OCZ Vertex 460 SSD 240GB SATA III 6Gb/s [VTX460-25SAT3-240G]

001-ocz-vertex-460-copertinaOCZ Technology è senza ombra di dubbio l’azienda che in questi ultimi anni ha creduto nelle potenzialità messe a disposizione da un mercato in continua espansione quale quello delle unità allo stato solido, proponendo nel tempo interessanti offerte altamente variegate, capaci di soddisfare ogni tipologia di utenza. Proprio per questo, la recente dichiarazione di bancarotta aziendale ci ha colti del tutto impreparati, quasi come un fulmine a ciel sereno. Nonostante questo, comunque, la successiva acquisizione da parte di un colosso come Toshiba è certamente rassicurante e lascia ben sperare per il futuro. La nuova realtà, denominata OCZ Storage Solutions, potrà infatti beneficiare dell’enorme potenziale messo a disposizione da uno dei maggiori produttori mondiali di NAND Flash, riuscendo certamente a competere con più efficacia in un mercato finora dominato da colossi del calibro di Samsung ed Intel. Nell’articolo odierno analizzeremo le caratteristiche tecniche e prestazionali del nuovo drive ad alte prestazioni dedicato al mercato consumer, Vertex 460 con taglio pari a 240GB, dotato di controller OCZ (Indilinx) Barefoot 3 M10, interfaccia SATA III 6Gb/s ed ovviamente di NAND Flash Toggle proprietarie a 19nm. Non ci resta che analizzare il disco e ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.


OCZ Vertex 460 SSD 240GB SATA III 6Gb/s [VTX460-25SAT3-240G] – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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OCZ Technology, nasce nel 2000 a Sunnyvale, in California, specializzandosi fin da subito nella produzione di memorie RAM ad alte prestazioni. In breve tempo i suoi prodotti, anche grazie agli elevati margini di overclock, diventarono un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo.

L’azienda forte della reputazione e dell’esperienza accumulata decise quindi di ampliare la propria offerta introducendo anche alimentatori, unità flash (Pendrive USB, Memory Card), ventole, sistemi di raffreddamento (ad aria e phase change) e, nel corso del 2008 anche computer portatili.

Negli ultimi anni ha preferito focalizzarsi esclusivamente sulla produzione di unità allo stato solido (SSD), un mercato sicuramente in forte espansione in grado di portare, almeno sulla carta, profitti senz’altro maggiori.

Purtroppo però, la situazione ha avuto risvolti imprevedibili, al punto che, recentemente, probabilmente in seguito a scelte non proprio brillanti da parte della dirigenza, l’azienda si è trovata a dover dichiarare bancarotta, nel novembre 2013. Il colosso giapponese Toshiba ha fin da subito manifestato interesse nell’acquisizione degli assets del noto marchio americano, ufficializzando la conclusione della trattativa, per la cifra di 35 milioni di dollari, ad inizio 2014.

Nasce così una nuova sussidiaria denominata OCZ Storage Solutions – A Toshiba Group Company, una realtà che si preannuncia decisamente interessante e che di fatto appare estremamente vantaggiosa per entrambe le parti. Toshiba guadagna un posto di prim’ordine anche nel mercato consumer, oltre a quello Enterprise e OEM, in cui si è sempre focalizzata, mentre OCZ continuerà ad operare con buona autonomia, mantenendo brand e linee di prodotti, potendo però contare sull’enorme potenziale messo a disposizione da uno dei maggiori produttori mondiali di NAND Flash.

In questo modo, avendo a disposizione tutti i componenti utili direttamente “in casa”, dovrebbe essere relativamente facile competere con maggiore efficacia, per non dire ad armi pari, con colossi del calibro di Samsung ed Intel, attualmente leader indiscussi in questo settore di mercato.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale OCZ Storage Solutions – A Toshiba Group Company.

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Confezione e Bundle:


Il nuovo Vertex 460 è giunto nella nostra redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. Il design è come di consueto molto curato, il colore predominante è il grigio scuro e gli inserti lucidi conferiscono senz’altro un tocco di classe in più, che non guasta in prodotti di questo calibro.

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Le dimensioni contenute non devono trarre in inganno, la robustezza è veramente notevole ed è praticamente impossibile che il prodotto subisca qualsiasi tipo di danneggiamento in fase di trasporto. Nella parte frontale, oltre al logo dell’azienda, troviamo un’immagine che raffigura un’anteprima del drive contenuto, la serie di appartenenza e la capacità di archiviazione (240GB).

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Capovolgendo la confezione possiamo notare un elenco di quelli che sono i punti salienti che contraddistinguono il prodotto, tra cui citiamo il pieno supporto verso lo standard SATA III a 6Gb/s e verso la tecnologia TRIM, nonché l’adozione di NAND Flash di tipo MLC (Multi Level Cell).

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Non manca una breve descrizione dei principali vantaggi derivati dall’utilizzo di un’unità allo stato solido (SSD) rispetto ad un tradizionale disco rigido meccanico (HDD), purtroppo però solamente in lingua inglese. In basso sono presenti un paio di piccole etichette adesive riportanti i vari codici seriali del prodotto e il luogo di produzione dello stesso.

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Non manca, inoltre, la precisazione circa la durata della copertura della garanzia fornita dal produttore, pari a ben 3 anni.

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Dopo aver aperto la confezione notiamo che sia il disco che l’intero bundle forniti in dotazione, sono ben riposti in un materiale spugnoso anti-urto.

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Dapprima troviamo il drive, protetto all’interno di una tradizionale busta antistatica, le viti necessarie per il fissaggio, un simpatico sticker “I Love my SSD”, un manuale rapido di installazione, un foglio riportante le condizioni generali di garanzia e un pieghevole con il seriale necessario per poter scaricare una copia gratuita del famoso software Acronis True Image HD.

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Dall’altro lato troviamo un utilissimo adattatore in alluminio per il montaggio dell’unità in un classico vano da 3.5”, avvolto in una bustina di plastica trasparente.

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Questi è di colore nero ed appare certamente molto curato. Nella parte superiore è presente il logo dell’azienda, veramente molto bello a vedersi.

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Questo utile adattatore per slot 3,5” consente il montaggio dell’SSD nei computer desktop, infatti solo i più recenti case prevedono lo slot da 2,5” mentre in tutti gli altri è presente il form factory da 3,5”. La cura dei dettagli da parte di OCZ è stata veramente maniacale, infatti possiamo osservare particolari che solo un prodotto di classe enthusiasts è in grado di trasmettere.

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Gli SSD ormai da qualche tempo hanno preso piede, offrono prestazioni notevolmente superiori rispetto ai vecchi supporti meccanici. Dal loro arrivo sul mercato ad adesso il ribasso dei prezzi ne ha favorito la distribuzione, e queste unità vengono sempre più scelte per ospitare il sistema operativo dei PC. A seguire l’elenco completo della dotazione fornita:

  • 1x Adattatore per il fissaggio del drive in un vano da 3.5”;
  • 1x Kit di viti per il fissaggio dell’unità in uno slot da 2.5” o per fissarla all’adattatore;
  • 1x Kit di viti per il fissaggio dell’adattatore da 3.5” in un vano di pari dimensioni;
  • 1x Manuale d’istruzioni cartaceo con traduzione in varie lingue (tra cui l’italiano);
  • 1x Foglio illustrativo condizioni generali di garanzia in varie lingue (tra cui l’italiano);
  • 1x Pieghevole con codice di attivazione Acronis True Image HD;
  • 1x Sticker OCZ “I Love my SSD”.

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OCZ non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta decisamente curato e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto.

Il bundle fornito in dotazione risulta molto completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Ora siamo pronti per dare uno sguardo alle specifiche tecniche del nuovo drive OCZ Vertex 460.

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Specifiche Tecniche:


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La nuova serie di unità allo stato solido Vertex 460 prevede la commercializzazione in tre diversi tagli, nello specifico con capacità pari a 120GB, 240GB e 480GB. Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche e prestazionali del modello con capacità di 240GB come dichiarate dal produttore.

Specifiche

Tutte le unità si basano sul controller proprietario di ultima generazione OCZ Indilinx Barefoot 3 M10, una versione leggermente depotenziata del modello “M00” presente, invece, sulla linea Vector 150.

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In seguito all’acquisizione da parte di Toshiba non potevano ovviamente mancare delle NAND Flash del colosso giapponese, precisamente di tipo Toggle MLC (Multi Level Cell) con processo produttivo a 19nm.

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L’interfaccia di trasmissione è ovviamente conforme allo standard SATA III a 6Gb/s e le nuove unità vantano un Form-Factor da 2.5” con uno spessore particolarmente ridotto (appena 7mm) al fine di facilitarne l’installazione in tutti quei sistemi portatili con poco spazio interno, quali notebook, netbook oppure i moderni ultrabook.

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Le caratteristiche tecniche e le features rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una periferica SSD, veloce e affidabile. Le novità funzionali rendono il prodotto eccellente per uso domestico di tipo Enthusiasts. Tutta la linea Vertex 460 è certificata per un volume di scritture pari a 20GB al giorno per ben tre anni, con un MTBF (Tempo medio prima di un potenziale guasto) pari a 2 milioni di ore.

Ulteriori informazioni sono disponibili nella pagina ufficiale del prodotto, accessibile questo indirizzo. Andiamo ad analizzare in dettaglio il nuovo SSD OCZ Vertex 460.

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Uno sguardo da vicino – Parte Prima:


Lo chassis del nuovo OCZ Vertex 460 si presenta veramente molto gradevole alla vista grazie alle sue linee arrotondate, al design sottile e alla finitura superficiale satinata.

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Al fine di garantire una buona solidità, resistenza agli urti e dissipazione del calore generato dalle componenti interne, è stato scelto l’alluminio quale materiale principale di entrambe le facce della scocca.

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La parte anteriore, come da consuetudine nelle ultime produzioni dell’azienda, è completamente ricoperta da una generosa etichetta adesiva, che oltre a conferire una certa eleganza al prodotto, consente di distinguere a colpo d’occhio la famiglia di appartenenza ed il modello.

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Le dimensioni e gli ingombri esterni dell’unità permettono, a coloro che volessero effettuare un upgrade del proprio sistema portatile, di procedere all’installazione senza alcun problema, andando a sostituire direttamente l’unità di memorizzazione da 2,5”, solitamente posizionata in un apposito vano accessibile dall’esterno dello chassis.

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L’impiego dell’alluminio, che rende l’unità veramente molto leggera, unita ad uno spessore di appena 7 mm, rappresentano un palese invito alla sua installazione all’interno di un ultrabook, categoria di computer portatili che ha come denominatore la parsimonia nel peso e nelle dimensioni.

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La parte posteriore comprende il sistema di chiusura, che prevede l’adozione di quattro viti passanti, poste ai rispettivi angoli della scocca. Su una di queste è presente un sigillo adesivo, di conseguenza è impossibile l’apertura dell’unità senza inevitabilmente causare la decadenza della garanzia.

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Troviamo, inoltre, un’etichetta adesiva riportante il modello preciso del prodotto, con relativo numero di serie, e un codice a barre bidimensionale (QR Code). L’interfaccia di collegamento è conforme allo standard Serial ATA, i connettori sono caratterizzati da un posizionamento e allineamento standard. L’unità supporta appieno lo standard Serial ATA III a 6Gb/s, garantendo comunque la piena retro-compatibilità.

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Uno sguardo da vicino – Parte Seconda:


L’apertura dello chassis, tuttavia, è davvero molto semplice. E’ sufficiente, infatti, svitare le quattro viti di fissaggio poste ai lati dell’unità ed, ovviamente, rimuovere il suddetto sigillo adesivi di garanzia. Una volta estratta la scheda interna possiamo finalmente osservare la componentistica adottata.

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La rimozione della scheda interna è possibile dopo aver tolto le quattro viti che la fissano al coperchio inferiore. Il PCB, di colore verde, è di tipo multistrato a doppia faccia, con uno spessore tale da restituire un’ottima rigidità.

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Sono presenti componenti montati su entrambe le facce e i sedici chip di NAND Flash di tipo Toggle, otto da un lato e otto dall’altro, sono assemblati in esatta corrispondenza tra di loro. Il layout generale è molto pulito ed ordinato, le saldature non presentano sbavature e sono di ottima fattura.

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Sulla faccia anteriore del PCB è presente il controller di ultima generazione OCZ (Indilinx) Barefoot 3 M10 (IDX500M10-BC). La scelta ovviamente non stupisce vista la recente acquisizione di Indilinx da parte dell’azienda. Era infatti del tutto prevedibile che le successive produzioni adottassero questa tipologia di controller, oramai divenuti proprietari.

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Il Barefoot 3 M10 non è altro che una variante, leggermente depotenziata, anche se arricchita di alcune ottimizzazioni finalizzate a garantire una maggiore efficienza energetica, del Barefoot 3 M00 (IDX500M00-BC), utilizzato nella famiglia Vector.

Questo controller si basa su un potente processore ARM Cortex Dual-Core operante a 352MHz, coadiuvato da un coprocessore matematico proprietario OCZ Aragon a 32-bit, operante a 400MHz, pensato per gestire con maggiore efficienza (grazie al supporto di istruzioni RISC specifiche) il flusso dati da e verso le NAND Flash, nonché a garantire un elevato livello di sicurezza dei dati grazie al supporto alla crittografia AES a 256-bit.

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Il Flash Controller, multicanale a 8 vie, offre pieno supporto sia alle NAND Flash basate su standard ONFI (Open NAND Flash Interface) e sia alle più comunemente utilizzate Toggle. Il protocollo di trasmissione è conforme allo standard SATA III a 6Gb/s, garantendo comunque la piena retro-compatibilità.

Il recupero delle prestazioni è garantito dalla tecnologia TRIM (nei sistemi operativi compatibili che ne fanno uso) e da un Garbage Collection avanzato. Una gestione di questo tipo consente, tra le altre cose, di poter utilizzare questo SSD in configurazione Raid 0.

Non poteva mancare, inoltre, il pieno supporto verso la tecnologia NDurance, sviluppata e opportunamente potenziata per l’occasione da OCZ, al fine di incrementare in modo significativo l’affidabilità e la durata delle celle di memoria. Sulla serie Vertex 460 viene garantito un volume di scritture giornaliere pari a ben 20GB per 3 anni. Riportiamo uno schema in cui sono riassunte le principali caratteristiche tecniche del nuovo Barefoot 3 M10:

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A sostegno del controller, per ottimizzare le prestazioni (riducendo i tempi morti durante l’elaborazione delle varie richieste) e l’esecuzione delle operazioni di Caching, Wear Levelling e di Garbage Collection (GC), sono presenti due moduli di memoria cache FBGA DDR3 da 256MB ciascuno, di produzione Micron, riportanti la serigrafia “IQD22 D9LGK” e operanti a 1.333MHz.

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Per quanto riguarda, invece, le NAND Flash, la scelta è ricaduta, per ovvi motivi, su moduli di produzione Toshiba. Precisamente troviamo sedici moduli Toggle Mode MLC (Multi Level Cell) di tipo sincrono serigrafati TH58TEG7DDJBA4C, prodotti con processo litografico a 19nm.

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Queste NAND adottano un package TSOP a 48-pin, hanno una densità di 128Gbit (16GB) e contengono al loro interno una coppia di Die da 8GB ciascuno. Sono inoltre, accreditate, per una durata di ben 3.000 cicli di scrittura.

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Crystal Disk Info e Capacità del disco:


Con l’ausilio del software Crystal Disk Info 5.6.2 riusciamo ad estrapolare delle informazioni sul disco OCZ Vertex 460 240GB SATA III 6Gb/s.

In particolare sulle funzioni supportate, sullo stato di efficienza del disco, sul tipo di interfaccia utilizzata e sulla versione di firmware. L’unità è giunta con a bordo il firmware 1.0, ovvero con l’ultima versione disponibile nel momento della stesura di questa recensione, capace di supportare nativamente le tecnologie TRIM, NCQ, S.M.A.R.T. ed LBA 48-bit.

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Con la funzione di Windows “Proprietà”, accessibile semplicemente cliccando con il tasto destro mouse sul nostro disco rigido, andiamo a verificare la capienza del nostro SSD. A tal proposito è opportuno specificare che i sistemi operativi Windows utilizzano una misurazione di capienza diversa dai vari produttori.

Questi ultimi misurano la capacità dei loro dischi in miliardi di byte mentre Windows continua a leggere le capacità usando una notazione antecedente a quelle stabilite nel dicembre 1998 dallo IEC, per cui i valori sono:


  • Un kilobyte (ko) = 210 bytes = 1024 bytes;
  • Un Megabyte (Mo) = 220 bytes = 1024 ko = 1 048 576 bytes;
  • Un Gigabyte (Go) = 230 bytes = 1024 Mo = 1 073 741 824 bytes;
  • Un Terabyte (To) = 240 bytes = 1024 Go = 1 099 511 627 776 bytes.

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Quindi, in considerazione della tabella sopra esposta, la capienza calcolata dal sistema operativo, approssimata per difetto, deriva dal seguente calcolo:

  • 240.054.693.888 bytes / 1.073.741.824 bytes = 223,568 GB -> 223 GB

Uno dei principali problemi che affliggono le unità allo stato solido consiste nel degrado prestazionale dovuto al progressivo utilizzo. Quando questo degrado si fa importante, al punto da compromettere l’utilizzo del proprio SSD (prestazioni svariate volte inferiori a quelle di targa), è possibile eseguire un Secure Erase.

Questa procedura, analoga per certi versi a una tradizionale formattazione a basso livello, ripristina le celle di memoria alle condizioni di fabbrica (di conseguenza risulta distruttiva per i dati, consigliamo quindi di effettuare un Backup dei file più importanti), restituendo al drive le prestazioni originarie.

OCZ ha sviluppato un programma specifico per avviare tale procedura, oltre che per aggiornare il firmware del proprio SSD, denominato Toolbox, liberamente scaricabile a questo indirizzo.

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Il programma è veramente semplice e intuitivo. Per avviare la procedura di Secure Erase è sufficiente accedere alla sezione “Security” del programma e cliccare sul pulsante quadrato di colore arancio.

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Dopo qualche secondo, se la procedura verrà completata con successo, apparirà la dicitura “Secure Erase Completed Successfully” nella finestra del programma.

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A questo punto non dobbiamo fare altro che attendere che finisca la procedura ed il gioco è fatto.

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Il programma Toolbox di OCZ risulta facile ed intuitivo. Passiamo ora alla descrizione del sistema di prova e della metodologia di test adottata per i nostri test sul disco.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di prova e Metodologia di Test:}


Sistema di prova e Metodologia di Test:


Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel Z87, prodotta da ASUS, in particolare è stato scelto il modello Maximus VI Extreme.

Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Haswell, precisamente il Core i7 4770K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.400MHz, impostando il moltiplicatore a 44x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit G.Skill Trident X da 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.400MHz 9-11-11-31 a 1.65v.

Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Il sistema operativo, Microsoft Windows 8 Pro X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.


Per verificare le prestazioni dell’unità ci siamo avvalsi dei seguenti software:


  • AS SSD Benchmark v1.7.4739.38088;
  • Crystal Disk Mark X64 v3.0.3b;
  • ATTO Disk Benchmark v2.47;
  • HD Tune Pro v5.50 (*);
  • HD Tach v3.0.4.0;
  • PCMark Vantage Professional Edition v1.2.0;
  • PCMark 7 Professional Edition v1.4.0;
  • PCMark 8 Professional Edition v2.0.228;
  • Anvil’s Storage Utilities 1.1.0 (2014).

(*) Specifichiamo che per il test HD Tune Pro v5.50 abbiamo eseguito sia test in lettura che in scrittura. Nei test in lettura l’unità è stata testata in tre diverse condizioni:

  • Disco vuoto;
  • Disco pieno al 50%;
  • Disco pieno al 100%.

I dati utilizzati per la simulazione del disco pieno al 50% e al 100% sono stati scelti tra quelli più comunemente utilizzati, per cercare di riprodurre uno scenario il più possibile vicino a quello di un utente che acquista l’unità e la utilizza come disco primario nel proprio sistema. Quindi è stato installato un sistema operativo e poi sono stati inseriti file musicali, immagini, video, file di tipo office, etc.

N.B. Durante tutta l’esecuzione dei test NON abbiamo mai eseguito un Secure Erase, quindi tutti i dati sono relativi al disco durante un normale utilizzo. Dopo aver tolto il disco dalla confezione è stata eseguita la prima batteria di test ed in seguito è stata rieseguita per tre volte iniziando a valutarne i dati, prendendo come risultato quello più vicino alla media dei rilevamenti.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – AS SSD Benchmark:}


Benchmark Sintetici – AS SSD Benchmark:


AS SSD Benchmark consente di effettuare svariate misurazioni sulla nostra unità di archiviazione (SSD, Hard Disk interno/esterno, PenDrive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale.

A test ultimato viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Oltre al test dei 4k, viene effettuato anche un test lettura/scrittura Multi-Thread 4k, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma.


Standard Benchmark


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Copy Benchmark


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Compression Benchmark


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Considerazioni:


Il test AS SSD si basa sull’utilizzo di dati non comprimibili ed è uno dei più ostici nel settore degli SSD. Il Vertex 460 240GB ha espresso performance di assoluto rilievo con eccellenti velocità in lettura e scrittura sequenziali.

Ottimo il responso sul numero di IOPS anche sui file con dimensione di 4KB, test critico per la maggior parte degli SSD, dove il disco conferma sostanzialmente quanto dichiarato dal produttore.

Nei test di compressione e copia il disco conferma l’elevato livello prestazionale, producendo risultati degni di nota. Ci riteniamo molto soddisfatti del livello prestazionale di questo prodotto.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Crystal Disk Mark:}


Benchmark Sintetici – Crystal Disk Mark:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.


Dati Comprimibili


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Dati non Comprimibili


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Crystal-Disk-Mark-Scrittura


Considerazioni:


Il Crystal Disk Mark mette senza dubbio in evidenza le ottime prestazioni di cui è capace il nuovo Vertex 460. L’unità sembra non fare alcuna distinzione nel trattamento dei dati, siano questi di tipo comprimibile o meno.

I numeri espressi dal test sintetico, infatti, restano praticamente invariati tra le due tipologie di test ed esprimono un livello di assoluto rilievo. Nell’utilizzo daily, senza ombra di dubbio, questo SSD sarà foriero di enormi soddisfazioni, non deludendo affatto sotto il profilo delle prestazioni!

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – ATTO Disk Benchmark:}


Benchmark Sintetici – ATTO Disk Benchmark:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante“Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


Standard Benchmark


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ATTO-Disk-Benchmark


Considerazioni:


In questo test viene evidenziato il lavoro svolto dalla presenza di memoria cache a servizio del controller Barefoot 3 M10. Le velocità di lettura e scrittura assumono valori importanti già con file campione di dimensioni ridotte per poi divenire costanti e sempre al massimo dei valori che l’unità riesce ad esprimere.

Le massime prestazioni ottenute, sia in lettura (552 MB/s) che in scrittura (532 MB/s), confermano ancora una volta le specifiche dichiarate dal produttore, dimostrandosi complessivamente molto elevate. Un risultato degno di nota.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – HD Tune Pro:}


Benchmark Sintetici – HD Tune Pro:


HD-Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. E’ possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.

Nelle prove che seguono, vi mostriamo i risultati ottenuti nei vari benchmark inclusi in questo programma. I risultati sono espressi, a seconda del test, in MB/s oppure in IOPS (operazioni input e output al secondo).


Benchmark in Lettura – Disco Vuoto


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Benchmark in Lettura – Disco Pieno (50%)


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Benchmark in Lettura – Disco Pieno (100%)


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Benchmark in Scrittura


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Considerazioni:


Nei test di lettura eseguiti in varie condizioni di saturazione del Vertex 460 240GB emerge un ottimo comportamento prestazionale nonostante l’aumento della quantità di dati in esso contenuti, con medie in lettura molto rilevanti.

I test di scrittura confermano sostanzialmente quanto già espresso: il nuovo drive è in grado di offrire un livello prestazionale elevato con medie di buon livello.

L’unità esprime buoni risultati anche nelle comparto operazioni I/O al secondo, mostrando un ottimo livello di performance complessive. Il tempo di accesso si dimostra molto buono.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – HD Tach:}


Benchmark Sintetici – HD Tach:


HD Tach è un benchmark di basso livello che misura le prestazioni dell’hard disk e di varie periferiche di storage installate nel proprio PC. Riporta tempo di accesso, velocità di lettura e scrittura. Il programma usa driver personalizzati e altre interfacce di basso livello di Windows per bypassare più livelli software possibili e arrivare così più vicino alle massime performance fisicamente possibili dall’unità in esame.


Quick Benchmark (8MB Zones)


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Long Benchmark (32MB Zones)


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Considerazioni:


I test mostrano un discreto comportamento dell’unità in lettura sequenziale. Come possiamo notare questa si mantiene costantemente prossima ai 350MB/s, con una media di 345MB/s. Teoricamente il nuovo Vertex 460 dovrebbe ottenere valori ben più elevati di quelli riportati, seppur siano comunque di buon livello.

Viene spontaneo pensare che il disco stesse lavorando con il “freno a mano” tirato. Non sappiamo se la colpa potrebbe essere attribuibile al programma HD Tach, abbastanza datato, oppure se è una limitazione risolvibile con futuri aggiornamenti del firmware da parte del produttore.

Sicuramente più confortante è lo scenario rappresentato dal Burst Speed, superiore a 498MB/s in entrambi i test eseguiti (Quick e Long).

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Futuremark PCMark (Vantage / 7 / 8):}


Benchmark Sintetici – Futuremark PCMark (Vantage / 7 / 8):


PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).

Per le nostre prove ci siamo affidati alle ultime tre versioni del programma, in maniera da poter offrire un quadro completo delle prestazioni dell’unità in esame. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo la raccolta di benchmark riguardanti, nello specifico, l’unità di archiviazione.


PCMark Vantage Professional Edition 1.2.0


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PCMARK-VANTAGE-SUITE-COMPLETA


PCMark 7 Professional Edition 1.4.0


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PCMARK7-PT

PCMARK7-SUITE-COMPLETA


PCMark 8 Professional Edition 2.0.228


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PCMARK8-PT

PCMARK-8-SUITE-COMPLETA


Considerazioni:


Il punteggio ottenuto nel PCMark Vantage risulta buono, ma non eccellente. Come possiamo chiaramente osservare dal grafico, l’unità si distingue in quattro degli otto test della suite, rimanendo stabilmente sopra i 400 MB/s. Purtroppo, il punteggio finale viene penalizzato dai non brillanti risultati ottenuti nei test “Media Player” e “Application Loading”, dove l’unità raggiunge, rispettivamente, 282MB/s e 238MB/s.

I risultati ottenuti al PCMark 7 e 8 risultano nel complesso buoni. Come possiamo chiaramente osservare dal grafico, l’unità si distingue in tutti i test delle due suite, facendo registrare dei punteggi finali di tutto rispetto.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Anvil’s Storage Utilities:}


Benchmark Sintetici – Anvil’s Storage Utilities:


Anvil’s Storage Utilities è un software scritto da un giovane ed intraprendente programmatore norvegese, molto semplice da utilizzare ed è un potente strumento progettato al fine di fornire un mezzo di valutazione delle prestazioni dei Solid State Drive o Hard Disk Drive.

Per l’esecuzione dei nostri test ci siamo basati sulle impostazioni di default, ovvero quelle selezionate all’installazione del software, con una base di dati comprimibili e non comprimibili.


Dati Comprimibili


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Dati non Comprimibili


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ANVIL-IOPS-LETTURA_-_3

ANVIL-IOPS-SCRITTURA_-_4

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Considerazioni:


Alla stessa stregua dei risultati precedentemente ottenuti anche in questo test il disco di OCZ ha espresso prestazioni degne di nota, prossime a quelle dichiarate. Così come già osservato con il Crystal Disk Mark l’unità, dotata di controller proprietario Barefoot 3 M10, sembra non fare alcuna distinzione nel trattamento dei dati (comprimibili o non comprimibili).

Interessanti, oltre che di ottimo livello, anche il numero di operazioni di I/O eseguite al secondo e i tempi di accesso. I risultati conseguiti dal Vertex 460 240GB continuano ad essere fonte di piena soddisfazione.

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Conclusioni:


hw-legend-platinumPrestazioni:cinque
Qaulità Costruttiva:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

OCZ Technology è stata senza dubbio una delle più rinomate aziende del settore, nota agli appassionati soprattutto in qualità di produttore di moduli di memoria ad alte prestazioni e, più recentemente, per la sua ampia e differenziata offerta di unità allo stato solido, capace di soddisfare ogni tipologia di utenza.

Proprio per questo, la recente dichiarazione di bancarotta aziendale ci ha colti del tutto impreparati, quasi come un fulmine a ciel sereno. Nonostante questo, comunque, la successiva acquisizione da parte di un colosso come Toshiba è certamente rassicurante e lascia ben sperare per il futuro.

La nuova realtà, denominata OCZ Storage Solutions, potrà infatti beneficiare dell’enorme potenziale messo a disposizione da uno dei maggiori produttori mondiali di NAND Flash, riuscendo certamente a competere con più efficacia in un mercato finora dominato da colossi del calibro di Samsung ed Intel.

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La nuova linea di prodotti Vertex 460 rappresenta il giusto compromesso tra prestazioni velocistiche e affidabilità nel tempo, garantendo un volume di scritture giornaliere pari a ben 20GB per 3 anni.

Dal punto di vista prettamente estetico non vi sono sostanziali differenze rispetto ai precedenti modelli. Viene mantenuta, infatti, una qualità costruttiva ai massimi livelli, con eccellenti materiali e finiture curate fin nei minimi particolari.

Il Form-Factor, conforme allo standard da 2,5″, rende quest’unità un valido upgrade per notebook/netbook e, considerato il suo peso davvero ridotto e lo spessore di soli 7 mm, anche per gli ultrabook. Nella confezione è fornito, inoltre, tutto il necessario per procedere all’installazione del disco all’interno di un sistema desktop, compreso un adattatore per vani da 3.5”.

Un sostanziale cambiamento, come prevedibile del resto, riguarda quasi esclusivamente la tipologia delle NAND Flash utilizzate. Nel precedente modello, infatti, si faceva uso di NAND Flash ONFI prodotte da Micron con processo litografico a 20nm, mentre nella nuova linea sono previste NAND Flash Toggle MLC, prodotte ovviamente da Toshiba, con tecnologia produttiva a 19nm.

Confermato l’ottimo controller Barefoot 3 M10, basato su un potente processore ARM Cortex Dual-Core operante a 352MHz, coadiuvato da un coprocessore matematico proprietario OCZ Aragon a 32-bit, operante a 400MHz, pensato per gestire con maggiore efficienza il flusso dati da e verso le NAND Flash, nonché a garantire un elevato livello di sicurezza dei dati grazie al supporto alla crittografia AES a 256-bit.

L’esecuzione dei test sintetici ha mostrato un livello prestazionale del disco di ottimo livello, a volte anche superiori ai dati dichiarati dal produttore. I protocolli implementati nel firmware messo a punto da OCZ, a salvaguardia delle performance, garantiscono un pieno recupero prestazionale.

Tale situazione è apprezzabile maggiormente nell’utilizzo daily quando si scrivono e cancellano molti file dove non si evince un decadimento marcato delle prestazioni. Durante tutta la fase di test e le svariate ore di utilizzo giornaliero (applicazioni office, game, multimedia) non si sono rilevati inconvenienti di sorta.

Il nuovo OCZ Vertex 460 da 240GB è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 155€ IVA compresa, cifra che riteniamo molto interessante nonché adeguata alla qualità ed alle prestazioni offerte da questo prodotto, che ricordiamo essere coperto da una garanzia di 3 anni.


Pro:


  • Eccellente qualità costruttiva e cura dei particolari;
  • Supporto TRIM e Garbage Collection avanzato;
  • Ottima stabilità operativa;
  • Adozione di NAND Flash di tipo Toggle a 19nm prodotte da Toshiba;
  • Controller di ultima generazione OCZ Barefoot 3 M10;
  • Ridotte dimensioni e peso contenuto;
  • Spessore di appena 7mm;
  • Ottimo rapporto prezzo/prestazioni;
  • Buona capacità di archiviazione (240GB);
  • Ottimo supporto da parte del produttore;
  • Volume di scritture giornaliere garantito (20GB al giorno per 3 anni);
  • Garanzia di ben 3 anni.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia ocz_logo_toshiba_vertical_web per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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