.
Troviamo, inoltre, riferimenti sulla presenza di un sottosistema audio a 7.1 canali di buona qualità, provvisto di tecnologia Purity Sound 4, di un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet basata su chip Intel e di una coppia di connettori M.2 PCI-Express, di cui uno di tipo Ultra M.2 (PCI-Express Gen3 x4) pensati per l’installazione delle recenti e prestanti unità di storage compatibili. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.
Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre che una piccola etichetta adesiva riportante tutti i vari codici identificativi e seriali della scheda madre.
Aprendo la confezione notiamo che, come di consueto, l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è contenuto tutto il bundle in dotazione mentre in quello inferiore la scheda madre, opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico.
Dopo aver estratto la scheda dal sacchetto notiamo con piacere che la protezione ulteriore della stessa è demandata ad una vaschetta realizzata in poliuretano espanso che evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.
Il bundle fornito appare indubbiamente molto completo e così composto:
- 2 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x DVD contenente driver e utility;
- 2 x Bustine con N°1 viti per il fissaggio dell’eventuale unità di storage M.2 PCI-Express;
- 4 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x Adesivo per case;
- 1 x Bridge NVIDIA SLI HB rigido 2-Way;
- 2 x Antenne WiFi Dual Band 2.4GHz/5.0GHz;
- 1 x Mascherina I/O Shield.
Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.
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I prodotti ASRock sono sempre più ricchi di funzionalità che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere. Non fa eccezione la nuovissima scheda madre X470 Taichi, una soluzione in formato standard ATX dedicata ai videogiocatori più esigenti, basata come intuibile sul recente chipset AMD X470 e Socket AM4, appositamente pensati per garantire la piena compatibilità non soltanto verso le recenti APU Raven-Ridge, ma anche e soprattutto verso i microprocessori ad elevate prestazioni Ryzen di prima e seconda generazione, rispettivamente noti agli appassionati con i nomi in codice Summit-Ridge e Pinnacle-Ridge.
Con tutte queste nuove soluzioni viene introdotto anche dal colosso di Sunnyvale il pieno supporto verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni, in configurazione Dual-Channel. La proposta di ASRock in esame offre possibilità di installazione di un massimo di 64GB di memoria, con frequenza massima certificata in overclock pari a ben 3.466MHz.
Non manca il supporto agli standard USB 3.1 Gen1 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia sia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, anche su bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s. Grazie all’adozione del nuovissimo chipset AMD X470 vengono supportate configurazioni Multi-GPU fino a due schede grafiche sia di NVIDIA (SLI) e sia della stessa AMD (CrossFireX), indubbiamente una buona notizia per i videogiocatori più esigenti.
Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il più recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2 (una coppia di porte Type-A + Type-C direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda), capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione (10Gb/s). Non manca, infine, una valida interfaccia di rete Gigabit Ethernet basata su controller Intel I211-AT oltre che connettività Wi-Fi 802.11ac/Bluetooth 4.2 grazie al modulo preinstallato. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della X470 Taichi così come dichiarate dal produttore taiwanese:
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto estremamente versatile ed indubbiamente idoneo alla realizzazione di un sistema da gioco stabile ed affidabile. Le CPU attualmente supportate le trovate a questo indirizzo, mentre il QLV delle Memorie RAM è disponibile qui (Generico), qui (Raven-Ridge) e qui (Pinnacle-Ridge). La scheda è ovviamente pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Windows 10.
ASRock X470 Taichi – Layout
Concludiamo con il video ufficiale di presentazione della nuova gamma di schede madri X470 Taichi, nel quale viene data giusta enfasi alle numerose funzionalità esclusive previste dal produttore taiwanese:
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la nuova proposta di ASRock.
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Iniziamo la nostra esplorazione della X470 Taichi osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un soddisfacente grado di rigidità. Questo aspetto eviterà torsioni del PCB stesso, soprattutto se sottoposto a lunghi periodi di utilizzo in condizioni ambientali sfavorevoli o di stress, garantendo longevità e stabilità nel tempo.
La scheda, infatti, adotta un particolare PCB costruito in fibra di vetro, contraddistinto da uno spessore superiore derivato da un più generoso strato di rame (2oz di rame), che gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.
La colorazione di base del PCB nera, con finitura opaca, in abbinamento alla particolare nonché appariscente grafica di colore grigio scuro che riprende i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao con l’ausilio di una serie di ingranaggi stilizzati, dona alla scheda un aspetto unico ed accattivante, che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm.
Sul lato posteriore, oltre al backplate del meccanismo di ritenzione del processore, di produzione LOTES, possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6779D.
Come vediamo dalle immagini il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione pressoché centrale spicca il nuovo socket AM4, di tipo PGA a 1331 pin, in grado di ospitare non soltanto le recenti APU Raven-Ridge, ma anche tutti i microprocessori Ryzen di prima e seconda generazione, rispettivamente noti con i nomi in codice Summit-Ridge e Pinnacle-Ridge. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.
Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da LOTES, non presenta alcuna sostanziale differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni, se non per quanto riguarda l’interasse tra i fori presenti nel PCB. Questo aspetto renderà necessario l’utilizzo di adattatori specifici nell’eventualità che il proprio sistema di dissipazione del calore faccia uso per l’appunto della foratura presente. Al contrario, nel caso venga semplicemente sfruttato il supporto plastico originale per l’ancoraggio, sarà garantita la piena compatibilità con qualsiasi dissipatore di calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione AMx/FMx.
La nuovissima X470 Taichi adotta una robusta circuiteria di alimentazione digitale (IR Digital PWM) da 12+4 Fasi (CPU VCC + SoC VCC), espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità e durevolezza nel tempo, anche in condizione di overclocking. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di indubbia qualità, tra cui condensatori polimerici giapponesi Nichicon 12K Black, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita e induttanze “Premium Power Choke” in grado di supportare sino a 60A di corrente.
La configurazione delle fasi di alimentazione, tuttavia, prevede un design reale a 6+2 Fasi, successivamente doppiate mediante l’ausilio di una serie di Phase Doubler marchiati International Rectifier, sei dedicati al circuito CPU VCC e due a quello SoC VCC. Sempre dello stesso produttore è il controller scelto per la loro gestione, precisamente troviamo un IR35201 Digital Multi-Phase PWM, capace di gestire un output massimo di 8+0/7+1/6+2 Fasi. Ovviamente per ogni singola fase è stato previsto un raddoppio sia del quantitativo di induttanze e sia dei MOSFET. Il produttore ha scelto di affidarsi, per quanto riguarda questi ultimi, a Texas Instruments, adottando degli eccellenti NexFET CSD87350 Dual N-Channel, all’interno dei quali è presente sia il MOSFET Low-Side e sia l’High-Side.
L’azienda, come di consueto, ha implementato anche su questo modello l’ormai nota tecnologia proprietaria Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti grazie ad una serie di protezioni integrate per l’umidità (Dehumidifier), per le scariche elettrostatiche (ESD Protection), per sovratensioni causate da eventuali malfunzionamenti dell’alimentatore di sistema (Surge Protection) e per i picchi improvvisi e violenti di voltaggio, causati ad esempio dai temporali (Lightning Protection).
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress (XXL Aluminium Alloy Heatsink).
Il fissaggio alla piastra avviene mediante l’utilizzo di viti, certamente ben più sicure delle più tradizionali clip plastiche, mentre il contatto con le componenti avviene mediante un tradizionale pad termo-conduttivo.
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è stata prevista una coppia di connettori di alimentazione supplementari a 12v, uno da 8-Pin EPS ed un secondo da 4-Pin.
L’azienda ha previsto per questi connettori un’elevata densità al fine di assicurare una sensibile riduzione della perdita di potenza unita ad un abbassamento della temperatura del connettore stesso.
[nextpage title=”ASRock X470 Taichi – La scheda – Parte 2″]
La nuova X470 Taichi è tra le poche soluzioni, dedicate alla recente piattaforma AMD, ad implementare un generatore di clock esterno, nello specifico un ICS 9VRS4883BKLF, basato su tecnologia proprietaria Hyper BCLK Engine II e capace di garantire un più ampio margine di manovra in overclocking, potendo contare, oltre che sulla possibilità di variazione del moltiplicatore (completamente sbloccato su tutti i nuovi microprocessori Ryzen), anche sulla frequenza del Base Clock (BLCK), normalmente bloccata ai 100MHz di targa.
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenza fino a ben 3.466MHz (OC). Pienamente supportati anche i moduli provvisti di tecnologia di correzione degli errori (ECC), indispensabili in ambiti prettamente lavorativi. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB.
In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli, un header per la gestione di un paio di porte USB 3.1 Gen1 supplementari ed un connettore verticale USB 3.1 Gen2 Type-C Front-Panel, la cui gestione è affidata ad un controller supplementare marchiato ASMedia (ASM3142).
Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di una serie di connettori 4-Pin PWM con supporto all’eventuale gestione/regolazione di pompe a liquido o ventole di raffreddamento, capaci di erogare un massimo di ben 2.0A (24W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.
Un’altra particolarità della X470 Taichi riguarda gli slot di espansione, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.
Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di una coppia di slot PCI-Express 3.0 x16, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI ed AMD CrossFireX in configurazione 2-Way (x8/x8). Ricordiamo che così come per il precedente chipset AMD X370, anche per il nuovo X470 è confermata la certificazione ufficiale verso la tecnologia NVIDIA SLI.
Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Il produttore taiwanese ha previsto la presenza di un’ulteriore slot PCI-Express x16 meccanico, questa volta però limitato allo standard 2.0 x4, ed una coppia di slot PCI-Express Gen 2.0 x1 (di cui uno di tipo Flexible PCIe), utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari.
Nell’area in basso a destra sono presenti ben otto porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di sei di queste porte è affidata al nuovo chipset AMD X470, mentre per le restanti due è previsto un controller supplementare ASMedia ASM1061, collocato non molto distante.
Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s. Le porte gestite nativamente dal nuovo chipset AMD, inoltre, implementano il pieno supporto anche verso le tecnologie RAID 0, 1 e 10.
Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la X470 Taichi prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra).
Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori, uno su bus PCIe 2.0 x4 (20Gb/s), ed uno, ben più prestante, su bus PCIe 3.0 x4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s.
Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali. Il produttore, come vedremo dalle immagini, ha previsto per il connettore Ultra M.2 PCIe 3.0 x4 un particolare Heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage”, in grado di assicurare il corretto ed efficiente smaltimento del calore generato dalle sempre più prestanti unità in commercio.
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La gestione dell’audio è affidata all’ormai noto Codec Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.
Grazie all’implementazione della tecnologia proprietaria Purity Sound 4 vengono offerti all’utente tutti gli strumenti necessari per attuare una serie di miglioramenti sulla qualità della riproduzione, al fine di ottenere un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo, dall’ascolto dei propri brani musicali preferiti, alle più impegnative sessioni di gioco.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
L’amplificatore cuffie integrato Texas Instruments NE5532 da 600Ohm, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.
La X470 Taichi dispone di un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet (10/100/1000 Mb/s) basata su controller Intel. Nello specifico troviamo un buon i211-AT, capace di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento e risultare pienamente compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.
Il produttore taiwanese ha inoltre deciso di implementare su questo modello anche un’ulteriore interfaccia di rete, questa volta però di tipo wireless. Troviamo infatti un modulo WiFi/Bluetooth preinstallato in un apposito connettore M.2 E-Key dedicato, di tipo verticale, collocato direttamente in zona I/O.
Nello specifico è stato previsto un modulo in formato M.2-2230 di produzione Intel, precisamente il modello Dual Band Wireless-AC 3168NGW, con piena certificazione WiFi 802.11ac (fino a 433Mbps) e Bluetooth 4.2.
Non manca un sempre utile Debug Display a segmenti per l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento. Sempre nella stessa zona della piastra trovano posto un paio di header dedicati al collegamento di eventuali strisce a LED RGB.
Nello specifico troviamo un tradizionale header 4-Pin (12V/G/R/B) compatibile con strisce RGB 5050 con assorbimento massimo pari a 36W, ed un meno comune header “addressable RGB LED” da 3-Pin (5V/Data/GND), compatibile con strisce RGB WS2812B da massimo 80 LED (15W). In entrambi i casi il produttore consiglia di non utilizzare strisce LED di lunghezza superiore ai due metri.
Del tutto generoso il quantitativo di porte USB 3.1 Gen1 presenti, ben sei porte direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e ulteriori quattro sfruttabili utilizzando gli appositi header on-board. La scheda supporta pienamente anche il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Oltre alla Type-C Front-Panel verticale on-board, che abbiamo osservato in precedenza (gestita da un controller supplementare marchiato ASMedia), è prevista un’ulteriore coppia di porte, nello specifico una Type-C ed una Type-A, direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre.
La gestione di tutte queste ultime connessioni è affidata esclusivamente al nuovo chipset X470 di AMD. Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il chipset è adeguatamente raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente curato in modo tale da riprendere, grazie ad una serie di ingranaggi metallici in rilievo, i tratti caratteristici della nuova linea di prodotti Taichi.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 1 x Switch Clear CMOS;
- 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera e Mouse;
- 2 x Porte per Antenne WiFi;
- 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
- 1 x Uscita video HDMI;
- 6 x Porte USB 3.1 Gen1 Type-A (colore blu);
- 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-A (colore azzurro);
- 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-C (colore azzurro);
- 1 x Porta LAN RJ45 Gigabit (colore nero);
- 1 x Porta LAN RJ15 5-Gigabit (colore rosso);
- 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.
Come vediamo il produttore ha previsto una particolare copertura in plastica, denominata I/O Armor, pensata per proteggere le parti cruciali in prossimità del pannello dall’elettricità statica, ed evitare l’accumulo di polvere. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.
[nextpage title=”ASRock X470 Taichi – Uno sguardo al BIOS – Parte 1″]
La nuova ASRock X470 Taichi adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASRock UEFI”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione beta disponibile sul sito web del produttore nel momento della stesura di questo nostro articolo (la 1.35A), così da poter contare sull’implementazione della più recente revisione del microcode AMD AGESA (in questo caso la 1.0.0.2 Patch C). Nonostante non si tratti di una versione definitiva dobbiamo ammettere che ci è apparsa del tutto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto compromettere gli esiti dei nostri test.
Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “Taichi” per quanto riguarda il tema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in otto macro-sezioni che nello specifico sono:
- Main;
- OC Tweaker;
- Advanced;
- Tool;
- H/W Monitor;
- Security;
- Boot;
- Exit.
Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard.
La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare abbastanza completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.
La nuova piattaforma di AMD introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, come ad esempio la possibilità di regolare il moltiplicatore a step inferiore rispetto al classico 1x, nello specifico a step di appena 0.25x. Questa scheda madre è tra le poche soluzioni dedicate alla nuova piattaforma AMD ad implementare un generatore di clock esterno, nello specifico un ICS 9VRS4883BKLF, basato su tecnologia proprietaria Hyper BCLK Engine II e capace di garantire un più ampio margine di manovra in overclocking, consentendo la regolazione manuale della frequenza di Base Clock (BCLK) oltre ai canonici 100MHz previsti di default, nello specifico fino ad un massimo di 200MHz a step di 1MHz.
Sempre nella stessa sezione viene offerta la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (massimo cinque profili).
Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su pendrive USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.
[nextpage title=”ASRock X470 Taichi – Uno sguardo al BIOS – Parte 2″]
Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU (attivazione/disattivazione dei Core integrati, personalizzazione dei vari C-State, regolazione avanzata del Precision Boost Overdrive etc.), del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate (controller USB, SATA, LAN, Audio etc.), l’impostazione avanzata della nuova interfaccia di collegamento M.2 PCI-Express, pienamente supportata anche dal nuovo chipset AMD X470. È possibile, inoltre, impostare manualmente la sezione del BIOS che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso e il supporto verso la risoluzione Full-HD 1080p.
La sezione Tools offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema. Sempre all’interno di questa sezione è prevista la possibilità di configurare il sistema di illuminazione presente, basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB. Segnaliamo tuttavia che per il momento le opzioni disponibili si riducono all’essenziale, non comprendendo ad esempio la possibilità di personalizzazione dell’effetto dei LED, che con tutta probabilità troveremo nei prossimi update del BIOS.
Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della X470 Taichi con la sezione H/W Monitor, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole e le principali tensioni di alimentazione. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole e delle eventuali pompe a liquido collegate agli header dedicati, ed i controlli sulle temperature.
Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 o 10.
La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc, oltre che delle varie funzionalità previste dalle recenti edizioni dei sistemi operativi Microsoft, quali ad esempio il Fast Boot ed il pieno supporto alle modalità UEFI, incluse le impostazioni avanzate del CSM (Compatibility Support Module).
Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.
Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ASRock X470 Taichi, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile al momento della nostra recensione, si è rivelato maturo e semplice da usare. La stabilità risultata più che sufficiente anche in condizioni di overclock.
La motherboard X470 Taichi è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al mrglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ASRock. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.
[nextpage title=”ASRock X470 Taichi – Polychrome RGB”]
La X470 Taichi implementa l’innovativa tecnologia proprietaria Polychrome RGB di ASRock, pensata per consentire la gestione avanzata del sistema di illuminazione a LED presente sulla scheda.
Come abbiamo precisato nella sezione precedente questa tecnologia è eventualmente gestibile, seppur in maniera abbastanza limitata, direttamente all’interno del BIOS. Per questo motivo, oltre che per una questione di praticità ed immediatezza, ci sentiamo di consigliare l’installazione del software di gestione dedicato in ambiente Windows, liberamente scaricabile accedendo alla pagina web del prodotto (link diretto al download).
Una volta completato lo scaricamento del file e la successiva installazione sul nostro computer, ci troveremo immediatamente di fronte ad un’interfaccia indubbiamente molto aggressiva, con una grafica che molto intuitiva che va a richiamare i tratti distintivi del marchio e del prodotto stesso. Il programma messo a punto dall’azienda taiwanese consente una completa gestione dell’illuminazione, della luminosità e degli effetti (statico, a ritmo di musica, ciclo di colori, flash, onda e colori casuali) per ognuna delle zone di illuminazione previste sulla scheda.
Nello specifico troviamo la I/O Cover e la Audio Zone, che comprendono i LED posti al di sotto della cover plastica di protezione del pannello I/O e del comparto audio integrato, e la Chipset Heatsink, che invece consente di gestire i LED presenti in prossimità del dissipatore di calore dedicato al nuovo chipset AMD X470.
Sempre attraverso il programma è possibile gestire, in maniera del tutto indipendente, non soltanto le eventuali strisce a LED RGB connesse agli appositi header presenti sulla scheda madre (4-Pin 12V RGB & 3-Pin 5V Addressable RGB), ma anche l’illuminazione prevista nei nuovi dissipatori di calore Wraith, forniti in dotazione con alcuni microprocessori AMD Ryzen.
Segnaliamo che al momento non è pienamente supportato il recente modello Wraith Prism (fornito in bundle con il nuovo Ryzen 7 2700X), con il quale è possibile personalizzare esclusivamente il colore e l’effetto dell’illuminazione della ventola di raffreddamento. Per avere il pieno controllo dei LED previsti su questo particolare dissipatore di calore è necessario connettere alla scheda madre anche il cavetto USB (fornito in dotazione da AMD) e procedere all’installazione del software di controllo messo a punto da Cooler Master (link diretto al download).
[nextpage title=”Sistema di Prova e Metodologia di Test”]
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore per sistemi desktop AMD Ryzen 7 2700X, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre ASRock X470 Taichi, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: AMD Ryzen 7 2700X Default (3.7/4.3GHz) / Precision Boost Abilitato / RAM 2.933MHz 15-15-15-36-1T;
Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di AMD per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Precision Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Pinnacle-Ridge e a moduli Single Sided in configurazione 1DPC (singolo modulo per canale), ovvero 2.933MHz.
- OC-Daily: AMD Ryzen 7 2700X OC (4.35GHz) / Precision Boost Disabilitato / RAM 3.466MHz 14-14-14-28-1T.
Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’overclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi, limitandoci ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali. Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.350MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia di boost clock di AMD) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco superiore ad 1.40v. Riguardo il comparto di memoria abbiamo scelto di applicare una frequenza finale pari a 3.466MHz, in abbinamento a latenze di 14-14-14-28-1T e tensione di alimentazione di circa 1.40v. Per stabilizzare si è reso necessario mettere mano anche al VDDCR SOC Voltage, raggiungendo quota 1.05v.
La scheda grafica utilizzata, una MSi GeForce GTX 1080 Ti Gaming X OC 11G, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.544MHz/1.376MHz/1.658MHz). I driver utilizzati sono gli NVIDIA Game Ready 397.93, provvisti di certificazione WHQL.
Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro April 2018 Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1803 – build 17134.81).
Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del Samsung 960 EVO M.2 da 500GB e del nuovo Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench 11.5 64bit;
- Cinebench R15 64bit;
- POV Ray 3.7 64bit;
- V-Ray Benchmark 1.0.8 64bit;
- Corona Benchmark 1.3 64bit;
- Blender 2.79 64bit;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- Fritz Chess Benchmark v4.3;
- WPrime Benchmark v2.10;
- SiSoftware Sandra 2018;
- AIDA64 Extreme 5.97.4633 (Beta).
Prestazioni Multimedia e Compressione
- WinRAR 5.60 64bit;
- 7-Zip 18.05 64bit (Beta);
- True Crypt 7.2;
- HWBOT RealBench 2.44;
- HWBOT X265 Benchmark 2.2.0;
- 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
- 3DMark 2013 Advanced Edition v2.4.4264;
- ALLBenchmark Catzilla 4K;
- PCMark 10 Advanced Edition v1.0.1493 64bit;
- Unigine Heaven Benchmark v4.0;
- Unigine Valley Benchmark v1.0;
- Unigine2 Superposition Benchmark v1.0.
Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12
- F1 2017 – DX11;
- Middle-Earth: Shadow of War – DX11;
- Thief – DX11;
- FarCry 5 – DX11;
- Rise of the Tomb Raider (2016) – DX12;
- Deus Ex Mankind Divided – DX12.
Prestazioni Controller (USB 3.1 Gen1 & Gen2 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe 3.0 x4)
- Crystal Disk Mark 5.2.2;
- ATTO Disk Benchmark 3.05.
Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ASRock X470 Taichi.
[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima”]
Cinebench R11.5 e R15 – 64bit
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 8Core/16Thread.
POV-Ray 3.7 – 64bit
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
V-Ray Benchmark 1.0.8 – 64bit
V-Ray Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio hardware nel rendering con V-Ray. È disponibile gratuitamente, previa registrazione su chaosgroup.com e verrà eseguito senza requisiti di licenza come applicazione autonoma. Il programma prevede la possibilità di eseguire rendering di raytrace sfruttando la CPU oppure la/e schede grafiche presenti. V-Ray è uno dei principali raytracers al mondo e viene utilizzato in molte industrie in fase di architettura e progettazione automobilistica. È stato utilizzato anche in oltre 150 immagini cinematografiche e numerose serie televisive episodiche. Ha inoltre vinto un premio Oscar per il conseguimento scientifico e tecnico nel 2017.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento, eseguita con impostazioni predefinite.
Corona Benchmark 1.3 – 64bit
Corona Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio microprocessore nel rendering fotorealistico di una scena di riferimento. Nonostante la sua giovane età, Corona è diventato un renderer pronto per la produzione ed in grado di creare risultati di qualità elevata.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al completamente dell’elaborazione, eseguita con impostazioni predefinite.
Blender 2.79 – 64bit
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark”, eseguita con impostazioni predefinite.
[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda”]
Euler3D Benchmark v2.2
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
Fritz Chess Benchmark v4.3
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
wPrime Benchmark v2.10
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza”]
SiSoftware Sandra 2018
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme Edition 5.97.4633 Beta
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
[nextpage title=”Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Prima”]
WinRAR 5.60 Final – 64bit
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 18.05 – 64bit
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2
TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.
Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
HWBOT RealBench v2.44
HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.
Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
HWBOT X265 Benchmark 2.2.0
Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.
Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.
[nextpage title=”Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Seconda”]
3DMark 11
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
3DMark 2013
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike ed il nuovissimo Time Spy.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme ed Ultra) ed ovviamente Time Spy (Normal ed Extreme). Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.
ALLBenchmark Catzilla 4K
L’ormai noto software di benchmarking ALLBenchmark Catzilla si concentra essenzialmente sulle reali prestazioni della scheda grafica in uso, e consente di fare una analisi completa e dettagliata alla piattaforma di test, al fine di determinare se il Pc è adatto per vedere film in HD o per sfruttare al meglio gli ultimi giochi. Il Test è in grado inoltre di dare utili consigli, su quali componenti hardware installati sul computer devono essere sostituiti al fine di ottenere prestazioni migliori.
Al termine dell’analisi verrà generato un punteggio, inutile dire che maggiore sarà il risultato ottenuto, più prestante sarà la vostra configurazione. Il risultato ottenuto è possibile pubblicarlo direttamente sul sito del produttore, al fine di determinare una classifica con i punteggi migliori. L’ultima versione del programma, Catzilla 4K, risulta molto completa ed intuitiva, consentendo di sfruttare al meglio diverse configurazioni, grazie alla presenza di ben 5 livelli di test più 1 personalizzato:
- 576p (1024 x 576): per testare netbook e ultrabooks, richiede 256 MB di memoria della GPU;
- 720p (1280 x 720): per i computer di fascia bassa, richiede 512 MB di memoria della GPU;
- 1080p (1920 x 1080): per computer di fascia media, richiede 1024 MB di memoria della GPU;
- 1440p (2560 x 1440): per PC di fascia alta, richiede oltre 1024 MB di memoria sulla GPU;
- 4K (4096 x 2160): per PC di fascia estrema, richiede oltre 1024MB di memoria sulla GPU e sistema operativo a 64bit;
- Custom: in base alle opzioni personalizzate impostate all’interno del programma.
I nostri test sono stati condotti utilizzando tutti i sopracitati preset. Nel grafico i punteggi complessivi ottenuti.
PCMark 10 Advanced Edition v1.0.1493
PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 10 Advanced v1.0.1493), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo il risultato complessivo ottenuto (PCMark Score) e quello delle singole tipologie di test: Essentials, Productivity e Digital Content Creation.
Unigine Heaven Benchmark v4.0
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.
Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.
Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine2 Superposition Benchmark v1.0
Direttamente dagli sviluppatori degli apprezzati Heaven e Valley, e seppur con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ecco che finalmente vede la luce il nuovo software di benchmark Superposition, basato sul potente motore grafico di nuova generazione Unigine 2, capace di spremere all’inverosimile anche le più prestanti soluzioni grafiche sul mercato.
Come di consueto sono previsti vari profili predefiniti, che consentiranno di ottenere risultati, in termini prettamente prestazionali, facilmente confrontabili. Rispetto al passato è stato implementato un database online, nel quale verranno raccolti i risultati ottenuti dagli utenti e poter quindi fare confronti su ben più larga scala.
Oltre a questo sono state introdotte nuove modalità, a cominciare da una simulazione interattiva dell’ambiente, denominata “Game”, alla possibilità di sfruttare i più moderni visori per realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive. Viene inoltre offerta la possibilità di verificare la piena stabilità del proprio comparto grafico, grazie allo “Stress Test” integrato (esclusiva della versione Advanced del programma).
I test sono stati condotti utilizzando i preset 720p Low, 1080p Extreme e 4K Optimized. Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
[nextpage title=”Prestazioni Giochi – Parte Prima”]
F1 2017:
Gioco sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA, basato sulla stagione 2017. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.
Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Middle-Earth Shadow of Mordor:
Middle-Earth: Shadow of Mordor è un videogioco di ruolo ispirato all’universo fantasy trattato nei romanzi di J.R.R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Gli eventi del gioco si collocano dopo Lo Hobbit e il ritorno di Sauron al suo vecchio regno per raccogliere le sue forze e prepararsi alla Guerra dell’Anello.
Anche se Gondor ha osservato la valle proprio per questo motivo, l’attesa di 2000 anni dimostra essere eccessiva e la piccola guarnigione del Cancello Nero viene presa completamente di sorpresa. Tutte le persone vengono uccise o prese in schiavitù per rinvigorire lo sforzo bellico di Sauron. Tra i morti, vi è giovane ranger, Talion, insieme a tutta la sua famiglia. La morte non è però un momento per riposare, e Talion viene riportato sulla terra dei vivi da uno misterioso spirito di vendetta. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
[nextpage title=”Prestazioni Giochi – Parte Seconda”]
Thief:
Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.
I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie. Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti….
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Far Cry 5:
Far Cry 5, quinto capitolo dell’apprezzata serie, è un videogioco d’azione-avventura sviluppato da Ubisoft Montreal e Ubisoft Toronto e pubblicato da Ubisoft. ll gioco è ambientato nella regione immaginaria di Hope County, in Montana, dove un predicatore di nome Joseph Seed è salito al potere. Seed crede di essere stato scelto per proteggere la gente di Hope County da un ”inevitabile catastrofe” e ha fondato una setta chiamata il Progetto a Eden’s Gate. In apparenza sembrerebbe che sia stata fondata per adempiere alla sua missione di guidare il popolo alla salvezza; in realtà, Seed è un predicatore radicale e Eden’s Gate è un suo culto militaristico del giorno del giudizio.
Eden’s Gate ha usato sia la violenza che la coercizione per convertire con forza il popolo di Hope County impedendo loro di chiedere aiuto al mondo esterno. Quando il tentativo di arrestare Seed fallisce con il rapimento di diversi poliziotti, il giocatore viene trascinato in un conflitto armato tra Eden’s Gate e i cittadini in vita di Hope County, i quali stanno organizzando un movimento di resistenza…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
[nextpage title=”Prestazioni Giochi – Parte Terza”]
Rise of the Tomb Raider (2016):
Dopo aver decifrato un antico mistero, Lara deve esplorare la più pericolosa e remota regione della Siberia per scoprire il segreto dell’immortalità prima della spietata organizzazione Trinity. Lara dovrà usare tutte le sue abilità di sopravvivenza, formare nuove alleanze e diventare veramente una “Tomb Raider”.
Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. In “Rise of the Tomb Raider“, Lara supera i suoi limiti e affronta la sua prima avventura da Tomb Raider. L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di gennaio su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Deus Ex Mankind Divided:
Deus Ex Mankind Divided riprende le vicende di Adam Jensen da uno dei finali del precedente capitolo. In particolare scopriamo che Adam ha affondato Panchaea e che è rimasto in coma per due anni in una struttura in Alaska.
Avviato il gioco ci ritroveremo su di un elicottero con una truppa armata e ci renderemo conto che Adam fa ora parte di una squadra anti terrorismo dell’Interpol. Questa ha un agente sotto copertura a Dubai, con lo scopo di entrare in contatto con un trafficante di armi e potenziamenti ed organizzare un incontro… L’ultimo capitolo della saga, presentato lo scorso mese di agosto su PC, è sviluppato dalla Eidos Montreal e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
[nextpage title=”ASRock X470 Taichi – Prestazioni Controller”]
Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (AMD X470)
Crystal Disk Mark 5.2.2:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel nuovo chipset X470 di AMD sono indubbiamente di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB).
Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con la medesima unità installata su schede madri provviste di chipset AMD X370 oppure su soluzioni concorrenti di pari fascia e relativi PCH Serie 200 e 300, mentre appare più che evidente il miglioramento rispetto alle precedenti piattaforme AMD. Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.
Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express (AMD Ryzen)
Crystal Disk Mark 5.2.2:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA. La nuova X470 Taichi dispone di una connessione di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capace di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s.
Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una delle ultime novità di Samsung, precisamente il nuovo SSD 960 EVO M.2 da 500GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura. Per sfruttare al meglio la prestante unità allo stato solido di Samsung abbiamo ovviamente installato l’ultima versione disponibile del driver NVMe (Samsung NVMe Driver v3.0), così come caldamente consigliato dal produttore stesso.
Prestazioni Controller USB 3.1 Gen1 (AMD X470)
Crystal Disk Mark 5.2.2:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Il recente chipset AMD X470 implementa, al pari del suo diretto predecessore X370, il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.1 Gen1, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dalle soluzioni native concorrenti, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.
Prestazioni Controller USB 3.1 Gen2 (AMD X470)
Crystal Disk Mark 5.2.2:
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05:
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La nuova X470 Taichi di ASRock prevede il pieno supporto verso la nuova interfaccia di trasmissione USB 3.1 Gen2, capace di garantire un livello prestazionale doppio rispetto alla generazione precedente, raggiungendo i 10Gb/s. La scheda madre dispone di una coppia di porte (Type-C & Type-A) direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e gestite in modo nativo dal nuovo chipset X470 di AMD.
Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-C fornito in dotazione. Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione. Il controller di cui è provvista la scheda si è indubbiamente dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore, in questo caso AMD.
[nextpage title=”ASRock X470 Taichi – Analisi comparto audio integrato”]
Così come la maggior parte delle recenti schede madri di fascia alta, anche la nuova X470 Taichi è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato Codec di ultima generazione Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.4). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio.
A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:
Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità più che buona, indubbiamente adeguata al target di utilizzo previsto per questo prodotto e resa ancor più completa dall’implementazione della tecnologia proprietaria Purity Sound 4.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’adozione di componentistica discreta di qualità, tra cui citiamo dei condensatori audio Nichicon Fine Gold, un amplificatore per cuffie Texas Instruments NE5532 e connettori placcati oro, garantisce un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.
[nextpage title=”Consumi Rilevati”]
Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
- Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
- Full-Load Stress eseguendo 30 minuti di Prime95 in modalità Blend.
Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata ASRock.
[nextpage title=”Conclusioni”]
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Funzionalità/Design: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
La nuova scheda madre X470 Taichi, una delle ultime novità dell’azienda taiwanese, espressamente pensata per soddisfare anche gli appassionati più esigenti, riesce a catturarne l’attenzione fin dal primo sguardo, grazie non soltanto alla sua elegante colorazione nera con finitura opaca, ma soprattutto grazie allo stile unico ed accattivante della grafica grigia scura prevista sul PCB ed espressamente pensata per riprendere i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao con l’ausilio di una serie di ingranaggi stilizzati.
Una soluzione perfetta, quindi, per tutti coloro che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, oltre che in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding a tema, anche grazie alla presenza di un accattivante sistema di illuminazione a LED multi-zona completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria Polychrome RGB.
A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, a cominciare dal particolare PCB in fibra di vetro ad elevato spessore, composto di ben otto strati con 2oz di rame, aspetto che gli conferisce non soltanto un’elevata resistenza alle torsioni, ma anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità, garantendo al tempo stesso un migliore isolamento delle tracce di potenza e segnale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, prestazioni e temperature di esercizio.
Il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione pressoché centrale spicca il nuovo socket AM4, di tipo PGA a 1331 pin, in grado di ospitare non soltanto le recenti APU Raven-Ridge, ma anche tutti i microprocessori Ryzen di prima e seconda generazione, rispettivamente noti con i nomi in codice Summit-Ridge e Pinnacle-Ridge.
La scheda adotta una robusta circuiteria di alimentazione digitale (IR Digital PWM) da 12+4 Fasi (CPU VCC + SoC VCC), espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità e durevolezza nel tempo, anche in condizione di overclocking. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori polimerici giapponesi “Nichicon 12K Black“, certificati per un MTBF pari a ben 12.000 ore e caratterizzati da un ESR estremamente basso, induttanze “Premium Power Choke” capaci di gestire ben 60A di corrente, ed eccellenti MOSFET NexFET CSD87350 Dual N-Channel di Texas Instruments. Non manca, inoltre, l’ormai nota tecnologia proprietaria Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate.
Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di una serie di connettori 4-Pin PWM con supporto all’eventuale gestione/regolazione di pompe a liquido o ventole di raffreddamento, capaci di erogare un massimo di ben 2.0A (24W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto. Un’altra particolarità della X470 Taichi riguarda gli slot di espansione, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.
Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di una coppia di slot PCI-Express 3.0 x16, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI ed AMD CrossFireX in configurazione 2-Way (x8/x8). Ricordiamo che così come per il precedente chipset AMD X370, anche per il nuovo X470 è confermata la certificazione ufficiale verso la tecnologia NVIDIA SLI. Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.
Il produttore taiwanese, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza di connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra).
Nello specifico la X470 Taichi dispone di una coppia di connettori, uno su bus PCIe 2.0 x4 (20Gb/s), ed uno, ben più prestante, su bus PCIe 3.0 x4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Sono pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali. Il produttore, come vedremo dalle immagini, ha previsto per il connettore Ultra M.2 PCIe 3.0 x4 un particolare Heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage”, in grado di assicurare il corretto ed efficiente smaltimento del calore generato dalle sempre più prestanti unità in commercio.
Oltre alla tradizionale interfaccia di rete Gigabit, in questo caso basata su controller Intel I211AT, la scheda dispone anche di un modulo WiFi/Bluetooth preinstallato, provvisto di certificazione WiFi 802.11ac (fino a 433Mbps) e Bluetooth 4.2. Durante i nostri test in overclock abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature nella norma, per quanto riguarda il dissipatore di calore dedicato alla circuiteria di alimentazione, per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione beta disponibile sul sito web del produttore nel momento della stesura di questo nostro articolo (la 1.35A), così da poter contare sull’implementazione della più recente revisione del microcode AMD AGESA (in questo caso la 1.0.0.2 Patch C).
Nonostante non si tratti di una versione definitiva dobbiamo ammettere che ci è apparsa del tutto stabile e capace di gestire adeguatamente anche il comparto di memoria. Siamo, infatti, riusciti a sfruttare appieno il nostro kit di memorie targato G.Skill (F4-3200C15D-16GTZSW), raggiungendo senza alcun problema quota 3.466MHz con latenze ben più “tirate” rispetto ai valori di targa e con ottime tensioni di alimentazione (VDIMM di circa 1.40V & SOC Voltage di 1.05V).
Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova ASRock X470 Taichi! La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio pari a poco più di 230€ IVA compresa, cifra certamente molto interessante, oltre che ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle indubbie potenzialità offerte da questo prodotto. Non possiamo che consigliarne l’acquisto a tutti coloro che intendono realizzare un sistema estremamente prestante e versatile.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
- Robusta circuiteria di alimentazione digitale da 12+4 Fasi;
- Generatore di clock esterno con tecnologia Hyper BCLK Engine II;
- Nuovissimo chipset AMD X470;
- Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
- Ottime prestazioni complessive;
- Supporto verso le APU di ultima generazione Raven-Ridge e verso i microprocessori Ryzen di prima (Summit-Ridge a 14nm) e di seconda generazione (Pinnacle-Ridge a 12nm);
- Generosa disponibilità di connessioni;
- Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express (uno su bus PCI-Express Gen2 x2 ed uno di tipo Ultra M.2 PCI-Express Gen3 x4);
- BIOS completo e ricco di parametri;
- Interfaccia di rete Gigabit Ethernet Intel i211-AT;
- Modulo di rete wireless Intel preinstallato (con supporto WiFi 802.11ac fino a 433Mbps e Bluetooth 4.2);
- Sottosistema audio integrato Purity Sound 4 di ottima qualità, basato su Codec Realtek ALC1220;
- Sistema di illuminazione multi-zona basato su tecnologia proprietaria Polychrome RGB con software dedicato completo e intuitivo;
- Bundle completo.
Contro:
- Nulla da segnalare.