Il mercato riguardante il segmento dei dissipatori per PC, negli ultimi anni si è ingrandito e perfezionato. A tal proposito non poteva certamente mancare iTek. Nella giornata di oggi, andremo ad analizzare il nuovo prodotto LIQUY 240, un AiO contraddistinto da un look moderno e accattivante grazie alla sua colorazione bianca. La serie LIQUY dispone di prodotti dotati di radiatori da 120 o 240mm. Il LIQUY 240 è stato studiato per ottenere le migliori performance disponibili, grazie all’adozione di un grande radiatore da 240mm, in grado di dissipare velocemente grandi quantità di calore. Le due ventole fornite in dotazione da 120mm sono in grado di sviluppare un buon numero di giri, il tutto con un basso impatto acustico. Questo prodotto si posiziona nella fascia entry-level del mercato, offrendo un rapporto prezzo-prestazioni molto interessante. Con questa presentazione vi auguriamo una buona lettura.
iTek LIQUY 240: prestazioni e prezzo eccellente! – Recensione di Andrea Raimondi | 19andrew90 – Voto: 5/5
Introduzione:
Grazie ai continui aggiornamenti delle linee prodotto in linea con le varie richieste del mercato, iTek è in grado di offrire prodotti performanti e tecnologicamente avanzati, sempre con un occhio di riguardo ai servizi di vendita e post-vendita.
Nel mercato italiano si avvale di distributori IT qualificati e una catena di dealers ed ecommerce, ad altissimo valore aggiunto. Negli anni ha ottenuto importanti riconoscimenti, e ottimi feedback da parte di tutta la stampa specializzata.
iTek nasce nel 1999 proponendosi come brand ad alto valore tecnologico specializzato nella produzione di accessori e case per PC. Dopo soli due anni il marchio ha un’esplosione e diventa punto di riferimento, e pioniere, nella proposta dei famosi case, tastiere, mouse e speaker colorati e trasparenti.
La continua crescita dell’azienda porta ad un ampliamento dell’offerta con l’inserimento di LCD PC, periferiche gaming e cavetteria e successivamente di prodotti networking e soho. L’intensa e importante attività di ricerca e sviluppo porta al lancio di dispositivi SMART con sistema operativo Android integrato e di periferiche wireless e bluetooth altamente performanti.
Forte della partnership con Intel, decide di investire sui prodotti DIY diventando una delle prime aziende al mondo a proporre Notebook e All In One PC in versione barebone, completamente customizzabili. L’azienda si focalizza sulla produzione di case e periferiche orientate al mercato gaming, investendo molte risorse in ricerca e svilluppo per offrire una ampia gamma di prodotti a valore aggiunto.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale iTek.
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Confezione e Bundle – Parte Prima:
Il nuovo cooling a liquido “AiO” iTek LIQUY 240 è racchiuso in una pratica confezione di cartone dominata dai colori nero/marrone in grado di conferire uno stile elegante e sobrio.
La scatola adotta cartone di buona qualità, caratterizzato da un’alta resistenza allo schiacciamento che consente di protegge il prodotto da eventuali urti accidentali. Sulla parte frontale troviamo: il logo della ditta, il nome del prodotto è una una foto a colori del cooler al completo, ventole incluse, in grado di esaltare fin da subito il design del LIQUY 240.
Sempre nella parte frontale della confezione, in un elegante riquadro destro è presente un dettagliato elenco delle tre principali features, ovvero: la presenza di un radiatore con lamelle a S, la piastra di contatto in rame e le ventole con regolazione di velocità PWM. Nell’angolo in basso a destra possiamo inoltre notare la scritta “All in one liquid cpu cooler”.
Il trasporto, anche senza la presenza delle classiche maniglie laterali, risulta facile, visto le sue ridotte dimensioni d’ingombro. La confezione ha un look molto accattivante, in grado di attirare immediatamente l’attenzione del consumatore finale.
La colorazione delle scritte ben si sposano con lo sfondo, andando di fatto a creare una visione d’insieme ben bilanciata e di forte impatto visivo. iTek ha senza dubbio svolto un lavoro eccellente che darà pieno appagamento al nostri sensi.
La parte posteriore della confezione riprende la stessa tonalità di colori presenti nella parte frontale, creando una continuità visiva che non disorienta il consumatore finale. Su di essa possiamo chiaramente scorgere le principali features che contraddistinguono il sistema AiO di iTek, una tabella che riporta le principali caratteristiche tecniche, i relativi codici a barre, il seriale identificativo, le indicazioni relative ai copyright e il paese di produzione.
Sulla parte laterale destra sono rafigurati in maniera dettagliata i disegni tecnici in scala con le reali dimensioni per ogni singolo componente del sistema AiO di iTek. Sotto a tale rafficurazione sono presenti le certificazioni conformi alle attuali norme Europee.
Tra queste certificazioni spicca la dicitura RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive), che impone alcune restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche e CE, in vigore dal 1993. Tale marchio indica la conformità a tutti gli obblighi che incombono sui fabbricanti (o importatori) in merito ai loro prodotti (o a quelli immessi sul mercato sotto la propria responsabilità) in virtù delle Direttive Comunitarie, consentendo la libera commercializzazione dei prodotti marcati entro il mercato europeo.
Il lato sinistro è caratterizzato dalla presenza di ulteriori informazioni inerenti alle features, sia sotto forma di scritte, sia tramite immagini. Tra queste troviamo: una raffigurazione del passaggio/immissione d’aria delle ventole, il cuscinetto in ceramica del rotore e le icone a colori delle ventole e della pompa/waterblock.
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Confezione e Bundle – Parte Seconda:
La parte superiore ed inferiore della confezione non presenta alcun elemento degno di nota se non solo la scritta “All in one liquid cpu cooler”.
iTek non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta funzionale e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto. In questa maniera l’utente finale saprà cosa sta comprando.
L’apertura della confezione risulta molto semplice. In pochi secondi ci troveremo di fronte il manuale d’istruzioni ed un sottile strato protettivo di poliuretano espanso, atto a proteggere l’hardware presente al suo interno.
La cura della distribuzione di ogni componente denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto verso il consumatore finale. Riteniamo che sia praticamente impossibile incappare in qualche componente danneggiato per causa di un trasporto movimentato.
Il classico manuale d’uso in Inglese, elenca le caratteristiche del prodotto e alcuni consigli sull’assemblaggio dei componenti.
Il manuale è esaustivo, infatti è possibile trovare in maniera completa tutte le spiegazioni necessarie per installare in maniera corretta il LIQUY 240.
Il bundle è composto dal sistema AiO, manuale d’uso, ventole, sistema di montaggio, cavo PWM ad Y ed un altro per l’adattatore a molex. Osservando con attenzione i componenti, possiamo notare come l’azienda, abbia posto particolare attenzione alla qualità dei materiali utilizzati. Questi infatti hanno uno spessore elevato, risultando particolarmente resistenti anche a torsioni, piegamenti ed in generale ad un utilizzo prolungato e intensivo nel tempo.
A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione, risulta molto completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Ora siamo pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche e features del cooler a liquido iTek LIQUY 240.
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Specifiche tecniche e features:
Il nuovo LIQUY 240 è un sistema di tipo AiO a liquido di tipo all-in-one che comprende in un singolo componente waterblock, pompa, tubi, serbatoio e radiatore. Attualmente iTek dispone sul mercato di due versioni denominate LIQUY 120 e LIQUY 240.
Il LIQUY 240 fornisce elevate prestazioni di raffreddamento per la CPU tipiche di un sistema a liquido, offrendo al contempo un’estrema facilità e rapidità di installazione. Questo sistema è completamente assemblato in fabbrica, non necessita di operazioni di montaggio o di riempimento del liquido al suo interno.
iTek ha dotato il sistema AiO LIQUY 240 di 2 ventole da 120 mm con controllo a modulazione di impulso (PWM). Le ventole dispongono di cuscinetti e nuclei silenziosi e resistenti ad ogni sforzo. Le ventole si abbinano perfettamente al radiatore da ben 240 mm con lamelle disposte ad S. Il kit è perfettamente sigillato, a garanzia della tenuta dell’impianto e dell’assoluta mancanza di manutenzione da parte dell’utente finale. Riassumiamo nella tabelle che segue le sue principali specifiche tecniche.
Le caratteristiche tecniche dichiarate da iTek, rispecchiano in pieno la volontà del produttore, nel voler realizzare un cooling silenzioso e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali lo rendono un prodotto interessante. Riassumiamo nella tabella che segue, le principali features presenti nel modello LIQUY 240.
Nei prossimi capitoli della recensione andremo ed analizzare più a fondo determinate caratteristiche e tecnologie adottate da iTek. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web del prodotto sul sito ufficiale. Ora possiamo iniziare l’analisi in dettaglio e più da vicino il sistema AiO LIQUY 240.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo da vicino – Parte Prima:}
Uno sguardo da vicino – Parte Prima:
Il nuovo iTek LIQUY 240 non differisce molto rispetto agli altri sistemi All-in-One attualmente in commercio. Dotato di un waterblock di forma quadrata con angoli smussati e di un radiatore lungo ben 240mm, punta ad essere senza dubbio un modello top di gamma nella sua categoria.
Il waterblock è realizzato interamente in plastica dura di colore bianco, non presenta particolari finiture estetiche, se non la presenza della scritta LIQUY in rilievo e il logo circolare del produttore. Le sue dimensioni sono di circa: 67,5 x 65 x 35 (W x D x H) mm.
Sotto la scritta LIQUY troviamo un piccolo LED di colore bianco, in grado di emettere una luce fissa quando il sistema è in funzione. Davvero molto bello risulta l’effetto visivo che si genera in assenza di luce.
I due tubi sono in plastica morbida ad alta resistenza. Questo utile accorgimento consente da una parte di ottenere un’eccellente robustezza e quindi durata nel tempo, dall’altra di non creare angoli di curvatura troppo ridotti. In questa maniera sarà possibile ridurre praticamente al minimo le “strozzature”, riducendo il rischio di dannose limitazioni del flusso d’acqua, che genera una conseguente riduzione delle performance.
I tubi hanno una lunghezza di 300 mm ed un diametro esterno di 12 mm. Il materiale impiegato è di buona qualità e assicura un ciclo di vita ottimale al prodotto.
Nei punti di ingresso delle tubazioni sono installati dei collari di rinforzo in gomma che evitano un possibile e disastroso distaccamento del tubi dal radiatore, con conseguente perdita del liquido refrigerante all’interno del PC con tutte le conseguenze dannose che ne potrebbero derivare. Questo tipo di fissaggio risulta molto resistente. Anche provando ad applicare volontariamente una forza elevata è praticamente impossibile sfilare i tubi dalla loro sede.
Il radiatore da 240mm ha uno spessore di 27mm. Il materiale impiegato per la sua realizzazione è l’alluminio verniciato di nero. Le alette sono presenti in gran numero, infatti il radiatore è costituito da componenti ad alto FPI (numero di alette per pollice) che assicurano un maggiore ed efficiente scambio termico. Le dimensioni del radiatore sono di 271mm x (D) 27mm x (H) 120mm (W).
Questa tipologia di radiatori necessitano di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare interamente il fitto corpo di alette e di conseguenza smaltirne il calore prodotto. Nel caso decidiate di utilizzare ventole di terze parti consigliamo quindi di prendere modelli che garantiscono una pressione statica molto elevata.
L’alloggiamento delle viti dispone dei classici fori standard tipici per radiatori. Vi consigliamo di non serrare in maniera troppo forte le ventole che andranno installate al fine di non rovinare il radiatore stesso.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo da vicino – Parte Seconda:}
Uno sguardo da vicino – Parte Seconda:
La parte principale di ogni All-in-One che si rispetti è il waterblock e la pompa, che di solito sono in un unico blocco e di conseguenza raggruppati insieme. Nel LIQUY 240 avviene proprio questo. Il waterblock è costituito da una copertura in plastica bianca di eccellente fattura. iTek non ha tralasciato minimamente il fattore estetico. Il LIQUY 240 è in grado di gestire senza problemi un carico di lavoro pari e superiore a 250W.
Il colore bianco sarà in grado di catturare le attenzioni del consumatore finale che ricerca un porodotto bello esteticamente e al contempo funzionale e prestante. Su tutti e quattro i lati del connubio waterblock/pompa è presente una leggere sagomatura che migliora l’impugnatura dell’intero blocco.
Il blocco della pompa, situato poco sopra il waterblock non è possibile smontarlo. La copertura che la protegge è completamente sigillata al resto della struttura. Vi raccomandiamo di non cercare di forzare o aprire tale blocco, pena l’invalidazione della garanzia.
L’assemblaggio del waterblock risulta di eccellente fattura, infatti non troviamo sbavature o disallineamenti tra la parte superiore e quella inferiore. Questo denota l’ottima cura e attenzione che iTek ripone dei confronti del consumatore finale, realizzando prodotti perfetti in ogni minimo particolare.
Gli innesti al waterblock sono realizzati con ugelli in plastica su cui si inseriscono direttamente le tubazioni, rinforzate da collari di gomma. Il sistema utilizzato potrebbe far erroneamente pensare che sia fragile e delicato ma nel maneggiarlo durante le operazioni di montaggio ci siamo resi subito conto della sua resistenza e affidabilità.
L’ingresso delle tubazioni è posto nella parte laterae del waterblock stesso. La scelta di questa posizione non è causale, infatti in questa maniera sarà possibile curvare degli stessi e posizionare senza problemi il radiatore nella nella parte superiore o laterale del case. E’ necessario alimentare la pompa mediante un connettore a 3 PIN per il controllo tachimetrico. Il cavo presenta un’ottima lunghezza, tale da non creare problemi in fase di cablaggio.
Il connettore PWM non presenta la classica protezione in gomma morbida. Tale scelta a nostro avviso non è tra le migliori. Avremmo infatti preferito uno sleeving a rete, in grado di assicurare una migliore resistenza a tagli, sfregamenti, morsi di animali domestici e in generale a tutti i tipi di usura.
Salla base del cooling non è presente il classico strato di pasta termica già preapplicata. Tale operazione dovrà essere effettuata dall’utente finale, tramite la stesura della stessa. Ricordiamo che in dotazione è presente un tubetto di pasta termica.
La piastra di contatto con la CPU è realizzata in rame. Essa permette un’ottima distribuzione e conduzione del calore dal processore al liquido interno. La superficie della piastra non è lappata a specchio ma risulta comunque molto liscia nonostante siano visibili diverse linee di lavorazione con spazzolatura a pattern semicircolare ad ampio raggio.
Le otto viti che fissano la base al WB sono opportunamente incassate al fine di evitare contatti con l’HIS del processore.
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Ventole e componenti di montaggio:
Le ventole da 120 mm presenti nel bundle sono identiche tra di loro. Il loro scopo è quello di immettere aria fresca all’interno della massa radiante. La colorazione nera/bianca dona al prodotto un aspetto molto elegante.
Il design delle ventole, risulta in grado di migliorare l’air flow e la dispersione dell’aria. La colorazione nera è in grado di donare allo stessto tempo sia eleganza che aggressività. Queste ventole sono in grado di garantire un flusso d’aria costante ed aumentando la pressione generata e di conseguenza, massimizzare la dissipazione del calore.
La qualità costruttiva è eccellente, con una flessione ridotta sull’asse diagonale. La resistenza dei materiali è molto buona e la sensazione generale è di ottima robustezza.
Il rotore centrale non occupa troppo spazio e consente di avere maggiore superficie a disposizione per le pale. La funzione principale di queste ventole è quello di concentrare e massimizzare sia il flusso che la pressione statica del getto d’aria.
Sia le 9 pale che i 4 bracci rinforzanti sono costruiti con materiali di ottima qualità e sono particolarmente resistenti a ogni tipo di stress.
Sul retro troviamo un’etichetta con il logo iTek e alcuni standard di certificazione. Non è presente alcun tipo di codice o sigla identificativa.
Il frame è ti tipo rotondo, particolare scelto appositamente per ridurre la rumorosità ed il rumore prodotto dall’aria. Il sistema di rotazione utilizzato fa sì che non vi siano parti meccaniche in contatto, evitando pertanto usura e garantendo una maggiore longevità e durata nel tempo.
I fori per entrambe le ventola combaciano perfettamente con quelli presenti nel radiatore, offrendo in questa maniera una facilità d’installazione senza precedenti. Le ventole utilizzano un cuscinetto di tipologia Long Life, che aumenta il ciclo di utilizzo fino a 40000 ore.
Ogni pala, verso il centro, dispone di piccoli intagli alternati concavi e convessi, appositamente studiati e messi in atto da iTek. Questo sistema non solo migliora il look ed il design delle ventole, ma è in grado di convogliare nei migliori dei modi l’aria e aumentare di conseguenza la portata.
Troviamo molto gradevole il layout estetico delle pale. Esse ricordano vagamente la conformazione del corpo di uno scorpione, riferimento che troviamo anche sul logo presente sulla scocca della pompa/waterblock. Riportiamo di seguito le specifiche tecniche delle due ventole così come riportate nel sito web del produttore.
A nostro avviso, le ventole risultano di eccellente qualità e dimensionate in maniera appropriata, al fine di garantire uno smaltimento veloce del calore. Esse dispongono di connettore PWM, in grado di muovere fino a 96.8 CFM, generando una rumorosità massima di 25 dBA.
Il connettore è di tipo PWM ha un range massimo di 2200 RPM con connessione a quattro pin. Il cavo è caratterizzato da uno sleeving di tipo tradizionale. Peccato per la mancanza di una ulteriore foderatura, che avrebbe donato al prodotto maggior design e protezione da tagli e rotture.
Il kit di montaggio comprende un backplate in plastica ABS per socket AMD e Intel, braccetti in metallo per socket AMD, distanziali in gomma, numerosi tipi di viti e i rispettivi fermi, un piccolo tubetto di pasta termica, un cavo adattatore da molex a 4-pin e un cavo PWM ad Y. Per la precisione abbiamo 28 viti per il fissaggio della ventola al radiatore, per il corretto serraggio delle clip e delle staffe di ritenzione alla scheda madre.
Il cooler iTek LIQUY 24 è compatibile con tutti i tipi di socket, da quelli attualmente in commercio a quelli più datati, quali: Intel 775/1150/1151/1155/1156/1366/2011 e AMD FM2/FM1/AM3+/AM3/AM2+/AM2. I punti di inserimento per le viti risultano solidi, inoltre sono presenti le comode e pratiche tacche per il corretto posizionamento dei fermi.
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Montaggio e Applicazione pasta termica – Parte Prima:
Installare il LIQUY 240 risulta un’operazione semplice, date le brevi fasi del processo di montaggio, ma anche molto intuitiva, grazie ad un completo al kit di montaggio. Per la nostra installazione abbiamo utilizzato la motherboard MSI Z97-GD65 Gaming, basata su chipset Z97 e il processore Intel Pentium G3460 con architettura “Haswell”.
La prima cosa da compiere è quella di smontare il vecchio sistema di raffreddamento (se montato) e pulire il processore dalla pasta termica precedentemente utilizzata. L’operazione di pulizia della CPU risulta semplice e veloce, infatti basterà utilizzare un panno morbido inumidito con alcool isopropilico. Raccomandiamo inoltre, anche se la CPU è nuova e quindi mai utilizzata, di pulirla lo stesso prima di mettere la pasta termica.
Ora siamo pronti per assicurare le ventole al radiatore. Per fare questo, basterà avvitare le quattro viti per ogni ventola sugli appositi fori presenti sul radiatore. Vi raccomandiamo di non stringere troppo al fine di evitare eventuali problemi.
Una volta posizionate e bloccate le due ventole dobbiamo fissare il radiatore al nostro case. Sempre tramite otto viti avremo la possibilità di ancorare saldamente il nostro radiatore al resto della struttura del case.
Nel nostro caso, dato che opereremo sul banchetto, andremo a fissare il radiatore su un supporto per ventole. Il posizionamento del radiatore all’interno del case è un’operazione delicata e richiede una certa attenzione al fine di ottimizzare al meglio il suo scambio termico e garantire di conseguenza prestazioni ottimali all’intero sistema All-in-One.
Terminato il processo fate un controllo generale post-fissaggio, ovvero controllate che le ventole non facciano attrito con cavi o altra componentistica, che potrebbe intralciare o ridurre l’air flow e le performance del sistema All-In-One stesso. Ora procederemo con la predisposizione del backplate al fine di procedere alla sua installazione sulla scheda madre.
Dato sche stiamo utilizzando una piattaforma Intel, dobbiamo posizionare il backplate sul sistema Intel, al fine di renderlo compatibile con la piattaforma da noi usata. Nel nostro caso posizioneremo il backplate nel verso Intel.
Ora siamo pronti per andare ad inserire le quattro viti apposite nei rispettivi fori e bloccarle sulla parte frontale con i pratici distanziali in plastica.
Una volta pronto il backplate non ci resta che allineare gli inserti metallici ai fori della faccia posteriore della scheda madre.
Questa operazione sarebbe stata più facile se l’azienda avesse fornito in dotazione due striscie biadesive da applicare preventivamente sul backplate. L’utilizzo delle striscie biadesive avrebbe fissato in maniera ottimale il backplate alla scheda madre, evitandoci di doverlo tenere fermo durante la fase di montaggio.
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Montaggio e Applicazione pasta termica – Parte Seconda:
Una volta posizionato il backplate sul retro della scheda madre, provvederemo col bloccarlo con i dadi in plastica che fungeranno da distanziali per le staffe del waterblock.
A questo punto dobbiamo spalmare la pasta termica presente in bundle sul processore. Le tecniche di applicazione della pasta termo-conduttiva sono varie e variegate, ognuno ha il suo metodo preferito. Alcuni spalmano la pasta su tutta la superficie dell’IHS (Integrated Heat Spreader), altri la spalmano invece sulla base del dissipatore.
Altri ancora, applicano il famoso “chicco di riso” al centro dell’IHS e posizionano il dissipatore sopra la CPU, lasciando alla pressione che la staffa di aggancio applicherà al dissipatore sulla CPU di comprimere e spalmare adeguatamente il composto. A prescindere dal metodo che userete per stendere la pasta termo-conduttiva, non dimenticatevi di usarla.
Ora siamo pronti per predisporre il waterblock per l’installazione su socket Intel. iTek ci ha già semplificato il montaggio, infatti i braccetti per socket Intel risultano già montati sulla pompa, mentre quelli per socket AMD li troveremo della scatola contenente tutta la viteria.
Vi ridordiamo che prima di posizionare e serrare il nostro waterblock dovete: togliere la protezione in plastica presente sulla base in rame del dissipatore, aver inserito la CPU, aver messo la pasta termica e aver chiuso la gabbia di ritenzione del socket.
Il montaggio del waterblock/pompa risulta rapido e molto semplice. Come prima cosa dobbiamo avvicinare il waterblock al processore ed allineare i fori del bracket alle viti. A questo punto non dobbiamo fare altro che avvitare alternativamente, con le apposite viti, i quattro angoli del nostro dissipatore e bloccarlo saldamente. Vi consigliamo di non esagerare troppo nel stringere. E’ molto importante dare la stessa calibrazione di stretta alle 4 viti di fissaggio, in modo da creare la stessa forza su tutti gli angoli.
Per completare l’installazione non ci resta che collegare il cavo di alimentazione della pompa e delle ventole alla scheda madre. Vi consigliamo di adoperare lo sdoppiatore PWM a Y, in modo da raggruppare in un unico cavo entrambe le alimentazioni delle ventole.
Come detto in precedenza il radiatore è costituito da componenti ad alto FPI (numero di alette per pollice) che assicurano un maggiore ed efficiente scambio termico. Questa tipologia di radiatori necessitano di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare interamente il fitto corpo di alette e di conseguenza smaltirne il calore prodotto.
E’ tecnicamente possibile una configurazione Push/Pull ma non essendo fornite le viti per una seconda serie di ventole posteriori dovreste rimediarle altrove. Riassumiamo brevemente le operazioni da compiere per una corretta e veloce installazione del cooling a liquido di iTek.
- Utilizzate le viti in dotazione per installare il radiatore sul case;
- Girate il backplate sul lato Intel o AMD.
- Posizionate gli inserti metallici nei 4 fori di montaggio e bloccateli;
- Allineate gli inserti metallici ai fori della scheda madre;
- Inserite i quattro distanziali sulle viti del backplate;
- Posizionate un piccolo quantitativo di pasta termica sul processore;
- Allineate il waterblock e fissatelo con le apposite viti;
- Collegare il connettore delle ventole e della pompa alla scheda madre.
Una volta eseguiti i test, abbiamo provveduto a verificare l’impronta del dissipatore sulla CPU. Di seguito vi mostriamo le impronte lasciate sul IHS del processore e sul LIQUY 240.
Abbiamo utilizzato la pasta termica fornitaci in dotazione dalla stessa azienda. Non sappiamo che tipo di pasta termica sia. Al tatto abbiamo notato che il composto risulta essere ricco di olio, il che dona al prodotto una densità e viscosità elevata.
Possiamo notare come la pasta termica si sia distribuita su tutto l’HIS del processore in maniera omogenea e pressoché perfetta. Inoltre non vi sono segni di sbavature, causate da un uso eccessivo di pasta termica. Questo ottimo risultato è da attribuire alla base che risulta perfettamente piana.Non possiamo che essere soddisfatti del risultato ottenuto.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di prova e Metodologia di Test:}
Sistema di prova e Metodologia di Test:
Per testare il LIQUY 240, abbiamo utilizzato la configurazione che trovate riportata nella tabella che segue.
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. Come pasta termo-conduttiva abbiamo usato quella fornita in dotazione.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance del cooler. Per questo motivo ci siamo basati su differenti livelli di overclock del processore, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità.
- Livello 1: processore alla frequenza di default di 3.2Ghz, RAM a 1333Mhz e latenza di 9-9-9-24;
- Livello 2: processore in overclock a 3.7Ghz, RAM a 1333Mhz e latenza di a 9-9-9-24;
- Livello 3: processore in overclock a 4.0Ghz, RAM a 1333Mhz e latenza di a 9-9-9-24;
- Livello 4: processore in overclock a 4.2Ghz, RAM a 1333Mhz e latenza di a 9-9-9-24;
- Livello 5: processore in overclock a 4.4Ghz, RAM a 1333Mhz e latenza di a 9-9-9-24.
- Livello 6: processore in overclock a 4.5Ghz, RAM a 1333Mhz e latenza di a 9-9-9-24.
Tutti i test prestazionali e le misurazioni riguardanti l’impatto acustico, sono state condotte su un banchetto esclusivamente con le ventole fornita in dotazione. Durate i nostri test la temperatura ambiente misurata è stata di circa 20°. Ricordiamo che per i nostri test abbiamo usato la pasta termica fornita in dotazione. Di seguito vi riportiamo le applicazioni interessate dai nostri test.
Stress e monitoraggio temperatura CPU
- Prime95 – V. 28.6;
- HWMonitor – 64bit V. 1.28.
Il test con il software Prime95 ha avuto la durata di 15 minuti per ogni sessione di prova. Le ventole sono state regolate in modo automatico tramite la connessione PWM.
Impatto acustico delle ventole
Per misurare l’impatto acustico, abbiamo utilizzato un fonometro professionale PCE-999 posizionato ad una distanza di circa 60, 30 e 15 cm. Il rumore delle ventole è stato rilevato su una percentuale di rotazione automatica. Come detto in precedenza, essendo delle ventole di tipo PWM, il loro regime di rotazione varia in base alle temperature d’esercizio rilevate dalla scheda madre.
Ricordiamo che i decibel non hanno un andamento lineare ma logaritmico: ad esempio, la differenza di 10 dB tra 100 e 110 dB è qualitativamente maggiore della differenza di dB tra 50 e 60 dB. Diamo uno sguardo alla strumentazione utilizzata per i nostri test.
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Strumentazione utilizzata:
Di seguito andiamo ad illustrare la strumentazione utilizzata.
Misurazione delle temperature
Per il rilevamento delle temperature ci siamo avvalsi di software scaricabili gratuitamente da internet, come RealTemp e CPUID Hardware monitor. Per poter rilevare le temperature dei componenti che non possono essere letti da tali software, useremo un termometro ad infrarossi con puntamento Laser PCE-777.
NOTA DELLA REDAZIONE: Pur consapevoli che un rilevamento di tipo software sia quantomeno inadatto a fornire dati certi ed inconfutabili, a causa delle numerose variabili che possono condizionare il rilevamento stesso, come per esempio il mal funzionamento del sensore sulla scheda madre, oppure un errato settaggio del software di rilevamento, al momento riteniamo che tale sistema sia comunque quantomeno ripetibile da parte degli utenti finali del prodotto recensito.
Misurazione della rumorosità
Non ci resta che analizzare i risultati ottenuti.
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Stress e monitoraggio temperatura:
Stress Test Prime 95
Il test con il software Prime95 ha avuto la durata di 15 minuti per ogni sessione di prova. Non è stata utilizzata nessuna ventola aggiuntiva o modifica alle impostazioni automatiche per la gestione delle ventole del dissipatore della CPU. Abbiamo deciso di non impostare le ventole al 100% manualmente per verificare sul campo il comportamento delle varie soluzioni di dissipazione così come un utente se le troverebbe di fronte dopo una semplice installazione.
Prime95 è diventato negli ultimi anni un software molto popolare tra gli appassionati di pc e overclocker perchè viene utilizzato come un software di test per la stabilità. Comprende un “Torture Test” progettato specificatamente per il test dei sottosistemi PC per gli errori, al fine di contribuire a garantire il corretto funzionamento di Prime95 su quel sistema. Questo è importante perché ogni iterazione del Lucas-Lehmer dipende da quello precedente e se la ripetizione non è corretta non sarà corretto il risultato del test sui numeri primari.
La caratteristica dello stress-test in Prime95 è che può essere configurato per testare meglio i vari componenti del computer cambiando la dimensione della trasformata rapida di Fourier (FFT). Tre set di configurazioni predefinite sono disponibili: FFT Small, In-place FFT e Blend. Le modalità FFT Small e In-place FFT servono soprattutto per testare la FPU e la cache della CPU, mentre la modalità Blend effettua tutti i test, compresa la memoria.
Su un sistema assolutamente stabile, Prime95 dovrebbe essere in grado di girare a tempo indeterminato. Se si verifica un errore il test viene bloccato e questo indica che il sistema potrebbe essere instabile. Usiamo il condizionale perchè non è detto che un sistema stabile in Prime95 lo sia in qualsiasi campo di utilizzo e viceversa.
Questo perché Prime95 è progettato per stressare la CPU con un intenso carico di lavoro e per fermarsi quando incontra anche un solo piccolo errore, mentre la maggior parte delle applicazioni che non stressano la CPU ai livelli di Prime95 continueranno a funzionare a meno che non incontrino un errore fatale.
Nelle tabelle che seguono vengono riportate le temperature rilevate sia in idle sia in full load (stress). Le configurazioni usate sono quelle di default e di overclock. La temperatura indicata, vista la lieve differenza rilevata tra i core della CPU, rappresenta la media delle letture.
Test con CPU a default – 3.20GHz
Test con CPU in overclock
Di seguito il grafico della variazione di temperatura in base alla velocità delle ventole.
Il LIQUY 240 si rivela un dissipatore adatto a mantenere la CPU a temperature non eccessive anche sotto sforzo. La massima temperatura stabilita, risulta quella di 52°C con un overclock della CPU a 4,5Ghz e ventole in modalità PWM.
Come possiamo osservare le temperature salgono in maniera abbastanza graduale e costante all’aumentare della frequenza della CPU. I componenti non hanno mostrato segni di cedimento o sforzo eccessivo in fase di utilizzo anche intensivo. Non possiamo che ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.
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Impatto acustico – Rumorosità:
Il test di rumorosità è uno dei più difficili da effettuare, perchè durante la fase di test qualsiasi rumore, anche minimo, può far balzare il grafico verso l’alto, di fatto invalidando il lavoro effettuato e costringendoci a ripetere il test dall’inizio.
Per questo motivo, non disponendo purtroppo di una camera anecoica, ci siamo veduti costretti ad aspettare le tarde ore notturne per poter effettuare i nostri test in tutta tranquillità e con rumore ambientale il più basso e costante possibile. Lo strumento utilizzato, il fonometro professionale PCE-999, è molto sensibile al rumore ambientale.
Da questo valore, tipico di qualsiasi ambiente domestico, è necessario partire per poter analizzare la rumorosità del complesso dissipatore/ventole. Tali condizioni sono ovviamente irripetibili in ambito domestico, e sinceramente lasciano, a chi acquista il dissipatore, una idea non del tutto reale delle reali prestazioni.
Un valido articolo in inglese spiega molto bene cosa sia il rumore e come questo influenzi il il normale utilizzo del pc. L’articolo lo troverete qui. Nella tabella che segue vengono riportate le rilevazioni fatte con il fonometro PCE-999.
Nella tabella sottostante riportiamo le rilevazioni del fonometro PCE-999 ad una distanza prima di 60, poi di 30, ed infine di 15 cm. Le ventole, essendo di tipo PWM, si regolerà in maniera automatica in base alle temperature raggiunte dal processore in fase di test.
I risultati da noi riportati, riguardano la CPU a default e in overclock a 4.5GHz. Di seguito il grafico con le rilevazioni del rumore generato dalle ventole ad una distanza di 60, 30 e 15 cm in rapporto alla percentuale di rotazione della stessa.
Dopo aver effettuato i nostri test possiamo affermare che i valori indicati da iTek per le ventole, risultano nel range dichiarato. Abbiamo cercato di rendere l’ambiente circostante il più ottimale possibile, per esserne certi dei risultati ottenuti. Anche in modalità overclock le ventole sono rimaste nei parametri dichiarati dall’azienda.
Nel complesso la rumorosità è risultata soddisfacente e mai eccessiva, tenendo conto anche che nei case chiusi la percezione risulta praticamente pari a zero. iTek ha saputo mantenere la parola data nelle specifiche tecniche dichiarate.
Il LIQUY 240 risulta essere una soluzione ideale per essere installata su PC, che fanno della silenziosità e delle prestazioni il loro punto di forza. Non possiamo che ritenerci soddisfatti dal rapporto rumore/prestazioni offerte dalle ventole.
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Conclusioni:
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Temperature/Rumore: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
iTek esordisce nel settore dei sistemi di cooling a liquido con la linea LIQUY, nelle varianti con radiatore da 120 e 240mm, proprio quest’ultima da noi analizzata in questa recensione. Il LIQUY 240 è un dissipatore a liquido di tipo all-in-one che comprende in un singolo componente waterblock, pompa, tubi, serbatoio e radiatore. Attualmente Arctic dispone sul mercato di due versioni denominate LIQUY 120 e LIQUY 240.
Il LIQUY 240 fornisce elevate prestazioni di raffreddamento per la CPU tipiche di un sistema a liquido basilare, offrendo al contempo un’estrema facilità e rapidità di installazione. Questo sistema è completamente assemblato in fabbrica, non necessita di operazioni di montaggio o di riempimento del liquido al suo interno.
Il kit è perfettamente sigillato, a garanzia della tenuta dell’impianto e dell’assoluta mancanza di manutenzione da parte dell’utente finale. Riassumiamo nella tabelle che segue le sue principali specifiche tecniche. Il LIQUY 240 non differisce molto rispetto agli altri sistemi All-in-One attualmente in commercio. Dotato da una pompa rotonda ad alte prestazioni e consumo energetico ridotto, nonché da un radiatore da 240mm.
Le ventole da 120 mm presenti nel bundle risultano identiche tra di loro. Il loro scopo è quello di immettere aria fresca all’interno della massa radiante. La colorazione interamente bianca dona al prodotto un aspetto molto elegante. La qualità costruttiva è eccellente con una flessione ridotta sull’asse diagonale. La resistenza dei materiali è molto buona e la sensazione generale è di ottima robustezza.
Ogni pala, verso il centro, dispone di piccoli intagli alternati concavi e convessi, appositamente studiati e messi in atto da iTek. Questo sistema non solo migliora il look ed il design delle ventole, ma è in grado di convogliare nei migliori dei modi l’aria e aumentare di conseguenza la portata.
Troviamo molto gradevole il layout estetico delle pale. Esse ricordano vagamente la conformazione del corpo di uno scorpione, riferimento che troviamo anche sul logo presente sulla scocca della pompa/waterblock. Riportiamo di seguito le specifiche tecniche delle due ventole così come riportate nel sito web del produttore.
Il LIQUY 240 si rivela un dissipatore adatto a mantenere la CPU a temperature non eccessive anche sotto sforzo. La massima temperatura stabilita, risulta quella di 52°C con un overclock della CPU a 4,5Ghz e ventole in modalità PWM.
Come possiamo osservare le temperature salgono in maniera abbastanza graduale e costante all’aumentare della frequenza della CPU. I componenti non hanno mostrato segni di cedimento o sforzo eccessivo in fase di utilizzo anche intensivo. Non possiamo che ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.
Dopo aver effettuato i nostri test possiamo affermare che i valori indicati da iTek per le ventole, risultano nel range dichiarato. Abbiamo cercato di rendere l’ambiente circostante il più ottimale possibile, per esserne certi dei risultati ottenuti. Anche in modalità overclock le ventole sono rimaste nei parametri dichiarati dall’azienda.
Nel complesso la rumorosità è risultata soddisfacente e mai eccessiva, tenendo conto anche che nei case chiusi la percezione risulta praticamente pari a zero. iTek ha saputo mantenere la parola data nelle specifiche tecniche dichiarate. Il LIQUY 240 risulta essere una soluzione ideale per essere installata su PC, che fanno della silenziosità e delle prestazioni il loro punto di forza.
Il prezzo medio attuale di vendita è di circa 70,00€. Riteniamo tale cifra particolarmente attraente considerando le ottime qualità e le prestazioni offerte. Nel complesso il LIQUY 240 ci è apparso un ottimo prodotto, prestante e funzionale.
Pro:
- Ottimi materiali;
- Buone prestazioni;
- Bundle completo;
- Ventole dal design innovativo e silenziose;
- Compatibile con socket AMD e Intel;
- Installazione rapida;
- LED di stato;
- Prezzo di vendita idoneo e accessibile.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Andrea Raimondi – 19andrew90 – Staff di HW Legend