ECS X79R-AX Black Deluxe

001-ECS-X79R-AX-DELUXE-CopertinaIn concomitanza col lancio della nuova piattaforma di fascia alta Intel Sandy Bridge-E tutti i principali produttori di schede madri non si sono certamente lasciati scappare l’occasione di distinguersi proponendo prodotti di alta qualità con funzionalità particolari. ECS Elitegroup, una delle aziende leader del settore, ha ufficialmente presentato la sua nuova linea di schede madri X79 Black Series, appositamente sviluppata per ospitare tutti i nuovi processori Core i7 su Socket LGA-2011. A vedere la luce sono stati inizialmente due modelli, la X79R-AX Black Deluxe e la X79R-AX Black Extreme. Nel corso di questa recensione ci occuperemo nello specifico del modello Black Deluxe, gentilmente inviatoci dall’azienda taiwanese. Non possiamo che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo!


Introduzione:


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ECS Elitegroup Computer Systems, fu fondata nel 1987 ed oggi si sta avvicinando ai suoi 24 anni di attività. Per più di due decenni l’azienda ha superato molti ostacoli, affrontando nuove imprese e trovando la gioia di una crescita e di uno sviluppo elevato e significativo. Il suo obiettivo principale è stato non solo quello di espandersi nel segmento delle schede madri, ma anche sul mercato computer desktop, notebook, schede video ecc. ECS è fortemente impegnata a sviluppare tecnologie all’avanguardia al fine di creare prodotti innovativi rispettando le condizioni ambientali, fornendo ai suoi clienti un sistema completo di controllo di qualità.

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ECS ha sede centrale a Taiwan. L’azienda ha partner commerciali e distributori in più di 60 paesi e possiede centri manifatturieri certificati ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004 in Cina con una capacità produttiva di oltre 2.5 milioni di schede madri e 200.000 notebook computer ogni mese. L’azienda attualmente ha filiali in tutto il mondo: in America, in Europa e nel Pacifico. Per estendere ulteriormente la distribuzione dei suoi prodotti e dei servizi di qualità, ECS ha intenzione di coprire mercati emergenti con nuove sedi in Brasile, India e Russia.

Forte di anni e anni di esperienza nella progettazione e nella produzione di schede madri, l’elemento fondamentale di molti dei personal computer di oggi, si pone come obiettivo quello di mantenere la propria posizione come una della maggiori aziende di riferimento del mercato IT. L’azienda ha la fortuna di lavorare a stretto contatto con molti dei maggiori protagonisti dell’industria informatica sulla progettazione, lo sviluppo e la produzione delle innovazioni IT future. Grazie ai suoi partner commerciali e a collaboratori presenti in tutto il mondo, ECS è in grado di offrire ai suoi clienti una ricca gamma di prodotti e di eccellenti servizi.

Per maggiori informazioni consultare il sito web ECS.

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Intel X79 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche e Novità:


Sono trascorsi ormai quasi tre anni da quando fu presentata per la prima volta la piattaforma di fascia alta basata su X58 Express e Socket LGA-1366 in grado di offrire supporto alle prime soluzioni Bloomfield e, successivamente, a Gulftown. Nel frattempo hanno visto la luce varie soluzioni intermedie, basta pensare alla piattaforma LGA-1156 per processori Lynnfield/Clarkdale e alla recente piattaforma LGA-1155 dedicata ai processori Sandy Bridge di fascia media, che hanno portato alla graduale migrazione di tutte le principali funzionalità del Northbridge direttamente all’interno del Die del processore. Questo aspetto, unito alla necessità di sfruttare appieno quanto offerto dai nuovi processori di fascia alta, ha reso necessario lo sviluppo di un nuovo Socket, l’LGA-2011 e di un nuovo Chipset, l’X79 Express.

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Analogamente a quanto visto nei chipset P67 Express e Z68 Express, anche questo nuovo modello di punta si basa su un’architettura a singolo chip, con funzioni che in passato erano tipicamente svolte dal Southbridge, ossia fungere da “ponte” fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Questo è stato reso possibile grazie alla completa integrazione all’interno del microprocessore, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller, come vediamo nel diagramma che segue:

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Una delle principali novità dei nuovi microprocessori Sandy Bridge-E riguarda proprio il Memory Controller Integrato. Per la prima volta in una piattaforma desktop viene offerto il supporto al Quad Channel, capace di raggiungere una bandwidth massima teorica praticamente doppia rispetto al precedente approccio Triple Channel visto in Nehalem, ben 51.2 GB/s contro 25.6 GB/s utilizzando moduli di memoria DDR3 alla frequenza massima certificata di 1600MHz.

Il Controller PCI-Express, ora integrato nel microprocessore, è in grado di gestire ben 40 linee, tutte di seconda generazione. Nei mesi scorsi erano trapelate informazioni circa il supporto nativo da parte di Sandy Bridge-E del nuovo standard PCI-Express 3.0, tuttavia, almeno in questa prima “sfornata” di prodotti tale supporto non è presente (o comunque non abilitato), lo sarà probabilmente soltanto con le prossime revisioni.

Sono ovviamente supportate le tecnologie Multi-GPU sia di NVIDIA (SLI) che di AMD (CrossFireX). Grazie ad un tale numero di linee a disposizione è garantita una grande flessibilità nelle configurazioni. Sarà possibile installare (ovviamente a patto che la scheda madre disponga degli slot necessari) fino a quattro schede grafiche in parallelo, operanti in configurazione 16x/8x/8x/8x.

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Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa, come abbiamo già precisato, di fungere da ponte fra il processore e i vari controller integrati e non. Analogamente ai chipset P67 e Z68 Express, troviamo anche in questo modello un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di sei canali, di cui quattro di tipo SATA II 3Gb/s e due SATA III 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10 e Rapid Storage Enterprise. Anche in questo caso non hanno trovato conferma le voci che affermavano il supporto nativo alla connettività SAS (Serial Attached SCSI), verrà si offerto in alcuni prodotti, ma sarà gestito da un controller di terze parti.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel X79 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) ed un Controller USB compatibile con lo standard 2.0, in grado di gestire fino a un massimo di 14 porte. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, non supportata nativamente, dovrà quindi essere affidata a controller dedicati di terze parti.

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Confezione e Bundle:


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La ECS X79R-AX Black Deluxe è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttoretaiwnese, ben curata e ricca d’informazioni. Seppur le dimensioni siano relativamente contenute, la scatola appare solita e sufficientemente robusta, al punto che riteniamo improbabili dei potenziali danneggiamenti dovuti al trasporto.

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Nella parte frontale spiccano alcune tra le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali l’adozione del nuovo chipset Intel X79 Express, il supporto al Quad-Channel, introdotto per la prima volta in ambito desktop proprio dalla nuova piattaforma Intel Sandy Bridge-E, alcuni particolari riguardanti la circuiteria di alimentazione adottata, e il pieno supporto verso le tecnologie Multi-GPU di NVIDIA e AMD.

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Girando la scatola troviamo invece una piccola anteprima della scheda madre contenuta, con la descrizione delle principali caratteristiche tecniche che la contraddistinguono. Possiamo notare il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s e al nuovo standard PCI-Express 3.0, l’adozione di un moderno BIOS UEFI (denominato ECS GUI) e la compatibilità con memorie DDR3 fino a ben 2500MHz (OC).

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La scheda appare ben protetta all’interno di una tradizionale busta anti-statica. Il bundle fornito risulta nel complesso abbastanza completo e comprende:

  • 1x DVD-Rom Driver e Software;
  • 2x Manualid’Istruzioni;
  • 6x Cavetti SATA;
  • 1x Bridge NVIDIA SLI 2-Way da 10cm;
  • 1x Mascherina Posteriore I/O.

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Per concludere vi postiamo un video ufficiale di presentazione molto ben fatto riguardante la scheda madre ECS X79R-AX Black Deluxe:


{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche e Features:}


ECS X79R-AX Black Deluxe – Caratteristiche Tecniche e Features:


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La motherboard X79R-AX Deluxe è il nuovissimo prodotto Black Series Deluxe di ECS, che supporta pienamente i processori desktop Intel Core i7 per socket 2011 in grado di offrire impressionanti prestazioni in overclock. La X79R-AX Deluxe è progettata con il chip X79 di Intel e supporta in pieno i moduli di memoria Quad channel DDR3, con una capacità di OC da DDR3-1600 a 2500 (OC) via ECS M.I.B.X. Per offrire migliori prestazioni di gioco, la X79R-AX Deluxe supporta schede grafiche in CrossFireX o SLI con l’ausilio del nuovo standard PCI-Express 3.0. Inoltre, la X79R-AX Deluxe supporta pienamente i nuovi standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s. La scheda madre X79R-AX Deluxe di ECS è la scelta migliore per offrire ottime prestazioni a costi contenuti. Di seguito trovate tutte le caratteristiche tecniche della motherboard ECS X79R-AX Deluxe.


ECS X79R-AX Black Deluxe – Caratteristiche Tecniche:


Caratteristiche_Tecniche

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Le caratteristiche tecniche dichiarate da ECS rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante, elegante e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le specifiche risultano allineate alla media rispetto ai prodotti concorrenti presenti ad oggi sul mercato con la stessa fascia di prezzo.

Per concludere vi postiamo nella tabella di seguto le principali features presenti nella ECS X79R-AX Black Deluxe:


ECS X79R-AX Black Deluxe – Features:


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ECS X79R-AX Black Deluxe – La scheda – Parte 1:


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La nuova X79R-AX Black Deluxe adotta un fattore di forma conforme allo Standard ATX (30.5 x 24.4 cm), non ci saranno quindi problemi di compatibilità con la maggior parte dei case in commercio. La scheda appare molto gradevole alla vista, il PCB interamente di colore nero, infatti, ben si abbina alle componenti plastiche di colore grigio scuro e bianco.

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Come possiamo osservare il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. In posizione centrale spicca il nuovo Socket LGA-2011, in grado di ospitare tutti i nuovi processori di fascia alta Sandy Bridge-E. Il nuovo meccanismo di fissaggio del processore, prodotto in questo caso da LOTES, prevede una coppia di levette, da aprire e richiudere nella giusta sequenza. Il fissaggio del sistema di dissipazione dedicato al processore avviene semplicemente sfruttando la filettatura presente.

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La circuiteria di alimentazione DriverMos adotta un design a 14 fasi e prevede una componentistica di ottima qualità al fine di garantire elevata precisione, affidabilità e durata nel tempo. Osservando la scheda possiamo notare immediatamente la totale assenza di qualsiasi tipo di dissipatore sulle componenti. La cosa, almeno inizialmente, ci ha lasciato abbastanza perplessi, testando la scheda, però, abbiamo potuto notare che anche in condizione di lavoro fuori specifica la temperatura dei componenti si mantiene accettabile. Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v a 8-Pin.

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Uno dei particolari che salta subito all’occhio osservando la scheda riguarda senza dubbio la particolare disposizione dei quattro slot a disposizione per le memorie, suddivisi una metà alla sinistra e l’altra metà alla destra del Socket LGA-2011. La scheda supporta moduli DDR3 in configurazione Quad-Channel, fino a una frequenza massima di ben 2500MHz (Overclock). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a ben 64GB, installando moduli da 16GB ciascuno.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli e parte della circuiteria necessaria alla loro corretta alimentazione. Possiamo notare, inoltre, la presenza di comodi punti di lettura per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali.

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Le possibilità di espansione sono garantite dall’elevato numero di linee gestite direttamente dal controller integrato nel microprocessore. Per la precisione la scheda offre due slot PCI-Express 1x utili, ad esempio, per l’installazione di schede audio o controller dischi aggiuntivi, e ben quattro slot PCI-Express 3.0 16x, di cui due (precisamente quelli di colore bianco) operanti con segnale elettrico 8x. Viene garantito il supporto verso le tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI ed AMD CrossFireX, fino a quattro schede grafiche in parallelo.

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ECS X79R-AX Black Deluxe – La scheda – Parte 2:


Lo switch del segnale, da 16x a 8x, nel caso di configurazioni Multi-GPU, è gestito dagli otto chip ASMedia ASM1480, posti in prossimità degli slot stessi.

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La scheda dispone anche di un connettore di alimentazione supplementare, di tipo Molex, utile in caso di configurazioni Multi-GPU particolarmente “esose” in termini energetici.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di ben 10 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. La differente colorazione consente di identificarne la tipologia, in quanto la loro gestione è completamente affidata al nuovo X79 Express. Prima di tutto teniamo a precisare che, al momento della stesura di questa recensione, la linea di prodotti Black Series di ECS, è l’unica famiglia di schede madri dotate del nuovo chipset Intel X79 Express pienamente funzionale. Troviamo, infatti, ben 4 porte SATA/SAS (Serial Attached SCSI) a 6Gb/s, ulteriori 2 porte SATA III 6Gb/s (di colore grigio scuro), e 4 porte SATA II 3Gb/s (di colore bianco). Ricordiamo che sono tutte configurabili in modalità singolo disco o RAID, con supporto alla tecnologia Intel Rapid Storage Enterprise.

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Nella parte inferiore della scheda trovano posto i connettori per porte USB 2.0, Audio e COM supplementari, il pannello con i collegamenti alle funzioni del case.

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ECS X79R-AX Black Deluxe – La scheda – Parte 3:


La Batteria Tampone e il relativo Jumper con funzionalità di Clear CMOS, invece, sono posti in una posizione un poco “scomoda”, specialmente nell’eventualità che vengano installate più schede grafiche.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali.

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Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, precisamente il modello RTL8111E, su bus PCIe per garantire piena banda a disposizione.

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Le quattro connessioni USB 3.0 a disposizionesono gestite da un controller prodotto dalla Texas Instruments, precisamente la scheda adotta il modello TUSB7340, non molto utilizzato dai vari produttori ma comunque in grado di raggiungere buone prestazioni.

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Il pannello posteriore I/O della X79R-AX Black Deluxe è abbastanza completo, troviamo infatti:

  • 1x Porta Combo PS/2 per mouse o tastiera;
  • 4x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 6x Porte USB 2.0 (colore nero);
  • 1x Uscita SPDIF Ottica
  • 6x HD Audio Jack;
  • 1x RJ-45 LAN Port.

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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.

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ECS X79R-AX Black Deluxe – Uno sguardo al BIOS – Parte 1:


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Il BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di questa scheda madre, nonostante sia fermo a una versione non definitiva nel momento della stesura di questa nostra recensione, si è dimostrato molto stabile e privo di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera compromettere le nostre prove.

Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto CANC, ci troviamo subito di fronte ad una prima schermata con quattro grossi pulsanti che ci consentiranno di accedere a tutte le varie funzionalità in modo semplice e veloce. Nella parte bassa trovano posto alcune informazioni circa il modello della scheda madre e del microprocessore installato, la versione del BIOS correntemente in uso, il quantitativo di memoria RAM, la data e l’ora.

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Il primo tasto, denominato “Language”, ci permette di impostare il linguaggio del BIOS, degna di nota la possibilità di selezionare l’Italiano.

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Il secondo tasto, denominato “Default”, ci consente semplicemente di reimpostare tutte le impostazioni ai valori ottimizzati predefiniti. Selezionando il terzo tasto, “Boot”, ci verrà mostrata la lista delle periferiche avviabili collegate alla macchina. L’ultimo tasto, denominato “Advanced” ci mette subito a disposizione un quantitativo notevolmente superiore di parametri, in un’interfaccia chiara e ordinata, suddivisa in varie sezioni, con menù posto nella parte superiore dello schermo, accessibile sia con la tastiera che con il mouse.

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ECS X79R-AX Black Deluxe – Uno sguardo al BIOS – Parte 2:


La prima sezione, mostrata immediatamente dopo l’accesso, è denominata “Main” e racchiude al suo interno la possibilità di impostare il linguaggio del BIOS, la data e l’ora.

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La seconda sezione, denominata “Advanced” include, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni del Serial ATA, all’attivazione/disattivazione delle varie periferiche integrate (quali ad esempio controller USB, Audio, LAN), oltre che avere accesso al completo PC Health Status, in grado di offrire funzionalità avanzate di regolazione delle ventole e consentire di tenere controllo lo stato vitale del sistema, mostrando temperature e le principali tensioni di alimentazione.

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La terza sezione, denominata “Chipset”, permette di accedere ad alcuni parametri inerenti il chipset e il sottosistema Intel Management Engine.

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ECS X79R-AX Black Deluxe – Uno sguardo al BIOS – Parte 3:


La quarta sezione, denominata “M.I.B. X”, è quella che senz’altro interesserà di più agli appassionati. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri a disposizione sono numerosi e di facile interpretazione. Per chi ha già avuto modo di provare una piattaforma Sandy Bridge di fascia media, basata sui chipset Serie 6, ritroverà i medesimi acronimi ad identificare la funzione di alcuni parametri importanti. Troviamo sempre il “CPU I/O Voltage o Processor I/O Voltage”, che altro non è che il vecchio VTT/VQPI, ossia la tensione applicata all’IMC integrato nel processore, e il “System Agent Voltage o SA Voltage”, che serve sostanzialmente a fornire una maggiore quantità di alimentazione all’IMC e al controller PCI-Express integrati.

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Una delle principali novità introdotte con Sandy Bridge-E per quanto concerne l’overclock, riguarda la presenza di un generatore di clock esterno (il chip CK505)dotato di buffer, dedicato alla gestione del Base Clock (BCLK) con possibilità di applicare allo stesso differenti rapporti, impostabili tramite moltiplicatore all’interno del BIOS. Il parametro interessato è denominato “BCLK Gear Ratio Select” e consente l’impostazione di quattro valori: 1.00, 1.25, 1.67 e 2.50. Inutile dire che avremo a disposizione un ventaglio ben più ampio di frequenze disponibili, rispetto a quanto abbiamo visto con la piattaforma Sandy Bridge di fascia media.

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Proseguendo con la nostra breve analisi del BIOS raggiungiamo le ultime tre sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, “Security”, nella quale potremo procedere all’impostazione delle varie password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer e dischi fissi, in modo da proteggere i propri dati sensibili, ed “Exit”, nella quale ci viene offerta la possibilità di applicare le modifiche finora apportate, oppure al contrario di uscire senza salvare o ripristinare le impostazioni predefinite. E’ possibile anche salvare le impostazioni sotto forma di pratici profili (fino a un massimo di 8), che potranno essere ricaricati in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente.

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Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel LGA-2011, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.3GHz, Turbo attivo. Memorie impostate a 1.333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T;

– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.6GHz, impostando moltiplicatore a 46x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 2.133MHz con latenze pari a 9-11-9-27-1T.

La scheda grafica impiegata per le prove, una Saphhire Radeon HD6970 2GB GDDR5, è stata mantenuta in specifica (880/1375).

Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.55b – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v1.55;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025);
  • SiSoftware Sandra 2012.01.18.10;
  • AIDA64 Extreme 2.00.1714.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.01 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni con i Giochi:


  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Alien vs Predator – DX11;
  • Metro 2033 – DX11.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 1:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 6Core/12Thread.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.55b – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 2:


WPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025):


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 3:


SiSoftware Sandra 2012.01.18.10:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 2.00.1714:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 1:


WinRAR 4.01 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt 7.1:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 2:


PCMark 2005:


Famoso benchmark di Futuremark in grado di calcolare le performance generali del sistema o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.). Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto e quello relativo alla sola CPU Suite.


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

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Prestazioni con i Giochi – Parte 1:


FarCry 2 – DX10:


farcry2

FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_Farcry_2


Lost Planet 2 – DX11:


Lost_Planet_2

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Lost_Planet_2

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni con i Giochi – Parte 2:}


Prestazioni con i Giochi – Parte 2:


Alien vs Predator – DX11:


alien-vs-predator

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme….

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Alien_vs_Predator


Metro 2033 – DX11:


Metro_2033

Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.

Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Metro_2033

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ECS X79R-AX Black Deluxe – Overclock:


Abbiamo deciso di toccare con mano le potenzialità del nuovo processore Intel Core i7 3960X Extreme Edition in abbinamento alla nuova scheda madre ECS X79R-AX Black Deluxe, in nostro possesso. Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento ci siamo affidati al nuovo Intel RTS2011LC, un sistema a liquido all-in-one. Durante le prove abbiamo impostato la ventola al massimo regime di rotazione in maniera da contenere il più possibile le temperature di esercizio date le condizioni di lavoro fuori specifica.

Iniziamo subito col dire che il BIOS della scheda madre, nonostante fosse ancora fermo a una versione non definitiva, al momento delle prove, non ci ha creato particolari problemi. Senza problemi di sorta siamo giunti a una frequenza operativa di 4600MHz, mantenendo attivati tutti i core e la tecnologia Hyper Threading, con un vcore di circa 1.35v. Le memorie RAM le abbiamo impostate ai valori di targa, vale a dire 2133MHz con latenze 9-11-9-27-1T a 1.65v. In queste condizioni non abbiamo rilevato alcun problema imputabile all’overclock, il sistema si è sempre mantenuto stabile e reattivo anche durante l’esecuzione di applicativi abbastanza “pesanti”.

Di seguito vi postiamo gli screen di alcune prove svolte:

076-ECS-X79R-AX-DELUXE-SCREEN-OC-1   077-ECS-X79R-AX-DELUXE-SCREEN-OC-2

078-ECS-X79R-AX-DELUXE-SCREEN-OC-3

La ricerca della massima frequenza di BCLK, fissando il moltiplicatore a 30x, ci hacondotti sino ad un buon 130MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.

A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z:

079-ECS-X79R-AX-DELUXE-SCREEN-OC-MAX-BCLK

Validate.

Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti!!

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-gold


Prestazioni:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro
Rumorosità/Temperature:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:

quattro_mezzo


In concomitanza con la presentazione della nuova piattaforma di fascia alta Intel Sandy Bridge-E, l’azienda taiwanese ECS Elitegroup non si è certamente lasciata cogliere impreparata, svelando al pubblico la sua nuova linea di schede madri Black Series, dotate dell’ultimo chipset Intel X79 Express.

Nel corso del nostro articolo abbiamo avuto l’occasione di presentarvi il modello base della linea, la X79R-AX Black Deluxe, gentilmente fornitaci dall’azienda taiwanese. La nuova scheda madre si è ben comportata durante le nostre sessioni di prova, seppur con un BIOS ancora non definitivo (al momento della stesura), permettendoci di ottenere ottimi risultati anche in overclock. Le prestazioni complessive registrate, come abbiamo potuto osservare dai grafici riepilogativi, sono perfettamente in linea con la soluzione di riferimento Intel Desktop Board DX79SI, dotata del medesimo chipset. Buona parte del merito va senz’altro alla circuiteria di alimentazione DriverMos a 14fasi di ottima qualità.

Il nuovo Socket LGA-2011 è veramente “imponente” e obbliga necessariamente a munirsi di nuovi sistemi di raffreddamento, o per lo meno di adattatori compatibili, per procedere al fissaggio del dissipatore.

Buone le possibilità di espansione offerte, grazie all’elevato numero di linee PCI-Express gestite direttamente dal controller integrato nel processore. La presenza di ben quattro slot PCI-Express 3.0 16x consente l’installazione di un massimo di altrettante schede grafiche in parallelo sfruttando le tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX, in configurazione 8x/8x/8x/8x.

Al momento della stesura di questa recensione, le schede madri appartenenti alla nuova linea Black Series di ECS, sono le uniche in cui è attivo il supporto SAS (Serial Attached SCSI) insito del chipset X79 Express.

Sempre riguardo a questo nuovo chipset di punta Intel X79 Express ci saremmo aspettati un supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, ma ancora una volta è richiesta la presenza di un controller dedicato di terze parti. Per la X79R-AX Black Deluxe la scelta è caduta su un controller prodotto da Texas Instruments, precisamente il modello TUSB7340, capace di buone prestazioni.

La nuova ECS X79R-AX Black Deluxe è commercializzata ad un prezzo medio di circa 250€ IVA compresa, cifra non proprio alla portata di tutti, ma giustificata dalle buone caratteristiche tecniche e qualitative di questo prodotto.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Circuiteria di alimentazione DriverMos di ottima qualità a 14fasi;
  • Buona predisposizione all’overclock;
  • Supporto a moduli di memoria DDR3 fino a 2500MHz (in OC);
  • Dotazione accessoria abbastanza completa;
  • Controller USB 3.0 Texas Instruments;
  • Presenza di punti di lettura on-board;
  • Supporto Multi-GPU AMD CrossFireX & NVIDIA SLI fino a quattro schede grafiche (4-Way);
  • Supporto PCI-Express Gen3;
  • Ottima disponibilità di porte Serial ATA;
  • Supporto SAS (Serial Attached SCSI) abilitato;
  • BIOS UEFI completo e intuitivo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia Logo_ECS per aver fornito la piattaforma di test.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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