Come di consueto, il debutto di una nuova architettura è associato alla presentazione di una nuova linea di PCH ed è, di conseguenza, causa di nuovo fermento nel mercato delle schede madri. La sesta generazione di processori Core, meglio nota con il nome in codice “Skylake” e sviluppata con il recente processo produttivo a 14 nanometri, è stata la causa predominante che ha scatenato un proliferare di nuove soluzioni basate sul Chipset Intel Z170. Nell’articolo che vi proponiamo quest’oggi andremo ad osservare la ASRock Z170 Extreme4, una scheda madre di fascia media molto ben bilanciata, resa ancor più interessante dalla presenza di numerose caratteristiche e funzionalità esclusive, certamente utili per la realizzazione di un sistema moderno e versatile, capace di regalare più che una soddisfazione anche in overclocking. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!
Introduzione:
ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.
Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.
Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente.
ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.
Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre. Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.
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Caratteristiche Tecniche del PCH Intel Serie 100:
Come di consueto, in concomitanza con il debutto di una nuova architettura Core, è abitudine di Intel presentare anche una nuova linea di PCH, in questo caso appartenenti alla Serie 100, espressamente pensati per offrire pieno supporto verso i nuovi microprocessori.
Sempre più che buona la differenziazione in relazione alle caratteristiche e alle funzionalità offerte, spaziando da modelli meno completi e di conseguenza più economici, come l’H110, B150 e il Q150 Express, indubbiamente idonei all’utilizzo in soluzioni economiche e di più ridotte dimensioni, fino ad arrivare ai modelli più avanzati, come l’H170, il Q170 ed il top di gamma Z170 Express, pensati ovviamente per prodotti rivolti ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità.
Nelle ultime generazioni abbiamo assistito ad una graduale semplificazione dei chipset, dovuta essenzialmente all’integrazione, direttamente all’interno dei microprocessori, di buona parte delle funzionalità che in passato erano esclusivamente a loro carico, come ad esempio il Controller PCI-Express ed il Memory Controller.
Di conseguenza, se in passato vi era la necessità di ricorrere addirittura a più di un chip (Northbridge e Southbridge), per gestire al meglio tutte le funzioni indispensabili, adesso ne basta uno soltanto, denominato per l’appunto PCH (Platform Controller Hub). Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, vale a dire lo Z170 Express.
Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma, i nuovi microprocessori Skylake mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel, apportando però una sostanziale differenza rispetto al passato, ovvero la compatibilità non soltanto verso i nuovi moduli di memoria DDR4, già impiegati nella piattaforma enthusiast presentata lo scorso anno, ma anche verso dei più tradizionali, ed economici, moduli di memoria DDR3L.
Il supporto verso l’una o l’altra tipologia, ovviamente, sarà a discrezione dei vari produttori di schede madri, bisognerà quindi prestare particolare attenzione al modello che si intende acquistare al fine di evitare spiacevoli sorprese. La frequenza operativa massima certificata, per quanto riguarda i moduli DDR4, raggiunge quota 2.133MHz, consentendo una bandwidth massima teorica molto elevata, pari a ben 34,1 GB/s. Per ciò che riguarda, invece, i moduli DDR3L, viene certificata una frequenza operativa massima di 1.600MHz.
Rispetto alla precedente generazione di PCH (Serie 9) non vi sono da segnalare differenze per ciò che riguarda il controller Serial ATA integrato, sempre in grado di gestire un massimo di sei porte di terza generazione a 6Gb/s. Degno di nota, invece, il quantitativo massimo di connessioni USB 3.0, ora esteso a ben 10 porte, su un totale complessivo di 14 porte (USB 2.0 + USB 3.0).
Nessuna sostanziale differenza nemmeno per quanto riguarda il Controller PCI-Express integrato, sempre in grado di gestire un massimo di 16 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x su linee PCI-Express di seconda generazione.
Il nuovo PCH è ora collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) di terza generazione da ben 8GT/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non, sfruttando ben quattro linee PCI-Express 3.0 al fine di incrementare l’efficienza ed eliminare qualsiasi collo di bottiglia.
Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z170 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e niente meno che ulteriori 20 linee PCI-Express 3.0, la cui gestione è completa discrezione del produttore della scheda madre. Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato, in cui venivano offerte solamente 8 linee PCI-Express di seconda generazione.
Sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.
La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, caratteristica confermata anche in questi nuovi PCH. Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.
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ASRock Z170 Extreme 4 – Confezione e Bundle:
La confezione della nuova ASRock Z170 Extreme4 si presenta con una colorazione di base nera con finitura lucida. Il materiale di cui è costituita è molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.
Presenta una grafica sobria e molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.
Sulla parte frontale sono presenti il logo aziendale ASRock, la nomenclatura del modello, una serie di icone riguardanti le principali tecnologie e funzionalità esclusive supportate, tra cui le tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI ed AMD CrossFire, nonché la piena compatibilità con l’ultimo sistema operativo di Microsoft (Windows 10).
In posizione centrale spicca il logo della certificazione “Super Alloy Motherboard”, una delle più rilevanti tecnologie proprietarie dell’azienda, a garanzia dell’impiego di componentistica discreta e soluzioni di raffreddamento all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo.
Posteriormente ritroviamo le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. E’ ovviamente data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, tra cui troviamo non soltanto la già citata “Super Allory Motherboard”, ma anche l’apprezzata “Purity Sound”, giunta alla sua terza revisione e capace di garantire un’esperienza audio di assoluta qualità.
Non poteva mancare, inoltre, una generosa didascalia riguardante il pieno supporto verso il nuovissimo standard di trasmissione USB 3.1, capace di garantire un livello di prestazioni doppio rispetto alla precedente generazione (10Gb/s). Il produttore ha previsto direttamente on-board una coppia di porte (Type-A + Type-C), entrambe gestite dal nuovo controller ASM1142 di ASMedia.
Troviamo, inoltre, riferimenti sulla presenza di un connettore di tipo Ultra M.2 (PCI-Express Gen3 X4), indispensabile per l’installazione delle recenti e prestanti unità di storage compatibili e sul pieno supporto alle tecnologie Multi-GPU di NVIDIA ed AMD, grazie alla disponibilità di ben tre slot PCI-Express 3.0 X16 meccanici.
Altre didascalie indicano i componenti principali utilizzati sulla scheda madre, con particolari riferimenti alla robusta circuiteria di alimentazione Digi Power da ben 10 fasi. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.
Lateralmente sono riportate le principali features del prodotto tradotte nelle varie lingue dei paesi in cui viene esportato, una targhetta con tutti i codici identificativi e la nomenclatura della scheda madre.
Apriamo la confezione e, come accade di solito, notiamo che l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è contenuto tutto il bundle in dotazione ed in quello inferiore la scheda madre opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico.
Dopo aver estratto la scheda dal sacchetto notiamo con piacere che la protezione ulteriore della stessa è demandata ad una vaschetta realizzata in poliuretano espanso che evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.
Il bundle fornito in dotazione è così composto:
- 2 x Manuale d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x DVD contenente driver e utility;
- 4 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x Bustina con vite per fissaggio SSD M.2 PCI-Express;
- 1 x Adesivo per case;
- 1 x Mascherina I/O shield;
- 1 x Bridge NVIDIA 2-Way SLI rigido.
ASRock non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità, tutti i particolari. L’apertura della confezione risulta semplice e in pochi secondi ci troveremo di fronte al materiale fornitoci in dotazione. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto.
Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato per causa di un trasporto movimentato. A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da ASRock risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto.
La confezione risulta esteticamente molto curata e gradevole alla vista, consentendo fin da subito di cogliere i vari dettagli sul prodotto che il consumatore finale desidera acquistare. Il manuale di istruzioni lo potete scaricare direttamente dal sito del produttore.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare le specifiche tecniche e le feature principali della ASRock Z170 Extreme4.
{jospagebreak_scroll title=Specifiche Tecniche e Features – Parte Prima:}
Specifiche Tecniche e Features – Parte Prima:
ASRock è un’azienda molto dinamica e con una notevole capacità di innovazione. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di funzionalità che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere, dedicate sia al comparto hardware che a quello software.
Non fa eccezione la nuovissima scheda madre Z170 Extreme 4, una soluzione basata sul nuovo Socket LGA-1151, appositamente pensato per ospitare tutti i microprocessori Intel basati su architettura Skylake a 14 nanometri, recentemente presentati dal colosso di Santa Clara.
La memoria di sistema si basa sull’architettura Dual Channel DDR4, con una capacità massima di 64 GB e supporta frequenze in overclock fino a ben 3.866MHz, anche con profili XMP 2.0. E’ possibile realizzare configurazioni Multi-GPU con schede grafiche in SLI (Nvidia) o CrossfireX (AMD) per assemblare sistemi di grafica avanzati.
Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità di storage SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia Serial-ATA Express oppure M.2 PCI-Express.
Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il nuovissimo standard di trasmissione USB 3.1 (due porte Type-A + Type-C direttamente su piastra), capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione. Di seguito riportiamo una panoramica delle features presenti nella ASRock Z170 Extreme4, così come dichiarate dal produttore.
Le features dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto innovativo, bilanciato, potente ed universale.
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Specifiche Tecniche e Features – Parte Seconda:
Riportiamo di seguito un riassunto delle specifiche tecniche della ASRock Z170 Extreme4 così come dichiarate dal produttore.
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto estremamente completo e con ben pochi compromessi, perfetto per realizzare un sistema moderno e versatile.
Le CPU, le memorie e lo storage attualmente supportate le trovate a questi indirizzi: CPU List, Memory List e Storage List. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 10.
ASRock Z170 Extreme4 – Layout
ASRock è ormai diventata una delle principali aziende con una capacità di innovazione molto elevata. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di feature che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere, dedicate sia al comparto hardware che a quello software. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile a questo indirizzo.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la ASRock Z170 Extreme4.
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ASRock Z170 Extreme4 – Parte Prima:
Iniziamo la nostra esplorazione della ASRock Z170 Extreme4 osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un elevato grado di rigidità. Tale rigidità eviterà torsioni del PCB quando sottoposto lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo longevità e stabilità nel tempo.
Le schede madri della serie “Extreme” adottano, infatti, un particolare PCB costruito in fibra di vetro e contraddistinto da uno spessore superiore, composto di ben otto strati. Questo aspetto gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato, un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.
La colorazione di base del PCB nera opaca (Matte Black) in abbinamento agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore giallo oro, rende la scheda indubbiamente accattivante, restituendo un impatto estetico davvero notevole che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm.
Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente il backplate del meccanismo di ritenzione del processore, in questo caso di produzione Foxconn.
Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e frutto di uno studio approfondito.
In posizione centrale spicca il nuovo socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione, basati su architettura Skylake a 14 nanometri, recentemente presentati da Intel.
La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi oppure, in caso di overclock più estremi, la coibentazione.
Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, non presenta alcuna differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni. Di conseguenza viene mantenuta la piena compatibilità con qualsiasi sistema di dissipazione del calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione LGA-115X.
La nuova Z170 Extreme 4 adotta una robusta circuiteria di alimentazione da ben 10 Fasi, espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità, anche in condizione di elevato overclock. Gli stadi di alimentazione prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori allo stato solido “Nichicon 12K Platinum” prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e ottime induttanze.
L’azienda ha, inoltre, implementato una tecnologia proprietaria, denominata Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate per l’umidità (Dehumidifier), per le scariche elettrostatiche (ESD Protection), per sovratensioni causate da eventuali malfunzionamenti dell’alimentatore di sistema (Surge Protection) e per i picchi improvvisi e violenti di voltaggio, causati ad esempio dai temporali (Lightning Protection).
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio particolarmente generoso nelle dimensioni (XXL Aluminum Alloy Heatsink) e provvisto di heatpipes, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress.
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presenti un connettore di alimentazione supplementare 12v da 8-Pin.
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel e Intel XMP 2.0, in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 3.866MHz (OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB.
In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli e un Header per la gestione di due porte USB 3.0 supplementari.
Non mancano, inoltre, i classici pulsanti di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presenti sulla maggior parte delle schede madri.
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ASRock Z170 Extreme4 – Parte Seconda:
Le possibilità di espansione sono garantite da tre slot PCI-Express 3.0 1x (Flexible PCIe), utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o controller supplementari, ed altrettanti slot PCI-Express Gen 3.0 16x di tipo meccanico a supporto delle tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI, in configurazione 2-Way (8x/8x) o 3-Way (8x/8x/4x).
Nell’area in basso a destra sono presenti sei porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di sei di queste porte è affidata al nuovo PCH Intel Z170 Express, mentre la restante coppia è gestita da un controller supplementare ASMedia ASM1061.
Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s. Le porte gestite dal PCH Intel supportano, inoltre, le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage 14 e Smart Response.
Il produttore ha dotato, inoltre, questo prodotto di un triplo connettore SATA Express e di un connettore Ultra M.2 PCI-Express su bus PCIe 3.0 X4, capace di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s, compatibile con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) fino a 110mm di lunghezza.
Pienamente supportate, inoltre, le nuove unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali.
La scheda dispone, inoltre, di una doppia EEPROM BIOS rimuovibile con rispettivo Switch di selezione, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di aggiornamento o di corruzione dati del BIOS primario, oppure semplicemente per testare versioni di BIOS beta o modificate senza troppi rischi.
Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, porte Audio, COM, TPM, Thunderbolt AIC, USB 2.0 supplementari ed il pannello con i collegamenti alle funzioni del case.
Degna di nota, inoltre, la presenza di un sempre utile Debug Display a segmenti, indispensabile per individuare rapidamente la causa di qualsiasi eventuale anomalia nel funzionamento del sistema, nonché dei classici pulsanti di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presenti sulla maggior parte delle schede madri.
La gestione dell’audio è affidata all’ormai rodato chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.
{jospagebreak_scroll title=ASRock Z170 Extreme4 – Parte Terza:}
ASRock Z170 Extreme4 – Parte Terza:
Grazie alla tecnologia Purity Sound 3, il produttore offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
L’amplificatore cuffie integrato TI-NE5532 (con supporto fino a 600 Ohm), i condensatori audio “Nichicon Fine Gold Series Audio Caps” ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.
Spostandoci verso la parte centrale possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6791D.
L’interfaccia di rete Gigabit Ethernet a disposizione è gestita da un controller dedicato, nello specifico un Intel I219V, contraddistinto da un utilizzo veramente limitato del processore centrale durante il normale funzionamento. Il controller è pienamente compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.
Davvero notevole il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, ben 8 porte di cui sei direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e ulteriori due sfruttabili utilizzando l’apposito header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata esclusivamente al nuovissimo PCH Z170 Express di Intel.
La nuova Z170 Extreme 4, inoltre, è tra le soluzioni presenti sul mercato capaci di supportare pienamente in recentissimo standard di trasmissione USB 3.1, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Sono presenti ben due porte (una Type-A ed una Type-C), direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre, entrambe gestite dal nuovo controller ASMedia ASM1142.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
- 1 x Uscita DVI-D;
- 1 x Uscita HDMI;
- 1 x Uscita DisplayPort 1.2;
- 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
- 1 x Switch Clear CMOS;
- 6 x Porte USB 3.0 (colore blu);
- 1 x Porta USB 3.1 Type-A (colore azzurro);
- 1 x Porta USB 3.1 Type-C (colore azzurro);
- 1 x Porta LAN RJ45;
- 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio il BIOS della ASRock Z170 Extreme4.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Prima:}
Uno sguardo al bios – Parte Prima:
La nuova ASRock Z170 Extreme4 adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASRock UEFI”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (1.80), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.
Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in otto macrosezioni che nello specifico sono:
- Main;
- OC Tweaker;
- Advanced;
- Tool;
- H/W Monitor;
- Security;
- Boot;
- Exit.
Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard. E’ possibile, inoltre, impostare manualmente data, ora e linguaggio del testo.
La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora.
I parametri a disposizione sono a dire poco numerosi, inoltre, la nuova piattaforma Skylake, introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, richiedendo la presenza di una serie di nuovi acronimi per identificare la funzione di alcuni dei parametri più importanti.
Tra queste non possiamo non menzionare la reintroduzione di un Base Clock (BCLK) di tipo Full Range liberamente impostabile all’interno del BIOS della scheda madre. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking.
A differenza delle precedenti piattaforme Haswell/Haswell-E non è quindi prevista alcuna impostazione riguardante lo Strap, in quanto tale bus risulta del tutto indipendente sia nei confronti del PCIe e sia nei confronti del DMI, entrambi ancorati ai canonici 100MHz di frequenza.
Le schede madri ASRock, inoltre, implementano la tecnologia proprietaria Hyper BCLK Engine, che prevede la presenza di un generatore di clock esterno supplementare al fine di garantire un più ampio margine di overclock del Base Clock ed una maggiore precisione grazie alla possibilità di azione entro step di appena 0.0625MHz anziché di 1MHz.
Un’altra delle novità introdotte con la nuova piattaforma Skylake consiste nella rimozione della logica di regolazione delle tensioni di alimentazione integrata (iVR), introdotta dalle piattaforme basate su architettura Haswell, a favore di un più tradizionale approccio che prevede che sia direttamente la scheda madre a gestire i parametri di alimentazione di tutte le componenti.
Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto da ASRock appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.
Tra i parametri più “interessanti” segnaliamo la funzione Multi Core Enhancement, già incontrata nei prodotti dotati di PCH Serie 8 e Serie 9, che consente di estendere l’aumento di frequenza previsto dalla tecnologia Turbo Boost di Intel a tutti i core che compongono il processore, garantendo un discreto incremento prestazionale in tutti gli applicativi fortemente multi-threading.
Sempre nella stessa sezione viene offerta la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (massimo cinque profili in memoria ed infiniti su periferiche di memorizzazione USB esterne).
Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su penna USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Seconda:}
Uno sguardo al bios – Parte Seconda:
Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU, del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate (controller USB, SATA, Audio etc.), l’impostazione avanzata della nuova interfaccia di collegamento Ultra M.2 PCI-Express e della tecnologia Thunderbolt. E’ possibile, inoltre, impostare manualmente la sezione del bios che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso ed il supporto verso la risoluzione Full-HD 1080p.
La sezione Tools offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema. Troviamo, inoltre, le funzioni System Browser, che ci restituirà in forma grafica varie informazioni mostrando un’immagine della nostra scheda madre e navigando con il mouse sui vari componenti ce ne mostrerà le caratteristiche e OMG (Online Management Guard), che ci permetterà di controllare gli accessi alla rete internet schedulando attraverso una comoda interfaccia gli accessi. Questo eviterà che il pc possa essere utilizzato per la navigazione internet quando non lo desideriamo.
Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del bios della nuovissima ASRock Z170 Extreme4 con la sezione H/W Monitor, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole ed i controlli sulle temperature.
Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al bios in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 e 10, nonché la tecnologia Intel Platform Trust.
La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc ed è possibile attivare la funzione Boot Failure Guard che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe mode per poter entrare nel bios e modificare i parametri operativi.
Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.
Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ASRock Z170 Extreme4, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.
La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard Z170 Extreme4 è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ASRock. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre.
Tutte le prove eseguite sono state ripetute per ben tre volte, al fine di verificare la validità dei risultati ottenuti. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal microprocessore Core i5 6600K, basato su architettura Skylake, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre ASRock Z170 Extreme4, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: Intel Core i5 6600K Default (3.5/3.9GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.133MHz 15-15-15-35-2T.
Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria, ovvero 2.133MHz.
- OC Daily: Intel Core i5 6600K OC (4.6GHz) / Turbo Boost Disabilitato / RAM 2.666MHz 16-17-17-36-2T.
Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.600MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Boost di Intel) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco inferiore ad 1.25v.
Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli Crucial Ballistix Elite DDR4 accreditati di una frequenza operativa di 2.666MHz, non si è reso necessario mettere mano alla frequenza di Base Clock (BCLK), ma è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM, mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, impostandola, di conseguenza, a 4.200MHz.
La scheda grafica utilizzata, una XFX Radeon R7 370 Black Edition, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1040/1450). I driver utilizzati sono gli ultimi AMD Catalyst 15.9.1 Beta.
Il sistema operativo utilizzato, Microsoft Windows 8.1 Pro 64bit, è da intendersi privo di qualunque ottimizzazione particolare. Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Plextor PX-AG128M6e e del Corsair Force LS 240GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in due categorie.
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench 11.5 64bit;
- Cinebench R15 64bit;
- POV Ray 3.7 64bit;
- Blender 2.73a 64bit;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime Benchmark v2.10;
- Hexus PiFast;
- SiSoftware Sandra 2015 SP3 (21.47);
- AIDA64 Extreme 5.50.3600;
- Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.0.2.2.
Prestazioni Multimedia e Compressione
- WinRAR 5.21 64bit;
- 7-Zip 9.38 64bit;
- True Crypt 7.2;
- ASUS RealBench 2.41;
- HWBOT X265 Benchmark 1.2.0;
- 3DMark 11;
- 3DMark 2013;
- Unigine Heaven Benchmark v4.0;
- Unigine Valley Benchmark v1.0.
Prestazioni Giochi DX11
- Alien Isolation;
- Bioshock Infinite;
- F1 2015;
- GRID Autosport;
- Metro Last Light;
- Thief;
- Tomb Raider 2013.
Prestazioni Storage (USB 3.0 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe)
- Crystal Disk Mark 5.0.2;
- ATTO Disk Benchmark 2.47.
Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ASRock Z170 Extreme4.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:
Cinebench R11.5 e R15 – 64bit
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/4Thread.
POV-Ray 3.7
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
Blender 2.73a – 64bit
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.
Euler3D Benchmark v2.2
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:
SuperPI 1.5Mod XS
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
wPrime Benchmark v2.10
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:
SiSoftware Sandra 2015 SP3 – 21.47
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme Edition 5.50.3600
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.0.2.2
La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.
La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e un utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.
In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory e implementata anch’essa per la prima volta nel chipset X38, può a sua volta essere controllata attraverso questa utility.
Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”. Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:
WinRAR 5.21 Final – 64bit
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.38 – 64bit
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2
TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.
Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
ASUS RealBench 2.41
ASUS ROG RealBench è un nuovo software di benchmark, completamente gratuito, studiato da ASUS e sviluppata in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, che sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del vostro sistema. ROG Realbench è pensato per fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva del proprio sistema.
Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità di un sistema sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in del sistema dopo un overclock. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
HWBOT X265 HD Benchmark 1.2.0
Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.
Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Seconda:}
Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:
3DMark 11
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
3DMark 2013
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando quattro nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver e Fire Strike.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike, Fire Strike Extreme e Fire Strike Ultra. Nei grafici i punteggi complessivi ottenuti.
Unigine Heaven Benchmark v4.0
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.
Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.
Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}
Prestazioni Giochi – Parte Prima:
Alien Isolation
Alien: Isolation è un videogioco stealth in prima persona con tema survival horror, sviluppato dallo studio britannico The Creative Assembly e pubblicato da SEGA in tutto il mondo a partire dal 7 ottobre 2014 per le piattaforme PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360 e Microsoft Windows.
Il titolo è ambientato nell’anno 2137, ovvero 15 anni dopo gli eventi di Alien e 42 prima di Aliens – Scontro finale. La protagonista è Amanda Ripley, impegnata ad indagare sulla scomparsa di sua madre Ellen Ripley. Amanda si dirige sulla stazione spaziale Sevastopol per recuperare la scatola nera della Nostromo, ma scoprirà soltanto che uno Xenomorfo ha terrorizzato la stazione e ucciso la maggior parte dell’equipaggio…
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
Bioshock Infinite
Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.
La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.
Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?
Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.
I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}
Prestazioni Giochi – Parte Seconda:
F1 2015
Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.
Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
GRID Autosport
GRID Autosport, sviluppato sulla nuova versione del motore grafico proprietario EGO Engine, è il capitolo più grande e ambizioso di sempre e presenta oltre 100 piste in 22 ambientazioni differenti, il doppio rispetto a GRID 2.
Nuovo anche il modello di guida, reso più appagante per i piloti più smaliziati e con la possibilità di impostare vari parametri di assistenza alla guida come ABS, TCS ed ESP. Ritorna a grande richiesta dei fan la visuale all’interno dell’abitacolo, assente nel precedente GRID 2. I giocatori inoltre hanno a disposizione auto da turismo, GT, monoposto, muscle cars, auto da derapata, supercar, hypercar, prototipi, derby demolizione e molto altro.
Non manca una modalità carriera con la possibilità di reclutare un compagno di squadra e di guadagnare sponsorizzazioni, mentre la modalità online permette di partecipare ai racing club, alle sfide settimanali e di competere per le classifiche RaceNet.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}
Prestazioni Giochi – Parte Terza:
Metro Last Light
Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.
Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.
E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Thief
Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.
I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie.
Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Tomb Raider (2013)
ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.
Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.
La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi?
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Storage SATA III 6Gb/s, Ultra M.2 PCIe e USB 3.0:}
Storage SATA III 6Gb/s, Ultra M.2 PCIe e USB 3.0:
Prestazioni SATA III 6Gb/s (Intel Z170 Express)
Crystal Disk Mark 5.0.2
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 2.47
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel Z170 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove. Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti, con il medesimo drive, installato su schede madri provviste di PCH Intel Serie 9. Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.
Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express
Crystal Disk Mark 5.0.2
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 2.47
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.
La nuova ASRock Z170 Extreme4 dispone di una connessione di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capace di sfruttare ben 4 linee PCIe di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s. Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando un’unità Plextor PX-AG128M6E, ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura. Ricordiamo che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.
Prestazioni USB 3.0 (Intel Z170 Express)
Crystal Disk Mark 5.0.2
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 2.47
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Il nuovo PCH Z170 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dal precedente PCH Serie 9, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.
{jospagebreak_scroll title=Analisi comparto audio integrato:}
Analisi comparto audio integrato:
Così come la maggior parte delle recenti schede madri di fascia alta, anche la nuova ASRock Z170 Extreme4 è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1).
Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio. A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test.
Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. La tecnologia proprietaria Purity Sound 3, infatti, comprende tutta una serie di accorgimenti pensati per garantire un suono chiaro e cristallino, quale l’adozione di ottima componentistica discreta, tra cui spiccano dei condensatori audio ad alta qualità (Nichicon Fine Gold) ed un amplificatore per cuffie integrato Texas Instruments NE5532.
L’azienda taiwanese, per eliminare qualsiasi tipo di interferenza elettromagnetica (EMI), oltre a prevedere una particolare schermatura, ha deciso di isolare completamente il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.
{jospagebreak_scroll title=Analisi overclock e consumi rilevati – Parte Prima:}
Analisi overclock e consumi rilevati – Parte Prima:
Analisi overclock sulla ASRock Z170 Extreme4
Durante l’esecuzione delle nostre prove abbiamo potuto constatare come la nuova ASRock Z170 Extreme4 si sia dimostrata pienamente all’altezza delle aspettative, vantando una stabilità operativa veramente notevole, in pieno stile “Extreme”, anche in condizione di discreto overclocking sfruttando il nostro profilo “OC-Daily”.
Passiamo ora ad osservare, nello specifico, il comportamento della scheda sempre in abbinamento al nostro microprocessore Intel Core i5 6600K, basato su architettura Skylake, ed al nostro kit di memorie Crucial Ballistix Elite DDR4 2.666MHz CL16, ma in condizioni di overclock ancora più elevato.
Per prima cosa dobbiamo ammettere che il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese ci è apparso stabile e sufficientemente maturo per garantire una buona esperienza d’uso, nonostante la giovinezza della piattaforma Intel. Ricordiamo che per la stesura di questo articolo nonché per l’esecuzione di tutti i test abbiamo utilizzato l’ultima versione ufficiale disponibile al download (1.80). Grazie all’interfaccia molto intuitiva, analoga a quella delle ultime proposte dell’azienda, la navigazione tra i numerosi parametri a disposizione risulta estremamente semplice anche per chi non ha particolari esperienze.
Per tutti gli appassionati di overclock, inoltre, appare innegabile che questa piattaforma promette senz’altro una buona dose di divertimento, vantando un più ampio margine di manovra rispetto al passato grazie alla possibilità di mettere mano alla frequenza del Base Clock o BCLK in maniera completamente libera (BCLK Full Range) e svincolata sia dal bus PCIe che dal DMI. Avremo quindi la possibilità di spremere ogni singolo “MHz” dalle componenti a nostra disposizione, specialmente per quanto riguarda le nuove memorie DDR4.
Per le nostre prove ci siamo affidati ad un sistema di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, che comprende un waterblock Ybris Eclipse, un radiatore da 360 mm con ventole in Push/Pull ed una pompa Laing DDC-1T Plus con Top XSPC. Certamente nulla di esagerato, ma perfettamente in grado di garantire, come vedremo, un buon margine di overclock del nuovo microprocessore.
Senza grossi problemi, infatti, abbiamo raggiunto una frequenza operativa finale di ben 4.800MHz, mantenendo attivati tutti i core, con una tensione di alimentazione di poco superiore a 1.32v. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, raggiungendo quota 4.500MHz (a fronte dei 3.900MHz fissati di default). Purtroppo, con il nostro microprocessore, raffreddato a liquido, non siamo riusciti ad ottenere la condizione ideale, ovvero a far operare sia i Core che la Cache alla medesima frequenza operativa.
Questo parametro, in passato noto anche con il termine di “Uncore” è, al pari delle piattaforme Haswell e Haswell-E, liberamente impostabile sfruttando il moltiplicatore dedicato, il tutto senza interferire in alcun modo con altri componenti del sistema.
Tuttavia qualche differenza rispetto al passato non manca. Se nelle precedenti piattaforme, infatti, all’aumentare della frequenza della Cache si rendeva necessaria una regolazione manuale della tensione di alimentazione apposita (opzione solitamente identificata come CPU Cache Voltage nella maggior parte delle schede madri) per mantenere/raggiungere la piena stabilità, con i nuovi Skylake questo non serve, in quanto la CPU Cache è direttamente legata all’impostazione della tensione di alimentazione della CPU, ossia al classico VCore Voltage.
Per quanto riguarda le memorie RAM, per lo meno in questa prima serie di prove, abbiamo semplicemente sfruttato il profilo XMP 2.0 previsto dal produttore americano Crucial, in maniera da impostare in modo automatico sia la frequenza che le latenze ai valori di targa del kit in nostro possesso, vale a dire 2.666MHz con latenze 16-17-17-36-2T e tensione di alimentazione pari ad appena 1.20v.
Applicando al comparto di memoria una tensione di alimentazione pari a 1.35v siamo riusciti a raggiungere in piena stabilità una frequenza operativa finale di ben 3.000MHz, in abbinamento a latenze sensibilmente più spinte rispetto a quelle previste dal produttore (15-16-16-35). Negli screen che vi proponiamo di seguito è possibile notare il beneficio, in termini prettamente prestazionali, derivato proprio dall’overclock delle nuove DDR4:
Il SuperPI non è solamente uno dei benchmark sintetici più noti ed utilizzati tra gli appassionati di overclock, ma, eseguito in modalità 32M, è anche un ottimo modo per “misurare” le prestazioni e, in maniera ovviamente veloce, la stabilità del comparto di memoria. Nei due screen comparativi possiamo notare come l’overclock manuale delle memorie abbia consentito di completare il calcolo recuperando oltre 6 secondi!
Apprezzabile è anche l’incremento registrato nell’esecuzione del benchmark integrato nell’ultima versione dell’Intel Extreme Tuning Utility (XTU), dove il solo overclock delle memorie DDR4, infatti, ha garantito quasi 80 punti in più nello score complessivo!
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Analisi overclock e consumi rilevati – Parte Seconda:
Non potevamo, inoltre, non verificarne il beneficio con gli applicativi notoriamente più sensibili alla larghezza di banda, ovvero i software di compressione WinRAR e 7-Zip ed i vari benchmark sintetici integrati nelle suite AIDA64 Extreme e SiSoftware Sandra. Anche in questo caso, come vedremo dai grafici riepilogativi proposti di seguito, il guadagno è indubbiamente considerevole!
La possibilità di mettere mano liberamente alla frequenza del Base Clock (BCLK), come anticipato, offre un più ampio margine di manovra durante la pratica dell’overclocking, ma quanto questo aspetto incide sulle performance complessive del proprio sistema?
A tal proposito abbiamo provato ad impostare il microprocessore, la Cache e le memorie RAM nelle medesime condizioni (4.4GHz/4.0GHz e 2.666MHz) e variando esclusivamente il BCLK dai 100MHz di default fino a quota 200MHz abbiamo ottenuto quanto segue:
Come possiamo notare l’aumento della sola frequenza del Base Clock garantisce un aumento, seppur non particolarmente elevato, delle prestazioni velocistiche. Ovviamente il vantaggio più consistente di questa pratica rimane quello di poter contare su una maggiore libertà di impostazione delle varie frequenze operative, ma se siete appassionati di overclocking e più in generale dei benchmark è innegabile che anche pochi punti % possono fare la differenza.
I risultati ottenuti non fanno che confermare appieno le ottime potenzialità in overclock di questa nuova scheda madre di ASRock!
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
Analisi consumi rilevati sulla ASRock Z170 Extreme4
Per concludere abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
- Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
- Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).
Come possiamo vedere dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa scheda madre targata ASRock.
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Conclusioni:
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Consumi: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Il layout della scheda appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La scheda si basa sul nuovissimo PCH Intel Z170 Express e socket di connessione LGA-1151, appositamente pensato per ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione, basati su architettura Skylake a 14 nanometri, recentemente presentati da Intel.
La nuova Z170 Extreme 4 adotta una robusta circuiteria di alimentazione da ben 10 Fasi, espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità, anche in condizione di discreto overclock. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori allo stato solido “Nichicon 12K Platinum” prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e ottime induttanze. L’azienda ha, inoltre, implementato una tecnologia proprietaria, denominata Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate.
Davvero ottime le possibilità di espansione offerte, comprendendo la possibilità di realizzare configurazioni Multi-GPU NVIDIA SLI o AMD CrossFireX fino al 3-Way, numerose porte Serial-ATA e USB 3.0. Il PCH introduce, inoltre, il supporto nativo verso le unità di storage SSD di nuova generazione, dotate di interfaccia meccanica di tipo M.2 PCI-Express o SATA Express, e capaci di una bandwidth teorica pari a ben 10Gb/s.
Il produttore ha dotato questo prodotto di un connettore Ultra M.2 PCI-Express su bus PCIe 3.0 X4, capace di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Indiscutibilmente una ventata d’aria fresca che consente, finalmente, di poter oltrepassare il “muro” dei 6Gb/s previsto dall’ormai limitante standard Serial ATA 3.
Viene oltre a ciò garantito il pieno supporto al recentissimo standard di trasmissione USB 3.1, capace di un livello di prestazioni davvero molto elevato, ben due volte superiore rispetto a quanto offerto dalla precedente generazione. Sono presenti ben due porte (una Type-A ed una Type-C), direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda, entrambe gestite dal nuovo controller ASMedia ASM1142.
Durante i nostri test, e applicando un overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione. Essi infatti sono rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata dei test e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo gaming intenso.
Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova Z170 Extreme4!
La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 135€ IVA compresa, cifra davvero molto interessante oltre che ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle potenzialità offerte da questo prodotto.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout e qualità costruttiva;
- Circuiteria di alimentazione Digi Power da 10 Fasi;
- Tecnologia Full Spike Protection a garanzia della longevità dei vari circuiti;
- PCH Intel Z170 Express;
- Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
- Ottime prestazioni complessive;
- Ottima predisposizione all’overclock;
- Supporto per tutti i nuovi microprocessori Skylake a 14nm;
- Generosa disponibilità di connessioni;
- Doppio BIOS con switch di selezione;
- Comodi pulsanti di Accensione, Reset e CCMOS on-board;
- Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express;
- BIOS completo, ricco di parametri e abbastanza maturo;
- Interfaccia di rete Gigabit Ethernet Intel;
- Sottosistema audio integrato di ottima qualità (Purity Sound 3);
- Supporto al nuovo standard di trasmissione USB 3.1 (1 Porta Type-A ed 1 Porta Type-C on-board).
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend