Durante la calda giornata estiva di oggi, abbiamo il piacere di potervi proporre una delle ultime proposte realizzate da Supermicro, storica azienda americana ben nota nel settore delle soluzioni server che da qualche tempo ha scelto di ampliare la propria offerta estendendola anche alle più tradizionali soluzioni per sistemi desktop di fascia alta per appassionati, settore indubbiamente dominato dai numerosi, ed agguerriti, colossi taiwanesi. La scheda madre in esame, nello specifico la nuova C7Z270-PG, si basa, come facilmente intuibile dalla nomenclatura, sul PCH Z270 Express, capace di garantire il miglior supporto possibile verso tutti i microprocessori Core di settima generazione, meglio noti con il nome in codice “Kabylake”. Con l’intento di soddisfare l’utenza più esigente del mercato, la scheda vanta funzionalità avanzate per l’overclocking, unite a caratteristiche tecniche e features proprietarie esclusive di primo livello, come ad esempio la presenza di un chip PLX, grazie al quale sarà possibile realizzare configurazioni Multi-GPU avanzate fino a ben quattro schede grafiche in parallelo, oltre che accorgimenti specifici pensati per garantire la massima stabilità e longevità possibili, frutto del notevole bagaglio di esperienza maturato dall’azienda in ambito server. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!
Introduzione:
Super Micro Computer, Inc. o più semplicemente Supermicro, è un’azienda leader mondiale in termini di innovazione e tecnologia dei server ad alta efficienza e performance ed uno dei principali fornitori di soluzioni di green computing end-to-end per IT aziendale, HPC, Data Center, Cloud computing, Big Data e sistemi embedded in tutto il mondo.
L’azienda offre una vasta gamma di prodotti che includono server, blade, sistemi GPU, workstation, sistemi di storage, schede madri, chassis, alimentatori, soluzioni di rete, software di gestione dei server e accessori.
Fondata nel 1993 con sede a San Jose, in California, Supermicro dispone di centri operativi nella Silicon Valley e nei Paesi Bassi, oltre che di un Science & Technology Park e un Centro Logistico a Taiwan, al fine di incrementare ulteriormente il proprio business in tutto il mondo. L’azienda unisce 20 anni di esperienza e conoscenza avanzata di ingegneria con una produzione efficiente e competenze di integrazione per sviluppare soluzioni scalabili e ottimizzate di green computing first-to-market che permettono ai clienti di ridurre il TCO (Total Cost of Ownership).
Per maggiori informazioni consultate il sito web Supermicro.
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PCH Intel Serie 200 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità:
Come di consueto, in concomitanza con il debutto di una nuova architettura Core, è abitudine di Intel presentare anche una nuova linea di PCH, in questo caso appartenenti alla Serie 200 ed espressamente pensati per offrire pieno supporto verso i nuovi microprocessori di settima generazione, meglio noti con il nome in codice “Kabylake”. Così come avvenuto in passato, anche in quest’occasione il colosso di Santa Clara ha scelto di non apportare modifiche per quanto riguarda il socket di connessione, che rimane quello tradizionale di tipo LGA-1151.
Una conseguenza di questa scelta è la possibilità di poter utilizzare tutti i nuovi processori Kabylake anche sulle precedenti schede madri provviste di PCH Serie 100 (previo aggiornamento del BIOS), o viceversa uno dei precedenti microprocessori basati su architettura Skylake sulle nuove soluzioni dotate dei nuovi PCH Serie 200.
Sempre più che buona la differenziazione in relazione alle caratteristiche e alle funzionalità offerte, spaziando da modelli meno completi e di conseguenza più economici, come il B250, il Q250 e l’H270 Express, indubbiamente idonei all’utilizzo in soluzioni a basso costo e di più ridotte dimensioni, fino ad arrivare ai modelli più avanzati, come i top di gamma Q270 e Z270 Express, pensati per la realizzazione di soluzioni rivolte ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità, come il supporto all’overclocking, a configurazioni Multi-GPU o alla realizzazione di sistemi commerciali basati su piattaforma vPro.
Tra le principali novità rispetto alle soluzioni della passata generazione segnaliamo un sensibile incremento del numero di linee PCI Express di terza generazione gestite dal controller integrato nel chipset, raggiungendo le 24 linee nelle proposte di punta Q270/Z270 Express e 20 linee nel caso del nuovo H270 Express.
Oltre a questo, tutti i nuovi PCH implementano il pieno supporto verso le attesissime soluzioni Intel Optane, basate sull’innovativa tecnologia di memoria 3D XPoint, sviluppata dal colosso di Santa Clara in stretta collaborazione con Micron con l’obiettivo di combinare i punti di forza delle prestanti memorie NAND Flash con quelli tipici delle più tradizionali SDRAM.
In questa maniera sarà possibile la realizzazione di soluzioni contraddistinte da una capacità di archiviazione ben più elevata rispetto agli standard attuali, pur senza rinunciare alla bassa latenza, notevole prestazioni velocistiche e soprattutto a costi sensibilmente inferiori. Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, vale a dire lo Z270 Express, adottato da Supermicro sulla soluzione in esame:
Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma, i nuovi microprocessori Kabylake mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel, nonché la piena compatibilità non soltanto verso i nuovi moduli di memoria DDR4, ma anche verso dei più tradizionali, ed economici, moduli di memoria DDR3L.
Il supporto verso l’una o l’altra tipologia, ovviamente, sarà a discrezione dei vari produttori di schede madri, bisognerà quindi prestare particolare attenzione al modello che si intende acquistare al fine di evitare spiacevoli sorprese. La frequenza operativa massima certificata, per quanto riguarda i moduli DDR4, raggiunge quota 2.400MHz, consentendo una bandwidth massima teorica molto elevata, pari a ben 38,4 GB/s. Per ciò che riguarda, invece, i moduli DDR3L, viene certificata una frequenza operativa massima di 1.600MHz.
Rispetto alla precedente generazione di PCH (Serie 100) non vi sono da segnalare differenze per ciò che riguarda il controller Serial ATA integrato, sempre in grado di gestire un massimo di sei porte di terza generazione a 6Gb/s, ed il quantitativo massimo di connessioni USB 3.0, sempre esteso a ben 10 porte, su un totale complessivo di 14 porte (USB 2.0 + USB 3.0).
Nessuna novità per quanto riguarda il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore, sempre in grado di gestire un massimo di 16 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x su linee PCI-Express di seconda generazione.
Il nuovo PCH è sempre collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) di terza generazione da ben 8GT/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non, sfruttando ben quattro linee PCI-Express 3.0 al fine di incrementare l’efficienza ed eliminare qualsiasi collo di bottiglia.
Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z270 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e niente meno che ulteriori 24 linee PCI-Express 3.0, la cui gestione è completa discrezione del produttore della scheda madre. Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato e sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.
La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. I nuovi PCH della Serie 200, in abbinamento ai processori di settima generazione, sono inoltre in grado di garantire il supporto nativo verso la tecnologia Thunderbolt 3 tramite connessione USB Type-C, capace di assicurare una velocità di trasferimento doppia rispetto alla passata generazione dello standard, raggiungendo una banda passante pari a ben 40Gb/s.
Specifiche del genere appaiono più che sufficienti per gestire, ad esempio, una soluzione grafica discreta esterna (molto in voga in ambito mobile, al fine di espandere le potenzialità del comparto grafico integrato) oppure una coppia di monitor con pannelli 4K a 60Hz. Valori di tutto rispetto anche sotto il profilo energetico, con possibilità di alimentare periferiche esterne fino a ben 100W di potenza, includendo funzionalità di ricarica veloce.
Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, caratteristica confermata anche in questi nuovi PCH.
Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Device Protection with Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.
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Supermicro C7Z270-PG – Confezione e Bundle:
La nuova scheda madre C7Z270-PG di Supermicro è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore americano, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Soffermandoci per un istante all’aspetto prettamente estetico dobbiamo ammettere che l’impressione di trovarsi dinanzi ad un prodotto di fascia alta è del tutto palpabile.
La colorazione di base è nera con finitura superficiale opaca, mentre per quanto riguarda la grafica sono stati scelti i colori bianco e grigio, in maniera da garantirne un maggior risalto. Ogni minimo particolare appare estremamente curato, a cominciare dal design elegante e ricercato con bordi anteriori smussati, fino ad arrivare all’ulteriore cartoncino, di colore grigio, pensato per impedirne l’apertura; riteniamo del tutto improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione.
Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano soltanto un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se il prodotto possa o meno soddisfare le proprie esigenze.
Nella parte anteriore sono previsti esclusivamente il marchio aziendale Supermicro, un breve slogan “Server Quality, Built for Gaming” e la nomenclatura completa del modello. Quest’ultima, sebbene sia riportata sul coperchio della confezione e non sul cartoncino che l’avvolge, è resa comunque visibile grazie agli intagli presenti.
Posteriormente è presente una breve descrizione, come spesso accade esclusivamente in lingua inglese, che illustra le caratteristiche principali e le potenzialità del prodotto, oltre che alcuni cenni storici dell’azienda. Ulteriori dettagli tecnici sono riportati leggermente più in basso, all’interno di una generosa tabella.
Non manca, inoltre, una didascalia contenente le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, come la proprietaria “Server DNA”, che garantisce all’utente la massima qualità, stabilità e longevità possibili, grazie all’adozione di componenti e standard costruttivi di livello server; la possibilità di utilizzare unità SSD di tipo M.2 su bus PCIe 3.0 X4 (32Gb/s), ed il pieno supporto verso il recente standard di trasmissione USB 3.1, capace di garantire un livello di prestazioni doppio rispetto alla passata generazione, pari a ben 10Gb/s.
Inoltre, la nuova C7Z270-PG, come facilmente intuibile anche dalla nomenclatura, vanta funzionalità esclusive per i videogiocatori più esigenti, tra cui la possibilità di realizzare configurazioni Multi-GPU avanzate con un massimo di ben quattro schede grafiche in parallelo, sfruttando le tecnologie NVIDIA SLI ed AMD CrossFireX.
Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre l’elenco dettagliato del materiale contenuto all’interno della confezione ed una piccola immagine di anteprima della scheda madre.
L’apertura della confezione è leggermente differente dal solito. In questo caso basta sollevare il coperchio superiore per accedere alla parte interna che, come di consueto, prevede due scomparti separati.
In quello superiore è collocata la scheda madre, opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico e ben adagiata su di uno strato di materiale spugnoso che ne evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali. Nello scomparto inferiore, come prevedibile del resto, è presente tutto il materiale fornito in dotazione.
Il bundle fornito in dotazione è così composto:
- 1 x Manuale d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x DVD contenente driver e utility;
- 3 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x Bustina con vite per fissaggio SSD M.2 PCI-Express;
- 1 x Mascherina I/O shield.
Supermicro non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità, tutti i particolari. L’apertura della confezione risulta semplice e in pochi secondi ci troveremo di fronte al materiale fornitoci in dotazione. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto.
La confezione risulta esteticamente molto curata e gradevole alla vista, consentendo fin da subito di cogliere i vari dettagli sul prodotto che il consumatore finale desidera acquistare. Il manuale di istruzioni risulta completo e lo potete inoltre consultare e scaricare direttamente dal sito del produttore. Ora siamo pronti per andare ad analizzare le specifiche tecniche e le feature principali della Supermicro C7Z270-PG.
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Supermicro C7Z270-PG – Specifiche Tecniche:
Il colosso americano Supermicro, indiscutibilmente tra i leader a livello mondiale per quanto riguarda il settore delle soluzioni server, è da sempre sinonimo di elevata qualità costruttiva, affidabilità a lungo termine e massima stabilità operativa anche in condizioni di utilizzo intensive.
Tutte peculiarità queste che senza alcun dubbio ritroveremo anche nelle ultime proposte del marchio destinate alle più tradizionali soluzioni per sistemi desktop di fascia alta per appassionati, come la nuovissima C7Z270-PG, una robusta scheda madre basata su PCH Z270 Express e Socket LGA-1151, appositamente pensati per garantire la piena compatibilità con tutti i microprocessori Intel di sesta e settima generazione, basati su architettura Skylake e Kabylake e sviluppati con processo produttivo a 14 nanometri.
La scheda offre pieno supporto verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni, in configurazione Dual-Channel. Nello specifico viene offerta la possibilità di installazione di un massimo di 64GB di memoria, con frequenza massima in overclock pari a ben 3.733MHz, anche con profili XMP 2.0. Grazie alla presenza di un chip PLX saranno possibili configurazioni Multi-GPU fino a quattro schede grafiche in SLI (Nvidia) o CrossfireX (AMD), indubbiamente una buona notizia per i videogiocatori più “estremi”.
Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia sia M.2 PCI-Express di tipo M-Key e sia di tipo U.2, entrambe soluzioni capaci di sfruttare un bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s.
Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il nuovissimo standard di trasmissione USB 3.1 Gen2 (una porta Type-C ed una porta Type-A nel pannello posteriore I/O della scheda ed ulteriori due porte Type-A sfruttabili tramite l’apposito Header presente su piastra), capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della Supermicro C7Z270-PG così come dichiarate dal produttore americano:
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda americana di dare vita ad un prodotto estremamente completo e senza alcun compromesso, capace di soddisfare non soltanto gli appassionati di overclocking, grazie alla presenza, come anticipato, di funzionalità esclusive dedicate, ma anche i videogiocatori più esigenti, che potranno trovare in questa scheda madre una solida e robusta base per la realizzazione di un potente sistema da gioco, estremamente stabile e prestante.
Supermicro C7Z270-PG
I prodotti Supermicro sono sempre più ricchi di soluzioni tecniche all’avanguardia nel loro genere, dedicate sia al comparto hardware che a quello software. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile a questo indirizzo. Siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la Supermicro C7Z270-PG.
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Supermicro C7Z270-PG – Parte Prima:
Iniziamo la nostra esplorazione della nuova C7Z270-PG osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Questo eviterà torsioni della piastra anche se sottoposta a lunghi periodi di utilizzo in condizioni sfavorevoli, garantendo longevità e stabilità nel tempo. A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, progettato con tecnologie proprietarie di classe server (indicate con la dicitura “Server DNA”), frutto dell’invidiabile esperienza maturata nel corso degli anni da un’azienda del calibro di Supermicro.
Tutte le nuove soluzioni per sistemi desktop ad alte prestazioni dello storico marchio americano, infatti, vengono sottoposte a lunghissime sessioni di test estremi (oltre 150 ore), non soltanto a livello di carico, ma soprattutto in termini di temperature di esercizio, tensioni di alimentazione e frequenze operative, ben oltre le specifiche. Oltre a questo non mancano accorgimenti espressamente pensati per garantire la massima stabilità operativa e durevolezza a lungo termine.
Tra queste troviamo un particolare PCB a otto strati ad elevato spessore, costruito in resina epossidica che conferisce, oltre che come anticipato, un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.
L’azienda ha previsto l’impiego di condensatori allo stato solido NPCAP di eccellente qualità, prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita.
La colorazione di base del PCB nera, in abbinamento agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore grigio, rende la scheda indubbiamente accattivante, restituendo un impatto estetico davvero notevole che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm. Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente il backplate del meccanismo di ritenzione del processore, in questo caso di produzione Foxconn.
Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e frutto di uno studio approfondito In posizione centrale spicca il socket di connessione LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione (Skylake-S), oltre che ovviamente tutti i recenti modelli di settima generazione, meglio noti con il nome in codice Kabylake-S, sviluppati con un nuovo ed ottimizzato processo di produzione a 14 nanometri (14nm+). La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.
Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, non presenta alcuna differenza rispetto a quello già osservato nelle soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni. Di conseguenza viene mantenuta la piena compatibilità con qualsiasi sistema di dissipazione del calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione LGA-115X.
La nuova C7Z270-PG adotta una robusta circuiteria di alimentazione da ben 10 fasi, espressamente progettata per garantire una stabilità assoluta, anche in condizione di overclock elevati.
Il particolare design prevede che sei di queste fasi siano dedicate esclusivamente al microprocessore centrale (CPU), due alla componente grafica integrata (iGPU), e le rimanenti al VCCSA e al VCCIO. L’azienda americana, per questo particolare modello, ha previsto componenti elettronici di qualità superiore rispetto a quelli tipicamente utilizzati in soluzioni analoghe concorrenti.
Tra questi troviamo ad esempio eccellenti induttori Vitec PR72-151 High-Frequency, contraddistinti da un package di tipo SMD e capaci di fornire ben 66A di corrente, e stadi di alimentazione prodotti da Infineon-Primarion. Precisamente vengono impiegati degli ottimi DA21232 DrMOS, capaci di gestire fino a ben 50A di corrente erogata per ogni singola fase. All’interno di un singolo chip sono contenuti sia i MOSFET High-Side che quelli Low-Side.
In modo tale da evitare lo sdoppiamento delle fasi e di conseguenza l’ausilio di classici Phase Doubler, il produttore americano ha previsto la presenza di una coppia di ottimi controller Digital PWM. La scelta è ricaduta anche in questo caso su prodotti marchiati Infineon-Primarion, nello specifico un PXC1410BPM (4+1 fasi) ed un PXE1610BDN (6+1 fasi). Il primo di questi controller si occupa della gestione delle sole due fasi dedicate al comparto grafico integrato (iGPU), mentre il secondo è dedicato alle sei fasi dedicate alla CPU ed alla singola fase dedicata al VCCSA.
Per garantire la massima stabilità del segnale elettrico verso il rail VCCIO, invece, è stato previsto un piccolo convertitore di corrente, nello specifico un TPS51362 prodotto da Texas Instruments.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress.
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presenti un connettore di alimentazione supplementare 12v da 8-Pin.
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Supermicro C7Z270-PG – Parte Seconda:
La scheda madre messa a punto da Supermicro, inoltre, prevede la presenza di un generatore di clock esterno supplementare (nello specifico un IDT6V41642BNLG) al fine di garantire un più ampio margine di overclock del Base Clock ed una maggiore precisione nell’impostazione.
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel e Intel XMP 2.0, in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 3.733MHz (OC).
Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli ed una serie di pulsanti. Oltre ai classici tasti di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presente sulla maggior parte delle schede madri, troviamo un ulteriore pulsante dedicato ad una funzionalità più specifiche, nello specifico al Clear CMOS, ovvero al ripristino delle impostazioni del BIOS ai valori predefiniti.
Tornando per un’istante alla circuiteria di alimentazione dedicata al comparto di memoria è indubbiamente doveroso precisare che prevede anch’essa componenti di indubbia qualità marchiati Infineon-Primarion. Nello specifico troviamo uno stadio di alimentazione DA21232 DrMOS ed un controller PX3143HDM Digital PWM.
Uno dei punti di forza di questa scheda madre riguarda senza dubbio le possibilità di espansione offerte. A differenza della quasi totalità delle soluzioni basate sul medesimo PCH (Intel Z270 Express) sono pienamente supportate le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x16/x16), 3-Way (x16/x8/x8) ed addirittura 4-Way (x8/x8/x8/x8).
Il produttore americano, infatti, ha previsto su questo particolare modello la presenza di uno switch chip PLX PEX8747 PCI-Express 3.0, avente la funzione di aumentare il numero delle linee elettriche a disposizione, consentendo la realizzazione di configurazione più avanzate. Il quantitativo di linee PCIe di terza generazione sfruttabili, infatti, passa dalle sole 16, fornite direttamente dal controller integrato nel microprocessore, sino a ben 32.
Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Oltre ai quattro slot PCI-Express Gen 3.0 16x meccanici, troviamo anche uno slot PCI-Express Gen 3.0 4x, utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari.
Per garantire il corretto smaltimento del calore generato dal chip PLX è stato previsto un piccolo dissipatore in alluminio, ben ancorato alla piastra mediante l’utilizzo di una coppia di viti.
Nell’area in basso a destra sono presenti 6 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di queste porte è affidata al nuovo PCH Intel Z270 Express. Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s, nonché le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10, Intel Rapid Storage Enterprise e Smart Response.
Il produttore ha inoltre previsto la presenza di ben due interfacce di tipo U.2 (SFF-8639), che consentono il collegamento di eventuali unità di nuova generazione a 32Gb/s.
Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la C7Z270-PG prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 110mm di lunghezza. Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s.
Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali.
Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, porte Audio, USB 2.0, USB 3.1 supplementari ed il pannello con i collegamenti alle funzioni del case.
Degna di nota la presenza di un Mini-Buzzer e di un sempre utile Debug Display a segmenti, indispensabili per individuare rapidamente la causa di qualsiasi eventuale anomalia nel funzionamento del sistema.
Non manca, inoltre, un jumper dedicato alla funzionalità proprietaria BIOS Recovery, estremamente utile per riavviare la procedura di programmazione dell’EEPROM nella sfortunata eventualità che la normale fase di aggiornamento del BIOS non vada a buon fine, rendendo di conseguenza inutilizzabile il computer.
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Supermicro C7Z270-PG – Parte Terza:
La gestione dell’audio è affidata all’ormai rodato Codec Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI) è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre al fine di ottenere un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo, dall’ascolto dei propri brani musicali preferiti, alle più impegnative sessioni di gioco. I condensatori audio ad alta qualità e l’amplificatore per cuffie integrato permettono di ottenere una qualità sonora superiore.
Nello specifico è stato scelto l’ottimo Texas Instruments OPA1612A, un amplificatore operazionale di precisione stabile a guadagno unitario che fornisce un eccellente comportamento dinamico su un’ampia gamma di condizioni di carico. La versione utilizzata presenta un doppio circuito completamente indipendente per offrire la più bassa diafonia e libertà dalle interazioni tra i canali, anche quando sovra-pilotato o sovraccaricato.
Spostandoci verso la parte centrale possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6792D.
La C7Z270-PG dispone di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad una coppia di ottimi controller prodotti da Intel. Troviamo, infatti, sia un WGI219V che un WGI210AT, contraddistinti da un utilizzo veramente limitato del processore centrare durante il normale funzionamento. I controller sono pienamente compatibili con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.
Del tutto buono il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, pari a 4 porte di cui due direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e ulteriori due sfruttabili utilizzando l’apposito header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata esclusivamente al nuovissimo PCH Z270 Express di Intel. Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente molto curato.
La scheda supporta pienamente in recente standard di trasmissione USB 3.1, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Sono presenti ben quattro porte, nello specifico una Type-C e tre Type-A direttamente accessibile nel pannello posteriore I/O della scheda madre. La loro gestione è affidata ad una coppia di controller ASMedia ASM1142.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
- 1 x Uscita HDMI;
- 1 x Uscita Display Port;
- 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
- 2 x Porte USB 2.0 (colore nero);
- 2 x Porte USB 3.0 (colore blu);
- 3 x Porte USB 3.1 Gen2 Type-A (colore rosso);
- 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-C (colore rosso);
- 2 x Porte LAN RJ45;
- 1 x HD Audio 6 in 1 Jack.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio il BIOS della Supermicro C7Z270-PG. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Prima:}
Uno sguardo al bios – Parte Prima:
La nuova Supermicro C7Z270-PG adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (1.0b), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.
Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù laterale è suddiviso in sei macro-sezioni, nello specifico:
- CPU;
- Memory;
- Advanced;
- Thermal & Fan;
- Save & Exit;
- BIOS Update.
La schermata principale offre una sorta di System Information, nel quale sono disponibili numerose informazioni relative al nostro sistema, come ad esempio la versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, il quantitativo e la frequenza operativa della memoria RAM presente. E’ possibile, inoltre, impostare manualmente data e ora di sistema, nonché monitorare le principali tensioni di alimentazione, temperature di esercizio e velocità delle ventole collegate alla scheda madre.
Le sezioni riguardanti i componenti chiave del sistema, denominate CPU e Memory, oltre a fornire ulteriori informazioni sulle caratteristiche degli stessi, mettono a disposizione dell’utente la possibilità di impostare manualmente le opzioni di risparmio energetico e alcune tra le più importanti tecnologie presenti, come il supporto alla virtualizzazione, alle istruzioni AES, allo SpeedStep ed al Turbo Mode.
Per la gioia degli appassionati di overclocking è prevista l’impostazione manuale di tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda americana appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.
Inoltre la nuova piattaforma di fascia media Skylake/Kabylake introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, richiedendo la presenza di una serie di nuovi acronimi per identificare la funzione di alcuni dei parametri più importanti.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Seconda:}
Uno sguardo al bios – Parte Seconda:
Tra queste non possiamo non menzionare la reintroduzione di un Base Clock (BCLK) di tipo Full Range liberamente impostabile all’interno del BIOS della scheda madre. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking.
A differenza delle piattaforme precedenti non è quindi prevista alcuna impostazione riguardante lo Strap, in quanto tale bus risulta del tutto indipendente sia nei confronti del PCIe e sia nei confronti del DMI, entrambi ancorati ai canonici 100MHz di frequenza. Un’altra interessante novità, introdotta con i nuovi microprocessori di settima generazione, riguarda la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX.
Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in overclock apparentemente rock-solid. Grazie alla nuova funzionalità AVX Ratio Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema.
Le scheda madre di Supermicro, inoltre, prevede la presenza di un generatore di clock esterno supplementare al fine di garantire un più ampio margine di overclock del Base Clock ed una maggiore precisione nell’impostazione della frequenza.
Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alle impostazioni avanzate delle porte presenti sulla scheda madre, quali Serial ATA e PCI-Express (inclusa la nuova interfaccia di collegamento Ultra M.2 PCI-Express), USB, HD Audio, LAN e COM Seriale. Non manca la possibilità di accedere a numerosi parametri e funzionalità del nuovo PCH Intel Z270 Express, tra cui le impostazioni della grafica integrata nel microprocessore e del System Agent (SA), oltre che un’intera area dedicata alle impostazioni delle funzioni di avvio della macchina (Boot Feature).
In questa sotto-sezione è possibile, tra le altre cose, attivare la funzione Re-try Boot che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe mode per consentire l’accesso al BIOS e la modifica dei vari parametri operativi. Sempre in Advanced è presente una sotto-sezione denominata “Security”, nella quale sarà possibile impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 e 10, nonché il supporto UEFI CSM (Compatibility Support Module).
Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della nuovissima Supermicro C7Z270-PG con la sezione Thermal & Fan, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole connesse alla scheda madre, che ricordiamo disporre di ben cinque connettori di tipo PWM a 4-pin.
Nella sezione successiva, denominata Save & Exit, saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default. Viene offerta, inoltre, la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (sino ad un massimo di due profili indipendenti).
Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano tutte le impostazioni più significative. Sempre in questa sezione troviamo le classiche opzioni di avvio della macchina, con possibilità di impostazione avanzata delle singole periferiche installate/collegate. Infine nella sezione BIOS Update troviamo l’utility integrata dedicata all’aggiornamento del BIOS di sistema in totale sicurezza.
Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre Supermicro C7Z270-PG, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto.
In conclusione possiamo affermare che la motherboard C7Z270-PG è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da Supermicro. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore Core di settima generazione per sistemi desktop Core i7 7700K, basato su architettura Kabylake, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre Supermicro C7Z270-PG, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: Intel Core i7 7700K Default (4.2/4.5GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.400MHz 15-15-15-36-2T;
Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Kabylake, ovvero 2.400MHz.
- OC-Daily: Intel Core i7 7700K OC (5.0GHz) / Turbo Boost Disabilitato / RAM 3.200MHz 15-15-15-35-2T.
Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo l imitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 5.000MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Boost di Intel) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco superiore ad 1.20v.
Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill Trident-Z DDR4 accreditati di una frequenza operativa di 3.200MHz, non si è reso necessario mettere mano alla frequenza di Base Clock (BCLK), ma è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM, mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, impostandola, di conseguenza, a 4.500MHz.
La scheda grafica utilizzata, una Inno3D GTX 1080 Ti iChill HerculeZ X4 Edition, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.607MHz/1.426MHz/1.721MHz). I driver utilizzati sono gli ultimi NVIDIA Game Ready 382.53, provvisti di certificazione WHQL.
Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro Creators Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1703 – build 15063.413).
Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del Samsung 960 EVO M.2 da 500GB e del nuovo Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench 11.5 64bit;
- Cinebench R15 64bit;
- POV Ray 3.7 64bit;
- V-Ray Benchmark 1.0.2 64bit;
- Corona Benchmark 1.3 64bit;
- Blender 2.78c 64bit;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- Fritz Chess Benchmark v4.3;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime Benchmark v2.10;
- Hexus PiFast;
- SiSoftware Sandra 2017 (24.14);
- AIDA64 Extreme 5.90.4200.
Prestazioni Multimedia e Compressione
- WinRAR 5.40 64bit;
- 7-Zip 16.04 64bit;
- True Crypt 7.2;
- HWBOT RealBench 2.44;
- HWBOT X265 Benchmark 2.0;
- 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
- 3DMark 2013 Advanced Edition v2.3.3732;
- ALLBenchmark Catzilla 4K;
- Unigine Heaven Benchmark v4.0;
- Unigine Valley Benchmark v1.0;
- Unigine2 Superposition Benchmark v1.0.
Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12
- Assetto Corsa – DX11;
- Metro Last Light Redux – DX11;
- Middle-Earth: Shadow of Mordor – DX11;
- Hitman (2016) – DX12;
- Rise of the Tomb Raider (2016) – DX12;
- Deus Ex Mankind Divided – DX12.
Prestazioni Storage (USB 3.0 & 3.1 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe)
- Crystal Disk Mark 5.2.1;
- ATTO Disk Benchmark 3.05.
Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla Supermicro C7Z270-PG.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:
Cinebench R11.5 e R15 – 64bit
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/8Thread.
POV-Ray 3.7
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
V-Ray Benchmark 1.0.2
V-Ray Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio hardware nel rendering con V-Ray. È disponibile gratuitamente, previa registrazione su chaosgroup.com e verrà eseguito senza requisiti di licenza come applicazione autonoma. Il programma prevede la possibilità di eseguire rendering di raytrace sfruttando la CPU oppure la/e schede grafiche presenti. V-Ray è uno dei principali raytracers al mondo e viene utilizzato in molte industrie in fase di architettura e progettazione automobilistica. È stato utilizzato anche in oltre 150 immagini cinematografiche e numerose serie televisive episodiche. Ha inoltre vinto un premio Oscar per il conseguimento scientifico e tecnico nel 2017.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento, eseguita con impostazioni predefinite.
Corona Benchmark 1.3
Corona Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio microprocessore nel rendering fotorealistico di una scena di riferimento. Nonostante la sua giovane età, Corona è diventato un renderer pronto per la produzione ed in grado di creare risultati di qualità elevata.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al completamente dell’elaborazione, eseguita con impostazioni predefinite.
Blender 2.78c – 64bit
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark”, eseguita con impostazioni predefinite.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:
Euler3D Benchmark v2.2
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
Fritz Chess Benchmark v4.3
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
SuperPI 1.5Mod XS
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
wPrime Benchmark v2.10
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:
SiSoftware Sandra 2017 – 24.14
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme Edition 5.90.4200
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:
WinRAR 5.40 Final – 64bit
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 16.04 – 64bit
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2
TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.
Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
HWBOT RealBench v2.44
HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.
Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
HWBOT X265 Benchmark 2.0
Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.
Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Seconda:}
Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:
3DMark 11
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
3DMark 2013
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike ed il nuovissimo Time Spy.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme ed Ultra) ed ovviamente Time Spy. Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.
ALLBenchmark Catzilla 4K
L’ormai noto software di benchmarking ALLBenchmark Catzilla si concentra essenzialmente sulle reali prestazioni della scheda grafica in uso, e consente di fare una analisi completa e dettagliata alla piattaforma di test, al fine di determinare se il Pc è adatto per vedere film in HD o per sfruttare al meglio gli ultimi giochi. Il Test è in grado inoltre di dare utili consigli, su quali componenti hardware installati sul computer devono essere sostituiti al fine di ottenere prestazioni migliori.
Al termine dell’analisi verrà generato un punteggio, inutile dire che maggiore sarà il risultato ottenuto, più prestante sarà la vostra configurazione. Il risultato ottenuto è possibile pubblicarlo direttamente sul sito del produttore, al fine di determinare una classifica con i punteggi migliori. L’ultima versione del programma, Catzilla 4K, risulta molto completa ed intuitiva, consentendo di sfruttare al meglio diverse configurazioni, grazie alla presenza di ben 5 livelli di test:
- 576p (1024 x 576): per testare netbook e ultrabooks, richiede 256 MB di memoria della GPU;
- 720p (1280 x 720): per i computer di fascia bassa, richiede 512 MB di memoria della GPU;
- 1080p (1920 x 1080): per computer di fascia media, richiede 1024 MB di memoria della GPU;
- 1440p (2560 x 1440): per PC di fascia alta, richiede oltre 1024 MB di memoria sulla GPU;
- 4K (4096 x 2160): per PC di fascia estrema, richiede oltre 1024MB di memoria sulla GPU e sistema operativo a 64bit.
I nostri test sono stati condotti utilizzando tutti i sopracitati preset. Nel grafico i punteggi complessivi ottenuti.
Unigine Heaven Benchmark v4.0
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.
Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.
Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine2 Superposition Benchmark v1.0
Direttamente dagli sviluppatori degli apprezzati Heaven e Valley, e seppur con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ecco che finalmente vede la luce il nuovo software di benchmark Superposition, basato sul potente motore grafico di nuova generazione Unigine 2, capace di spremere all’inverosimile anche le più prestanti soluzioni grafiche sul mercato.
Come di consueto sono previsti vari profili predefiniti, che consentiranno di ottenere risultati, in termini prettamente prestazionali, facilmente confrontabili. Rispetto al passato è stato implementato un database online, nel quale verranno raccolti i risultati ottenuti dagli utenti e poter quindi fare confronti su ben più larga scala.
Oltre a questo sono state introdotte nuove modalità, a cominciare da una simulazione interattiva dell’ambiente, denominata “Game”, alla possibilità di sfruttare i più moderni visori per realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive. Viene inoltre offerta la possibilità di verificare la piena stabilità del proprio comparto grafico, grazie allo “Stress Test” integrato (esclusiva della versione Advanced del programma).
I test sono stati condotti utilizzando i preset 720p Low, 1080p Extreme e 4K Optimized. Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}
Prestazioni Giochi – Parte Prima:
Assetto Corsa:
Assetto Corsa è stato sviluppato presso la sede della KUNOS Simulazioni, situata all’interno del circuito internazionale di Vallelunga, cosa che ha consentito di sviluppare il gioco lavorando a stretto contatto con team racing e piloti professionisti, riuscendo così ad affinare continuamente le tecniche di riproduzioni di circuiti, auto e di perfezionare costantemente il modello dinamico. Il gioco include alcuni dei circuiti più leggendari del motorsport: Monza, Silverstone, Imola, SPA-Francorchamps e molti altri sono stati riprodotti sfruttando la tecnologia Laserscan, che rende possibile replicare tutti i dettagli dei tracciati, la conformazione le pendenze e irregolarità del manto stradale, garantendo una risposta al volante efficace e verosimile.
L’engine grafico DirectX 11 garantisce realismo e immersività, grazie al sistema di illuminazione dinamica e alla riproduzione fedele di superfici, materiali, circuiti, veicoli e altri oggetti 3D. Il modello fisico è concepito per restituire un’esperienza di guida realistica ed appagante, con caratteristiche simulative mai viste su altri prodotti, come lo spiattelamento delle gomme, il graining, blistering e heat cycles, la simulazione aerodinamica estremamente avanzata con ali attive che si muovono secondo dati telemetrici in tempo reale e infine sistemi ibridi come il Kers e ricovero di energia.
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
Metro Last Light Redux:
Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata. Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.
E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}
Prestazioni Giochi – Parte Seconda:
Middle-Earth Shadow of Mordor:
Middle-Earth: Shadow of Mordor è un videogioco di ruolo ispirato all’universo fantasy trattato nei romanzi di J.R.R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Gli eventi del gioco si collocano dopo Lo Hobbit e il ritorno di Sauron al suo vecchio regno per raccogliere le sue forze e prepararsi alla Guerra dell’Anello.
Anche se Gondor ha osservato la valle proprio per questo motivo, l’attesa di 2000 anni dimostra essere eccessiva e la piccola guarnigione del Cancello Nero viene presa completamente di sorpresa. Tutte le persone vengono uccise o prese in schiavitù per rinvigorire lo sforzo bellico di Sauron. Tra i morti, vi è giovane ranger, Talion, insieme a tutta la sua famiglia. La morte non è però un momento per riposare, e Talion viene riportato sulla terra dei vivi da uno misterioso spirito di vendetta. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Hitman (2016):
Hitman è un videogioco di azione furtiva in terza persona che permette al giocatore di prendere il controllo di Agente 47, un assassino ben addestrato, che procede in diverse parti del mondo per assassinare il suo obiettivo.
Il gioco incoraggia la creatività, i giocatori possono utilizzare diversi metodi per completare i loro obiettivi. Ad esempio, possono utilizzare armi a lungo raggio come un fucile da cecchino per le lunghe distanze così da colpire i propri nemici, eliminare i loro obiettivi direttamente utilizzando esplosivi o utilizzando le armi da mischia presenti nel gioco, come le asce e le katana.
L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di marzo su PC e Console, è sviluppato da IO Interactive e pubblicato da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}
Prestazioni Giochi – Parte Terza:
Rise of the Tomb Raider (2016):
Dopo aver decifrato un antico mistero, Lara deve esplorare la più pericolosa e remota regione della Siberia per scoprire il segreto dell’immortalità prima della spietata organizzazione Trinity. Lara dovrà usare tutte le sue abilità di sopravvivenza, formare nuove alleanze e diventare veramente una “Tomb Raider”.
Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. In “Rise of the Tomb Raider“, Lara supera i suoi limiti e affronta la sua prima avventura da Tomb Raider. L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di gennaio su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Deus Ex Mankind Divided:
Deus Ex Mankind Divided riprende le vicende di Adam Jensen da uno dei finali del precedente capitolo. In particolare scopriamo che Adam ha affondato Panchaea e che è rimasto in coma per due anni in una struttura in Alaska. Avviato il gioco ci ritroveremo su di un elicottero con una truppa armata e ci renderemo conto che Adam fa ora parte di una squadra anti terrorismo dell’Interpol. Questa ha un agente sotto copertura a Dubai, con lo scopo di entrare in contatto con un trafficante di armi e potenziamenti ed organizzare un incontro…
L’ultimo capitolo della saga, presentato lo scorso mese di agosto su PC, è sviluppato dalla Eidos Montreal e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage – Parte Prima:}
Prestazioni Storage – Parte Prima:
Prestazioni SATA III 6Gb/s (Intel Z270 Express)
Crystal Disk Mark 5.2.1
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel Z270 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB). Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su altre schede madri testate provviste di PCH della passata generazione (Z170 Express). Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.
Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express (Intel Z270 Express)
Crystal Disk Mark 5.2.1
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.
La nuova C7Z270-PG dispone di una coppia di connessioni di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capaci di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s.
Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una delle ultime novità di Samsung, precisamente il nuovo SSD 960 EVO M.2 da 500GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura.
Per sfruttare al meglio la prestante unità allo stato solido di Samsung abbiamo ovviamente installato l’ultima versione disponibile del driver NVMe, così come caldamente consigliato dal produttore stesso.
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Prestazioni Storage – Parte Seconda:
Prestazioni USB 3.0 (Intel Z270 Express)
Crystal Disk Mark 5.2.1
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Il nuovo PCH Z270 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dal precedente PCH Serie 100, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.
Prestazioni USB 3.1 (ASMedia ASM1142)
Crystal Disk Mark 5.2.1
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La nuova C7Z270-PG di Supermicro prevede il pieno supporto verso la nuova interfaccia di trasmissione USB 3.1, capace di garantire un livello prestazionale doppio rispetto alla generazione precedente, raggiungendo i 10Gb/s. La scheda madre dispone di ben quattro porte (Type-C & Type-A) direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O.
Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-C fornito in dotazione. Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.1, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione.
Il controller di cui è provvista la scheda, vale a dire il rodato ASM1142, si è dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore, in questo caso ASMedia.
{jospagebreak_scroll title=Analisi comparto audio integrato:}
Analisi comparto audio integrato:
Così come la maggior parte delle recenti schede madri, anche la nuova C7Z270-PG è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio.
A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:
Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. Il produttore americano, infatti, ha previsto accorgimenti specifici per garantire un suono chiaro e cristallino, come l’adozione di ottima componentistica discreta, tra cui spiccano condensatori audio ad alta qualità ed un amplificatore per cuffie integrato di Texas Instruments.
Nello specifico è stato scelto l’ottimo OPA1612A, un amplificatore operazionale di precisione stabile a guadagno unitario che fornisce un eccellente comportamento dinamico su un’ampia gamma di condizioni di carico.
La versione utilizzata presenta un doppio circuito completamente indipendente per offrire la più bassa diafonia e libertà dalle interazioni tra i canali, anche quando sovra-pilotato o sovraccaricato. Inoltre, per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI) è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
{jospagebreak_scroll title=Consumi Rilevati:}
Consumi Rilevati:
Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
- Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
- Full-Load Stress eseguendo 30 minuti del del System Stability Test di AIDA64 Extreme.
Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa scheda madre targata Supermicro.
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
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Consumi: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
La Supermicro C7Z270-PG è indubbiamente una scheda madre capace di catturare l’attenzione già al primo sguardo, grazie alla sua elegante colorazione nera, abbinata agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore grigio. A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, progettato con tecnologie proprietarie di classe server (indicate con la dicitura “Server DNA”), frutto dell’invidiabile esperienza maturata nel corso degli anni dallo storico produttore americano.
Il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione (Skylake-S), oltre che ovviamente tutti i recenti modelli di settima generazione, meglio noti con il nome in codice Kabylake-S, sviluppati con un nuovo ed ottimizzato processo di produzione a 14 nanometri (14nm+).
La scheda adotta, come abbiamo visto, una robusta circuiteria di alimentazione da ben 10 fasi, espressamente progettata per garantire una stabilità assoluta, anche in condizione di overclock elevato. L’azienda americana, per questo particolare modello, ha previsto componenti elettronici di qualità superiore rispetto a quelli tipicamente utilizzati in soluzioni analoghe concorrenti, prodotti dai principali leader del settore.
Tra questi troviamo ad esempio eccellenti induttori Vitec PR72-151 High-Frequency, contraddistinti da un package di tipo SMD e capaci di fornire ben 66A di corrente, e stadi di alimentazione DA21232 DrMOS di Infineon-Primarion, capaci di gestire fino a ben 50A di corrente erogata per ogni singola fase. Al fine di evitare lo sdoppiamento delle fasi è stata prevista la presenza di una coppia di ottimi controller Digital PWM sempre marchiati Infineon-Primarion, nello specifico un PXC1410BPM (4+1 fasi) dedicato alle due fasi del comparto grafico (iGPU), ed un PXE1610BDN (6+1 fasi), relegato alla gestione delle sei fasi dedicate alla CPU ed alla singola fase dedicata al VCCSA.
Uno dei punti di forza di questa scheda madre riguarda senza dubbio le possibilità di espansione offerte. A differenza della quasi totalità delle soluzioni basate sul medesimo PCH (Intel Z270 Express) sono pienamente supportate le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x16/x16), 3-Way (x16/x8/x8) ed addirittura 4-Way (x8/x8/x8/x8). Il produttore americano, infatti, ha previsto su questo particolare modello la presenza di uno switch chip PLX PEX8747 PCI-Express 3.0, avente la funzione di aumentare il numero delle linee elettriche a disposizione (da 16 fino a ben 32) consentendo la realizzazione di configurazione più avanzate.
Il produttore americano, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza di ben due interfacce di tipo U.2 (SFF-8639) da ben 32Gb/s. Non mancano, inoltre, anche delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 110mm di lunghezza. Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali, oltre che le future soluzioni basate su tecnologia Intel Optane.
La scheda supporta pienamente in recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Sono presenti ben quattro porte, nello specifico una Type-C e tre Type-A direttamente accessibile nel pannello posteriore I/O della scheda madre. La loro gestione è affidata ad una coppia di controller ASMedia ASM1142.
La confezione in cui viene commercializzato questo prodotto si presenta generosa nelle dimensioni, con una colorazione di base nera e finitura opaca. Il materiale di cui è costituita appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Soffermandoci per un istante all’aspetto prettamente estetico dobbiamo ammettere che l’impressione di trovarsi dinanzi ad un prodotto di fascia alta è del tutto palpabile.
Ogni minimo particolare appare estremamente curato, a cominciare dal design elegante e ricercato con bordi anteriori smussati, fino ad arrivare all’ulteriore cartoncino, di colore grigio, pensato per impedirne l’apertura; riteniamo del tutto improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano soltanto un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se il prodotto possa o meno soddisfare le proprie esigenze.
Durante i nostri test, e applicando un overclock daily non proprio leggero (5GHz), abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione. Essi infatti sono rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata dei test e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo gaming intenso. Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova Supermicro C7Z270-PG!
La scheda madre purtroppo non è ancora disponibile nel nostro paese, ma fortunatamente è facilmente reperibile presso alcuni dei più famosi shop online europei, che quindi provvederanno senza troppi problemi alla spedizione del prodotto acquistato anche verso l’Italia.
Il prezzo medio, prossimo ai 350€ IVA compresa, è indubbiamente interessante, e certamente giustificato dalle caratteristiche tecniche (che comprendono la presenza di un chip PLX), dalle funzionalità implementate e dalle potenzialità offerte da questo prodotto, che ricordiamo essere contraddistinto da una qualità ai massimi livelli e progettato con tecnologie proprietarie di classe server al fine di garantire la massima stabilità operativa e durevolezza a lungo termine.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
- Robusta circuiteria di alimentazione da ben 10 Fasi;
- Progettata con tecnologie proprietarie di classe server (Server-DNA);
- PCH Intel Z270 Express;
- Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
- Ottime prestazioni complessive;
- Ottima predisposizione all’overclock;
- Supporto per tutti i nuovi microprocessori Kabylake a 14nm;
- Generosa disponibilità di connessioni;
- Comodi pulsanti di accensione, reset e CCMOS on-board;
- Ottima tecnologia proprietaria BIOS Recovery;
- Supporto alle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX
- Supporto fino al 4-Way grazie alla presenza di un PLX PEX8747.
- Supporto alle unità SSD M.2 PCI-Express;
- Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia U.2;
- BIOS completo, ricco di parametri e abbastanza maturo;
- Doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet con controller Intel;
- Sottosistema audio integrato di ottima qualità (Realtek ALC1150);
- Supporto al nuovo standard di trasmissione USB 3.1 Gen2.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend