OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe 512GB [SSDM2PCIEHP512G]


Le periferiche di memorizzazione di tipo SSD (Solid State Drive) appartengono ormai alla nostra quotidianità e gli utenti che le hanno provate almeno una volta difficilmente tornano su un’unità tradizionale di tipo meccanico per quanto riguarda il disco principale di sistema, ovvero quello che contiene il sistema operativo ed i principali programmi o giochi. Con il passare del tempo abbiamo assistito alla commercializzazione di unità non soltanto contraddistinte da una sempre maggiore affidabilità, aspetto di fondamentale importanza quando si parla della sicurezza dei dati personali, ma anche e soprattutto caratterizzate da prestazioni velocistiche sempre più importanti. Tra questi prodotti spiccano senza dubbio quelli basati sul sempre più diffuso Form-Factor M.2/NGFF e protocollo NVMe (Non-Volatile Memory Express), capaci non soltanto di garantire un livello prestazionale di gran lunga più elevato rispetto alle più tradizionali unità Serial ATA, ma soprattutto di integrarsi nel migliore dei modi anche all’interno dei moderni PC, Ultrabook e Mini-PC, viste le esigue dimensioni e l’assenza di cavi di collegamento. Nell’articolo che vi proponiamo quest’oggi andremo ad analizzare le caratteristiche tecniche e prestazionali della nuova proposta della statunitense OCPC Gaming dedicata al mercato consumer ed appartenente alla famiglia di prodotti High Performance, linea che si colloca nella fascia intermedia dell’offerta del marchio. Il modello che andremo ad osservare, oltre a sfruttare un’interfaccia di tipo PCIe 3.0 x4, prevede un formato di tipo M.2 Type-2280, una generosa capacità di archiviazione pari a 512GB e l’utilizzo di componentistica di buon livello, a cominciare da un controller Silicon Motion SM2263XT di ultima generazione, fino ad arrivare a delle NAND Flash 3D TLC (Triple Level Cell) a 64-Layer prodotte da YMTC. Non ci resta che analizzare il disco e ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.

OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe 512GB [SSDM2PCIEHP512G] – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5



OCPC è un marchio statunitense che dal 2007 propone componenti innovativi e ad alte prestazioni dedicate al mercato gaming e non solo. Specializzato in moduli di memoria ad elevate prestazioni, unità allo stato solido (SSD), schede grafiche basate su GPU NVIDIA ed AMD, e accessori dedicati al gaming, i suoi prodotti sono la scelta di overclocker, appassionati e giocatori di tutto il mondo.

Basandosi sulla filosofia di innovazione intelligente, conoscenza del mercato e operazione in tempo reale, l’azienda continua, giorno dopo giorno, ad identificare le esigenze degli appassionati, fornendo soluzioni competitive e di qualità. Per maggiori informazioni consultate il sito web OCPC Gaming.

[nextpage title=”Confezione e Bundle”]

La confezione prevista dall’azienda americana per questa unità SSD si presenta elegante e decisamente gradevole alla vista, seppur con un design che potremmo definire del tutto minimalista. Le dimensioni, anche in considerazione del fattore di forma adottato (M.2 Type-2280), sono del tutto contenute.

Il cartoncino utilizzato appare sufficientemente robusto e contraddistinto da una finitura superficiale opaca. La colorazione di base è scura, sulla quale spicca una grafica grigia e bianca. Nella parte frontale domina un’immagine in dimensioni quasi reali del disco, dalla quale è possibile apprendere la serie di appartenenza del prodotto, nello specifico la nuova linea High Performance.

Non mancano numerose informazioni utili, tra le quali la capacità di archiviazione prevista (in questo caso pari a 512GB), la tipologia di interfaccia e protocollo utilizzati (NVMe), l’immancabile marchio aziendale ed il contatto telefonico dedicato al supporto tecnico su territorio americano.

Nella parte inferiore, inoltre, troviamo l’indicazione circa la presenza di una copertura in garanzia della durata di 3 anni, a testimonianza degli elevati standard qualitativi previsti dal produttore.

Posteriormente viene ripreso lo stilema grafico che già abbiamo osservato. A causa delle ridotte dimensioni della confezione non potevamo certo aspettarci chissà quale quantitativo di dati tecnici, tuttavia, il produttore, ha previsto una piccola tabella riassuntiva di quelle che sono le più significative specifiche del prodotto, a cominciare dall’interfaccia (PCIe NVMe M.2), il range consigliato per quanto riguarda le temperature operative (da -40°C a +85°C), fino ad arrivare alle prestazioni velocistiche di cui è capace l’unità, pari nello specifico, a 1.800 MB/s e 1.500 MB/s rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale.

Nella parte inferiore è collocata una piccola etichetta adesiva riportante il codice seriale del prodotto; poco più in basso osserviamo i principali loghi delle certificazioni ottenute.

Aprendo la confezione ed estraendone il contenuto notiamo con piacere che l’azienda ha prestato molta cura al trasporto dell’unità, adagiandola all’interno di uno stampo in materiale anti-urto, opportunamente sagomato per non consentirne il movimento al suo interno e, di conseguenza, evitarne qualsiasi tipo di danneggiamento.

L’azienda non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta estremamente curato e consente fin da subito di apprendere le principali informazioni sul prodotto. Siamo ora pronti per dare uno sguardo alle specifiche tecniche del nuovo drive OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB.

[nextpage title=”Specifiche Tecniche e Funzionalità Esclusive”]

La nuova linea di prodotti High Performance NVMe della statunitense OCPC Gaming si rivolge a tutti coloro che ricercano un’unità SSD PCIe M.2 dal costo estremamente competitivo pur senza rinunciare a performance in lettura e scrittura del tutto convincenti.

Le unità appartenenti a questa nuova linea, infatti, sono in grado di offrire prestazioni triple rispetto agli SSD SATA tradizionali, con tempi di caricamento più rapidi e a fronte di consumi energetici e valori termici inferiori.

Il produttore prevede la commercializzazione di ben cinque modelli, differenziati esclusivamente per quanto riguarda la capacità e, di conseguenza, le pure prestazioni velocistiche.

Alla base dell’offerta troviamo una versione da 128GB, contraddistinta da una velocità pari a 1.500MB/s e 600MB/s, rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale, e 182.000 IOPS in scrittura random con pattern 4K. Seguono i modelli più capienti, da 256GB, 512GB, 1TB e ben 2TB, accreditati di prestazioni superiori sia in lettura che in scrittura.

Tutte le unità si basano sul controller multi-canale di ultima generazione SM2263XT di Silicon Motion, realtà che negli ultimi tempi sta guadagnando notevoli quote di mercato grazie alle partnership con aziende del calibro di Intel, Micron/Crucial e SanDisk.

Questo controller, oltre che supportare pienamente la più recente specifica 1.3 del protocollo NVMe (Non-Volatile Memory Express), implementa tutta una serie di tecnologie mirate alla salvaguardia dello stato di salute dell’unità e dei dati in essa contenuti.

Tra queste citiamo funzioni di crittografia automatica con supporto alla protezione dei dati end-to-end mediante tecnologia crittografica hardware con chiave di criptazione AES a 256-bit tramite protocollo Opal Trusted Computing Group (TCG) 2.0. Questa nuova serie implementa, inoltre, supporto al Real Time Full-Disk Encryption (FDE).

Per quanto riguarda, invece, le NAND Flash, la scelta è ricaduta, per ovvie ragioni, su delle 3D TLC (Triple Level Cell) da 1.024Gbit, prodotte dall’asiatica YMTC.

Queste particolari memorie sono realizzate utilizzando un’architettura a 64 strati di celle impilati verticalmente, anziché cercare di ridurre la lunghezza e la larghezza delle celle per rientrare nei moderni fattori di forma compatti. Il risultato è una densità maggiore, una resa migliorata in termini di prestazioni ed un consumo energetico sensibilmente più contenuto.

Per questa gamma di prodotti è stato scelto il recente formato M.2/NGFF, nello specifico con fattore di forma di tipo 2280 (80mm di lunghezza), così da assicurare la massima compatibilità e facilità di installazione, specialmente in ambito portatile, all’interno dei moderni e sempre più compatti Ultrabook, o in sistemi PC SFF (Small Form Factor). Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche complete, così come dichiarate dal produttore:

Grazie alla sua professionalità ed agli elevati standard produttivi adottati, OCPC Gaming accredita l’intera linea High Performance NVMe di un MTBF (tempo medio prima di un potenziale guasto) pari a ben 1,8 milioni di ore, oltre che di una copertura in garanzia della durata di ben 3 anni (previa registrazione del prodotto). Ulteriori informazioni sono disponibili nella pagina ufficiale del prodotto, accessibile questo indirizzo.

[nextpage title=”Uno sguardo da vicino”]

La nuova unità OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB di capacità appare davvero molto compatta e si basa su un fattore di forma di tipo M.2 Type-2280, che prevede, di conseguenza, una larghezza pari a 22mm ed una lunghezza massima di appena 80mm. Il PCB, di colore blu, è di tipo multistrato a doppia faccia, con uno spessore tale da restituire un’ottima rigidità.

Possiamo osservare che, in questo specifico modello, tutti i vari componenti sono montati esclusivamente su una faccia del circuito stampato, opportunamente disposti in modo da ottenere un layout generale molto pulito ed ordinato. Il lato opposto, infatti, verrà popolato solamente nel modello più capiente previsto dal produttore americano (2TB). Le saldature non presentano sbavature e sono di ottima fattura, a conferma degli elevati standard qualitativi adottati in fase di produzione.

Nella parte anteriore dell’unità possiamo notare un sottile heat-spreader in alluminio di colore nero con inserti bianco/blu/rosso che oltre a conferire una certa eleganza al prodotto, consentono di distinguere a colpo d’occhio la famiglia di appartenenza ed il modello.

Nella parte posteriore trova posto un’etichetta adesiva riportante il modello preciso del prodotto, con relativi numeri di serie, e un codice a barre bidimensionale (QR Code) che, se scansionato, rimanderà direttamente alla pagina web dedicata al prodotto.

La nuova linea High Performance NVMe si basa sul controller “DRAM-Less” di ultima generazione SM2263XT di Silicon Motion. Questo controller TFBGAa288 contatti, di tipo multicanale a 4 vie, offre pieno supporto sia alle NAND Flash TLC/QLC basate su standard ONFI (Open NAND Flash Interface) 3.0/4.0 e Toggle 2.0/3.0.

Per ciò che riguarda l’interfaccia viene assicurata la piena conformità verso lo standard PCIe Gen3 con banda massima teorica pari a ben 32Gb/s (sfruttando quattro linee di terza generazione), nonché verso la specifica 1.3 del protocollo NVMe (Non-Volatile Memory Express).

Al pari di altri modelli del marchio anche questa nuova variante abbandona il supporto al tradizionale BCH Error Correction Code (ECC) per la correzione dei dati, in favore del più recente e potente Low-Density Parity-Check (LDPC). La nuova logica di correzione degli errori messa a punto da Silicon Motion, denominata NAND Xtend ECC Technology, combina una decodifica a livello hardware con una a livello software, implementando un ulteriore livello di protezione dei dati denominato RAID Data Recovery.

A garanzia della massima sicurezza dei dati, è pienamente supportata la codifica con chiave di criptazione AES a 256-bit tramite protocollo Opal Trusted Computing Group (TCG). Questa nuova serie implementa, inoltre, supporto al Real Time Full-Disk Encryption (FDE).

Il recupero delle prestazioni è garantito dalla tecnologia TRIM (nei sistemi operativi compatibili che ne fanno uso) e da un Garbage Collection avanzato, attivato automaticamente durante gli stati idle dell’unità. Non mancano, infine, funzionalità avanzate per il massimo risparmio energetico in tutte quelle situazioni di scarso o non utilizzo del drive, come le tecnologie Device Sleep (DEVSLP) e PHY Sleep, perfette per consentire una maggiore durata della batteria dei notebook pur mantenendo un’elevata reattività, grazie ai brevissimi tempi di ripresa. Riportiamo uno schema a blocchi in cui sono riassunte le principali caratteristiche tecniche del nuovo SM2263XT:

Il pettine di collegamento M.2/NGFF, trattandosi di un’unità conforme al protocollo NVMe (Non-Volatile Memory Express), è di tipo M-Key (possiamo infatti notare la singola tacca). Consigliamo quindi di fare sempre riferimento al manuale utente o alle specifiche tecniche riportate sulla pagina web della propria scheda madre in maniera da evitare l’insorgere di eventuali problemi di compatibilità.

Per quanto riguarda, invece, le NAND Flash, come già anticipato, troviamo delle 3D TLC (Triple Level Cell) prodotte dall’asiatica YMTC. Queste particolari memorie, prodotte con processo litografico a 20nm, sono realizzate utilizzando un’architettura a 64 strati di celle impilati verticalmente, anziché cercare di ridurre la lunghezza e la larghezza delle celle per rientrare nei moderni fattori di forma compatti.

Il risultato è una densità maggiore, una resa migliorata in termini di prestazioni ed un consumo energetico ben più contenuto rispetto alle NAND tradizionali di tipo planare. Precisamente, nel modello in esame, troviamo quattro moduli identici collocati su un solo lato del PCB, serigrafati CA7AG64A0A e contraddistinti da una densità di 1.024Gbit (128GB) ciascuno.

[nextpage title=”Crystal Disk Info, Capacità del disco”]

Con l’ausilio del software Crystal Disk Info 8.12.12 riusciamo ad estrapolare numerose informazioni sul nuovo OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB, in particolare sulle funzioni supportate, sullo stato di efficienza del disco, sul tipo di interfaccia utilizzata (PCIe Gen3 x4) e sulla versione di firmware a bordo.

L’unità è giunta in redazione con già a bordo la versione più recente resa disponibile, vale a dire la T0928A0. Come abbiamo osservato nel capitolo precedente l’unità SSD implementa il pieno supporto al protocollo NVMe 1.3.


Con la funzione di Windows “Proprietà”, accessibile semplicemente cliccando con il tasto destro mouse sul nostro disco rigido, andiamo a verificarne la capienza totale. A tal proposito è opportuno specificare che i sistemi operativi Windows utilizzano una misurazione di capienza diversa dai vari produttori. Questi ultimi misurano la capacità dei loro dischi in miliardi di byte mentre Windows continua a leggere le capacità usando una notazione antecedente a quelle stabilite nel dicembre 1998 dallo IEC, per cui i valori sono:


  • Un kilobyte (ko) = 210 bytes = 1024 bytes;
  • Un Megabyte (Mo) = 220 bytes = 1024 ko = 1 048 576 bytes;
  • Un Gigabyte (Go) = 230 bytes = 1024 Mo = 1 073 741 824 bytes;
  • Un Terabyte (To) = 240 bytes = 1024 Go = 1 099 511 627 776 bytes.

Quindi, in considerazione della tabella sopra esposta, la capienza calcolata dal sistema operativo, approssimata per difetto, deriva dal seguente calcolo:


  • 975.575.552 bytes / 1.073.741.824 bytes = 476,814 GB -> 476 GB.

Passiamo ora alla descrizione del sistema di prova e della metodologia di test adottata per i nostri test sul disco.

[nextpage title=”Sistema di Prova e Metodologia di Test”]

La piattaforma utilizzata per le nostre prove prevede l’utilizzo di una scheda madre dotata di chipset AMD X570 prodotta da ASRock. In particolare è stato scelto il modello X570 Phantom Gaming X, un prodotto espressamente progettato per soddisfare non soltanto i videogiocatori più esigenti, ma anche gli appassionati di overclocking.

Come processore è stato scelto un modello AMD appartenente alla recente famiglia Vermeer, precisamente il Ryzen 9 5950X 16C/32T, mantenuto entro le specifiche del produttore

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit DDR4 prodotto da G.Skill da 32GB di capacità assoluta e pieno supporto Dual-Channel, nello specifico il modello Trident Z F4-3200C14D-32GTZR. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 3.200MHz 14-14-14-34 a 1.35v. Un riassunto della configurazione di prova è riportato nella tabella sottostante:

Il sistema operativo, Microsoft Windows 11 Pro X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 21H2 – build 22000.318).


Per verificare le prestazioni dell’unità ci siamo avvalsi dei seguenti software:


  • AS SSD Benchmark v2.0.7316.34247;
  • Crystal Disk Mark X64 v8.0.4;
  • ATTO Disk Benchmark v3.05;
  • HD Tune Pro v5.75 (*);
  • PCMark 8 Professional Edition v2.10.901;
  • PCMark 10 Professional Edition v2.1.2525;
  • Anvil’s Storage Utilities 1.1.0 (2014).

(*) Specifichiamo che per il test HD Tune Pro v5.75 abbiamo eseguito sia test in lettura che in scrittura. Nei test in lettura l’unità è stata testata in tre diverse condizioni:


  • Disco vuoto;
  • Disco pieno al 50%;
  • Disco pieno al 100%.

I dati utilizzati per la simulazione del disco pieno al 50% e al 100% sono stati scelti tra quelli più comunemente utilizzati, per cercare di riprodurre uno scenario il più possibile vicino a quello di un utente che acquista l’unità e la utilizza come disco primario nel proprio sistema. Quindi è stato installato un sistema operativo e poi sono stati inseriti file musicali, immagini, video, file di tipo office, etc.

N.B: Durante tutta la sessione di test NON abbiamo mai eseguito un Secure Erase, quindi tutti i dati sono relativi al disco durante un normale utilizzo. Dopo aver tolto il disco dalla confezione è stata eseguita la prima batteria di test ed in seguito è stata rieseguita per tre volte iniziando a valutarne i dati, prendendo come risultato quello più vicino alla media dei rilevamenti.

[nextpage title=”Benchmark Sintetici: AS SSD Benchmark “]

AS SSD Benchmark consente di effettuare svariate misurazioni sulla nostra unità di archiviazione (SSD, Hard Disk interno/esterno, PenDrive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale.

A test ultimato viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Oltre al test dei 4k, viene effettuato anche un test lettura/scrittura Multi-Thread 4k, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma.


Standard Benchmark:




Copy Benchmark:




Il test AS SSD si basa sull’utilizzo di dati non comprimibili ed è uno dei più ostici nel settore degli SSD. Il nuovo OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB ha espresso performance più che soddisfacenti sia in lettura che in scrittura.

Positivo anche il responso sul numero di IOPS anche sui file con dimensione di 4KB, test critico per la maggior parte degli SSD, dove il disco conferma sostanzialmente quanto dichiarato dal produttore. Ottimi anche i risultati nei test di copia, dove il disco si dimostra pienamente all’altezza delle aspettative in tutte le simulazioni previste.

[nextpage title=”Benchmark Sintetici: Crystal Disk Mark “]

Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.


Dati Comprimibili:



Dati Non Comprimibili:




Il Crystal Disk Mark mette senza dubbio in evidenza le ottime potenzialità del OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB. Osservando attentamente i risultati ottenuti notiamo valori fedeli alle specifiche dichiarate dal produttore, con velocità di trasferimento di poco superiori ai 1.700MB/s e 1.470MB/s rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale Q8T1.

L’unità si è ottimamente comportata, non facendo praticamente alcuna distinzione nel trattamento dei dati, siano questi di tipo comprimibile o meno. I numeri espressi dal test sintetico, infatti, restano praticamente invariati tra le due tipologie di test ed esprimono un eccellente livello prestazionale. Più che buoni, nonché pienamente all’altezza delle aspettative, anche i risultati in termini di operazioni I/O al secondo.

[nextpage title=”Benchmark Sintetici: ATTO Disk Benchmark “]

ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

È sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con pattern dati di diverse dimensioni, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


Standard Benchmark:




In questo test vengono evidenziate buone prestazioni nonostante l’unità preveda l’utilizzo di un controller Silicon Motion di ultima generazione privo di memoria cache a suo servizio (DRAM-Less per l’appunto). Le velocità di lettura e scrittura assumono valori importanti già con file campione di dimensioni ridotte per poi divenire pressoché costanti e sempre al massimo dei valori che l’unità riesce ad esprimere.

Le prestazioni ottenute si dimostrano di buon livello e del tutto compatibili con quelle che sono le specifiche dichiarate, superando in più di un’occasione i 1.700MB/s in lettura e i 1.500MB/s in scrittura.

[nextpage title=”Benchmark Sintetici: HD Tune Pro”]

HD-Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. È possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.

Nelle prove che seguono, vi mostriamo i risultati ottenuti nei vari benchmark inclusi in questo programma. I risultati sono espressi, a seconda del test, in MB/s oppure in IOPS (operazioni input e output al secondo).


Benchmark in Lettura – Disco Vuoto



Benchmark in Lettura – Disco Pieno (50%)



Benchmark in Lettura – Disco Pieno (100%)



Benchmark in Scrittura




Nei test di lettura eseguiti in varie condizioni di saturazione del nuovo OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB emerge un comportamento nel complesso positivo, con prestazioni di trasferimento che non risentono in maniera eccessiva dell’aumento della quantità di dati presenti. Siamo fiduciosi che un intervento a livello firmware da parte del produttore possa contribuire a migliorare ulteriormente tale situazione.

Visto l’utilizzo, da parte del programma, di pattern file di dimensioni contenute, l’unità non riesce per ovvie ragioni ad esprimere al meglio le proprie potenzialità, restituendo un livello prestazionale sensibilmente inferiore rispetto ai valori dichiarati.

L’unità esprime buoni risultati anche in termini di operazioni I/O al secondo, mostrando un livello di performance complessive più che dignitoso. Il tempo di accesso si dimostra più che buono.

[nextpage title=”Benchmark Sintetici: Futuremark PCMark 8 e PCMark 10″]

PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, e Storage).

Per le nostre prove ci siamo affidati alle ultime due versioni del programma (PCMark 8 e PCMark 10 in edizione Professional), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni dell’unità in esame. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo la raccolta di benchmark riguardanti, nello specifico, l’unità di archiviazione.


PCMark 8 – Storage Benchmark




PCMark 10 – Data & Quick System Drive Benchmark




I punteggi ottenuti risultano complessivamente più che positivi ed allineati a quelli tipici di altre unità aventi caratteristiche tecniche similari alla soluzione messa a punto da OCPC Gaming. Il nuovo HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB, infatti, è stato in grado di esprimere valori più che soddisfacenti in tutti i singoli test delle suite, dimostrandosi pienamente in linea con le aspettative.

[nextpage title=”Benchmark Sintetici: Anvil’s Storage Utilities”]

Anvil’s Storage Utilities è un software scritto da un giovane ed intraprendente programmatore norvegese, molto semplice da utilizzare ed è un potente strumento progettato al fine di fornire un mezzo di valutazione delle prestazioni dei Solid State Drive o Hard Disk Drive.

Per l’esecuzione dei nostri test ci siamo basati sulle impostazioni di default, ovvero quelle selezionate all’installazione del software, con una base di dati comprimibili e non comprimibili.


Dati Comprimibili:



Dati Non Comprimibili:




Alla stessa stregua dei risultati precedentemente ottenuti anche in con questo programma il disco di OCPC Gaming ha espresso prestazioni più che buone, seppur leggermente inferiori a quelle dichiarate, sia in lettura che in scrittura.

Così come già osservato con il Crystal Disk Mark l’unità, dotata di controller SM2263XT di Silicon Motion, sembra non fare alcuna distinzione nel trattamento dei dati (comprimibili o non comprimibili). Interessanti, oltre che di ottimo livello, anche il numero di operazioni di I/O eseguite al secondo e i tempi di accesso.

[nextpage title=”Conclusioni”]



Oggi abbiamo avuto il piacere di analizzare quella che potremmo definire una valida soluzione per tutti coloro che ricercano un’unità SSD PCIe dalle performance convincenti ed affidabilità nel tempo, pur senza rinunciare ad un prezzo particolarmente competitivo.

Il nuovo OCPC HP SSD M.2 NVMe PCIe da 512GB utilizza il pratico formato M.2/NGFF, nello specifico con fattore di forma di tipo 2280 (80mm di lunghezza), così da assicurare la massima compatibilità e facilità di installazione, specialmente in ambito portatile, all’interno dei moderni e sempre più compatti laptop.

Il produttore americano prevede la commercializzazione di quattro differenti modelli, differenziati esclusivamente per quanto riguarda la capacità (128GB, 256GB, 512GB, 1TB oppure 2TB) e, di conseguenza le pure prestazioni velocistiche.

Nulla cambierà dal punto di vista della componentistica utilizzata, a cominciare dalle NAND Flash di tipo 3D 64-Layer TLC (Triple Level Cell) a 20nm dell’asiatica YMTC, sino ad arrivare al controller, che per tutta la linea sarà il recente Silicon Motion SM2263XT di ultima generazione, capace di assicurare la piena conformità verso lo standard PCIe Gen3 con banda massima teorica pari a ben 32Gb/s (sfruttando quattro linee di terza generazione), nonché verso il protocollo NVMe (Non-Volatile Memory Express) 1.3.

Troviamo un circuito integrato di tipo Low-Density Parity-Check (LDPC) dedicato alla correzione degli errori (ECC), oltre che a funzionalità avanzate come l’End-to-end Data Path Protection (ETEDPP) e l’Advanced Wear Leveling espressamente pensato per preservare le prestazioni anche in seguito ad usi particolarmente intensivi dell’unità. Inoltre, a garanzia della massima sicurezza dei dati, è pienamente supportata la codifica hardware con chiave di criptazione AES a 256-bit tramite protocolli Trusted Computing Group (TCG) Pyrite e Opal 2.0.

Il recupero delle prestazioni è garantito dalla tecnologia TRIM (nei sistemi operativi compatibili che ne fanno uso) e da un Garbage Collection avanzato, attivato automaticamente durante gli stati idle dell’unità. Non mancano, infine, funzionalità avanzate per il massimo risparmio energetico in tutte quelle situazioni di scarso o non utilizzo del drive, come le tecnologie Device Sleep (DEVSLP) e PHY Sleep, perfette per consentire una maggiore durata della batteria dei notebook pur mantenendo un’elevata reattività, grazie ai brevissimi tempi di ripresa.

L’esecuzione dei test sintetici ha mostrato un ottimo livello prestazionale del disco, con valori che in più di un’occasione hanno sensibilmente superato le specifiche di targa previste dal produttore, soprattutto nel trattamento di dati di tipo comprimibile, nel quale l’unità riesce a dare il meglio di sé. I protocolli implementati nel firmware messo a punto da OCPC Gaming, a salvaguardia delle performance, garantiscono un pieno recupero prestazionale. Tale situazione è apprezzabile maggiormente nell’utilizzo daily quando si scrivono e cancellano molti file dove non si evince un decadimento marcato delle prestazioni.

Durante tutta la fase di test e le svariate ore di utilizzo giornaliero (applicazioni office, game, multimedia) non si sono rilevati inconvenienti di sorta. La temperatura di esercizio si è infatti sempre mantenuta entro livelli più che accettabili (mediamente inferiori ai 60°C) e quindi non in grado di innescare l’intervento del Thermal Throttling che, come sappiamo, avrebbe comportato una drastica riduzione delle prestazioni velocistiche in maniera da non stressare eccessivamente le componenti e facilitare il più possibile lo smaltimento del calore.

Purtroppo assente un software proprietario dedicato alla gestione avanzata del disco. Non siamo a conoscenza se questo verrà rilasciato in futuro, in ogni caso avrebbe senz’altro fatto comodo non soltanto per accedere in tutta semplicità a funzioni come il Secure Erase dell’unità, ma anche solamente per effettuare un controllo periodico di firmware aggiornati e quant’altro.

Indubbiamente degna di nota, inoltre, è la presenza di una copertura in garanzia della durata di 3 anni (previa registrazione del prodotto), un valore certamente aggiunto che non fa altro che confermare la professionalità e gli elevati standard produttivi adottati dall’azienda americana sulla line-up High Performance NVMe dedicata al mercato consumer. Ricordiamo, infine, che l’intera linea è accreditata di un MTBF (tempo medio prima di un potenziale guasto) pari a ben 1,8 milioni di ore.


Pro:


  • Ottima qualità costruttiva;
  • Eccellente stabilità operativa;
  • Prestazioni velocistiche convincenti e spesso superiori ai valori di targa dichiarati;
  • NAND FLASH 3D 64-Layer TLC prodotte dall’asiatica YMTC;
  • Controller di ultima generazione Silicon Motion SM2263XT con supporto al protocollo NVMe 1.3;
  • Implementazione di ottime tecnologie per la sicurezza dei dati;
  • Buona capacità di archiviazione (pari a 512GB nel modello in esame);
  • Implementazione di ottime tecnologie per la sicurezza dei dati e la salvaguardia dello stato di salute del disco;
  • Ridotto degrado prestazionale in seguito all’utilizzo intensivo;
  • Accettabile impatto sulle prestazioni all’aumentare dei dati presenti sul disco;
  • Ridotte dimensioni e peso contenuto grazie al form-factor M.2 Type 2280;
  • Garanzia di 3 anni e MTBF di 1,8 milioni di ore.

Contro:


  • Mancanza di un software di gestione proprietario.

Si ringrazia per il campione fornitoci.


Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend


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