Mini guida alla tecnica del Push and pull

Push_and_pull_-_1Nella guida che segue, in maniera semplice, cercheremo di illustrare e di spiegare che cosa è il push and pull e perché usarlo. Tale termine è spesso usato per gli impianti di raffreddamento dei pc, ed in particolare in ambito watercooling , significa letteralmente “spingi e tira” e questo sistema è sempre composto da due ventole ed una superficie da dissipare, che può essere la serie di lamelle di un dissipatore ad aria, od un radiatore nel caso abbiamo un impianto a liquido. Ricordiamo che se avete domande, non esitate nel farle direttamente sul thread ufficiale del forum. Uno staff di persone competenti è sempre disponibile per aiutarvi e guidarvi al meglio. Non ci resta che augurarvi una buona lettura del nostro breve articolo.


[GUIDA] – Che cosa è il push and pull e perché usarlo?…ecco le risposte che cerchi!

Push_and_pull

Nella guida che segue, in maniera semplice, cercheremo di illustrare e di spiegare che cosa è il push and pull e perché usarlo.


Cosa è un Push and pull e perché usarlo


Il termine “Push and pull” spesso usato per gli impianti di raffreddamento dei pc, ed in particolare in ambito watercooling, significa letteralmente “spingi e tira” e questo sistema è sempre composto da due ventole ed una superficie da dissipare, che può essere la serie di lamelle di un dissipatore ad aria, od un radiatore nel caso abbiamo un impianto a liquido. Generalmente, tale tecnica viene usata per aumentare le prestazioni del liquido facendolo raffreddare maggiormente, apportando quindi un miglioramento delle temperature sull’intero circuito.

Possiamo anche usare questa tecnica sui dissipatori ad aria, ma è poco efficiente in prestazioni e poi sarebbe scomodo, in quanto saremmo comunque costretti a smontare il dissipatore ogni due mesi per pulirlo dalla polvere, mentre l’impianto a liquido necessita di una manutenzione annuale (anche una ogni anno e mezzo se il liquido è di ottima fattura). Vogliamo fare un breve elenco di pro e contro per cui scegliere un push and pull:

PRO:

– Aumento delle prestazioni di raffreddamento del liquido;
– Diminuzione delle temperature sull’intero circuito;
– Possibilità di fare OC spinti senza che la CPU vada in protezione.

CONTRO:

– Sul raffreddamento ad aria è poco efficiente;
– Scomodo nella pulizia (sempre nel raffreddamento ad aria);
– Molto ingombrante nel caso si scelga di assemblare un impianto a liquido personalizzato (occhio al cabinet che prendete).

NOTA: quando si assembla un Push and pull, le ventole devono essere dello stesso tipo, marca e caratteristiche e soprattutto vanno montate entrambe nello stesso verso.


Come funziona il Push and pull


Come dicevamo prima, il Push and pull è composto sempre da due ventole ed una superficie da dissipare e può essere effettuato in due modi: in estrazione oppure in immissione. La foto qui sotto vi mostra il verso dell’aria attraverso una ventola, di modo che possiate capire come girare le ventole.

Airflow_Verse_HWL

La ventola scelta per la foto è ininfluente, nel senso che può avere diverse caratteristiche e diverso design. Il verso di canalizzazione dell’aria è identico per tutte. Perciò, l’aria entra dalla parte delle pale ed esce dalla parte della struttura che le sorreggono.


Push and pull in estrazione


Quando tale tecnica viene usata in estrazione significa che l’aria calda all’interno del cabinet viene spinta attraverso la superficie da dissipare e poi viene tirata via dalla ventola che si trova dietro e quindi espulsa all’esterno del cabinet. La foto sottostante vi indica in modo abbastanza chiaro il verso di montaggio.

Pushnpull_estrazione

Abbiamo usato una scatola come radiatore in modo che si capisca esattamente il verso di montaggio. In questo caso l’aria uscirà leggermente tiepida dal cabinet.

PRO:

– Nessun ristagno di aria calda all’interno del cabinet (se tutte le ventole sono in estrazione).

CONTRO:

– Miglioramento quasi impercettibile nelle temperature perché comunque avete un flusso d’aria relativamente caldo che raffredda il liquido che passa nel radiatore.


Push and pull in immissione


Quando invece usiamo la tecnica in immissione, allora avremo dell’aria fresca prelevata dall’esterno e spinta attraverso il radiatore per poi essere tirata via dalla ventola che si trova nel cabinet garantendo un flusso d’aria fresca anche all’interno del cabinet. La foto qui sotto indica il verso di montaggio.

Pushnpull_immissione

Come si può chiaramente osservare, in questo caso entra aria fresca nel radiatore. La seconda ventola provvede ad estrarne il flusso più caldo. In questo caso è importante che ci siano delle ventole in estrazione su tetto del cabinet. In questa maniera sarà garantito un flusso costantemente ad una certa temperatura.

PRO:

– Netto miglioramento delle temperature del circuito in un range di 3°/5°;
– Possibilità di raffreddare anche un po’ la zona RAM (se sono ad alto profilo è ideale);
– Altamente efficiente se sul tetto del vostro cabinet le ventole sono in estrazione.

CONTRO:

– Può esserci accumulo di polvere dalla parte della ventola che prende aria dall’esterno.


Note finali


Dunque, il Push and pull è una tecnica consigliata se state iniziando ad assemblare il vostro primo impianto a liquido ma lo è ancora di più se usate i sistemi di raffreddamento All-in-one come Antec, Corsair, NZXT ecc..), poiché non vi è la possibilità di far passare altri tubi e raffreddare altri componenti. Se poi avete un cabinet abbastanza ampio allora è meglio iniziare ad investire su di un impianto a liquido “fatto in casa”. Ma questo è un altro discorso.

Se riscontrate dubbi o domande seguite la discussione sul forum e registratevi per fare le vostre domande. Vi consigliamo di seguire sempre le discussioni riguardanti le varie guide, perchè spesso queste vengono aggiornate.


Guida a cura di DiaboliK – Edgardo Bussetti.

Staff HW Legend – New Hardware Genaration.

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