Asus ROG Maximus V Formula [Anteprima Italiana]

Asus_Maximus_V_FormulaNella recensione che vi proponiamo nella giornata di oggi, andremo ad analizzare in maniera dettagliata, una delle soluzioni di punta ASUS per la piattaforma Intel LGA-1155, appartenente alla famiglia di prodotti ROG (Republic of Gamers), nata con lo scopo principale di poter soddisfare l’utenza più esigente offrendo caratteristiche tecniche di primo livello unite a funzionalità avanzate per overclocking e features proprietarie esclusive. Per la precisione, durante il nostro articolo, avremo modo di osservare le caratteristiche tecniche e prestazionali della nuova Maximus V Formula, dotata del nuovissimo PCH Intel Z77 Express, espressamente sviluppata per sfruttare al massimo i processori Ivy Bridge a 22 nanometri. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura della nostra recensione.

Asus ROG Maximus V Formula [Anteprima Italiana] – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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ASUS nasce dalle ultime quattro lettere di Pegasus, il cavallo alato della mitologia Greca che rappresenta l’ispirazione all’arte e all’apprendimento. ASUS fa propria la forza, lo spirito creativo e la purezza simboleggiati da questa mitica creatura, regale ed agile, proiettandosi verso sempre nuove vette di qualità ed innovazione con ogni nuovo prodotto sviluppato.

ASUSTeK Computer Inc. è un’azienda fondata nel 1989 a Taiwan con l’obiettivo di realizzare prodotti tecnologici all’avanguardia. Attualmente è uno dei principali protagonisti del mercato delle 3C (Computer, Communication, Consumer Electronics). Da diversi anni è anche il maggior produttore al mondo di schede madri per computer. L’azienda ha però progressivamente esteso il proprio business alla produzione di diversi prodotti a elevato contenuto tecnologico, quali notebook, di cui è oggi tra i primi cinque produttori a livello mondiale, schede video, di cui è il primo brand per vendite sempre a livello Worldwide, e a seguire dispositivi ottici, soluzioni broadband, server, Pocket PC, prodotti per il networking, display LCD, telefoni cellulari, PDA Phone, GPS e Ultra Mobile PC.

Da sempre ASUS intende perseguire la perfezione tecnologica ed estetica attraverso una continua attenzione all’innovazione. L’azienda punta a mettersi nei panni dei clienti per capirne a fondo le esigenze e creare una reale empatia in modo da poter sviluppare con gli utenti un rapporto e un’esperienza fuori dal comune.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale ASUSTek.

{jospagebreak_scroll title=Intel Z77 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche e Novità&heading=Introduzione:}


Intel Z77 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche e Novità


Il nuovo chipset Intel Z77 Express è espressamente sviluppato per garantire pieno supporto ai prossimi processori Ivy Bridge a 22nm, previsti al debutto nelle prossime settimane. Al pari del suo diretto predecessore, Z68 Express, il nuovo arrivato consente sia di praticare l’overclock di processore e memorie, sia di sfruttare il controller grafico integrato nel microprocessore, inclusa l’ottima tecnologia di accelerazione hardware Intel QuickSync.

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L’architettura del nuovo Z77 Express è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.

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Come vediamo chiaramente dal diagramma a blocchi sopra riportato, quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza massima certificata di 1600MHz.

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I nuovi microprocessori Ivy Bridge introdurranno il supporto nativo a 16 linee PCI-Express 3.0 (Gen3). Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x con PCI-Express di seconda generazione.

Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Intel ha incluso anche un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10.

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Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z77 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) e un controller USB finalmente in grado di supportare nativamente lo standard di trasmissione USB 3.0 (fino a 4 porte), oltre che il tradizionale USB 2.0 (fino a 14 porte).

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Non saranno più necessari, quindi, controller supplementari di terze parti, se non per aumentare il quantitativo di porte a disposizione.

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Al pari del predecessore, anche il nuovo chipset offre pieno supporto alla tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), che consente di utilizzare un disco SSD (Solid State Disk) quale memoria cache, affiancandolo ad un normale HDD meccanico o ad un volume RAID (di tipo 0, 1, 5 o 10, a patto che sia composto di HDD meccanici tradizionali e non di altre unità SSD ed abbia una capacità complessiva non superiore a 31.5TB) al fine di velocizzare i tempi di accesso e, di conseguenza, le performance complessive.

L’unità SSD, per essere compatibile con questa tecnologia, deve avere una capacità di archiviazione minima pari a 18.6GB. La massima capacità utilizzabile come cache è pari a 64GB e l’eventuale spazio in eccesso, qualora sia impiegato un SSD di capacità maggiore, verrà lasciato a disposizione dell’utente per la normale archiviazione dei dati. Secondo Intel, la dimensione ottimale per l’unità di SSD caching, più che sufficiente per un normale utilizzo del computer, è di 20GB.

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La tecnologia Smart Response consente all’utente di scegliere tra due differenti modalità di funzionamento:

  • Enhanced: prevede la sincronizzazione e la scrittura parallela tra il disco meccanico e l’unità SSD. In questo modo viene preferita la sicurezza dei dati alle pure prestazioni velocistiche;
  • Maximized: prevede che le operazioni di scrittura avvengano prima sull’unità SSD e in seguito sul disco meccanico. In questo modo si ottengono prestazioni ovviamente superiori, ma aumenta il rischio di perdita accidentale di dati.

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Con il nuovo chipset vengono introdotte anche altre due interessanti tecnologie. Stiamo parlando di Intel Smart Connect, una tecnologia pensata per consentire le tradizionali operazioni di manutenzione e aggiornamento, quali il download degli aggiornamenti del sistema operativo, la ricezione di nuovi messaggi di posta elettronica e le notifiche dei più diffusi social network (Twitter, Facebook ecc.), anche quando il computer si trova in uno stato di sospensione o ibernazione, e Intel Rapid Start, una tecnologia pensata per accelerare il “risveglio” del proprio computer.

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{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Intel QuickSync 2.0:}


Tecnologia Intel QuickSync 2.0:


Il nuovo PCH Intal Z77 Express consente di sfruttare appieno la migliorata tecnologia Intel QuickSync. Tale tecnologia sfrutta, come ormai sappiamo, una particolare unità integrata all’interno del controller grafico stesso, dedicata esclusivamente all’accelerazione hardware del transcoding video.

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La particolarità di questo blocco di silicio risiede nelle sue performance. Come ben sappiamo anche AMD e NVIDIA vantano soluzioni di accelerazione dalle analoghe caratteristiche, in grado di sfruttare la potenza messa a disposizione dalle loro GPU nelle fasi di codifica/decodifica video, ma queste non sono però in grado di ottenere performance paragonabili a quelle raggiungibili mediante l’uso del QuickSync di Intel.

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L’unità QuickSync è in grado di accelerare anche la parte di Motion Compensation, particolarmente “pesante” durante il processo di decodifica e il LoopFiltering, facendo registrare prestazioni molto elevate. Il colosso di Santa Clara dichiara performance addirittura doppie rispetto alle soluzioni Sandy Bridge dell’anno passato.

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Abbiamo proceduto alla verifica delle reali prestazioni offerte dalla nuova tecnologia QuickSync 2.0 usando il noto software Cyberlink Media Espresso, giunto alla versione 6.5. Le impostazioni possibili prevedono la scelta tra due “profili” standard, il primo focalizzato sulle pure prestazioni, mentre il secondo sulla qualità.

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Nel grafico che segue il tempo impiegato per il transcoding di un filmato di riferimento (formato .M2TS H.264 1920×1080 @24fps / Durata: 300 secondi), in vari formati di destinazione.

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Come notiamo chiaramente il guadagno, in termini di tempo, è lampante. La tecnologia Intel QuickSync 2.0 consente di risparmiare secondi preziosi durante le operazioni di conversione dei filmati, rispetto alla generazione precedente. Ovviamente è necessario l’utilizzo di un software in grado di sfruttarne appieno le potenzialità, come quello da noi usato ad esempio, prodotto da Cyberlink.

{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Prima:}


Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Prima:


Il nuovo software Lucid Virtu Universal MVP si presenta come una naturale evoluzione dell’ormai nota tecnologia Lucid Virtu, in grado di porsi tra il driver video e il sistema operativo, con lo scopo di reindirizzare le chiamate verso la GPU più adatta allo svolgimento dell’operazione.

In questo modo sarà possibile affiancare al controller grafico integrato una soluzione discreta, in maniera da sfruttare appieno le peculiarità di entrambe soltanto quando necessario e in modo del tutto trasparente.

Questo si traduce, ovviamente, in minori consumi durante il normale utilizzo della macchina, in quanto per la semplice navigazione sul web, la riproduzione di contenuti multimediali e quant’altro verrà impiegata esclusivamente la GPU integrata nel processore Intel, che come sappiamo è più che adeguata allo scopo.

Qualora servirà, invece, maggiore potenza di calcolo, come ad esempio durante l’esecuzione di applicativi o videogiochi 3D, la chiamata non sarà reindirizzata verso la GPU integrata ma bensì verso la GPU discreta, sicuramente contraddistinta da performance più elevate.

Un altro vantaggio è quello di poter sfruttare la tecnologia Intel QuickSync anche se nel sistema è installata una scheda grafica discreta. Qualora venga eseguito un qualsiasi applicativo in grado di sfruttare la tecnologia di accelerazione hardware Intel, questo verrà automaticamente gestito dalla GPU integrata.

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Il nuovo interessante Virtu Universal MVP introduce due innovative tecnologie, denominate HyperFormance e Virtual Vsync, finalizzate ad incrementare le prestazioni nei titoli più diffusi e a migliorare la resa grafica delle immagini minimizzando il fastidioso fenomeno del “Tearing” dovuto alla sovrapposizione dei frame qualora il frame rate sia superiore alla frequenza di refresh del monitor “solitamente 60Hz”. La causa di questo fastidioso fenomeno è semplicissima; se la scheda grafica è molto potente, capace quindi di superare agevolmente, in termini di FPS, la frequenza di refresh del monitor, quest’ultimo si troverà ancora occupato a visualizzare un frame, nello stesso momento in cui la GPU gli invia i successivi in rapida successione.

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La soluzione a questo problema è l’attivazione del Vsync nel pannello dei driver grafici, o nelle opzioni del gioco in uso; questa indispensabile funzionalità consente di porre un “limite” al frame rate in relazione alla frequenza di refresh del proprio monitor, evitando che si verifichi, quindi, tale sovrapposizione. Appare ovvio che in questo modo le potenzialità delle potenti schede grafiche di ultima generazione non saranno mai sfruttate appieno, o almeno così è stato fino all’introduzione della tecnologia Virtual Vsync.

Grazie all’uso combinato della soluzione grafica integrata nel processore e della tradizionale scheda grafica discreta, infatti, quest’ultima può “sprigionare” tutta la sua potenza, in quanto sarà compito dell’integrata l’impedire una sovrapposizione dei frame, eliminando qualsiasi distorsione delle immagini. Virtualmente, quindi, la scheda grafica è in grado di generare più frame, aumentando sensibilmente anche il tempo di risposta.

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{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Seconda:}


Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Parte Seconda:


Procedura per una corretta configurazione di Lucid Virtu:


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1) Per prima cosa dobbiamo munirci di una scheda madre certificata, come ad esempio la maggior parte dei nuovi prodotti dotati di chipset Intel Z77 Express. Teniamo a precisare che la tecnologia Lucid MVP funziona correttamente anche sulle precedenti mainboard dotate di chipset Z68/H67 e H61;

2) Nel BIOS della scheda madre è necessario impostare l’uscita video predefinita sulla grafica integrata oppure sulla soluzione discreta, in base alla modalità che vogliamo utilizzare:

– i-Mode: questa modalità comporta una leggera perdita di prestazioni nei giochi 3D. Consente comunque di sfruttare tutte le nuove funzionalità della tecnologia MVP (HyperFormance e Virtual Vsync), le funzionalità speciali della soluzione integrata (es. Intel QuickSync), senza rinunciare al risparmio energetico quando non è utilizzato nessun gioco 3D. Per sfruttare questa modalità il display dev’essere collegato all’uscita video presente sulla scheda madre, e nel BIOS dev’essere impostata l’IGP come soluzione predefinita;

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– d-Mode: la modalità d-mode è pensata per ottenere performance 3D senza compromessi, sfruttando appieno le potenzialità della soluzione grafica discreta installata nel sistema, senza però rinunciare alle nuove funzionalità dell’MVP (HyperFormance e Virtual Vsync) e alle funzionalità speciali dell’integrata (es. Intel QuickSync). Questa modalità non include funzionalità di risparmio energetico. Per sfruttarla il display dev’essere collegato all’uscita video della vga discreta e nel BIOS dev’essere impostata la discreta come soluzione predefinita e, se previsto, dev’essere attivo il supporto multi monitor.

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3) Scelta la modalità preferita è sufficiente procedere con l’installazione dei driver di entrambe le soluzioni grafiche presenti (Integrata e Discreta);

4) Una volta portata a termine l’operazione è possibile installare il software Lucid Virtu Universal MVPDOWNLOAD 32bitDOWNLOAD 64bit“;

5) Completata anche questa procedura d’installazione avremo accesso al pannello di controllo Virtu MVP. L’interfaccia è veramente molto semplice e intuibile, il pannello si compone di quattro sezioni distinte:

– Main: In questa prima schermata avremo la possibilità di attivare o disattivare la tecnologia Virtu MVP, semplicemente cliccando sull’apposito pulsante in alto a sinistra, reimpostare le impostazioni predefinite e abilitare il Logo MVP in uno dei quattro angoli dello schermo, qualora venga eseguita un’applicazione in grado di sfruttarne le funzionalità.

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– Performance: In questa seconda schermata è possibile attivare o disattivare, semplicemente cliccando sugli appositi pulsanti, le tecnologie HyperFormance e Virtual Vsync.

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– Application: in questa schermata viene mostrata la lista di tutte le applicazioni in grado di sfruttare correttamente la tecnologia Lucid Virtu MVP. Tramite segno di spunta avremo la possibilità di scegliere la modalità operativa (i-Mode oppure d-Mode) e abilitare o meno l’HyperFormance per ogni singola applicazione. Qualora una particolare applicazione o gioco non sia nell’elenco, neppure con l’ultima versione del software installata, sarà possibile aggiungerla manualmente cliccando sul tasto in basso “Add” e selezionando il rispettivo eseguibile. In questa maniera, per così dire “forzata”, non è garantito il corretto sfruttamento della tecnologia, è quindi a rischio e pericolo dell’utente.

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– About: quest’ultima schermata ha come unico scopo quello di informare l’utilizzatore sulla versione del software correntemente installata nel sistema. Nell’eventualità che non venga subito rilevata la licenza d’uso del software è presente il pulsante “Activate” per procedere con l’attivazione manuale (necessaria connessione ad internet).

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Per maggiori informazioni consultate il sito web LucidLogix. Altre interessanti informazioni su Lucid Virtu li potete trovare inoltre sul nostro forum qui.

{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Prestazioni:}


Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP – Prestazioni:


Nella seguente tabella riassumiamo i dettagli della configurazione di prova impiegata per la verifica del corretto funzionamento di questa nuova tecnologia:

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Di seguito i risultati ottenuti in alcuni benchmark sintetici e giochi:


3DMark Vantage Advanced:



3DMark 11 Advanced:



Alien vs Predator:



Lost Planet 2:



Considerazioni:


Come possiamo vedere dalle prove appena effettuate, la nuova tecnologia Virtu Universal MVP garantisce un discreto aumento delle prestazioni, in maniera del tutto semplice e apparentemente senza “effetti collaterali”. In tutte le prove svolte, infatti, non abbiamo riscontrato alcun malfunzionamento né difetto grafico a schermo. Dobbiamo tuttavia precisare che tutti gli applicativi da noi utilizzati rientravano nella lista di compatibilità, non abbiamo dovuto forzare nulla, quindi, per consentire il pieno sfruttamento della nuova tecnologia di LucidLogix.

{jospagebreak_scroll title=Confezione e Bundle:}


Asus ROG Maximus V Formula – Confezione e Bundle:


La nuova ROG Maximus V Formula è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. Sulla scia di altre soluzioni appartenenti a questa linea, anche questa volta troviamo una confezione molto appariscente e accattivante in cui predomina il colore rosso, ricca d’informazioni riguardanti il prodotto.

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La scheda, come da tradizione ROG, è caratterizzata da funzionalità proprietarie esclusive, che la rendono ideale per soddisfare anche l’utenza più esigente. Tra le più importanti segnaliamo l’impiego di una circuiteria di alimentazione ROG Extreme Engine Digi+ II di elevata qualità, la presenza di un raffreddamento ibrido aria/liquido, denominato ROG Fusion Thermo, il supporto alle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX, l’adozione di un’interfaccia audio di ottima qualità Supreme FX IV e la presenza di pulsanti e punti di lettura delle tensioni, oltre che il supporto alla tecnologia proprietaria ROG Connect.

Nella parte frontale spiccano il nome dell’azienda e il modello con scritte tridimensionali di alto effetto scenico. Poco più in basso sono evidenziate alcune delle caratteristiche più interessanti di questo prodotto. 

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Sollevando il lembo anteriore, abbiamo da un lato le features della mainboard mentre dall’altro possiamo ammirare il prodotto in tutto il suo splendore tramite una finestra trasparente che ci permette di osservare il contenuto della scatola.

La nuova Asus Maximus V Formula è dotata, inoltre, di un’interfaccia Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual-Band 2.4/5.0GHz e Bluetooth 3.0+HS/4.0, oltre che di un utile slot mSATA (perfetto per l’installazione dei nuovi SSD compatibili), tutti implementati su una piccola schedina opzionale, denominata mPCIe Combo. La scatola è veramente appariscente e molto curata, su di essa spiccano tutte le caratteristiche di rilievo del prodotto.

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Nella parte posteriore della confezione sono riportate in maniera dettagliata tutte le principali tecnologie supportate dalla scheda madre.

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Aprendo la confezione possiamo notare come la Asus ROG Maximus V Formula risulti ben protetta all’interno di una scatola di cartone nero. Ci colpice subito il fatto che la scheda sia sprovvista della tradizionale busta antistatica. L’ottima robustezza della confezione assicura l’integrità del contenuto, anche nell’eventualità di un trasporto “movimentato”.

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Il bundle è davvero molto completo, difficile trovarne di così ricchi in altri prodotti. All’interno della confezione della scheda, infatti, troviamo:

  • 1x Manuale d’istruzioni;
  • 1x DVD Driver e Software;
  • 1x Etichette per cavi ROG;
  • 1x Mascherina posteriore I/O;
  • 1x Bustina con ASUS Q-Connector;
  • 1x Bridge NVIDIA SLI flessibile;
  • 2x Cavi SATA 3Gb/s;
  • 4x Cavi SATA 6Gb/s;
  • 1x Scheda mPCIe Combo + Dual Band Wi-Fi 802.11n a/b/g/n + Bluetooth 4.0;
  • 2x Antenne Wi-Fi circolari;
  • 1x Cavo RF 2-in-1;
  • 1x Cavo ROG Connect.

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A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da ASUS risulta molto completo e ci consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Il manuale di istruzioni lo potete inoltre, consultare e scaricare in formato PDF direttamente dal sito del produttore.

{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche:}


Asus Maximus V FormulaCaratteristiche Tecniche:


ASUS ha scelto una strategia basata sulla selezione di componenti di altissima qualità costruttiva e da funzionalità proprietarie esclusive, che la rendono ideale per soddisfare anche l’utenza più esigente. Tra le più importanti segnaliamo l’impiego di una circuiteria di alimentazione ROG Extreme Engine Digi+ II di elevata qualità, la presenza di un raffreddamento ibrido aria/liquido, denominato ROG Fusion Thermo, il supporto alle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX, l’adozione di un’interfaccia audio di ottima qualità Supreme FX IV e la presenza di pulsanti e punti di lettura delle tensioni, oltre che il supporto alla tecnologia proprietaria ROG Connect.

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La motherboard Maximus V Formula adotta il socket LGA-1155 ed è basata sul nuovo chipset Z77 Express di Intel. La memoria di sistema si fonda sull’architettura Dual channel DDR3, con una capacità massima di 32 GB e supporta frequenze in overclock fino a 2800 Mhz anche con profili XMP. E’ possibile realizzare configurazioni multi-GPU con schede grafiche in CrossFireX o in SLI per assemblare sistemi di gaming avanzati. La Asus Maximus V Formula è dotata, inoltre, di un’interfaccia Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual-Band 2.4/5.0GHz e Bluetooth 3.0+HS/4.0, oltre che di un utile slot mSATA (perfetto per l’installazione dei nuovi SSD compatibili), tutti implementati su una piccola schedina opzionale, denominata mPCIe Combo.

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Riportiamo nella tabella che segue, le specifiche tecniche della Asus Maximus V Formula.

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Le caratteristiche tecniche rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante e con componenti di altissima qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le specifiche risultano superiori rispetto ai prodotti concorrenti presenti ad oggi sul mercato. Le CPU e le memorie supportate della motherboard Maximus V Formula le trovate qui e qui. La scheda supporta pienamente le nuove CPU Intel Ivy Bridge. Le innovative features della scheda madre Asus le potete trovare qui.


Asus Maximus V Formula – Layout:


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Ora siamo pronti per andare ad analizzare in maniera approfondita la scheda.

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La Scheda – Parte Prima:


Osservando la scheda da vicino appare evidente la solidità e la qualità costruttiva della nuova Maximus V Formula. Come di consueto, anche questa nuova ROG si presenta con un PCB interamente di colore nero sul quale spiccano delle componenti plastiche di colore rosso. Questo schema di colori è certamente tra i più gradevoli e attraenti conferendo quel pizzico di “aggressività” che non guasta mai in un prodotto di questo livello. Il Form-Factor è conforme allo standard Extended-ATX (30.5 x 25.7 cm), caratteristica che rende questa scheda madre incompatibile con alcuni case in commercio, soprattutto se meno recenti.

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Consigliamo quindi di verificare la compatibilità prima dell’acquisto, in modo da evitare spiacevoli sorprese in fase di montaggio.

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Come possiamo osservare il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. In posizione centrale spicca il Socket LGA-1155, in grado di ospitare tutti i processori Intel Celeron/Pentium/Core i3, i5, i7 Sandy Bridge, oltre che i recenti Ivy Bridge a 22 nanometri. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione. Il meccanismo di fissaggio del processore è prodotto interamente da FOXCONN.

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La circuiteria di alimentazione è denominata ROG Extreme Engine Digi+ II ed è costituita da componentistica di alto livello, in modo da garantire elevata precisione, affidabilità e durata nel tempo, anche in condizioni di lavoro fuori specifica. La Maximus V Formula adotta un design di alimentazione che prevede ben 8 Fasi dedicate al processore, 4 Fasi dedicate alla GPU Integrata e 2 Fasi dedicate al comparto memorie.

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Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore, anche in previsione di overclock abbastanza spinti, sono presenti due connettori di alimentazione supplementare a 12v, uno a 8pin e uno a 4pin.

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Togliendo l’imponente sistema di dissipazione è possibile ammirare il perfetto ordine con cui le componenti sono state disposte.

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Per smaltire al meglio il calore sviluppato dalla circuiteria di alimentazione è stato impiegato un particolare dissipatore ibrido, denominato Fusion Thermo, in grado di offrire una doppia possibilità di raffreddamento, ad aria oppure a liquido. In questo modo chi è già in possesso di un impianto a liquido potrà beneficiare fin da subito del waterblock di serie, senza nessun ulteriore esborso di denaro. Il Fusion Thermo è fissato alla piastra mediante l’uso di viti, mentre il contatto con i componenti è garantito dall’utilizzo di tradizionali pad termo conduttivi.

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Nel flash animato che segue è possibile osservare ed ammirare la struttura interna della nuova soluzione Fusion Thermo di Asus.

{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Seconda:}


La Scheda – Parte Seconda:


Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel e X.M.P., in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 2800MHz (OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB, installando moduli da 8GB ciascuno.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, il pulsante Go Button, che permette il reset dei valori delle memorie al fine di risolvere eventuali problemi di compatibilità, oppure il caricamento del profilo salvato (Go Button File), i pulsanti Power & Reset, i punti di lettura delle principali tensioni di alimentazione, lo switch LN2 Mode, che facilita la fase di avvio a temperature inferiori agli 0°C, lo switch Slow Mode, per incrementare i margini di overclock del Base Clock, l’header supplementare USB 3.0 e un comodo Debug DisplayLED a segmenti, che consente l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento della macchina.

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Le possibilità di espansione sono garantite da ben tre slot PCI-Express 2.0 1x e uno slot PCI-Express 2.0 4x, utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate, controller dischi o recenti unità SSD. Il pieno supporto 2-Way NVIDIA SLI (8x/8x) e 3-Way AMD CrossFireX (8x/4x/4x) è garantito dai tre slot PCI-Express 2.0/3.0 16x. Ricordiamo che il supporto al nuovo standard Gen3 è garantito solamente in presenza di un microprocessore Core i7 di terza generazione (Ivy Bridge).

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A completare le possibilità di espansione troviamo anche uno slot mSATA, perfetto per l’installazione delle nuove unità SSD compatibili, accessibile su una piccola schedina opzionale, denominata mPCIe Combo, fornita in dotazione e installabile nella parte alta della scheda, in prossimità del pannello posteriore I/O.

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Sulla stessa troviamo preinstallato un modulo con supporto Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual-Band 2.4/5.0GHz e Bluetooth 3.0+HS/4.0. Sempre nella dotazione della Maximus V Formula, troviamo una coppia di antenne Wi-Fi circolari di buona qualità e tutto il necessario per procedere al collegamento.

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{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Terza:}


La Scheda – Parte Terza:


Per fornire il giusto quantitativo di corrente alle linee PCI-Express, nell’eventualità di utilizzo di configurazioni Multi-VGA, magari anche in condizioni di lavoro fuori specifica, la Maximus V Formula dispone di un connettore Molex EZ-Plug 4-Pin supplementare, posizionato sotto l’ultimo slot PCI-Express 16x.

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La scheda è dotata, inoltre, di un bridge PLX PEX-8608 in grado di gestire fino a 8 linee PCI-Express 2.0 nell’eventualità che siano connesse più periferiche alla medesima connessione gestita dal PCH.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di ben 8 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. La differente colorazione consente di identificarne la tipologia (Nero = SATA II 3Gb/s e Rosso = SATA III 6Gb/s). Il nuovo chipset Z77 Express si occupa della gestione delle 2 porte SATA II 3Gb/s di colore nero e delle vicine 4 porte SATA III 6Gb/s di colore rosso.

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Pienamente supportare le tecnologie Raid 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage. Le restanti 2 porte SATA III 6Gb/s, sempre di colore rosso, sono invece gestite da un controller supplementare ASMedia ASM1061, posto nelle immediate vicinanze.

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Comunemente alla maggior parte delle soluzioni Z77 Express, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato con un dissipatore di generose dimensioni, in questo caso di tipo passivo e contraddistinto da un design accattivante.

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Nella parte inferiore della scheda trovano posto i connettori per porte USB 2.0, Audio e FAN supplementari, il pannello con i collegamenti alle funzioni del case, e il connettore Molex EZ-Plug 4-Pin già osservato in precedenza.

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Sempre nella stessa zona della piastra troviamo anche il chip Nuvoton NCT6779D, responsabile delle funzioni di Hardware Monitoring della scheda.

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La batteria tampone, purtroppo, è posta in una posizione abbastanza discutibile, tra il primo e secondo slot PCI-Express, risultando difficilmente accessibile una volta installata la scheda grafica. Fortunatamente lo switch con funzione di Clear CMOS è posizionato nel pannello posteriore I/O della scheda, facilmente accessibile senza nemmeno la necessità di aprire il case.

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Nelle immediate vicinanze della batteria trova posto il clock generator ICS9DB803DGLF.

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{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Quarta:}


La Scheda – Parte Quarta:


La gestione dell’audio è affidata alla soluzione proprietaria denominata Supreme FX IV, capace di offrire un’elevata qualità di riproduzione, ben superiore a quelle delle tradizionali soluzioni integrate. Ciò è reso possibile grazie all’impiego di componentistica di prima qualità, quali condensatori dedicati, la presenza di un amplificatore per cuffie integrato da 300 Ohm marchiato Texas Instruments (TI6120A2) e una tecnologia di schermatura Red Line Shielding, per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI). Garantito il pieno supporto HD Audio a 8 canali e alle tecnologie EAX 5.0 Advanced HD, ALchemy, DTS Ultra PC II, Blu-ray audio layer Content Protection e THX TruStudio PRO.

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L’interfaccia di rete Gigabit Ethernet a disposizione è gestita da un controller di produzione Intel. Per la precisione la scheda adotta il modello WG82579V, contraddistinto da un utilizzo veramente limitato del processore centrale durante il normale funzionamento.

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Grazie all’adozione del nuovo PCH Intel Z77 Express, sono supportate nativamente fino ad un massimo di quattro connessioni USB 3.0. La Maximus V Formula dispone, inoltre, di un controller supplementare ASM1042, adibito alla gestione di ulteriori due porte USB 3.0, posizionate nel pannello posteriore I/O della scheda.

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Il pannello posteriore I/O della Maximus V Formula è molto completo, troviamo infatti:

  • 1x Switch Clear CMOS;
  • 1x Switch ROG Connect;
  • 3x Porte USB 2.0 (colore nero);
  • 1x Porta USB 2.0/ROG Connect Combo (colore bianco);
  • 4x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 1x Porta eSATA 3Gb/s (colore rosso);
  • 1x Uscita Display Port;
  • 1x Uscita HDMI;
  • 1x Optical S/PDIF Out;
  • 1x Optical S/PDIF In;
  • 5x HD Audio Jack;
  • 1x Porta LAN RJ-45.

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{jospagebreak_scroll title=Tecnologia ASUS ROG Connect:}


Tecnologia ASUS ROG Connect:


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La tecnologia proprietaria ROG Connect consente di collegare il sistema a un notebook in modo da intervenire sui parametri di funzionamento, monitorare tensioni di alimentazione, ventole collegate, temperature, il tutto da remoto all’interno di una pratica e semplice interfaccia utente.

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Il collegamento tra le due macchine avviene tramite apposito cavo USB, fornito in dotazione, da collegare alla porta USB dedicata (di colore bianco), posta nel pannello posteriore I/O della scheda madre.

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Sul computer remoto sarà necessario installare il software di controllo RC Connect TweakIt! (presente sul DVD fornito in bundle, oppure direttamente scaricabile dal sito del produttore), mentre sul computer principale (provvisto di scheda madre ROG) sarà sufficiente premere l’apposito switch di attivazione.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:}


Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:


La nuova Maximus V Formula adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASUS Republic of Gamers BIOS Utility”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale (0402) disponibile sul sito web del produttore taiwanese, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti. Per accedervi è sufficiente premere, come di consueto, all’avvio della macchina, il tasto “CANC”.

Data l’innegabile inclinazione di questa scheda madre alla pratica dell’overclock, si accederà immediatamente alla modalità “Advanced Mode” e non alla più semplificata “EZ-Mode” come invece avviene sulle normali soluzioni Z77/H77 dell’azienda taiwanese. Sarà comunque possibile accedere alla modalità semplificata cliccando sul pulsante in alto a destra “Exit” e selezionando nell’elenco delle opzioni “ASUS EZ Mode”.

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In questa modalità, molto pratica e del tutto semplificata, troviamo le principali funzioni e informazioni sul sistema, quali ad esempio le principali letture, tra cui le temperature d’esercizio e tensioni di alimentazione, la data e l’ora, la versione corrente del BIOS in uso, le impostazioni della lingua e sulla priorità delle periferiche di Boot, un tasto per l’accesso al Boot Menu e per il ripristino delle impostazioni di fabbrica, la possibilità di scegliere fra tre differenti profili preimpostati per il risparmio energetico (PowerSaving, Normal e ASUS Optimal) ed un comodo pulsante che ci rimanda alle principali sezioni accessibili (Shortcut).

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La modalità “Advanced Mode”, invece, ci mette subito a disposizione un quantitativo notevolmente superiore di parametri, in un’interfaccia chiara e ordinata, suddivisa in varie sezioni, con menù posto nella parte superiore dello schermo.

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La prima sezione mostrata è identificata come “Extreme Tweaker” ed è quella senz’altro più interessante. Al suo interno trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri impostabili, per la gioia degli “smanettoni” sono veramente molti e di facile interpretazione.

Per chi ha già avuto modo di provare una piattaforma Sandy Bridge, basata sui chipset Serie 6, ritroverà i medesimi acronimi ad identificare la funzione di alcuni parametri importanti. Troviamo sempre il “VCCIO Voltage o Processor I/O Voltage”, che altro non è che il vecchio VTT/VQPI, ossia la tensione applicata all’IMC integrato nel processore, e il “VCCSA Voltage o System Agent Voltage”, che serve sostanzialmente a fornire una maggiore quantità di alimentazione all’IMC e al controller PCI-Express integrati.

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{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:}


Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:


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La seconda sezione è identificata come “Main” e racchiude al suo interno varie informazioni, fra cui alcuni dettagli sulla scheda madre e sul processore, la data e l’ora, l’impostazione della lingua e l’accesso alla sotto-sezione “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso indesiderato al BIOS e/o al Computer.

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La terza sezione, denominata “Advanced”, racchiude, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU, del Serial ATA, dei LED on-board, del ROG Connect e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio il Controller USB, la LAN, l’HD Audio e quant’altro.

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Uno sguardo al BIOS – Parte Terza:


La quarta sezione, “Monitor”, come facilmente intuibile, permette di monitorare lo stato vitale del sistema, mostrando le temperature della CPU e della scheda madre, oltre che le varie tensioni di alimentazione. Sarà possibile, inoltre, programmare il funzionamento delle ventole tachimetriche collegate alla scheda, in modo da trovare il giusto compromesso tra temperature e rumorosità. In questa sezione troviamo la possibilità di abilitare la tecnologia “ASUS Anti-Surge”, che consente di proteggere i componenti da eventuali sbalzi di tensione.

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Infine, le ultime due sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, e “Tool”, in cui ci viene offerta la possibilità di salvare i vari settaggi di overclock sotto forma di profili (fino ad un massimo di 8), ed eventualmente ricaricarli in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente, le informazioni sull’SPD delle memorie, il salvataggio di un profilo da associare al tasto “Go Button” on-board, oltre che l’accesso all’EZ-Flash, che ci consente di aggiornare/ripristinare il BIOS della scheda madre, in maniera semplice e veloce.

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Per salvare le modifiche finora apportate, ripristinare le impostazioni predefinite oppure semplicemente uscire senza applicare nulla, è sufficiente cliccare sul tasto “Exit”, nell’angolo in alto a destra dello schermo. Sempre tramite questo tasto, volendo, possiamo chiudere la modalità avanzata (Advanced Mode) ed accedere nuovamente alla più semplice EZ-Mode, già osservata in precedenza.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre Asus Maximus V Formula, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alle versione 0402, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la Maximus V Formula è supportata da un bios che sfrutta al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da Asus. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel LGA-1155, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.

Per raggiungere il nostro obiettivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.5GHz, Turbo attivo. Memorie impostate a 1.333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T;

– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.5GHz, impostando moltiplicatore a 45x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 2.133MHz con latenze pari a 9-11-9-27-1T.

La scheda grafica impiegata per le prove, una Saphhire Radeon HD6970 2GB GDDR5, è stata mantenuta in specifica (880/1375). Abbiamo utilizzato gli ultimi driver rilasciati con certificazione WHQL (AMD Catalyst 12.4) in abbinamento con gli Application Profile 12.4 CAP2. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.62 – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v1.55;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1021);
  • SiSoftware Sandra 2012.01.18.10;
  • AIDA64 Extreme 2.30.1900.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.01 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni USB:


  • Crystal Disk Mark – X64 v3.0.1c;
  • ATTO Disk Benchmark v.2.46.

Prestazioni Giochi:


  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Alien vs Predator – DX11;
  • Metro 2033 – DX11.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla scheda madre Asus ROG Maximus V Formula.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/8Thread.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.62 – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


WPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1021):


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2012.01.18.10:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 2.30.1900:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 4.01 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt 7.1:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


PCMark 2005:


Famoso benchmark di Futuremark in grado di calcolare le performance generali del sistema o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.). Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto e quello relativo alla sola CPU Suite.


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

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Prestazioni USB:


Crystal Disk Mark v3.0.1c X64:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata,sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale,  riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.


ATTO Disk Benchmark v2.46:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


Considerazioni:


Il supporto nativo allo standard di trasmissione USB 3.0, da parte del nuovo chipset Intel Z77 Express, è in grado di garantire prestazioni più che buone, allineate alla maggior parte dei controller di terze parti finora impiegati dai vari produttori. Le prove effettuate con i software Crystal Disk Mark e ATTO Disk Benchmark mostrano una differenza veramente marcata, in termini di transfer rate, passando dal vecchio standard di trasmissione USB 2.0 al nuovo USB 3.0.

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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


FarCry 2 – DX10:


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FarCry 2 è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Farcry_2


Lost Planet 2 – DX11:


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Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Lost_Planet_2

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Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Alien vs Predator – DX11:


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La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme…

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Alien_vs_Predator


Metro 2033 – DX11:


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Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.

Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_Metro_2033

{jospagebreak_scroll title=Overclock e Consumi:}


Overclock e Consumi:


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La serie ROG (Republic of Gamers) di ASUS è da sempre sinonimo di elevate performance e predisposizione alla pratica dell’overclocking. La nuova Maximus V Formula, sviluppata per la recente piattaforma Intel Ivy Bridge LGA-1155, ci ha stupito per la grande stabilità in condizioni di lavoro “fuori specifica” e per la semplicità d’uso.

Gran parte del merito va attribuito senza dubbio all’ottima circuiteria di alimentazione (ROG Extreme Engine Digi+ II) e al buon livello di maturazione del BIOS. Precisiamo che aggiornando all’ultima versione disponibile al momento delle prove (0402), non abbiamo riscontrato alcuna problematica a essa imputabile. Il sistema ha sempre reagito al meglio, anche impostando valori abbastanza spinti.

Il sample in nostro possesso ci ha consentito di raggiungere risultati veramente molto soddisfacenti. La ricerca della massima frequenza di BCLK, fissando il moltiplicatore a 40x, ci ha condotti sino ad un eccellente 112.28MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.

A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

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Validate.

La massima frequenza raggiunta stabilmente dal nostro processore (Intel Core i7 3770K ES), servendoci di sistema di raffreddamento Phase Change Single Stage, è stata di 5.400MHz, impostando il moltiplicatore a 54x. Il risultato non fa che confermare appieno le spiccate doti di overclock di questa scheda madre oltre che l’elevata qualità della circuiteria di alimentazione.

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Questa soluzione di motherboard inoltre si è dimostrata molto valida anche per quanto riguarda l’overclock del sottosistema memoria. Con il kit in nostro possesso (Kingston HyperX T1 2133MHz 9-11-9-27 1.65v), abbiamo raggiunto l’ottima frequenza di 1.335MHz con latenze pari a 11-13-11-30-2T.

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La Asus Maximus V Formula si è comportata molto bene e non ha mai esitato o avuto blocchi improvvisi non motivati. Per concludere non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti, la scheda si è dimostrata molto stabile anche dopo diverse ore di utilizzo, senza mai dare segni di incertezze o cedimento, risultando pertando decisamente solida e stabile.

Per concludere, abbiamo deciso di misurare i consumi del nostro sistema di prova, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte. Nel grafico riassumiamo media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
  • Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
  • Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).

Consumi Rilevati:


Anche dal punto di vista dei consumi, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla soluzione Asus Maximus V Formula.

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Conclusioni:


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Prestazioni/Overclock:cinque
Qualità Costruttiva:cinque
Giudizio Complessivo:

cinque


Questa nuova proposta di ASUS, appartenente alla linea ROG (Republic of Gamers), si è dimostrata un prodotto di assoluto livello, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. La componentistica adottata è di eccellente qualità, così come la circuiteria di alimentazione ROG Extreme Engine Digi+ II. Il layout è molto pulito e ordinato, le componenti sono poste con estremo criterio nello spazio a disposizione.

ASUS_Maximus_V_Formula_finale

Degna di nota la presenza di un sistema di raffreddamento ibrido aria/liquido (Fusion Thermo), che consente di evitare, a chi già possiede un impianto a liquido, qualsiasi ulteriore esborso di denaro per l’acquisto di waterblock dedicati al raffreddamento della circuiteria di alimentazione della scheda.

La nuova Maximus V Formula dispone anche dell’ultima versione del famoso sottosistema audio proprietario Supreme FX IV, in grado di garantire una qualità audio decisamente superiore a quella delle tradizionali soluzioni integrate.

L’adozione del chipset Intel Z77 Express permette di sfruttare appieno quanto offerto dai processori Ivy Bridge, recentemente introdotti sul mercato, e porta con sé, finalmente, un supporto completamente nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, contraddistinto, come abbiamo osservato, da buone prestazioni complessive.

I nuovi processori Ivy Bridge introducono anche un’altra importante caratteristica; il supporto al nuovo standard PCI-Express 3.0, che raddoppierà la banda a disposizione rispetto all’attuale Gen 2. La Maximus V Formula dispone di ben tre slot in grado di supportare tale interfaccia, offrendo anche pieno supporto alle tecnologie Multi-GPU sia di AMD che di NVIDIA.

La scheda è dotata, inoltre, d’interfaccia Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual Band 2.4/5.0GHz e Bluetooth 3.0+HS/4.0, grazie al modulo preinstallato sulla mPCIe Combo, una piccola schedina opzionale, che oltre alle suddette interfacce, mette a disposizione anche un utile slot mSATA, perfetto per l’installazione delle recenti unità SSD compatibili.

Data la spiccata inclinazione di questo prodotto alla pratica dell’overclock non potevano mancare “optional” di rilievo come dei comodi punti di lettura per le principali tensioni di alimentazione (ASUS Probelt), la presenza di tasti Power & Reset e di un utile Debug Display a LED e degli switch LN2-Mode e Slow-Mode, per facilitare l’overclock estremo.

Il nuovo BIOS ROG, grazie anche all’accattivante interfaccia grafica, appare veramente semplice ed intuitivo, pur essendo davvero completissimo, per la gioia degli “smanettoni”. Anche il livello di maturità ci è sembrato più che soddisfacente. Per le nostre prove ci siamo avvalsi dell’ultima versione ufficiale 0402, reperibile sul sito del produttore.

Dal punto di vista dell’overclock non potevamo che rimanere più che soddisfatti. La spiccata predisposizione di questa scheda madre a questa pratica ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati con l’hardware in nostro possesso, il tutto con assoluta semplicità.

La Maximus V Formula, sarà disponibile sul mercato italiano, nella seconda metà del mese di luglio al prezzo di 329,00 IVA inclusa, cifra più che adeguata viste le caratteristiche tecniche e la completezza di questa innovativa soluzione. Non possiamo che consigliarne l’acquisto a tutti coloro che intendono realizzare un sistema versatile e potente. Visto le prestazioni raggiunte e le innuverevoli features offerte, abbiamo deciso di assegnare alla Asus Maximus V Formula il nostro prestigioso riconoscimento “Platinum Best Buy“!


Pro:


  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottime prestazioni, anche in overclock;
  • Ottima circuiteria di alimentazione ROG Extreme Engine Digi+ II;
  • Soluzione di raffreddamento ibrida aria/liquido (Fusion Thermo);
  • Sottosistema audio di ottima qualità (Supreme FX IV);
  • Pieno supporto ai microprocessori Intel Ivy Bridge a 22 nanometri;
  • Supporto nativo all’interfaccia di trasmissione USB 3.0;
  • Ottime possibilità di espansione (che comprendono anche uno slot mSATA per SSD);
  • Supporto Multi-GPU NVIDIA SLI (2-Way) e AMD CrossfireX (3-Way);
  • Supporto Wi-Fi 802.11 a/b/g/n Dual-Band 2.4/5.0GHz;
  • Supporto Bluetooth 3.0+HS/4.0;
  • Supporto alla tecnologia Lucid Virtu Universal MVP;
  • Presenza di comodi pulsanti Power e Reset on-board;
  • Presenza di Punti di Lettura on-board (ASUS Probelt);
  • Ottime feature esclusive (ROG Connect, LN2-Mode, Slow-Mode, GameFirst II etc.).

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia Logo_AsusOKOK per averci fornito la scheda madre per i nostri test.

Seguite il Thread Ufficiale dedicato alla Asus Maximus V Formula sul nostro forum.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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