ASRock Z77 Extreme6

asrock_Z77_-Extreme6_copertinaLa recente introduzione dei nuovi chipset Intel serie 7 e delle nuove CPU di classe Ivy-Bridge ha portato nuovo fermento nei listini delle case produttrici di schede madri dove sono apparsi svariati nuovi modelli dalle caratteristiche tecniche e dalle features supportate molto eterogenee. Nella nostra recensione analizzeremo la ASRock Z77 Extreme6, una motherboard dai contenuti tecnici molto interessanti e che testimonia la continua crescita in termini di qualità e di affidabilità delle produzioni del marchio taiwanese. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.

ASRock Z77 Extreme6 – Recensione di Edoardo Giampietro | Slime – Voto: 5/5


ASRock-Logo

ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.

Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.

Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente. ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.

Negli ultimi anni le potenzialità e le qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre.

Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.

{jospagebreak_scroll title=Intel Z77 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche e Novità&heading=Introduzione:}


Intel Z77 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche e Novità


Il nuovo chipset Intel Z77 Express è espressamente sviluppato per garantire pieno supporto ai prossimi processori Ivy Bridge a 22nm. Al pari del suo diretto predecessore, Z68 Express, il nuovo arrivato consente sia di praticare l’overclock di processore e memorie, sia di sfruttare il controller grafico integrato nel microprocessore, inclusa l’ottima tecnologia di accelerazione hardware Intel QuickSync.

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L’architettura del nuovo Z77 Express è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.

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Come vediamo chiaramente dal diagramma a blocchi sopra riportato, quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza massima certificata di 1600MHz.

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I nuovi microprocessori Ivy Bridge introdurranno il supporto nativo a 16 linee PCI-Express 3.0 (Gen3). Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x con PCI-Express di seconda generazione.

Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non.

Intel ha incluso anche un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10.

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Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z77 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) e un controller USB finalmente in grado di supportare nativamente lo standard di trasmissione USB 3.0 (fino a 4 porte), oltre che il tradizionale USB 2.0 (fino a 14 porte).

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Non saranno più necessari, quindi, controller supplementari di terze parti, se non per aumentare il quantitativo di porte a disposizione.

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Al pari del predecessore, anche il nuovo chipset offre pieno supporto alla tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), che consente di utilizzare un disco SSD (Solid State Disk) quale memoria cache, affiancandolo ad un normale HDD meccanico o ad un volume RAID (di tipo 0, 1, 5 o 10, a patto che sia composto di HDD meccanici tradizionali e non di altre unità SSD ed abbia una capacità complessiva non superiore a 31.5TB) al fine di velocizzare i tempi di accesso e, di conseguenza, le performance complessive.

L’unità SSD, per essere compatibile con questa tecnologia, deve avere una capacità di archiviazione minima pari a 18.6GB. La massima capacità utilizzabile come cache è pari a 64GB e l’eventuale spazio in eccesso, qualora sia impiegato un SSD di capacità maggiore, verrà lasciato a disposizione dell’utente per la normale archiviazione dei dati. Secondo Intel, la dimensione ottimale per l’unità di SSD caching, più che sufficiente per un normale utilizzo del computer, è di 20GB. La tecnologia Smart Response consente all’utente di scegliere tra due differenti modalità di funzionamento:

  • Enhanced: prevede la sincronizzazione e la scrittura parallela tra il disco meccanico e l’unità SSD. In questo modo viene preferita la sicurezza dei dati alle pure prestazioni velocistiche;
  • Maximized: prevede che le operazioni di scrittura avvengano prima sull’unità SSD e in seguito sul disco meccanico. In questo modo si ottengono prestazioni ovviamente superiori, ma aumenta il rischio di perdita accidentale di dati.

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Con il nuovo chipset vengono introdotte anche altre due interessanti tecnologie. Stiamo parlando di Intel Smart Connect, una tecnologia pensata per consentire le tradizionali operazioni di manutenzione e aggiornamento, quali il download degli aggiornamenti del sistema operativo, la ricezione di nuovi messaggi di posta elettronica e le notifiche dei più diffusi social network (Twitter, Facebook ecc.), anche quando il computer si trova in uno stato di sospensione o ibernazione, e Intel Rapid Start, una tecnologia pensata per accelerare il “risveglio” del proprio computer.

{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Prima:}


Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Prima:


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Il nuovo software Lucid Virtu Universal MVP si presenta come una naturale evoluzione dell’ormai nota tecnologia Lucid Virtu, in grado di porsi tra il driver video e il sistema operativo, con lo scopo di reindirizzare le chiamate verso la GPU più adatta allo svolgimento dell’operazione.

In questo modo sarà possibile affiancare al controller grafico integrato una soluzione discreta, in maniera da sfruttare appieno le peculiarità di entrambe soltanto quando necessario e in modo del tutto trasparente.

Questo si traduce, ovviamente, in minori consumi durante il normale utilizzo della macchina, in quanto per la semplice navigazione sul web, la riproduzione di contenuti multimediali e quant’altro verrà impiegata esclusivamente la GPU integrata nel processore Intel, che come sappiamo è più che adeguata allo scopo.

Qualora servirà, invece, maggiore potenza di calcolo, come ad esempio durante l’esecuzione di applicativi o videogiochi 3D, la chiamata non sarà reindirizzata verso la GPU integrata ma bensì verso la GPU discreta, sicuramente contraddistinta da performance più elevate.

Un altro vantaggio è quello di poter sfruttare la tecnologia Intel QuickSync anche se nel sistema è installata una scheda grafica discreta. Qualora venga eseguito un qualsiasi applicativo in grado di sfruttare la tecnologia di accelerazione hardware Intel, questo verrà automaticamente gestito dalla GPU integrata.

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Il nuovo interessante Virtu Universal MVP introduce due innovative tecnologie, denominate HyperFormance e Virtual Vsync, finalizzate ad incrementare le prestazioni nei titoli più diffusi e a migliorare la resa grafica delle immagini minimizzando il fastidioso fenomeno del “Tearing” dovuto alla sovrapposizione dei frame qualora il frame rate sia superiore alla frequenza di refresh del monitor “solitamente 60Hz oppure 120Hz”.

La causa di questo fastidioso fenomeno è semplicissima; se la scheda grafica è molto potente, capace quindi di superare agevolmente, in termini di FPS, la frequenza di refresh del monitor, quest’ultimo si troverà ancora occupato a visualizzare un frame, nello stesso momento in cui la GPU gli invia i successivi in rapida successione.

La soluzione a questo problema è l’attivazione del Vsync nel pannello dei driver grafici, o nelle opzioni del gioco in uso; questa indispensabile funzionalità consente di porre un “limite” al frame rate in relazione alla frequenza di refresh del proprio monitor, evitando che si verifichi, quindi, tale sovrapposizione.

Appare ovvio che in questo modo le potenzialità delle potenti schede grafiche di ultima generazione non saranno mai sfruttate appieno, o almeno così è stato fino all’introduzione della tecnologia Virtual Vsync. Grazie all’uso combinato della soluzione grafica integrata nel processore e della tradizionale scheda grafica discreta, infatti, quest’ultima può “sprigionare” tutta la sua potenza, in quanto sarà compito dell’integrata l’impedire una sovrapposizione dei frame, eliminando qualsiasi distorsione delle immagini.

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Per maggiori informazioni consultate il sito web LucidLogix.


Installazione del software Lucid Virtu Universal MVP:


Qualora si abbia un prodotto certificato per la tecnologia Lucid Virtu Universal MVP, nel nostro caso proprio la BIOSTAR TZ77XE4, la corretta installazione del software prevede:

  • Installazione del driver video della GPU Intel HD integrata in Sandy Bridge/Ivy Bridge;
  • Installazione del driver video della GPU discreta (AMD Catalyst o NVIDIA ForceWare);
  • Installazione dell’ultima versione disponibile del software Lucid Virtu MVP.

{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Seconda:}


Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Seconda:


Una volta portata a termine nel modo corretto la procedura di installazione avremo accesso al pannello di controllo Virtu MVP. L’interfaccia è veramente molto semplice e intuibile, il pannello si compone di quattro sezioni distinte:


Main:


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In questa prima schermata avremo la possibilità di attivare o disattivare la tecnologia Virtu MVP, semplicemente cliccando sull’apposito pulsante in alto a sinistra, reimpostare le impostazioni predefinite e abilitare il Logo MVP in uno dei quattro angoli dello schermo, qualora venga eseguita un’applicazione in grado di sfruttarne le funzionalità.


Performance:


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In questa seconda schermata è possibile attivare o disattivare, semplicemente cliccando sugli appositi pulsanti, le tecnologie HyperFormance e Virtual Vsync.


Application:


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In questa schermata viene mostrata la lista di tutte le applicazioni in grado di sfruttare correttamente la tecnologia Lucid Virtu MVP. Tramite segno di spunta avremo la possibilità di scegliere la modalità operativa (i-Mode oppure d-Mode) e abilitare o meno l’HyperFormance per ogni singola applicazione. Qualora una particolare applicazione o gioco non sia nell’elenco, neppure con l’ultima versione del software installata, sarà possibile aggiungerla manualmente cliccando sul tasto in basso “Add” e selezionando il rispettivo eseguibile. In questa maniera, per così dire “forzata”, non è garantito il corretto sfruttamento della tecnologia, è quindi a rischio e pericolo dell’utente.


About:


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Quest’ultima schermata ha come unico scopo quello di informare l’utilizzatore sulla versione del software correntemente installata nel sistema.

{jospagebreak_scroll title=Confezione e Bundle:}


ASRock Z77 Extreme6: Confezione e Bundle


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La confezione della ASRock Z77 Extreme6 ha una colorazione di base nera con finitura opaca. Il materiale di cui è costituita è molto resistente, difficile da schiacciare per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Presenta una grafica sobria ma molto accattivante, difficilmente passerà inosservata. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.

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Nella parte frontale sono presenti il logo aziendale, una scritta stilizzata che rappresenta il modello di chipset utilizzato, ovvero lo Z77 di Intel, la nomenclatura del modello ed un enorme logo riportante la tecnologia 555 XFast proprietaria di ASRock. Questa tecnologia accorpa in se tre accelleratori di sistema dedicati all’interfaccia LAN, a quella USB e alla memoria di sistema. Esse, rispettando il precedente ordine descrittivo, sono lo XFast LAN, lo XFast USB e lo XFast RAM. Infine troviamo i loghi delle princiapli feature e componenti utilizzati.

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Sulla faccia posteriore vengono riportate la nomenclatura del modello, una foto della scheda madre con di fianco delle didascalie che spiegano le tre tecnologie XFast, il supporto alla tecnologia Virtu MVP ed alle ultime tecnologie Intel introdotte con il chipset Z77 ovvero lo Intel Smart Connect e lo Intel Smart Start. Altre didascalie indicano i componenti principali utilizzate sulla scheda madre, le tecnologie supportate, il software fornito in dotazione ed i vari riconoscimenti ricevuti.

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Nelle zone laterali sono presenti il logo aziendale e la nomenclatura della scheda madre, le specifiche tecniche nelle varie lingue dove il prodotto viene esportato, una targhetta identificativa con i relativi codici ed un breve sunto delle connessioni presenti onboard.

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Apriamo la confezione e, come accade di solito, notiamo che l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è contenuto tutto il bundle in dotazione ed in quello inferiore la scheda madre opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico. Dopo aver estratto la scheda dal sacchetto notiamo con piacere che la protezione ulteriore della stessa è demandata ad una vaschetta realizzata in poliuretano espanso che evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.

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Il bundle, estremamente completo e ricco, è così composto:

  • 2 x Manuali di istruzione per l’installazione e l’uso;
  • 2 x Brochure che illustrano la tecnologia XFast e la Virtu MVP;
  • 1 x Disco contenente driver e utility;
  • 4 x cavi Sata III (6Gb/s);
  • 1 x Adattatore esterno per porte USB 3.0 completo di viti per l’assemblaggio;
  • 1 x Staffa per montaggio porte USB 3.0 sul case del pc;
  • 1 x Bridge rigido per configurazioni SLI;
  • 1 x mascherina I/O shield.

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Andiamo ora ad osservare le principali feature supportate dichiarate dal produttore.

{jospagebreak_scroll title=Feature principali:}


ASRock Z77 Extreme6: Feature Principali


ASRock sta dimostrando, nel corso degli ultimi mesi, di essere un’azienda molto vitale e con una capacità di innovazione molto elevata. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di feature che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere, dedicate sia al comparto hardware che a quello software. Di seguito riportiamo una panoramica delle principali feature presenti nella Asrock Z77 Extreme6, così come dichiarate dal produttore.

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Per approfondimenti potete visitare la pagina ufficiale sul sito ASRock.

Andiamo a vedere quali sono le specifiche tecniche dichiarate dal produttore.

{jospagebreak_scroll title=Specifiche Tecniche:}


ASRock Z77 Extreme6: Specifiche Tecniche


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La scheda madre ASRock Z77 Extreme6 è progettata con socket LGA-1155 ed è stata realizzata intorno al nuovo chipset Z77 Express di Intel per supportare la seconda e la terza generazione di CPU Intel (Sandy-Bridge e Iviy-Bridge). La memoria di sistema si basa sull’architettura Dual channel DDR3, con una capacità massima di 32 GB e supporta frequenze in overclock fino a 2800 Mhz anche con profili XMP (1.3 e 1.2). E’ possibile realizzare configurazioni multi-GPU con schede grafiche in CrossFireX o SLI per assemblare sistemi  di gaming avanzati. Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della ASRock Z77 Extreme6, così come dichiarate dal produttore.

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Come è facile intuire dalla lunghezza dell’elenco delle specifiche tecniche, ASRock ha dato vita ad una motherboard senza compromessi e con uno spirito volto alle prestazioni pure.

{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte 1:}


ASRock Z77 Extreme6: La Scheda – Parte 1


Iniziamo la nostra esplorazione nel layout della ASRock Z77 Extreme6 osservando e toccando con mano il pcb. Nel maneggiarla l’impressione restituita è di solidità e di una realizzazione molto curata. Il PCB è molto resistente e abbastanza rigido, ha una colorazione nero opaca ed il suo form factor è aderente allo standard ATX, ovvero ha dimensioni di 30,5×24,4 cm. Per ciò che concerne i componenti discreti utilizzati, come condensatori allo stato solido “Gold CAP” prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e induttanze con core in ferrite, sono un chiaro segnale dell’estrema cura e della volontà espressa da ASRock nel voler realizzare un prodotto senza compromessi che possa garantire non solo un alto grado di overclock e di divertimento ma che sia anche espressione di durevolezza e stabilità nelle eventuali lunghe sessioni di utilizzo. Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, solo il backplate del meccanismo di ritensione del processore di produzione Foxconn.

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La zona interessata dai circuiti di alimentazione (PWM) adotta un design a 12 fasi (8+2+2) per la CPU, il VSA e il VTT, più 2 fasi dedicate alle memorie. Il dissipatore che copre i componenti PWM è realizzato in due parti collegate tra di loro da una heatpipe di generose dimensioni. I corpi alettati sono realizzati in alluminio e il contatto con i componenti delle fasi di alimentazione è garantito da un pad termico di buona qualità. I connettori di alimentazione presenti sono i classici 24 pin ATX e 8 pin eATX per l’alimentazione supplementare per il processore. Nei pressi delle fasi dedicate alle memorie sono presenti i quattro slot per DIMM di tipo DDR3 per ospitare moduli non-ECC con frequenze operative di 800/1066/1333/1600/1866/2133/2400/2800+MHz. Il connettore dedicato all’unità di connessione esterna USB 3.0 chiude il quadro connettività della zona superiore della motherboard.

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Il pannello posteriore I/O è abbastanza completo, troviamo infatti:

  • 1x Porta PS/2 Combo per tastiera e mouse;
  • 1x Porte eSATA III (colore rosso);
  • 1x Porte firewire 1394 (colore rosso);
  • 4x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 2x Porte USB 2.0 (colore rosso);
  • 1x Porta VGA;
  • 1x Porta DVI-D;
  • 1x Porta HDMI;
  • 1x Porta Display Port;
  • 1x Uscita SPDIF Ottica;
  • 6x HD Audio Jack;
  • 1x RJ-45 Gigabit LAN Port.

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Continuiamo il nostro viaggio tra i particolari della motherboard.

{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte 2:}


ASRock Z77 Extreme6: La Scheda – Parte 2


Nella metà inferiore della ASRock Z77 Extreme6 trovano spazio gli slot di espansione che consistono in 2 slot PCI tradizionali, 1 slot PCI-Express 2.0 1x e 3 slot PCI-Express 3.0 16x di tipo meccanico. Qualora si realizzino sistemi multi GPU (SLI/CrossFire X) andranno utilizzati solo i primi due slot che lavoreranno in configurazione 8x/8x. Il terzo slot ha un segnale elettrico 4x e può essere utilizzato per l’installazione, ad esempio, di schede controller audio o dischi. Il chipset Z77 non gestisce direttamente gli slot PCI e i due presenti sulla motherboard vengono collegati ad una linea PCIe attraverso il chip bridge ASMEDIA ASM 1083. Nella parte superiore è presente un connettore di alimentazione supplementare di tipo molex per garantire alimentazione aggiuntiva agli slot PCIe quando si utilizzano più schede grafiche. E’ inoltre presente il chip NUVOTON NCT6776D che si occupa del monitoraggio dell’hardware presente, in termini di temperature, voltaggi e velocità delle ventole.

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Alla destra degli slot PCIe sono presenti otto porte Serial ATA di cui quattro aderenti allo standard SATA II (3Gb/s) di colore nero e quattro al SATA III (6Gb/s) di colore grigio, ruotate di 90° rispetto al piano della scheda per semplificare l’inserimento dei connettori. La gestione delle porte SATA II e di due delle porte SATA III è a completo appannaggio chipset Intel Z77 Express e tutte le porte sono configurabili in modalità RAID. Le altre due porte SATA III sono gestite da un chip ASMedia ASM1061 che non supporta nessun protocollo RAID. Nella stessa zona sono presenti il debug display che, attraverso codici alfa-numerici ci informa dello stato della motherboard, le connessioni al pannello frontale del case, i pulsanti di accensione e di reset, il chip del BIOS rimovibile. Nella fascia inferiore sono disponibili tutte le connessioni aggiuntive USB, firewire, floppy, seriale, etc.

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Ancora qualche particolare sui componenti principali della scheda madre.

{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte 3:}


ASRock Z77 Extreme6: La Scheda – Parte 3


Nella zona centrale della ASRock Z77 Extreme6 è presente una connessione mini PCIe che supporta SSD o periferiche tipo schede per connettività di rete wireless. Questa soluzione si rivela molto interessante e funzionale per coloro che desiderano servirsi della tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology) dove un disco SSD viene utilizzato come dispositivo di cache per i dati e per velocizzare lo startup del pc. E’ anche presente il chip VIA VT6308S che si occupa della gestione delle porte firewire.

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L’audio è gestito dal chip Realtek ALC898, supporta audio a 7.1 canali in HD (High Definition), output e input su S/PDIF a 16/20/24 bit e frequenze di campionamento fino a 192KHZ. E’ supportata la riproduzione di contenuti prodotti e la tecnologia THX TruStudio.

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Per poter gestire lo slot mini PCIe e le due porte aggiuntive SATA III è stato utilizzato uno switch PCIe della PLX, il PEX8605. Questo chip realizza la divisione fisica di una linea PCIe 1x fino a quattro linee per poter garantire l’espansione del numero di periferiche collegabili senza subire una perdita consistente sul fronte delle prestazioni. Maggiori informazioni sulla pagina del produttore.

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La scheda madre dispone, in totale, di sei connessioni USB 3.0 (quattro poste nel pannello posteriore I/O e altre due utilizzabili tramite appositi bracket sfruttando i connettori on-board). Quattro sono gestite direttamente dal chipset Z77 (due sul pannello I/O e due sul connettore onboard) e altre due dal chip EtronTech EJ168A.

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Adesso è il momento di dare uno sguardo al bios.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte 1:}


ASRock Z77 Extreme6: Uno sguardo al BIOS – Parte 1


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Il bios della ASRock Z77 Extreme6 adotta la tecnologia UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) e si presenta con un’interfaccia grafica accattivante, semplice da utilizzare e molto intuitiva, navigabile sia con la tastiera che con il mouse. Il menù superiore è diviso in sette macrosezioni che nello specifico sono:

  • Main;
  • OC Tweaker;
  • Advanced;
  • H/W Monitor;
  • Boot;
  • Security;
  • Exit.

Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del bios installata, tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard. La funzione System Browser ci restituirà in forma grafica le suddette informazioni mostrando un’immagine della nostra scheda madre e navigando con il mouse sui vari componenti ce ne mostrerà le caratteristiche. La funzione OMG (Online Management Guard) ci permetterà di controllare gli accessi alla rete internet schedulando attraverso una comoda interfaccia gli accessi. Questo eviterà che il pc possa essere utilizzato per la navigazione internet quando non lo desideriamo.

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asrock_Z77_-Extreme6_bios_2_system_browser    asrock_Z77_-Extreme6_bios_3_OMG

La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock e contiene tutti i settaggi per spingere il nostro sistema al massimo delle proprie capacità Sarà possibile intervenire in maniera molto granulare sui vari voltaggi e sulle frequenze di CPU e memorie. Dopo aver trovato i giusti settaggi per la configurazione desiderata sarà possibile salvarli in apposite aree per poterle ripristinare comodamente. Si ricorda che eventuali aggiornamenti del bios, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano tutte le configurazioni.

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Nella sezione Advanced è possibile configurare tutte le opzioni relative alle feature supportate dalla CPU, dal North Bridge e dal South Bridge, nonchè tutti i parametri operativi inerenti lo storage, le tecnologie Intel Rapid Start e Smart Connect, le porte USB, etc.

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asrock_Z77_-Extreme6_bios_7_advanced_cpu    asrock_Z77_-Extreme6_bios_8_advanced_NB

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{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte 2:}


ASRock Z77 Extreme6: Uno sguardo al BIOS – Parte 2


Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del bios della ASRock Z77 Extreme6 con la sezione H/W Monitor dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Si possono settare le modalità di funzionamento delle ventole ed i controlli sulle temperature.

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La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc ed è possibile attivare la funzione Boot Failure Guard che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe mode per poter entrare nel bios e modificare i parametri operativi.

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Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al bios in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware.

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Infine nella sezione Exit saremo in grado di salvare la nostra configurazione o di uscire dal bios senza salvare nulla o di ripristinare i valori di default.

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{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


ASRock Z77 Extreme6: Sistema di Prova e Metodologia di Test


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel LGA-1155, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto. Il BIOS della scheda madre è aggiornato all’ultima versione ufficiale disponibile al momento dei test sul sito web del produttore (V. 1.40).

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.3GHz, Turbo attivo. Memorie impostate a 1.333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T;

– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.6GHz, impostando moltiplicatore a 46x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 2.133MHz con latenze pari a 9-11-9-28-1T.

Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.55b – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.09;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025);
  • SiSoftware Sandra 2012.05.18.40;
  • AIDA64 Extreme 2.30.1900.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.01 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 1:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 1:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/4Thread.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.55b – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M e 32M.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 2:


WPrime Benchmark v2.09:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025):


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 3:


SiSoftware Sandra 2012.05.18.40:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 2.30.1900:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte 1:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 1:


WinRAR 4.01 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt 7.1:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 2:


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

{jospagebreak_scroll title=Overclock:}


ASRock Z77 Extreme6: Overclock


Nelle prove di overclock la ASRock Z77 Extreme6 ha avuto un comportamento eccellente e degno di nota. Caratteristiche come stabilità e semplicità di configurazione dei parametri sono probabilmente le peculiarità maggiormente evidenziate durante l’utilizzo. Una nota molto positiva riguarda la mancata esecuzione del cosiddetto “Fake Boot” quando si vanno a variare le frequenze operative di CPU e memorie. Trovare la stabilità con la nostra CPU ha richiesto davvero pochissimo tempo e l’aggiornamento all’ultimo bios ufficiale disponibile al momento della stesura della recensione (V. 1.40) ha consolidato il funzionamento in regime di overclock. Altro aspetto degno di nota è rappresentato dalla bassa temperatura di esercizio del dissipatore sulla zona di alimentazione e su quello del chipset.

asrock_Z77_-Extreme6_sistema_1    asrock_Z77_-Extreme6_sistema_2

In tutte le prove eseguite abbiamo avuto bisogno di ricorrere al Clear CMOS solo quando abbiamo cercato di raggiungere il massimo BCLK che la scheda potesse esprimere ed abbiamo raggiunto un buon  107MHz. Valore raggiunto senza bisogno di particolari modifiche nel bios, con i settaggi dei voltaggi a default. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.

A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

asrock_Z77_-Extreme6_cpu-z

Validate.

La massima frequenza raggiunta stabilmente dal nostro processore, servendoci di sistema di raffreddamento a liquido, è stata di 5.100MHz, impostando il moltiplicatore a 51x. Il risultato non fa che confermare appieno le spiccate doti di overclock di questa scheda madre oltre che l’elevata qualità della circuiteria di alimentazione.

Di seguito gli screen di alcune delle prove svolte:

asrock_Z77_-Extreme6_cinebench   asrock_Z77_-Extreme6_pifast

asrock_Z77_-Extreme6_superpi   asrock_Z77_-Extreme6_wprime

{jospagebreak_scroll title=Overclock Estremo:}


ASRock Z77 Extreme6: Overclock Estremo


La grande stabilità della ASRock Z77 Extreme6 e la sua propensione all’overclock ci hanno piacevolmente colpito tanto da decidere di affidare questa motherboard nelle sapienti mani dell’overclocker professionista Roberto Sannino (rsannino), capitano e punta di diamante del Team HW Legend OC, per poterne saggiare le capacità di gestione di overclock sotto freddo estremo. Partiamo con il setup utilizzato ed in seguito vedremo i test effettuati ed i risultati restituiti.

asrock_Z77_-Extreme6_setup1    asrock_Z77_-Extreme6_setup2

asrock_Z77_-Extreme6_setup3    asrock_Z77_-Extreme6_setup4

asrock_Z77_-Extreme6_setup5    asrock_Z77_-Extreme6_setup6


3DMark 03


Setup:

  • Motherboard: Asrock Z77 Extreme6
  • Memorie: n° 2×4 GB Geil GOC316GB2400C11QC voltaggio di 1.60 a 2520 mhz in dual channel (solo due moduli)
  • Scheda Video: Asus Direct CU II LN2
  • Processore/Raffreddamento: I7 3770K / LN2
  • Dissipatore: Tolotto di Otternase REV4
  • Sistema Operativo: Seven 64 bit Ultimate

 

asrock_Z77_-Extreme6_3dmark03


PIFAST – SuperPI 1M – SuperPI 32M


Setup:

  • Motherboard: Asrock Z77 Extreme6
  • Memorie: n° 2×4 GB Geil GOC316GB2400C11QC voltaggio di 1.60 a 2310 mhz in dual channel (solo due moduli)
  • Scheda Video: Asus Direct CU II LN2
  • Processore/Raffreddamento: I7 3770K / LN2
  • Dissipatore: Tolotto di Otternase REV4
  • Sistema Operativo: Seven 64 bit Ultimate

asrock_Z77_-Extreme6_pifast

Pi Fast

asrock_Z77_-Extreme6_superpi1m    asrock_Z77_-Extreme6_superpi32m

SuperPI 1M                                      SuperPI 32M


Max Frequenza Memorie


Setup:

  • Motherboard: Asrock Z77 Extreme6
  • Memorie: n° 2×4 GB Geil GOC316GB2400C11QC
  • Scheda Video: Asus Direct CU II LN2
  • Processore/Raffreddamento: I7 3770K / LN2
  • Dissipatore: Tolotto di Otternase REV4
  • Sistema Operativo: Seven 64 bit Ultimate

asrock_Z77_-Extreme6_memorie

VALIDATE

Massima Frequenza raggiunta 2.591 MHz!

“Nei test in 2D la motherboard ASRock Extreme6 è stata in grado di garantire risultati simili, e in alcuni frangenti superiori, a concorrenti più blasonati e affermati nel mercato non soffrendo minimamente di timori reverenziali. Nell’utilizzo sotto freddo estremo, come si evince dagli screen allegati, la scheda madre ASRock ha dimostrato un già elevato grado di maturità ed una vocazione al funzionamento fuori specifica che la rende, impiegata in overclock “daily”, un prodotto molto stabile con una semplicità d’uso notevole. Sicuramente degna di nota la rapidità di avvio in fase di post, in un attimo siamo già davanti allo splash screen del sistema operativo; una velocità tale che ci impone di prestare particolare attenzione nel premere il tasto CANC per entrare nel bios.” Roberto Sannino (rsannino)

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


ASRock Z77 Extreme6: Conclusioni


hw-legend-platinum


Prestazioni:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Stabilità/Overclock:cinque
Giudizio Complessivo:

cinque


La ASRock Z77 Extreme6 è una motherboard che cattura l’attenzione già al primo sguardo. La sua colorazione di base nera e le finiture dei dissipatori della zona PWM e chipset esprimono immediatamente il carattere prestazionale della scheda madre. Ha un layout molto pulito ed ordinato, è dotata di componenti discreti di alta qualità come condensatori allo stato solido “Golden Caps” di produzione giapponese e induttanze blindate con core in ferrite: garanzia assoluta di stabilità, efficienza e durevolezza nel tempo. La dotazione accessoria è tra le più complete che ci sia mai capitato di vedere.

Ma è nell’usarla che esce fuori il vero carattere della scheda madre ed è immediato il feeling che si instaura con il bios e le sue opzioni. La sensazione restituita è quella di poter gestire agevolmente qualsiasi tipo di settaggio senza timori. Anche quando abbiamo esagerato la motherboard si è sempre riavviata costringendoci ad usare il CCMOS solo quando abbiamo tentato di raggiungere il massimo BCLK. Per overclock daily l’intervento sulle opzioni settate in AUTO è pressochè inutile, gli automatismi integrati ci hanno sempre garantito la stabilità del sistema. Unica zona di intervento manuale che ci sentiamo di consigliare è sul voltaggio della CPU che a volte tende ad essere un pelo più alto rispetto all’effettivo bisogno. La mancanza totale del tanto odiato fakeboot quando si variano le frequenze operative è sicuramente un must!

Anche in overclock estremo, grazie alla circuiteria di alimentazione completamente digitale a 12 fasi, la scheda madre è stata in grado di sopportare svariate ore di utilizzo sotto azoto liquido, restituendo ottimi risultati in qualsiasi test effettuato.

Sicuramente utile la presenza di uno slot mini PCIe che permette di utilizzare un SSD nel medesimo form factor, per poter sfruttare la tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), come memoria cache facendolo lavorare in simbiosi con un normale HDD meccanico per incrementarne le performance complessive o per installare una scheda WI-FI.

Non potevano mancare le tecnologie multi GPU che in presenza di processori Ivy-Bridge possono beneficiare del supporto alla nuova interfaccia PCIe in versione 3.0 con un raddoppio teorico della banda passante. Le configurazioni multi GPU diventano ogni giorno più comuni all’interno dei pc del popolo dei videogiocatori più esigenti e la motherboard offre supporto sia alla tecnologia AMD CrossFireX che NVIDIA SLI, con massimo due schede grafiche in parallelo (2-Way), operanti in modalità 8x/8x.

L’utilizzo di questa scheda madre regala ore di divertimento a quegli appassionati di overclock che cercano di prendere fino all’ultimo MHz spremibile dai propri componenti e a coloro che molto più semplicemente vogliono avere un sistema con un overclock daily stabile e facile da configurare. Siamo pienamente soddisfatti dal comportamento della ASRock Z77 Extreme6!

La ASRock Z77 Extreme6 è proposta al pubblico a un prezzo medio di circa 170€ IVA Compresa, cifra ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle potenzialità di questo prodotto.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Presenza di slot mini PCIe per SSD a supporto della tecnologia Intel SRT o per schede WI-FI;
  • Stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
  • Ottime prestazioni complessive, in overclock daily ed estremo;
  • Ottima dotazione accessoria;
  • Ottima disponibilità di connessioni USB 3.0 e di connessioni video;
  • BIOS completo ed intuitivo;
  • Supporto alle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX.

Contro:


  • Niente da segnalare.

Si ringrazia ASRock-Logo per il sample fornitoci.

Potete seguire il Thread Ufficiale sul nostro forum.

Edoardo Giampietro – Slime – Admin di HW Legend

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