MSI X79A-GD45 Plus e Intel Core i7 4930K Ivy Bridge-E

MSI_X79A-GD45_PlusNel corso della prima settimana di settembre sono stati ufficialmente presentati i nuovi microprocessori Intel Ivy Bridge-E a 22 nanometri, indubbiamente una ventata di aria fresca nel panorama LGA-2011, dopo quasi due anni dal debutto della passata generazione. Per l’occasione abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano il nuovo microprocessore Core i7 4930K, dotato di ben sei core e tecnologia Hyper-Threading, in abbinamento ad una scheda madre targata MSI davvero molto interessante quale la X79A-GD45 Plus, perfetta per sfruttare appieno quanto offerto dai nuovi microprocessori e contraddistinta da un costo davvero allettante. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!

MSI X79A-GD45 Plus e Intel Core i7 4930K Ivy Bridge-E – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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Micro-Star International, nota con l’acronimo MSi, è un’azienda cha dal lontano 1986, grazie alla indiscussa qualità dei propri prodotti, ha riscosso un notevole successo nel settore informatico. Successo consolidato ed incrementato con una continua ricerca tecnologica volta ad un miglioramento costante dei suoi prodotti.

MSI è leader nella produzione di schede madri, schede video, server/workstation, barebone, networking , elettronica di consumo e Notebook., attestandosi tra i primi 3 produttori di motherboard a livello globale e tra i primi 5 produttori di server.


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La testimonianza del grande impegno profuso nell’operare nel mercato globale per offrire un servizio ottimale ai propri clienti è evidenziata dal supporto offerto in tutte le lingue del mondo attraverso sedi e siti web localizzati. MSi si trova oggi a Taiwan, in Cina, in USA, in Germania, in Francia, in Olanda, in Inghilterra, in Australia, in Giappone, in Corea, in Polonia, in Russia, in Canada, in India, in Italia, in Turchia, in Canada e in molti altri paesi del mondo.


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La cura estrema del cliente e la filosofia ”Prodotti di Qualità” emerge attraverso le certificazioni ISO9002 e ISO9001 di tutti i prodotti MSi, ottenute grazie a continui test sui componenti che hanno totalizzato una percentuale impressionante del 99,6% come livello di qualità, ben oltre gli standard di mercato.

Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale Micro-Star International.

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Ivy Bridge-E – Uno sguardo all’architettura e ai modelli presentati:


Dopo la presentazione della quarta generazione di microprocessori Core, nota col nome in codice Haswell, e dedicata alla fascia media sul nuovo socket LGA-1150, il colosso di Santa Clara si appresta a portare una ventata di aria fresca anche al vertice del mercato desktop, proponendo tre nuovi modelli per piattaforma LGA-2011.

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Tutti i nuovi microprocessori al debutto si basano sull’ormai rodata architettura Ivy Bridge e sulla tecnologia produttiva a 22nm con Transistor Tri-Gate (3D). Fino a non molto tempo fa, nei computer, nei server e in altri dispositivi venivano utilizzati soltanto transistor planari bidimensionali.

Con l’aggiunta di una terza dimensione (da qui la denominazione di transistor 3D), è stato possibile aumentare la densità dei transistor e inserire più funzionalità in ogni millimetro quadrato. I nuovi transistor tridimensionali sono in grado di garantire, inoltre, un miglior flusso degli elettroni, riducendo la resistenza elettrica e quindi di conseguenza il calore sviluppato e i consumi energetici.

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Tutti i nuovi microprocessori al debutto si basano sull’ormai rodata architettura Ivy Bridge e sulla tecnologia produttiva a 22nm con Transistor Tri-Gate (3D). Fino a non molto tempo fa, nei computer, nei server e in altri dispositivi venivano utilizzati soltanto transistor planari bidimensionali.

Con l’aggiunta di una terza dimensione (da qui la denominazione di transistor 3D), è stato possibile aumentare la densità dei transistor e inserire più funzionalità in ogni millimetro quadrato. I nuovi transistor tridimensionali sono in grado di garantire, inoltre, un miglior flusso degli elettroni, riducendo la resistenza elettrica e quindi di conseguenza il calore sviluppato e i consumi energetici.

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La cache è suddivisa su tre livelli. Nel primo (Cache L1) troviamo 64KBytes per ogni core, di tipo associativo, dedicati per metà alla gestione dei dati e per l’altra metà alla gestione delle istruzioni. Il secondo livello (Cache L2) conta 256KBytes per ogni core, sempre di tipo associativo. Il terzo livello (Cache L3) è invece di tipo condiviso, e conta ben 15MBytes di memoria. Grazie al supporto alla tecnologia Intel Smart Cache, questa memoria condivisa, può essere allocata dinamicamente a ciascun core del processore, in relazione al carico di lavoro, riducendo quindi le latenze nell’esecuzione di dati di uso frequente e migliorando di conseguenza le performance.

Al pari delle precedenti soluzioni Sandy Bridge-E ritroviamo un controller PCI-Express integrato capace di gestire un massimo di ben 40 linee. Questa volta, però, viene pienamente certificato il supporto allo standard di terza generazione (PCI-Express 3.0), aspetto che rende ottimale questa piattaforma per la realizzazione di configurazioni Multi-GPU con tre o quattro schede grafiche in parallelo.

Il controller di memoria, sempre di tipo Quad Channel, vanta ora un supporto nativo verso moduli con frequenza operativa massima pari a 1.866MHz, a fronte dei 1.600MHz supportati da Sandy Bridge-E. Questo si traduce in una maggiore banda di picco, che passa da 51,2GB/s a ben 59,7GB/s.

Sempre all’interno del Die troviamo tutta la logica di gestione dell’input/output verso i componenti esterni montati sulla scheda madre.

Pienamente supportato l’intero set d’istruzioni MMX ed EM64T, le estensioni SSE (dalla 1 alla 4.2), le istruzioni VT-x per la virtualizzazione e le nuove istruzioni AES ed AVX. Grazie alla tecnologia Intel Hyper Threading (HT) ogni core fisico viene rilevato dal sistema operativo come due processori logici (da qui i 12 Thread) incrementandone l’efficienza.

Una diretta conseguenza dell’avere consumi energetici più contenuti, resi possibili grazie alla nuova tecnologia produttiva a 22nm e dall’utilizzo dei transistor tridimensionali, risiede nella possibilità di poter incrementare, in tutta sicurezza, la frequenza operativa del processore. A farlo, in maniera del tutto automatizzata, sarà la tecnologia Intel Turbo Boost 2.0, grazie alla quale la frequenza operativa di ogni core verrà variata dinamicamente in relazione al carico di lavoro.

Come anticipato in fase di apertura, i nuovi modelli presentati sono tre. Diamo quindi uno sguardo alle principali caratteristiche tecniche di ognuno:

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Il nuovo microprocessore Core i7 4960X, come intuibile dal suffisso “X” posto a seguito del modello, si pone al vertice della famiglia Extreme Edition. Questa linea di prodotti rappresenta la massima espressione dell’azienda americana, rivolta agli appassionati in cerca del massimo delle prestazioni e delle potenzialità di overclock, potendo contare su una maggiore selezione e sulla presenza di un moltiplicatore di frequenza completamente sbloccato.

Rispetto al modello che va a sostituire, vale a dire il Core i7 3970X, notiamo soltanto una frequenza operativa predefinita superiore di 100MHz (3.6GHz anziché 3.5GHz) e, grazie alla nuova tecnologia produttiva, un TDP più contenuto, pari a 130W (anziché 150W). Sia il quantitativo di memoria Cache unificata che il numero di Core/Thread abilitati è mantenuto invariato e pari, rispettivamente, a ben 15MBytes e 6Core/12Thread (grazie alla tecnologia Hyper-Threading).

Il modello intermedio, il Core i7 4930K, sarà ancora una volta quello che con tutta probabilità riscuoterà il maggior successo. Il suffisso “K” indica la presenza di un moltiplicatore completamente sbloccato, al pari delle versioni Extreme Edition, ma sarà commercializzato ad un costo nettamente inferiore.

Così come il modello di punta, anche questo processore è basato su un’architettura 6C/12T, ma si differenzia per una frequenza operativa di base leggermente inferiore, pari a 3.4GHz (fino a un massimo di 3.9GHz con Turbo Boost 2.0) e per un quantitativo di memoria Cache unificata di 12MBytes, anziché 15MBytes. Questo, almeno sulla carta, non dovrebbe andare a penalizzare di molto le prestazioni complessive del prodotto, rendendolo di fatto veramente molto appetibile agli appassionati.

Il modello base dell’offerta, il Core i7 4820K, a differenza dei modelli in precedenza descritti, si basa su un’architettura 4C/8T e presenta una memoria Cache di 10MBytes. A fronte di una minore complessità dell’architettura è stata leggermente incrementata la frequenza operativa di base, raggiungendo i 3.7GHz e fino a un massimo di 3.9GHz con Turbo Boost 2.0.

La più importante differenza con il modello che va a sostituire, ossia il Core i7 3820, è rappresentata senza ombra di dubbio dalla presenza di un moltiplicatore di frequenza completamente sbloccato. Siamo certi che questa caratteristica, unita ad un costo finale decisamente allettante, farà riscuotere un notevole successo a questo prodotto.

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Intel X79 Express Chipset – Caratteristiche Tecniche:


Sono trascorsi quasi due anni da quando fu presentata al pubblico la piattaforma di fascia alta basata su X79 Express e Socket LGA-2011 in grado di offrire supporto alle soluzioni Sandy Bridge-E. Nel frattempo hanno visto la luce varie proposte intermedie, basta pensare ai microprocessori Ivy Bridge LGA-1155 ed alla recente piattaforma LGA-1150 per processori Haswell, ma purtroppo nessuna vera novità nella fascia alta. Nel corso della prima settimana di settembre, però, l’azienda americana ha finalmente portato una ventata di aria fresca, introducendo i nuovi microprocessori Ivy Bridge-E a 22 nanometri. La compatibilità verso le attuali schede madri dotate di PCH Intel X79 Express, a patto di aggiornare il BIOS, è pienamente garantita.

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Analogamente a quanto visto nei chipset serie 6 e serie 7, anche questo nuovo modello di punta si basa su un’architettura a singolo chip, con funzioni che in passato erano tipicamente svolte dal Southbridge, ossia fungere da “ponte” fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Questo è stato reso possibile grazie alla completa integrazione all’interno del microprocessore, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller, come vediamo nel diagramma che segue:

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Una delle principali novità introdotte con Sandy Bridge-E, e presente tuttora nelle soluzioni Ivy Bridge-E, riguarda proprio il Memory Controller Integrato, di tipo Quad Channel, capace di garantire una bandwidth massima teorica veramente molto elevata, pari a 51,2 GB/s nel caso di Sandy Bridge-E e fino a ben 59,7 GB/s con i nuovi microprocessori Ivy Bridge-E, che ricordiamo avere una certificazione verso moduli di memoria DDR3 con frequenza operativa massima pari a 1.866MHz.

Il Controller PCI-Express, ora integrato nel microprocessore, è in grado di gestire ben 40 linee, supportando le tecnologie Multi-GPU sia di NVIDIA (SLI) che di AMD (CrossFireX). Grazie ad un tale numero di linee a disposizione è garantita una grande flessibilità nelle configurazioni. Sarà possibile installare (ovviamente a patto che la scheda madre disponga degli slot necessari) fino a quattro schede grafiche in parallelo, operanti in configurazione 16x/8x/8x/8x.

Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa, come abbiamo già precisato, di fungere da ponte fra il processore e i vari controller integrati e non. Analogamente ai chipset P67, Z68 e Z77 Express, troviamo anche in questo modello un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di sei canali, di cui quattro di tipo SATA II 3Gb/s e due SATA III 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10 e Rapid Storage Enterprise.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel X79 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) ed un Controller USB compatibile con lo standard 2.0, in grado di gestire fino a un massimo di 14 porte. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, non supportata nativamente, dovrà quindi essere affidata a controller dedicati di terze parti.

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MSI X79A-GD45 Plus – Confezione e Bundle:


La confezione della nuova X79A-GD45 Plus riprende la livrea caratteristica della maggior parte dei prodotti di Msi. Troviamo, infatti, una colorazione di base nera in cui spicca il logo “Military Class III” a testimonianza della cura nella scelta e della qualità dei componenti discreti della circuiteria di alimentazione.

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Essa è di dimensioni contenute, con una base di poco più grande della scheda madre al suo interno. Di contro è molto rigida e resistente, con una finitura superficiale lucida. La grafica è molto attraente ed intrigante, difficile non notarla su eventuali scaffali da esposizione. E’, inoltre, riportato un cospicuo numero di informazioni sulle caratteristiche e le tecnologie supportate dalla motherboard.

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Sulla parte frontale sono presenti il logo aziendale MSi, una serie di icone riguardanti il PCH utilizzato (Intel X79 Express) e le più importanti tecnologie supportate, tra cui citiamo il lo standard PCI-Express 3.0, l’OC Genie II e le tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX. Non manca, ovviamente, l’informazione più importante, vale a dire il modello della scheda madre.

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Posteriormente ritroviamo la nomenclatura della scheda madre e le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate. E’ data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come l’adozione di componentistica Military Class III ed il supporto all’OC Genie II per un overclock facilitato del sistema. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard, uno schema delle connessioni disponibili e l’insieme di tutti i vari riferimenti di contatto MSi.

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Lateralmente sono riportate le principali features del prodotto tradotte nelle varie lingue dove viene esportato, una targhetta con tutti i codici identificativi e l’insieme sintetico di icone e descrizioni già trovate sul fronte e sul retro della confezione.

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Aprendo la confezione possiamo notare due scomparti distinti. In quello superiore si trova il bundle fornito in dotazione, mentre in quello inferiore trova posto la scheda madre ben protetta all’interno di una tradizionale busta antistatica. L’ottima robustezza della scatola assicura l’integrità del contenuto, anche nell’eventualità di un trasporto “movimentato”.

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Il bundle fornito in dotazione è così composto:

  • 3x Manuali d’istruzioni;
  • 1x Certificato di qualità Military Class III;
  • 1x DVD Driver e Software;
  • 1x Mascherina I/O shield;
  • 1x Bridge NVIDIA SLI flessibile;
  • 6x Cavetti SATA di buona qualità;
  • 1x M-Connector KIT.

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A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da MSI risulta molto completo e ci consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Il manuale di istruzioni lo potete scaricare direttamente dal sito del produttore.

Andiamo ora ad osservare le specifiche tecniche e le principali features dichiarate dal produttore.

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MSI X79A-GD45 Plus – Specifiche Tecniche:


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MSi è un’azienda da sempre impegnata nella continua ricerca e nella progettazione di componenti che siano sinonimo di innovazione, espressione massima di performance e di tecnologie sofisticate applicate. La nuova scheda madre X79A-GD45 Plus è progettata con il socket LGA-2011 ed è stata realizzata intorno al PCH X79 Express di Intel, necessario per supportare appieno l’intera famiglia di microprocessori Sandy Bridge-E nonché i nuovissimi Ivy Bridge-E.

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La memoria di sistema si basa sull’architettura Quad Channel DDR3, con una capacità massima di ben 128 GB e supporta frequenze in overclock fino a 2.400MHz, anche con profili Intel XMP. E’ possibile realizzare configurazioni multi-GPU con schede grafiche in SLI (Nvidia) o CrossfireX (AMD) per assemblare sistemi di grafica avanzati. Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della MSi X79A-GD45 Plus così come dichiarate dal produttore.


Specifiche Tecniche MSI X79A-GD45 Plus


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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto senza compromessi. Viene garantito, inoltre, pieno supporto al sistema operativo Microsoft Windows 8.

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La lista completa delle CPU e delle Memorie supportate della X79A-GD45 Plus le trovate qui e qui. Le principali features della MSi X79A-GD45 Plus le potete trovare qui.


MSi X79A-GD45 Plus – Layout


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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la scheda madre.

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MSI X79A-GD45 Plus – La scheda Parte Prima:


Iniziamo subito col dire che la sensazione tattile restituita dal PCB è di ottima costruzione e solidità, con un ottimo grado di rigidità. Tale rigidità eviterà torsioni del PCB quando sottoposto lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo longevità e stabilità nel tempo.

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Sulla motherboard sono assemblati componenti discreti di alta qualità come condensatori allo stato solido prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e induttanze con core in ferrite. Questi componenti discreti costituiscono quello che l’azienda identifica come “Military Class III Components”, componenti sottoposti a severi test di durata nelle condizioni più estreme per garantire stabilità e durevolezza nel tempo.

La colorazione di base del PCB è sul marrone scuro con finitura lucida ed il suo form factor è aderente allo standard ATX con dimensioni di 30,5×24,4 cm. Sulla faccia posteriore non sono presenti elementi di rilievo, fatta eccezione per il backplate del meccanismo di ritenzione del processore di produzione Lotes.

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Come possiamo osservare il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. In posizione centrale spicca il nuovo Socket LGA-2011, in grado di ospitare tutti i processori di fascia alta Sandy Bridge-E ed i nuovi Ivy Bridge-E. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione.

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Il nuovo meccanismo di fissaggio del processore, prodotto in questo caso da LOTES, prevede una coppia di levette, da aprire e richiudere nella giusta sequenza. Il fissaggio del sistema di dissipazione dedicato al processore avviene semplicemente sfruttando la filettatura presente.

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L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla selezione di componenti che rispondono ad una serie di requisiti “Military Standard“, ovvero prodotti che hanno raggiunto e ottenuto una certificazione che ne consente l’impiego in ambito militare, notoriamente precluso alla maggior parte delle soluzioni commerciali, caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature.

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La circuiteria di alimentazione DrMos II è costituita da componentistica di alto livello, in modo da garantire elevata precisione, affidabilità e durata nel tempo, anche in condizioni di lavoro fuori specifica. La scheda adotta un design di alimentazione che prevede ben 9 Fasi dedicate al processore, 3 Fasi dedicate al VCCSA e ben 2+2 Fasi dedicate al comparto memorie.

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Per smaltire al meglio il calore sviluppato dalla circuiteria dedicata al processore è stato impiegato un dissipatore passivo in alluminio di generose dimensioni, fissato alla piastra mediante l’uso di viti, ben più sicure delle tradizionali clip di plastica. Il contatto è garantito dall’utilizzo di un comune pad termico.

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{jospagebreak_scroll title=MSI X79A-GD45 Plus – La scheda Parte Seconda:}


MSI X79A-GD45 Plus – La scheda Parte Seconda:


Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin EPS.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli e lo switch per la selezione del BIOS.

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Uno dei particolari che salta subito all’occhio osservando la scheda riguarda senza dubbio la particolare disposizione degli otto slot a disposizione per le memorie, suddivisi una metà alla sinistra e l’altra metà alla destra del Socket LGA-2011. La scheda supporta moduli DDR3 in configurazione Quad-Channel, fino a una frequenza massima certificata di ben 2400MHz (OC), con pieno supporto alla tecnologia Intel X.M.P 1.3. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a ben 128GB.

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Le possibilità di espansione sono garantite dall’elevato numero di linee gestite direttamente dal controller integrato nel microprocessore. La X79A-GD45 Plus dispone di uno slot PCI-Express 2.0 1x, utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate, controller dischi o recenti unità SSD, una coppia di slot PCI-Express Gen 2.0 16x e ben tre slot PCI-Express Gen 3.0 16x di tipo meccanico.

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Sono pienamente supportate le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI, fino ad un massimo di tre schede grafiche in parallelo (3-Way). Nella dotazione, tuttavia, non è compreso il Bridge 3-Way SLI, che andrà acquistato separatamente qualora volessimo procedere con tale configurazione.

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La scheda dispone anche di un connettore di alimentazione supplementare di tipo Molex EZ-Plug, utile in caso di configurazioni Multi-GPU particolarmente “esose” in termini energetici.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di ben 6 porte Serial ATA (4 SATA II 3Gb/s e 2 SATA III 6Gb/s), tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management” e tutte gestite nativamente dal PCH Intel X79 Express. Pienamente supportare le tecnologie Raid 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage.

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{jospagebreak_scroll title=MSI X79A-GD45 Plus – La scheda Parte Terza:}


MSI X79A-GD45 Plus – La scheda Parte Terza:


Comunemente alla maggior parte delle soluzioni X79 Express, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato con un dissipatore di generose dimensioni, in questo caso di tipo passivo e dall’aspetto decisamente gradevole alla vista.

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Nella parte inferiore della scheda trovano posto i connettori per porte USB 2.0, Audio, COM e FAN supplementari, il pannello con i collegamenti case-mainboard e i pulsanti Power e OC Genie II. Quest’ultimo, se premuto, procederà alla ricerca automatica di una configurazione ottimale in overclock.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Imput/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello frontale del case.

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L’interfaccia di rete Gigabit Ethernet a disposizione è gestita da un controller di produzione Intel. Per la precisione la scheda adotta il modello WG82579SV, contraddistinto da un utilizzo veramente limitato del processore centrale durante il normale funzionamento.

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Le due connessioni USB 3.0 sono gestite da controller D720202, prodotto da NEC e senz’altro tra i più utilizzati dai vari produttori per via delle sue ottime prestazioni velocistiche.

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Il pannello posteriore I/O della MSI X79A-GD45 Plus è molto completo, troviamo infatti:

  • 1x Porta PS/2 per mouse;
  • 1x Porta PS/2 per tastiera;
  • 1x Pulsante Clear CMOS;
  • 1x Uscita S/PDIF Ottica;
  • 1x Uscita S/PDIF Coassiale;
  • 2x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 6x Porte USB 2.0 (colore nero);
  • 1x 6 in 1 HD Audio Jack;
  • 1x Porta LAN RJ-45.

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{jospagebreak_scroll title=MSI X79A-GD45 Plus – Uno sguardo al BIOS Parte Prima:}


MSI X79A-GD45 Plus – Uno sguardo al BIOS Parte Prima:


La nuova MSI X79A-GD45 Plus adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “Click BIOS II”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (17.5), pienamente compatibile con i nuovi microprocessori Ivy Bridge-E, e soprattutto molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.

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Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Del tutto migliorata, inoltre, anche la gestione del mouse, includendo anche la possibilità di gestire la “rotellina” per lo scroll.

La prima schermata, mostrata immediatamente dopo l’accesso, include alcune tra le più importanti informazioni, tra cui la temperatura d’esercizio del processore e del sistema, la data e l’ora, la versione del BIOS in uso, il modello del processore e il quantitativo di memoria RAM installata (con le relative frequenze operative) e la selezione della periferica di boot preferita.

Le varie sezioni sono del tutto ordinate e accessibili tramite comodi pulsanti posti ai lati della schermata principale. Lo spazio centrale è esclusivamente dedicato a ospitare l’elenco dei vari parametri a disposizione.

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La colonna di sinistra include le sezioni Settings, OC ed ECO, anch’esse accessibili con un semplice click del mouse. In “Settings” sono raggruppati tutti i principali parametri della macchina, quali impostazioni di Data e Ora, attivazione o disattivazione delle varie periferiche integrate (controller USB, SATA, Audio etc.), impostazione avanzata della grafica integrata, attivazione o disattivazione delle tecnologie Intel Rapid Start e Smart Connect, le impostazioni avanzate dedicate all’avvio e al nuovo sistema operativo Windows 8, e le varie opzioni di salvataggio delle modifiche apportate.

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{jospagebreak_scroll title=MSI X79A-GD45 Plus – Uno sguardo al BIOS Parte Seconda:}


MSI X79A-GD45 Plus – Uno sguardo al BIOS Parte Seconda:


La sezione “OC” è quella che senz’altro interesserà di più agli appassionati. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri a disposizione sono numerosi e di facile interpretazione.

Per chi ha già avuto modo di provare una piattaforma Sandy Bridge/Ivy Bridge di fascia media, basata sui chipset Serie 6 e Serie 7, ritroverà i medesimi acronimi ad identificare la funzione di alcuni parametri importanti. Troviamo sempre il “CPU I/O Voltage o Processor I/O Voltage”, che altro non è che il vecchio VTT/VQPI, ossia la tensione applicata all’IMC integrato nel processore, e il “System Agent Voltage o SA Voltage”, che serve sostanzialmente a fornire una maggiore quantità di alimentazione all’IMC e al controller PCI-Express integrati.

Una delle principali novità introdotte dalle soluzioni Sandy Bridge-E, per quanto concerne l’overclock, riguarda la presenza di un generatore di clock esterno (il chip CK505) dotato di buffer, dedicato alla gestione del Base Clock (BCLK) con possibilità di applicare allo stesso differenti rapporti, impostabili tramite moltiplicatore all’interno del BIOS.

Il parametro interessato è denominato “CPU Base Clock Strap” e consente l’impostazione di tre valori: 1.00, 1.25 e 1.67. Inutile dire che avremo a disposizione un ventaglio ben più ampio di frequenze disponibili, rispetto a quanto abbiamo visto con la piattaforma Sandy Bridge di fascia media.

Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto da MSI appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione. Tra i parametri più “interessanti” segnaliamo la funzione Enhanced Turbo, già incontrata nei prodotti dotati di PCH Z77 Express, che consente di estendere l’aumento di frequenza previsto dalla tecnologia Turbo Boost di Intel a tutti i core che compongono il processore, garantendo un discreto incremento prestazionale in tutti gli applicativi fortemente multi-threading.

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La sezione “ECO”, come facilmente intuibile, include varie impostazioni riguardanti il risparmio energetico della scheda madre. Sarà possibile accedere alla gestione delle fasi di alimentazione, dei vari LED di stato, monitorare le varie tensioni di alimentazione in tempo reale e accedere alle impostazioni dei C-State di Intel.

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Passando alla colonna di destra possiamo notare altre tre sezioni: Browser, Utilities e Security. In “Browser” sarà possibile accedere (ovviamente a patto di averlo installato) a MSI Winki, un pratico e leggerissimo sistema operativo su base Linux comprendente vari software gratuiti, tra cui un comodo web browser, un visualizzatore di foto, funzionalità di backup HDD, gestione di reti wireless, messaggeria istantanea e OpenOffice.org, per la visualizzazione o modifica dei propri documenti.

In “Utilities” sarà possibile effettuare un Backup dell’HDD, utilizzare il programma M-Flash per l’aggiornamento del BIOS della scheda madre nell’eventualità che si possegga il file necessario (su disco fisso o su chiavetta USB), oppure accedere al Live Update, per l’aggiornamento sfruttando la propria connessione a internet (a patto di aver installato MSI Winki).

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L’ultima sezione, denominata “Security”, permette di accedere ai vari parametri di sicurezza, tra i quali l’impostazione delle varie password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer e dischi fissi, in modo da proteggere i propri dati sensibili. La scheda permette, inoltre, di sfruttare la tecnologia proprietaria “U-Key”, tramite la quale sarà possibile creare una chiavetta USB con password cifrata, necessaria per poter avviare il computer.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre MSI X79A-GD45 Plus, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate.

La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard MSI X79A-GD45 Plus è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da MSI. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

Ora siamo pronti per testare la nuova soluzione MSI X79A-GD45 Plus.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre.

Immagine_1_-_Configurazione_di_Prova

Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare non soltanto le performance velocistiche del nuovo microprocessore Intel Core i7 4930K, basato su architettura Ivy Bridge-E ma, soprattutto, le potenzialità offerte dalla nuova scheda madre MSI X79-GD45 Plus.

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

  • Default: Intel Core i7 4930K Default (3.4/3.9GHz) / RAM 1.866MHz 9-9-9-24-1T;
  • OC Daily: Intel Core i7 4930K OC (4.4GHz) / RAM 2.133MHz 9-11-10-30-1T.

Per meglio evidenziare le migliorie introdotte dal nuovo microprocessore Intel abbiamo inserito nei grafici i risultati ottenuti con il prodotto che va a sostituire, vale a dire il Core i7 3930K, nelle seguenti condizioni:

  • Default: Intel Core i7 3930K Default (3.2/3.8GHz) / RAM 1.600MHz 9-9-9-24-1T;
  • OC Daily: Intel Core i7 3930K OC (4.4GHz) / RAM 2.133MHz 9-11-10-30-1T.

La scheda grafica utilizzata, una EVGA GeForce GTX TITAN SuperClocked 6GB, è stata mantenuta entro le specifiche del produttore (876/1502/928).

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Il sistema operativo, Microsoft Windows 8 Pro X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti.


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC7;
  • Blender 2.67b – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 8.0 – 64bit;
  • SiSoftware Sandra 2013 SP5 (19.58);
  • AIDA64 Extreme 3.00.2500.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.0 Final – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt Encryption Benchmark 7.1a;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11;
  • 3DMark 2013;
  • Unigine Heaven Benchmark v4.0;
  • Unigine Valley Benchmark v1.0.

Prestazioni Giochi


  • Alien vs Predator;
  • Lost Planet 2;
  • Metro Last Light;
  • Sniper Elite V2;
  • Tomb Raider 2013;
  • GRID 2.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla MSI X79A-GD45 Plus

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 6Core/12Thread.


POV-Ray 3.7 RC7:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.67b – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


WPrime Benchmark v2.10:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 8.0 – 64bit:


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione delle suite CPU Mark, Memory Mark e 3D Graphics Mark.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2013 SP5 19.58:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 3.00.2500:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 5.00 Final- 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.1a:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.


3DMark 2013:


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level.

Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando il preset Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i singoli risultati Graphics e Physics.


Unigine Heaven Benchmark v4.0:


Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.


Unigine Valley Benchmark v1.0:


Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}


Prestazioni Giochi – Parte Prima:


Alien vs Predator:


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La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.

All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2 – DX11:


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Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.

Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}


Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Metro Last Light:


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Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.

Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Sniper Elite V2:


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Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.

Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.

L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}


Prestazioni Giochi – Parte Terza:


Tomb Raider (2013):


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Il nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.

Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.

La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi??

I test sono stati condotti con il benchmark toolAdrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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GRID 2:


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GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.

Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.

Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico. 

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Come possiamo osservare dai nostri test, la scheda madre MSI X79A-GD45 Plus, si comporta decisamente bene, sfruttando in pieno tutte le potenzialità che il chipset Intel X79 Express su Socket LGA-2011 dispone.

I risultati da noi ottenuti sono decisamente buoni. Anche dal punto di vista prettamente legato alla pratica dell’overclock, la soluzione MSI X79A-GD45 Plus, si dimostra capace di raggiungere, senza alcuna incertezza, frequenze da daily use decisamente eccellenti.

La scheda MSi è in grado di gestire senza problemi, a patto di avere una buona scheda video, anche i giochi di utimissima generazione. Nel nostro caso la soluzione EVGA GeForce GTX TITAN SuperClocked 6GB, è in grado di garantire prestazioni molto elevate. Non possiamo che essere soddisfatti da quanto realizzato.

{jospagebreak_scroll title=Massimo overclock e Consumi rilevati:}


Massimo overclock e Consumi rilevati:


Test di massimo overclock:


Nelle prove di overclocking la MSI X79A-GD45 Plus si è dimostrata veramente molto valida. Caratteristiche come stabilità e semplicità di configurazione dei parametri sono probabilmente le peculiarità maggiormente evidenziate durante l’utilizzo di questa scheda madre. Aggiornando il BIOS all’ultima versione ufficiale disponibile al momento delle prove (17.5), non abbiamo riscontrato alcuna problematica a essa imputabile. Il sistema ha sempre reagito al meglio, anche impostando valori abbastanza spinti.

Il nuovo microprocessore Ivy Bridge-E si è dimostrato abbastanza propenso all’overclock anche se, dobbiamo ammetterlo, è indubbiamente più “caldo” del suo predecessore. Precisiamo, comunque, che questa caratteristica non ci lascia più di tanto sorpresi, dopotutto torna a ripetersi la stessa situazione osservata nella fascia media, confrontando Ivy Bridge con le precedenti soluzioni Sandy Bridge.

Utilizzando sistemi di raffreddamento non particolarmente spinti, come ad esempio le varie soluzioni ad aria o uno dei tanti kit a liquido di tipo all-in-one, potrebbe essere davvero difficoltoso praticare discreti overclock e al tempo stesso mantenere la piena stabilità operativa con temperature di esercizio accettabili.

Con il nostro sample, un Intel Core i7 4930K ES, e servendoci di un kit a liquido Asetek 570LC in configurazione push/pull, siamo riusciti a raggiungere al massimo una frequenza pari a 4.800MHz, mantenendo attivi tutti i core e la tecnologia Hyper-Threading, con un vcore ci poco più di 1.40v. Le memorie RAM le abbiamo impostate ai valori di targa, vale a dire 2133MHz con latenze 9-11-10-30-2T a 1.5v. In queste condizioni il sistema è risultato abbastanza stabile per l’esecuzione di alcuni benchmark sintetici e giochi, di cui vi mostriamo le immagini:

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La ricerca della massima frequenza di BCLK ci ha condotto, anche grazie alle funzionalità di overclocking della piattaforma LGA-2011, sino a 125.00 MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.

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Servendoci di un sistema di raffreddamento di tipo Phase Change Single Stage siamo riusciti a raggiungere la frequenza operativa massima stabile di 5.453MHz, impostando il moltiplicatore a 54X ed aumentando il BCLK fino a 101MHz.

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I risultati ottenuti non fanno che confermare appieno le ottime potenzialità in overclock di questa scheda madre oltre che l’elevata qualità della circuiteria di alimentazione Military Class.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.


Consumi Rilevati:


Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
  • Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
  • Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).

Come vediamo dal grafico, il nuovo Core i7 4930K, anche a fronte di una frequenza operativa sensibilmente superiore, fa registrare consumi nettamente inferiori rispetto a quelli osservati sul modello che va a sostituire. Con tutta probabilità questa migliore gestione dei consumi energetici è dovuta all’utilizzo della tecnologia produttiva a 22 nanometri, oltre che ad uno “snellimento” architetturale. Infatti, mentre le soluzioni Sandy Bridge-E presentano una struttura a otto core (di cui due successivamente disabilitati) di diretta derivazione Xeon, le nuove proposte Ivy Bridge-E vantano una struttura a sei core nativa.

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Conclusioni:


hw-legend-platinumPrestazioni/Overclock:cinque
Layout/Componentisica:cinque
Dotazione Accessoria:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

La nuova MSI X79A-GD45 Plus ci ha piacevolmente soddisfatto, dimostrandosi una scheda madre di elevata qualità, perfettamente in grado di soddisfare anche gli utenti più esigenti, seppur sia proposta ad un costo abbastanza contenuto.

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La confezione adotta la tradizionale veste grafica tipica dei prodotti dell’azienda taiwanese, con una colorazione di base nera, in cui spicca il logo Military Class III color oro. Le informazioni riportate sono molto complete e l’eventuale utente che la osserva troverà sicuramente risposte sulle peculiarità messe a disposizione dal prodotto. La scheda madre è realizzata con un elevato grado di qualità complessiva, ha un layout molto pulito e un PCB abbastanza rigido.

I componenti discreti Military Class III di alta qualità, come condensatori allo stato solido di produzione giapponese e induttanze blindate con core in ferrite, costituiscono il segno distintivo delle ultime produzioni MSi e sono garanzia di stabilità, efficienza e durevolezza nel tempo. Durante i nostri test, e utilizzando un overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse del dissipatore in zona alimentazione. Quest’ultimo, infatti, si è mantenuto praticamente tiepidi per tutta la durata dei test e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo più intensivo.

Decisamente buono il livello di maturità del ClickBIOS II, nonostante si tratti di una delle prime versioni rilasciate ad offrire pieno supporto ai nuovi microprocessori Ivy Bridge-E. Proprio riguardo alla nuova interfaccia BIOS non possiamo che sottolineare l’ottimo lavoro svolto da parte di MSI. Le migliorie sono numerose, a cominciare dal maggiore ordine con cui è possibile accedere ai numerosi parametri a disposizione, fino ad arrivare ad una perfezionata gestione del mouse (in grado di sfruttare anche la rotellina per lo scroll).

Riguardo al chipset di punta, Intel X79 Express, come detto più volte in passato ci saremmo aspettati un supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, ma ancora una volta è richiesta la presenza di un controller dedicato di terze parti. L’azienda taiwanese ha deciso di adottare un controller prodotto da NEC, precisamente il modello D720202, capace di ottime prestazioni complessive.

La scheda supporta appieno le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI fino ad un massimo di ben tre schede grafiche in parallelo. Dal punto di vista dell’overclock non potevamo che rimanere più che soddisfatti, essendo riusciti a raggiungere ottimi risultati con l’hardware in nostro possesso, il tutto con assoluta semplicità e senza che la scheda manifestasse alcuna incertezza. Per le nostre prove abbiamo avuto l’occasione di toccare con mano uno dei nuovissimi microprocessori Ivy Bridge-E, precisamente il nuovo Core i7 4930K, gentilmente fornitoci dall’azienda taiwanese.

A riguardo dobbiamo ammettere che, come del resto ci aspettavamo, queste nuove soluzioni ci hanno rivelato ben poche sorprese. Le prestazioni offerte sono ovviamente ai vertici della categoria, ma certamente non stupiscono se confrontate con le soluzioni Sandy Bridge-E già presenti sul mercato. Le migliorie introdotte a livello architetturale contribuiscono sì ad un leggero aumento dell’IPC, ma non tale da giustificare un upgrade per chi è già in possesso di un processore LGA-2011 della passata generazione. L’impiego della tecnologia produttiva a 22 nanometri Tri-Gate 3D riesce a garantire consumi energetici nettamente inferiori rispetto alle precedenti soluzioni, anche in condizione di discreto overclock.

A differenza di Sandy Bridge-E, però, questi nuovi microprocessori appaiono decisamente più ostici da overcloccare, soprattutto per tutti coloro che fanno uso di sistemi di raffreddamento di tipo convenzionale. Ad aria o liquido, infatti, non è difficile raggiungere temperature di esercizio veramente elevate, anche a frequenze non proprio esagerate. Situazione opposta, invece, per gli overclocker che utilizzano raffreddamenti estremi, in grado di tenere a bada le temperature e sfruttare al meglio il potenziale offerto da questi nuovi prodotti.

Il modello da noi recensito, vale a dire il nuovo Core i7 4930K sarà probabilmente il più scelto dagli appassionati per via di specifiche tecniche di tutto rispetto (6C/12T, 3.4GHz, Turbo 3.9GHz, Cache L3 12MBytes) e di un costo quasi dimezzato rispetto all’Extreme Edition (intorno ai 500/550€ IVA compresa), pur includendo la caratteristica senz’altro più esclusiva, ossia la presenza di un moltiplicatore di frequenza completamente sbloccato.

Alla luce dei risultati ottenuti, tuttavia, non ci sentiamo di consigliarne l’acquisto per chi già possiede un processore LGA-2011 6C/12T della passata generazione. Le prestazioni velocistiche, infatti, sono troppo simili per giustificare l’upgrade. Discorso diverso per chi si accinge ad assemblare una macchina ex-novo, in questo caso però consigliamo di attendere, sempre se possibile, il tradizionale assestamento dei prezzi che segue il debutto di nuove soluzioni.

La scheda madre MSI X79A-GD45 Plus, invece, è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di 170€ IVA compresa, cifra del tutto adeguata alle caratteristiche tecniche e alle potenzialità offerte da questo prodotto.


Pro:


  • Pieno supporto ai nuovi microprocessori Ivy Bridge-E;
  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
  • Ottime prestazioni complessive in ogni ambito, overclock compreso;
  • Buona disponibilità di connessioni;
  • Circuiteria di alimentazione DrMos II di ottima qualità;
  • Presenza di ben otto slot per l’installazione di moduli DDR3 (fino a 2400MHz in OC);
  • Supporto Multi-GPU AMD CrossFireX & NVIDIA SLI;
  • Interfaccia ClickBIOS II completa e intuitiva;
  • Doppio BIOS con Switch di selezione;
  • Funzionalità di overclock automatico OC Genie II;
  • Buon prezzo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Seguite il Thread Ufficiale dedicato alle nuove CPU Intel Core i7 4xxx – Ivy Bridge-E sul nostro forum.

Si ringrazia Logo_MSIper il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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