Nell’articolo che abbiamo il piacere di proporvi quest’oggi osserveremo una delle ultime proposte di Supermicro, storica azienda americana ben nota nel settore delle soluzioni server che da qualche tempo ha scelto di ampliare la propria offerta estendendola anche alle più tradizionali soluzioni per sistemi desktop di fascia alta per appassionati, settore indubbiamente dominato dai numerosi, ed agguerriti, colossi taiwanesi. La scheda madre in esame, nello specifico la nuova Pro Gaming C9Z490-PGW, appare come una soluzione dal look sobrio e moderno, contraddistinta da interessanti caratteristiche tecniche e funzionalità, perfetta quindi per la realizzazione di sistemi prestanti e versatili. Il prodotto, come intuibile dalla nomenclatura, adotta il nuovissimo PCH Z490 Express di Intel, un aggiornamento del precedente modello di pari fascia Z390 Express, sviluppato allo scopo di assicurare il miglior supporto possibile verso le recentissime soluzioni Core di decima generazione. Con l’intento di soddisfare l’utenza più esigente del mercato, la scheda vanta funzionalità avanzate per l’overclocking, unite a caratteristiche tecniche e features proprietarie esclusive di primo livello, come ad esempio la presenza di un chip PLX, grazie al quale sarà possibile realizzare configurazioni Multi-GPU avanzate fino a ben quattro schede grafiche in parallelo, di un’interfaccia di rete AQUANTIA 10G LAN, oltre che accorgimenti specifici pensati per garantire la massima stabilità e longevità possibili, frutto del notevole bagaglio di esperienza maturato dall’azienda in ambito server. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!
Introduzione:
Super Micro Computer, Inc. o più semplicemente Supermicro, è un’azienda leader mondiale in termini di innovazione e tecnologia dei server ad alta efficienza e performance ed uno dei principali fornitori di soluzioni di green computing end-to-end per IT aziendale, HPC, Data Center, Cloud computing, Big Data e sistemi embedded in tutto il mondo.
L’azienda offre una vasta gamma di prodotti che includono server, blade, sistemi GPU, workstation, sistemi di storage, schede madri, chassis, alimentatori, soluzioni di rete, software di gestione dei server e accessori.
Fondata nel 1993 con sede a San Jose, in California, Supermicro dispone di centri operativi nella Silicon Valley e nei Paesi Bassi, oltre che di un Science & Technology Park e un Centro Logistico a Taiwan, al fine di incrementare ulteriormente il proprio business in tutto il mondo.
L’azienda unisce 20 anni di esperienza e conoscenza avanzata di ingegneria con una produzione efficiente e competenze di integrazione per sviluppare soluzioni scalabili e ottimizzate di green computing first-to-market che permettono ai clienti di ridurre il TCO (Total Cost of Ownership). Per maggiori informazioni consultate il sito web Supermicro.
[nextpage title=”PCH Intel Serie 400 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità”]
Come di consueto, in concomitanza con il debutto di una nuova architettura Core, è abitudine di Intel presentare anche una nuova linea di PCH, in questo caso appartenenti alla Serie 400 ed espressamente pensati per offrire pieno supporto verso i nuovi microprocessori di decima generazione, meglio noti con il nome in codice “Comet Lake”.
A differenza di quanto avvenuto durante il passaggio da Skylake a Kaby Lake, in quest’occasione, il colosso di Santa Clara, si è visto obbligato ad apportare alcune modifiche tecniche per quanto riguarda il socket di connessione, introducendo il nuovo LGA-1200 al fine di garantire la corretta alimentazione degli ultimi microprocessori, contraddistinti dalla presenza di un maggior quantitativo di core integrati.
In maniera da impedire l’utilizzo di microprocessori di precedente generazione sulle nuove schede madri e viceversa è stata prevista una diversa collocazione della coppia di key presenti nel socket di connessione e degli altrettanti notch presenti sulla CPU.
Sempre più che buona la differenziazione in relazione alle caratteristiche e alle funzionalità offerte, spaziando da modelli meno completi e di conseguenza più economici, come il B460, l’H410 e l’H470 Express, indubbiamente idonei all’utilizzo in soluzioni a basso costo e di più ridotte dimensioni, fino ad arrivare al modello più avanzato, il top di gamma Q470 e Z490 Express, pensati per la realizzazione di soluzioni rivolte ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità, come il supporto all’overclocking, a configurazioni Multi-GPU o alla realizzazione di sistemi commerciali basati su piattaforma vPro.
Come possiamo notare, confrontando il precedente modello di punta Z390 Express con il nuovo Z490 Express di pari fascia, non riscontriamo sostanziali novità se non per quanto concerne le funzionalità di rete, per le quali è previsto il supporto Ethernet opzionale da 2.5Gbps e Wi-Fi 6 integrato (802.11ax).
Tra le varie funzionalità esclusive viene ad esempio mantenuto il pieno supporto alle soluzioni Intel Optane, basate sull’innovativa tecnologia di memoria 3D XPoint, sviluppata dal colosso di Santa Clara in stretta collaborazione con Micron con l’obiettivo di combinare i punti di forza delle prestanti memorie NAND Flash con quelli tipici delle più tradizionali SDRAM.
In questa maniera sarà possibile la realizzazione di soluzioni contraddistinte da una capacità di archiviazione ben più elevata rispetto agli standard attuali, pur senza rinunciare alla bassa latenza, notevoli prestazioni velocistiche e soprattutto a costi sensibilmente inferiori. Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, per l’appunto lo Z490 Express, adottato da Supermicro sulla soluzione in esame:
Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma, i microprocessori Comet Lake-S di decima generazione mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel con compatibilità esclusiva verso moduli di memoria DDR4. La frequenza operativa massima certificata, in abbinamento a microprocessori Core i7 e Core i9, raggiunge quota 2.933MHz, consentendo una bandwidth massima teorica molto elevata, pari a circa 47 GB/s.
Nessuna novità per quanto riguarda il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore, sempre in grado di gestire un massimo di 16 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione x8/x8, oppure x8/x4/x4.
Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione x16/x8/x8 su linee PCI-Express di seconda generazione.
Il PCH è sempre collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) di terza generazione da ben 8GT/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non, sfruttando ben quattro linee PCI-Express 3.0 al fine di incrementare l’efficienza ed eliminare qualsiasi collo di bottiglia.
Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z490 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e niente meno che ulteriori 24 linee PCI-Express 3.0, la cui gestione è completa discrezione del produttore della scheda madre. Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato e sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.
La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. Mantenuto il pieno supporto non soltanto alla risoluzione 4K UHD, ma anche all’HDR (High Dynamic Range) ed alla profondità colore a 10bit.
Anche i nuovi PCH della Serie 400 sono in grado di garantire il supporto nativo verso la tecnologia Thunderbolt 3 tramite connessione USB Type-C, capace di assicurare una velocità di trasferimento doppia rispetto alla passata generazione dello standard, raggiungendo una banda passante pari a ben 40Gb/s.
Specifiche del genere appaiono più che sufficienti per gestire, ad esempio, una soluzione grafica discreta esterna (molto in voga in ambito mobile, al fine di espandere le potenzialità del comparto grafico integrato) oppure una coppia di monitor con pannelli 4K a 60Hz. Valori di tutto rispetto anche sotto il profilo energetico, con possibilità di alimentare periferiche esterne fino a ben 100W di potenza, includendo funzionalità di ricarica veloce.
Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, caratteristica confermata anche in questi nuovi PCH.
Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Device Protection with Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.
[nextpage title=”Supermicro Pro Gaming C9Z490-PGW – Confezione e Bundle”]
La nuova scheda madre Pro Gaming C9Z490-PGW di Supermicro è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore americano, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.
Soffermandoci per un istante all’aspetto prettamente estetico dobbiamo ammettere che l’impressione di trovarsi dinanzi ad un prodotto di fascia alta è del tutto palpabile. La colorazione di base è nera con finitura superficiale opaca, mentre per quanto riguarda la grafica sono stati scelti i colori bianco e l’arancio, in maniera da garantirne un maggior risalto; riteniamo del tutto improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione.
Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano soltanto un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se il prodotto possa o meno soddisfare le proprie esigenze.
Nella parte anteriore sono previsti esclusivamente il marchio aziendale Supermicro, un breve slogan “Server DNA Infused” e la nomenclatura completa del modello.
Posteriormente è presente una breve descrizione, come spesso accade esclusivamente in lingua inglese, che illustra le caratteristiche principali e le potenzialità del prodotto.
Non mancano, inoltre, una serie di didascalie e icone sulle più significative tecnologie supportate, come la possibilità di realizzare configurazioni Multi-GPU avanzate grazie al PLX on-board, utilizzare unità SSD di tipo M.2 su bus PCIe 3.0 X4 (32Gb/s) anche in modalità RAID; beneficiare di un’interfaccia di rete LAN 10GbE (controller supplementare Aquantia) il supporto a connettività Wi-Fi 6 802.11ax e Bluetooth 5.1, grazie al modulo preinstallato ed al recente standard di trasmissione USB 3.2 Gen2 con supporto 2×2, ovvero capace di garantire un livello di prestazioni doppio rispetto allo standard, pari a ben 20Gb/s.
Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed una generosa immagine della stessa.
Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre l’elenco dettagliato del materiale contenuto all’interno della confezione ed una piccola etichetta adesiva riportante i vari codici identificativi e seriali della scheda madre.
Aprendo la confezione notiamo che, come di consueto, l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è presente tutto il materiale fornito in dotazione, mentre in quello inferiore, come prevedibile del resto, è collocata la scheda madre, opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico e ben adagiata in una struttura in cartoncino che ne evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.
Il bundle fornito in dotazione è così composto:
- 1 x Manuale d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x DVD contenente driver e utility;
- 4 x Cavi Serial ATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x Set di etichette adesive per cavi SATA;
- 2 x Antenne WiFi/Bluetooth;
- 1 x Mascherina I/O Shield.
Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.
[nextpage title=”Supermicro Pro Gaming C9Z490-PGW – Specifiche Tecniche”]
Il colosso americano Supermicro, indiscutibilmente tra i leader a livello mondiale per quanto riguarda il settore delle soluzioni server, è da sempre sinonimo di elevata qualità costruttiva, affidabilità a lungo termine e massima stabilità operativa anche in condizioni di utilizzo intensive.
Tutte peculiarità queste che senza alcun dubbio ritroveremo anche nelle ultime proposte del marchio destinate alle più tradizionali soluzioni per sistemi desktop di fascia alta per appassionati, come la nuovissima e robusta Pro Gaming C9Z490-PGW, una soluzione dedicata ai videogiocatori più esigenti e basata, come intuibile, sul nuovissimo chipset Intel Z490 Express e Socket LGA-1200, appositamente pensati per assicurare la piena compatibilità verso tutti i microprocessori Core di decima generazione, meglio noti agli appassionati con il nome in codice Comet Lake.
Anche con queste recenti soluzioni desktop mainstream viene mantenuto il pieno supporto verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni in configurazione Dual-Channel. La proposta in esame offre possibilità di installazione di un massimo di 128GB di memoria (facendo uso di moduli da 32GB ciascuno), con frequenza massima in overclock pari ad oltre 4.000MHz.
Non manca il supporto agli standard USB 3.2 Gen1 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia sia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, su bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s.
Grazie alla presenza di un chip PLX saranno possibili configurazioni Multi-GPU fino a quattro schede grafiche in parallelo (4-Way) sfruttando le tecnologie NVIDA (SLI/NVLink) o AMD (CrossfireX) in modalità 8x/8x/8x/8x, oppure due schede grafiche (2-Way) a banda piena x16/x16.
Indubbiamente una buona notizia per i videogiocatori più “estremi”. Oltre a questo è doveroso precisare che grazie all’adozione del nuovissimo PCH Z490 Express è garantito il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.2 Gen2, capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione (10Gb/s).
Il produttore americano, inoltre, ha previsto una porta Type-C con supporto alla più recente revisione USB 3.2 Gen2 2×2, ovvero in grado di assicurare un throughput di ben 20Gb/s grazie alla possibilità di utilizzare un trasferimento a linee multiple (in questo caso una coppia di linee da 10Gbps ciascuna).
Per quanto riguarda il comparto di rete troviamo, oltre che una tradizionale interfaccia Gigabit Ethernet basata sull’ottimo controller Intel I219V, anche un’interfaccia supplementare di tipo 10-Gigabit Ethernet, basata su un altrettanto valido controller Aquantia AQC107. Non manca, inoltre, il pieno supporto a connettività Wi-Fi 6 802.11ax/Bluetooth 5.1 grazie al modulo Intel preinstallato.
Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della C9Z490-PGW così come dichiarate dal produttore:
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda americana di dare vita ad un prodotto estremamente completo e versatile, capace di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, inclusi i videogiocatori più esigenti, che potranno trovare in questa scheda madre una solida e robusta base per la realizzazione di un potente sistema da gioco, estremamente stabile e prestante.
Supermicro Pro Gaming C9Z490-PGW – Layout
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio questa nuova proposta di Supermicro.
[nextpage title=”La scheda”]
Iniziamo la nostra esplorazione della nuova Pro Gaming C9Z490-PGW osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Questo eviterà torsioni della piastra anche se sottoposta a lunghi periodi di utilizzo in condizioni sfavorevoli, garantendo longevità e stabilità nel tempo.
A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, progettato con tecnologie proprietarie di classe server (indicate con la dicitura “Server DNA”), frutto dell’invidiabile esperienza maturata nel corso degli anni da un’azienda del calibro di Supermicro.
Tutte le nuove soluzioni per sistemi desktop ad alte prestazioni dello storico marchio americano, infatti, vengono sottoposte a lunghissime sessioni di test estremi (oltre 150 ore), non soltanto a livello di carico, ma soprattutto in termini di temperature di esercizio, tensioni di alimentazione e frequenze operative, ben oltre le specifiche. Oltre a questo non mancano accorgimenti espressamente pensati per garantire la massima stabilità operativa e durevolezza a lungo termine.
Tra queste troviamo un particolare PCB a otto strati ad elevato spessore, costruito in resina epossidica che conferisce, oltre che come anticipato, un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.
L’azienda ha previsto l’impiego di condensatori allo stato solido di eccellente qualità, prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita.
La colorazione di base del PCB nera con finitura superficiale opaca, in abbinamento agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore grigio, rende la scheda indubbiamente accattivante, restituendo un impatto estetico davvero notevole che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati.
Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm. Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente il backplate del meccanismo di ritenzione del processore, in questo caso di produzione Foxconn.
Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, con componenti posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è infatti davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio.
In posizione centrale spicca il nuovo socket di connessione LGA-1200, in grado di assicurare pieno supporto verso tutte le recenti soluzioni Core di decima generazione, meglio noti agli appassionati con il nome in codice Comet Lake e sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera.
Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, non presenta alcuna differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni. Di conseguenza viene mantenuta la piena compatibilità con qualsiasi sistema di dissipazione del calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione LGA-115X.
La C9Z490-PGW adotta una robusta circuiteria di alimentazione digitale (Digital PWM) da 10 Fasi, espressamente progettata per garantire un’eccezionale stabilità e durevolezza nel tempo anche in condizione di overclock elevati. Il particolare design prevede che sei di queste fasi siano dedicate esclusivamente al microprocessore centrale (CPU VCC), due alla componente grafica integrata (iGPU VCC), e le rimanenti al circuito VCCSA e VCCIO.
L’azienda americana, leader in ambito server, ha previsto per questo particolare modello l’utilizzo di componenti elettronici di qualità superiore rispetto a quelli tipicamente utilizzati in soluzioni analoghe concorrenti. Tra questi troviamo ad esempio eccellenti induttori e stadi di alimentazione prodotti da Infineon-Primarion.
Per il circuito CPU VCC, ad esempio, vengono impiegati degli eccellenti TDA21490 Dr.MOS, capaci di gestire fino a ben 90A di corrente erogata per ogni singola fase (ben 540A complessivi). Non da meno i TDA21535 Dr.MOS da 35A impiegati per la coppia di fasi dedicate al circuito iGPU VCC. All’interno di un singolo chip sono contenuti sia i MOSFET High-Side che quelli Low-Side.
In modo tale da evitare lo sdoppiamento delle fasi e di conseguenza l’ausilio di classici Phase Doubler, il produttore americano ha previsto la presenza di un ottimo controller Digital PWM.
La scelta è ricaduta anche in questo caso su un prodotto marchiato Infineon-Primarion, nello specifico un XDPE12284C (6+2 fasi), capace di gestire sia le sei fasi dedicate al circuito CPU VCC e sia la coppia di fasi dedicate al circuito iGPU VCC.
Per quanto riguarda invece i circuiti VCCSA e VCCIO il produttore ha scelto di affidarsi a Monolithic Power System (MPS), adottando, rispettivamente, degli ottimi MPQ8633B 20A ed MPQ8633A 12A.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress.
[nextpage title=”La scheda – Parte Prima”]
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica dei microprocessori Core di decima generazione, anche in previsione di operare in condizioni al di fuori delle specifiche di riferimento, è stato previsto un connettore di alimentazione supplementare a 12v di tipo 8-Pin EPS.
La scheda madre messa a punto da Supermicro, inoltre, prevede la presenza di un generatore di clock esterno supplementare (nello specifico un ICS6V41742B) al fine di garantire un più ampio margine di overclock del Base Clock ed una maggiore precisione nell’impostazione.
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel e Intel XMP 2.0, in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino ad oltre 4.000MHz (OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 128GB, aspetto che sottintende la piena compatibilità con i più recenti moduli di memoria da ben 32GB.
A differenza della maggior parte delle soluzioni Z490 Express sul mercato, la proposta del noto marchio americano adotta una topologia di tipo T-Topology per quanto riguarda gli slot di memoria. In questo particolare tipo di configurazione viene previsto un perfetto bilanciamento nel segnale elettrico tra tutti e quattro gli slot presenti sulla scheda, offrendo quindi migliori performance e stabilità nell’eventualità che tutti vengano occupati da un modulo di memoria.
In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli, un connettore USB 3.1 Gen1 Type-C Front-Panel verticale la cui gestione è direttamente affidata al nuovo PCH Z490 Express ed una serie di pulsanti.
Oltre ai classici tasti di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presente sulla maggior parte delle schede madri, troviamo un ulteriore pulsante dedicato alla funzione Clear CMOS, ovvero al ripristino delle impostazioni del BIOS ai valori predefiniti.
Tornando per un’istante alla circuiteria di alimentazione dedicata al comparto di memoria (VCCM) è indubbiamente doveroso precisare che prevede anch’essa componenti di indubbia qualità marchiati Infineon-Primarion. Nello specifico troviamo uno stadio di alimentazione TDA21535 Dr.MOS da 35A ed un controller PXE1110CDM Digital PWM.
Un’altra particolarità della Pro Gaming C9Z490-PGW riguarda gli slot di espansione principali, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.
Uno dei punti di forza di questa scheda madre riguarda senza dubbio le possibilità di espansione offerte. A differenza della quasi totalità delle soluzioni basate sul medesimo PCH (Intel Z490 Express) sono pienamente supportate le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x16/x16) ed addirittura 4-Way (x8/x8/x8/x8).
Il produttore americano, infatti, ha previsto su questo particolare modello la presenza di uno switch chip PLX PEX8747 PCI-Express 3.0, avente la funzione di aumentare il numero delle linee elettriche a disposizione, consentendo la realizzazione di configurazione più avanzate. Il quantitativo di linee PCIe di terza generazione sfruttabili, infatti, passa dalle sole 16, fornite direttamente dal controller integrato nel microprocessore, sino a ben 32.
Per garantire il corretto smaltimento del calore generato dal chip PLX è stato previsto un piccolo dissipatore in alluminio, ben ancorato alla piastra mediante l’utilizzo di una coppia di viti.
Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Oltre ai quattro slot PCI-Express Gen 3.0 x16 meccanici, troviamo anche uno slot PCI-Express Gen 3.0 x1, utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari.
Nell’area in basso a destra sono presenti quattro porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di queste porte è affidata esclusivamente al nuovissimo PCH Z490 Express.
Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s. Le porte implementano il pieno supporto anche verso le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage 17.
Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la C9Z490-PGW prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra).
Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 x4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a 32Gb/s. Sono pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali, oltre che le recenti soluzioni basate su tecnologia Intel Optane Memory.
Il produttore, come vedremo dalle immagini, ha previsto l’utilizzo di particolari Heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage”, in grado di assicurare il corretto ed efficiente smaltimento del calore generato dalle sempre più prestanti unità in commercio.
Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, porte Audio, COM, USB 2.0, USB 3.2 supplementari ed il pannello con i collegamenti alle funzioni del cabinet.
Degna di nota la presenza di un Mini-Buzzer e di un sempre utile Debug Display a segmenti, indispensabili per individuare rapidamente la causa di qualsiasi eventuale anomalia nel funzionamento del sistema.
[nextpage title=”La scheda – Parte Seconda”]
Non molto distante possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6796D.
La gestione dell’audio è affidata all’ormai noto Codec Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz. Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI) è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre al fine di ottenere un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo, dall’ascolto dei propri brani musicali preferiti, alle più impegnative sessioni di gioco.
I condensatori audio ad alta qualità e l’amplificatore per cuffie integrato permettono di ottenere una qualità sonora superiore. Nello specifico è stato scelto l’ottimo Texas Instruments OPA1612A, un amplificatore operazionale di precisione stabile a guadagno unitario che fornisce un eccellente comportamento dinamico su un’ampia gamma di condizioni di carico. La versione utilizzata presenta un doppio circuito completamente indipendente per offrire la più bassa diafonia e libertà dalle interazioni tra i canali, anche quando sovra-pilotato o sovraccaricato.
La scheda dispone di un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet (10/100/1000 Mb/s) basata su controller Intel. Nello specifico troviamo un rodato i219-V, capace di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento e risultare pienamente compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.
Inoltre, il produttore americano ha implementato su questo particolare modello anche un’ulteriore interfaccia di rete, questa volta però di tipo 10-Gigabit Ethernet (100/1000/2500/5000/10000 Mb/s) e gestita dall’ottimo controller AQC107 di AQUANTIA. Degno di nota l’aver previsto, per questo specifico componente, un dissipatore di calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di temperature d’esercizio ottimali.
Troviamo anche un modulo Wi-Fi/Bluetooth preinstallato in un apposito connettore M.2 E-Key dedicato, di tipo verticale, collocato direttamente in zona I/O.
Nello specifico è stato previsto un modulo in formato M.2-2230 di produzione Intel, precisamente il modello Dual Band MU-MIMO Wireless AX201NGW, con piena certificazione Wi-Fi 6 802.11ax (fino a 2.400Mbps) e Bluetooth 5.1.
Buono il quantitativo di porte USB 3.2 Gen1 presenti, pari a quattro porte, delle quali due direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O, ed ulteriore coppia sfruttabile utilizzando l’apposito header on-board. Pienamente supportato il recente standard di trasmissione USB 3.2 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione.
Sono previste tre porte, nello specifico una coppia di tradizionali Type-A ed una Type-C, tutte direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre e la cui gestione è affidata esclusivamente al nuovissimo PCH Z490 Express di Intel. Sempre nel pannello posteriore I/O troviamo una porta USB 3.2 Gen2 Type-C con supporto 2×2, capace di garantire un livello di prestazioni doppio rispetto allo standard, pari a ben 20Gb/s. La gestione di questa porta è affidata ad un controller supplementare marchiato ASMedia, nello specifico il nuovissimo ASM3242.
Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è adeguatamente raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente curato in modo tale da riprendere i tratti caratteristici della famiglia di prodotti SuperO Pro Gaming.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 2 x Porte per Antenne WiFi;
- 1 x Switch ClearCMOS;
- 1 x Uscita video Display Port 1.4;
- 1 x Uscita video HDMI 2.0a (*);
- 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
- 2 x Porte USB 3.2 Gen1 Type-A (colore blu);
- 2 x Porte USB 3.2 Gen2 Type-A (colore rosso);
- 1 x Porta USB 3.2 Gen2 Type-C (colore nero);
- 1 x Porta USB 3.2 Gen2x2 Type-C (colore rosso);
- 1 x Porta LAN RJ45 10-Gigabit (colore rosso);
- 1 x Porta LAN RJ45 Gigabit (colore nero);
- 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.
Come vediamo il produttore ha previsto una particolare copertura, denominata I/O Armor, pensata per proteggere le parti cruciali in prossimità del pannello dall’elettricità statica, ed evitare l’accumulo di polvere. Degna di nota e soprattutto molto gradevole alla vista la retroilluminazione bianca prevista per il marchio SuperO presente nella parte superiore.
(*) Precisiamo che lo standard HDMI 2.0a non è nativamente supportato da questa piattaforma Intel e dalla relativa componente grafica integrata. Al fine di garantirne il supporto, infatti, il produttore americano ha previsto l’implementazione di un chip convertitore “DisplayPort(DP) to HDMI” dedicato, nello specifico un PS175HDM, prodotto da Parade e collocato in zona I/O, in prossimità delle uscite video. Questo consentirà di utilizzare pannelli a risoluzione 4K UHD (3840×2160) con refresh a 60Hz e campionamento colore 4:4:4. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.
[nextpage title=”Uno sguardo al BIOS”]
La nuova Supermicro Pro Gaming C9Z490-PGW adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (1.0a), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.
Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù laterale è suddiviso in sette macro-sezioni, nello specifico:
- Main;
- Overclocking;
- Advanced;
- H/W Monitor;
- Boot;
- Save & Exit;
- BIOS Update.
La prima sezione offre una sorta di System Information, nel quale sono disponibili numerose informazioni relative al nostro sistema, come ad esempio la versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, il quantitativo e la frequenza operativa della memoria RAM presente. È possibile, inoltre, impostare manualmente data e ora di sistema.
La sezione Overclocking è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora.
Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda americana appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione. Rispetto alla precedente piattaforma mainstream (Coffee Lake) non sono state previste grosse novità per quanto riguarda l’overclocking. Di conseguenza, per identificare la funzione dei parametri più importanti, verranno riproposti i medesimi acronimi, ormai ben noti agli utenti più smaliziati.
segue….
[nextpage title=”Uno sguardo al BIOS – Parte Prima”]
Ritroveremo ad esempio un Base Clock (BCLK) di tipo Full Range liberamente impostabile all’interno del BIOS della scheda madre. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking.
A differenza delle piattaforme pre-Skylake non è quindi prevista alcuna impostazione riguardante lo Strap, in quanto tale bus risulta del tutto indipendente sia nei confronti del PCIe e sia nei confronti del DMI, entrambi ancorati ai canonici 100MHz di frequenza. Un’altra interessante novità, introdotta con i nuovi microprocessori di settima generazione, riguarda la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX.
Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in overclock apparentemente rock-solid. Grazie alla funzionalità AVX Ratio Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema.
Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alle impostazioni avanzate delle porte presenti sulla scheda madre, quali Serial ATA e PCI-Express (inclusa la prestante interfaccia di collegamento M.2 PCI-Express), USB, HD Audio, LAN e COM Seriale.
Non manca la possibilità di accedere a numerosi parametri e funzionalità del nuovo PCH Intel Z490 Express, tra cui le impostazioni della grafica integrata nel microprocessore e del System Agent (SA), oltre che un’intera area dedicata alle impostazioni delle funzioni di avvio della macchina (Boot Feature).
In questa sotto-sezione è possibile, tra le altre cose, attivare la funzione Re-try Boot che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe mode per consentire l’accesso al BIOS e la modifica dei vari parametri operativi.
Sempre in Advanced è presente una sotto-sezione denominata “Security”, nella quale sarà possibile impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 e 10, nonché il supporto UEFI CSM (Compatibility Support Module).
Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della nuovissima Supermicro C9Z490-PGW con la sezione H/W Monitor, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali.
Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole connesse alla scheda madre, che ricordiamo disporre di connettori di tipo PWM a 4-pin, configurabili in modalità PWM o DC e capaci di fornire 2.5A ciascuno (più che sufficienti a gestire ben più di una singola ventola).
Nella sezione Boot, troviamo le principali funzioni di avvio della macchina, con possibilità di impostare la modalità desiderata (Legacy, UEFI oppure Dual).
Nella sezione successiva, denominata Save & Exit, saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default. Viene offerta, inoltre, la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (sino ad un massimo di due profili indipendenti).
Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano tutte le impostazioni più significative. Sempre in questa sezione troviamo le classiche opzioni di avvio della macchina, con possibilità di impostazione avanzata delle singole periferiche installate/collegate. Infine nella sezione BIOS Update troviamo l’utility integrata dedicata all’aggiornamento del BIOS di sistema in totale sicurezza.
La nuova Pro Gaming C9Z490-PGW è supportata in maniera più che buona da un BIOS in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da Supermicro, specialmente dal punto di vista di un’ottimizzazione delle memorie RAM. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.
[nextpage title=”Sistema di Prova e Metodologia di Test”]
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore Core di decima generazione per sistemi desktop Core i5 10600K 6C/12T, basato su architettura Comet Lake, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre Supermicro C9Z490-PGW, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: Intel Core i5 10600K Default (4.1/4.8GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.666MHz 16-16-16-36-2T;
Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Core i5 Comet Lake-S e a moduli Single Sided in configurazione 1DPC (singolo modulo per canale), ovvero 2.666MHz.
- OC-Daily: Intel Core i5 10600K OC (5.0GHz) / Turbo Boost Disabilitato / RAM 3.200MHz 15-15-15-35-2T.
Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 5.000MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Boost di Intel) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di 1.28v.
Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill Trident Z DDR4 accreditati di una frequenza operativa di 3.200MHz, non si è reso necessario mettere mano alla frequenza di Base Clock (BCLK), ma è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM, mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, impostandola, di conseguenza, a 4.600MHz.
La scheda grafica utilizzata, una INNO3D GeForce RTX 2080 SUPER Twin X2 OC, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.650MHz/1.938MHz/1.830MHz). I driver utilizzati sono gli NVIDIA Game Ready 446.14, provvisti di certificazione WHQL.
Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro May 2020 Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 2004 – build 19041.329).
Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del nuovo KIOXIA EXCERIA M.2 PCIe Gen3 x4 da 500GB e del modello Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench R11.5 64bit;
- Cinebench R15 64bit;
- Cinebench R20 64bit;
- POV Ray 3.7 64bit;
- V-Ray Next Benchmark 4.10.07 64bit;
- Indigo Benchmark 4.0.64 64bit;
- Corona Benchmark 1.3 64bit;
- Blender 2.82a 64bit;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- Fritz Chess Benchmark v4.3;
- WPrime Benchmark v2.10;
- SiSoftware Sandra 2020;
- AIDA64 Extreme 6.25.5400;
- Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.5.2.40.
Prestazioni Multimedia e Compressione
- WinRAR 5.91 64bit;
- 7-Zip 19.00 64bit;
- VeraCrypt 1.24;
- HWBOT RealBench 2.44;
- HWBOT X265 Benchmark 2.2.0;
- 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.179;
- 3DMark Advanced Edition v2.11.6911;
- PCMark 10 Professional Edition v2.1.2177 64bit;
- Unigine2 Superposition Benchmark v1.1.
Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12
- Assassin’s Creed Odyssey – DX11;
- F1 2018 – DX11;
- FarCry 5 – DX11;
- Shadow of the Tomb Raider – DX12;
- Deus Ex Mankind Divided – DX12.
Prestazioni Controller (USB 3.2 Gen1 & 3.2 Gen2 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe 3.0 x4)
- Crystal Disk Mark 7.0.0h;
- ATTO Disk Benchmark 3.05.
Ora siamo pronti per andare ad osservare i risultati da noi ottenuti.
[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima”]
Cinebench R11.5, R15 e R20 – 64bit
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. È possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 6Core/12Thread.
POV-Ray 3.7
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering della scena di riferimento “Benchmark.pov”, a risoluzione Full-HD (1920×1080) e filtro AA 0.3.
V-Ray Next Benchmark 4.10.07
V-Ray Next Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio hardware nel rendering con V-Ray. È disponibile gratuitamente, previa registrazione su chaosgroup.com e verrà eseguito senza requisiti di licenza come applicazione autonoma.
Il programma prevede la possibilità di eseguire rendering di raytrace sfruttando la CPU oppure la/e schede grafiche presenti. V-Ray è uno dei principali raytracers al mondo e viene utilizzato in molte industrie in fase di architettura e progettazione automobilistica. È stato utilizzato anche in oltre 150 immagini cinematografiche e numerose serie televisive episodiche. Ha inoltre vinto un premio Oscar per il conseguimento scientifico e tecnico nel 2017.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento, eseguita con impostazioni predefinite.
Indigo Benchmark 4.0.64
Indigo Bench è un’applicazione di benchmark standalone basata sul motore di rendering avanzato di Indigo 4, utile per misurare le prestazioni delle moderne CPU e GPU. Grazie all’utilizzo di OpenCL standard del settore, è supportata un’ampia varietà di GPU di NVIDIA, AMD e Intel. Il programma è completamente gratuito e può essere utilizzato senza una licenza Indigo su Windows, Mac e Linux.
Nel grafico lo score ottenuto in seguito al completamento del rendering di entrambe le scene di riferimento previste, eseguito con impostazioni predefinite.
Corona Benchmark 1.3
Corona Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio microprocessore nel rendering fotorealistico di una scena di riferimento. Nonostante la sua giovane età, Corona è diventato un renderer pronto per la produzione ed in grado di creare risultati di qualità elevata.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al completamente dell’elaborazione, eseguita con impostazioni predefinite.
[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda”]
Blender 2.82a – 64bit
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark”, eseguita con impostazioni predefinite.
Euler3D Benchmark v2.2
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
Fritz Chess Benchmark v4.3
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
wPrime Benchmark v2.10
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
[nextpage title=”Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza”]
SiSoftware Sandra 2020
Sandra è un tool di benchmark per l’intero sistema PC, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM, a seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme Edition 6.25.5400
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.5.2.40
La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.
La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e una utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.
In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory, può anch’essa essere controllata attraverso questa utility.
Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.
[nextpage title=”Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima”]
WinRAR 5.91 – 64bit
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 19.00 – 64bit
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
VeraCrypt 1.24
VeraCrypt è un programma applicativo open-source usato per la cifratura “on-the-fly” (OTFE). Può creare un disco virtuale crittografato mediante l’utilizzo di un file o crittografare un’intera partizione oppure, su Windows, l’intero hard disk con un’autenticazione all’avvio. Secondo gli sviluppatori con le versioni più recenti del programma sono stati apportati miglioramenti riguardanti la sicurezza e risolti problemi emersi dall’audit esterno realizzato sul codice del precedente TrueCrypt.
Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
HWBOT RealBench v2.44
HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.
Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
HWBOT X265 Benchmark 2.2.0
Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video H.265/HEVC utilizzando dei filmati campione ad alta risoluzione.
Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p /4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.
[nextpage title=”Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda”]
3DMark 11 Advanced
La penultima versione del famoso software richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.
La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
3DMark Advanced
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark (attualmente UL Benchmarks). Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike, Time Spy ed il nuovissimo Port Royal.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer di fascia bassa. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.
Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike, Time Spy e Port Royal, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy) e DirectX Raytracing (Port Royal).
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme e Ultra) ed ovviamente Time Spy (Normal e Extreme). Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.
PCMark 10 Professional
PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 10 Professional v2.0.2144), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo il risultato complessivo ottenuto (PCMark Score) e quello delle singole tipologie di test: Essentials, Productivity e Digital Content Creation.
Unigine2 Superposition Benchmark v1.1
Direttamente dagli sviluppatori degli apprezzati Heaven e Valley, e seppur con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ecco che finalmente vede la luce il nuovo software di benchmark Superposition, basato sul potente motore grafico di nuova generazione Unigine 2, capace di spremere all’inverosimile anche le più prestanti soluzioni grafiche sul mercato.
Come di consueto sono previsti vari profili predefiniti, che consentiranno di ottenere risultati, in termini prettamente prestazionali, facilmente confrontabili. Rispetto al passato è stato implementato un database online, nel quale verranno raccolti i risultati ottenuti dagli utenti e poter quindi fare confronti su ben più larga scala.
Oltre a questo sono state introdotte nuove modalità, a cominciare da una simulazione interattiva dell’ambiente, denominata “Game”, alla possibilità di sfruttare i più moderni visori per realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive. Viene inoltre offerta la possibilità di verificare la piena stabilità del proprio comparto grafico, grazie allo “Stress Test” integrato (esclusiva della versione Advanced del programma).
I test sono stati condotti utilizzando i preset 720p Low, 1080p Extreme e 4K Optimized. Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
[nextpage title=”Prestazioni Giochi – Parte Prima”]
Assassin’s Creed Odyssey
Mesi dopo la sua avventura in Egitto, Layla Hassan è ormai un’agente degli Assassini; durante una campagna di ricerche rinviene la Lancia appartenuta al Re di Sparta Leonida, spezzata dopo la Battaglia delle Termopili, e riconosce in essa un manufatto della Prima Civilizzazione; con l’aiuto di Victoria Bibeau, Layla estrae il DNA di due fratelli vissuti nel V secolo a.C., Alexios e Kassandra, e sceglie se seguire la storia dell’uno o dell’altra attraverso l’Animus allo scopo di scoprire l’ubicazione del Bastone di Ermete Trismegisto.
Il personaggio che sceglierà di seguire sarà conosciuto come “il Misthios”, ossia il mercenario. Il gioco, presentato lo scorso mese di ottobre su PC, è sviluppato dalla Ubisoft Quebec e distribuito da Ubisoft ed è in grado di sfruttare le DirectX 11. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
F1 2018
Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA, basato sulla stagione 2018. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco.
La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.
Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull. Il gioco supporta le DirectX 11. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
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Far Cry 5
Far Cry 5, quinto capitolo dell’apprezzata serie, è un videogioco d’azione-avventura sviluppato da Ubisoft Montreal e Ubisoft Toronto e pubblicato da Ubisoft. ll gioco è ambientato nella regione immaginaria di Hope County, in Montana, dove un predicatore di nome Joseph Seed è salito al potere. Seed crede di essere stato scelto per proteggere la gente di Hope County da un ”inevitabile catastrofe” e ha fondato una setta chiamata il Progetto a Eden’s Gate.
In apparenza sembrerebbe che sia stata fondata per adempiere alla sua missione di guidare il popolo alla salvezza; in realtà, Seed è un predicatore radicale e Eden’s Gate è un suo culto militaristico del giorno del giudizio. Eden’s Gate ha usato sia la violenza che la coercizione per convertire con forza il popolo di Hope County impedendo loro di chiedere aiuto al mondo esterno.
Quando il tentativo di arrestare Seed fallisce con il rapimento di diversi poliziotti, il giocatore viene trascinato in un conflitto armato tra Eden’s Gate e i cittadini in vita di Hope County, i quali stanno organizzando un movimento di resistenza. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Shadow of the Tomb Raider
Circa due mesi dopo la sua precedente avventura, Lara Croft e il suo amico Jonah sono nuovamente sulle tracce della Trinità. Seguendo gli indizi lasciati dal padre di Lara, i due arrivano a Cozumel, in Messico, per spiare il capo della cellula locale, il dottor Pedro Dominguez; durante una spedizione in una tomba già visitata dall’organizzazione, Lara scopre alcune notizie circa una misteriosa città nascosta.
Successivamente, camuffandosi con gli abiti tipici per il dia de los muertos, Lara riesce a seguire gli adepti della Trinità, scoprendo così che Dominguez è addirittura il capo dell’organizzazione e che è sulle tracce di una misteriosa reliquia nascosta in un tempio non ancora localizzato.
Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. L’ultimo capitolo della saga (il settimo in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di settembre su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Deus Ex Mankind Divided
Deus Ex Mankind Divided riprende le vicende di Adam Jensen da uno dei finali del precedente capitolo. In particolare scopriamo che Adam ha affondato Panchaea e che è rimasto in coma per due anni in una struttura in Alaska.
Avviato il gioco ci ritroveremo su di un elicottero con una truppa armata e ci renderemo conto che Adam fa ora parte di una squadra anti terrorismo dell’Interpol. Questa ha un agente sotto copertura a Dubai, con lo scopo di entrare in contatto con un trafficante di armi e potenziamenti ed organizzare un incontro…
L’ultimo capitolo della saga, presentato lo scorso mese di agosto su PC, è sviluppato dalla Eidos Montreal e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
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Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel Z490 Express)
Crystal Disk Mark 7.0.0h
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel nuovissimo PCH Intel Z490 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB). Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su precedenti schede madri testate provviste di PCH di fascia mainstream (Serie 200 e Serie 300). Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.
Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express (Intel Z490 Express)
Crystal Disk Mark 7.0.0h
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.
La nuoa C9Z490-PGW dispone di una coppia di connessioni di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capaci di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s.
Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una valida unità marchiata KIOXIA, precisamente l’EXCERIA SSD M.2 PCIe Gen3 x4 da 500GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura.
Prestazioni Controller USB 3.2 Gen1 (Intel Z490 Express)
Crystal Disk Mark 7.0.0h
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Il recente PCH Z490 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.1/3.2 Gen1, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dalle soluzioni di classe mainstream di ultima generazione, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.
Prestazioni Controller USB 3.2 Gen2 (Intel Z490 Express)
Crystal Disk Mark 7.0.0h
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 3.05
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La nuova C9Z490-PGW di Supermicro prevede il pieno supporto verso la più recente interfaccia di trasmissione USB 3.2 Gen2, capace di garantire un livello prestazionale doppio rispetto alla generazione precedente, raggiungendo i 10Gb/s.
La scheda madre dispone di una serie di porte (1x Type-C & 2x Type-A) direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e gestite in modo nativo dal nuovo chipset Z490 Express di Intel. Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-C fornito in dotazione.
Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.2 Gen2, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione. Il controller di cui è provvista la scheda si è indubbiamente dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore, in questo caso Intel.
[nextpage title=”Analisi comparto audio integrato”]
Così come la maggior parte delle recenti schede madri di fascia alta, anche la nuova C9Z490-PGW è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato Codec di ultima generazione Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.5). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio. A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:
Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. Il produttore americano, infatti, ha previsto accorgimenti specifici per garantire un suono chiaro e cristallino, come l’adozione di ottima componentistica discreta, tra cui spiccano condensatori audio ad alta qualità ed un amplificatore per cuffie integrato di Texas Instruments.
Nello specifico è stato scelto l’ottimo OPA1612A, un amplificatore operazionale di precisione stabile a guadagno unitario che fornisce un eccellente comportamento dinamico su un’ampia gamma di condizioni di carico.
La versione utilizzata presenta un doppio circuito completamente indipendente per offrire la più bassa diafonia e libertà dalle interazioni tra i canali, anche quando sovra-pilotato o sovraccaricato. Inoltre, per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI) è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
[nextpage title=”Consumi Rilevati”]
Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
- Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
- Full-Load Stress eseguendo 30 minuti di Prime95 in modalità Blend.
Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata Supermicro.
[nextpage title=”Conclusioni”]
La nuova Supermicro Pro Gaming C9Z490-PGW è indubbiamente una scheda madre capace di catturare l’attenzione già al primo sguardo, grazie alla sua elegante colorazione nera, abbinata agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore grigio. A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, progettato con tecnologie proprietarie di classe server (indicate con la dicitura “Server DNA”), frutto dell’invidiabile esperienza maturata nel corso degli anni dallo storico produttore americano.
Il layout della scheda appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il nuovo socket di connessione LGA-1200, in grado di assicurare pieno supporto verso tutte le recenti soluzioni Core di decima generazione, meglio noti agli appassionati con il nome in codice Comet Lake e sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato.
La scheda adotta una robusta circuiteria di alimentazione digitale (Digital PWM) da 10 Fasi, espressamente progettata per garantire un’eccezionale stabilità e durevolezza nel tempo anche in condizione di overclock elevati. Il particolare design prevede che sei di queste fasi siano dedicate esclusivamente al microprocessore centrale (CPU VCC), due alla componente grafica integrata (iGPU VCC), e le rimanenti al circuito VCCSA e VCCIO.
L’azienda americana, leader in ambito server, ha previsto per questo particolare modello l’utilizzo di componenti elettronici di qualità superiore rispetto a quelli tipicamente utilizzati in soluzioni analoghe concorrenti. Tra questi troviamo ad esempio eccellenti induttori e stadi di alimentazione prodotti da Infineon-Primarion. Per il circuito CPU VCC, ad esempio, vengono impiegati degli eccellenti TDA21490 Dr.MOS, capaci di gestire fino a ben 90A di corrente erogata per ogni singola fase (ben 540A complessivi). Non da meno i TDA21535 Dr.MOS da 35A impiegati per la coppia di fasi dedicate al circuito iGPU VCC.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress. Un’altra particolarità della scheda riguarda gli slot di espansione principali, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.
Del tutto interessanti le possibilità di espansione offerte. A differenza della quasi totalità delle soluzioni basate sul medesimo PCH (Intel Z490 Express) sono pienamente supportate le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x16/x16) ed addirittura 4-Way (x8/x8/x8/x8). Il produttore americano, infatti, ha previsto su questo particolare modello la presenza di uno switch chip PLX PEX8747 PCI-Express 3.0, avente la funzione di aumentare il numero delle linee elettriche a disposizione, consentendo la realizzazione di configurazione più avanzate. Il quantitativo di linee PCIe di terza generazione sfruttabili, infatti, passa dalle sole 16, fornite direttamente dal controller integrato nel microprocessore, sino a ben 32.
Il produttore americano, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza di connessioni tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra). Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 x4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a 32Gb/s.
Sono pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su protocollo NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali, oltre che le recenti soluzioni basate su tecnologia Intel Optane Memory. Il produttore, come vedremo dalle immagini, ha previsto l’utilizzo di particolari Heatsink in alluminio di tipo “Full-Coverage”, in grado di assicurare il corretto ed efficiente smaltimento del calore generato dalle sempre più prestanti unità in commercio.
La scheda supporta pienamente anche il recente standard di trasmissione USB 3.2 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. È stata prevista la presenza di una tre porte, nello specifico una Type-C ed una coppia di Type-A, direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre e la cui gestione è affidata esclusivamente al nuovissimo PCH Z490 Express di Intel.
Sempre nel pannello posteriore I/O troviamo una porta USB 3.2 Gen2 Type-C con supporto 2×2, ovvero in grado di assicurare un throughput di ben 20Gb/s grazie alla possibilità di utilizzare un trasferimento a linee multiple (in questo caso una coppia di linee da 10Gbps ciascuna). La gestione di questa porta è affidata ad un controller supplementare marchiato ASMedia, nello specifico il nuovissimo ASM3242.
Per quanto riguarda il comparto di rete troviamo, oltre che una tradizionale interfaccia di Gigabit Ethernet basata sul rodato controller Intel (i219-V), anche una seconda interfaccia di tipo 10-Gigabit Ethernet (100/1000/2500/5000/10000 Mb/s), gestita dall’ottimo controller AQC107 di AQUANTIA. Degno di nota l’aver previsto, per questo specifico componente, un dissipatore di calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di temperature d’esercizio ottimali.
Troviamo anche un modulo Wi-Fi/Bluetooth preinstallato in un apposito connettore M.2 E-Key dedicato, di tipo verticale, collocato direttamente in zona I/O. Nello specifico è stato previsto un modulo in formato M.2-2230 di produzione Intel, precisamente il modello Dual Band MU-MIMO Wireless AX201NGW, con piena certificazione Wi-Fi 6 802.11ax (fino a 2.400Mbps) e Bluetooth 5.1.
Durante i nostri test, e applicando un overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso. Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova Supermicro C9Z490-PGW!
Il prezzo di 440.03€ IVA compresa, è giustificato dalle caratteristiche tecniche (che comprendono la presenza di un chip PLX), dalle funzionalità implementate e dalle potenzialità offerte da questo prodotto, che ricordiamo essere contraddistinto da una qualità ai massimi livelli e progettato con tecnologie proprietarie di classe server al fine di garantire la massima stabilità operativa e durevolezza a lungo termine.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
- Robusta circuiteria di alimentazione digitale da 6+2+1+1 Fasi;
- Progettata con tecnologie proprietarie di classe server (Server-DNA);
- Generatore di clock esterno;
- Nuovissimo PCH Intel Z490 Express;
- Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
- Ottime prestazioni complessive;
- Buona predisposizione all’overclock;
- Supporto per tutte le CPU Intel 10th Gen (Comet Lake-S) a 14nm e per le future soluzioni Rocket Lake-S;
- Generosa disponibilità di connessioni;
- Comodi pulsanti di accensione, reset e CCMOS on-board;
- Supporto alle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX fino al 4-Way grazie al PLX PEX8747.
- Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express;
- Doppio connettore Ultra M.2 PCI-Express Gen3 x4;
- BIOS completo, stabile e ricco di parametri;
- Doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet (Intel i219-V) e 10-Gigabit Ethernet (Aquantia AQC107);
- Modulo Intel Dual Band MU-MIMO Wireless AX201NGW 11ax (fino a 2.400Mbps) e Bluetooth 5.1;
- Sottosistema audio integrato di buona qualità, basato su codec Realtek ALC1220k;
- Supporto nativo allo standard USB 3.2 Gen2 con porte Type-A e Type-C on-board;
- Supporto USB 3.2 Gen2 2×2 da 20Gbps grazie al controller supplementare ASMedia ASM3242;
- Bundle completo.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend
HW Legend Staff