Buffalo MiniStation Portable USB 3.0 Hard Drive

copertinaCon l’avvento e la diffusione veloce del nuovo standard USB 3.0 una ventata di novità ha portato l’offerta di dischi con prestazioni molto più elevate rispetto alla generazione precedente basata sullo standard USB 2.0 e stiamo assistendo ad una vera e propria proliferazione di periferiche esterne basate sul nuovo standard. Nella nostra recensione analizzeremo il Buffalo MiniStation Portable USB 3.0 Hard Drive da 500GB. La promessa è quella di un netto miglioramento delle performance ad un costo di poco superiore alla generazione precedente. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.


Introduzione:

Buffalo è un produttore mondiale di prodotti innovativi di archiviazione, di gestione dei contenuti multimediali e per reti wireless per gli utenti privati e per le piccole imprese. La società è il primo produttore di periferiche per PC in Giappone ed è stata leader mondiale del mercato NAS per gli utenti privati nel 2005, 2006, 2007 e 2008 (fonte In-Stat).

logo_buffalo

I prodotti di archiviazione della società rispondono alle esigenze dei singoli utenti e delle aziende fornendo, a costi convenienti, soluzioni NAS (Network Attached Storage), unità disco rigido portatili e per desktop, lettori multimediali, router LAN wireless e una linea versatile di unità flash USB, che insieme offrono una soluzione completa e integrata per l’ambiente digitale domestico e delle piccole imprese.

Il portafoglio dei prodotti di Buffalo include i dispositivi NAS TeraStation progettati specificatamente per offrire alle piccole e medie imprese funzionalità di archiviazione di livello elevato. La gamma LinkStation dei prodotti NAS, porta in casa i dispositivi NAS multimediali. LinkStation Live & Mini consente di creare facilmente una sede centrale per l’archiviazione di file, foto e musica. La gamma Nfiniti™ dei prodotti per reti wireless ad elevate prestazioni e di facile utilizzo destinati agli utenti privati e alle piccole e medie imprese, grazie alla tecnologia AOSS™ (AirStation One-Touch Secure System) leader nel settore, consente agli utenti di creare e gestire reti wireless sicure a casa o in ufficio con un’operazione facile come premere un pulsante.

L’alleanza con le principali società mondiali del settore, come Intel, Broadcom™, Nintendo e Microsoft, ci ha permesso di trasformare le tecnologie più innovative in pratici strumenti per le aziende e gli utenti privati.

Buffalo Technology ha la sede centrale in Giappone e filiali nel Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Germania, Stati Uniti d’America e Taiwan.

Per ulteriori informazioni visitare il Sito Buffalo Technology.

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Universal Serial Bus: nuovo Standard 3.0

usb_logo

L’Universal Serial Bus (USB) è presente da parecchi anni nella nostra vita quotidiana. Nato nel lontano 1996, con l’intento di rimpiazzare le ormai vecchie e obsolete porte seriali e parallele, divenne in un primo momento lo standard per il collegamento di mouse, tastiere, stampanti e molti altri dispositivi che non necessitavano di elevate velocità di trasmissione.

Con gli anni venne sempre più perfezionato, proprio sotto l’aspetto delle prestazioni nella trasmissione dei dati. Nel 1998 fu presentata la prima evoluzione, l’USB 1.1, denominato anche “USB Fullspeed”, in grado di incrementare la velocità di trasferimento sino a 12Mbit/s, quasi dieci volte in più rispetto al predecessore.

La vera rivoluzione, però, avvenne solo nel 2000, in seguito alla presentazione dello Standard USB 2.0 Hi-Speed, che consentì di raggiungere una velocità di trasmissione pari a ben 480Mbit/s “circa 60MB/s”. Questo permise all’USB di diventare il vero e proprio standard per il collegamento di ogni tipo di dispositivo, dai lettori mp3 e fotocamere digitali sino a periferiche di archiviazione portatili, pendrive e caricatori per cellulari.

Con il passare del tempo, e soprattutto con l’evolversi di questi dispositivi, si rese sempre più insistente la necessità di una maggiore velocità di trasmissione, tanto che si è iniziato a pensare ad un nuovo e più veloce standard.

La prima dimostrazione al pubblico del nuovo standard di trasmissione USB 3.0 avvenne all’IDF “Intel Developer Forum”, nel Settembre del 2007. Le specifiche ufficiali furono però rilasciate soltanto nell’Agosto del 2008, mentre i primi prodotti commerciali videro la luce verso la fine dell’anno successivo.

Come avvenuto in precedenza, il nuovo standard mantiene la retro-compatibilità verso le precedenti generazioni USB 2.0, 1.1 e 1.0. I nuovi dispositivi, infatti, sono in grado di trasferire dati in quattro modalità differenti: LowSpeed “fino a 1.5Mbit/s”, FullSpeed “fino a 12Mbit/s”, HighSpeed “fino a 480Mbit/s” e SuperSpeed “fino a 4.8Gb/s”.

super_usb

A differenza dei predecessori, il nuovo standard USB 3.0, è di tipo “Dual Simplex”, ossia consente di trasmettere e ricevere dati contemporaneamente, sfruttando due canali separati ad alta velocità, in modo da raggiungere l’incredibile velocità di trasferimento di 4.8Gb/s “circa 600MB/s” contro i 480Mb/s “circa 60MB/s” del precedente USB 2.0.

Per consentire il supporto al SuperSpeed e mantenere al tempo stesso la retro-compatibilità con i vecchi standard, si sono rese necessarie alcune modifiche al connettore. Come vediamo dall’immagine sottostante, rispetto all’USB 2.0, questo è stato reso più profondo al fine di ospitare cinque nuovi punti di contatto. In questo modo un qualsiasi cavo standard, di vecchia generazione, lavorerà come progettato e non entrerà mai in contatto con questi nuovi contatti.

usb_connector1    usb_connector2

Con il nuovo standard sono state ridefinite anche le specifiche energetiche. Ora, una singola porta è in grado di erogare sino a 900mAh, per un quantitativo massimo di sei periferiche condivise. A paragone il vecchio standard USB 2.0 permetteva di fornire soltanto 500mAh per porta e un massimo di cinque periferiche condivise. Esiste quindi la possibilità che un dispositivo USB 3.0 presenti problemi di malfunzionamento se collegato a normali porte USB 2.0, proprio a causa della limitazione energetica. E’ consigliabile, quindi, verificare che l’assorbimento della nostra periferica USB 3.0 sia inferiore o equivalente ai 500mAh erogati dal vecchio standard, prima di procedere al collegamento.

Dopo questa breve parentesi, sul nuovo standard di trasmissione USB 3.0, andiamo ad analizzare il prodotto in prova, il Buffalo MiniStation Portable USB 3.0 Hard Drive da 500GB.

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Confezione e Bundle:

Il Buffalo MiniStation Portable USB 3.0 Hard Drive è giunto in redazione in una confezione dalle dimensioni molto ridotte, costituita da un cartone molto spesso e resistente allo schiacciamento. Come da tradizione del marchio giapponese la livrea rossa domina sull’intera confezione.

Nella parte frontale è riportata in scala 1:1 la foto dall’alto dell’unità contenuta all’interno e già la cosa suscita la nostra curiosità: è di dimensioni molto ridotte. Tra le indicazioni riportate troviamo la specifica del modello, la compatibilità USB 3.0/USB 2.0, la maggiore velocità dell’interfaccia USB 3.0 rispetto alla precedente USB 2.0, l’insieme dei tool software forniti (Buffalo Tools), la capacità del disco che nel nostro caso è di 500GB (è disponibile anche una versione da 1TB) ed il colore che nel nostro caso è Crystal Black (disponibile anche in bianco).

confezione_fronte

Sul retro della confezione è riportato l’elenco dei Buffalo Tools inclusi, le capacità di accellerazione nel trasferimento dei dati dei software TurboPC e TurboCopy. E’ presente, in varie lingue, una descrizione sintetica delle principali caratteristiche del prodotto ed infine le specifiche tecniche e il contenuto del package.

confezione_retro

Nelle fasce laterali sono riportate delle immagini dell’interfaccia USB 3.0 e dell’unità vista di profilo, sempre in scala 1:1, per evidenziarne lo spessore veramente esiguo di 14 mm. Nella parte superiore troviamo invece solo l’indicazione del modello ed il numero di serie.

confezione_laterale_1    confezione_laterale_2

confezione_superiore

Dopo aver aperto la confezione estraiamo la classica vaschetta in cartone pressato al cui interno è inserita l’unità MiniStation. Un sacchetto di plastica con all’interno una bustina contenente silicati  protegge l’unità dall’umidità e/o eventuali condense.

confezione_interno

Il bundle contenuto è limitato, non scorgiamo la presenza di nessun disco in allegato. Intuiamo subito che il software in dotazione è presente direttamente sul disco dell’unità per cui consigliamo di effettuare una copia di backup per sicurezza. Una mancanza importante è quella di una custodia protettiva dell’unità per il trasporto. La bella superficie lucida del case potrebbe graffiarsi in poco tempo se si ripone l’unità in maniera un pò frettolosa dentro una borsa da notebook.

Il bundle comprende:

  • Manuale di installazione rapido;
  • Condizioni generali di garanzia;
  • Cavo USB 3.0

bundle    cavo_usb3

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’esterno:}

Uno sguardo all’esterno:

Dopo aver liberato il MiniStation dal suo sacchetto di plastica notiamo che un ulteriore film plastico protegge la scocca lucida da eventuali graffi. Questo film però rappresenta solo una protezione di stoccaggio, ovvero protegge l’unità durante la manipolazione per le operazioni di imballaggio eseguite in fabbrica. La toglierete sicuramente in men che non si dica per gustare appieno dell’estetica del disco.

drive_film_protettivo

Un particolare che ci affascina è la ridotta dimensione di questa unità; misura 77×114 mm per uno spessore di 14 mm. Siamo molto vicini alla dimensione effettiva di un disco da 2,5″, poco di più. Immaginiamo subito che i tecnici giapponesi abbiano fatto un lavoro di miniaturizzazione dell’interfaccia non indifferente. Ma su questo argomento torneremo in seguito.

L’unità ha un aspetto molto sobrio ed elegante, gradevole alla vista. La sua superficie lucida è molto attraente anche se, come facilmente immaginabile, ha un’elevata propensione a macchiarsi con l’impronta delle dita. In questo ambito avremmo gradito nel bundle anche una pezzolina in microfibra per la pulizia della scocca.

drive_1    drive_2

drive_3

Come avrete notato sul retro dell’unità è presente un solo connettore di tipo USB 3.0 Micro-B da cui viene presa anche l’alimentazione per il disco, nessuna alimentazione supplementare prevista. Il cavo USB 3.0 fornito in dotazione è abbastanza corto ed il collegamento potrebbe essere problematico per chi non possiede sul pc desktop delle connessioni USB 3.0 frontali, mentre nell’utilizzo con pc portatili la cosa è ininfluente.

Una caratteristica che ci è piaciuta è la diversa illuminazione del led di stato dell’HDD che diventa di colore blu quando l’unità è connessa in USB 3.0 e diventa verde quando connessa in USB 2.0.

hd_pctu3    hd_pctu3_green

La pagina ufficiale del prodotto sul sito Buffalo è qui.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’interno:}

Uno sguardo all’interno:

Incuriositi dalle dimensioni ridotte del case del MiniStation non abbiamo resistito ed abbiamo aperto l’unità per dare uno sguardo al suo interno. Il case è composto da due semigusci uniti tra di loro da linguette di plastica ad incastro. L’operazione non è stata estremamente difficoltosa.

Dopo aver aperto il case troviamo l’unità HDD interna racchiusa in un telaietto metallico composto da un lamierino molto leggero.

interno_1

La parte superiore del telaio è semplicemente inserita con blocchi a slitta e smontarla è veramente semplice. Per liberare l’HDD dal telaio, invece, occorre smontare 4 vitine laterali. Dopo aver rimosso il telaietto metallico scopriamo il segreto delle dimensioni così contenute: l’interfaccia di collegamento SATA II/USB 3.0 è quanto di più piccolo ci sia mai capitato di vedere finora.

interno_2    interno_3

interno_esploso

L’unità HDD fornita in dotazione è prodotta dalla Seagate ed è il modello Momentus 5400.2 ST9500325AS dalla capacità di 500 GB, velocità di rotazione dei piatti di 5.400 rpm ed una cache da 8MB. Riportiamo di fianco alla foto del disco le principali caratteristiche dichiarate da Seagate.

hdd_seagate    caratteristiche-HDD

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo ai dettagli:}

Uno sguardo ai dettagli:

Dopo aver aperto il case del MiniStation ed aver disassemblato il telaietto interno accediamo al componente che ha contribuito a determinare dimensioni esterne dell’unità così esigue, ovvero la minuscola scheda che contiene l’elettronica per convertire i segnali da interfaccia SATA II dell’HDD al protocollo USB 3.0/2.0. Il lavoro svolto dai tecnici giapponesi è notevole, l’interfaccia è davvero minuscola e i componenti sono assemblati in maniera eccellente.

scheda_interfaccia_1    scheda_interfaccia_2

Il chip deputato alla conversione da SATA II a USB 3.0/2.0 è di produzione Fujitsu e si tratta del MB86C31 USB 3.0-SATA Bridge IC. Questo componente è in grado di collegare dispositivi USB 3.0 con interfacce SATA, ATA e ATAPI. La sua interfaccia USB 3.0 fornisce i dati ad altissima velocità di trasferimento fino a 5Gbps tra il PC host e dispositivi di storage SATA come come hard disk, SSD e Blu-ray.

scheda_interfaccia_3

BM86C31BlockDiagram    Mb86C3xSystemDiagram

Dal lato opposto troviamo un componente della AMIC, il chip A25LS5120-F, che è la Flash Memory contenente il firmware di gestione dell’interfaccia.

scheda_interfaccia_4

{jospagebreak_scroll title=Software in dotazione:}

Software in dotazione:

Dopo aver curiosato all’interno del Buffalo MiniStation è giunto il momento di provarlo sul campo. Come prima cosa connettiamo l’unità al nostro pc ed andiamo a verificare il software fornito in dotazione. All’interno dell’unità troviamo dei file ed un eseguibile che lanciato ci guida al primo utilizzo.

software-Installazione

Clicchiamo su avvia installazione e ci compare subito una schermata che ci da tre scelte. Essendo il primo utilizzo dell’unità scegliamo la prima opzione.

software-Setup

Il disco esce di fabbrica formattato in FAT32 ed è la scelta da lasciare nel caso l’unità venga utilizzata in ambiente Apple. Se scegliamo la formattazione in NTFS un’utility si occuperà, in maniera completamente automatica, di trasferire i file contenuti sul MiniStation in una cartella temporanea, formatterà il disco in NTFS e poi riposizionerà i file sul MiniStation. Dopo la formattazione il processo di setup continuerà automaticamente.

software-Setup-procedure    software-ntfs-format

Dopo la formattazione ci viene proposta la schermata dove possiamo scegliere quali software installare. I software TurboPC e TurboCopy provvedono al caching dei dati in transito, nella memoria di sistema, per accellerare le operazioni di lettura/scrittura. Il software Backup Utility ci permetterà di sincronizzare/salvare i dati più importanti tra il pc e la MiniStation e poi viene fornito un software per creare un Ramdisk, ovvero utilizzare parte della ram del pc come se fosse un disco rigido. L’utilità di tale soluzione consiste, ad esempio, nello spostare i file temporanei del browser internet o del pc stesso in questa porzione di memoria che è sicuramente di veloce accesso e si avrà la garanzia della cancellazione dei dati temporanei ad ogni spegnimento del pc.

software-buffalo-tools

Dopo aver installato tutti i software una finestra ci informa che tutte le utility saranno accessibili direttamente dal desktop, tramite una barra di accesso veloce posizionata nell’angolo in alto a destra.

software-Fine-Installazione

A questo punto il processo di installazione è completo. Non ci resta che provare l’unità sul campo e verificarne, tramite bench sintetici, la bontà prestazionale.

software-fine-setup

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}

Sistema di Prova e Metodologia di Test:

Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel H55, di produzione ASRock, in particolare è stato scelto il modello H55M/USB3-Rev.2, processore I3 550 da 3,2 GHz e 8GB di ram G.Skill DDR3 RipJawsX F3-12800CL9D. Il controller USB 3.0 onboard è prodotto dalla Fresco Logic, modello FL1000G aggiornato con gli ultimi driver disponibili.

sistema

La scelta di una piattaforma di livello consumer è stata dettata dalla necessità di verificare come la MiniStation si sarebbe comportata nella fascia di mercato che più probabilmente sarà attratta da questo tipo di unità.

Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. La MiniStation è stata testata sia collegandola ad una porta USB 3.0 e sia collegandola ad una USB 2.0, in modo da osservare ancor meglio le differenze tra i due protocolli. Durante le fasi di test sono stati disabilitati tutti i software di caching per avere dei risultati aderenti alle reali prestazioni offerte dall’unità.

Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.

Per verificare le prestazioni del prodotto ci siamo avvalsi dei seguenti software:

  • AS SSD Benchmark 1.6.4067.34354;
  • Crystal Disk Mark 3.0.1 x64;
  • ATTO Disk Benchmark 2.46;
  • HD-Tune Pro 4.60;

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici: AS SSD Benchmark}

Benchmark Sintetici: AS SSD Benchmark

AS SSD Benchmark consente di effettuare svariate misurazioni sulla nostra unità di archiviazione (SSD, Hard Disk interno/esterno, PenDrive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale.

A test ultimato viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Oltre al test dei 4K, viene effettuato un test di lettura/scrittura Multi-Thread 4K, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma.

as-ssd-usb2    as-ssd-usb3

Sintesi dei risultati ottenuti:


Considerazioni:


Come vediamo dagli screen e dai grafici riassuntivi, il Buffalo MiniStation Portable USB 3.0 ha ottime prestazioni sia in lettura che in scrittura sequenziali. Il tempo di accesso, in considerazione del tipo di HDD montato, è da considerarsi buono. Il nuovo protocollo di trasmissione consente un deciso aumento delle performance. La nuova interfaccia USB 3.0, permette di ottenere una velocità, in lettura e scrittura sequenziale, maggiore di almeno due volte rispetto all’USB 2.0. Diversa la situazione, chiaramente, nelle letture e scritture random di file piccoli dove il limite fisico di un HDD meccanico interviene e ha poca rilevanza l’utilizzo di un’interfaccia più veloce.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici: Crystal Disk Mark}

Benchmark Sintetici: Crystal Disk Mark

Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo “MB/s”. Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

crystal-usb2    crystal-usb3

Sintesi dei risultati ottenuti:



Considerazioni:


Ancora una volta, il Buffalo MiniStation Portable USB 3.0 ha buone prestazioni sia in lettura che in scrittura sequenziali. Il nuovo protocollo di trasmissione consente, anche in questo caso, un deciso aumento delle performance di trasferimento, quantificabile in oltre due volte superiore in scrittura e in lettura sequenziale, rispetto alla vecchia interfaccia USB 2.0. Anche in questo test si evidenziano i limiti legati alla natura meccanica dell’HDD nelle letture e scritture random di file piccoli.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici: ATTO Disk Benchmark}

Benchmark Sintetici: ATTO Disk Benchmark

ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

atto-usb2    atto-usb3

Sintesi dei risultati ottenuti:


Considerazioni:


Anche ATTO Disk Benchmark mostra in maniera evidente le ottime prestazioni velocistiche del Buffalo MiniStation Portable USB 3.0, oltre che le differenze tra i due protocolli di trasmissione. E’ facile notare come l’interfaccia USB 2.0 limiti nettamente le prestazioni del dispositivo.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici: HD Tune Pro}

Benchmark Sintetici: HD Tune Pro

HD-Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. E’ possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.

Nelle prove che seguono, vi mostriamo i risultati ottenuti nei vari benchmark inclusi in questo programma. I risultati sono espressi, a seconda del test, in MB/s oppure in IOPS “operazioni input e output al secondo”.

hd-tune-usb2    hd-tune-usb3

hd-tune-random-access-usb2    hd-tune-random-access-usb3

Sintesi dei risultati ottenuti:



Considerazioni:


La nuova interfaccia di trasmissione consente ancora una volta di sfruttare le qualità messe a disposizione dal Buffalo MiniStation Portable USB 3.0. Le prestazioni in lettura sono di buon livello. Purtroppo non è stato possibile condurre prove in scrittura, perchè il programma non lo consente in presenza di partizioni sull’unità.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni}

Conclusioni:

hw-legend-gold

Prestazioni:quattro
Desing/Ergonomia:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

Buffalo, con questo MiniStation Portable USB 3.0 Hard Drive, ci ha piacevolmente colpiti. L’oggetto ha una linea accattivante e le dimensioni davvero ridotte ne fanno sicuramente un must per chi ha borse piccole e la necessità di un’unità portatile dalle dimensioni contenute ma con una buona capacità.

La dotazione software è come sempre nella tradizione Buffalo molto completa e tutti i tool presenti danno un valore aggiunto non trascurabile. Difficile aver bisogno di acquistare software di terze parti per la gestione dell’unità e dei backup dei nostri dati.

Dal punto di vista della dotazione accessori ci saremmo aspettati, considerando la delicata superficie lucida del case del MiniStation, che fosse presente nella confezione una costodia protettiva per il trasporto ed un panno in microfibra per la pulizia ordinaria dalle impronte.

La qualità costruttiva interna è ottima, la miniaturizzazione della scheda di interfaccia è stata eseguita con un eccellente sistema di lavorazione, non sono presenti imperfezioni degne di nota.

Le prestazioni sono buone in ambito di letture e scritture sequenziali, risultano evidenti le maggiori prestazioni (almeno il doppio) rispetto alla connessione in USB 2.0. In ambito di letture e scritture random il vero collo di bottiglia è rappresentato dall’HDD meccanico e comunque l’unità garantisce prestazioni in linea a prodotti similari.

Abbiamo testato il MiniStation anche con un utilizzo normale “dayli” senza l’ausilio di bench, trasferendo file di diverse dimensioni, eseguendo backup e leggendo file multimediali di grandi dimensioni senza avere nessun problema di sorta e con buona velocità.

La MiniStation è disponibile presso i maggiori rivenditori ad un prezzo medio di circa 84,50 euro iva compresa.


Pro:

  • Ottima qualità costruttiva;
  • Ottimi materiali usati;
  • Peso molto contenuto;
  • Dimensioni ridotte;
  • Prestazioni complessive buone;
  • Grande spazio di archiviazione.

Contro:

  • Cavo USB corto;
  • Mancanza di una custodia per il trasporto e di un panno in microfibra per la pulizia.

Potete seguire il Thread Ufficiale sul nostro forum.

Si ringrazia Buffalo Technology per il sample fornitoci.

Staff di HW Legend

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