DIABLO: il capostipite degli RPG

È l’ultimo dell’anno del 1996 e, mentre la gente “normale” si appresta a festeggiare sbaraccando come dio comanda, quei drow cavernicoli invasati di videogiochi sono chiusi in casa a farsi fuori le orbite oculari. La ragione di questo? Blizzard Entertainment che butta fuori con uno schiaffo in faccia agli action RPG, niente popò di meno che il primo capitolo di una delle saghe più epiche del multiverso… DIABLO ! Disponibile inizialmente solo per PC, nel 1998 uscì anche per Play Station, che però, per ovvi motivi, comprendeva solo la modalità Single player.


LA STORIA


Ed è un attimo essere trasportati in un tempo lontano, altro che 1996, nell’eterna lotta tra Angeli e Demoni. Ci troviamo a Tristram, città dove sorgeva il Monastero degli Horadrim, un ordine di discepoli fedelissimi che venne fondato dall’arcangelo Tyrael per combattere il male. Sconfitti i tre fratelli dell’Oscurità Baal, Mephisto e Diablo, li imprigionarono in delle pietre magiche accuratamente nascoste. Ma con il passare del tempo i poteri dei monaci si affievolirono, gli animi si rilassarono, le antiche discipline vennero dimenticate e con la morte dell’ultimo Horadrim anche i tre fratelli monelli scomparvero dalle memorie.

Così un bel giorno un tale Re Leoric decide che le zone attorno al nostro antico monastero gli piacevano assai, e ci si volle trasferire prendendovi residenza. Ed è qui che iniziano i casini! Diablo si risveglia ed inizia a corrompere le menti dei nuovi arrivati. Prima dell’arcivescovo Lazarus, consigliere del Re, poi di Leoric stesso, e non soddisfatto passa alla fine a suo figlio, Albrecht.

L’oscurità pervade i vicoli di Tristram. E a chi tocca sbrogliare la matassa? Ovviamente al nostro eroico coraggio in veste dei tre personaggi disponibili: Stregone, Ladra, Guerriero. Ed è subito un’avventura indimenticabile immergersi nei 16 cupi dungeon roguelike, che pullulano di mostri e loot, grazie ai quali riusciamo man mano a potenziare i nostri eroi ed essere sempre più preparati nell’attesa di affrontare Il Signore del Terrore!


IL GAMEPLAY


Diablo è uno tra i primi RPG con visuale isometrica, dai facili comandi (si utilizza quasi unicamente il mouse) e prevede due modalità: giocatore singolo offline e multiplayer online. Quest’ultima è possibile tramite un servizio integrato della Blizzard chiamato Battle.net oppure in LAN.


CONCLUSIONI

E per concludere qualche curiosità! Diablo non solo venne votato come miglior gioco del 1996, segnando un roseo futuro per la serie, ma divenne anche uno dei giochi più influenti nell’ambito RPG.

Ogni livello viene generato casualmente risultando quindi un gioco parecchio longevo, tanto da “donarci” una carenza di sonno cronica. Ha una colonna sonora davvero suggestiva, scritta da Matt Uelmen, che varia in base all’ambiente (la canzone di Tristram è talmente bella che ad oggi è nella roulette delle mie suonerie per cellulare!).


Voto: 9/10


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Asia “Django” – Recensitrice per Manguste E-Sports

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