Di recente il mondo dei case è stato scosso dalla sempre maggiore tendenza di realizzare Pc molto compatti e decisamente potenti, da kit All-In-One o sistemi watercooling personalizzati a supporti a più schede video, il tutto in case davvero piccoli e compatti, molto più simili a console che a tradizionali computer. Grazie a questa tendenza, moltissime aziende hanno ampliato la loro gamma con soluzioni davvero di tutti i tipi, da modelli estremamente piccoli ad altri completi di ogni features possibile. Il nuovo Manta non soltanto è la prima soluzione basata su fattore di forma Mini-ITX progettata dall’americana NZXT, ma punta proprio a divenire un punto di riferimento per tutti coloro che intendono realizzare un sistema compatto e contraddistinto da un aspetto estetico moderno, innovativo ed estremamente intrigante grazie ai suoi lineamenti morbidi e armoniosi. Ovviamente solamente un fattore meramente estetico non basterebbe a rendere vincente uno chassis, per questo motivo gli ingegneri dell’azienda americana hanno curato fin nei minimi particolari l’ottimizzazione degli spazi interni e dei flussi d’aria, rendendo il Manta perfetto per la realizzazione di configurazioni di fascia medio-alta, con accorgimenti specifici per tutti quegli utenti che preferiscono affidarsi al liquido per quanto riguarda il raffreddamento delle componenti più calorose. Le potenzialità offerte in tal senso dal nuovo chassis di NZXT sono indubbiamente notevoli, prevedendo la possibilità di integrare non soltanto le ormai diffuse soluzioni di tipo All-in-One, ma all’occorrenza anche dei più complessi e prestanti impianti a liquido di tipo tradizionale, provvisti di un massimo di ben due radiatori da 240/280 millimetri (uno nella parte frontale ed uno nella parte superiore) ed uno da 120 millimetri (nella parte posteriore). Una generosa finestra laterale in plexiglass, inoltre, consente di intravvedere ed ammirare la componentistica interna e il marchio aziendale retroilluminato, conferendo allo chassis un impatto visivo di sicuro effetto. Non ci resta che augurarvi una buona lettura, sperando che l’articolo sia di vostro gradimento!
Introduzione:
NZXT, azienda nata nel 2004 da un gruppo di esperti con la passione del gaming. L’obbiettivo era creare una linea di computer dalle caratteristiche innovative pronte per ospitare le configurazioni più estreme.
Nel corso degli anni NZXT è diventata velocemente un punto di riferimento nell’ambito dei PC costruendo chassis, rheobus, alimentatori, ecc. Le caratteristiche che contraddistinguono questa azienda possono essere racchiuse in questa frase: “Massima potenza ed estremo design“.
Puntare alla massima qualità è sempre stato il motto di questa azienda, e questo gli ha permesso di crescere molto velocemente e di raggiungere ben presto posizioni dominanti nell’attuale mercato. L’innovazione e la cura dei particolari rendono NZXT azienda leader indiscussa nel panorama mondiale.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale NZXT.
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Confezione e Bundle:
Il nuovissimo NZXT Manta Mini-ITX giunto in redazione è, nello specifico, il modello CA-MANTW-M2, contraddistinto da una colorazione di base nera con particolari esterni ed interni in colore rosso acceso. La confezione che lo racchiude è interamente realizzata in robusto cartone dalle dimensioni generose e finemente lavorata, indubbiamente una soluzione controcorrente rispetto agli standard attuali, ma capace di garantire l’assoluta integrità del prodotto, anche nell’eventualità di un trasporto movimentato.
La finitura superficiale leggermente plastificata, inoltre, mette ancor più in evidenza la cura, quasi maniacale, per i dettagli da parte del produttore americano. Dal punto di vista prettamente estetico vengono ripresi i tratti distintivi della maggior parte dei prodotti del marchio, di conseguenza osserviamo una colorazione di base nera con finitura opaca ed una grafica di colore blu e bianco.
Questo accostamento cromatico appare certamente molto accattivante, al punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservato sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano solo un fattore meramente estetico, ma offrono il quadro completo delle caratteristiche tecniche del prodotto, fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se questi possa soddisfare o meno le proprie esigenze.
Sia nella parte anteriore che posteriore della confezione spicca una generosa immagine in prospettiva del nuovo chassis Manta Mini-ITX, capace di metterne in risalto il design particolarmente ricercato che lo contraddistingue. Non mancano, ovviamente, il marchio aziendale, in alto a sinistra, e la nomenclatura completa del prodotto, in basso a destra.
Su entrambi i laterali più corti viene riproposta il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, con l’aggiunta, però, di una panoramica completa delle più significative caratteristiche tecniche e funzionalità previste per questo specifico modello, come il colore, le dimensioni ed il peso, le misure d’ingombro precise, i materiali utilizzati per la realizzazione dell’intera struttura e gli accorgimenti previsti per l’integrazione di particolari KIT di raffreddamento a liquido, sia di tipo tradizionale che All-in-One.
Purtroppo, come spesso accade del resto, tutte queste informazioni sono riportate esclusivamente in lingua inglese. In ogni caso appare chiaro fin da subito come l’azienda voglia mettere in grande evidenza i punti di forza del suo prodotto, così da catturare immediatamente l’attenzione del consumatore finale. Il trasporto risulta semplice, grazie alla presenza di comode e pratiche maniglie sui lati della confezione.
L’apertura della confezione risulta semplice, basterà infatti sollevare i quattro lembi superiori e in pochi secondi ci troveremo di fronte al materiale fornitoci in dotazione. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato in fase di trasporto.
La prima cosa che notiamo sono gli ottimi materiali utilizzati per l’imballaggio. Lo chassis è interamente avvolto in una grande pellicola in plastica trasparente e ancorato tra due semi-gusci di polistirolo che lo proteggono da urti e graffi accidentali.
Il bundle fornito in dotazione risulta basilare ma allo stesso tempo completo. In una piccola scatola di cartone troviamo varie tipologie di viti, diverse fascette nere per fissare i cavi ed un piccolo adesivo metallico, raffigurante il logo aziendale. Degna di nota la cura prevista dal produttore nel riporre ogni singola tipologia in un’apposita bustina, con indicazione dettagliata del contenuto.
Presente inoltre un piccolo opuscolo riguardante altri prodotti dell’azienda e il classico manuale d’uso multi lingue (compreso l’italiano) con elencate le caratteristiche dello chassis ed alcuni consigli sull’assemblaggio dei componenti. Il manuale appare del tutto completo ed esaustivo. Su di esso è possibile trovare in maniera dettagliata e completa tutte le spiegazioni necessarie per sfruttare al meglio il nuovo NZXT Manta Mini-ITX. Il contenuto della confezione pertanto comprende:
- Cabinet “Mini-ITX” NZXT Manta;
- Guida introduttiva ed opuscolo informativo;
- Scatola accessori con viti, fascette stringi cavo ed adesivo metallico “NZXT”.
NZXT non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta ben studiato e funzionale, consentendo fin da subito di apprendere tutte le principali informazioni sul prodotto. Il manuale lo potete inoltre, consultare e scaricare dal sito del produttore. Siamo pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche del case Manta Mini-ITX.
{jospagebreak_scroll title=Principali caratteristiche tecniche – Parte Prima:}
Principali caratteristiche tecniche – Parte Prima:
Il nuovo case NZXT Manta, presentato per la prima volta in occasione del CES 2016, rappresenta la prima soluzione del noto marchio americano ad adottare un fattore di forma di tipo Mini-ITX. La vera e propria particolarità di questo prodotto, tuttavia, riguarda essenzialmente il design.
L’obiettivo primario degli ingegneri del marchio, infatti, era di proporre uno chassis capace di differenziarsi dalle molteplici proposte già presenti sul mercato grazie ad un aspetto estetico estremamente curioso ed innovativo, caratterizzato da linee curve e armoniose dei pannelli.
Il case prevede la commercializzazione in molteplici varianti di colore, nello specifico interamente Nero Opaco, Bianco Opaco/Nero e Nero Opaco/Rosso. Grazie all’adozione di materiali di prima qualità come l’acciaio SECC viene garantita una notevole robustezza.
Il particolare design “bombato” dei pannelli ha richiesto, come del resto prevedibile, maggiori sforzi in fase di realizzazione, rendendo obbligato l’utilizzo di macchinari specifici. Il risultato finale è indubbiamente notevole, capace di conferire al Manta un aspetto veramente molto intrigante e particolare, perfetto per integrarsi nel migliore dei modi in qualsiasi ambiente, da un più tradizionale ufficio, fino ad arrivare ad un moderno salotto.
Dal punto di vista degli ingombri, dimensioni pari a 426 (H) x 245 (W) x 450 (D) millimetri, appaiono indubbiamente “anomale” per uno chassis in formato Mini-ITX ma, come osserveremo nel corso dell’articolo, capaci di garantire non soltanto uno spazio interno estremamente generoso ma soprattutto notevoli possibilità di integrazione sia di impianti a liquido di tipo tradizionale e sia delle ormai diffuse soluzioni All-in-One.
Il nuovo NZXT Manta, infatti, prevede la possibilità di ospitare ben due radiatori da 240 o da 280 millimetri (uno sulla parte frontale e l’altro sulla parte superiore), oltre che, volendo, un terzo radiatore da 120 millimetri nella parte posteriore.
Anche per tutti coloro che, al contrario, intendono mantenersi fedeli alle più tradizionali soluzioni ad aria, il Manta vanta potenzialità molto interessanti.
{jospagebreak_scroll title=Principali caratteristiche tecniche – Parte Seconda:}
Principali caratteristiche tecniche – Parte Seconda:
Il produttore americano ha previsto una configurazione originale già più che ottimale per garantire un buon ricircolo interno dell’aria, ovvero ben tre ventole da 120 millimetri (ovviamente proprietarie), due in immissione sulla parte anteriore ed una, in estrazione, nel retro dello chassis. In ogni caso, se questo non bastasse è prevista la possibilità di aggiungerne altre due nella parte superiore.
Non mancano, inoltre, accorgimenti specifici pensati per evitare l’accumulo di polvere all’interno sia dello chassis che dell’alimentatore, nello specifico dei comodi filtri facilmente rimuovibili in maniera da rendere le operazioni di manutenzione e pulizia estremamente semplici e veloci.
Del tutto intelligente la gestione degli spazi interni, con accorgimenti mirati a garantire un’installazione semplice ed ordinata delle componenti hardware (da notare ad esempio il comparto dedicato al posizionamento dell’alimentatore reso isolato dal resto, oppure le slitte tool-less per il fissaggio di unità SSD o HDD tradizionali), oltre che un più efficiente cable management al fine di garantire non soltanto un miglior ricircolo dell’aria all’interno dello chassis, ma soprattutto una vista decisamente più pulita ed elegante attraverso la generosa finestra laterale in plexyglass.
Degno di nota, inoltre, il marchio aziendale NZXT provvisto di retroilluminazione, anch’esso visibile dall’esterno e capace di conferire al Manta un look ancora più accattivante.
Altra caratteristica di questo particolare case è la totale mancanza di bays per le periferiche da 5,25”, ritenute ormai inutili dalla stessa NZXT. Grazie a questo accorgimento, unito ad una accurata disposizione degli spazi interni, è possibile creare configurazioni molto pulite ed ordinate.
Nella tabella che segue riportiamo le specifiche tecniche principali del cabinet, così come dichiarate dal produttore americano.
Le caratteristiche tecniche dichiarate rispecchiano appieno la volontà dell’azienda di realizzare uno chassis innovativo ed unico nel suo genere, estremamente funzionale, curato fin nei minimi particolari e costruito con materiali robusti e di qualità. Un prodotto del genere siamo certi possa soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, compresa quella più esigente, anche grazie ai generosi e ben studiati spazi interni ed alle indubbiamente notevoli possibilità di integrazione sia di prestanti e complessi impianti di raffreddamento a liquido tradizionali e sia delle sempre più diffuse soluzioni All-in-One.
Nel corso della nostra recensione analizzeremo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici NZXT hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la soluzione Manta Mini-ITX.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’esterno – Parte Prima:}
Uno sguardo all’esterno – Parte Prima:
NZXT con il nuovo Manta Mini-ITX ha sapientemente creato uno chassis dallo stile unico ed innovativo, capace di risultare estremamente intrigante ed appagante alla vista grazie ai suoi lineamenti sinuosi e alla generosa finestra laterale trasparente che consente di intravvedere la componentistica interna in tutto il suo splendore.
Il modello giunto in redazione è nello specifico il CA-MANTW-M2, contraddistinto da una colorazione di base nera, con finitura opaca, e inserti esterni ed interni di colore rosso acceso, un accostamento cromatico indubbiamente molto accattivante.
Lo chassis vanta una robusta struttura in acciaio SECC, con verniciatura superficiale, rivestimenti in plastica ABS e rifiniture di altissimo livello. Al fine di conferire un aspetto estremamente pulito e ordinato la parte frontale non prevede la presenza di appositi alloggi per l’installazione di unità ottiche da 5.25”, ormai indubbiamente in disuso e quindi non più di fondamentale importanza.
Nella parte posteriore dello chassis, oltre al consueto alloggiamento per una PSU in formato standard ATX (fino a ben 363 millimetri di lunghezza) ed allo slot per il posizionamento della I/O Shield della propria scheda madre, possiamo notare alcuni accorgimenti specifici voluti dal produttore americano. Per prima cosa, proprio al di sopra dello slot per la mascherina sono presenti una coppia di LED ad alta luminosità che, una volta premuto il pulsante a loro dedicato (collocato poco più in basso), illumineranno il pannello posteriore I/O della propria scheda madre, facilitando l’identificazione delle porte e l’eventuale collegamento o scollegamento dei cavi in situazione di scarsa illuminazione ambientale.
In secondo luogo possiamo notare come la ventola da 120mm, preinstallata ovviamente in estrazione, prevedere un fissaggio su quattro punti con possibilità di regolazione in altezza in maniera da collocarla nella posizione più favorevole possibile. Questo accorgimento è indubbiamente molto utile soprattutto nell’eventualità di installazione di un radiatore, più che di una semplice ventola.
Infine, al di sotto dell’alloggiamento per la PSU, ed al fine di ridurre il più possibile l’accumulo di polvere all’interno della stessa, è presente un pratico filtro, facilmente estraibile per consentirne la rapida pulizia in caso di necessità. La presenza di una coppia di mascherine per slot di espansione ci consente, inoltre, di intuire che sarà possibile installare esclusivamente schede grafiche a singolo o doppio slot all’interno del Manta.
Analizzando le paratie laterali, possiamo notare che esse risultano molto simili tra loro e contraddistinte da una particolare curvatura ottenuta attraverso l’utilizzo di appositi macchinari. Il lato sinistro presenta, come possiamo osservare, una generosa finestra in plexyglass trasparente finemente lavorata che consente di intravvedere l’interno dello chassis e, più nello specifico, la componentistica presente. Indubbiamente un ulteriore tocco di classe al già accattivante e ricercato look estetico di questo chassis.
Il lato destro, al contrario, è del tutto pulito ed uniforme, privo di qualsiasi caratteristica di rilievo. Entrambi i laterali sono realizzati in robusto acciaio SECC di buon spessore e rivestiti in resistente plastica ABS di colore nero opaco. Sempre del medesimo materiale plastico è anche la bordatura di colore rosso acceso, presente anch’essa su entrambi i laterali e capace di conferire al Manta un tocco di aggressività in più, che certamente non guasta.
Per consentire il fissaggio dei pannelli così “curvati” sul telaio, al contrario perfettamente dritto, è stata prevista una seconda struttura, opportunamente fissata sui pannelli mediante l’uso di viti e provvista dei classici incastri a scorrimento.
Il fissaggio finale al telaio avviene mediante l’uso di viteria tool-less, in maniera da rendere le operazioni di apertura e chiusa estremamente rapide anche senza l’ausilio di attrezzi specifici.
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Uno sguardo all’esterno – Parte Seconda:
Nella parte superiore dello chassis è presente il pannello I/O. Il produttore americano ha previsto la presenza, oltre che di un immancabile pulsante di accensione/spegnimento, anche di una coppia di jack da 3.5” (uno per il collegamento delle cuffie ed uno per il microfono) ed altrettante porte USB 3.0.
Non manca in posizione centrale una curata striscia retroilluminata pensata per mostrare non soltanto lo stato di attività del sistema (classico Power LED) ma anche lo stato di attività del disco rigido (HDD LED).
Sulle fasce laterali dello chassis sono state previste delle generose griglie pensate per consentire alle ventole presenti all’interno di pescare in maniera ottimale l’aria, favorendo così il massimo ricambio dell’aria.
Sia il pannello frontale che quello superiore dello chassis sono realizzati in robusta plastica ABS dallo spessore generoso (ben 5 millimetri). Entrambi risultano facilmente rimuovibili esercitando una leggera pressione verso l’alto.
Togliendo il pannello anteriore è possibile notare la presenza di un filtro di grandi dimensioni, pensato per evitare che le ventole, durante il loro normale funzionamento, trasportino la polvere all’interno dello chassis. Ovviamente questo filtro risulta estremamente semplice da rimuovere, in maniera da facilitare il più possibile le operazioni di pulizia.
Procedendo con la rimozione del pannello superiore possiamo notare l’alloggiamento per ulteriori due ventole da 120 o 140 millimetri (in questo caso non fornite in dotazione). Sarà inoltre possibile installare un radiatore da 240 o 280 millimetri di lunghezza senza andare a ridurre lo spazio all’interno dello chassis. Questi, infatti, risulterà posizionato tra il telaio e il pannello superiore del Manta.
Lo chassis viene mantenuto sollevato dal piano di appoggio per mezzo di due generosi supporti in plastica, provvisti di strisce gommate, e fissati al telaio tramite l’utilizzo di viti.
L’aver previsto un rialzo del genere rispetto al piano di appoggio assicura che anche l’alimentatore riesca a pescare sufficiente aria dall’esterno, evitandone così il surriscaldamento.
Anche in questo caso, come abbiamo già avuto modo di osservare in precedenza, non manca un pratico filtro per evitare l’accumulo di polvere (in questo caso all’interno proprio della PSU), facilmente rimuovibile durante le operazioni di manutenzione.
Dopo questa prima analisi della parte esterna del nuovo Manta Mini-ITX appare evidente come il produttore americano, in fase di progettazione, abbia curato molto attentamente ogni particolare, raggiungendo una qualità costruttiva che pone questo chassis ai vertici della sua categoria. Siamo rimasti colpiti dalla cura di ogni componente. Ora siamo pronti per andare ad esaminare la parte interna.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’esterno – Parte Prima:}
Uno sguardo all’interno – Parte Prima:
NZXT ha realizzato un prodotto dalla linea inconfondibile, in grado di fornire innovazione e stile. La qualità del prodotto risulta complessivamente eccellente, così come lo spazio all’interno per il montaggio dei vari componenti. Per rimuovere i due pannelli laterali, basterà semplicemente svitale le quattro viti tool-less previste e far scorrere la paratia verso il retro dello chassis.
Come possiamo vedere dall’immagine la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, con accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite da vedere. Decisamente accattivante il contrasto cromatico tra il nero opaco di buona parte della struttura dello chassis e rosso accesso del supporto dedicato alle slitte di fissaggio delle unità di memorizzazione a 2.5”. Non manca un ulteriore tocco di classe rappresentato dal marchio aziendale inciso sulla lamina metallica.
L’ampio spazio a disposizione, inoltre, consente agli utenti la massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle più diffuse soluzioni All-in-One presenti sul mercato.
Interessante notare come gli ingegneri NZXT abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management. A nostro avviso è stato svolto un eccellente lavoro, il passaggio dei cavi verso l’interno avviene attraverso alcuni fori opportunamente privati di qualsiasi sbavatura, in maniera da evitarne il danneggiamento della guaina isolante.
Lo spazio tra l’alloggio della scheda madre ed il pannello laterale è pari a poco più di 10 millimetri, ma considerando la “bombatura” della paratia laterale in alcuni punti arriva a superare agevolmente i 30 millimetri, semplificando di conseguenza il posizionamento dei cavi.
La presenza di un foro di generose dimensioni in corrispondenza della zona socket della scheda madre consente di semplificare in maniera decisa il montaggio e lo smontaggio del sistema di dissipazione del calore dedicato al microprocessore, spesso provvisto di backplate posteriore di rinforzo. Riteniamo questa una caratteristica ormai immancabile in uno chassis di moderna concezione.
Nelle vicinanze del foro, ovviamente nella parte posteriore, è collocato un piccolo Fan-HUB dedicato all’alimentazione delle ventole di raffreddamento.
Il produttore ha previsto la possibilità di poter collegare un massimo di otto ventole (di cui tre come abbiamo visto già preinstallate), con possibilità di controllo tramite segnale PWM direttamente attraverso il software di gestione/BIOS della propria scheda madre.
Non molto distante è presente un piccolo e curato PCB dedicato alla corretta alimentazione sia dei LED ad alta luminosità posti all’esterno (in prossimità del pannello posteriore I/O della scheda madre) e sia della retroilluminazione del logo aziendale, presente nella parte laterale dello chassis.
Come abbiamo avuto modo di osservare nel precedente capitolo, il produttore americano, ne ha previsto la completa disattivazione tramite apposito pulsante, facilmente accessibile dall’esterno. L’alimentazione necessaria (5V o 12V) sia alle ventole che ai LED, viene fornita attraverso un tradizionale Molex a 3pin (ovviamente previo collegamento al proprio alimentatore).
Per quanto riguarda le unità di memorizzazione, il nuovo Manta Mini-ITX prevede buone possibilità di installazione. Nella parte anteriore dello chassis, ad esempio, sono previste due pratiche slitte per il fissaggio di altrettante unità in formato 2.5” (indifferente se HDD meccanici oppure SSD).
Queste slitte verranno opportunamente fissate al telaio per mezzo di viti tool-less, rendendone la rimozione estremamente semplice e veloce, anche senza disporre di particolari attrezzi.
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Uno sguardo all’interno – Parte Seconda:
Altre due unità, questa volta però contraddistinte da un formato standard 3.5”, possono essere installate nella parte posteriore dello chassis.
Una in posizione laterale, dalla parte opposta rispetto alle slitte precedentemente osservate. Questa collocazione mette nuovamente in risalto il più che generoso spazio disponibile tra il telaio ed il pannello laterale dello chassis.
La seconda unità da 3.5” è possibile installarla nella parte bassa dello chassis, nello specifico all’interno del vano dedicato all’alimentatore.
Dobbiamo precisare che all’utente è data piena liberta di installare, nel caso, un’ulteriore unità da 2.5”, ovviamente come alternativa a quella in formato maggiore. Al fine di garantire il miglior comfort acustico il produttore americano ha previsto dei distanziali in gomma antivibrazione.
Spostandoci ad analizzare la parte inferiore interna dello chassis, la prima cosa che balza immediatamente all’aocchio è la presenza di una grande copertura metallica che ricopre il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore, a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione della componentistica interna e dei cavi da parte dell’utente.
Nella parte superiore del vano è previsto un unico foro di forma quadrata pensato per il passaggio degli eventuali cavi di alimentazione supplementare dedicati alla scheda grafica. In basso a sinistra è previsto il logo aziendale NZXT, ottimamente realizzato e provvisto di retroilluminazione (disattivabile a discrezione).
Sia per l’alimentatore ATX che per l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto per una lunghezza massima pari a ben 363 millimetri. Questo valore appare indubbiamente notevole e garantisce la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli presenti sul mercato.
L’unica limitazione, per quanto riguarda nello specifico la scheda grafica, riguarda l’altezza della stessa, che deve necessariamente essere limitata al doppio slot. Sono due, infatti, gli slot di espansione previsti. Per ognuno è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata per favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis. Il fissaggio avviene, nella parte esterna, mediante delle ormai consuete viti di tipo tool-less.
Alla luce di quanto osservato durante questa breve analisi degli interni del nuovo Manta non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto dall’azienda americana durante la fase di progettazione di questa sua prima soluzione Mini-ITX, curando ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire un efficace gestione dei cavi di collegamento al fine di ottenere un aspetto estetico pulito ed ordinato.
Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole in dotazione e dei relativi flussi d’aria che sono in grado di generare.
{jospagebreak_scroll title=Analisi delle Ventole e Gestione dei Flussi d’aria:}
Analisi delle Ventole e Gestione dei Flussi d’aria:
Il case NZXT Manta prevede una configurazione originale indubbiamente più che ottimale per garantire un buon ricircolo interno dell’aria.
Il produttore americano, infatti, ha provvisto questo chassis di tre ventole preinstallate, ovviamente proprietarie, nello specifico delle RF-FN122-RB da 120 millimetri di diametro, in colorazione interamente nera.
Queste particolari ventole, contraddistinte da uno spessore pari a 27 millimetri, sono espressamente progettate per convogliare una notevole quantità di aria con un impatto acustico minimo. A seguire vi mostriamo nel dettaglio le loro specifiche tecniche, così come dichiarate dal produttore.
Delle tre ventole preinstallate, due sono collocate nella parte frontale dello chassis, ovviamente in immissione. Come abbiamo osservato nei capitoli precedenti dell’articolo è prevista la presenza di un utile filtro (facilmente rimuovibile) pensato per evitare l’accumulo della polvere all’interno del Manta.
La restante ventola è collocata in posizione diametralmente opposta, ovvero nella parte posteriore dello chassis, opportunamente fissata in maniera da veicolare l’aria calda presente verso l’esterno.
Nella configurazione “base“, abbiamo le due ventole da 120mm di “Colore Blu” che immettono una buona quantità di aria fresca all’interno dello chassis, mentre restante ventola da 120mm, di “Colore rosso“, provvede ad espellere verso l’esterno l’aria ormai calda.
Questo tipo di soluzione, anche se molto basilare è pratica e funzionale, infatti il flusso d’aria proveniente dall’esterno crea un circolo d’aria sufficiente per smaltire il calore generato dai vari componenti presenti all’interno dello chassis. Uno degli aspetti più importanti di un cabinet è quello di riuscire a garantire una temperatura costante su tutti i componenti installati e mantenere il silenzio assoluto nell’ambiente circostante.
Dalle prove svolte possiamo affermare che il ricircolo d’aria è sempre ben bilanciato ed equilibrato, tale da raffreddare in maniera uniforme tutti i componenti installati. Il circuito di ventilazione, risulta ben progettato e dimensionato. Per ottenere prestazioni ancora migliori raccomandiamo di montare tutte le ventole opzionali cosi come riportato di seguito.
Nella configurazione “completa” è possibile installare ulteriori due ventole da 120mm o da 140mm nella parte superiore dello chassis. In questa situazione, le due ventole da 120mm di “Colore Blu” immettono una buona quantità di aria fredda all’interno dello chassis, mentre le restanti tre ventole, di “Colore rosso“, provvede ad espellere verso l’esterno, in maniera sensibilmente più efficiente, l’aria ormai calda.
L’installazione delle ventole opzionali non potrà che migliorare in maniera esponenziale la situazione. Chiaramente questa configurazione risulta ottima e consente di avere un ricircolo d’aria è sempre ben bilanciato ed equilibrato, tale da raffreddare in maniera ottimale tutti i componenti installati. Tale soluzione è indicata per chi utilizza molti componenti all’interno dello chassis.
Per chi desidera al contrario adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare all’interno dello chassis ben due radiatori da 240/280 millimetri ed uno da 120 millimetri, tutti di tipo “slim”.
Per gli utenti meno esperti è possibile utilizzare uno dei numerosi e ormai anche abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One. A riguardo non possiamo che consigliare uno dei modelli commercializzati dal produttore americano NZXT, denominati Kraken, al fine di poter raffreddare separatamente sia il microprocessore e l’eventuale scheda grafica discreta.
{jospagebreak_scroll title=Installazione dei Componenti e Temperature Rilevate:}
Installazione dei Componenti e Temperature Rilevate:
Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del nuovissimo NZXT Manta Mini-ITX non potevamo certo sottrarci all’assemblaggio di una configurazione completa al suo interno. Le operazioni, anche grazie all’ottima gestione degli spazi interni del cabinet, si sono rivelate estremamente semplici e veloci.
Nel nostro caso abbiamo scelto i componenti con la finalità di dare vita ad una configurazione di buon livello, capace di garantire una buona esperienza d’uso e al tempo stesso di sfruttare buona parte delle potenzialità dello chassis del produttore americano. Nella tabella che segue un riassunto della componentistica utilizzata.
Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento dedicato al microprocessore (Intel Pentium G3258 Anniversary) ci siamo affidati ad un altro prodotto NZXT, nello specifico l’ottimo Kraken X61, una particolare soluzione a liquido di tipo All-in-One (una recensione dettagliata del prodotto la potete trovare a questo indirizzo).
L’installazione del generoso radiatore da ben 280 millimetri (e relativa coppia di ventole da 140 millimetri) nella parte superiore dello chassis, è risultata semplice e veloce. Abbiamo scelto questo posizionamento al fine di sfruttare al massimo una zona del cabinet che altrimenti risulterebbe inutilizzata, ovvero lo spazio presente tra il telaio ed il pannello superiore.
La scheda grafica, nello specifico una Inno3D GTX 950 iChill X2 Air Boss Ultra, nonostante non sia tra le soluzioni discrete più compatte presenti sul mercato dobbiamo ammettere che sembra “perdersi” nei generosi spazi interni offerti dal Manta. Il foro presente sul pannello superiore del vano dedicato all’alloggiamento della PSU consente il pratico passaggio del cavo necessario alla corretta alimentazione della scheda grafica, di tipo PCIe a 6-pin, a tutto vantaggio dell’ordine interno.
Poiché le moderne unità di memorizzazione allo stato solido vantano un aspetto estetico indubbiamente gradevole alla vista abbiamo ovviamente deciso di installare il nostro Crucial BX200 SSD da 240GB nella parte anteriore interna del cabinet, sfruttando una delle comode slitte previste. In questa maniera sarà possibile intravvederlo dall’esterno, grazie alla paratia laterale finestrata.
Il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX (nel nostro caso un Silverstone SFX SX500-LG con certificazione 80 PLUS Gold) mette a disposizione uno spazio indubbiamente più che generoso per nascondere in maniera efficace, ed anche abbastanza ordinata, tutti i vari cavi di collegamento e di alimentazione necessari al corretto funzionamento del computer. Ovviamente nel nostro caso non abbiamo avuto il tempo necessario per un cable-management perfetto, in ogni caso il risultato ottenuto appare più che soddisfacente.
Il risultato finale che abbiamo ottenuto è senza dubbio di grande impatto visivo, pulito ed estremamente ordinato, indubbiamente capace di attirare l’attenzione.
Grazie alla generosa finestra in plexyglass trasparente presente nel pannello laterale sinistro dello chassis sarà possibile intravvedere la componentistica interna.
In condizioni di scarsa luminosità ambientale, la striscia Power/HDD-LED ed il logo aziendale retroilluminato (sia del Manta che del Kraken) contribuisce a creare un effetto decisamente appagante e gradevole alla vista.
Indubbiamente molto utili anche i LED previsti per l’illuminazione del pannello posteriore I/O della scheda madre. Grazie a questo semplice accorgimento non vi saranno più problemi nel collegare o scollegare qualche cavo in condizioni di scarsa luminosità ambientale.
Vi possiamo garantire che questo particolare chassis sarà in grado di catturare la vostra attenzione e quella dei vostri amici. Non possiamo che ritenerci molto soddisfatti dell’ottimo lavoro svolto da NZXT.
Per concludere, abbiamo effettuato delle prove per verificare le potenzialità del Manta Mini-ITX e le temperature che si possono registrare durante l’utilizzo dello stesso. Abbiamo rilevato le temperature dei vari componenti sia a riposo che a pieno carico in modo da valutare l’efficienza del ricircolo interno dell’aria.
Ricordiamo che i risultati sono stati ottenuti utilizzando non soltanto le ventole presenti nella configurazione “base” del cabinet, ma anche quelle previste nella dotazione dell’impianto di raffreddamento a liquido NZXT Kraken X61, di tipo All-in One.
Le temperature sono state monitorate utilizzando i software HWMonitor e GPU-Z. Le rilevazioni sono state eseguite per circa 15 minuti, sia in Idle che in Full-Load. Durante i test in laboratorio, la temperatura ambiente rilevata al momento dei nostri test è stata di 22° C. Le nostre prove sono state condotte utilizzando i seguenti programmi:
- OCCT v4.4.1 (per lo stress del microprocessore);
- Unigine Heaven Benchmark v4.0 (per lo stress della scheda grafica discreta).
Durante le prove sia la scheda grafica che il microprocessore sono stati mantenuti entro le specifiche previste dai rispettivi produttori.
Temperature rilevate NZXT Manta Mini-ITX
In considerazione delle tempere rilevate non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dal prodotto. Il nuovo NZXT Manta Mini-ITX, infatti, è contraddistinto da un’elevata cura dei materiali e da una buona aerazione interna, a tutto vantaggio delle temperature d’esercizio dei componenti installati. Il livello di rumorosità massimo raggiunto non è mai stato eccessivo o fastidioso, segno che la serie NZXT FN V2 risulta di ottima qualità, capace di generare un buon flusso d’aria pur senza rinunciare al massimo comfort acustico.
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
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Dotazione in Bundle: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Il case NZXT Manta rappresenta la prima soluzione del noto marchio americano ad adottare un fattore di forma di tipo Mini-ITX. La vera e propria particolarità di questo prodotto, come abbiamo avuto modo di osservare nel corso del nostro articolo, riguarda essenzialmente il design. L’obiettivo primario degli ingegneri del marchio, infatti, era di proporre uno chassis capace di differenziarsi dalle molteplici proposte già presenti sul mercato grazie ad un aspetto estetico estremamente curioso ed innovativo, caratterizzato da linee curve e armoniose dei pannelli.
La nuova famiglia Manta prevede la commercializzazione in molteplici varianti di colore, nello specifico interamente Nero Opaco, Bianco Opaco/Nero e Nero Opaco/Rosso. Grazie all’adozione di materiali di prima qualità, come l’acciaio SECC viene garantita una notevole robustezza. Inoltre il rivestimento in plastica ABS di colore nero opaco, conferisce al prodotto un’incredibile bellezza, sia visiva che tattile.
Il particolare design “bombato” dei pannelli ha richiesto, come del resto prevedibile, maggiori sforzi in fase di realizzazione, rendendo obbligato l’utilizzo di macchinari specifici. Il risultato finale è indubbiamente notevole, capace di conferire al Manta un aspetto veramente molto intrigante e particolare, perfetto per integrarsi nel migliore dei modi in qualsiasi ambiente, da un più tradizionale ufficio, fino ad arrivare ad un moderno salotto.
Il montaggio delle componenti si è rivelato estremamente semplice. L’ottima gestione degli spazi interni permette di ospitare tutti i componenti senza particolari problemi. Una volta assemblato il sistema, il risultato appare decisamente pulito ed ordinato, libero da cavi di collegamento e di alimentazione.
La cura di ogni particolare risulta impeccabile, non sono state rilevate imperfezioni nella verniciatura o problemi negli assemblaggi, inoltre non vi sono parti taglienti che potrebbero danneggiare cavi o provocare tagli alle mani durante l’assemblaggio dei componenti. Già nella configurazione di base, il nuovo Manta Mini-ITX prevede un ottimo potere dissipante, grazie all’adozione di due ventole da 120mm sulla parte frontale, posizionate in immissione, ed un’ulteriore 120mm sulla parte posteriore, in estrazione. Ricordiamo inoltre che è possibile installare ulteriori ventole (fino ad un massimo di cinque) in modo tale da ottimizzare ancor più i flussi d’aria.
Per chi desidera al contrario adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare all’interno dello chassis ben due radiatori da 240/280 millimetri ed uno da 120 millimetri, tutti di tipo “slim”. Per gli utenti meno esperti è possibile utilizzare uno dei numerosi e ormai anche abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One. A riguardo non possiamo che consigliare uno dei modelli commercializzati sempre da NZXT, denominati Kraken, al fine di poter raffreddare separatamente sia il microprocessore e l’eventuale scheda grafica discreta.
Da segnalare inoltre la presenza di un comodo Fan HUB posizionato dietro la piastra di supporto della scheda madre, per una eccellente gestione delle ventole. Ultimo, ma non per questo meno importante, è il supporto verso i classici dissipatori a torre, con altezza massima di 160mm, nonché per alimentatori e schede grafiche discrete con lunghezza massima di ben 363mm.
Grazie alla generosa finestra in plexyglass trasparente presente nel pannello laterale sinistro dello chassis sarà possibile intravvedere la componentistica interna. Decisamente appagante e gradevole alla vista, inoltre, è la retroilluminazione bianca del logo aziendale presente sul laterale sinistro del Manta Mini-ITX. Indubbiamente molto utili anche i LED ad alta luminosità previsti per l’illuminazione del pannello posteriore I/O della scheda madre. Grazie a questo semplice accorgimento non vi saranno più problemi nel collegare o scollegare qualche cavo in condizioni di scarsa luminosità ambientale.
Il cabinet NZXT Manta Mini-ITX è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di poco superiore a 150€ IVA compresa, cifra certamente non delle più contenute, ma giustificata dalle caratteristiche offerte e dall’ottima qualità costruttiva. In definitiva, raccomandiamo l’acquisto di questo prodotto a tutti gli utenti che vogliono uno chassis dal design unico ed accattivante, con accorgimenti specifici per la realizzazione di sistemi compatti di fascia medio-alta con ottime possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali o di tipo All-in-One.
Pro:
- Design ricercato ed accattivante;
- Ottimi materiali utilizzati e finiture;
- Struttura estremamente robusta in acciaio SECC con rivestimento in plastica ABS;
- Compatibilità con schede madri Mini-ITX;
- Generosi spazi interni e ottime possibilità di cable management;
- Gestione ottimale dei flussi d’aria;
- Ventole preinstallate di ottima qualità (3x NZXT RF-FN122-RB da 120 millimetri);
- Filtri anti-polvere preinstallati;
- Possibilità di installare ulteriori ventole nella parte superiore dello chassis;
- Elevate possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali ed AIO;
- Vano dedicato all’alloggiamento della PSU ATX (fino a 363mm di lunghezza);
- Supporto per schede grafiche discrete (single/dual-slot) fino a 363mm di lunghezza;
- Supporto per dissipatori di calore a torre fino a 160mm di altezza;
- Utile Fan HUB preinstallato (con possibilità di collegare fino a otto ventole e gestirle via PWM);
- LED ad alta luminosità per facilitare gli accessi al pannello posteriore I/O della scheda madre;
- Marchio aziendale retroilluminato;
- Generosa finestra laterale in plexyglass trasparente;
- Bundle completo.
Contro:
- Ingombri leggermente elevati per uno chassis Mini-ITX.
Si ringrazia e
per il sample fornitoci.
Il prodotto NZXT Manta Mini-ITX è disponibili presso i seguenti canali ufficiali di vendita.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend