MSI Z87 XPOWER: Potenza pura e arte si fondono assieme!

001a-msi-z87-xpower-copertinaLa recente introduzione di una nuova linea di PCH, riguardante la quarta generazione di processori Intel Core, meglio nota con il nome in codice “Haswell”, ha portato fermento nel mercato delle schede madri. MSi propone fin da subito una gamma completa di prodotti, basati sui nuovi PCH Intel Serie 8 e sul nuovo socket LGA-1150, pensati per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di utenza. Il prodotto che osserveremo quest’oggi si colloca al vertice dell’offerta per questa piattaforma, concepito con lo scopo principale di poter soddisfare l’utenza più esigente offrendo caratteristiche tecniche di primo livello unite a features proprietarie esclusive e funzionalità avanzate per overclocking. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!

MSI Z87 XPOWER: Potenza pura e arte si fondono assieme! – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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Micro-Star International, nota con l’acronimo MSi, è un’azienda cha dal lontano 1986, grazie alla indiscussa qualità dei propri prodotti, ha riscosso un notevole successo nel settore informatico. Successo consolidato ed incrementato con una continua ricerca tecnologica volta ad un miglioramento costante dei suoi prodotti.

MSI è leader nella produzione di schede madri, schede video, server/workstation, barebone, networking , elettronica di consumo e Notebook., attestandosi tra i primi 3 produttori di motherboard a livello globale e tra i primi 5 produttori di server.


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La testimonianza del grande impegno profuso nell’operare nel mercato globale per offrire un servizio ottimale ai propri clienti è evidenziata dal supporto offerto in tutte le lingue del mondo attraverso sedi e siti web localizzati. MSi si trova oggi a Taiwan, in Cina, in USA, in Germania, in Francia, in Olanda, in Inghilterra, in Australia, in Giappone, in Corea, in Polonia, in Russia, in Canada, in India, in Italia, in Turchia, in Canada e in molti altri paesi del mondo.


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La cura estrema del cliente e la filosofia ”Prodotti di Qualità” emerge attraverso le certificazioni ISO9002 e ISO9001 di tutti i prodotti MSi, ottenute grazie a continui test sui componenti che hanno totalizzato una percentuale impressionante del 99,6% come livello di qualità, ben oltre gli standard di mercato.

Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale Micro-Star International.

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Intel Z87 Express Chipset – Caratteristiche Tecniche e Novità:


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Come di consueto, in concomitanza con il debutto di una nuova architettura Core, è abitudine di Intel presentare anche una nuova linea di PCH (Platform Controller Hub), in questo caso appartenenti alla Serie 8, pensati per offrire pieno supporto verso i nuovi microprocessori.

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Il nuovo chipset Serie 8 è appositamente studiato e realizzato per offrire pieno supporto verso i processori Intel Haswell.

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Le differenze rispetto alla precedente generazione di PCH riguardano essenzialmente il controller Serial ATA integrato, finalmente in grado di gestire un massimo di sei porte di terza generazione a 6Gb/s, contro le sole due porte offerte dalla serie 7.

Nonostante il quantitativo massimo di connessioni disponibili sia sempre limitato a sei, appare evidente che il loro supporto nativo verso alla terza generazione va senza dubbio a limitare i colli di bottiglia nell’eventualità che si preveda l’installazione di unità di memorizzazione particolarmente prestanti, anche in configurazione RAID.

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Un’altra caratteristica degna di nota riguarda il quantitativo massimo di connessioni USB 3.0, ora esteso a 6 porte, su un totale complessivo di 14 porte (USB 2.0 + USB 3.0).

L’architettura del nuovo Z87 Express è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.

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Come vediamo chiaramente dal diagramma a blocchi sopra riportato, quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza massima certificata di 1600MHz.

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I nuovi microprocessori Haswell dispongono di supporto nativo a 16 linee PCI-Express 3.0 (Gen3). Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x.

Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x con PCI-Express di seconda generazione.

Il PCH è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z87 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0, la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre. La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti.

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Al pari del predecessore, anche il nuovo PCH offre pieno supporto alla tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), che consente di utilizzare un disco SSD (Solid State Disk) quale memoria cache, affiancandolo ad un normale HDD meccanico o ad un volume RAID (di tipo 0, 1, 5 o 10, a patto che sia composto di HDD meccanici tradizionali e non di altre unità SSD ed abbia una capacità complessiva non superiore a 31.5TB) al fine di velocizzare i tempi di accesso e, di conseguenza, le performance complessive.

L’unità SSD, per essere compatibile con questa tecnologia, deve avere una capacità di archiviazione minima pari a 18.6GB. La massima capacità utilizzabile come cache è pari a 64GB e l’eventuale spazio in eccesso, qualora sia impiegato un SSD di capacità maggiore, verrà lasciato a disposizione dell’utente per la normale archiviazione dei dati. Secondo Intel, la dimensione ottimale per l’unità di SSD caching, più che sufficiente per un normale utilizzo del computer, è di 20GB.

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La tecnologia Smart Response consente all’utente di scegliere tra due differenti modalità di funzionamento:

Enhanced: prevede la sincronizzazione e la scrittura parallela tra il disco meccanico e l’unità SSD. In questo modo viene preferita la sicurezza dei dati alle pure prestazioni velocistiche;

Maximized: prevede che le operazioni di scrittura avvengano prima sull’unità SSD e in seguito sul disco meccanico. In questo modo si ottengono prestazioni ovviamente superiori, ma aumenta il rischio di perdita accidentale di dati.

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Sempre supportate, inoltre, Intel Smart Connect, una tecnologia pensata per consentire le tradizionali operazioni di manutenzione e aggiornamento, quali il download degli aggiornamenti del sistema operativo, la ricezione di nuovi messaggi di posta elettronica e le notifiche dei più diffusi social network (Twitter, Facebook ecc.), anche quando il computer si trova in uno stato di sospensione o ibernazione, e Intel Rapid Start, una tecnologia pensata per accelerare il “risveglio” del proprio computer.

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Ora siamo pronti per andare ad analizzare la confezione e il bundle della MSI Z87 XPOWER.

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MSI Z87 XPOWER – Confezione e Bundle:


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La confezione della Z87 XPower si presenta con la livrea caratteristica del settore Overclocking di MSi, ovvero una colorazione di base nera con riporti in un giallo molto acceso. Elemento principale distintivo è la raffigurazione di una grande “X”, di colore giallo, nella quale spicca il nome del prodotto. Le dimensioni sono estremamente generose e i materiali impiegati, di prima scelta, le conferiscono rigidità e resistenza.

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Immancabile l’apertura a libro nella parte frontale che riporta un elenco molto esaustivo delle principali funzionalità e, grazie ad una finestra in plastica trasparente, consente di intravvedere la scheda madre contenuta.

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Vengono evidenziati i quattro punti focali che sono alla base della realizzazione della scheda madre, ovvero una migliorata qualità dei componenti della sezione di alimentazione (Military Class 4), un nuovo circuito di alimentazione denominato DigitALL Power da ben 32 Fasi, un layout migliorato per consentire la realizzazione di sistemi Multi-GPU composti da ben quattro schede grafiche in parallelo ed infine un insieme di funzioni per migliorare l’esperienza in overclock, quali i punti di misurazione delle tensioni, il display di debug ed i bottoni rapidi per l’utilizzo su banchetto di test.

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Posteriormente ritroviamo la nomenclatura della scheda madre e le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate. E’ data giusta enfasi alla certificazione OC, che prevede una serie di stress test finalizzati ad assicurare la sopravvivenza solamente dei migliori esemplari. Le schede madri “OC Certified” di MSI, infatti, vengono sottoposte a 24 ore continuative di Prime95, con CPU fortemente fuori specifica e senza alcun flusso d’aria. E’ evidente che se una XPower riesce a sopravvivere a questi test, può gestire senza problema qualsiasi tipo di overclock!

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Non mancano, inoltre, una serie di didascalie riportanti i dettagli delle principali novità introdotte, quali ad esempio la robusta circuiteria di alimentazione DigitALL Power da ben 32 Fasi, l’adozione di un sistema di dissipazione particolarmente efficiente, il supporto alle tecnologie Multi-GPU fino al 4-Way e la presenza di una serie di pulsanti pensati per facilitare l’esperienza in overclock. Seguono una serie di icone raffiguranti le rimanenti tecnologie supportate. Tra le più importanti è doveroso menzionare la presenza di componentistica Military Class 4, la tecnologia di overclocking automatico OC Genie 4, la tecnologia audio Sound Blaster X-FI MB3, la tecnologia Lucid Virtu MVP 2.0 ed infine, per la gioia dei videogiocatori, la presenza di una scheda di rete Killer E2200. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard, uno schema delle connessioni disponibili e l’insieme di tutti i vari riferimenti di contatto MSi.

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Lateralmente sono riportate le principali features del prodotto tradotte nelle varie lingue dove viene esportato, una targhetta con tutti i codici identificativi e l’insieme sintetico di icone e descrizioni già trovate sul fronte e sul retro della confezione.

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Aprendo la confezione notiamo la presenza di due scomparti in cartone rigido di colore nero. In uno di questi è ben riposto tutto il materiale fornito in dotazione mentre nell’altro è posizionata la scheda madre, resa interamente visibile grazie alla presenza di un coperchio in plastica semirigida trasparente.

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Il bundle fornito in dotazione da MSI risulta davvero molto ricco e completo, consentendo fin da subito di godere appieno del prodotto. All’interno della confezione della scheda, infatti, troviamo:

  • 1x Manuale d’istruzioni;
  • 1x Manuale rapido per l’overclock;
  • 1x Manuale del software in dotazione;
  • 1x Manuale rapido d’installazione;
  • 1x Certificato di Qualità “Military Class 4”;
  • 2x Dischi contenenti driver e software;
  • 5x Cavi Serial ATA;
  • 1x Scudetto metallico adesivo per case “Gaming Series”;
  • 1x Mousepad “Gaming Series” by Steelseries;
  • 1x Cartello “Not Disturb” da appendere alla porta;
  • 2x Bridge SLI flessibili di diversa misura per configurazioni Multi-GPU;
  • 1x Bracket 2x USB 3.0;
  • 1x Bracket 2x eSATA;
  • 1x Modulo Intel WiDi Dual Band WiFi / Bluetooth 4.0;
  • 2x Antenne WiFi orientabili con base magnetica;
  • 1x Set MSI Q-Connector;
  • 1x Set di cavetti per punti di misura MSI V-Check;
  • 1x Mascherina I/O shield.

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L’azienda taiwanese, come da tradizione, non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. L’apertura della confezione risulta semplice e in pochi secondi ci troveremo di fronte al materiale fornitoci in dotazione. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto.

Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato per causa di un trasporto movimentato. A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da MSI risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. La confezione risulta esteticamente molto curata e gradevole alla vista, consentendo fin da subito di cogliere i vari dettagli sul prodotto che il consumatore finale desidera acquistare. Il manuale di istruzioni lo potete consultare e scaricare direttamente dal sito del produttore.

Scopriamo ora quali sono le principali features supportate, dichiarate dal produttore.

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MSI Z87 XPOWER – Feature Principali – Parte prima:


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MSi è da sempre sinonimo di innovazione e di espressione massima di performance e di tecnologie sofisticate applicate ai propri prodotti. Attenzioni molto particolari sono riservate al segmento enthusiast per soddisfare le sempre maggiori e pressanti richieste di overclocker esigenti e di videogiocatori desiderosi di avere sempre e comunque il massimo delle performance a disposizione.

Di seguito riportiamo una panoramica delle principali features presenti nella nuova Z87 XPower, così come dichiarate dal produttore.

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Certificazione OC

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Componentistica Military Class 4

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OC PCB

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Overclocking Software

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Nuova interfaccia Click BIOS 4

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Ottimizzazioni specifiche per Multi-GPU

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MSI Z87 XPOWER – Feature Principali – Parte seconda:


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Supporto Memorie DDR3 fino a 3.000MHz

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Tecnologia proprietaria Audio Boost

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Eccellente qualità audio grazie a Sound Blaster X-Fi MB3

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Modulo Intel WiDi con supporto WiFi e Bluetooth 4.0

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Connessione di rete Killer E2200

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Porte dedicate alle periferiche di gioco

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Altre features

Le innumerevoli features rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante e con componenti di altissima qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere.

Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale raggiungibile cliccando qui. Andiamo ora a vedere quali sono le specifiche tecniche dichiarate dal produttore.

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MSI Z87 XPOWER – Specifiche Tecniche:


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La nuova scheda madre MSi Z87 XPower è basata sul nuovissimo socket LGA-1150, appositamente pensato per ospitare tutti i nuovi microprocessori Intel con architettura Haswell. Per questo è dotata del nuovo PCH Intel Z87 Express. La memoria di sistema si basa sull’architettura Dual Channel DDR3, con una capacità massima di 32 GB e supporta frequenze in overclock fino a ben 3.000MHz, anche con profili XMP.

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E’ possibile realizzare configurazioni multi-GPU fino a ben quattro schede grafiche in SLI (Nvidia) o CrossfireX (AMD) per assemblare sistemi di grafica avanzati. Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della MSi Z87 XPower così come dichiarate dal produttore.

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto estremamente completo e senza alcun compromesso, capace di soddisfare non soltanto gli overclocker ma anche i videogiocatori più esigenti. MSI da tempo ha pianificato un lancio alla grande di queste nuove soluzioni di schede madri. La dimostrazione è questo video…..

Possiamo dire che MSI ha fatto un lavoro stupendo!!. Vedremo in seguito che le aspettative sono state centrate in pieno!!

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Le CPU e le memorie supportate della Z87 XPOWER le trovate qui. Possiamo chiaramente evince come MSI abbia dedicato molto impegno nel realizzare una scheda madre senza compromessi. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 8.


MSI Z87 XPOWER – Layout


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Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la scheda madre Z87 XPOWER di MSI.

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MSI Z87 XPOWER – La Scheda Parte Prima:


Iniziamo subito col dire che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Tale rigidità eviterà torsioni del PCB quando sottoposto lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo longevità e stabilità nel tempo.

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Le schede madri della serie “Overclocking” di MSI, infatti, adottano un particolare PCB denominato “OC PCB”, costruito in fibra di vetro e contraddistinto da uno spessore del 50% superiore, grazie a ben otto strati. Questo aspetto gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato, un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e minori interferenze.

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Osservando il layout possiamo notare come sia pulito e ordinato, la zona socket CPU appare immediatamente libera e adatta a coibentazioni per sistemi di raffreddamento estremi. La distribuzione dei principali elementi, come da schema che riportiamo, è davvero ben organizzata e frutto di uno studio davvero approfondito.

La colorazione di base del PCB è nera con finitura opaca e le uniche note di colore sono rappresentate esclusivamente da alcuni particolari di color giallo acceso presenti sui dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione. Inutile dire che l’impatto estetico è davvero notevole; la XPower appare veramente molto aggressiva e saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati.

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A colpire sono anche le dimensioni della scheda, pari a ben 34,5×26,4 cm. Ricordiamo, infatti, che il form factor è conforme allo standard XL-ATX. A tal proposito non possiamo che consigliarvi di verificare se il vostro case è pienamente compatibile, consentendone l’installazione. Sulla faccia posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo il backplate del meccanismo di ritenzione del processore di produzione Lotes.

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Sulla motherboard sono assemblati componenti discreti di alta qualità come condensatori allo stato solido prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e induttanze con core in ferrite. Vedremo che gli stadi della circuiteria di alimentazione “DigitALL Power” sono completamente digitali e insieme agli altri componenti discreti costituiscono quello che l’azienda identifica come “Military Class 4 Components”. Questi componenti sono sottoposti a severi test di durata nelle condizioni più estreme per garantire stabilità e durevolezza nel tempo.

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La nuova Z87 XPower adotta una robusta circuiteria di alimentazione da ben 32 Fasi, espressamente progettata per garantire una stabilità assoluta, anche in condizione di overclock estremo. Gli stadi di alimentazione digitali sono di produzione International Rectifier. Precisamente vengono impiegati gli IR3550 PowIRstage, capaci di gestire fino a ben 60A di corrente erogata per ogni singola fase.

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All’interno di un singolo chip IR3550 sono contenuti sia i mosfet High-Side che quelli Low-Side e il mosfet che funge da controller. Questi mosfet sono contraddistinti da un basso RDS(On), ovvero quando si trovano in stato di attività sono in grado di garantire un’elevata efficienza mantenendo bassa la loro temperatura di esercizio.

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Lo smaltimento di calore generato dalla circuiteria di alimentazione e dal chip PLX è affidato ad un massiccio dissipatore di calore, fissato alla motherboard mediante l’uso di viti, ben più sicure delle tradizionali clip di plastica.

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Il contatto è garantito dall’utilizzo di un pad termico di buona qualità. Sicuramente degna di nota l’adozione di heatpipe del diametro di 8 mm aderenti alla nuova tecnologia proprietaria SuperPipe, sviluppata da MSI, che utilizza uno spessore maggiore sulle pareti della heatpipe per migliorare la capacità di dissipazione.

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{jospagebreak_scroll title=La Scheda Parte Seconda:}


MSI Z87 XPOWER – La Scheda Parte Seconda:


Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore, anche in previsione di overclock estremamente spinti, sono presenti una coppia di connettori di alimentazione 12v 8-Pin EPS.

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Spostandoci verso destra, sempre nella zona superiore, notiamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel e X.M.P., in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 3000MHz (OC).

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Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB. Per massimizzare le potenzialità in overclock delle RAM è stata adottata la tecnologia T-Topology, che consiste in una particolare disposizione degli slot DIMM al fine di ridurre al minimo le interferenze di segnale.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli ed una serie di pulsanti per facilitare le operazioni di overclock.

 

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Oltre ai classici pulsanti di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presenti sulla maggior parte delle schede madri, troviamo il pulsante OC Genie 4 per l’attivazione dell’omonima tecnologia di overclocking automatico, un pulsante Complete Discharge che a differenza del tradizionale Clear CMOS consente la cancellazione completa delle impostazioni della scheda madre, non limitandosi solamente al BIOS e VRAM ma rimuovendo le informazione anche dal PCH Z87 Express, ed una serie di pulsanti, denominati “Direct OC”, contrassegnati con i simboli [+] e [-].

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La funzione di questi pulsanti è relativamente semplice e intuitiva e consiste nella variazione “al volo” sia del moltiplicatore di frequenza del microprocessore e sia della frequenza del Base Clock (BCLK). Quest’ultima può essere aumentata/diminuita a discrezione dell’utente a step di 0.1MHz oppure di 1MHz, semplicemente agendo sullo switch “BCLK_STEP” posto nelle immediate vicinanze. Non mancano, inoltre, dei comodi Punti di Lettura (MSI V-Check Point), per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali.

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Uno dei punti di forza di questa scheda madre riguarda senza dubbio le possibilità di espansione offerte. A differenza della quasi totalità dei prodotti basati su PCH Z87 Express sono pienamente supportate le tecnologie Multi-GPU, di NVIDIA (SLI) ed AMD (CrossFireX), fino a ben quattro schede grafiche in parallelo (4-Way).

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Questo è stato reso possibile grazie all’implementazione di uno switch chip PLX PEX8747 PCI-Express 3.0, avente la funzione di aumentare il numero delle linee elettriche a disposizione, consentendo la realizzazione delle seguenti configurazioni avanzate.

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Oltre a ben cinque slot PCI-Express Gen 3.0 16x, di tipo meccanico, la scheda dispone anche di due slot PCI-Express 2.0 1x, utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate, controller dischi o recenti unità SSD.

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Inoltre per soddisfare le necessità di alimentazione in caso di configurazioni Multi-GPU particolarmente “esose” è stato inserito un connettore PCIe PWR a 6 pin.

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MSI Z87 XPOWER – La Scheda Parte Terza:


Appena sotto l’ultimo slot PCI-Express è posto un DIP-Switch a quattro vie, pensato per l’esclusione a livello hardware di uno o più slot, e di conseguenza delle relative schede grafiche installate. Questa funzionalità è denominata MSI CeaseFire ed è appositamente pensata per tutti coloro che per motivi prettamente pratici non riescono a rimuovere fisicamente le schede, come ad esempio i possessori di impianti a liquido o gli overclocker estremi che fanno uso di LN2.

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Nell’area in basso a destra sono presenti ben dieci porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di sei di queste porte è affidata al nuovo PCH Intel Z87 Express, mentre le ulteriori quattro porte presenti sono gestite da una coppia di controller ASMedia ASM1061.

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Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s. Le porte gestite dal PCH Intel supportano, inoltre, le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage.

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Il produttore ha dotato, inoltre, questo prodotto di una porta mSATA, utile per l’installazione di unità allo stato solido compatibili. Come precisato sull’etichetta, posta nella parte superiore delle porte SATA, nell’eventualità che venga occupato lo slot mSATA, la porta SATA n°5 risulterà disabilitata.

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Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, audio, USB 2.0 supplementari, lo switch CeaseFire, che abbiamo già osservato in precedenza, un sempre utile Debug Display a segmenti, un comodo pulsante per l’esclusione del Fast Boot, utile per poter accedere al BIOS su macchine dotate di sistema operativo Windows 8, e il pannello con i collegamenti alle funzioni del case.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.

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Grazie alla tecnologia Audio Boost, MSI offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco. Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.

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L’amplificatore cuffie integrato TI OPA1652, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile. Inoltre è stato implementato il supporto verso le tecnologie Sound Blaster X-Fi MB3 e SBX Pro Studio, capaci di offrire una serie di ulteriori effetti e funzioni di ottimizzazione per la più completa ed appagante esperienza audio possibile.

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Spostandoci verso la parte superiore sullo stesso lato troviamo il chipset che gestisce la porta LAN, un Killer E2205-B di Qualcomm Atheros che supporta il PCI Express 1.1 come interfaccia bus per le comunicazioni host, con supporto al power management e piena compatibilità ai Jumbo Frames.

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MSI Z87 XPOWER – La Scheda Parte Quarta:


Davvero notevole il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, ben 12 porte di cui otto direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e quattro sfruttabili utilizzando la coppia di header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata non soltanto al PCH Z87 Express di Intel, ma anche ad una coppia di controller supplementari ASMedia ASM1074.

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Comunemente alla maggior parte delle soluzioni Z87 Express, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente molto curato. Degno di nota il logo aziendale retroilluminato durante l’utilizzo della scheda.

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La nuova Z87 XPower è dotata, inoltre, di connettività WiFi e Bluetooth. Per la precisione viene fornito un modulo Intel WiDi Centrino Wireless-N 2230, con supporto WiFi 802.11 b/g/n e Bluetooth 4.0, installabile nell’apposito connettore presente on-board. Nella dotazione sono fornite anche due comode antenne orientabili con base magnetica.

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Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:

  • 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
  • 1 x Pulsante Clear CMOS;
  • 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
  • 2 x Porte USB 2.0 (colore nero);
  • 8 x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 1 x Porta LAN RJ45;
  • 1 x HD Audio 6 in 1 Jack;
  • 2 x Uscita HDMI;
  • 1 x Uscita Display Port.

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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.

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MSI Z87 XPOWER – Uno sguardo al BIOS Parte Prima:


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La nuova MSI Z87 XPower adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “Click BIOS 4”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale presente sul sito del produttore (1.1), molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.

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Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “OC Series” per quanto riguarda il tema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Del tutto migliorata, inoltre, anche la gestione del mouse, includendo anche la possibilità di gestire la “rotellina” per lo scroll.

La prima schermata, mostrata immediatamente dopo l’accesso, include alcune tra le più importanti informazioni, tra cui la temperatura d’esercizio del processore e del sistema, la data e l’ora, la versione del BIOS in uso, il modello del processore e il quantitativo di memoria RAM installata (con le relative frequenze operative) e la selezione della periferica di boot preferita.

Troviamo, inoltre, la possibilità di abilitare la funzione “OC Genie” con un semplice click del mouse. Le varie sezioni sono del tutto ordinate e accessibili tramite comodi pulsanti posti ai lati della schermata principale. Lo spazio centrale è esclusivamente dedicato a ospitare l’elenco dei vari parametri a disposizione.

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La colonna di sinistra include le sezioni Settings, OC ed M-Flash, anch’esse accessibili con un semplice click del mouse. In “Settings” sono raggruppati tutti i principali parametri della macchina, quali impostazioni di Data e Ora, attivazione o disattivazione delle varie periferiche integrate (controller USB, SATA, IEEE1394, Audio etc.), impostazione avanzata della grafica integrata, attivazione o disattivazione delle tecnologie Intel Rapid Start e Smart Connect, le impostazioni avanzate dedicate all’avvio e al nuovo sistema operativo Windows 8, e le varie opzioni di salvataggio delle modifiche apportate.

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MSI Z87 XPOWER – Uno sguardo al BIOS Parte Seconda:


La sezione “OC” è quella che senz’altro interesserà di più agli appassionati. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri a disposizione sono a dire poco numerosi, inoltre, la nuova piattaforma Haswell, introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, richiedendo la presenza di una serie di nuovi acronimi per identificare la funzione di alcuni dei parametri più importanti.

Tra queste non possiamo non menzionare la reintroduzione dei divisori di frequenza per quanto riguarda il BUS di sistema, caratteristica che offre un più ampio margine di manovra in fase di overclocking, consentendo di mantenere le frequenze operative dei vari componenti sempre entro le specifiche.

Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto da MSI appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione. Tra i parametri più “interessanti” segnaliamo la funzione Enhanced Turbo, già incontrata nei prodotti dotati di PCH Z77 Express, che consente di estendere l’aumento di frequenza previsto dalla tecnologia Turbo Boost di Intel a tutti i core che compongono il processore, garantendo un discreto incremento prestazionale in tutti gli applicativi fortemente multi-threading.

Una delle novità introdotte con i nuovi microprocessori Intel Haswell riguarda senza dubbio la nuova logica di regolazione delle tensioni di alimentazione, completamente integrata (iVR).

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Tutte le tensioni, esclusa quella del comparto RAM, partono ora da un unico segnale, denominato VCCIN (o CPU Input Voltage) che viene poi distribuito, per mezzo del regolatore di tensione integrato, verso tutte le varie componenti interne (Core/Cache, Ring, GFX e System Agent).

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La sezione “M-Flash” offre la possibilità di procedere con l’aggiornamento/backup del BIOS della scheda madre.

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Passando alla colonna di destra possiamo notare altre tre sezioni: OC Profile, Hardware Monitor e Board Explorer. In “OC Profile”, come facilmente intuibile, è possibile anche salvare le impostazioni sotto forma di pratici profili, non solo sulla memoria a disposizione (fino a un massimo di 6 profili), ma anche su una qualsiasi chiavetta USB, in modo da poterli ricaricare in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente.

Nell’Hardware Monitor, invece, è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Si possono settare le modalità di funzionamento delle ventole ed i controlli sulle temperature. Infine la sezione “Board Explorer” offre una panoramica della scheda madre, con alcuni dettagli sulle componenti installate.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre MSI Z87 XPOWER, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.

La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard Z87 XPOWER è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da MSI. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

Ora siamo pronti per analizzare la tecnologia Lucid Virtu Universal MVP 2.0.

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Tecnologia Lucid Virtu Universal MVP 2.0


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Il software Lucid Virtu Universal MVP si presenta come una naturale evoluzione dell’ormai nota tecnologia Lucid Virtu, in grado di porsi tra il driver video e il sistema operativo, con lo scopo di reindirizzare le chiamate verso la GPU più adatta allo svolgimento dell’operazione.

In questo modo sarà possibile affiancare al controller grafico integrato una soluzione discreta, in maniera da sfruttare appieno le peculiarità di entrambe soltanto quando necessario e in modo del tutto trasparente. Questo si traduce, ovviamente, in minori consumi durante il normale utilizzo della macchina, in quanto per la semplice navigazione sul web, la riproduzione di contenuti multimediali e quant’altro verrà impiegata esclusivamente la GPU integrata nel processore Intel, che come sappiamo è più che adeguata allo scopo.

Qualora servirà, invece, maggiore potenza di calcolo, come ad esempio durante l’esecuzione di applicativi o videogiochi 3D, la chiamata non sarà reindirizzata verso la GPU integrata ma bensì verso la GPU discreta, sicuramente contraddistinta da performance più elevate.

Un altro vantaggio è quello di poter sfruttare la tecnologia Intel QuickSync anche se nel sistema è installata una scheda grafica discreta. Qualora venga eseguito un qualsiasi applicativo in grado di sfruttare la tecnologia di accelerazione hardware Intel, questo verrà automaticamente gestito dalla GPU integrata.

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Il nuovo Virtu Universal MVP 2.0 reintroduce e migliora le tecnologie già presenti nella precedente versione, vale a dire HyperFormance e Virtual Vsync. Entrambe queste tecnologie sono finalizzate ad incrementare le prestazioni nei titoli più diffusi e a migliorare la resa grafica delle immagini minimizzando il fastidioso fenomeno del “Tearing” dovuto alla sovrapposizione dei frame qualora il frame rate sia superiore alla frequenza di refresh del monitor (solitamente 60Hz).

La causa di questo fastidioso fenomeno è semplicissima; se la scheda grafica è molto potente, capace quindi di superare agevolmente, in termini di FPS, la frequenza di refresh del monitor, quest’ultimo si troverà ancora occupato a visualizzare un frame, nello stesso momento in cui la GPU gli invia i successivi in rapida successione.

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La soluzione a questo problema è l’attivazione del Vsync nel pannello dei driver grafici, o nelle opzioni del gioco in uso; questa indispensabile funzionalità consente di porre un “limite” al frame rate in relazione alla frequenza di refresh del proprio monitor, evitando che si verifichi, quindi, tale sovrapposizione. Appare ovvio che in questo modo le potenzialità delle potenti schede grafiche di ultima generazione non saranno mai sfruttate appieno, o almeno così è stato fino all’introduzione della tecnologia Virtual Vsync.

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Interfaccia grafica del programma Virtu MVP 2.0

Grazie all’uso combinato della soluzione grafica integrata nel processore e della tradizionale scheda grafica discreta, infatti, quest’ultima può “sprigionare” tutta la sua potenza, in quanto sarà compito dell’integrata quello di riorganizzare i frame, impedendo che si sovrappongano e inviando solo quelli corretti al display, eliminando di fatto qualsiasi distorsione dell’immagine. Virtualmente, quindi, la scheda grafica è in grado di generare più frame, aumentando sensibilmente anche il tempo di risposta.

Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale. Andiamo ad analizzare la procedura per una corretta configurazione di Lucid Virtu MVP 2.0 Universal.

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Procedura di configurazione per Lucid Virtu MVP 2.0 Universal:


Analizziamo la procedura per una corretta configurazione di Lucid Virtu MVP 2.0 Universal.


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1) Per prima cosa dobbiamo munirci di una scheda madre certificata, come ad esempio la maggior parte dei nuovi prodotti dotati di PCH Intel Z87 Express, tra cui anche la nostra MSI Z87 XPower;

2) Nel BIOS della scheda madre è necessario attivare la tecnologia Lucid Virtu, solitamente disabilitata di default;

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3) A questo punto è necessario selezionare la modalità preferita tra le due che vi andiamo brevemente a descrivere:

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– i-Mode: questa modalità comporta una leggera perdita di prestazioni nei giochi 3D. Consente comunque di sfruttare tutte le nuove funzionalità della tecnologia MVP (HyperFormance e Virtual Vsync), le funzionalità speciali della soluzione integrata (es. Intel QuickSync), senza rinunciare al risparmio energetico quando non è utilizzato nessun gioco 3D. Per sfruttare questa modalità il display dev’essere collegato all’uscita video presente sulla scheda madre, e nel BIOS dev’essere impostata l’IGP come soluzione predefinita;

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– d-Mode: la modalità d-mode è pensata per ottenere performance 3D senza compromessi, sfruttando appieno le potenzialità della soluzione grafica discreta installata nel sistema, senza però rinunciare alle nuove funzionalità dell’MVP (HyperFormance e Virtual Vsync) e alle funzionalità speciali dell’integrata (es. Intel QuickSync). Questa modalità non include funzionalità di risparmio energetico. Per sfruttarla il display dev’essere collegato all’uscita video della vga discreta e nel BIOS dev’essere impostata la discreta (PEG) come soluzione predefinita e, se previsto, dev’essere attivo il supporto multi monitor.

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4) Scelta la modalità preferita è sufficiente procedere con l’installazione dei driver di entrambe le soluzioni grafiche presenti (Integrata e Discreta);

5) Una volta portata a termine l’operazione è possibile installare il software Lucid Virtu Universal MVP 2.0. A tale proposito vi consigliamo di procedere al download dell’ultima versione disponibile sul sito LucidLogix, accessibile a questo indirizzo.

6) Completata anche questa procedura d’installazione avremo accesso al nuovo pannello di controllo Virtu MVP 2.0, contraddistinto da un’interfaccia grafica più accattivante e curata rispetto alla precedente versione, capace di integrarsi alla perfezione anche nel nuovo sistema operativo Windows 8. Oltre alla classica modalità avanzata, che permette di regolare nel dettaglio i vari parametri, è disponibile anche una modalità semplificata, pensata per lo più per gli utenti meno smaliziati, che consente solamente l’attivazione e la disattivazione delle tecnologie HyperFormance e Virtual Vsync.

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Nella modalità avanzata è previsto un pratico menù superiore, dal quale è possibile accedere con facilità a tutte le varie sezioni che compongono il pannello.

– Main: In questa prima schermata avremo la possibilità di attivare o disattivare la tecnologia Virtu MVP 2.0, semplicemente cliccando sull’apposito pulsante a sinistra. Inoltre è possibile abilitare o meno il logo MVP in uno dei quattro angoli dello schermo, qualora venga eseguita un’applicazione in grado di sfruttarne le funzionalità.

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– Performance: In questa seconda schermata è possibile attivare o disattivare, semplicemente cliccando sugli appositi pulsanti, le tecnologie HyperFormance e Virtual Vsync.

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– Application: in questa schermata viene mostrata la lista di tutte le applicazioni in grado di sfruttare correttamente la tecnologia Lucid Virtu MVP 2.0. Tramite segno di spunta avremo la possibilità di scegliere la modalità operativa (i-Mode oppure d-Mode) e abilitare o meno l’HyperFormance per ogni singola applicazione. Qualora una particolare applicazione o gioco non sia nell’elenco, neppure con l’ultima versione del software installata, sarà possibile aggiungerla manualmente cliccando sul tasto in basso “Add” e selezionando il rispettivo eseguibile. In questa maniera, per così dire “forzata”, non è garantito il corretto sfruttamento della tecnologia, è quindi a rischio e pericolo dell’utente.

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– Advanced: in questa schermata è offerta la possibilità di cambiare il linguaggio del testo, scegliendo tra l’elenco delle lingue disponibili (tra cui purtroppo manca l’italiano), reimpostare i parametri predefiniti e avviare manualmente la ricerca di eventuali aggiornamenti del software.

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– About: quest’ultima schermata ha come unico scopo quello di informare l’utilizzatore sulla versione del software correntemente installata nel sistema e sulla corretta attivazione della licenza.

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Ed ora passiamo ai test sulla piattaforma MSI Z87 XPOWER.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare non soltanto le performance velocistiche del nuovo microprocessore Intel Core i7 4770K, basato su architettura Haswell ma, soprattutto, le potenzialità offerte dalla nuova scheda madre MSI Z87 XPower. Come memorie abbiamo usato un Kit di Corsair, precisamente le Vengeance Pro DDR3 2400MHz C10 Red da 16Gb.

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

  • Default: Intel Core i7 4770K Default (3.5/3.9GHz) / RAM 1.600MHz 9-9-9-24-1T;
  • OC Daily: Intel Core i7 4770K OC (4.4GHz) / RAM 2.400MHz 10-12-12-31-2T.

La scheda grafica utilizzata, una NVIDIA GeForce GTX 780 3GB Reference, è stata mantenuta entro le specifiche del produttore (863/1502/902).

Il sistema operativo, Microsoft Windows 8 Pro X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti.


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV Ray 3.7 RC7;
  • Blender 2.67b – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 8.0 64bit;
  • SiSoftware Sandra 2013 SP5 (19.58);
  • AIDA64 Extreme 3.00.2500.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.0 Final – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1a;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11;
  • 3DMark Fire Strike;
  • Unigine Heaven Benchmark v4.0;
  • Unigine Valley Benchmark v1.0.

Prestazioni Giochi DX11


  • Alien vs Predator;
  • Lost Planet 2;
  • Metro Last Light;
  • Sniper Elite V2;
  • Tomb Raider 2013;
  • GRID 2.

Prestazioni Storage (USB 3.0 / SATA III 6Gb/s)


  • Crystal Disk Mark 3.0.2f;
  • ATTO Disk Benchmark 2.47.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla MSI Z87 XPower.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/8Thread.


POV-Ray 3.7 RC7:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.67b – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


WPrime Benchmark v2.10:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 8.0 – 64bit:


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione delle suite CPU Mark, Memory Mark e 3D Graphics Mark.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2013 SP5 – 19.58:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.


AIDA64 Extreme 3.00.2500:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Prima:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 5.00 Final – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.1a:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.


3DMark 2013:


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level.

Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando il preset Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i singoli risultati Graphics e Physics.


Unigine Heaven Benchmark v4.0:


Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.


Unigine Valley Benchmark v1.0:


Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


Alien vs Predator:


alien

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.

All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_Alien_vs_Predator


Lost Planet 2 – DX11:


LostPlanet2ok

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.

Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Lost_Planet_2

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}


Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Metro Last Light:


Metro_Last_Light

Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.

Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Metro_LL


Sniper Elite V2:


Sniper_Elite_V2

Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.

Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.

L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Sniper_Elite_V2

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}


Prestazioni Giochi – Parte Terza:


Tomb Raider (2013):


tomb-raider-reboot

Il nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.

Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.

La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi??

I test sono stati condotti con il benchmark toolAdrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_Tomb_Raider_2013


GRID 2:


GRID_2

GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.

Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.

Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico. 

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_7_-_GRID_2

Come possiamo osservare dai nostri test, la scheda madre MSI Z87 XPOWER, si comporta decisamente bene, sfruttando in pieno tutte le potenzialità che il nuovo chipset Intel Z87 Express dispone. La potenza sprigionata è di altissimo livello e fin da subito ci accorgiamo della sua stabilità e solidità.

I risultati da noi ottenuti sono decisamente ottimi. Anche dal punto di vista prettamente legato alla pratica dell’overclock, la soluzione Z87 XPOWER, si dimostra capace di raggiungere, senza alcuna incertezza, frequenze da daily use decisamente eccellenti.

La scheda madre MSi è in grado di gestire senza problemi, a patto di avere una buona scheda video, anche i giochi di utima generazione. Nel nostro caso la soluzione NVIDIA GeForce GTX 780 3GB Reference, è in grado di garantire prestazioni molto elevate. Non possiamo che essere soddisfatti da quanto realizzato.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage:}


Prestazioni Storage (SATA III 6Gb/s & USB 3.0):


Prestazioni_Controller_SATA_III_6Gbs_Intel_Z87_Express__ASMedia_ASM1061


Crystal Disk Mark 3.0.2f:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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147-msi-z87-xpower-storage-sata3-crystal-asmedia


ATTO Disk Benchmark 2.47:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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Considerazioni:


Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel Z87 Express sono di ottimo livello, nettamente superiori rispetto a quelle raggiunte sfruttando, invece, il controller supplementare ASMedia ASM1061, sia in lettura che in scrittura. Ricordiamo che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dai rispettivi produttori.


Prestazioni_Controller_USB_3.0_Intel_Z87_Express__ASMedia_ASM1074


Crystal Disk Mark 3.0.2f:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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ATTO Disk Benchmark 2.47:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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Considerazioni:


Il supporto nativo allo standard di trasmissione USB 3.0, da parte del nuovo PCH Intel Z87 Express, è in grado di garantire prestazioni più che buone, allineate alla maggior parte dei controller di terze parti finora impiegati dai vari produttori, compreso l’ASM1074 presente sulla MSI Z87 XPower.

Le prove effettuate con i software Crystal Disk Mark e ATTO Disk Benchmark mostrano un sostanziale “pareggio” delle prestazioni tra questi due controller. Ricordiamo ancora una volta che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dai rispettivi produttori.

{jospagebreak_scroll title=Overclock automatico con OC Genie 4:}


Overclock automatico con OC Genie 4:


Tra le tante caratteristiche e funzionalità interessanti implementate da MSI su questo prodotto, troviamo l’evoluzione della tecnologia proprietaria per l’overclocking automatico, giunta alla sua quarta revisione e denominata OC Genie 4.

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Questa funzionalità consente, per chi ha poca dimestichezza con il BIOS e con l’impostazione dei vari parametri e voltaggi, di effettuare un overclock del tutto automatizzato del sistema, semplicemente premendo il pulsante dedicato.

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Inoltre, tramite un comodo selettore (identificato come OC_Switch), posto in prossimità del pulsante principale OC Genie, è possibile scegliere tra due distinte modalità di overclock automatico: Gear 1 e Gear 2. Andiamo ora a verificarne il corretto funzionamento.

Non appena selezionata la modalità preferita e premuto il pulsante OC Genie abbiamo avviato il computer. Questo ha effettuato un paio di falsi avvii, fino a giungere, al terzo tentativo all’avvio vero e proprio.

Una volta entrati nel sistema operativo abbiamo notato come l’OC Genie abbia svolto abbastanza bene il suo lavoro. Selezionando, tramite selettore, la modalità Gear 1, la frequenza del processore è stata incrementata fino a 4.0GHz, agendo esclusivamente sul moltiplicatore (aumentato a 40x).

Le memorie (Corsair Vengeance Pro) sono state impostate automaticamente ai valori di targa, ovvero 2.400MHz con latenze pari a 10-12-12-31-2T. A seguire vi mostriamo uno screen del SuperPI in modalità 32M, portato a termine senza alcun problema.

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La modalità Gear 2 non presenta sostanziali differenze; ad essere ulteriormente incrementata è solamente la frequenza del processore, che raggiunge quota 4.2GHz, sempre tramite aumento del solo moltiplicatore. Le memorie RAM sono state impostate ancora una volta ai valori di targa. Anche in quest’occasione abbiamo provato ad eseguire il SuperPI 32M, ancora una volta superato senza alcun segno di instabilità.

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Dobbiamo ammettere che, al contrario delle aspettative e rispetto a quanto osservato nelle precedenti revisioni di questa tecnologia proprietaria, notiamo una regolazione sensibilmente più accurata delle tensioni applicate automaticamente. In entrambe le modalità di overclocking (Gear 1 e Gear 2), infatti, non abbiamo rilevato i tradizionali valori “spropositati”, tipici delle modalità di overclock automatiche, bensì valori abbastanza precisi e solo di poco superiori a quelli che si sarebbero potuti ottenere con un tuning di tipo manuale.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

Procediamo ora con i test di massimo overclock, in modalità manuale.

{jospagebreak_scroll title=Overclock Manuake e Consumi Rilevati:}


Overclock Manuale e Consumi Rilevati:


Test di Overclock Manuale:


Dopo aver verificato in prima persona il funzionamento dell’OC Genie 4, procediamo con il metodo completamente opposto, ovvero l’overclock di tipo manuale.

La nuova MSI Z87 XPower è una scheda madre innegabilmente progettata per l’overclocking estremo, vantando caratteristiche tecniche e funzionalità esclusive che la rendono un prodotto davvero unico e capace di soddisfare anche gli appassionati più esigenti.

Caratteristiche come una stabilità pressoché assoluta e grande semplicità di configurazione dei parametri sono probabilmente le peculiarità maggiormente evidenziate durante l’utilizzo. Aggiornando il BIOS all’ultima versione ufficiale disponibile al momento delle prove (1.1), non abbiamo riscontrato alcuna problematica ad essa imputabile. Il sistema ha sempre reagito al meglio, anche impostando valori abbastanza spinti.

Tornando alle nostre prove, come anticipato, siamo rimasti decisamente soddisfatti dai risultati ottenuti. La ricerca della massima frequenza di BCLK ci ha condotto, anche grazie alle nuove funzionalità di overclocking della piattaforma Haswell, sino a un buon 163.02MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.

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Niente da dire anche per quanto riguarda l’overclock delle RAM in nostro possesso (2x8GB Corsair Vengeance Pro 2400 CL10). Mantenendo le latenze entro i valori di targa (10-12-12-31-2T) siamo riusciti a raggiungere, senza alcun problema di stabilità, una frequenza di ben 2.602MHz.

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Infine, la massima frequenza raggiunta stabilmente dal nostro processore (Intel Core i7 4770K), servendoci di sistema di raffreddamento Phase Change Single Stage, è stata di 5.613MHz, impostando il moltiplicatore a 56x ed il BCLK a 100.2MHz. Precisiamo che il nostro sample non è certamente dei più “fortunati” in quanto a overclock.

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I risultati ottenuti non fanno che confermare appieno le ottime potenzialità in overclock di questa scheda madre oltre che l’elevata qualità della robusta circuiteria di alimentazione di cui è dotata. Non possiamo che essere molto soddisfatti!.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.


Consumi Rilevati:


Per concludere abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
  • Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
  • Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).

Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa scheda madre targata MSi.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-platinum-bbPrestazioni/Overclock:cinque
Consumi:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

La nuova MSI Z87 XPower si colloca innegabilmente al vertice dell’offerta della nota azienda taiwanese, per quanto riguarda le soluzioni dedicate alla recente piattaforma Intel Haswell. Basta semplicemente osservare la scheda per rendersi subito conto che non ci troviamo di fronte ad un prodotto “normale”, bensì ad una soluzione curata fin nei minimi dettagli, espressamente pensata per soddisfare appieno non solo gli utenti più esigenti, ma soprattutto gli appassionati di overclocking estremo.

Sono numerose, infatti, le funzionalità proprietarie implementate e appositamente dedicate all’overclock, basti pensare alla tecnologia CeaseFire, che consente di disattivare a livello hardware i singoli slot PCI-Express, ai pulsanti DirectOC, che consentono di aumentare/diminuire “al volo” la frequenza di BCLK ed il moltiplicatore CPU, il pulsante Complete Discharge, che garantisce una cancellazione totale delle impostazioni, la tecnologia T-Topology, per massimizzare l’overclocking del comparto di memoria RAM, un PCB in fibra di vetro più spesso (da ben otto strati), capace di ridurre al minimo le interferenze ed aumentare la resistenza all’umidità, e soprattutto una robusta circuiteria di alimentazione DigitALL da ben 32 fasi, contraddistinta da componenti discreti Military Class 4 di eccellente qualità.

I “pregi” non si limitano a questo, la nuova ammiraglia vanta una zona socket priva di componenti ad alto profilo in maniera tale da facilitare la coibentazione, indispensabile durante le sessioni di overclock estremo. Sensibilmente migliorata anche la tecnologia proprietaria di overclocking automatico OC Genie, giunta alla sua quarta revisione. Come abbiamo avuto modo di osservare durante le nostre prove, infatti, è stata di gran lunga perfezionata la regolazione automatizzata delle varie tensioni di alimentazione, avvicinandosi davvero molto a quanto ottenibile con un tuning di tipo manuale.

MSI_Z87_XPower_-_foto_finale

Notevole attenzione è stata rivolta anche nella progettazione del “massiccio” sistema di dissipazione passivo dedicato alla circuiteria di alimentazione che, grazie alla tecnologia proprietaria SuperPipe, garantisce il mantenimento di basse temperature di esercizio anche in situazione di forte stress.

Proprio riguardo ai test di stabilità è doveroso menzionare la certificazione OC di cui è provvista la Z87 XPower, finalizzata ad assicurare la sopravvivenza solamente dei migliori esemplari. Le schede madri “OC Certified” di MSI, infatti, vengono sottoposte a 24 ore continuative di Prime95, con CPU fortemente fuori specifica e senza alcun flusso d’aria. E’ evidente che se una scheda riesce a sopravvivere a questi test, può gestire senza problema qualsiasi tipo di overclock!

Decisamente ben strutturato il nuovo Click BIOS 4, che in un’interfaccia a dire poco accattivante, in pieno stile “OC Series”, include, in maniera del tutto ordinata, un impressionante quantitativo di parametri dedicati all’overclock. Ottimo il livello di maturità raggiunto nonostante si tratti di una delle prime versioni ufficiali rilasciate.

Straordinarie anche le possibilità di espansione offerte che, grazie alla presenza di ben cinque slot PCI-Express 3.0 16x e di un bridge PLX PEX8747, consentono la realizzazione di configurazioni Multi-GPU NVIDIA e AMD estreme, fino ad un massimo di quattro schede grafiche in parallelo. Presente anche un comodo slot mSATA, utile per procedere all’installazione di uno dei nuovi SSD compatibili.

Tuttavia, la nuova Z87 XPower non è un prodotto votato esclusivamente all’overclocking, bensì vanta caratteristiche e funzionalità tipiche dedicate anche ai videogiocatori più esigenti. Troviamo un modulo Intel WiFi/Bluetooth 4.0 (dotato di due ottime antenne orientabili con base magnetica) e un’interfaccia Gigabit Ethernet di alto livello, basata su chip di rete ad alte prestazioni Qualcom Atheros Killer E2205-B.

Questo chip garantisce che il gioco in rete locale ed online possa essere gratificante annullando di fatto i fastidiosissimi LAG (LAtency Gap) che trasformano le sessioni di gioco in un’esperienza davvero frustrante. L’utility di gestione fornita a corredo è molto completa e facile da utilizzare nonché ampiamente configurabile.

Anche il sottosistema audio integrato MSI Audio Boost è pensato per offrire la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco. Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.

L’amplificatore cuffie integrato TI OPA1652, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile. Inoltre è stato implementato il supporto verso le tecnologie Sound Blaster X-Fi MB3 e SBX Pro Studio, capaci di offrire una serie di ulteriori effetti e funzioni di ottimizzazione per la più completa ed appagante esperienza audio possibile.

Pienamente supportata anche la nuova tecnologia Lucid Virtu Universal MVP 2.0, in grado di porsi tra il driver video e il sistema operativo, con lo scopo di reindirizzare le chiamate verso la GPU più adatta allo svolgimento dell’operazione. In questo modo sarà possibile affiancare al controller grafico integrato una soluzione discreta, in maniera da sfruttare appieno le peculiarità di entrambe (una tra tutte il QuickSync di Intel) soltanto quando necessario e in modo del tutto trasparente.

Molto ricca la dotazione accessoria fornita, che comprende tutto il necessario per sfruttare appieno tutte le funzionalità messe a disposizione dal prodotto. Per quanto riguarda il software, oltre agli immancabili driver e utility dedicate all’overclocking, segnaliamo la presenza di una copia del software Lucid Virtu MVP 2.0 in edizione Pro.

La nuova MSI Z87 XPower è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 400€ IVA compresa, cifra certamente non alla portata di tutti, ma ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle potenzialità offerte da questo prodotto.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
  • Espressamente progettata per l’overclock estremo;
  • Presenza di numerose funzionalità dedicate all’overclock;
  • Eccellente e robusta circuiteria di alimentazione DigitALL da ben 32 Fasi;
  • Notevole stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
  • Certificazione OC;
  • Ottime prestazioni in ogni ambito;
  • Supporto Multi-GPU NVIDIA e AMD fino al 4-Way;
  • Presenza di bridge PLX PEX8747;
  • Presenza di uno slot mSATA;
  • Ottime funzionalità a disposizione dei videogiocatori;
  • Click BIOS 4 completo ed intuitivo;
  • Perfezionata tecnologia OC Genie 4;
  • Modulo Intel WiFi/Bluetooth 4.0 fornito in dotazione;
  • Ottime feature a disposizione dei videgiocatori;
  • Scheda di rete ad alte prestazioni Qualcom Atheros Killer E2205-B;
  • Sottosistema audio (MSI Audio Boost) di ottima qualità;
  • Supporto Lucid Virtu Universal MVP 2.0 (con licenza Pro);
  • Dotazione accessoria davvero molto ricca.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia Logo_MSIper il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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