AMD APU A8-7670K Godavari

001-amd-a8-7670k-godavari-copertinaaNel corso del mese di maggio, la nota azienda americana ha esteso la linea delle prorie soluzioni di APU per sistemi desktop, introducendo la famiglia di APU dal nome in codice Godavari. In occasione della presentazione fu svelato unicamente il modello A10-7870K, destinato a collocarsi al vertice dell’offerta, fino a quel momento occupato dal modello A10-7850K. Quest’oggi, a distanza di qualche mese, eccoci ad analizzare la seconda APU Godavari lanciata sul mercato, identificata dalla sigla A8-7670K e contraddistinta da specifiche tecniche interessanti, unite ad un costo finale indubbiamente competitivo. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo.

AMD APU A8-7670K Godavari – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 4/5


Introduzione:


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Advanced Micro Devices o AMD, è una multinazionale americana ormai più che consolidata. La sede principale dell’azienda si trova a Sunnyvale, in California. A oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di microprocessori e chipset per il settore consumer, server e workstation. A seguito della fusione con ATI, avvenuta nel 2006, il listino del colosso americano si è arricchito con chip grafici integrati e discreti.

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La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company (TFC). Nel 2007, AMD si è classificata come undicesima produttrice mondiale di semiconduttori.

Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a GlobalFoundries.

Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente indirizzo.

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Novità Tecniche AMD Godavari APU – Parte Prima:


Nel corso del mese di maggio AMD ha esteso la propria offerta di APU per sistemi desktop, basati su socket FM2+, presentando ufficialmente le proposte Godavari. Rispetto alle soluzioni precedenti, note agli appassionati con il nome Kaveri, non vengono apportate modifiche architetturali, limitando le differenze essenzialmente alle frequenze di clock, sia per ciò che riguarda la componente CPU e sia per la GPU integrata.

Non ci troviamo, quindi, di fronte ad un prodotto per così dire nuovo, ma bensì a quello che in questo settore viene comunemente definito “refresh”. Tutte le principali novità introdotte in occasione del debutto di Kaveri, infatti, vengono riproposte anche nei nuovi prodotti.

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Tra queste non possiamo non menzionare il pieno supporto verso la tecnologia HSA (Heterogeneous System Architecture), che consente alla CPU e alla GPU di “collaborare” tra loro, permettendo un notevole incremento dell’efficienza, grazie ad una condivisione intelligente del carico di lavoro, semplificando così il lavoro degli sviluppatori e offrendo loro la possibilità di sfruttarne appieno le risorse disponibili.

Viene introdotto, di conseguenza, il concetto di “Compute Cores”, andando a cambiare quello che fino ad oggi era il tradizionale metodo di calcolo e indicazione del numero di core integrati. Il modello di punta della nuova linea di APU Godavari, vale a dire l’A10-7870K, viene indicato dall’azienda americana, infatti, come un’APU provvista di 12 Compute Cores (4 Core CPU + 8 Compute Core GPU) del tutto indipendenti.

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Inoltre, grazie a hUMA (Heterogeneous Uniform Memory Access) è finalmente previsto l’accesso completo alla memoria di sistema disponibile (fino ad un massimo di ben 32GB) sia per la CPU che per la GPU, eliminando tutte le limitazioni finora presenti e permettendo agli sviluppatori di far riferimento ad un indirizzo di memoria unificato.

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Per meglio sfruttare tutte queste importanti novità si è reso preferibile, al fine di garantire le migliori rese, un cambio di processo produttivo. Precisamente si è scelto il nuovo 28 nanometri SHP (Super High Power) messo a punto da Global Foundries. E’ stata, inoltre, completamente rivista l’intera “struttura” interna dell’APU, riuscendo ad integrare, in una superficie di circa 245mm2, ben 2.41 miliardi di transistor.

Per prima cosa la parte CPU adotta ora core basati sulla nuova architettura Steamroller, vale a dire l’attesa evoluzione di Piledriver, architettura alla base non solo delle precedenti APU Richland ma anche delle ultime soluzioni FX. Gli interventi apportati dagli ingegneri di AMD sono numerosi e per lo più finalizzati ad incrementare le prestazioni e l’efficienza dei singoli moduli integrati.

Tra le principali novità segnaliamo una memoria Cache L1 dedicata alle istruzioni (L1 i-Cache) incrementata del 50%, in maniera tale da consentire una sensibile riduzione dei fenomeni di “cache-miss” (stimata al 30%) e un rinnovato e potenziato Branch Prediction, capace di ridurre del 20% le branch misprediction.

Oltre a questo sono state apportate migliorie al comparto responsabile del prefetching delle istruzioni ed è stata introdotta una soluzione dedicata di decodifica per ogni pipeline integer (4-wide instruction), raddoppiando di fatto i decoder presenti all’interno del singolo modulo.

Secondo stime ufficiali di AMD tutto questo consente un incremento dell’IPC capace di raggiungere il 20% (valore di picco) e di mantenersi, in media, in prossimità del +10% rispetto alla precedente generazione.

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Differenze decisamente più radicali, invece, per quanto riguarda la componente grafica integrata. Con Kaveri/Godavari viene completamente abbandonato il tradizionale approccio VLIW, alla base di tutte le precedenti APU, in favore dell’ormai rodata architettura GCN (Graphics Core Next), con un design analogo a quello adottato nelle ultime GPU discrete della famiglia Hawaii.

Grazie al nuovo approccio vengono garantite migliori prestazioni in ambito GPU Computing, rese possibili dalla possibilità di integrazione di un maggior quantitativo di unità di calcolo, suddivise in ACE (Asyncronous Compute Engines) capaci di operare in maniera del tutto indipendente tra loro. Nei modelli di punta della nuova linea di APU Kaveri troviamo un massimo di ben 8 ACE attive.

Le APU Kaveri e Godavari implementano, inoltre, un motore Unified Video Decoder di quarta generazione (UVD4) che consente la decodifica hardware in tempo reale dei più diffusi formati video, come l’MPEG-2, l’MPEG-4, il Multi-ViewCodec (MVC) e il VC-1, in maniera da sgravare il processore centrale del sistema da una notevole mole di calcoli.

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Miglioramenti anche alla logica Video Codec Engine (VCE), dedicata alla codifica a livello hardware di contenuti H.264, che in Kaveri/Godavari giunge alla sua seconda generazione.

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Rispetto alla precedente implementazione viene offerto pieno supporto verso i formati H.264 YUV420 e YUV444.

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Novità Tecniche AMD Godavari APU – Parte Seconda:


Non manca, inoltre, il supporto verso la tecnologia proprietaria AMD TrueAudio, pensata per migliorare la qualità dell’audio e alleggerire il processore centrale dai calcoli necessari alla riproduzione sonora, grazie ad un DSP (Digital Signal Processor) integrato all’interno della APU stessa ed un Engine DMA particolarmente potente.

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Infine viene esteso, anche sulle APU A-Series, il supporto verso le più recenti ed interessanti tecnologie proprietarie messe a punto dall’azienda americana. Stiamo ovviamente parlando delle tecnologie FreeSync e Virtual Screen Resolution (VSR).

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La prima, come facilmente intuibile, è espressamente pensata per eliminare fastidiosi fenomeni come artefatti (Tearing) o scatti (Stuttering) durante la sessione di gioco o la riproduzione di contenuti video, grazie alla perfetta sincronizzazione tra il processore grafico ed il monitor, sfruttando la funzione Adaptive-Sync, recentemente introdotta dal VESA tra le specifiche dello standard DisplayPort 1.2a. Per beneficiarne bisognerà, di conseguenza, disporre, non soltanto di una APU o scheda grafica discreta compatibile, ma anche e soprattutto di un monitor certificato.

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La tecnologia Virtual Screen Resolution (VSR), invece, si occupa del miglioramento della qualità dell’immagine sfruttando la tecnica del “Downsampling”.

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Abilitandola all’interno del Catalyst Control Center, infatti, la GPU si occuperà di renderizzare la scena ad una risoluzione superiore rispetto a quella che il proprio schermo è in grado di visualizzare, per poi riscalarla automaticamente alla risoluzione nativa prevista.

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I benefici a livello qualitativo sono indubbiamente notevoli e si dimostrano maggiormente apprezzabili in tutti quei titoli in cui sono presenti numerosi elementi grafici a distanza elevata rispetto al punto di osservazione.

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Principali caratteristiche del modello AMD A8-7670K:


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Come abbiamo sottolineato in fase di apertura, nel corso del mese di maggio scorso, l’azienda americana ha ampliato la propria linea di APU per sistemi desktop introducendo la nuova famiglia Godavari. In occasione della presentazione fu svelato esclusivamente il modello A10-7870K, destinato a collocarsi al vertice dell’offerta, fino a quel momento occupato dal modello A10-7850K.

Quest’oggi, a distanza di qualche mese, eccoci ad analizzare la seconda APU Godavari lanciata sul mercato, identificata dalla sigla A8-7670K. Questo nuovo prodotto, come vedremo nel corso di questo articolo, conferma le principali specifiche tecniche che sin dal debutto contraddistinguono le soluzioni Kaveri, non stravolgendo, di conseguenza, quella che è l’offerta aziendale per quanto riguarda le APU A-Series.

Tuttavia, a livello prettamente prestazionale, e soprattutto grazie alle maggiori frequenze operative previste, la nuova APU si colloca, al contrario di quanto sarebbe lecito attendersi osservando esclusivamente la nomenclatura, addirittura leggermente sopra alla precedente soluzione A10-7700K, pur mantenendo un costo finale più contenuto.

Con una cifra di poco superiore ai 120€ IVA compresa, infatti, è possibile acquistare questa nuova APU, contraddistinta da buone caratteristiche tecniche e da consumi energetici contenuti, perfetta quindi per l’assemblaggio di sistemi multimediali compatti e silenziosi.

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Le specifiche tecniche, come anticipato, sono certamente di buon livello, di poco inferiori a quelle della proposta A10-7700K, e solamente per quanto riguarda la frequenza operativa della componente CPU Quad Core (3.6GHz default / 3.9GHz Turbo).

La parte GPU, invece, è la medesima, contraddistinta dalla presenza di ben 6 Compute Core (384 Stream Processor) attivi, operanti ad una frequenza fissata a 757MHz anziché 720MHz.

La presenza del suffisso “K” nel modello, inoltre, ci fa capire che non mancano funzionalità specifiche per l’overclocking, tra cui la possibilità di aumentare la frequenza operativa incrementando il solo moltiplicatore di frequenza che, al pari delle soluzioni FX di fascia più alta, risulta completamente sbloccato.

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In questa nuova APU troviamo un TDP fissato a 95W e non più configurabile a 45W o 65W come in alcuni modelli precedentemente proposti dall’azienda.

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Così come per tutti i prodotti precedentemente commercializzati viene garantita la piena compatibilità con la maggior parte delle schede madri già presenti sul mercato, a patto che siano basate sul socket FM2+ e provviste di FCH (Fusion Controller Hub) AMD A88X, A78, A58 oppure del recente A68H.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test della nuova APU di AMD.

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Per meglio osservare le potenzialità offerte dalla nuova APU AMD A8-7670K, basata su architettura Steamroller, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità.

  • Default: AMD A8-7670K Default (3.6/3.9GHz) / Turbo Core Abilitato / RAM 2.133MHz 9-11-9-27-1T / AMD Radeon R7 Series (384 Stream Processor) Default (757MHz).

Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di AMD per quanto riguarda l’APU e i principali parametri operativi (Northbridge, memoria RAM, componente grafica integrata e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Core e rispettato quella che è la massima frequenza certificata da AMD per il comparto di memoria, ovvero 2.133MHz.

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  • OC Daily: AMD A8-7650K OC (4.4GHz) / Turbo Core Disabilitato / RAM 2.400MHz 9-11-11-31-1T / AMD Radeon R7 Series (384 Stream Processor) OC (900MHz).

Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di AMD sono indubbiamente buone, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.

Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.400MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Core).

Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill accreditati di una frequenza operativa di ben 2.400MHz, non è stato necessario mettere mano alla frequenza di FSB. La scheda madre di ASRock, infatti, prevede la possibilità d’impostazione di tale frequenza nel pieno rispetto delle specifiche.

Per bilanciare al meglio la configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento del Northbridge, semplicemente agendo tramite apposito moltiplicatore, fino a raggiungere i 2.000MHz (a fronte dei 1.800MHz di default). Abbiamo sensibilmente incrementato anche la frequenza operativa della componente grafica integrata, dai canonici 757MHz predefiniti sino a 900MHz.

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Il sistema operativo, Microsoft Windows 8.1 Pro Update1 X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. I driver AMD Catalyst sono stati aggiornati all’ultima versione disponibile, vale a dire i 15.8 Beta. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench 11.5 64bit;
  • Cinebench R15 64bit;
  • ASUS RealBench v2.41;
  • POV Ray 3.7 64bit;
  • Blender 2.73a 64bit;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • Hexus PiFast;
  • SiSoftware Sandra 2015 SP1a (21.34);
  • AIDA64 Extreme 5.20.3400.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.21 64bit;
  • 7-Zip 9.38 64bit;
  • True Crypt 7.2;
  • X264 HD Benchmark;
  • X265 HD Benchmark;
  • 3DMark 11;
  • 3DMark 2013;
  • PCMark 8.0 v2 Professional;
  • Unigine Heaven Benchmark v4.0;
  • Unigine Valley Benchmark v1.0;
  • PEG Decoder Demo – HSA;
  • BaseMark CL – OpenCL;
  • LuxMark 3.0 – OpenCL.

Prestazioni Giochi


  • Alien Isolation;
  • Alien vs Predator;
  • Bioshock Infinite;
  • F1 2014;
  • GRID 2;
  • GRID Autosport;
  • Sniper Elite 3;
  • Thief;
  • Tomb Raider 2013.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla APU A8-7670K Godavari.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 e R15 – 64bit


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/4Thread.

Cinebench_R11

Cinebench_R15


ASUS RealBench v2.41


ASUS ROG RealBench è un nuovo software di benchmark, completamente gratuito, studiato da ASUS e sviluppata in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, che sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del vostro sistema. ROG Realbench è pensato per fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva del proprio sistema.

Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità di un sistema sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in del sistema dopo un overclock. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.

Realbench


POV-Ray 3.7 RC7


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.

POV-Ray


Blender 2.73a – 64bit


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.

Blender

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


Euler3D Benchmark v2.2


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

Euler3D


SuperPI 1.5Mod XS


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

SuperPI


WPrime Benchmark v2.10


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

wPrime


Hexus PiFast


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.

Pifast

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2015 SP5a – 21.34


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

Sandra-Aritmetica

Sandra-Banda-Memoria

Sandra-Cache-Memoria

Sandra-Crittografia

Sandra-Multimedia-CPU


AIDA64 Extreme 5.20.3400


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

AIDA-Banda

AIDA-CPU

AIDA-CPU2

AIDA-FPU

AIDA-Latenza

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 5.21 Final – 64bit


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).

WinRAR


7-Zip 9.38 – 64bit


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.

7-Zip


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.

TrueCrypt

TrueCrypt-Full


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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


X264 HD Benchmark v4.0


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

X264


X265 HD Benchmark


Famoso benchmark con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione 1080p da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.

Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia a 32bit che a 64bit, espressi in FPS medi. In questa pagina è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori Desktop, Mobile e Server.

X265


3DMark 11


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

3DMark_11

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Terza:


3DMark 2013


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Fire Strike e Sky Diver.

I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset: Cloud Gate, Sky DiverFire Strike. Nei grafici i punteggi complessivi ottenuti e i singoli risultati Graphics e Physics.

3DMark-Cloud_Gate

3DMark-Sky-Diver

3DMark-Fire-Strike


PCMark 8.0 v2 Professional


PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Hard-Disk etc.).

Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione rilasciata del programma. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo le tre suite principali incluse, vale a dire Home, Creative e Works, in modalità accelerata OpenCL.

PCMark8


Unigine Heaven Benchmark v4.0


Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Heaven-Basic

Unigine-Heaven-Extreme


Unigine Valley Benchmark v1.0


Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Valley-Basic

Unigine-Valley-Extreme

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Quarta:}


Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Quarta:


JPEG Decoder Demo – HSA


In occasione della presentazione delle nuove APU Kaveri, AMD ha reso disponibile un software demo in grado di mostrare, nello specifico, le potenzialità dell’implementazione della tecnologia HSA (Heterogeneous System Architecture) nella decodifica di immagini JPEG.

Il funzionamento è molto semplice e consiste nella riproduzione di una serie di immagini campione, dapprima in maniera tradizionale (Built-in) e successivamente sfruttando HSA.

Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo il test nelle tre modalità presenti: Standard, High ed Enthusiast.

JPEG_Decoder_HSA


BaseMark CL – OpenCL 1.1


Rightware Basemark CL è un potente benchmark con supporto OpenCL pensato per testare le prestazioni velocistiche della propria GPU fornendo all’utente uno strumento oggettivo utile per confrontare le prestazioni di diverse piattaforme hardware e implementazioni dell’API. Il programma prevede tre differenti categorie: test di manipolazione delle immagini e video, prove di simulazione fisica e prove generali.

Nei grafici che seguono vengono indicati i risultati ottenuti nella manipolazione di immagini e video (Image e Video Manipulation) e nella simulazione fisica (Physics Simulation).

BasemarkCL-Image

BasemarkCL-Video

BasemarkCL-GPGPU

BasemarkCL


LuxMark 2.0 – OpenCL


LuxMark 2.0 è un ottimo software, con pieno supporto OpenCL, per la verifica e la comparazione delle prestazioni offerte dalle moderne GPU (AMD e NVIDIA) e CPU. Il test è stato eseguito mantenendo le impostazioni predefinite, sfruttando i tre preset presenti, classificati in relazione del carico di lavoro: Room (Complex), Sala (Medium) e LuxBall HDR (Simple).

Per fornire un quadro il più possibile preciso della situazione abbiamo eseguito tutti i test non soltanto sfruttando la GPU integrata all’interno delle nuove APU Godavari, ma anche sfruttando la sola componente CPU nonché la modalità combinata CPU + GPU.

Nei grafici i risultati ottenuti, espressi in Sample/sec.

Luxmark3-Hotel-Scene

Luxmark3-Luxball-Scene

Luxmark3-Neumann-Scene

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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


Alien Isolation


Alien_Isolation

Alien: Isolation è un videogioco stealth in prima persona con tema survival horror, sviluppato dallo studio britannico The Creative Assembly e pubblicato da SEGA in tutto il mondo a partire dal 7 ottobre 2014 per le piattaforme PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360 e Microsoft Windows.

Il titolo è ambientato nell’anno 2137, ovvero 15 anni dopo gli eventi di Alien e 42 prima di Aliens – Scontro finale. La protagonista è Amanda Ripley, impegnata ad indagare sulla scomparsa di sua madre Ellen Ripley. Amanda si dirige sulla stazione spaziale Sevastopol per recuperare la scatola nera della Nostromo, ma scoprirà soltanto che uno Xenomorfo ha terrorizzato la stazione e ucciso la maggior parte dell’equipaggio…

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_Alien_Isolation

Alien_Isolation


Alien vs Predator


alien

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.

All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Alien_vs_Predator

Alien_vs_Predator

Bioshock Infinite


Bioshock_Infinite

Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.

La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.

Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?

Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Bioshock

Bioshock

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Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


F1 2014


F1_2014

Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.

Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_F1_2014

F1_2014


GRID 2


GRID_2

GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.

Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.

Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_GRID_2

GRID2


GRID Autosport


GRID_Autosport

GRID Autosport, sviluppato sulla nuova versione del motore grafico proprietario EGO Engine, è il capitolo più grande e ambizioso di sempre e presenta oltre 100 piste in 22 ambientazioni differenti, il doppio rispetto a GRID 2.

Nuovo anche il modello di guida, reso più appagante per i piloti più smaliziati e con la possibilità di impostare vari parametri di assistenza alla guida come ABS, TCS ed ESP. Ritorna a grande richiesta dei fan la visuale all’interno dell’abitacolo, assente nel precedente GRID 2. I giocatori inoltre hanno a disposizione auto da turismo, GT, monoposto, muscle cars, auto da derapata, supercar, hypercar, prototipi, derby demolizione e molto altro.

Non manca una modalità carriera con la possibilità di reclutare un compagno di squadra e di guadagnare sponsorizzazioni, mentre la modalità online permette di partecipare ai racing club, alle sfide settimanali e di competere per le classifiche RaceNet.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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GRID_Autosport

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Prestazioni Giochi – Parte Terza:


Sniper Elite 3


Sniper_Elite_3

Sniper Elite 3 è un videogioco sviluppato da Rebellion Oxford e pubblicato da 505 Games. Il gioco è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e cerca di portare il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. A differenza del precedente capitolo, l’arsenale a disposizione include fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici, granate, pietre e mine.

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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SniperV3


Thief


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Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.

I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie.

Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Thief


Tomb Raider (2013)


Tomb_Raider_2013

ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.

Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.

La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi?

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

Immagine_10_-_Tomb_Raider_2013

Tomb_Raider


Considerazioni sui test


Alla luce delle prove svolte non possiamo che ritenerci abbastanza soddisfatti della nuova APU A8-7670K. Nessuna sorpresa, comunque, per quanto riguarda le prestazioni velocistiche offerte, non molto distanti rispetto a quelle degli altri modelli di APU Kaveri da noi precedentemente testati.

Le specifiche tecniche, dopotutto, parlano chiaro, e pongono questa nuova APU addirittura al di sopra del precedente modello entry di classe A10, ovvero l’A10-7700K, limitando le differenze alle sole frequenze di clock di CPU e GPU integrata (sensibilmente maggiori nella nuova soluzione Godavari), pur senza rinunciare a tutte le funzionalità esclusive più rilevanti, tra cui la presenza di un moltiplicatore di frequenza completamente sbloccato.

Per tutti coloro che intendono intraprendere la strada dell’overclocking, quindi, questo nuovo prodotto potrebbe rappresentare la migliore scelta possibile tra le ultime proposte dell’azienda americana, soprattutto grazie al minor prezzo a cui è proposto.

Molto interessanti le potenzialità offerte dall’implementazione della tecnologia HSA (Heterogeneous System Architecture), anche se purtroppo ancora oggi osservabili solamente facendo uso delle poche demo fornite dalla stessa AMD.

Gli ultimi driver disponibili, seppur in versione beta, si sono ben comportati, permettendoci di condurre senza intoppi tutte le nostre prove.

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AMD Dual Graphics e Consumi Rilevati – Parte Prima:


Tecnologia AMD Dual Graphics


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La tecnologia proprietaria Dual Graphics, già osservata nelle precedenti generazioni di APU, consente di affiancare una scheda grafica discreta, di classe Radeon, alla soluzione grafica integrata all’interno delle APU stesse, in maniera analoga, quindi, alla creazione di un tradizionale sistema Multi-GPU CrossFireX.

Bisogna quindi tenere conto che per ottenere un buon guadagno prestazionale, grazie al calcolo parallelo tra i due processori grafici, questi devono essere il più possibile simili, in termini di potenzialità. In altre parole per sfruttare al meglio la grafica integrata nell’APU si dovrà affiancare ad essa una soluzione discreta di fascia bassa o medio/bassa.

Abbiamo proceduto con la verifica del corretto funzionamento di questa nuova tecnologia, affiancando alla grafica integrata nell’APU in nostro possesso (AMD A8-7670K) una scheda grafica discreta Radeon R7 240, dotata di 2.048MB di memoria.

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La configurazione è stata relativamente semplice in quanto è bastato installare la scheda grafica discreta, attivare la tecnologia Dual Graphics all’interno del BIOS della scheda madre (disabilitato di default) e installare i driver AMD Catalyst una volta entrati nel sistema operativo. Fatto questo è sufficiente abilitare la tecnologia Dual Graphics all’interno del Catalyst Control Center.

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Il software GPU-Z, aggiornato all’ultima versione disponibile (0.8.5), rileva correttamente l’attivazione della tecnologia Dual Graphics, nonché le specifiche tecniche di entrambe le soluzioni grafiche presenti nel sistema.

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Di seguito i risultati ottenuti in alcuni benchmark sintetici e giochi nelle seguenti condizioni:

Tecnologia_AMD_Dual_Graphics_-_configurazione


Benchmark 3DMark 11


3DMark_11

Segue……

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AMD Dual Graphics e Consumi Rilevati – Parte Seconda:


Benchmark 3DMark 2013 – Cloud Gate


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Benchmark 3DMark 2013 – Sky Diver


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Benchmark 3DMark 2013 – Fire Strike


3DMark_2013_-_Fire_Strike


Gioco Alien Isolation


Alien_Isolation


Gioco Alien VS Predator


Alien_vs_Predator


Gioco Bioshock


Bioshock


Gioco GRID 2


GRID_2


Gioco GRID Autosport


GRID_Autosport


Gioco Thief


Thief


Gioco Tomb Raider (2013)


Tomb_Raider


Considerazioni sui test


Come possiamo notare chiaramente dalle prove, la tecnologia AMD Dual Graphics sembra funzionare in modo corretto, offrendo un tangibile incremento prestazionale rispetto all’uso non soltanto della sola grafica integrata all’interno dell’APU, ma anche della sola soluzione discreta, in tutti i benchmark sintetici e giochi provati.

I driver in uso, che ricordiamo essere gli ultimi Catalyst 15.8 Beta, consigliati dalla stessa AMD, si sono dimostrati validi e perfettamente in grado di sfruttare adeguatamente questa tecnologia, garantendo un’esperienza di gioco sicuramente dignitosa.

Durante le nostre prove non abbiamo riscontrato particolari problematiche imputabili al comparto driver e non si sono rese necessarie particolari impostazioni all’interno del Control Center.


Consumi Rilevati


Per concludere abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Full-Load Stress (CPU) eseguendo Prime95 28.5, in modalità Small FFTs, per circa 15minuti;
  • Full-Load Stress (GPU) eseguendo Furmark 1.13.0, in modalità Burn-In, per circa 15minuti;
  • Full-Load Stress (CPU+GPU) eseguendo sia Prime95 e sia Furmark, per circa 15minuti.

Consumi

La nuova APU A8-7670K si dimostra davvero molto interessante sul fronte dei consumi, registrando valori allineati a quelli delle APU Kaveri precedentemente testate in condizioni operative similari. Come specificato nel corso dell’articolo in questo modello non è purtroppo prevista la possibilità di configurare manualmente il valore del TDP, essendo fissato dal produttore a 95W.

Ricordiamo che è come di consueto presente la tecnologia AMD Cool’n’Quiet che permette di ridurre il consumo energetico qualora il carico sul processore sia basso. Questo avviene in modo del tutto automatico, agendo sia sulla tensione che sul moltiplicatore di frequenza.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


gold_bbPrestazioni Complessive:quattro
Consumi:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro

Il debutto delle soluzioni Kaveri e del successivo refresh Godavari rappresenta senza dubbio un buon passo avanti rispetto al passato, non soltanto per il radicale cambiamento a livello architetturale sia della parte CPU che della componente grafica integrata, ma soprattutto per l’implementazione del pieno supporto verso l’interessante tecnologia HSA (Heterogeneous System Architecture), che promette un notevole incremento dell’efficienza e una maggiore possibilità di sfruttamento, da parte degli sviluppatori, delle risorse disponibili.

034-amd-a8-7670k-godavari-immagine-conclusioni-hsa

Purtroppo però, dobbiamo ammettere di essere rimasti leggermente delusi dall’assoluta mancanza, ancora oggi, di applicativi capaci di avvantaggiarsi in modo tangibile del calcolo eterogeneo, potendone constatare il potenziale solamente facendo uso di alcune demo messe a disposizione dalla stessa AMD. I risultati ottenuti sono certamente molto soddisfacenti confermando appieno la bontà del progetto e rendendo ancora più incomprensibile la mancanza di supporto.

Appare quindi del tutto innegabile che queste nuove APU Kaveri/Godavari siamo soluzioni molto complesse da valutare nell’immediato, proprio a causa dell’impossibilità di sfruttarne appieno tutte le potenzialità, e per via di prestazioni velocistiche, con gli applicativi d’uso comune attualmente disponibili, non molto superiori a quelle offerte dalla precedente generazione di APU.

Lo scorso mese di luglio l’azienda americana ha ampliato la famiglia di APU Godavari introducendo un nuovo modello, nello specifico l’A8-7670K, in maniera da affiancarsi all’attuale proposta top di gamma A10-7870K ed offrire al consumatore una più ampia e differenziata scelta.

Questo nuovo prodotto, come abbiamo osservato nel corso del nostro articolo, conferma le principali specifiche tecniche che sin dal debutto contraddistinguono le soluzioni Kaveri, non stravolgendo, di conseguenza, quella che è l’offerta aziendale per quanto riguarda le APU A-Series per sistemi desktop.

A livello prettamente prestazionale, e soprattutto grazie alle maggiori frequenze operative fissate di fabbrica, la nuova APU di colloca addirittura sopra alla precedente soluzione entry di classe A10, ovvero l’A10-7700K.

Per tutti coloro che intendono intraprendere la strada dell’overclocking, inoltre, è doveroso precisare che anche in questo modello è prevista la possibilità di variare il moltiplicatore di frequenza non soltanto verso il basso, ma anche verso l’alto.

Appare quindi innegabile che questo nuovo prodotto potrebbe rappresentare una scelta interessante tra le proposte dell’azienda americana, anche grazie al minor prezzo a cui è proposto ed alla presenza di una componente GPU di buon livello, sia per quanto riguarda il quantitativo di unità di calcolo integrate e sia in quanto a frequenza operativa (leggermente superiore rispetto al passato) e tecnologie supportate.

035-amd-a8-7670k-godavari-immagine-conclusioni

La soluzione Radeon R7 integrata, infatti, offre pieno supporto DirectX 12 e grazie ai suoi 384 Stream Processor si è dimostrata valida e del tutto adeguata a soddisfare i cosiddetti “casual gamers”, anche con titoli recenti (ovviamente scendendo a compromessi per quanto riguarda le opzioni grafiche). Non manca, inoltre, il supporto alle librerie OpenCL, indispensabili per poter sfruttare le ottime performance di calcolo parallelo in ambiti non propriamente “grafici”.

Infine viene esteso, anche sulle APU A-Series, il supporto verso le più recenti ed interessanti tecnologie proprietarie messe a punto dall’azienda americana. Stiamo ovviamente parlando delle tecnologie FreeSync e Virtual Screen Resolution (VSR).

Troviamo anche un motore UVD di quarta generazione (UVD 4) e la logica Video Codec Engine (VCE 2), che permettono la decodifica hardware dei più diffusi formati video. Inutile dire che ad oggi “Spectre” rappresenta senza dubbio la più avanzata soluzione grafica integrata, capace di macinare “frame” in modo nettamente superiore rispetto alle proposte concorrenti.

Altro valore aggiunto è rappresentato dalla tecnologia AMD Dual Graphics, che consente di incrementare ancor più le prestazioni grafiche affiancando all’APU una scheda grafica discreta. Il funzionamento è del tutto analogo a quello di una tradizionale configurazione CrossFireX e come abbiamo osservato nel corso del nostro articolo il guadagno prestazionale è del tutto apprezzabile.

La nuova APU AMD A8-7670K è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 120€ IVA compresa, una cifra che riteniamo indubbiamente molto allettante, specialmente per tutti coloro che intendono realizzare un buon sistema multimediale, dal costo non eccessivo ma comunque capace di garantire una buona esperienza d’uso a 360 gradi.


Pro:


  • Buone prestazioni multimediali complessive;
  • Architettura Core CPU Steamroller a 28 nanometri (diretta evoluzione di Piledriver);
  • Architettura GPU di tipo Graphics Core Next (GCN) con 384 Stream Processor;
  • Supporto nativo verso moduli di memoria DDR3-2133;
  • Pieno supporto ad HSA (Heterogeneous System Architecture);
  • Supporto alle tecnologie proprietarie Dual Graphics, Mantle, TrueAudio, FreeSync e VSR;
  • Ottima soluzione grafica integrata con supporto DirectX 12, UVD4 e VCE2;
  • Consumi contenuti.

Contro:


  • Mancanza, ancora oggi, di software in grado di sfruttare appieno le potenzialità di HSA.

Si ringrazia AMD_Logo per il campione fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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