Sapphire Pure Platinum A75 FM1

FOTO_A75_-_001A distanza di pochi mesi dal lancio di due nuovi ed interessanti prodotti appartenenti alla linea “Pure Black”, dedicati alle piattaforme Intel, ecco che Sapphire torna alla ribalta proponendo al grande pubblico la sua ultima “fatica” in ambito mainboard, espressamente concepita per la recente piattaforma AMD Lynx su Socket FM1, in grado di ospitare tutte le ultime novità in campo APU del colosso di Sunnyvale. La Pure Platinum A75, oggetto di questa nostra analisi, adotta, come facilmente intuibile, la versione di punta degli FCH presentati per questa nuova piattaforma, vale a dire l’AMD A75, in grado di supportare tutte le più recenti tecnologie, quali SATA3 a 6Gb/s e USB 3.0, in modo del tutto nativo.

Ancora una volta, quindi, l’azienda mostra il proprio talento sfornando l’ennesimo prodotto di prim’ordine, dalle ottime specifiche tecniche e con una spiccata predisposizione per l’overclock. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura di questo nostro articolo!!!


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Sapphire Technology LTD, da oltre dieci anni mantiene fede al proprio impegno di fornire prodotti di concezione avanzata ricchi di funzionalità. Grazie al fermo proposito di raggiungere l’eccellenza nei propri prodotti,l’azienda ha ottenuto le certificazioni ISO9001 e ISO14001, a riconoscimento, e garanzia per il cliente,  del costante impegno nel vendere unicamente componenti della migliore qualità. Nel Giugno  del 2001, è diventata un punto di riferimento per le schede grafiche ATI in tutto il mondo, progettando, producendo e distribuendo la gamma più completa. Oltre a questo, l’azienda progetta e produce anche schede madri e alimentatori con certificazione 80Plus.

L’azienda non accetta compromessi sulla qualità costruttiva del prodotto finale. Tutti i suoi prodotti sono sottoposti a un controllo rigoroso da parte degli ingegneri, al fine di garantire un alto livello qualitativo dei propri prodotti. Uno dei suoi punti di forza è la formazione di un team all’avanguardia pronto a elaborare nuove soluzioni tecniche adatte per ogni segmento di mercato.

Ulteriori informazioni le trovate sul sito Sapphire Technology LTD.

{jospagebreak_scroll title=Chipset AMD A75:Caratteristiche Tecniche&heading=Introduzione:}


Chipset AMD A75 (Hudson D3): Caratteristiche Tecniche


Per la nuova piattaforma desktop Lynx, AMD ha presentato due differenti chipset, l’A55 e l’A75, conosciuti anche, rispettivamente, con i nomi in codice Hudson D2 e Hudson D3. Il primo è espressamente dedicato all’impiego in schede madri economiche di fascia bassa, mentre il secondo, decisamente più interessante e completo è pensato per prodotti di livello superiore.

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Entrambi questi nuovi Fusion Controller Hub (FCH) fungono come dei tradizionali Southbridge e comunicano con l’APU installata per mezzo di un link, identificato come Unified Media Interface (UMI) in grado di garantire una banda di ben 2GB/s.

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Come vediamo dal diagramma a blocchi entrambi questi chipset sono inoltre in grado di gestire ulteriori 4 linee PCI-Express di seconda generazione, per il collegamento di controller esterni opzionali e funzionalità HD Audio.

L’A55, per via del suo target di utilizzo, si limita a supportare lo standard Serial ATA 2 3Gb/s (fino a 6 porte) e USB 2.0/1.1 (fino a 14 porte USB 2.0 e 2 porte USB 1.1). Il più completo A75, invece, è in grado di gestire lo standard Serial ATA 3 6Gb/s (fino a 6 porte) e, per la prima volta, viene offerto un supporto nativo al recente standard di trasmissione USB 3.0 (fino a 4 porte), finora appannaggio di controller aggiuntivi di terze parti.

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Sapphire Pure Platinum A75: Confezione e Bundle


La Pure Platinum A75 è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. Questa ha un design moderno e curato in cui predominano i colori argento e nero. Nella parte frontale, trovano posto il nome del prodotto e alcune tra le caratteristiche di maggiore importanza, quali la presenza di un controller Bluetooth integrato, il supporto alla tecnologia Dual Graphics, che consente di affiancare una scheda grafica discreta alla soluzione integrata nell’APU, e il supporto nativo agli standard USB 3.0 e Serial ATA 3 a 6Gb/s. Nella parte posteriore, invece, troviamo una descrizione un po’ più approfondita delle varie caratteristiche oltre che l’elenco dettagliato del contenuto.

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Una volta aperta la confezione troviamo il bundle fornito, composto da:


  • 1x DVD-Rom Driver e Software;
  • 1x Manuale d’Istruzioni;
  • 6x Cavetti SATA;
  • 1x Mascherina Posteriore I/O;
  • 1x Bracket 2-Porte USB 3.0 con adattatore per montaggio sul frontale del case (3.5”);
  • Coupon DiRT3 per il download gratuito del gioco da Steam.

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Per concludere vi postiamo il video di presentazione della Sapphire Pure Platinum A75:

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Sapphire Pure Platinum A75: La scheda-Parte 1


La Pure Platinum A75 appare solida e ben costruita. Il Form-Factor è conforme allo Standard ATX (30.5×24.5cm) e i colori predominanti sono il nero e il blu, che conferiscono al prodotto una certa eleganza unita ad una buona dose di aggressività, che non guasta mai in un prodotto di questo livello.

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Come vediamo il layout è molto pulito e ben ordinato. Possiamo notare il nuovo Socket FM1, in grado di ospitare tutte le ultime novità in abito APU (A4, A6, A8 ed E2). La zona circostante è molto ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione. Il meccanismo di fissaggio del dissipatore è il medesimo presente nelle tradizionali schede madri AM2/AM3, non vi saranno quindi problemi di reperibilità o di riutilizzo del proprio sistema di raffreddamento.

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La circuiteria di alimentazione, impiegata da Sapphire, si compone di 6 Fasi dedicate alla CPU, 2 Fasi dedicate al VNB e 3 Fasi dedicate alle RAM. Le componenti utilizzate sono di ottima qualità, così da garantire un elevato livello di affidabilità, precisione e durata nel tempo, anche in condizioni di funzionamento fuori specifica. Per meglio soddisfare le richieste energetiche la scheda è dotata di un connettore supplementare di alimentazione a 8 Pin. Togliendo il dissipatore è possibile ammirare il perfetto ordine con cui i componenti della circuiteria sono posti sulla piastra.

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Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenze certificate fino a ben 1.866MHz, in modo tale da fornire una discreta banda alla soluzione grafica integrata. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB. Questa piattaforma permette overclock davvero molto elevati sul comparto RAM, per questo motivo Sapphire ha deciso di equipaggiare la Pure Platinum A75 con una circuiteria di alimentazione a 3 Fasi espressamente dedicata.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX a 24 Poli e i Punti di lettura per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali.

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Tutti i dissipatori impiegati sui componenti “caldi” della scheda, quali PWM e FCH sono ricoperti da dissipatori di calore di alluminio. Seppur possano sembrare sottodimensionati, questi dissipatori svolgono egregiamente il loro compito, poiché sia i componenti della circuiteria di alimentazione e sia il chipset AMD A75 sviluppano veramente poco calore durante il loro utilizzo, anche intensivo. Molto gradevole alla vista la lamella metallica riportante il modello della scheda, posta sopra il dissipatore dell’FCH.

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Sapphire Pure Platinum A75: La scheda-Parte 2


Le possibilità di espansione sono garantite da due slot PCI-Express 2.0 1x, uno slot PCI-Express 2.0 4x, uno slot Mini PCI-Express 1x, due slot PCI e uno slot PCI-Express 2.0 16x, con supporto alla tecnologia AMD Dual Graphics, che consente di affiancare una scheda grafica discreta a quella integrata all’interno dell’APU. Interessante la scelta del produttore di dotare la scheda con uno slot Mini PCI-Express 1x, raramente implementato in prodotti analoghi, ma che può comunque tornare utile.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di ben sei porte Serial ATA, tutte di terza generazione a 6Gb/s (ovviamente retro compatibili con lo standard a 3Gb/s) e gestite direttamente dal chipset A75, configurabili sia in modalità singola che RAID 0,1 e 10.

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Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto i vari connettori per ventole e porte USB 2.0 e USB 3.0 supplementari, lo Speaker integrato, i pulsanti Power, Reset, Clear CMOS, molto comodi nell’eventualità che la scheda sia utilizzata, ad esempio, su un banchetto da test, un utile Display a Segmenti LED, che oltre a segnalare eventuali problemi durante il funzionamento della macchina, visualizza la temperatura del processore in tempo reale, ed infine, uno Switch per la selezione dell’EEPROM BIOS, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di update o di corruzione dati del BIOS primario. La scheda, infatti, dispone di due EEPROM, una direttamente saldata al PCB e l’altra di tipo estraibile.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello frontale del case e per l’SPDIF.

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L’interfaccia di rete Gigabit Ethernet è gestita da un controller prodotto da Marvell, precisamente il modello 88E8059, su bus PCIe per garantire piena banda a disposizione.

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Le connessioni USB 3.0 sono in totale quattro, due posizionate nel pannello posteriore I/O e due opzionali, utilizzabili collegando l’apposito bracket fornito a corredo. La loro gestione non è, come solitamente accade, affidata a controller di terze parti (ad esempio l’ormai noto NEC), ma bensì è nativa del nuovo chipset AMD A75.

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La scheda dispone anche di un controller Bluetooth 2.1 + EDR, prodotto da Atheros, precisamente il modello AR3011.

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Il pannello posteriore I/O è molto ricco, troviamo infatti:


  • 1x Porta PS/2 per tastiera e mouse;
  • 4x Porte USB 2.0;
  • 2x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 1x Porta E-SATA;
  • 1x Uscita HDMI;
  • 1x Uscita DVI-D Single Link;
  • 1x Uscita Display Port 1.1a
  • 1x Ricevitore Bluetooth;
  • 6x HD Audio Jack;
  • 1x RJ-45 LAN Port.

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Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale dedicata a questo prodotto:

http://www.sapphiretech.com/presentation/product/?cid=2&gid=1093&sgid=1095&pid=1255&psn=&lid=1&leg=0

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Uno sguardo al BIOS: Parte 1


La Sapphire Pure Platinum A75 adotta un BIOS EFI (Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, prodotto da American Megatreands. La sua interfaccia è di tipo classico, meno accattivante di quella a cui ci hanno abituato la maggior parte dei produttori di schede madri basate ad esempio sui vari P67/Z68, ma comunque molto chiara e di facile comprensione. Le varie sezioni sono accessibili con semplicità attraverso un menu posto nella parte superiore della schermata. Lo scorrimento tra le pagine, e i vari parametri, avviene tramite tastiera.

Ma ora andiamo a descrivere brevemente il significato delle varie sezioni, partendo dalla prima, denominata ”Main”, mostrata non appena si accede al BIOS, premendo il tasto F2.

In questa sezione troviamo varie informazioni sulla versione del BIOS presente, sul tipo di accesso in uso (utente o amministratore), sul quantitativo e frequenza della memoria di sistema, oltre che l’impostazione di Data e Ora.

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La seconda, identificata come “Performance” è senza ombra di dubbio quella più interessante, poiché ci consente di mettere mano a tutti i parametri vitali del sistema, quali Frequenze di funzionamento, Moltiplicatori, Voltaggi e Timings Memorie. Come vedremo dalle immagini, tutti i vari parametri sono ben ordinati e di facile comprensione, suddivisi in tre sotto-sezioni (CPU Configuration, Memory Configuration e Voltage Configuration).

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Passiamo ora alla terza sezione, denominata “Advanced”. Al suo interno troviamo elencate, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alla configurazione delle linee PCI, della CPU, del Serial ATA, del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio Controller USB 3.0, Gigabit LAN, IE1394, HD Audio e Bluetooth.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS: Parte 2}


Uno sguardo al BIOS: Parte 2


Il sottomenù “PC Health Status” è veramente molto completo e permette di monitorare lo stato vitale del sistema, mostrando le temperature di CPU, dei Regolatori di Tensione e della scheda madre, oltre che le varie tensioni di alimentazione (VCore, VDIMM, FCH, NB etc.). Sarà possibile, inoltre, programmare il funzionamento di tre ventole tachimetriche, collegate alla scheda, in modo da trovare il giusto compromesso tra temperature e rumorosità.

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La quarta sezione, “Chipset”, permette di accedere ad alcuni parametri di NB e SB. Sarà possibile accedere alle impostazioni della GPU integrata (attivazione/disattivazione, quantitativo di memoria allocabile etc.), delle porte SATA e USB.

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Infine, le ultime tre sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer e agire sui livelli di accesso, ed “Save & Exit”, nella quale ci viene offerta la possibilità di salvare le modifiche finora fatte, oppure al contrario di uscire senza salvare o ripristinare le impostazioni predefinite.

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Consigliamo ai possessori di questa scheda madre di verificare con regolarità, sul sito web del produttore, l’eventuale rilascio di nuove e migliorate versioni del BIOS. Teniamo a precisare che siamo rimasti già molto soddisfatti dell’attuale ultima versione ufficiale (043), non riscontrando alcuna problematica ad essa imputabile.

http://www.sapphiretech.com/presentation/product/?cid=2&gid=1093&sgid=1095&pid=1255&psn=&lid=1&leg=0#

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma AMD Lynx, oltre che l’impatto derivante dall’overclock di CPU, GPU e RAM.

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

  • Livello 1: Processore alla frequenza di default di 2.6GHz, reference clock a 100MHz. GPU integrata operante alla frequenza di default di 443MHz. Memorie RAM impostate a 1.866MHz con latenze pari a 8-9-8-24-1T;
  • Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 3.6GHz, impostando il reference clock a 139MHz. GPU integrata operante a 618MHz. Memorie RAM impostate a 2.224MHz con latenze pari a 9-11-9-27-1T;

Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • CinebenchR11.5 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC3;
  • Blender2.55b 64bit;
  • Euler 3D v2.2;
  • SuperPI1.5Mod XS;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • wPrime Benchmarkv1.55;
  • Hexus PiFast;
  • AIDA64 Extreme 1.85.1600.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.0 Beta7 64bit;
  • 7-Zip 9.20 64bit;
  • X.264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni Giochi:


  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • ResidentEvil 5 – DX10;
  • Alien vs Predator – DX11.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5:


Questo software, sviluppato da Maxon, consente di misurare le prestazioni del processore mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il programma è in grado di eseguire i calcoli sfruttando un singolo core oppure tutti quelli a disposizione.

Nei grafici i risultati finali del rendering in Single e Multi-Thread:


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione diimmagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender2.55b:


Blender è un famoso programma di modellazione 3D, animazione e rendering, completamente Open Source. Viene spesso utilizzato anche per la misurazione delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “Flying Squirrel”.


Euler3D v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:}


Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


wPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


AIDA64 Extreme Edition 1.85.1600:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i test di Banda Passante delle Memorie e Latenza.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 4.0 Beta7 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.06 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


X264 HD Benchmark 4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.


PCMark 2005:


Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle suite CPU Test.


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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alle impostazioni predefinite (risoluzione 1280×1024). Nei grafici vi mostriamo sia il risultato complessivo (3DMark Score) e sia quello riferito al solo processore (CPU Score).


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto (3DMark Score) ed il punteggio riferito al solo processore (CPU Score).


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

Il test è stato eseguito in DirectX 11 nella modalità Entry. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto ed il punteggio Physics.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi:}


Prestazioni Giochi:


FarCry 2:


FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il Cry ENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2:


Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità“Test B”, usando i seguenti settaggi:

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ResidentEvil 5:


La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri…..Il gioco supporta le DirectX 10.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test fisso”, usando i seguenti settaggi:

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Aliens vs Predator:


La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator…….

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Prove Tecnologia AMD Dual Graphics:}


Prove Tecnologia AMD Dual Graphics:


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La nuova tecnologia Dual Graphics, recentemente introdotta da AMD, consente di affiancare una scheda grafica discreta, di classe Radeon HD, alla soluzione grafica integrata nelle APU A6 e A8, in maniera analoga, quindi, alla creazione di un tradizionale sistema CrossFireX.

Bisogna quindi tenere conto che per ottenere un buon guadagno prestazionale, grazie al calcolo parallelo tra i due processori grafici, questi devono essere il più possibile simili in termini di potenzialità. In altre parole per sfruttare al meglio la grafica integrata nell’APU si dovrà affiancare ad essa una soluzione discreta di fascia bassa o medio/bassa.

Per facilitare questa scelta, AMD ha rilasciato una pratica tabella in cui sono riportate le schede grafiche discrete che sono consigliabili da affiancare alle varie APU. Per ogni combinazione viene, inoltre, specificato un nuovo nome commerciale, particolare che potrebbe creare un po’ di confusione.

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Abbiamo proceduto con la verifica del corretto funzionamento di questa nuova tecnologia, affiancando alla grafica integrata nella APU in nostro possesso (AMD A6-3650) una scheda grafica discreta Radeon HD6450, dotata di 512MB di memoria, ottenendo in pratica quello che il produttore identifica con il nome commerciale di Radeon HD6550D2.

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La configurazione è stata relativamente semplice in quanto è bastato installare la scheda grafica discreta e installare i driver AMD Catalyst (noi abbiamo usato la versione 11.8 ufficiale) una volta entrati nel sistema operativo. La Sapphire Pure Platinum A75 non prevede l’attivazione di questa tecnologia da BIOS. Siccome si tratta pur sempre di una configurazione Multi-GPU CrossFireX è consigliabile installare, oltre ai tradizionali driver, anche l’ultimo versione disponibile del pacchetto Catalyst Application Profile (CAP).

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Di seguito i risultati ottenuti in alcuni benchmark sintetici e giochi alle seguenti condizioni:


  • APU A6-3650 mantenuta entro le specifiche (CPU a 2.6GHz / GPU a 443MHz);
  • Memorie impostate a 1.866MHz con latenze pari a 8-9-8-24-1T;
  • Scheda Grafica discreta (Radeon HD6450) mantenuta a default (750/900MHz).

Come possiamo notare dalle prove svolte la tecnologia AMD Dual Graphics sembra funzionare in modo corretto, offrendo un tangibile guadagno prestazionale rispetto all’uso della sola grafica integrata all’interno dell’APU in tutte le applicazioni testate. I driver in uso, che ricordiamo essere gli ultimi Catalyst 11.8 ufficiali, si sono dimostrati abbastanza validi ed in grado di sfruttare degnamente questa recente funzionalità. Probabilmente la situazione è destinata a migliorare ulteriormente con le prossime versioni, ma per ora non possiamo che esserne già pienamente soddisfatti.

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Overclock:


La nuova piattaforma Lynx di AMD, visto il suo segmento di interesse, non è ovviamente concepita per il puro overclock, ciò nonostante, anche grazie al nuovo processo produttivo a 32nm che contraddistingue tutte le nuove APU Llano A-Series, è comunque possibile divertirsi cercando di migliorare ancor più le prestazioni complessive del proprio sistema, anche con sistemi di raffreddamento tradizionali ad aria.

Purtroppo al momento tutte le APU disponibili presentano una caratteristica comune, ossia quella di avere il moltiplicatore di frequenza bloccato verso l’alto. Questo rende possibile un solo modo per procedere all’overclock, ovvero quello di agire sulla frequenza del reference clock, fissata di default, su questa piattaforma, a 100MHz.

L’aumento di questo parametro non ha però effetto soltanto sulla frequenza dei core, bensì va ad interferire anche con la frequenza di lavoro del Northbridge, delle memorie RAM, della IGP integrata e del bus PCI-Express. Mentre il NB è relativamente tollerante all’aumento della frequenza, ed è possibile “giocare” con i divisori RAM per regolarne la frequenza effettiva in relazione al reference clock, il bus PCI-Express potrebbe rappresentare un vero e proprio problema in overclock.

La Pure Platinum A75 si è comportata decisamente in questo frangente. Aggiornando la scheda con l’ultima versione ufficiale del BIOS disponibile (la 043) non abbiamo riscontrato alcuna problematica in fase di overclock, anzi, la scheda ha sempre reagito al meglio, dimostrandosi un prodotto dalle ottime potenzialità.

Passiamo ora alle nostre prove. La ricerca della massima frequenza del reference clock, ci ha condotto sino ad un ottimo 160MHz, valore che ci ha permesso di raggiungere una frequenza operativa dell’APU di ben 4.160MHz, mantenendo il moltiplicatore al massimo possibile (26x). Ciò dimostra la bontà di questo prodotto in overclock, specialmente considerando le condizioni di raffreddamento ad aria.

A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

Precisiamo che la frequenza del bus è erroneamente riportata al doppio di quella effettiva.

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http://valid.canardpc.com/show_oc.php?id=1992943

La Pure Platinum A75 ha mostrato le proprie qualità anche sul fronte RAM permettendoci di raggiungere, con il KIT in nostro possesso (2x2GB Kingston HyperX T1 2133C9) una frequenza di ben 2.400MHz con latenze impostate a 9-11-9-30-1T e tensione di alimentazione mantenuta entro le specifiche (1.65v).

A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

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http://valid.canardpc.com/show_oc.php?id=1993990

La massima frequenza raggiunta stabilmente dal nostro processore, servendoci di un semplice dissipatore ad aria (Arctic Freezer 7 Pro), è stata di ben 4.004MHz, impostando il bus sino a 154MHz ed il moltiplicatore a 26x. Consideriamo questo risultato decisamente buono, poiché in queste condizioni siamo riusciti a chiudere qualsiasi benchmark che abbiamo provato ad eseguire, il tutto con buone temperature.

Di seguito gli screen di alcune prove svolte:

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Infine ricordiamo che Sapphire, nella dotazione di questa scheda, fornisce una comoda utility, di nome TriXX, attraverso la quale sarà possibile monitorare i parametri principali di funzionamento, e regolare manualmente le varie impostazioni di frequenze e tensioni, direttamente all’interno del sistema operativo. Il programma una volta eseguito, si presenta molto ordinato e di semplice gestione.

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Consumi:


Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:


  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load Stress (CPU) eseguendo il software Prime95 26.6, in modalità Small FFTs, per circa 15minuti;
  • Full-Load Stress (GPU) eseguendo il software Furmark, in modalità Extreme Burning Mode, per circa 15minuti;
  • Full-Load Stress (CPU+GPU) eseguendo sia Prime95 26.6 e sia Furmark, per circa 15minuti.

Ricordiamo che la tecnologia AMD Cool’n’Quiet permette di ridurre il consumo energetico qualora il carico sul processore sia basso. Questo avviene in modo del tutto automatico, agendo sia sulla tensione che sul moltiplicatore di frequenza (scendendo fino al valore minimo pari a 8x), in modo da ottenere una frequenza operativa pari a 800MHz.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


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Prestazioni/Overclock:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Rumorosità/Consumi:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

Sapphire ha dimostrato ancora una volta di essere pienamente in grado di “sfornare” un prodotto di assoluto livello e dalle ottime potenzialità. La Pure Platinum A75 è un prodotto veramente ben progettato, a cominciare dal layout e dai componenti impiegati, sino ad arrivare alle varie feature “extra”, quali i punti di lettura dei voltaggi, il modulo Bluetooth integrato, la presenza di un doppio BIOS ed il supporto nativo alle varie tecnologie SATA3 a 6Gb/s ed USB 3.0, grazie all’adozione del nuovo FCH AMD A75.

Il BIOS UEFI di questa scheda appare veramente molto completo ed intuitivo. Nonostante si tratti ancora del primo aggiornamento ufficiale rilasciato dal produttore non abbiamo rilevato alcun problema o malfunzionamento ad esso imputabile, neppure in overclock. La Pure Platinum A75, infatti, ha sempre reagito al meglio delle proprie possibilità anche al di fuori delle specifiche, permettendoci di raggiungere con estrema facilità risultati degni di nota e di tutto rispetto, considerando l’utilizzo di un normalissimo dissipatore ad aria.

La scheda dispone di numerosi slot di espansione, compreso uno slot Mini PCI-Express 1x, raramente implementato in prodotti analoghi a questo, e due slot PCI tradizionali per l’installazione di schede ormai datate. Troviamo inoltre il supporto alla nuova tecnologia AMD Dual Graphics che consente di affiancare una scheda grafica discreta di fascia bassa o medio/bassa alla soluzione integrata all’interno delle nuove APU. Come abbiamo potuto osservare, questa tecnologia, analogamente ad una tradizionale configurazione CrossFireX, consente di ottenere un’apprezzabile aumento delle prestazioni complessive del comparto grafico, senza un notevole esborso di denaro, viste le soluzioni discrete che è consigliabile scegliere. Ovviamente ci riferiamo ai soli giocatori occasionali, o comunque a tutti coloro che scendono a compromessi nell’impostazione della risoluzione di gioco e dei dettagli. Per gli utenti più esigenti vi è sempre la possibilità di disabilitare la soluzione IGP e procedere all’installazione di una scheda grafica di livello superiore.

Il bundle fornito con questo prodotto è abbastanza completo, comprendente, tra le altre cose, un bracket USB 3.0 di ottima fattura, in alluminio, da posizionare sul frontale del case (in uno slot da 3.5”) ed un coupon per il download gratuito da Steam di una copia del gioco di rally DiRT3.

La Pure Platinum A75 è disponibile sul mercato a un prezzo medio di circa 110€ IVA compresa, cifra più che adeguata viste le caratteristiche tecniche e l’indiscutibile qualità di questo prodotto, senz’altro al vertice dell’offerta per questa nuova piattaforma di AMD.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Doppio BIOS;
  • Ottime prestazioni, anche in overclock;
  • Supporto AMD Dual Graphics;
  • Presenza di Punti di Lettura on-board;
  • Ottime possibilità di espansione (compreso slot Mini PCI-Express 1x);
  • Modulo Bluetooth Integrato;
  • Supporto nativo USB 3.0;
  • Bundle completo (comprendente anche il gioco DiRT3);
  • Prezzo giustificato dalla qualità del prodotto.

Contro:


  • Niente da segnalare.

Si ringrazia Sapphire per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin HW Legend

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