Kingston HyperX T1 KHX2133C9AD3T1FK4/8GX

FOTO_HYPERX_-_001Oggi andremo a recensire un kit di memorie Kingston, appartenenti alla serie HyperX, che da sempre rappresenta il top dell’offerta del noto colosso americano. Questa famiglia di prodotti è, infatti, espressamente indirizzata a un’utenza particolarmente esigente, che non accetta quindi compromessi né dal punto di vista della qualità, eccellente per tradizione, né riguardo alle prestazioni e alla predisposizione alla pratica dell’overclock, vero punto di forza che le contraddistingue.

Nello specifico ci occuperemo di analizzare le caratteristiche tecniche e le performance del primo KIT Dual- Channel, da 8GB di capacità assoluta, certificato per la nuova piattaforma Sandy Bridge P67. La frequenza operativa è fissata a ben 2.133MHz in abbinamento a latenze pari a 9-11-9-27 unitamente ad una tensione di 1.65v. Stiamo parlando delle KHX2133C9AD3T1FK4/8GX, versione che include anche l’ottimo HyperX Cooling FAN.

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Kingston Technology Company, Inc. fu fondata nel 1987 a Fountain Valley, in California. Oggi possiede il vanto di essere considerata leader indiscusso nella produzione di memorie, offrendo oltre 2.000 prodotti che supportano qualsiasi dispositivo che utilizzi una memoria, dai computer, server, stampanti ai lettori MP3, fotocamere digitali e telefoni cellulari.

Con i suoi oltre 2.400 dipendenti in tutto il mondo, Kingston Technology offre prodotti e servizi sempre all’avanguardia a una rete internazionale di distributori, rivenditori, commercianti e clienti OEM. L’azienda fornisce anche contratto e gestione della catena di fornitura per costruttori di semiconduttori e produttori OEM di sistemi. Nel 2007 l’azienda ha superato lo strabiliante fatturato di 4,5Miliardi di dollari.

La filosofia alla base del successo, secondo il colosso americano, sta nel continuo investimento sul personale, poiché ogni dipendente è indispensabile per raggiungere traguardi sempre più importanti.

Kingston Technology: sempre all’avanguardia nell’industria della memoria.

Ulteriori informazioni le trovate sul Sito ufficiale Kingston.

{jospagebreak_scroll title=Presentazione:&heading=Introduzione:}

Kingston HyperX T1 (KHX2133C9AD3T1FK4/8GX) : Presentazione

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Il kit giunto in redazione è contenuto in una robusta, e alquanto anonima, confezione di cartone. Nella parte esterna troviamo solamente l’etichetta di identificazione del prodotto.

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Una volta aperta, notiamo come i quattro moduli, inseriti all’interno dei classici blister in plastica,   il sistema di raffreddamento attivo, siano ben protetti da qualsiasi potenziale danneggiamento dovuto al trasporto.

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Possiamo osservare come il colore predominante, sia dei moduli di memoria, sia dell’HyperX Cooling FAN, è il classico blu che da sempre caratterizza i prodotti Kingston appartenenti a questa linea.

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Sono presenti inoltre due pieghevoli, riportanti la guida all’installazione e tutte le principali informazioni sulla garanzia, di tipo “Lifetime” sia per quanto concerne i moduli che per l’HyperX Cooling FAN.

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Su ogni modulo di memoria, troviamo, oltre che l’appariscente logo Kingston HyperX DDR3, anche un’etichetta adesiva che oltre che fungere da “sigillo” di garanzia, riporta anche alcune tra le caratteristiche principali del prodotto, quali il modello e la tensione operativa.

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Il particolare heatsink impiegato nei moduli HyperX T1 è veramente di ottima fattura. L’ampia superficie dissipante, sviluppata in altezza, gli conferisce un’elevata efficienza, che rende quasi superfluo l’utilizzo del sistema di dissipazione attivo in dotazione, se non in caso di overclock spinti.

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Il dissipatore è composto di due parti, non avvitate o incollate tra di loro, ma tenute insieme dal solo pad adesivo a contatto con i chip di memoria. La rimozione è stata abbastanza semplice, noi abbiamo utilizzato un piccolo cacciavite a taglio facendo delicatamente leva. Un particolare che ci ha piacevolmente sorpreso è il perfetto contatto tra il pad e i chip, questo non può che aiutare a mantenere basse le temperature di esercizio.

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I chip impiegati sono di produzione Elpida IC’s, precisamente il modello “J1108BDBG-DJ-F” a 65nm.

Ma ora osserviamo più da vicino l’ottima soluzione di raffreddamento attiva inclusa nel kit, stiamo parlando dell’HyperX Cooling Fan.

{jospagebreak_scroll title=Kingston HyperX FAN:}

Kingston HyperX Cooling FAN:

Come abbiamo già detto in precedenza, con questo kit di memoria, Kingston ha deciso di includere nella dotazione anche un ottimo sistema di raffreddamento attivo, dotato di due ventole da 60×60 mm con LED Blu. Il nome scelto per quest’accessorio è Kingston HyperX Cooling Fan.

Questa scelta ci conferma quanto i prodotti appartenenti alla linea HyperX siano particolarmente dedicati a chi pratica overclock.

Grazie all’HyperX Cooling Fan, infatti, beneficeremo da subito di una maggiore efficienza nella dissipazione del calore generato dai moduli, e quindi di una maggiore stabilità durante le operazioni eseguite fuori specifica.

L’accessorio è fornito smontato. Nella confezione troviamo tutto il necessario per procedere all’assemblaggio, che è veramente semplicissimo.

La compatibilità è assicurata con la maggior parte delle schede madri presenti sul mercato.

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{jospagebreak_scroll title=Specifiche Tecniche:}

Specifiche Tecniche:

Questo kit di memoria è composto di quattro moduli di 2048MB ciascuno. Ogni modulo è basato su sedici chip FBGA 128M x 8-bit, per un totale complessivo di ben 8GB di capacità. Il supporto al Dual Channel e la certificazione ottenuta, lo rendono idoneo alla piattaforma Intel Sandy Bridge P67.

E’ pienamente supportata la tecnologia XMP (Extreme Memory Profiles), introdotta qualche anno fa da Intel assieme al chipset X38. Il funzionamento è molto semplice, il produttore configura le frequenze e le latenze in overclock a cui certifica i suoi moduli direttamente all’interno dell’SPD delle memorie, creando uno o più profili. Sarà poi compito della scheda madre quello di permettere, in caso sia rilevato tale supporto da parte dei moduli, di accedere ai suddetti profili e impostarli, direttamente da BIOS, configurando in maniera del tutto automatica tutti i parametri, al fine di migliorare le prestazioni e allo stesso tempo di impedire qualsiasi tipo di errore, da parte dell’utente meno esperto, durante la configurazione del sistema.

Non dobbiamo però sottovalutarne gli aspetti negativi, che accomunano la maggior parte di questi automatismi. Uno tra tutti risiede nell’impostazione automatica dei vari voltaggi, che spesso e volentieri tende a essere alquanto esagerata.

Ci sentiamo quindi di consigliare sempre, se possibile, un’impostazione completamente manuale dei parametri principali.

Ogni modulo è preventivamente testato e certificato da Kingston, per operare in maniera stabile secondo le specifiche, che prevedono per questo modello una frequenza di ben 2133MHz, unita a latenze pari a 9-11-9-27-2T e tensione di 1.65v.

Il kit è conforme, ovviamente, anche allo standard JEDEC. All’interno dell’SPD sono infatti presenti più profili, che vi mostriamo nella schermata che segue di CPU-Z:

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In sintesi, ecco le feature principali dei moduli:

  • JEDEC standard 1.5V ± 0.075V Power Supply
  • VDDQ = 1.5V ± 0.075V
  • 667MHz fCK for 1333Mb/sec/pin
  • 8 independent internal bank
  • Programmable CAS Latency: 6,7,8,9
  • Posted CAS
  • Programmable Additive Latency: 0, CL – 2, or CL – 1 clock
  • Programmable CAS Write Latency(CWL) = 7(DDR3-1333)
  • 8-bit pre-fetch
  • Burst Length: 8 (Interleave without any limit), 4 with tCCD = 4
  • which does not allow seamless read or write [either on the fly using A12 or MRS]
  • Bi-directional Differential Data Strobe
  • Internal(self) calibration : Internal self calibration through ZQ pin (RZQ : 240 ohm ± 1%)
  • On Die Termination using ODT pin
  • Average Refresh Period 7.8us at lower then TCASE 85°C, 3.9us at 85°C < TCASE . 95°C
  • Asynchronous Reset
  • PCB : Height 2.401” (61.00mm) w/ heatsink, double sided component
  • CL(IDD) 9 cycles
  • Row Cycle Time (tRCmin) 49.5ns (min.)
  • Refresh to Active/Refresh Command Time (tRFCmin) 110ns
  • Row Active Time (tRASmin) 36ns (min.)
  • Power: 1.800 W (operating per module)
  • UL Rating: 94V – 0
  • Operating Temperature: da 0°C a 85°C
  • Storage Temperature: da -55°C a +100°C

Con il diffondersi di dissipatori per CPU sempre più voluminosi, riteniamo doveroso mostrarvi le dimensioni dei moduli, con e senza l’heatsink, al fine di evitare spiacevoli sorprese in fase di montaggio nel caso che la vostra scheda madre abbia gli slot RAM particolarmente vicini al Socket.

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{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test}

Sistema di Prova e Metodologia di Test:

Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel P67 Express, di produzione ASUS, in particolare è stato scelto il modello P8P67, con BIOS aggiornato all’ultima versione disponibile al momento delle prove.  

Come processore abbiamo usato il modello di punta Intel appartenente alla nuova famiglia Sandy Bridge, precisamente il Core i7 2600K, con moltiplicatore sbloccato. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 5.000MHz, impostando il moltiplicatore a 50x e mantenendo il BCLK in specifica (100MHz).

Il processore è raffreddato con un sistema Phase Change Single Stage, mentre la scheda video è stata mantenuta ad aria con dissipatore originale.

Per quanto riguarda le RAM ci siamo limitati a impiegare il sistema di raffreddamento attivo in dotazione (HyperX Cooling FAN), silenzioso ed efficiente.

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Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche al variare della frequenza e delle latenze, in condizioni di piena stabilità operativa. Per questo motivo abbiamo preventivamente verificato il corretto funzionamento del comparto RAM utilizzando il noto software Memtest, in ambiente Windows.

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Il test è stato eseguito aprendo contemporaneamente 7 istanze e allocando per ciascuna un quantitativo di memoria pari a 1024MB, in modo da occupare quasi completamente gli 8GB a disposizione. A seguire i quattro “profili”, stabili, utilizzati per l’esecuzione delle prove:

RAM “Profilo1 – 2133MHz”: 9-11-9-27-2T 1.65v (Impostazioni garantite dal produttore);

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RAM “Profilo2 – 2133MHz”: 8-9-8-24-1T 1.65v;

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RAM “Profilo3 – 1866MHz”: 7-9-7-24-1T 1.625v;

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RAM “Profilo4 – 1600MHz”: 6-8-6-24-1T 1.55v.

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Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti:

Prestazioni Benchmark Sintetici:

  • Cinebench 11.5 64bit;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • ScienceMark 2.0 64bit;
  • AIDA Extreme Edition 64bit,
  • MaxxMEM2 Preview;
  • MaxMEM2 Multi Preview;
  • SiSoft Sandra 2011;
  • CPUBench2003;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11;

Prestazioni Giochi:

  • FarCry2;
  • Resident Evil 5;
  • Lost Planet 2;
  • Alien vs Predator.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Benchmark Sintetici-Prima Parte:}

Prestazioni Benchmark Sintetici – Prima Parte:

Cinebench R11.5:

Maxon Cinebench R11.5 esegue test delle prestazioni mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il primo test riguarda le OpenGL, gli altri test effettuano il rendering di un’immagine, prima utilizzando un solo core del processore e successivamente tutti i core disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 4Core/8Thread.

SuperPI 1.5Mod XS:

Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

AIDA64 Extreme Edition:

AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nel grafico i risultati riguardanti la Banda Passante delle Memorie e la loro Latenza.

ScienceMark 2.0:

ScienceMark 2.0 è un benchmark sintetico che analizza la potenza di elaborazione del processore, attraverso l’esecuzione di alcuni calcoli scientifici. Comprende anche Memtest, utile tool per analizzare le prestazioni della memoria montata nel sistema e delle cache integrate nella cpu. Abbiamo eseguito solo i test per le ram.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.

MaxxMEM2 Preview & MaxxMEM2 Multi Preview:

MaxxMEM2 preview è un programma che permette di misurare le prestazioni della CPU, della cache e delle ram.

Nei grafico i risultati dei benchmark integrati nel programma.

SiSoft Sandra 2011:

SiSift Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema. Abbiamo eseguito solo i test per le ram.

Nel grafico i risultati dei benchmark integrati nel programma.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Benchmark Sintetici-Seconda Parte:}

Prestazioni Benchmark Sintetici – Seconda Parte:

CPUBench2003:

CPUBench2003 Beta 2 è un’applicazione che mette alla prova il sottosistema CPU/Scheda madre/Memoria  del proprio Pc. Abbiamo eseguito solo il test per le ram.

Nel grafico i risultati dei benchmark integrati nel programma.

PCMark 2005:

Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e Memory Suite.

3DMark 2005:

Il 3DMark05 è un programma di stress test per schede video. Basato sulle API DirectX 9.0c. Questo test richiede la presenza di una scheda compatibile con le specifiche Pixel Shader 2.0 o superiori.

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1024×768, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.

3DMark 2006:

Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.

3DMark Vantage:

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

Il test è stato eseguito in modalità Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.

3DMark 11:

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in modalità Performance. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto, Physics e Combined.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi}

Prestazioni Giochi:

FarCry 2:

Far Cry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2:

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition. Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato (Test  B) usando i seguenti settaggi:

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Resident Evil 5:

La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri….. Il gioco supporta le DirectX 10.

Le prove sono state condotte usando il benchmark integrato (Test Fisso) con i seguenti settaggi:

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Aliens vs Predator:

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator……

Le prove sono state condotte usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Overclock}

Overclock:

Le KHX2133C9AD3T1FK4/8GX in nostro possesso si sono ben comportate anche sul fronte overclock, nonostante si tratti di un KIT da ben 8GB di capacità assoluta composto di quattro banchi.

I chip Elpida J1108BDBG-DJ-F, alla base di questi moduli di memoria, sono abbastanza propensi, infatti, a lavorare ad alte frequenze, con tensione contenuta, a patto però di rilassare il valore di TRCD ad almeno +1/+2 rispetto al CAS Latency. Questo comporta un sensibile calo delle performance complessive, per fortuna percettibile quasi esclusivamente nei benchmark, e non nel normale uso quotidiano.

Mantenendo la tensione e le latenze in specifica, siamo riusciti a raggiungere la ragguardevole frequenza di 2.284MHz. In queste condizioni la stabilità era molto buona, non vi sono stati particolari problemi a chiudere qualsiasi benchmark sintetico, anche abbastanza “pesante” sul comparto RAM, quale ad esempio un SuperPI 32M.

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Non siamo riusciti ad andare oltre più per un limite della scheda madre in uso che non per le RAM in sé. Infatti, come ormai sappiamo, la piattaforma Sandy Bridge non gradisce molto l’aumento della frequenza del BCLK.

Per raggiungere i 2.284MHz ci siamo dovuti spingere sino a 107.1MHz di BCLK, frequenza abbastanza elevata, oltre che vero e proprio limite della nostra ASUS P8P67. Non è stato possibile andare oltre, né incrementando le tensioni, né regolando diversamente i vari moltiplicatori. Non possiamo che essere comunque più che soddisfatti del risultato.

A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

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Validate.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni}

Conclusioni:

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Prestazioni/Overclock:cinque
Rumorosità/Consumi:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:cinque

Kingston, come da tradizione, offre anche in questo caso un prodotto di assoluta qualità. Ricordiamo che la serie HyperX è da sempre la punta di diamante del noto produttore americano, ed è destinata a chi non accetta alcun tipo di compromesso. Questo KIT, certificato per l’utilizzo sulla nuova piattaforma Intel Sandy Bridge ne è la prova. La qualità costruttiva, gli Heatsink impiegati e il dissipatore attivo in dotazione, sono di assoluto livello. Non passa certo inosservata la garanzia a vita offerta da Kingston, a testimonianza dell’assoluta affidabilità dei suoi prodotti.

Queste memorie, inoltre, si sono comportate egregiamente anche in condizioni di lavoro “fuori specifica”, consentendo di raggiungere frequenze elevate in piena stabilità operativa.

La grande capacità assoluta, pari a ben 8GB, rende questo kit particolarmente adatto all’impiego in sistemi dedicati ai professionisti, oltre che per tutti coloro che puntano ad un upgrade abbastanza duraturo della propria macchina.

Le  KHX2133C9AD3T1FK4/8GX sono disponibili sul mercato ad un prezzo medio di circa 235€ Iva Compresa, certamente non dei più bassi, ma del tutto in linea con le loro caratteristiche tecniche e qualitative.

Pro:

  • Ottima qualità costruttiva;
  • Garanzia a vita;
  • Ottimo sistema di dissipazione attivo in dotazione;
  • Ottime prestazioni e predisposizione all’overclock;
  • Elevata capacità assoluta.

Contro:

  • Niente da segnalare.

Si ringrazia Kingston Technology per il sample fornitoci.

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