Poco più di un mese fa abbiamo assistito alla presentazione della nuova piattaforma di fascia alta Intel, presentazione che ha visto come protagonisti non soltanto i nuovi microprocessori appartenenti alla famiglia Core i7 5000, maggiormente noti come Haswell-E, ma anche e soprattutto un nuovissimo PCH (Platform Controller Hub) e l’introduzione, per la prima volta in ambito desktop, delle memorie ad alte prestazioni DDR4. Il debutto di un nuovo chipset, in questo caso l’X99 Express, è indubbiamente causa di grande fermento nel mercato delle schede madri. A riguardo, non potevano certo mancare le proposte di ASRock, da tempo una delle realtà più attive nella produzione e distribuzione di componenti per PC. L’azienda propone fin da subito una gamma completa di prodotti, pensati per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di utenza e offrendo pieno supporto verso tutti i nuovi microprocessori LGA-2011-v3. Nella recensione odierna andremo ad osservare la nuova punta di diamante dell’offerta, appartenente alla famiglia OC Formula, una linea che nasce con l’intento di soddisfare l’utenza più esigente offrendo caratteristiche tecniche e feautres proprietarie esclusive di primo livello, unite a funzionalità avanzate per l’overclocking. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura!
Introduzione:
ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.
Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.
Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente.
ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.
Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre. Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.
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Nuovo Chipset Intel X99 Express – Caratteristiche Tecniche:
L’introduzione delle nuove soluzioni Haswell-E, nelle prossime settimane, causerà senza dubbio grande fermento nel mercato delle schede madri per sistemi desktop per via del pensionamento, dopo quasi tre anni di onorato servizio, del PCH (Platform Controller Hub) X79 Express, in favore del nuovissimo X99 Express.
Un aggiornamento di questo genere si è reso ovviamente inevitabile non soltanto per sfruttare appieno tutte le novità messe a disposizione dai nuovi microprocessori, ma soprattutto per rendere maggiormente appetibile la nuova piattaforma di riferimento per utenti enthusiast nei confronti della moderna fascia media, basata sul recente PCH Z97 Express, capace di offrire supporto verso tutte le ultime tecnologie disponibili.
Nelle ultime generazioni abbiamo assistito ad una graduale semplificazione dei chipset, dovuta essenzialmente all’integrazione, direttamente all’interno dei microprocessori, di buona parte delle funzionalità che in passato erano esclusivamente a loro carico, come ad esempio il Controller PCI-Express ed il Memory Controller.
Di conseguenza, se in passato vi era la necessità di ricorrere addirittura a più di un chip (Northbridge e Southbridge), per gestire al meglio tutte le funzioni indispensabili, adesso ne basta uno soltanto, denominato PCH (Platform Controller Hub). Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo X99 Express:
Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma enthusiast, i microprocessori Haswell-E mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Quad Channel, apportando però una sostanziale differenza rispetto al passato, ovvero la compatibilità con i nuovi moduli di memoria DDR4.
Il passaggio a questa nuova tipologia di memoria seppur appaia indubbiamente poco sensato al momento, porterà certamente grandi benefici man mano che i vari produttori offriranno moduli con densità sempre maggiore e contraddistinti da consumi energetici più contenuti, grazie alla minore tensione di alimentazione necessaria. La frequenza operativa massima certificata raggiunge quota 2.133MHz, consentendo una bandwidth massima teorica veramente molto elevata, pari a ben 68,2 GB/s.
Nessuna sostanziale differenza per quanto riguarda, invece, il Controller PCI-Express integrato, sempre in grado di gestire un massimo di ben 40 linee PCI-Express 3.0 (che scendono a 28 linee nel microprocessore Core i7 5820K), supportando appieno le tecnologie Multi-GPU sia di NVIDIA (SLI) che di AMD (CrossFireX). Rispetto alla precedente generazione viene però garantita una maggiore flessibilità, rendendo possibili configurazioni 2×16 o addirittura 5×8, ovviamente a patto di utilizzare uno dei due nuovi microprocessori capaci di gestire 40 linee.
Il nuovo PCH è collegato al processore per mezzo di un Link DMI 2.0 di tipo X4, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Sul fronte prettamente tecnico una delle più attese novità riguarda il controller USB, ora finalmente capace di offrire un supporto di tipo nativo a ben 6 porte USB 3.0, in aggiunta ad ulteriori 8 porte USB 2.0.
Viene, inoltre, aumentato il numero di connessioni SATA 3.0 6Gb/s, raggiungendo le 10 porte, e supportando appieno la tecnologia Rapid Storage 13.1. Al pari dei recenti PCH Serie 9, dedicati alle soluzioni di fascia media, troviamo piena compatibilità con le unità di storage SSD di nuova generazione, dotate di interfaccia meccanica di tipo M.2 PCI-Express oppure SATA Express.
La prima tipologia, nota anche con l’acronimo NGFF (Next Generation Form Factor) si presenta con un connettore simile, ma ovviamente non identico, al vecchio mSATA, ma consente di incrementare in maniera sensibile il bandwidth teorico, dagli ormai limitanti 600MB/s previsti dallo standard Serial ATA 3.0, fino a ben 1GB/s.
La seconda tipologia, vale a dire SATA Express, non presenta differenze per quanto riguarda il connettore utilizzato (di tipo SATA standard) e garantisce comunque, almeno in questa prima versione, la medesima bandwidth teorica di 1GB/s. Abbiamo precisato “in questa prima versione” poiché in realtà, secondo le specifiche ratificate dal SATA-IO (Serial ATA International Organization), le periferiche connesse via SATA Express potrebbero raggiungere un picco massimo ben più elevato, pari a ben 16Gbps, a patto di sfruttare un collegamento PCI-Express Gen 3.0.
Questo probabilmente verrà implementato da Intel a partire dalla prossima generazione di chipset, fino ad allora entrambe le interfacce di collegamento supportate, vale a dire M.2 PCI-Express e SATA Express, sfrutteranno una coppia di linee PCI-Express 2.0, gestite direttamente dal PCH. La tipologia di interfaccia da impiegare è a discrezione del produttore della scheda madre, ma è doveroso precisare che anche nell’eventualità che in un particolare modello siano entrambe supportate, non sarà comunque possibile un utilizzo in parallelo in quanto verrebbero comunque condivise le linee PCI-Express che il PCH dedica allo scopo.
Grazie alla rinnovata tecnologia Rapid Storage 13.1, viene garantito il pieno supporto verso queste nuove tipologie di periferiche, consentendone l’utilizzo sia come unità di avvio e sia affiancandole a dischi rigidi tradizionali in maniera da creare una soluzione ibrida. Inoltre viene sfrutta la tecnologia Dynamic Storage Acceleration in modo tale che eventuali impostazioni di risparmio energetico non compromettano le prestazioni velocistiche dell’unità di storage.
Come di consueto non mancano un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit integrata e la possibilità di gestire ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre).
L’azienda di Santa Clara, inoltre, segnala il supporto ufficiale alla tecnologia Thunderbolt 2.0 da parte delle schede madri basate su PCH X99 Express. Questa interfaccia di connessione, sviluppata in collaborazione con Apple, è pensata per offrire un unico collegamento per una vasta gamma di dispositivi multimediali, quali schermi (compatibili con le specifiche DisplayPort 1.2 e risoluzioni fino al 4K), unità di memorizzazione o fotocamere digitali, garantendo una velocità di trasferimento bidirezionale dei dati massima teorica davvero notevole, pari a ben 20 Gb/s, ovvero ben quattro volte superiore a quella offerta con un collegamento di tipo USB 3.0 ed il doppio di quanto era capace la prima generazione di Thunderbolt.
Non manca la possibilità di collegare tra loro due computer, creando una rete locale con velocità di trasferimento equiparabili ad una connessione di tipo ethernet 10Gbit. La maggior parte dei produttori di schede madri renderà accessibile questa tecnologia previa installazione di una scheda aggiuntiva compatibile in uno slot PCI-Express.
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ASRock X99 OC Formula – Confezione e Bundle:
La nuovissima scheda madre di fascia alta di ASRock è tra le prime soluzioni, espressamente pensate per la nuova piattaforma enthusiast Intel, ad essere arrivata nella nostra redazione. La confezione, di generose dimensioni, si presenta con una colorazione di base nera con finitura opaca.
Il materiale di cui è costituita è molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Presenta una grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.
Sulla parte frontale sono presenti il logo aziendale ASRock, un’immagine stilizzata del marchio “OC Formula” che rappresenta la prestigiosa serie di appartenenza di questo prodotto, la nomenclatura del modello, una serie di icone riguardanti le principali tecnologie supportate, tra le quali il pieno supporto alle tecnologie Multi-GPU di AMD ed NVIDIA con possibilità di installazione di un massimo di ben quattro schede grafiche in parallelo (4-Way), la presenza di un controller di rete Intel e il supporto alla tecnologia Thunderbolt 2, previa installazione di una scheda add-in acquistabile separatamente.
Posteriormente ritroviamo le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. E’ data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come la certificazione “Super Alloy Motherboard”, a garanzia dell’impiego di componentistica discreta e soluzioni di raffreddamento all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo, ed “OC Formula Kit”, una serie di accorgimenti espressamente pensati per soddisfare le esigenze degli appassionati di overclock estremo.
Tra questi è doveroso menzionare la presenza di una robusta circuiteria di alimentazione da ben 12 Fasi, capace di erogare ben 1.300W, nonché di un PCB ad 8 strati con 2oz di rame, in grado di garantire un’elevata resistenza alle torsioni, minori temperature e maggiore efficienza in condizioni di lavoro fuori specifica. Una delle più significative peculiarità di questo prodotto, inoltre, è senza dubbio la certificazione “Waterproof by Conformal Coating” che, grazie ad uno speciale strato protettivo che ricopre completamente il PCB, sia fronte che retro, consente di proteggere la scheda madre da eventuali sversamenti di liquidi conduttivi, nonché di evitare l’insorgere di problemi di stabilità dovuti allo sviluppo di condensa, molto frequente durante le sessioni di overclock con sistemi di raffreddamento non convenzionali.
Troviamo, inoltre, riferimenti sulla tecnologia proprietaria HDD Saver, già incontrata nei prodotti dotati di PCH Z97 Express, sulla presenza di un sottosistema audio di qualità Purity Sound 2, di un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet basata su chip Intel e soprattutto sulla generosa disponibilità di connettori M.2 PCI-Express, ben due, di cui uno di tipo Ultra M.2 (PCI-Express Gen3 X4), indispensabili per l’installazione delle recenti e prestanti unità di storage compatibili. Altre didascalie indicano i componenti principali utilizzati sulla scheda madre e il software fornito in dotazione. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.
Lateralmente sono riportate le principali features del prodotto tradotte nelle varie lingue dei paesi in cui viene esportato, una targhetta con tutti i codici identificativi e la nomenclatura della scheda madre.
Apriamo la confezione e, come accade di solito, notiamo che l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è contenuto tutto il bundle in dotazione ed in quello inferiore la scheda madre opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico.
Dopo aver estratto la scheda dal sacchetto notiamo con piacere che la protezione ulteriore della stessa è demandata ad una vaschetta realizzata in poliuretano espanso che evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.
Altro particolare degno di nota, che testimonia l’elevata cura rivolta dall’azienda taiwanese per questo prodotto, è la presenza di un pratico sacco in stoffa, molto curato e bello a vedersi, contenente buona parte del materiale fornito in dotazione.
Il bundle fornito, indubbiamente molto completo, è così composto:
- 2 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
- 1 x Guida alla tecnologia ASRock Cloud;
- 1 x DVD contenente driver e utility;
- 2 x Bustine con N°1 viti per il fissaggio delle eventuali unità di storage M.2 PCI-Express;
- 1 x Cavo di alimentazione SATA (doppio);
- 6 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
- 1 x Adesivo per case;
- 3 x Bridge NVIDIA SLI flessibili di varie lunghezze;
- 1 x Mascherina I/O Shield.
L’azienda ASRock, come da tradizione, non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. L’apertura della confezione risulta semplice e in pochi secondi ci troveremo di fronte al materiale fornitoci in dotazione. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto.
Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato per causa di un trasporto movimentato. A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da ASRock risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto.
La confezione risulta esteticamente molto curata e gradevole alla vista, consentendo fin da subito di cogliere i vari dettagli sul prodotto che il consumatore finale desidera acquistare. Il manuale di istruzioni lo potete scaricare direttamente dal sito del produttore.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare le specifiche tecniche e le feature principali della ASRock X99 OC Formula.
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Specifiche Tecniche e Feature ASRock X99 OC Formula:
ASRock sta dimostrando, nel corso degli ultimi anni, di essere un’azienda molto vitale e con una con una notevole capacità di innovazione. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di features che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere, dedicate sia al comparto hardware che a quello software.
La nuova scheda madre X99 OC Formula, fiore all’occhiello dell’offerta dell’azienda taiwanese, si basa sul nuovissimo PCH X99 Express e socket di connessione LGA-2011-v3, appositamente pensato per ospitare tutti i nuovi microprocessori Intel basati su architettura Haswell-E. La memoria di sistema offre pieno supporto Quad-Channel DDR4, con una capacità massima di ben 128 GB e supporta frequenze in overclock fino a ben 3.400MHz, anche con profili XMP 2.0.
La ASRock X99 OC Formula consente di realizzare configurazioni Multi-GPU con schede grafiche in SLI (Nvidia) o CrossfireX (AMD) per assemblare sistemi di grafica avanzati. Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci, nonché la possibilità di collegare unità di storage SSD di nuova generazione, dotate di interfaccia M.2 PCI-Express.
Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della ASRock X99 OC Formula così come dichiarate dal produttore.
Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto estremamente completo e senza alcun compromesso, capace di soddisfare non soltanto gli overclocker estremi ma anche i videogiocatori più esigenti.
Le CPU e le memorie attualmente supportate le trovate a questi indirizzi: CPU List e Memory List. Possiamo chiaramente evincere come ASRock abbia dedicato molto impegno nel realizzare una scheda madre senza compromessi. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 8.1.
ASRock X99 OC Formula – Layout
ASRock sta dimostrando, nel corso degli ultimi anni, di essere un’azienda molto vitale e con una capacità di innovazione molto elevata. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di feature che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere, dedicate sia al comparto hardware che a quello software. Le principali feature presenti nella nuova X99 OC Formula le trovate spiegate in maniera dettagliata al seguente indirizzo.
Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la scheda madre X99 OC Formula di ASRock.
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ASRock X99 OC Formula – Parte Prima:
Iniziamo la nostra esplorazione della ASRock X99 OC Formula osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Tale rigidità eviterà torsioni del PCB quando sottoposto lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo longevità e stabilità nel tempo. Le schede madri della serie “OC Formula” adottano, infatti, un particolare PCB costruito in fibra di vetro e contraddistinto da uno spessore superiore, composto di ben otto strati, formati da quattro set con 2oz di rame.
Questo aspetto gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato, un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.
Analizzando attentamente la scheda si nota fin da subito una particolarità a dire poco interessante. L’intera piastra, infatti, è ricoperta da uno strato protettivo trasparente che consente di proteggere la scheda madre non solo dalla polvere, ma soprattutto dagli effetti distruttivi dei liquidi conduttivi, come ad esempio l’acqua.
Grazie a questa esclusiva caratteristica, denominata dall’azienda “Waterproof by Conformal Coating”, gli sversamenti accidentali di liquido o lo sviluppo di condensa utilizzando sistemi di raffreddamento non convenzionali non rappresenteranno più un problema e non causeranno blocchi o instabilità.
La colorazione di base del PCB nera (Sapphire Black) in abbinamento agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore giallo acceso, rende la scheda indubbiamente accattivante, restituendo un impatto estetico davvero notevole che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati. A colpire sono anche le dimensioni della scheda, pari a ben 30.5 cm x 27.2 cm. Ricordiamo, infatti, che il Form-Factor è conforme allo standard Extended ATX. A tal proposito non possiamo che consigliarvi di verificare se il vostro case è pienamente compatibile, consentendone l’installazione.
Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente i backplate del dissipatore di calore dedicato alla circuiteria di alimentazione e del meccanismo di ritenzione del processore di produzione Foxconn.
Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e frutto di uno studio approfondito. In posizione centrale spicca il nuovo socket LGA-2011-v3, in grado di ospitare non soltanto i nuovi microprocessori di fascia alta per sistemi desktop Haswell-E, ma anche le declinazioni per server Haswell-EP, compreso il modello Xeon E5-2699V3 con ben 18 core integrati e tecnologia Hyper-Threading. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione.
Il nuovo meccanismo di fissaggio del processore, prodotto in questo caso da Foxconn, prevede una coppia di levette, da aprire e richiudere nella giusta sequenza. Il fissaggio del sistema di dissipazione dedicato al processore avviene semplicemente sfruttando la filettatura presente.
La nuova X99 OC Formula adotta una robusta circuiteria di alimentazione da ben 12 Fasi, accreditata di supportare ben 1.300W, espressamente progettata per garantire una stabilità assoluta, anche in condizione di overclock estremo. Gli stadi di alimentazione prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori allo stato solido “Nichicon 12K Platinum Caps” prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, induttanze “Premium Alloy” capaci di gestire ben 60A di corrente, e mosfet Ultra Dual-N (UDM). Questi mosfet sono contraddistinti da un basso RDS(On), ovvero quando si trovano in stato di attività sono in grado di garantire un’elevata efficienza mantenendo bassa la loro temperatura di esercizio.
L’azienda ha, inoltre, implementato una tecnologia proprietaria, denominata Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate per l’umidità (Dehumidifier), per le scariche elettrostatiche (ESD Protection), per sovratensioni causate da eventuali malfunzionamenti dell’alimentatore di sistema (Surge Protection) e per i picchi improvvisi e violenti di voltaggio, causati ad esempio dai temporali (Lightning Protection).
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio particolarmente generoso nelle dimensioni (XXL Aluminum Alloy Heatsink) e provvisto di heatpipes, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress.
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore sono presenti una coppia di connettori di alimentazione supplementari a 12v, uno a 8-Pin ed uno a 4-pin. L’azienda ha previsto per questi connettori un’elevata densità, caratteristica che consente una riduzione della perdita di potenza del 23% unita ad un abbassamento della temperatura del connettore stesso fino a ben 22°C.
Uno dei particolari che salta subito all’occhio osservando la scheda riguarda senza dubbio la particolare disposizione dei quattro slot a disposizione per le memorie, suddivisi una metà alla sinistra e l’altra metà alla destra del Socket LGA-2011-v3. La scheda supporta esclusivamente i nuovi moduli DDR4 in configurazione Quad-Channel, fino a una frequenza massima certificata di ben 3.400MHz (OC), con pieno supporto alla tecnologia Intel XMP 2.0. In caso di utilizzo di un microprocessore Xeon per server sono pienamente supportati moduli di memoria provvisti di tecnologia ECC (Error Correction Code). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a ben 128GB.
In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli ed una serie di pulsanti per facilitare le operazioni di overclock, denominati “Rapid OC”, contrassegnati con i simboli [Menù], [+] e [-]. La funzione di questi pulsanti è relativamente semplice e intuitiva e consiste nella possibilità di variazione “al volo” sia del moltiplicatore di frequenza del microprocessore e/o della Cache, e sia della frequenza del Base Clock (BCLK).
Non mancano, inoltre, dei comodi Punti di Lettura (ASRock V-Probe) per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali ed un DIP-Switch a quattro vie, pensato per l’esclusione a livello hardware di uno o più slot PCI-Express, e di conseguenza delle relative schede installate. Questa funzionalità è appositamente pensata per tutti coloro che per motivi prettamente pratici non riescono a rimuovere fisicamente le schede, come ad esempio i possessori di impianti a liquido o gli overclocker estremi che fanno uso di tolotti per ghiaccio secco o azoto liquido.
Proprio per questa tipologia di utenza sono stati previsti, inoltre, gli switch LN2 Mode e Slow Mode. Il primo si occupa di facilitare l’avvio del sistema a temperature abbondantemente inferiori agli 0°C, disabilitando le protezioni termiche del microprocessore, mentre il secondo è pensato per forzare la frequenza operativa del microprocessore al livello minimo, in maniera da evitare spiacevoli crash del sistema, durante tutti quei momenti in cui la massima potenza non è fondamentale, come ad esempio mentre si procede al salvataggio degli screenshot dei propri record in overclocking.
Sempre in questa zona della scheda troviamo una coppia di un Header per la gestione di ben quattro porte USB 3.0 supplementari ed una porta USB 3.0 verticale di tipo A.
Le possibilità di espansione sono garantite dalla presenza di ben cinque slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX ed NVIDIA SLI, anche in configurazione 4-Way (8x/8x/8x/8x), ovviamente a patto di utilizzare un microprocessore Haswell-E capace di gestire 40 linee, come il Core i7 5930K e il Core i7 5960X.
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ASRock X99 OC Formula – Parte Seconda:
Nel caso di utilizzo del Core i7 5820K, capace di gestire un massimo di 28 linee, le modalità Multi-GPU 4-Way non saranno più supportate. E’ previsto, inoltre, uno slot Half Mini-PCIe, in cui poter installare, ad esempio, un modulo WiFi/Bluetooth supplementare. Lo slot PCI-Express 3 (di colore nero) condivide le linee con il connettore Ultra M.2 PCI-Express, risultando di conseguenza disattivato nel caso di installazione di un unità di storage ad alte prestazioni.
Per fornire il giusto quantitativo di corrente alle linee PCI-Express, nell’eventualità di utilizzo di configurazioni Multi-VGA, magari anche in condizioni di lavoro fuori specifica, la X99 OC Formula dispone di un connettore Molex 4-Pin supplementare, posizionato sotto l’ultimo slot PCI-Express 16x.
Nell’area in basso a destra sono presenti ben 10 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”, la cui gestione è affidata al nuovo PCH Intel X99 Express.
Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s, nonché le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage 13.
Il produttore ha dotato questo prodotto, inoltre, di un connettore Ultra M.2 PCI-Express su bus PCIe 3.0 X4, capace di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s, nonché di un connettore M.2 PCI-Express su bus PCIe 2.0 X4 (20Gb/s). Sono pienamente supportate, quindi, tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) fino a ben 110mm di lunghezza.
In prossimità delle porte Serial ATA, troviamo anche il connettore che consente di sfruttare la tecnologia proprietaria HDD Saver, che prevede la possibilità di attivare o disattivare i dischi rigidi connessi, ma non in condizione di lavoro, semplicemente via software, garantendo così non soltanto una maggiore durata dei dischi stessi, ma anche un sempre gradito risparmio energetico.
La scheda dispone, inoltre, di una doppia EEPROM BIOS rimuovibile con rispettivo Switch di selezione, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di aggiornamento o di corruzione dati del BIOS primario, oppure semplicemente per testare versioni di BIOS beta o modificate in tutta sicurezza.
Non manca un sempre utile Debug Display a segmenti che consente l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento, oltre ai classici pulsanti di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presenti sulla maggior parte delle schede madri. Nelle vicinanze è presente un pulsante, denominato “Direct Key”, utile per poter accedere direttamente al BIOS di sistema.
Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari connettori per ventole, porte audio, USB 2.0, COM, Thunderbolt supplementari, nonché un jumper con funzionalità di Clear CMOS, per la reimpostazione dei parametri del BIOS di sistema, ed il pannello con i collegamenti alle funzioni del case. Ricordiamo che la X99 OC Formula offre il pieno supporto alla tecnologia Thunderbolt 2, supporto che tuttavia sarà sfruttabile solamente installando una scheda aggiuntiva compatibile (non fornita nella dotazione) in uno slot PCI-Express.
La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz. Grazie alla tecnologia Purity Sound 2, l’azienda offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.
Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’amplificatore cuffie integrato, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.
La X99 OC Formula dispone di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad una coppia di ottimi controller. Troviamo, infatti, sia un Intel WGI218V, contraddistinto da un utilizzo veramente limitato del processore centrare durante il normale funzionamento, e sia un AR8171 di Qualcomm Atheros, basato su interfaccia PCI Express 1.1 per le comunicazioni host e provvisto di supporto al power management.
Più che buono il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, ben 10 porte, di cui sei direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e quattro sfruttabili utilizzando la coppia di Header on-board. Ricordiamo che la loro gestione non è affidata esclusivamente al nuovo PCH X99 Express di Intel, bensì anche ad un controller supplementare ASM1074 di produzione ASMedia.
Comunemente alla maggior parte delle soluzioni X99 Express, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni, dotato di heatpipe ed esteticamente molto curato. Degno di nota il logo aziendale cromato.
Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:
- 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
- 1 x Switch Clear CMOS;
- 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
- 2 x Porte USB 2.0 (colore nero);
- 6 x Porte USB 3.0 (colore blu);
- 2 x Porta LAN RJ45;
- 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio il BIOS della ASRock X99 OC Formula.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Prima:}
Uno sguardo al bios – Parte Prima:
La nuova ASRock X99 OC Formula adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASRock UEFI”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (P1.10), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.
Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “OC Formula” per quanto riguarda il tema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in otto macrosezioni che nello specifico sono:
- Main;
- OC Tweaker;
- Advanced;
- Tool;
- H/W Monitor;
- Security;
- Boot;
- Exit.
Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del bios installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard.
La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora.
I parametri a disposizione sono a dire poco numerosi, inoltre, la nuova piattaforma Haswell, introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, richiedendo la presenza di una serie di nuovi acronimi per identificare la funzione di alcuni dei parametri più importanti.
Tra queste non possiamo non menzionare la reintroduzione dei divisori di frequenza per quanto riguarda il BUS di sistema, caratteristica che offre un più ampio margine di manovra in fase di overclocking, consentendo di mantenere le frequenze operative dei vari componenti sempre entro le specifiche.
Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto da ASRock appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione. Tra i più “interessanti” segnaliamo la funzione Multi Core Enhancement, già incontrata nei prodotti mainstream dotati di PCH Serie 8 o Serie 9, che consente di estendere l’aumento di frequenza previsto dalla tecnologia Turbo Boost di Intel a tutti i core che compongono il processore, garantendo un discreto incremento prestazionale in tutti gli applicativi fortemente multi-threading.
Una delle novità introdotte con i nuovi microprocessori Intel Haswell riguarda senza dubbio la nuova logica di regolazione delle tensioni di alimentazione, completamente integrata (iVR).
Tutte le tensioni, esclusa quella del comparto RAM, partono ora da un unico segnale, denominato CPU Input Voltage che viene poi distribuito, per mezzo del regolatore di tensione integrato, verso tutte le varie componenti interne (Core/Cache, Ring e System Agent).
Sempre nella stessa sezione viene offerta la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (massimo cinque profili). Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su penna USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.
All’interno del BIOS della nuova X99 OC Formula, inoltre, sono previsti una serie di profili precompilati, messi a punto dal noto overclocker di livello mondiale, nonché stretto collaboratore di ASRock per lo sviluppo dei prodotti della famiglia “OC Formula”, Nick Shih. Grazie a questi profili anche gli appassionati di overclock meno esperti potranno comunque raggiungere risultati degni di nota, il tutto con estrema semplicità.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al bios – Parte Seconda:}
Uno sguardo al bios – Parte Seconda:
Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU, del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate (controller USB, SATA, Audio etc.), l’impostazione avanzata della nuova interfaccia di collegamento Ultra M.2 PCI-Express e l’attivazione o disattivazione della tecnologia Thunderbolt, pienamente supportata dal nuovo Intel X99 Express. E’ possibile, inoltre, impostare manualmente la sezione del bios che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso e il supporto verso la risoluzione Full-HD 1080p.
La sezione Tools offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema. Troviamo, inoltre, le funzioni System Browser, che ci restituirà in forma grafica varie informazioni mostrando un’immagine della nostra scheda madre e navigando con il mouse sui vari componenti ce ne mostrerà le caratteristiche e OMG (Online Management Guard), che ci permetterà di controllare gli accessi alla rete internet schedulando attraverso una comoda interfaccia gli accessi. Questo eviterà che il pc possa essere utilizzato per la navigazione internet quando non lo desideriamo. Non manca, inoltre, la possibilità di abilitare o meno le tecnologie proprietarie Dehumidifier e HDD Saver.
Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del bios della ASRock X99 OC Formula con la sezione H/W Monitor, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Rispetto alle schede madri tradizionali notiamo fin da subito un quantitativo a dir poco notevole di sensori disponibili. In questa maniera gli utenti possono monitorare e controllare con precisione la temperatura delle zone critiche della scheda, molto utile durante le sessioni di overclock. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole ed i controlli sulle temperature.
Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al bios in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1.
La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc ed è possibile attivare la funzione Boot Failure Guard che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe mode per poter entrare nel bios e modificare i parametri operativi.
Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.
Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ASRock X99 OC Formula, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.
La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard X99 OC Formula è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ASRock. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di osservare le potenzialità offerte dalla nuova scheda madre top di gamma ASRock X99 OC Formula, basata sul recente PCH Intel X99 Express.
Tutte le prove eseguite sono state ripetute per ben tre volte, al fine di verificare la validità dei risultati ottenuti. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Abbiamo condotto le prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Default: Intel Core i7 5960X Default (3.0/3.5GHz) / RAM 2.133MHz 15-15-15-35-2T;
- OC Daily: Intel Core i7 5960X OC (4.2GHz) / RAM 2.666MHz 15-15-15-35-2T.
La scheda grafica utilizzata, una MSI Radeon R9 290X 4GB Gaming OC, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1030/1250).
Il sistema operativo, Microsoft Windows 8.1 Pro Update1 X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. I driver AMD Catalyst sono stati aggiornati all’ultima versione disponibile dei 14.7. Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi di un SSD OCZ Vertex 460 da 240GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti.
Prestazioni Rendering e Calcolo
- Cinebench 11.5 – 64bit;
- Cinebench R15 – 64bit;
- ASUS RealBench v2.2;
- POV Ray 3.7 – 64bit;
- Blender 2.70a – 64bit;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime Benchmark v2.10;
- Hexus PiFast;
- SiSoftware Sandra 2014 SP3 (20.42);
- AIDA64 Extreme 4.60.3100;
- Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 5.1.
Prestazioni Multimedia e Compressione
- WinRAR 5.11 Final – 64bit;
- 7-Zip 9.20 – 64bit;
- TrueCrypt 7.2;
- X264 HD Benchmark v4.0;
- 3DMark 11;
- 3DMark 2013;
- PCMark 8.0 v2.0.228 Professional;
- Unigine Heaven Benchmark v4.0;
- Unigine Valley Benchmark v1.0.
Prestazioni Giochi DX11
- Alien vs Predator;
- Bioshock Infinite;
- GRID 2;
- GRID Autosport;
- Metro Last Light;
- Sniper Elite V2;
- Tomb Raider 2013;
- Thief.
Prestazioni Storage (USB 3.0 / SATA III 6Gb/s)
- Crystal Disk Mark 3.0.3b;
- ATTO Disk Benchmark 2.47.
Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ASRock X99 OC Formula.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:
Cinebench R11.5 e R15 – 64bit
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.
Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 8Core/16Thread.
ASUS RealBench v2.2
ASUS ROG RealBench è un nuovo software di benchmark, completamente gratuito, studiato da ASUS e sviluppata in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, che sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del vostro sistema.
ROG Realbench è pensato per fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva del proprio sistema. Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità di un sistema sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in del sistema dopo un overclock. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.
POV-Ray 3.7
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
Blender 2.70a – 64bit
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.
Euler3D Benchmark v2.2
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:
SuperPI 1.5Mod XS
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
WPrime Benchmark v2.10
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:
SiSoftware Sandra 2014 SP3 – 20.42
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme Edition 4.60.3100
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 5.1
La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.
La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e un utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.
In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory e implementata anch’essa per la prima volta nel chipset X38, può a sua volta essere controllata attraverso questa utility.
Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”. Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Prima:}
Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:
WinRAR 5.11 Final – 64bit
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.20 – 64bit
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2
TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.
Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
X264 HD Benchmark v4.0
Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:
3DMark 11
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
3DMark 2013
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando quattro nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver e Fire Strike.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.
I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike e Fire Strike Extreme. Nei grafici i punteggi complessivi ottenuti.
PCMark 8.0 v2.0.228 Professional
PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).
Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo le tre suite principali incluse, vale a dire Home, Creative e Works, in modalità accelerata OpenCL.
Unigine Heaven Benchmark v4.0
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.
Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.
Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Prima:}
Prestazioni Giochi – Parte Prima:
Alien vs Predator
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.
All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
Bioshock Infinite
Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.
La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.
Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?
Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.
I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}
Prestazioni Giochi – Parte Seconda:
Thief
Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.
I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie.
Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
GRID 2
GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.
Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.
Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}
Prestazioni Giochi – Parte Terza:
GRID Autosport
GRID Autosport, sviluppato sulla nuova versione del motore grafico proprietario EGO Engine, è il capitolo più grande e ambizioso di sempre e presenta oltre 100 piste in 22 ambientazioni differenti, il doppio rispetto a GRID 2.
Nuovo anche il modello di guida, reso più appagante per i piloti più smaliziati e con la possibilità di impostare vari parametri di assistenza alla guida come ABS, TCS ed ESP. Ritorna a grande richiesta dei fan la visuale all’interno dell’abitacolo, assente nel precedente GRID 2. I giocatori inoltre hanno a disposizione auto da turismo, GT, monoposto, muscle cars, auto da derapata, supercar, hypercar, prototipi, derby demolizione e molto altro.
Non manca una modalità carriera con la possibilità di reclutare un compagno di squadra e di guadagnare sponsorizzazioni, mentre la modalità online permette di partecipare ai racing club, alle sfide settimanali e di competere per le classifiche RaceNet.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Metro Last Light
Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.
Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.
E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Quarta:}
Prestazioni Giochi – Parte Quarta:
Sniper Elite V2
Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.
Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.
L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:
Tomb Raider (2013)
Il nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.
Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.
La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi??
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:
Come possiamo osservare dai nostri test, la scheda madre ASRock X99 OC Formula, si comporta decisamente bene, sfruttando in pieno tutte le potenzialità che il nuovo chipset Intel X99 Express dispone. La potenza sprigionata è di altissimo livello e fin da subito ci accorgiamo della sua stabilità e solidità. I risultati da noi ottenuti sono decisamente ottimi.
Anche dal punto di vista prettamente legato alla pratica dell’overclock, la soluzione X99 OC Formula , si dimostra capace di raggiungere, senza alcuna incertezza, frequenze da daily use decisamente buone.
La scheda madre ASRock è in grado di gestire senza problemi, a patto di avere una buona scheda video, anche i giochi di utima generazione. Nel nostro caso la soluzione MSI Radeon R9 290X 4GB Gaming OC, è in grado di garantire prestazioni decisamente molto buone. Non possiamo che essere soddisfatti da quanto realizzato.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage – ASRock X99 OC Formula:}
Prestazioni Storage – ASRock X99 OC Formula:
Controller SATA III 6Gb/s (Intel X99 Express)
Crystal Disk Mark 3.0.3b
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 2.47
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel X99 Express sono di ottimo livello e perfettamente in linea con altri prodotti da noi testati, sia in lettura che in scrittura. Ricordiamo che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.
Controller USB 3.0 (Intel X99 Express / ASMedia ASM1074)
Crystal Disk Mark 3.0.3b
Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.
ATTO Disk Benchmark 2.47
ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.
E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).
Finalmente, anche nella piattaforma di fascia alta, troviamo un supporto nativo allo standard di trasmissione USB 3.0. Il nuovo PCH X99 Express, come vediamo dai grafici riepilogativi, è perfettamente in grado di garantire prestazioni più che buone, allineate alla maggior parte dei controller di terze parti finora impiegati dai vari produttori di schede madri, compreso l’ASM1074 presente sulla nuova X99 OC Formula. Ricordiamo ancora una volta che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dai rispettivi produttori.
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Overclock e Consumi:
Risultati in Overclock
Questa nuova piattaforma di fascia alta promette una buona dose di divertimento per tutti gli appassionati di overclock, riproponendo quelle che sono le peculiarità già incontrate nelle soluzioni di fascia media, in abbinamento ai microprocessori LGA-1150 basati su architettura Haswell. Tra queste non manca la nuova logica di regolazione delle tensioni di alimentazione, completamente integrata all’interno del microprocessore (iVR). Di conseguenza, tutte le tensioni, esclusa quella del comparto RAM, partono ora da un unico segnale, denominato CPU Input Voltage che viene poi distribuito, per mezzo del regolatore di tensione integrato, verso tutte le varie componenti interne (Core/Cache, Ring e System Agent).
Al pari della piattaforma di fascia media, inoltre, viene offerto ampio margine di manovra per quanto riguarda la frequenza del Base Clock o BCLK, fissata di default ai canonici 100MHz, ma incrementabile in maniera davvero molto consistente attraverso un moltiplicatore apposito, presente all’interno del BIOS, solitamente denominato BCLK Ratio. Grazie a questo parametro avremo a disposizione un ventaglio ben più ampio di frequenze disponibili, aspetto che consentirà di spremere ogni singolo “MHz” dalle componenti a nostra disposizione, specialmente per quanto riguarda le nuove memorie DDR4.
Passiamo ora ad osservare, nello specifico, il comportamento della nostra ASRock X99 OC Formula, in condizioni di lavoro fuori specifica. Per le nostre prove ci siamo affidati ad un sistema di raffreddamento di tipo Phase Change, provvisto di doppio compressore rotativo da 1.7HP, capace di raggiungere una temperatura prossima ai -120°C.
Dobbiamo ammettere che la nuova soluzione di punta di ASRock ha rispettato appieno le nostre aspettative, comportandosi in modo a dire poco eccellente e consentendo il raggiungimento di ottimi risultati, mantenendo una notevole stabilità operativa. Aggiornando il BIOS all’ultima versione beta disponibile al momento delle prove (P1.17B), non abbiamo riscontrato alcuna problematica ad essa imputabile. Il sistema ha sempre reagito al meglio, anche impostando valori abbastanza spinti.
La ricerca della massima frequenza di BCLK ci ha condotto, anche grazie alle funzionalità di overclocking previste dalla nuova piattaforma enthusiast, sino ad un ottimo 173.11 MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS.
In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco, confermando non soltanto la bontà del microprocessore in nostro possesso, ma soprattutto della scheda madre X99 OC Formula di ASRock.
Il nuovo microprocessore Core i7 5960X, nonostante l’innegabile complessità a livello architetturale che lo contraddistingue (8 Core integrati oltre che un’ampia Cache L3 di ben 20MBytes), si è dimostrato decisamente propenso alla pratica dell’overclock, vantando un comportamento davvero molto simile a quello di un normale Haswell di fascia media.
Servendoci del nostro sistema di raffreddamento Phase Change a doppio stadio siamo riusciti a raggiungere una frequenza operativa massima stabile di ben 5.374MHz, mantenendo attivati tutti i core e la tecnologia Hyper-Threading, con una tensione di alimentazione pari ad 1.70v. A seguire vi mostriamo alcuni screenshot dei risultati ottenuti.
E’ innegabile che le potenzialità in overclock offerte da questa nuova scheda madre siano veramente notevoli. Il BIOS messo a punto dall’azienda, in stretta collaborazione con il noto overclocker di livello mondiale Nick Shih non delude le aspettative, risultando stabile e ricchissimo di parametri configurabili.
Non possiamo, inoltre, non spezzare una lancia in favore dell’esclusivo strato protettivo (Conformal Coating) che ricopre l’intero PCB della X99 OC Formula, sia fronte che retro, indubbiamente molto efficace. Infatti, nonostante un leggero sviluppo di condensa, in particolare in prossimità della circuiteria di alimentazione e degli slot di memoria DDR4, dovuto ovviamente alle basse temperature di esercizio (inferiori ai -100°C), non abbiamo riscontrato alcun problema di stabilità e/o blocchi improvvisi del sistema.
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
Consumi Rilevati
Per concludere abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
- Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
- Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).
Come vediamo dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Buona parte del merito va certamente attribuita all’affinamento della tecnologia produttiva, oltre che all’impiego delle nuove memorie ad alte prestazioni DDR4, esclusiva di questa nuova piattaforma di riferimento, capaci di garantire un più contenuto impatto energetico per via della minore tensione di alimentazione necessaria.
Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa scheda madre targata ASRock.
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Conclusioni:
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Consumi: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
ASRock ha ormai dimostrando di essere un’azienda con una elevata capacità di innovazione. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di funzionalità esclusive che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere. Non fa ovviamente eccezione la nuova scheda madre X99 OC Formula, fiore all’occhiello dell’offerta dell’azienda taiwanese, espressamente pensata per soddisfare gli ormai numerosi appassionati di overclock estremo.
Proprio per questa tipologia di utenza è pensata una delle più interessanti caratteristiche esclusive di questa scheda madre, vale a dire la certificazione “Waterproof by Conformal Coating”. L’intera piastra della nuova X99 OC Formula, infatti, è ricoperta da uno strato protettivo trasparente che consente di proteggere la scheda madre non solo dalla polvere, ma soprattutto dagli spiacevoli effetti dei liquidi conduttivi, come ad esempio l’acqua.
Grazie a questa esclusiva caratteristica, infatti, gli sversamenti accidentali di liquido o lo sviluppo di un po’ di condensa utilizzando sistemi di raffreddamento non convenzionali, non rappresenteranno più un problema e non causeranno blocchi o instabilità, come abbiamo potuto constatare durante le nostre prove.
La nuova ammiraglia è indubbiamente una motherboard che cattura l’attenzione già al primo sguardo, grazie alla sua colorazione di base del PCB nera (Sapphire Black), in abbinamento agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore giallo acceso.
La confezione, di generose dimensioni, si presenta con una colorazione di base nera con finitura opaca. Il materiale di cui è costituita è molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Presenta una grafica molto accattivante, con elementi grafici che non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.
Il layout della scheda appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La scheda si basa sul nuovissimo PCH X99 Express e socket di connessione LGA-2011-v3, appositamente pensato per ospitare non soltanto i nuovi microprocessori di fascia alta per sistemi desktop Haswell-E, ma anche le declinazioni per server Haswell-EP, compreso il modello Xeon E5-2699V3 con ben 18 core integrati e tecnologia Hyper-Threading.
Il nuovo PCH introduce, inoltre, il supporto nativo verso le unità di storage SSD di nuova generazione, dotate di interfaccia meccanica di tipo M.2 PCI-Express o SATA Express, e capaci di una bandwidth teorica pari a ben 10Gb/s. Il produttore ha dotato questo prodotto di un connettore Ultra M.2 PCI-Express su bus PCIe 3.0 X4, capace di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s, nonché di un connettore M.2 PCI-Express su bus PCIe 2.0 X4 (20Gb/s). Indiscutibilmente una ventata d’aria fresca che consente, finalmente, di poter oltrepassare il “muro” dei 6Gb/s previsto dall’ormai limitante standard Serial ATA 3.0.
La X99 OC Formula vanta una robusta circuiteria di alimentazione da ben 12 Fasi, accreditata di supportare ben 1.300W, espressamente progettata per garantire una stabilità assoluta, anche in condizione di overclock estremo. Gli stadi di alimentazione prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori allo stato solido “Nichicon 12K Platinum Caps” prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, induttanze “Premium Alloy” capaci di gestire ben 60A di corrente, e mosfet Ultra Dual-N (UDM). Non manca, inoltre, la tecnologia proprietaria Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate.
Per la gioia dei videogiocatori più esigenti, nonché degli appassionati di benchmark sintetici, sono pienamente supportate le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX ed NVIDIA SLI, anche in configurazione 4-Way (8x/8x/8x/8x), ovviamente a patto di utilizzare un microprocessore Haswell-E capace di gestire 40 linee, come il Core i7 5930K e il Core i7 5960X.
Non manca un sottosistema audio integrato “Purity Sound 2” capace di offrire la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco. L’amplificatore cuffie integrato, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.
Tra le tecnologie proprietarie supportate è doveroso citare l’interessante HDD Saver, che prevede la possibilità di attivare o disattivare i dischi rigidi connessi, ma non in condizione di lavoro, semplicemente via software, garantendo così non soltanto una maggiore durata dei dischi stessi, ma anche un sempre gradito risparmio energetico.
Dal punto di vista dell’overclock non potevamo che rimanere più che soddisfatti. La scheda, infatti, ci ha permesso di raggiungere eccellenti risultati con l’hardware in nostro possesso, il tutto con assoluta semplicità. Gran parte dei meriti sono attribuibili, come anticipato, all’ottima circuiteria di alimentazione a 12 Fasi, di cui la scheda è dotata, nonché all’ottimo livello di maturità del BIOS, che ricordiamo essere sviluppato e ottimizzato in collaborazione con Nick Shih, uno dei più affermati overclocker al mondo.
Siamo certi che l’utilizzo di questa scheda madre regalerà non poco divertimento non soltanto a quegli appassionati di overclock che cercano di spremere fino all’ultimo “MHz” dai propri componenti, ma anche a coloro che molto più semplicemente vogliono effettuare con estrema semplicità un overclock daily che sia stabile nel tempo.
Complessivamente, quindi, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti molto soddisfatti della nuova X99 OC Formula!
La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 320€ IVA compresa, cifra certamente non alla portata di tutti, ma ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle potenzialità offerte da questo prodotto.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Ottimo layout e qualità costruttiva;
- Eccellente stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
- Ottime prestazioni in ogni ambito;
- Progettata per l’overclock estremo in collaborazione con il noto overclocker Nick Shih;
- Presenza di numerose funzionalità dedicate all’overclock;
- Punti di lettura delle tensioni,
- Pulsanti Rapid OC,
- Switch LN2 e Slow Mode, DIP-Switch per attivare/disattivare gli slot PCI-Express);
- Certificazione Waterproof by Conformal Coating;
- Eccellente circuiteria di alimentazione Digi Power da 12 Fasi;
- Tecnologia Full Spike Protection a garanzia della longevità dei vari circuiti;
- Tecnologia HDD Saver;
- Nuovo PCH Intel X99 Express;
- Supporto per tutti i nuovi microprocessori Haswell-E ed Haswell-EP fino a 18 core;
- Generosa disponibilità di connessioni;
- Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express;
- Doppio BIOS con switch di selezione;
- BIOS completo e ricco di parametri, appositamente ottimizzato per l’overclocking;
- Predisposizione alla tecnologia Thunderbolt 2;
- Doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet (Intel & Qualcomm Atheros);
- Sottosistema audio integrato di ottima qualità (Purity Sound 2);
- Supporto alle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX fino al 4-Way.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend