AMD amplia il fondo High-Performance Compute (HPC Fund) per supportate i ricercatori nella risoluzione delle sfide scientifiche più impegnative


In seguito al recente annuncio di AMD, che la vede leader nel settore HPC alimentando i supercomputer più veloci ed efficienti al mondo, l’azienda annuncia l’espansione del suo High Performance Compute (HPC) Fund con l’aggiunta di 7 petaflops di potenza di calcolo e l’integrazione con il programma Heterogeneous Accelerated Compute Clusters di Xilinx. 

AMD HPC Fund fornisce funzionalità di calcolo ai ricercatori che si occupano di risolvere le sfide più impegnative che la socieodierna si trova ad affrontare, dal COVID-19 ai cambiamenti climatici. Ad oggi, AMD ha donato oltre 20 petaflop di funzionalità di calcolo per un valore di mercato di oltre 31 milioni di dollari a 28 istituti di ricerca in otto paesi nel mondo.

Il calcolo ad alte prestazioni sta diventando uno strumento fondamentale in tutti i laboratori di ricerca del mondo, in grado di accelerare la ricerca scientifica e di eseguire simulazioni complesse. Ad esempio, le donazioni di AMD HPC Fund sono state utilizzate da prestigiosi istituti in Europa: 



“La donazione di AMD tramite il suo HPC COVID-19 Fund ci ha fornito lo stimolo e l’ispirazione per portare ad un livello superiore il nostro strumento di previsione agent-based per l’occupazione delle unità di terapia intensiva.

La potenza di calcolo garantita da AMD ci ha permesso di ridurre di 30 volte il tempo di esecuzione per la simulazione di un giorno di progressione della pandemia e di fornire una previsione più efficiente e accurata all’Istituto Federale Tedesco per la Ricerca sulla Popolazione (Bundesinstitut für Bevölkerungsforschung). Attualmente utilizziamo la donazione per la realizzazione di uno strumento di ricerca interdisciplinare e per nuove ricerche sui codici di simulazione della dinamica molecolare, rilevanti per l’analisi della proteina spike del virus SARS-CoV-2″. –

Dr.-Ing. Ralf Schneider, Head of Numerical Methods & Libraries, HLRS.



“La tecnologia fornita da AMD tramite HPC Fund ci ha dato la potenza di calcolo necessaria per bilanciare le variazioni nel nostro programma sulla computazione distribuita volontaria gene@home. Il progetto ora funziona a pieno regime e prevediamo di completare la ricerca di possibili relazioni causali per ciascun gene umano entro febbraio 2023.

Grazie all’estensione della sovvenzione, stiamo utilizzando la tecnologia AMD in un progetto di machine learning per preelaborare dati unicellulari da utilizzare nel nostro sistema in futuro” Professor Enrico Blanzieri, Department of Information Engineering and Computer Science, Università di Trento.  


HW Legend Staff


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