Non è passato molto tempo quando AMD ha svelato le sue ultime nuove CPU destinate ai sistemi desktop e appartenenti alla nota famiglia FX, una particolare serie di prodotti che da sempre è sinonimo di massime prestazioni ed elevate potenzialità in overclock, grazie alla presenza di un moltiplicatore di frequenza completamente sbloccato. Tutti i nuovi modelli si basano sulla rodata architettura Piledriver, le cui caratteristiche e potenzialità sono ormai ben note agli appassionati di tutto il mondo, integrano ben otto core e per ovvi motivi non racchiudono al loro interno, a differenza delle ormai diffuse APU, una componente grafica. Tra le nuove soluzioni al debutto spiccano due versioni indubbiamente molto appetibili, contraddistinte da un TDP di appena 95W e facilmente identificabili grazie alla presenza del suffisso “E” nel model number, capaci di garantire una maggiore efficienza grazie ad una più accurata regolazione delle tensioni di alimentazione e delle frequenze operative. Nell’articolo che vi proponiamo quest’oggi osserveremo proprio uno di questi particolari modelli, nello specifico il nuovo FX-8320E, in abbinamento ad una scheda madre basata su chipset AMD 970 e ad una scheda grafica discreta Radeon R9 285. Una configurazione che, tirando le somme, appare indubbiamente molto equilibrata e contraddistinta da un ottimo rapporto prezzo prestazioni, capace di garantire una buona esperienza d’uso anche negli scenari più impegnativi, come ad esempio il gaming. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura!
Introduzione:
Advanced Micro Devices o AMD, è una multinazionale americana ormai più che consolidata. La sede principale dell’azienda si trova a Sunnyvale, in California. A oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di microprocessori e chipset per il settore consumer, server e workstation. A seguito della fusione con ATI, avvenuta nel 2006, il listino del colosso americano si è arricchito con chip grafici integrati e discreti.
La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company (TFC). Nel 2007, AMD si è classificata come undicesima produttrice mondiale di semiconduttori. Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a GlobalFoundries.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente indirizzo.
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AMD Piledriver – Uno sguardo all’architettura:
Così come la precedente architettura Bulldozer, anche la nuova nata dell’azienda americana, nota con il nome in codice Piledriver, si presenta davvero molto complessa.
In una superficie complessiva del die di circa 315mm2 sono stati integrati circa 1.2 Miliardi di Transistor, veramente notevole. L’obiettivo finale è quello di ottenere un microprocessore dalle caratteristiche ben bilanciate, sia in termini di prestazioni velocistiche e sia in termini di costo finale.
Uno degli aspetti fondamentali che accomunano la nuova architettura con la precedente riguarda quello che l’azienda definisce “Modulo”, che altro non è se non la fusione vera e propria tra due singoli core fisici che si trovano a condividere parte delle loro risorse. Ogni singolo modulo, infatti, è in grado di gestire due thread in maniera indipendente, grazie alla presenza di una coppia di unità di elaborazione Integer e una singola unità di elaborazione Floating Point condivisa.
Tale approccio è principalmente dettato dal fatto che un tradizionale processore, negli applicativi d’uso comune, si trova a eseguire con più frequenza elaborazioni di tipo Integer. Questo consente, a un modulo Piledriver, di avvicinarsi davvero molto a due core fisici completi, almeno nella maggior parte delle situazioni.
L’unità Floating Point condivisa è stata completamente ridisegnata per l’occasione, in modo tale da supportare tutte le principali istruzioni ISA fino alle SSE 4.2, le AES, oltre alle nuove istruzioni AVX (Advanced Vector Extension), introdotte anche dalla controparte Intel con l’architettura Sandy/Ivy Bridge, FMA3 (Fused Multiply-Add 3) e F16C (Floating Point 16bit Convert). Grazie a una coppia di blocchi FMAC a 128bit, la nuova FPU è in grado di operare contemporaneamente su due istruzioni a 128 bit per core, oppure, sfruttandoli in parallelo, su una singola istruzione a 256 bit per ogni singolo modulo.
La potenziata unità di Front-End sfrutta ora un decoder a quattro vie che consente a ogni modulo di Piledriver di decodificare fino a quattro istruzioni per ogni ciclo di clock, una in più rispetto a quanto era capace l’architettura alla base dei vecchi Phenom II. Sono presenti, inoltre, tre scheduler indipendenti, dei quali due abbinati alla coppia di unità Integer, e uno abbinato all’unità Floating Point condivisa.
L’allungata pipeline interna alle unità di Integer, da una parte rende possibile il raggiungimento di frequenze operative molto superiori, dall’altra implica però una forte dipendenza con le unità di Branch Prediction. Si è reso quindi necessario, da parte degli ingegneri AMD, un duro lavoro di rinnovo e potenziamento, al fine di migliorarne l’efficienza rispetto alla precedente architettura Bulldozer. Troviamo, inoltre una più capiente Instruction Window, così da processare le istruzioni in maniera più efficiente.
Per quanto concerne la Cache, ogni modulo di Bulldozer prevede un primo livello (Cache L1), di tipo associativo a due vie, ampio 64KBytes, dedicato alle istruzioni, posto a monte dell’unità di fetch. Una seconda porzione di Cache di primo livello, sempre di tipo associativo ma a quattro vie, da 16KBytes, dedicata questa volta ai dati, è affiancata a ogni unità Integer. Troviamo poi un secondo livello (Cache L2) associativo a sedici vie, ampio 2MBytes, condiviso tra i due “pseudo core” che compongono il modulo. Infine è previsto un terzo livello (Cache L3), di ben 8MBytes, di tipo associativo a sessantaquattro vie, condiviso fra tutti i core che compongono il processore.
Il Memory Controller Integrato (IMC) è sempre di tipo Dual Channel e offre ufficialmente supporto a moduli DDR3 con frequenze di funzionamento fino a ben 1.866MHz. Sempre all’interno del die del processore troviamo ben quattro link Hyper-Transport di tipo 16-bit/16-bit in ricezione e trasmissione.
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Principali caratteristiche delle nuove CPU AMD 2014 FX-Series:
Il colosso di Sunnyvale ha recentemente introdotto tre nuovi microprocessori appartenenti alla famiglia FX, tutti ovviamente basati su architettura Piledriver e contraddistinti dalla presenza di ben otto core integrati.
A differenza dei modelli già presenti sul mercato queste nuove soluzioni possono contare su un processo produttivo a 32nm certamente più maturo, aspetto che garantisce, tra le altre cose, una maggiore efficienza energetica. Vengono proposti, infatti, due particolari modelli, identificati dalla presenza del suffisso “E” nel model number, contraddistinti da un TDP di appena 95W, ben inferiore quindi rispetto ai canonici 125W delle altre soluzioni FX-8000 e più che dimezzato rispetto ai 220W della serie di punta FX-9000.
Questo è stato ovviamente reso possibile, come preannunciato, grazie al graduale nonché naturale affinamento del processo di produzione, oltre che grazie ad una più accurata regolazione delle tensioni di alimentazione e della gestione delle frequenze operative. Osserviamo ora le principali caratteristiche dei nuovi modelli presentati, raggruppati nella seguente tabella.
Così come le precedenti soluzioni, anche questi nuovi modelli sono concepiti per essere impiegati su schede madri Socket AM3+, dotate di chipset AMD Serie 900. Altra caratteristica comune è la presenza di un moltiplicatore di frequenza completamente sbloccato a salire, aspetto che semplifica enormemente la pratica dell’overclocking.
Il Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual-Channel, supporta ufficialmente moduli di memoria DDR3 fino a una frequenza massima di 1.866MHz o ben 2.133MHz a seconda del modello.
La famiglia di microprocessori FX nasce come naturale completamento della line-up di AMD, affiancandosi alle altre piattaforme presentate, integrando caratteristiche proprie di processori high-end, volutamente estromesse nei modelli di fascia inferiore.
Tra queste, vi è una predisposizione nativa all’overclocking, grazie al moltiplicatore sbloccato su tutti i modelli, facendoci capire come l’azienda punti molto al settore “enthusiast”, che è quello più propenso a spremere con sistemi di raffreddamento non convenzionali i propri componenti.
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Chipset AMD Serie 900 – Caratteristiche Tecniche:
Tutti i microprocessori AMD appartenenti alla famiglia FX sono espressamente pensati per essere installati sulle schede madri socket AM3+, basate sui chipset proprietari Serie 900, presentati in occasione del debutto delle prime soluzioni Bulldozer. Appare innegabile, quindi, che ci troviamo di fronte ad una piattaforma che, a distanza di quasi quattro anni dalla presentazione, non può non mostrare i propri limiti rispetto alle soluzioni concorrenti, specialmente per quanto riguarda le funzionalità offerte.
Nello specifico mancanze abbastanza significative riguardano il supporto nativo verso gli standard PCI-Express 3.0 ed USB 3.0, nonché all’impossibilità di poter collegare una delle recenti unità basate su interfaccia SATA Express o M.2 PCIe, a meno di non ricorrere ad appositi adattatori.
Il controller PCI-Express, al contrario di quanto avviene nelle soluzioni concorrenti, non è integrato all’interno del microprocessore, bensì viene gestito direttamente dal chipset della scheda madre. I vari modelli appartenenti alla Serie 900 vengono di conseguenza classificati principalmente in relazione al quantitativo di linee offerte.
Il chipset AMD 990FX è alla base delle soluzioni di fascia alta, consentendo la gestione di ben 42 linee PCI-Express, ovviamente di seconda generazione, con pieno supporto verso le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX ed NVIDIA SLI fino a quattro schede grafiche in parallelo in modalità 8x. A completare la linea troviamo i modelli AMD 990X, in grado di gestire fino a 26 linee PCI Express 2.0, con supporto Multi-GPU fino a due schede grafiche in parallelo, e la versione base, AMD 970, destinata all’impiego in prodotti più economici, priva di supporto verso le tecnologie Multi-GPU.
Una delle principali novità introdotte con questa linea di chipset è senza dubbio il supporto alla tecnologia NVIDIA SLI, da tempo assente nelle piattaforme del colosso di Sunnyvale. Le restanti caratteristiche tecniche poco di discostano da quelle dei predecessori serie 800; tra le migliorie più significative segnaliamo il supporto a moduli di memoria DDR3 fino ad una frequenza massima certificata di ben 1866MHz (2.133MHz in abbinamento ad un microprocessore FX-9000) e ovviamente il supporto ufficiale a tutti gli ultimi microprocessori AMD FX, basati su architettura Bulldozer o Piledriver.
A patto di possedere uno di questi microprocessori si riuscirà, inoltre, a sfruttare un’altra delle nuove caratteristiche dei chipset, ovvero il supporto all’Hyper Transport 3.1, in grado di garantire una velocità di trasferimento fino a 6.4GT/s, contro i 5.2GT/s del precedente HT 3.0.
Anche il nuovo southbridge SB950, connesso al chipset tramite l’A-Link Express III (un bus che garantisce una banda passante bidirezionale tra i due chip fino a 4GB/s e sfrutta quattro delle linee PCI-Express Gen 2.0 rese disponibili dal chipset), non presenta particolari novità rispetto al predecessore (SB850), anzi appare praticamente identico, nome a parte.
Non possiamo negare che ci saremmo aspettati, per lo meno, un supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, ma ancora una volta saranno necessari controller dedicati di terze parti. Pienamente supportati, invece, gli standard USB 1.1 (2 Porte), USB 2.0 (14 Porte) e Serial ATA III a 6Gb/s (6 Porte) con supporto RAID 0, 1, 5 e 10.
Il Southbridge gestisce, inoltre, un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, ulteriori quattro linee PCI Express 2.0 1x, delle connessioni tradizionali PCI e PATA, oltre che un sottosistema HD Audio.
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MSI 970 Gaming – Confezione e Bundle:
La confezione della nuova 970 Gaming si presenta con l’ormai consueta livrea caratteristica del settore gaming di MSI, ovvero una colorazione di base nera con riporti in un rosso molto acceso. Elemento principe distintivo della serie è la raffigurazione di un dragone che rende inequivocabile la natura del prodotto contenuto nella scatola.
Essa è di dimensioni contenute, con una base di poco più grande della scheda madre al suo interno. Di contro è molto rigida e resistente, con una finitura superficiale opaca. La grafica è molto attraente ed intrigante, difficile non notarla su eventuali scaffali da esposizione. Essa inoltre riporta un cospicuo numero di informazioni sulle caratteristiche e le tecnologie supportate dalla motherboard.
Sulla parte frontale sono presenti il logo aziendale MSi, una serie di icone riguardanti la presenza di un controller Killer E2200 per la gestione della LAN, di un sottosistema audio di elevata qualità Audio Boost 2 e del chipset AMD 970, a garanzia della piena compatibilità con tutti i microprocessori AMD socket AM3+. Non manca, inoltre, il piccolo scudetto identificante la serie Gaming e il modello della scheda madre.
Posteriormente ritroviamo la nomenclatura della scheda madre e le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate. E’ data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come ad esempio il sottosistema Audio Boost 2, espressamente progettato per garantire un’esperienza audio di qualità superiore, la presenza di specifiche porte PS/2 ed USB ottimizzate per il collegamento delle periferiche di gioco (Gaming Device Port), nonché l’ormai nota ed apprezzata tecnologia di overclocking automatico OC Genie, giunta alla sua quarta revisione.
Sono, inoltre, presenti delle didascalie riferite alla scheda di rete Killer E2200, al supporto della tecnologia Sound Blaster Cinema 2 e alla tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX, componenti chiave di un sistema destinato al gaming. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard, uno schema delle connessioni disponibili e l’insieme di tutti i vari riferimenti di contatto aziendali.
Lateralmente sono riportate le principali features del prodotto tradotte nelle varie lingue dei paesi in cui viene esportato, una targhetta con tutti i codici identificativi e l’insieme sintetico di icone e descrizioni già trovate sul fronte e sul retro della confezione.
L’interno è suddiviso in due scomparti distinti. In quello superiore è posizionata la scheda madre, protetta in un tradizionale sacchetto antistatico, mentre in quello inferiore è presente il bundle fornito in dotazione. Tutto il contenuto risulta adeguatamente protetto da eventuali urti e/o cadute accidentali.
Il bundle fornito in dotazione è così composto:
- 1 x Manuale d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x Guida rapida di installazione;
- 1 x DVD contenente driver e utility;
- 1 x Set di etichette adesive da applicare ai cavi SATA;
- 2 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x Cartello “No Disturb” da appendere alla porta;
- 1 x Bridge NVIDIA 2-Way SLI flessibile;
- 1 x Mascherina I/O shield.
A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da MSI risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. La confezione risulta esteticamente molto curata e gradevole alla vista, consentendo fin da subito di cogliere i vari dettagli sul prodotto che il consumatore finale desidera acquistare. Il manuale lo potete scaricare direttamente dal sito del produttore.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare le specifiche tecniche della MSI 970 Gaming.
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MSI 970 Gaming – Specifiche Tecniche:
La nuova scheda madre MSI 970 Gaming è basata sul socket AM3+ ed è realizzata attorno al chipset AMD 970, capace di garantire pieno supporto non soltanto con tutti i più recenti microprocessori appartenenti alla serie FX, ma anche con i vari Sempron, Athlon II e Phenom II di precedente generazione.
La memoria di sistema si basa sull’architettura Dual channel DDR3, con una capacità massima di 32GB e supporta frequenze in overclock fino a 2.133MHz anche con profilo A.M.P. (AMD Memory Profile). Nonostante l’adozione del chipset AMD 970, che di fatto non implementa alcun supporto specifico, viene comunque certificata la compatibilità verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX, fino ad un massimo di due schede grafiche in parallelo in configurazione 8x/8x.
Non manca, inoltre, il supporto agli standard USB 3.0 (mediante controller di terze parti) e SATA III 6Gb/s (di tipo nativo) per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della MSI 970 Gaming così come dichiarate dal produttore.
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto, dedicato al gaming, indubbiamente molto equilibrato e versatile.
La lista completa delle CPU attualmente supportate è disponibile a questo indirizzo. Ricordiamo che la scheda è pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Microsoft Windows 8.1.
MSI 970 Gaming – Layout
Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la scheda madre 970 Gaming di MSI.
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MSI 970 Gaming – Parte Prima:
Iniziamo subito col dire che la sensazione tattile restituita dal PCB è di ottima costruzione e solidità, con un ottimo grado di rigidità. Tale rigidità eviterà torsioni del PCB quando sottoposto lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo longevità e stabilità nel tempo.
Sulla motherboard sono assemblati componenti discreti di alta qualità come condensatori allo stato solido prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e induttanze con core in ferrite, sottoposti a severi test di durata nelle condizioni più estreme per garantire stabilità e durevolezza nel tempo.
La colorazione di base del PCB, che contraddistingue tutti i prodotti appartenenti alla nuova linea Gaming, è il nero, con finitura opaca. Il Form-Factor è aderente allo standard ATX con dimensioni pari a 30,5 x 24,4 cm. Le note di colore sono conferite dallo scudetto rosso raffigurante l’ormai famoso dragone sul dissipatore del PCH e dalle livree rosse sui dissipatori di calore delle fasi di alimentazione. Sulla faccia posteriore non sono presenti elementi di rilievo, ma solamente il backplate del socket.
Come vediamo il layout è molto pulito e ben ordinato. Possiamo notare il Socket AM3+ (noto anche come AM3b) in grado di ospitare non soltanto con tutti i più recenti microprocessori appartenenti alla serie FX, ma anche con i vari Sempron, Athlon II e Phenom II di precedente generazione.
La zona circostante è abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori voluminosi. A tal proposito è doveroso ricordare che non sono state apportate differenze nel sistema di fissaggio, garantendo quindi la piena compatibilità con tutti i dissipatori AMx/FMx presenti sul mercato.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla selezione di componenti che rispondono ad una serie di requisiti “Military Standard“, ovvero prodotti che hanno raggiunto e ottenuto una certificazione che ne consente l’impiego in ambito militare, notoriamente precluso alla maggior parte delle soluzioni commerciali, caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature.
L’azienda identifica tale componentistica con la dicitura “Military Class 4 Components”. La nuova 970 Gaming prevede un design di alimentazione a 6+2 fasi. Sulla nuova linea di schede madri Gaming, inoltre, è stata implementata una tecnologia proprietaria, denominata Military Class Essentials Total Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate per l’umidità, le temperature elevate, le scariche elettrostatiche, i corto circuiti e le interferenze elettromagnetiche.
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin EPS.
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel e A.M.P. (AMD Memory Profile) / X.M.P. (Extreme Memory Profile), in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a 2.133MHz (OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli e parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli.
Le possibilità di espansione sono garantite da una coppia di slot PCI-Express 2.0 1x, utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate, controller dischi o recenti unità SSD, due slot di tipo PCI tradizionale, utili per l’installazione di schede più datate, ed altrettanti slot PCI-Express 16x di tipo meccanico, di seconda generazione (Gen2).
Nonostante l’adozione del chipset AMD 970, che di fatto non implementa alcun supporto specifico, viene comunque certificata la compatibilità verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX, fino ad un massimo di due schede grafiche in parallelo (2-Way) in configurazione 8x/8x.
Scendendo verso il basso notiamo la presenza di sei porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare così il “cable management”. La loro gestione è completamente a carico del southbridge AMD SB950, ed è garantito il pieno supporto verso lo standard SATA III 6Gb/s e verso le tecnologie RAID di tipo 0/1/5 e 10.
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MSI 970 Gaming – Parte Seconda:
Nelle vicinanze delle porte Serial ATA è posizionato uno switch con funzione Slow Mode, ossia pensato per forzare la frequenza operativa del microprocessore al livello minimo, in maniera da evitare spiacevoli crash del sistema, durante tutti quei momenti in cui la massima potenza non è fondamentale, come ad esempio mentre si procede al salvataggio degli screenshot dei propri record in overclocking.
Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, audio, porte COM, USB 2.0 e USB 3.0 supplementari, nonché il pannello con i collegamenti alle funzioni del case.
La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz. Grazie alla tecnologia Audio Boost, MSI offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’amplificatore cuffie integrato TI OPA1652, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.
Inoltre è stato implementato il supporto verso la tecnologia Sound Blaster Cinema 2, capace di offrire una serie di ulteriori effetti e funzioni di ottimizzazione per la più completa ed appagante esperienza audio possibile.
Spostandoci verso la parte superiore sullo stesso lato troviamo il chipset che gestisce la porta LAN, un Killer E2205-B di Qualcomm Atheros che supporta il PCI Express 1.1 come interfaccia bus per le comunicazioni host, con supporto al power management e piena compatibilità ai Jumbo Frames.
Nella medesima area troviamo, inoltre, il chip che si occupa del monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, un Fintek F71878AD.
Nella norma il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, 4 porte di cui due direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e due sfruttabili utilizzando l’header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata ad un controller supplementare di terze parti, in quanto il chipset di AMD non supporta nativamente questo standard di trasmissione.
Precisamente il produttore ha scelto di implementare su questa scheda madre un controller non particolarmente diffuso, di produzione VIA, nello specifico un VL806. Nel corso del nostro articolo ne osserveremo le prestazioni velocistiche.
Comunemente alla maggior parte delle soluzioni per piattaforma AM3+ è stata rivolta notevole attenzione al raffreddamento del southbridge SB950, impiegando un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente molto curato. Degno di nota il dragone, simbolo della famiglia di prodotti dedicati al Gaming, in rilievo.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
- 8 x Porte USB 2.0 (colore nero);
- 2 x Porte USB 3.0 (colore blu);
- 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
- 1 x Porta LAN RJ45;
- 1 x HD Audio 6 in 1 Jack.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio il BIOS della MSI 970 Gaming.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Prima:}
Uno sguardo al bios – Parte Prima:
La nuova MSI 970 Gaming adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “Click BIOS 4”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (22.2), molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.
Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “Gaming Series” per quanto riguarda il tema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Del tutto migliorata, inoltre, anche la gestione del mouse, includendo anche la possibilità di gestire la “rotellina” per lo scroll.
La prima schermata, mostrata immediatamente dopo l’accesso, include alcune tra le più importanti informazioni, tra cui la temperatura d’esercizio del processore e del sistema, la data e l’ora, la versione del BIOS in uso, il modello del processore e il quantitativo di memoria RAM installata (con le relative frequenze operative) e la selezione della periferica di boot preferita.
Troviamo, inoltre, la possibilità di abilitare la funzione “OC Genie” con un semplice click del mouse e, volendo, cambiare il linguaggio del testo. Le varie sezioni sono del tutto ordinate e accessibili tramite comodi pulsanti posti ai lati della schermata principale. Lo spazio centrale è esclusivamente dedicato a ospitare l’elenco dei vari parametri a disposizione.
La colonna di sinistra include le sezioni Settings, OC ed M-Flash, anch’esse accessibili con un semplice click del mouse. In “Settings” sono raggruppati tutti i principali parametri della macchina, quali impostazioni di Data e Ora, attivazione o disattivazione delle varie periferiche integrate (controller USB, SATA, Audio etc.), impostazione avanzata della grafica integrata, le impostazioni avanzate dedicate all’avvio e al nuovo sistema operativo Windows 8 e le varie opzioni di salvataggio delle modifiche apportate.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Seconda:}
Uno sguardo al bios – Parte Seconda:
La sezione “OC” è quella che senz’altro interesserà di più agli appassionati. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto da MSI appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.
La sezione “M-Flash” offre la possibilità di procedere con l’aggiornamento/backup del BIOS della scheda madre in maniera semplice e sicura.
Passando alla colonna di destra possiamo notare altre tre sezioni: OC Profile, Hardware Monitor e Board Explorer. In “OC Profile”, come facilmente intuibile, è possibile anche salvare le impostazioni sotto forma di pratici profili, non solo sulla memoria a disposizione (fino a un massimo di 6 profili), ma anche su una qualsiasi chiavetta USB, in modo da poterli ricaricare in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente.
Nell’Hardware Monitor, invece, è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Si possono settare le modalità di funzionamento delle ventole ed i controlli sulle temperature. Infine la sezione “Board Explorer” offre una panoramica della scheda madre, con alcuni dettagli sulle componenti installate.
Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre MSI 970 Gaming, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.
La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard 970 Gaming è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da MSI. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’architettura della GPU AMD Tonga:}
Uno sguardo all’architettura della GPU AMD Tonga:
Il processore grafico Tonga risulta essere la vera e propria anima delle nuove soluzioni Radeon R9 285, destinate a collocarsi nella fascia medio alta del mercato e pensate per contrapporsi con maggiore efficacia alle proposte concorrenti basate su architettura Kepler di NVIDIA.
La nuova GPU, nonostante si presenti con caratteristiche tecniche di base davvero molto simili a quelle dell’ormai vetusto processore grafico Tahiti, impiegato nelle soluzioni Radeon HD 7900 e nelle recenti Radeon R9 280, è in realtà completamente differente a livello architetturale, con una disposizione interna delle risorse che presenta non poche analogie con quella delle soluzioni di punta Hawaii.
Troviamo, infatti, un maggior quantitativo di unità ACE (Asynchronous Compute Engine), ben otto unità, anziché le due delle R9 280/280X basate su GPU Tahiti. La maggior parte delle unità fondamentali per l’esecuzione dei calcoli grafici sono raggruppate all’interno di quattro blocchi principali, denominati Shader Engine.
Nel complesso processore grafico Hawaii ognuno di questi blocchi comprende ben 11 Compute Unit (CU), ciascuna con all’interno 64 Stream Processor e 4 unità Texture. In ogni Shader Engine, inoltre, sono presenti 4 unità render back-end capaci di renderizzare fino a 4 full-color pixel per ogni ciclo di clock ciascuna, vale a dire un massimo di ben 64 pixel/clock.
In Tonga queste specifiche sono state ovviamente ridimensionate, essendo un prodotto destinato ad una diversa fascia di mercato. All’interno dei quattro Shader Engine di Tonga, infatti, troviamo solamente 2 unità render back-end, aspetto che riduce a 32 i pixel/clock massimi renderizzabili. Inoltre, solamente 7 Compute Unit (CU) sono mantenute attive, per un totale complessivo di 1.792 Stream Processor e 112 Texture Unit.
La collaudata architettura GCN (Graphics Core Next) è stata sensibilmente rivista ed aggiornata all’ultima revisione (1.2) in maniera da offrire non soltanto maggiori prestazioni velocistiche ma soprattutto, al pari delle soluzioni di fascia superiore, tutte le ultime funzionalità e tecnologie proprietarie disponibili, purtroppo non implementabili nella vecchia revisione architetturale.
In Tonga, infatti, troviamo pieno supporto verso la tecnologia propietaria TrueAudio, compatibilità con l’interessante progetto FreeSync, ovvero la risposta al GSync di NVIDIA, nonché la presenza, direttamente all’interno della GPU, dell’XDMA Engine, in maniera da offrire il supporto alle configurazioni CrossFireX senza l’ausilio del classico bridge di connessione tra le schede grafiche.
Altre importanti migliorie coinvolgono il motore Unified Video Decoder (UVD) e il Video Coding Engine (VCE), rivisti in maniera da garantire non soltanto maggiori performance generali, ma soprattutto per offrire un miglior supporto verso i contenuti con risoluzione 4K.
Tra le più significative modifiche apportate per incrementare le pure prestazioni velocistiche segnaliamo una più efficiente gestione delle tecniche di Tessellation, resa possibile dalla presenza di una rinnovata unità dedicata in grado di gestire ora un massimo di quattro primitive per ciclo di clock, garantendo performance da 2 a 4 volte superiori rispetto a Tahiti, e la capacità di processare le istruzioni in parallelo tra linee SIMD.
Nel processore grafico Tonga sono stati implementati anche migliori algoritmi per lo scheduling delle operazioni di calcolo nonché nuove istruzioni integer e in virgola mobile a 16-bit per il processo dei dati multimediali.
Inoltre, per compensare, almeno in parte, la riduzione dell’interfaccia di memoria, che passa dai 384-bit di Tahiti ad “appena” 256-bit, è stata introdotta una nuova tecnica di color compression, pensata per incrementare l’efficienza del memory controller anche fino al 40%, grazie all’archiviazione in formato compresso, e senza perdita di qualità, dei dati di colore del frame buffer con possibilità, da parte del processore grafico, sia di lettura che di scrittura degli stessi.
Dopo questa breve e doverosa parentesi sulla nuova GPU Tonga, andiamo ad osservare il prodotto scelto come completamento della piattaforma gaming della nostra recensione odierna, vale a dire la nuova MSi Radeon R9 285 Gaming OC.
{jospagebreak_scroll title=MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Confezione e Bundle:}
MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Confezione e Bundle:
Per la stesura di questo nostro articolo AMD ci ha gentilmente fornito una scheda grafica Radeon R9 285 prodotta da MSi. La nuova R9 285 Twin Frozr Gaming OC appartiene alla prestigiosa serie Gaming di MSi e la confezione lo sancisce con la sua colorazione di base nera interrotta da bande rosse.
Anche lo stilema grafico, comune a tutta la produzione Gaming, rende di fatto inequivocabile la tipologia ed il segmento di destinazione dei prodotti aiutando il potenziale acquirente nella loro scelta per l’assemblaggio di un PC dedicato al gaming. La scatola è realizzata con un cartoncino abbastanza resistente ed ha una finitura opaca.
Sulla parte frontale domina il dragone, simbolo della serie Gaming di MSi, e nelle sue immediate vicinanze vi è lo scudetto caratteristico che poi ritroveremo anche sul dissipatore della scheda video. Sono presenti il logo aziendale MSi, la nomenclatura della vga, il tipo di GPU installata ed il simbolo OC Edition ad indicare che siamo di fronte ad una scheda video con frequenze operative già overcloccate di fabbrica.
Nella parte posteriore viene riportata la nomenclatura del prodotto, le principali feature supportate, i requisiti minimi di sistema, un elenco delle principali tecnologie AMD supportate, le specifiche del prodotto, l’adozione di componenti discreti Military Class 4, una schermata di una nuova applicazione per la gestione facilitata dell’overclock della scheda, l’adozione di un sistema dissipante Twin Frozr IV Advanced ed infine tutti i riferimenti di MSI.
Nelle fasce laterali sono presenti il logo MSI, la nomenclatura della scheda grafica, la tipologia di GPU installata, la quantità di memoria che nello specifico è di 2GB ed una targhetta con tutti i codici identificativi del prodotto.
Dalla confezione estraiamo un secondo contenitore di cartone dove è alloggiata la scheda grafica ed il bundle fornito in dotazione. La scheda è adeguatamente protetta da uno stampo in schiuma poliuretanica compatta e da un sacchetto antistatico. Il bundle trova posto nella parte superiore ed è contenuto in una scatola in cartoncino di colore nero.
A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione, anche se non particolarmente ricco risulta comunque completo e consente fin da subito di sfruttare appieno il prodotto. Troviamo, infatti:
- 1x Disco ottico con driver e utility;
- 1x Manuale rapido di installazione;
- 1x Adattatore DVI -> VGA D-Sub;
- 1x Adattatore 2xMolex 4 pin -> PCIe 6 pin.
Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche tecniche del prodotto oggetto della nostra recensione.
{jospagebreak_scroll title=MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Caratteristiche Tecniche:}
MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Caratteristiche Tecniche:
La scheda video MSi Radeon R9 285 Gaming OC è costruita intorno al nuovissimo processore grafico Tonga di AMD, basato sull’ultima revisione (1.2) della collaudata architettura GCN (Graphics Core Next), differendo dalla soluzione di riferimento sia per quanto riguarda il PCB e sia per il sistema di raffreddamento impiegato, entrambi di tipo custom.
Quest’ultimo è l’ormai famoso e apprezzato Twin Frozr IV a doppia ventola, già osservato su varie proposte dell’azienda taiwanese e perfettamente in grado di garantire ottime temperature d’esercizio, unite ad un buon confort acustico. Le frequenze operative impostate di fabbrica sono sensibilmente superiori a quelle sancite dalla stessa AMD.
In particolare il base clock è fissato a 973MHz (anziché 918MHz). Nessuna differenza, invece, per quanto riguarda la frequenza operativa dei moduli di memoria, fissata ai canonici 1.375MHz (5.500MHz effettivi). Le specifiche tecniche della MSi Radeon R9 285 Gaming OC, così come dichiarate dal produttore, le trovate riassunte nella tabella che segue.
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto, dedicato al gaming di altissima qualità. Possiamo chiaramente evincere come MSi abbia dedicato molto impegno nel realizzare una scheda video molto ben bilanciata. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 8.1.
Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche fisiche e le frequenze operative della scheda grafica e ne riportiamo uno screen.
Potete trovare maggiori informazioni nella pagina ufficiale del prodotto. Ora siamo pronti per analizzare nel dettaglio la nuova proposta MSI Radeon R9 285 Gaming OC.
{jospagebreak_scroll title=MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Parte Prima:}
MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Parte Prima:
La scheda MSi R9 285 Gaming OC ha un PCB dalle dimensioni generose ed un dissipatore appartenente alla serie Twin Frozr, giunto alla quarta generazione, molto simile nel design a quello impiegato sulla pluripremiata serie Lightning, che fornisce prestazioni dissipanti davvero esaltanti.
Il colore nero di base attraversato dalla livrea rossa insieme allo scudetto riportante il dragone, caratteristica dei prodotti Gaming di MSi, conferiscono alla vga un aspetto molto racing ed aggressivo.
Già l’aspetto esteriore lascia trasparire l’intento del produttore, ovvero quello di aver creato un oggetto dedicato ad una platea di gamer molto esigente e che ama unire estetica a prestazioni di classe superiore.
Il sistema di dissipazione occupa solo due slot in altezza, una buona notizia per gli utenti che desiderano realizzare sistemi multi GPU per dare vita a PC da gaming senza compromessi.
Nella zona posteriore della scheda non sono presenti backplate o elementi di particolare rilievo. Da questa vista possiamo osservare il colore del PCB, un nero opaco, comune anche alle motherboard sempre della serie Gaming. Il tutto a costituire un continuum estetico per soddisfare anche le esigenze del popolo dei modder.
Dalla vista posteriore possiamo osservare che il dissipatore, per la sua particolare conformazione, soffia l’aria calda generata dalla scheda video direttamente all’interno del case del pc. Il dissipatore è molto efficiente e quindi introduce una buona quantità di calore, si consiglia di installare questa scheda all’interno di un case ben ventilato.
Non manca una connessione PCIe compatibile con lo standard 3.0 che si attiverà installando la scheda su sistemi in grado di fornire tale supporto, ovvero su piattaforme basate su Z77 Express (con processore Ivy Bridge a bordo), sui PCH Z87 e Z97 Express per Haswell e Haswell Refresh, nonché sulle recenti piattaforme di fascia alta provviste di PCH X99 Express e microprocessori Haswell-E.
I più attenti noteranno che la scheda grafica non dispone dei classici connettori per la realizzazione di configurazioni Multi-GPU CrossFire. Il nuovo processore grafico Tonga, infatti, integra direttamente al suo interno il blocco XDMA, rendendo di fatto superfluo l’utilizzo dei tradizionali bridge di connessione tra le schede grafiche.
La scheda riceve l’alimentazione necessaria al suo funzionamento attraverso una coppia di connettori PCIe da 6 pin, capaci di garantire un’erogazione totale di 225W (75W+75W dai due ingressi PCIe e ulteriori 75W dallo slot in cui è installata la scheda), più che sufficienti a soddisfare un TDP di appena 190W.
Sulla piastra posteriore sono presenti, come connettività video, i seguenti elementi:
- 1x Porta DVI-I Dual Link;
- 1x Porta DVI-D Dual Link;
- 1x Porta HDMI con supporto allo standard 1.4a;
- 1x Display Port versione 1.2 con pieno supporto alle connessioni multimonitor.
Come da nostra abitudine, ormai consolidata, non abbiamo resistito alla curiosità di smontare la scheda video per meglio osservare l’interno della MSi R9 285 Twin Frozr Gaming OC.
{jospagebreak_scroll title=MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Parte Seconda:}
MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Parte Seconda:
Per disassemblare il dissipatore di calore non occorrono operazioni complicate ma è opportuno avvisare che tale operazione comporta la perdita della garanzia.
MSi ha infatti inserito un mini-sigillo su una delle viti principali del dissipatore. Il tutto viene eseguito in due fasi distinte. Occorre innanzitutto smontare il dissipatore della gpu ed infine il dissipatore passivo in alluminio di colore nero che copre le fasi di alimentazione e le memorie.
La base del dissipatore direttamente a contatto con la GPU è realizzata in rame nichelato ed ha una finitura molto liscia anche se non presenta una perfetta lappatura a specchio.
Il dissipatore proprietario Twin Frozr IV Advanced prevede ben quattro heatpipe in rame, di cui una del diametro da ben 8 mm e tre da 6 mm, in grado di trasportare efficientemente e uniformemente il calore prodotto sull’ampia superficie dissipante a disposizione.
Lo smaltimento del calore è garantito dall’impiego di due generose ventole da 10 cm di diametro ed 11 pale, capaci di ottime prestazioni e buona silenziosità. Dotate della tecnologia Propeller Blade, esse sono in grado di produrre il 40% in più di flusso d’aria nel massimo silenzio. MSi dichiara che questo dissipatore ha un’efficienza pari a soluzioni dei competitor che occupano tre slot in altezza.
La rimozione del sistema dissipante della MSi R9 285 Twin Frozr Gaming OC ci offre l’opportunità di poter osservare il PCB della scheda grafica, realizzato con un layout molto ordinato e pulito nonostante la presenza di un numero cospicuo di componenti discreti.
Il primo particolare che cattura il nostro sguardo è la circuiteria di alimentazione dotata di ben 8 fasi di tipo digitale, di cui 6 dedicate alla GPU e 2 alle memorie GDDR5. L’utilizzo di PWM digitali garantisce una maggiore efficienza e precisione nell’erogazione rispetto all’approccio standard.
Le fasi sono gestite da un controller della ON Semiconductor modello NCP81022. L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla selezione di componenti che rispondono ad una serie di requisiti “Military Standard“, ovvero prodotti che hanno raggiunto e ottenuto una certificazione che ne consente l’impiego in ambito militare, notoriamente precluso alla maggior parte delle soluzioni commerciali, caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature.
L’azienda identifica tale componentistica con la dicitura “Military Class 4 Components”. Sono state introdotte nuove induttanze blindate con core in ferrite che, rispetto alla generazione precedente e secondo quanto dichiarato da MSi, hanno guadagnato fino al 30% di capacità di sopportare alte correnti ed il 10% in più di efficienza.
Le memorie GDDR5 utilizzate sono delle Elpida W2032BBBG-6A-F accreditate per una frequenza operativa di 1.500MHz (6.000MHz effettivi). Sono presenti otto chip da 256MB ciascuno per un totale di 2GB di memoria grafica installata.
Ora diamo uno sguardo al software fornito in dotazione.
{jospagebreak_scroll title=MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Software in dotazione:}
MSI Radeon R9 285 Gaming OC – Software in dotazione:
Sul disco ottico in dotazione della MSi R9 285 Twin Frozr Gaming OC sono presenti due software che ci permetteranno di interagire con i parametri operativi della scheda grafica. Stiamo parlando di MSi Afterburner e di MSi Gaming App.
MSI Afterburner
L’utility MSi Afterburner, ormai utilizzata da molti utenti anche su schede di vari competitor, è un tool molto ben organizzato che ci permette di settare in modo granulare i parametri operativi della nostra scheda grafica.
Il programma si presenta con un’interfaccia molto accattivante, in pieno stile Gaming, molto intuitiva e ricca di funzioni.
Troviamo, ad esempio, la possibilità di agire sulla tensione di alimentazione del processore grafico e delle memorie, di monitorare i parametri vitali della scheda grafica, di salvare i propri parametri preferiti sotto forma di pratici profili, nonché di creare una curva personalizzata per le ventole di raffreddamento.
MSI Gaming APP
MSi Gaming App è il giusto compendio ad Afterburner in quanto è una semplice utility per la scelta diretta e semplificata tra tre tipi di profili da utilizzare con la MSi R9 285 Twin Frozr Gaming OC.
- Modalità OC: Incrementa la frequenza operativa del processore grafico ed applica un profilo ventola più aggressivo per raggiungere il massimo delle prestazioni velocistiche;
- Modalità Gaming: Offre un’esperienza di gioca fluida sfruttando al massimo il processore grafico, garantendo al tempo stesso un buon confort acustico;
- Modalità Silenziosa: Riduce la frequenza operativa del processore grafico ed applica un profilo ventola meno aggressivo per garantire un giusto equilibrio tra prestazioni velocistiche e confort acustico.
Basterà cliccare sul pulsante desiderato per impostare il profilo corrispondente. Ricordiamo che tutti i profili lasciano invariate frequenze delle memorie e voltaggi.
Nell’ultima versione del programma è offerta anche la possibilità di regolare le impostazioni avanzate dello schermo in maniera da migliorare l’esperienza visiva.
Cliccando sul pulsante raffigurante un occhio verrà visualizzato un ulteriore pannello in cui poter scegliere tra alcune modalità preimpostate oppure impostare le varie opzioni dello schermo in modo personalizzato.
- Modalità Relax: in questa modalità le emissioni di luce blu verranno ridotte ad un livello più confortevole in maniera tale da non affaticare gli occhi;
- Modalità Gaming: in questa modalità verrà autaticamente aumentato il contrasto video in maniera da garantire una più coivolgente esperienza di gioco;
- Modalità Film: in questa modalità il software sceglierà automaticamente la migliore impostazione in relazione al filmato in esecuzione.
E’ il momento di testare le potenzialità della piattaforma in esame.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Le nostre prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche offerte dalla piattaforma in esame, una piattaforma che possiamo definire indubbiamente ben bilanciata e del tutto perfetta per garantire una buona esperienza d’uso in ogni ambito di utilizzo, compreso il gaming. Nella tabella che segue ne riassumiamo le caratteristiche.
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore AMD FX-8320E, basato su architettura Piledriver, e dalla scheda madre MSi 970 Gaming, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: AMD FX-8320E Default (3.2/4.0GHz) / Turbo Core Abilitato / RAM 1.866MHz 9-9-9-27-2T;
Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di AMD per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Northbridge, HT Link, memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Core e rispettato quella che è la massima frequenza certificata da AMD per il comparto di memoria, ovvero 1.866MHz.
- OC Daily: AMD FX-8320E OC (4.5GHz) / Turbo Core Disabilitato / RAM 2.400MHz 9-11-9-27-1T.
Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di AMD sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.500MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Core) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco inferiore ad 1.35v. Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill accreditati di una frequenza operativa di ben 2.400MHz, abbiamo necessariamente dovuto mettere mano alla frequenza di FSB, incrementandola dai canonici 200MHz fino a 225MHz.
Questo si è reso necessario poiché la scheda madre di MSi non prevede l’impostazione di frequenze superiori a 2.133MHz mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento del Northbridge impostandola, di conseguenza, a 2.475MHz.
La scheda grafica utilizzata, una MSi Radeon R9 285 2GB Gaming OC, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (973/1375). I driver utilizzati sono gli ultimi AMD Catalyst 14.12 Omega, provvisti di certificazione WHQL.
Il sistema operativo, Microsoft Windows 8.1 Pro X64 Update 1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti. Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi di un SSD OCZ ARC 100 da 240GB.
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench 11.5 64bit;
- Cinebench R15 64bit;
- ASUS RealBench v2.41;
- POV Ray 3.7 64bit;
- Blender 2.73a 64bit;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime Benchmark v2.10;
- Hexus PiFast;
- SiSoftware Sandra 2015 SP1 (21.27);
- AIDA64 Extreme 5.00.3300.
Prestazioni Multimedia e Compressione
- WinRAR 5.21 64bit;
- 7-Zip 9.38 64bit;
- True Crypt 7.2;
- X264 HD Benchmark;
- X265 HD Benchmark;
- 3DMark 11;
- 3DMark 2013;
- PCMark 8.0 v2 Professional;
- Unigine Heaven Benchmark v4.0;
- Unigine Valley Benchmark v1.0.
Prestazioni Giochi DX11
- Alien Isolation;
- Bioshock Infinite;
- Battlefield 4;
- Crysis 3;
- F1 2014;
- GRID 2;
- GRID Autosport;
- Metro Last Light;
- Sniper Elite 3;
- Thief;
- Tomb Raider 2013.
Prestazioni Storage (USB 3.0 / SATA III 6Gb/s)
- Crystal Disk Mark 3.0.3b;
- ATTO Disk Benchmark 2.47.
Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla Piattaforma Gaming AMD.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:
Cinebench R11.5 e R15 – 64bit
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 8Core/8Thread.
ASUS RealBench v2.41
ASUS ROG RealBench è un nuovo software di benchmark, completamente gratuito, studiato da ASUS e sviluppata in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, che sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del vostro sistema.
ROG Realbench è pensato per fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva del proprio sistema. Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità di un sistema sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in del sistema dopo un overclock. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
POV-Ray 3.7
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
Blender 2.73a – 64bit
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.
Euler3D Benchmark v2.2
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:
SuperPI 1.5Mod XS
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
WPrime Benchmark v2.10
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:
SiSoftware Sandra 2015 SP1 – 21.27
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme Edition 5.00.3300
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
Considerazioni
In questa prima serie di applicativi testati la nostra piattaforma si è indubbiamente ben comportata, registrando prestazioni di buon livello.
Buona parte del merito è dovuta alla capacità, della maggior parte di questi programmi, di sfruttare appieno il calcolo parallelo e beneficiare quindi del generoso quantitativo di core integrati nel microprocessore AMD FX.
Le uniche eccezioni sono rappresentate dai più datati PiFast e SuperPI, programmi indubbiamente incapaci di sfruttare più di un singolo core, dimostrandosi particolarmente sensibili più alla frequenza operativa che non al quantitativo di core presenti.
Come possiamo osservare dai grafici riepilogativi appare del tutto apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclocking manuale delle frequenze operative del microprocessore e del comparto di memoria RAM.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:
WinRAR 5.21 Final – 64bit
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.38 – 64bit
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2
TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.
Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
X264 HD Benchmark v4.0
Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.
X265 HD Benchmark
Famoso benchmark con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione 1080p da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.
Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia a 32bit che a 64bit, espressi in FPS medi. In questa pagina è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori Desktop, Mobile e Server.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:
3DMark 11
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
3DMark 2013
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando quattro nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver e Fire Strike.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike e Fire Strike Extreme. Nei grafici i punteggi complessivi ottenuti.
PCMark 8.0 v2.3.293 Professional
PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo le tre suite principali incluse, vale a dire Home, Creative e Works, in modalità accelerata OpenCL.
Unigine Heaven Benchmark v4.0
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.
Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.
Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Considerazioni
Ancora una volta, osservando i grafici riepilogativi, emerge un comportamento più che buono da parte della piattaforma in prova, con valori che risentono in maniera del tutto proporzionale all’aumento delle frequenze operative.
Sia i programmi di compressione e sia la maggior parte dei benchmark sintetici riescono, infatti, a sfruttare al meglio non soltanto gli otto core integrati nel nuovo microprocessore FX-8320E, ma anche il comparto di memoria e la scheda grafica discreta.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}
Prestazioni Giochi – Parte Prima:
Alien Isolation
Alien: Isolation è un videogioco stealth in prima persona con tema survival horror, sviluppato dallo studio britannico The Creative Assembly e pubblicato da SEGA in tutto il mondo a partire dal 7 ottobre 2014 per le piattaforme PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360 e Microsoft Windows.
Il titolo è ambientato nell’anno 2137, ovvero 15 anni dopo gli eventi di Alien e 42 prima di Aliens – Scontro finale. La protagonista è Amanda Ripley, impegnata ad indagare sulla scomparsa di sua madre Ellen Ripley. Amanda si dirige sulla stazione spaziale Sevastopol per recuperare la scatola nera della Nostromo, ma scoprirà soltanto che uno Xenomorfo ha terrorizzato la stazione e ucciso la maggior parte dell’equipaggio…
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
Bioshock Infinite
Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.
La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.
Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?
Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.
I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
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Prestazioni Giochi – Parte Seconda:
Battlefield 4
A differenza della campagna di Battlefield 3, la storia si svolge in ordine cronologico ed inizia con il soldato Recker, un marine statunitense. Nel prologo, ambientato a Baku, Azerbaijan, l’unità Tombstone, composta dai Marines Recker, Dunn, Irish e Pac, sfugge dalla città inseguita da forze speciali russe. Durante l’inseguimento i soldati rimangono bloccati all’interno della macchina di un civile caduta in mare.
Dunn, intrappolato tra i sedili e gravemente ferito, dà a Recker la pistola e gli ordina di sparare fuori il parabrezza. A malincuore Recker spara dalla finestra, e Dunn affoga riuscendo a salvare i suoi compagni. Mentre nuotano in superficie, Recker ascolta il loro comandante, il capitano Garrison, il quale riferisce che l’ammiraglio Chang sta progettando un colpo di stato militare e che, se fosse riuscito, avrebbe ottenuto il supporto dei Russi.
L’unità Tombstone torna alla USS Valkyrie, un vettore anfibio in cui Garrison li informa dell’assassinio del candidato alla presidenza cinese, Jin Jié, e di come Chang sia riuscito a convincere i Cinesi che fossero stati gli Americani. Garrison manda così Tombstone, comandata da Recker, in una missione segreta a Shanghai per salvare tre vip: Kovic, un agente infiltrato, Hannah e suo marito.
Inizia così la missione volta ad indebolire una base aerea militare cinese a Shangai verso cui Tombstone, approdata nella spiaggia ed aiutata dai carri armati americani, si fa avanti verso la base aerea cinese…
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
Crysis 3
La vicenda è ambientata a New York nell’anno 2047. La città è stata messa in quarantena dalla CELL (dopo le vicende del 2023) in una grossa cupola chiamata Liberty Dome, per contenere i Cef e sfruttarne le tecnologie. Prophet il quale, catturato e ridotto in stato di criogenizzazione, ha una visione, indottagli dal suo legame con il Cef Alfa, il leader dei Cef: in tale visione, Prophet assiste alla fine della razza umana, fine che, dice lui stesso, egli non può impedire in alcun modo.
Viene però liberato da Psycho, il suo vecchio compagno di squadra, privato della nanotuta dalla CELL, che nel frattempo, preso il merito della sconfitta dei cef nel 2023 ha sfruttato le tecnologie cef per imporre il monopolio energetico prima, per poi passare alla conquista del mondo, rendendo tutti i governi stati fantocci e aumentando le proprie file con il programma “lavora per il debito” con il quale: chi non può pagare le costosissime bollette della CELL è obbligato a arruolarli nella CELL stessa, per estinguere il debito, che però non si estinguerà mai.
Psycho aiuta Prophet ad entrare all’interno del Liberty Dome, all’interno del quale della vecchia New York resta solo il ricordo: l’intera città è stata infatti lasciata in rovina e, divorata dalla vegetazione, è diventata una enorme giungla. I ribelli, di cui Psycho fa parte, e capeggiati da Claire Fontanelli, con cui Psycho ha una relazione, vogliono che Prophet li aiuti a distruggere un manufatto alieno caduto in mani CELL, manufatto che alimenta l’intera rete energetica mondiale, fornendo alla CELL la supremazia assoluta….
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
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Prestazioni Giochi – Parte Terza:
F1 2014
Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.
Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
GRID 2
GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.
Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.
Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
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Prestazioni Giochi – Parte Quarta:
GRID Autosport
GRID Autosport, sviluppato sulla nuova versione del motore grafico proprietario EGO Engine, è il capitolo più grande e ambizioso di sempre e presenta oltre 100 piste in 22 ambientazioni differenti, il doppio rispetto a GRID 2.
Nuovo anche il modello di guida, reso più appagante per i piloti più smaliziati e con la possibilità di impostare vari parametri di assistenza alla guida come ABS, TCS ed ESP. Ritorna a grande richiesta dei fan la visuale all’interno dell’abitacolo, assente nel precedente GRID 2. I giocatori inoltre hanno a disposizione auto da turismo, GT, monoposto, muscle cars, auto da derapata, supercar, hypercar, prototipi, derby demolizione e molto altro.
Non manca una modalità carriera con la possibilità di reclutare un compagno di squadra e di guadagnare sponsorizzazioni, mentre la modalità online permette di partecipare ai racing club, alle sfide settimanali e di competere per le classifiche RaceNet.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Metro Last Light
Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.
Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.
E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Quinta:}
Prestazioni Giochi – Parte Quinta:
Sniper Elite 3
Sniper Elite 3 è un videogioco sviluppato da Rebellion Oxford e pubblicato da 505 Games. Il gioco è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e cerca di portare il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. A differenza del precedente capitolo, l’arsenale a disposizione include fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici, granate, pietre e mine.
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
Thief
Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.
I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie.
Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Sesta:}
Prestazioni Giochi – Parte Sesta:
Tomb Raider (2013)
ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.
Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.
La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi?
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
Considerazioni
Osservando i grafici riepilogativi appare innegabile che la maggior parte dei titoli a disposizione non è in grado di beneficiare in maniera apprezzabile dell’aumento delle frequenze operative, salvo casi isolati come l’ultimo capitolo della saga Thief e GRID Autosport.
Le potenzialità offerte dalla piattaforma in prova, ed in particolare dalla scheda grafica MSi Radeon R9 285 Gaming OC, sono più che buone e garantiscono un buon livello di fluidità a risoluzione Full-HD, anche con l’ausilio di filtri, il tutto con un consumo energetico abbastanza contenuto e soprattutto ad un costo indubbiamente interessante.
Questa particolare soluzione di MSi si differenzia dalle tradizionali reference board, oltre che per le sue maggiori frequenze operative impostate di fabbrica, anche e soprattutto per l’adozione di un PCB e di un sistema di dissipazione proprietario, denominato Twin Frozr IV Advanced, che consente il mantenimento di ottime temperature di esercizio e, volendo, un buon margine di overclock senza sacrificare il confort acustico.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage (SATA III 6Gb/s & USB 3.0):}
Prestazioni Storage (SATA III 6Gb/s & USB 3.0):
La gestione delle connessioni Serial ATA della piattaforma in esame è affidata al Southbridge AMD SB950, capace di garantire la piena compatibilità con lo standard di SATA III a 6Gb/s.
Per meglio valutare le prestazioni offerte da questo controller confronteremo i risultati ottenuti con quelli registrati su piattaforma Intel Z97.
Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (AMD SB950)
Crystal Disk Mark 3.0.3b
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 2.47
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Considerazioni
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel Southbridge AMD SB950, nonostante risultino complessivamente di buon livello, si dimostrano sensibilmente inferiori rispetto a quelle registrate dalla soluzione concorrente, sia in lettura che in scrittura. Ricordiamo che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dai rispettivi produttori.
Prestazioni Controller USB 3.0 (VIA VL806)
Per quanto riguarda la gestione delle connessioni USB 3.0, la scheda madre di MSì si affida ad un controller di produzione VIA Technology, precisamente il modello VL806.
Anche in questo caso, per meglio valutare le prestazioni offerte dal suddetto controller, confronteremo i risultati ottenuti con quelli registrati su piattaforma Intel Z97.
Crystal Disk Mark 3.0.3b
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 2.47
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Considerazioni
Alla luce dei risultati ottenuti non possiamo negare che le prestazioni offerte dal controller VIA presente sulla scheda madre MSi 970 Gaming siano abbastanza scarse rispetto a quelle registrate dalla soluzione concorrente. Il divario è evidente con entrambi i software utilizzati, sia il lettura che in scrittura. Ricordiamo ancora una volta che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dai rispettivi produttori.
{jospagebreak_scroll title=Comparto audio integrato e consumi rilevati:}
Comparto audio integrato e consumi rilevati:
Analisi comparto audio integrato
Così come la maggior parte delle recenti schede madri dedicate ai videogiocatori, anche la nuova 970 Gaming è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Per analizzarne più accuratamente la qualità abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio.
A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test.
Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio indubbiamente di buona qualità. La tecnologia proprietaria Audio Boost 2, infatti, comprende tutta una serie di accorgimenti pensati per garantire un suono chiaro e cristallino, quali l’adozione di ottima componentistica discreta, tra cui spiccano dei condensatori audio ad alta qualità (Nichicon Japanese) ed una coppia di amplificatori Texas Instruments OPA1652.
L’azienda taiwanese, inoltre, per eliminare qualsiasi tipo di interferenza elettromagnetica (EMI), oltre a prevedere una particolare schermatura, ha deciso di isolare completamente il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
Consumi Rilevati
Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
- Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
- Full-Load Stress eseguendo 1 ora di Prime95 28.5 in modalità Blend.
Come vediamo dal grafico riepilogativo, la piattaforma in esame, ed in particolare il nuovo microprocessore AMD FX-8320E, basato su architettura Vishera e contraddistinto da un TDP di appena 95W, ha registrato valori abbastanza interessanti sul fronte dei consumi, sensibilmente inferiori rispetto a quelli ottenuti da alcuni modelli precedenti da noi osservati. Ammettiamo che questo era abbastanza prevedibile, non essendo altro che la naturale conseguenza di un processo di produzione, quello a 32 nanometri, ormai maturo.
Ricordiamo che è presente, inoltre, la tecnologia AMD Cool’n’Quiet che permette di ridurre il consumo energetico qualora il carico sul processore sia basso. Questo avviene in modo del tutto automatico, agendo sia sulla tensione che sul moltiplicatore di frequenza.
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Conclusioni:
In questo nostro articolo abbiamo avuto l’occasione di toccare con mano una delle ultime soluzioni di fascia medio alta, presentate lo scorso mese di settembre dall’azienda americana AMD, vale a dire il nuovo microprocessore FX-8320E, basato su architettura Piledriver e provvisto di ben otto core integrati. Questo particolare modello si contraddistingue dai precedenti grazie ad un più contenuto TDP, pari ad appena 95W, che lo rende indubbiamente molto più allettante agli occhi di tutti coloro che intendono realizzare un sistema poliedrico e dal costo finale interessante.
Sono proprio queste le peculiarità della piattaforma che abbiamo assemblato per la stesura di questo articolo, una piattaforma ben bilanciata ed espressamente pensata per garantire una buona esperienza nei più disparati ambiti di utilizzo, seppur strizzando maggiormente l’occhio al gaming. La scelta della scheda madre e della scheda grafica discreta, di conseguenza, non poteva non coinvolgere due modelli di produzione MSi appartenenti proprio alla linea Gaming, una particolare serie di prodotti progettati e realizzati per soddisfare le esigenze del popolo dei videogiocatori.
La scheda madre, nonostante il costo indubbiamente competitivo, appare realizzata con un elevato grado di qualità complessiva, vantando un layout molto pulito e un PCB sufficientemente rigido. I componenti discreti Military Class 4 di alta qualità costituiscono il segno distintivo delle ultime produzioni dell’azienda taiwanese e sono garanzia di notevole stabilità, efficienza e durevolezza nel tempo.
Durante i nostri test, anche in condizione di overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata dei test e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo gaming intenso.
La schede vanta, inoltre, ottime possibilità di espansione, potendo contare su una coppia di slot PCI-Express 2.0 1x, due slot di tipo PCI tradizionale, ed altrettanti slot PCI-Express 16x di tipo meccanico, di seconda generazione (Gen2). Nonostante l’adozione del chipset AMD 970, che di fatto non implementa alcun supporto specifico, viene comunque certificata la compatibilità verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX, fino ad un massimo di due schede grafiche in parallelo (2-Way) in configurazione 8x/8x, indubbiamente una caratteristica che non possiamo non considerare come un valore aggiunto per questo prodotto.
Anche dal punto di vista dell’overclock non potevamo che rimanere più che soddisfatti. La scheda ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati con assoluta semplicità. Gran parte dei meriti sono attribuibili, come anticipato, all’ottima circuiteria di alimentazione, di cui la scheda è dotata, e all’ottimo livello di maturità del Click BIOS 4.
Un punto debole che abbiamo riscontrato su questo prodotto riguarda però le prestazioni offerte dai controller Serial ATA e USB 3.0, certamente non brillanti, specie se comparate con quelle garantite dalle soluzioni concorrenti.
Lasciando da parte i freddi numeri, occorre evidenziare quelle che sono le due principali feature messe a disposizione dei videogiocatori, e che eleggono questo prodotto a sicuro must. Per prima cosa troviamo un’interfaccia Gigabit Ethernet di alto livello, basata su chip di rete ad alte prestazioni Qualcom Atheros Killer E2205-B. Questo chip garantisce che il gioco in rete locale ed online possa essere gratificante annullando di fatto i fastidiosissimi LAG (LAtency Gap) che trasformano le sessioni di gioco in un’esperienza davvero frustrante.
Di non meno importanza è il sottosistema audio integrato MSI Audio Boost, pensato per offrire la migliore qualità audio disponibile al fine di ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco. Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’amplificatore cuffie integrato TI OPA1652, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile. Inoltre è stato implementato il supporto verso la tecnologia Sound Blaster Cinema 2, capace di offrire una serie di ulteriori effetti e funzioni di ottimizzazione per la più completa ed appagante esperienza audio possibile.
La scheda grafica utilizzata come naturale completamento della nostra piattaforma, ovvero una MSi Radeon R9 285 Gaming OC, si basa sul processore grafico Tonga, una soluzione che, nell’attesa delle prossime soluzioni top di gamma, porta indubbiamente una ventata di aria fresca nella fascia medio alta del mercato, andando a sostituire le ormai vetuste proposte basate su GPU Tahiti e implementando, al pari delle soluzioni di fascia superiore, tutte le ultime funzionalità tecnologiche disponibili, garantendo un buon livello di fluidità a risoluzione Full-HD, anche con l’ausilio di filtri, il tutto con un consumo energetico abbastanza contenuto.
Come abbiamo evidenziato nel corso del nostro articolo, infatti, , in Tonga troviamo l’ultima revisione (1.2) della collaudata architettura GCN (Graphics Core Next), in grado di offrire non soltanto maggiori prestazioni velocistiche, specialmente per quanto riguarda la gestione delle tecniche di Tessellation, ma soprattutto tutte quelle tecnologie che non sarebbe stato possibile implementare nella vecchia revisione architetturale, come ad esempio il TrueAudio, la piena compatibilità con l’interessante progetto FreeSync (la risposta al GSync di NVIDIA) nonché la possibilità di realizzare configurazioni CrossFireX senza l’ausilio del classico bridge di connessione tra le schede grafiche.
Altre importanti migliorie coinvolgono il motore Unified Video Decoder (UVD) e il Video Coding Engine (VCE), rivisti in maniera da garantire non soltanto maggiori performance generali, ma soprattutto per offrire un miglior supporto verso i contenuti con risoluzione 4K.
Come di consueto il produttore taiwanese ha personalizzato la propria soluzione non soltanto per quanto riguarda il PCB, la componentistica discreta e le frequenze operative, ma anche per quanto concerne il sistema di dissipazione del calore. Lo scopo principale è quello di garantire ottime prestazioni, durevolezza nel tempo e notevole silenziosità durante l’utilizzo. Per questo motivo gli ingegneri MSi hanno messo a punto un sistema di dissipazione veramente eccezionale (Twin Frozr IV Advanced), capace di garantire il mantenimento di basse temperature di esercizio senza mai risultare fastidioso.
Smontando la scheda video ci è apparsa evidente l’ottima cura degli assemblaggi di tutti i componenti, nonché l’adozione di componenti discreti di qualità come condensatori allo stato solido a basso ESR di produzione giapponese. Il dissipatore proprietario appare ben realizzato ed è stato perfettamente in grado di offrire prestazioni davvero lodevoli. Nonostante svariate ore di utilizzo per i test la scheda ha sempre garantito temperature basse e massima silenziosità. I test hanno restituito risultati che confermano le nostre aspettative, ovvero prestazioni elevate ed una grande stabilità di funzionamento.
L’esborso economico complessivo per la realizzazione di una piattaforma come quella in esame è di poco inferiore ai 500€ IVA compresa, cifra che ricordiamo comprendere esclusivamente il microprocessore (disponibile ad un prezzo medio di circa 145€ IVA compresa), la scheda madre (prezzo medio di circa 100€ IVA compresa) e la scheda grafica discreta (prezzo medio di circa 250€ IVA compresa) e al quale bisogna aggiungere, ovviamente, il denaro necessario per l’acquisto dei restanti componenti. Un costo, quindi, decisamente interessante viste le ottime potenzialità offerte.
Valutazione AMD FX-8320E
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Consumi: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Pro:
- Architettura Piledriver a otto core (4 moduli attivi);
- Processo di produzione a 32 nanometri ormai maturo;
- Moltiplicatore completamente sbloccato;
- Ottima predisposizione all’overclock (anche con sistemi di raffreddamento convenzionali);
- TDP (Thermal Design Power) di appena 95W;
- Tecnologia AMD Turbo Core 3.0;
- Buone temperature d’esercizio;
- Consumi interessanti;
- Buon rapporto prezzo/prestazioni.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Valutazione MSI 970 Gaming
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Layout/Componenti: | ![]() | |
Dotazione Accessoria: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Layout pulito e buona qualità costruttiva;
- Robusta circuiteria di alimentazione con componentistica Military Class 4;
- Tecnologia Total Protection a garanzia della longevità dei vari circuiti;
- Chipset AMD 970 + SB950;
- Supporto alla tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX 2-Way;
- Eccellente stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
- Ottime prestazioni complessive;
- Buona disponibilità di connessioni;
- BIOS completo, ricco di parametri e abbastanza maturo;
- Supporto alla tecnologia proprietaria OC Genie 4;
- Scheda di rete ad alte prestazioni Qualcom Killer E2205-B;
- Sottosistema audio (MSI Audio Boost) di buona qualità basato su chip Realtek ALC1150;
- Ottime funzionalità a disposizione dei videogiocatori.
Contro:
- Prestazioni controller Serial ATA ed USB 3.0 non particolarmente brillanti.
Valutazione MSI Radeon R9 285 Gaming OC
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Temperature/Rumore: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Pro:
- Nuovo Processore Grafico Tonga a 28nm;
- Architettura GCN (Graphics Core Next) 1.2 con ben 1.792SP;
- Ottime tecnologie supportate (CrossFireX, PowerTune, TrueAudio);
- Unified Video Decoder (UVD) e Video Coding Engine (VCE) aggiornati e con miglior supporto 4K;
- Frequenze operative fissate a 973MHz/1.375MHz (Core/Memorie);
- Buona dotazione di memoria on-board (2.048MB);
- Prestazioni complessive più che soddisfacenti;
- Buona predisposizione all’overclock;
- Ottimo sistema di dissipazione proprietario (Twin Frozr IV Advanced) silenzioso ed efficiente;
- Buoni consumi.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per i campioni fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend