Nella recensione di oggi andremo ad analizzare gli aspetti tecnici e le peculiarità della nuova e intrigante scheda madre ASRock dedicate alla piattaforma Intel Sandy Bridge. Il prodotto che andremo ad analizzare, per la precisione la Z68 Pro3, è dotato dell’ultima novità in quanto a chipset, vale a dire l’Intel Z68 Express. Il nuovo arrivato ingloba al suo interno tutte le principali funzionalità che finora erano esclusive di due distinti prodotti: P67 Express e H67 Express. Sarà possibile, infatti, praticare liberamente l’overclock del processore e del comparto memoria, senza però rinunciare alla possibilità di sfruttare la grafica integrata in Sandy Bridge e l’ottima tecnologia di accelerazione hardware Intel QuickSync.
Le novità introdotte non si limitano però a questo, il nuovo chipset supporta, infatti, altre due tecnologie molto interessanti, ossia l’Intel SRT “Smart Response Technology” e Lucid Virtu di LucidLogix. Non possiamo che augurarvi una piacevole lettura!
Introduzione:
ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.
Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.
Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente. ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.
Negli ultimi anni le potenzialità e le qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre.
Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.
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Intel Z68 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche
La Z68 Pro3, come intuibile, adotta l’ultima novità in quanto a chipset, vale a dire l’Intel Z68 Express. Questo nuovo chipset è stato sviluppato per garantire pieno supporto ai processori Sandy Bridge su Socket LGA-1155 e rappresenta una sorta di “fusione” dei suoi due predecessori, vale a dire i chipset P67 ed H67 Express. Il nuovo arrivato, infatti, unisce le loro caratteristiche e le principali funzionalità in un unico prodotto. Sarà possibile, infatti, praticare l’overclock del processore e delle memorie, al pari di P67 Express, e al tempo stesso sfruttare il controller grafico integrato nel processore e l’ottima tecnologia di accelerazione hardware Intel Quick Sync, finora esclusiva dei prodotti dotati di chipset H67 Express.
L’architettura del nuovo Z68 Express è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.
Come vediamo chiaramente dal diagramma a blocchi sopra riportato, quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza di 1333MHz.
Le linee PCI-Express 2.0 sono in totale 16, gestite direttamente dal controller integrato nel processore. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre disponga degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x.
Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non.
Intel ha incluso nel chipset anche un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10.
Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z68 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) ed un Controller USB compatibile con lo standard 2.0, in grado di gestire fino a un massimo di 14 porte. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, qualora prevista dal produttore della scheda madre, dovrà quindi essere affidata a controller dedicati di terze parti.
Tra le novità introdotte con questo nuovo chipset non possiamo non menzionare la nuova tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), che consente di utilizzare un disco SSD (Solid State Disk) quale memoria cache, affiancandolo ad un normale HDD meccanico o ad un volume RAID (di tipo 0, 1, 5 o 10, a patto che sia composto di HDD meccanici tradizionali e non di altre unità SSD ed abbia una capacità complessiva non superiore a 31.5TB) al fine di velocizzare i tempi di accesso e, di conseguenza, le performance complessive.
L’unità SSD, per essere compatibile con questa tecnologia, deve avere una capacità di archiviazione minima pari a 18.6GB. La massima capacità utilizzabile come cache è pari a 64GB e l’eventuale spazio in eccesso, qualora sia impiegato un SSD di capacità maggiore, verrà lasciato a disposizione dell’utente per la normale archiviazione dei dati. Secondo Intel, la dimensione ottimale per l’unità di SSD caching, più che sufficiente per un normale utilizzo del computer, è di 20GB.
La stessa Intel ha recentemente presentato una linea di unità espressamente pensate per la sua tecnologia di SSD Caching Smart Response. Sono disponibili sul mercato, infatti, Larson Creek 311, un’unità SSD SLC (Single Level Cell) prodotta con processo produttivo 34nm e caratterizzata da una capacità di archiviazione di 20GB, e Larson Creek 320, che incrementa la capacità sino a 40GB.
La tecnologia Smart Response consente all’utente di scegliere tra due modalità di funzionamento:
– Enhanced: prevede la sincronizzazione e la scrittura parallela tra il disco meccanico e l’unità SSD. In questo modo viene preferita la sicurezza dei dati alle pure prestazioni velocistiche;
– Maximized: prevede che le operazioni di scrittura avvengano prima sull’unità SSD e in seguito sul disco meccanico. In questo modo si ottengono prestazioni ovviamente superiori, ma aumenta il rischio di perdita accidentale di dati.
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Tecnologia Intel Quick Sync:
Grazie al chipset Intel H67 Express abbiamo modo di sfruttare le potenzialità di una particolare unità, integrata all’interno del controller grafico presente in Sandy Bridge, dedicata esclusivamente all’accelerazione hardware del transcoding video, stiamo parlando del Quick Sync Engine.
La particolarità di questo blocco di silicio risiede nelle sue performance. Come ben sappiamo anche AMD e NVIDIA vantano soluzioni di accelerazione dalle analoghe caratteristiche, in grado di sfruttare la potenza messa a disposizione dalle loro GPU nelle fasi di codifica/decodifica video, ma queste non sono però in grado di ottenere performance paragonabili a quelle raggiungibili mediante l’uso del Quick Sync di Intel.
L’unità Quick Sync è in grado di accelerare anche la parte di Motion Compensation, particolarmente “pesante” durante il processo di decodifica e il Loop Filtering, facendo registrare prestazioni molto elevate. Il colosso di Santa Clara dichiara performance doppie rispetto a Clarkdale e Arrandale.
Abbiamo proceduto alla verifica delle reali prestazioni offerte da questa tecnologia usando il noto software Cyberlink Media Espresso, giunto alla versione 6.5. Le impostazioni possibili prevedono la scelta tra due “profili” standard, il primo focalizzato sulle pure prestazioni, mentre il secondo sulla qualità.
Nel grafico che segue il tempo impiegato per il transcoding di un filmato di riferimento “formato M2TS H.264 1920×1080 @24fps / Durata: 300 secondi“, in vari formati di destinazione.
Come notiamo chiaramente il guadagno, in termini di tempo, è lampante. La tecnologia Intel Quick Sync consente di risparmiare secondi preziosi durante le operazioni di conversione dei filmati. Ovviamente è necessario l’utilizzo di un software in grado di sfruttarne appieno le potenzialità, come quello da noi usato ad esempio, prodotto da Cyberlink.
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Tecnologia Lucid Virtu:
LucidLogix, azienda ormai nota per lo sviluppo dei chipset Hydra, a seguito della commercializzazione delle prime CPU dotate di grafica integrata, si è dedicata allo sviluppo di un particolare software, denominato Lucid Virtu, in grado di porsi tra il driver video ed il sistema operativo, avente lo scopo di reindirizzare le chiamate verso la GPU più adatta allo svolgimento dell’operazione. In questo modo sarà possibile affiancare al controller grafico integrato una soluzione discreta, in maniera da sfruttare appieno le peculiarità di entrambe soltanto quando necessario e in modo del tutto trasparente.
Questo si traduce, ovviamente, in minori consumi durante il normale utilizzo della macchina, in quanto per la semplice navigazione sul web, la riproduzione di contenuti multimediali e quant’altro verrà impiegata esclusivamente la GPU integrata nel processore Intel, che come sappiamo è più che adeguata allo scopo.
Qualora servirà, invece, maggiore potenza di calcolo, come ad esempio durante l’esecuzione di applicativi o videogiochi 3D, la chiamata non sarà reindirizzata verso la GPU integrata ma bensì verso la GPU discreta, sicuramente contraddistinta da performance più elevate.
Un’altro vantaggio, almeno per quanto riguarda la nuova piattaforma Intel Sandy Bridge, consiste nel poter sfruttare la tecnologia Intel QuickSync anche se nel sistema è installata una scheda grafica discreta. Qualora venga eseguito un qualsiasi applicativo in grado di sfruttare la tecnologia di accelerazone hardware Intel, questo verrà automaticamente gestito dalla GPU integrata.
Installazione del software Lucid Virtu:
Qualora si disponga di un prodotto certificato per la tecnologia Lucid Virtu, nel nostro caso proprio la scheda madre ASRock Z68 Pro3, la corretta installazione del software prevede:
1. Installazione del driver video della GPU Intel HD integrata in Sandy Bridge;
2. Installazione del driver video della GPU discreta;
3. Installazione dell’ultima versione disponibile della Suite Lucid Virtu.
Una volta portata a termine la procedura di installazione avremo accesso al pannello di controllo Lucid Virtu. L’interfaccia è veramente molto semplice, il pannello si compone di tre sezioni:
Main:
In questa prima schermata avremo la possibilità di attivare o disattivare la tecnologia Lucid Virtu, semplicemente cliccando sull’apposito pulsante in alto a sinistra, reimpostare le impostazioni predefinite, selezionare il livello preferito dell’ottimizzazione “qualità o prestazioni” tramite comoda slide e abilitare il Logo Virtu in uno dei quattro angoli dello schermo, qualora venga eseguita un’applicazione in grado di sfruttarne le funzionalità.
Games:
In questa seconda schermata viene mostrata la lista di tutte le applicazioni in grado di sfruttare correttamente la tecnologia Lucid Virtu. Tramite segno di spunta avremo la possibilità di attivare/disattivare il supporto. Qualora una particolare applicazione o gioco non sia nell’elenco, neppure con l’ultima versione del software Lucid installata, sarà possibile aggiungerla manualmente cliccando sul tasto in basso “Add” e selezionando il rispettivo eseguibile. In questa maniera, per così dire “forzata”, non è garantito il corretto sfruttamento della tecnologia, è quindi, per così dire, a rischio e pericolo dell’utente.
About:
Quest’ultima schermata ha come unico scopo quello di informare l’utilizzatore sulla versione del software correntemente installata nel sistema. Non sono presenti ulteriori funzioni al suo interno.
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ASRock Z68 Pro3: Confezione e Bundle
La Z68 Pro3 è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore, come al solito molto curata, in cui predomina il colore grigio. Seppur le dimensioni siano relativamente contenute, la scatola appare solita e sufficientemente robusta, al punto che riteniamo improbabili dei potenziali danneggiamenti dovuti al trasporto.
Nella parte frontale spiccano alcune tra le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali l’adozione del nuovo chipset Intel Z68 Express Stepping B3, il supporto alla tecnologia X-Fast USB, che consente di migliorare le performance dei dispositivi d’archiviazione USB 3.0 collegati, il supporto alla tecnologia Lucid Virtu, che consente lo switch automatico tra la GPU integrata e un’eventuale GPU discreta installata nel sistema.
Capovolgendo la scatola troviamo invece una foto dettagliata della scheda madre contenuta, con la descrizione delle principali caratteristiche tecniche, e dei benchmark di riferimento della tecnologia proprietaria X-Fast USB.
Una volta aperta la confezione troviamo il bundle fornito, non particolarmente ricco, comprendente:
- 1x DVD-Rom Driver e Software;
- 3x Manuali d’Istruzioni;
- 2x Cavetti SATA;
- 1x Mascherina Posteriore I/O.
{jospagebreak_scroll title=Principali Feature Proprietarie:}
ASRock Z68 Pro3: Principali Feature Proprietarie
Di seguito vi proponiamo una breve descrizione di quelle che sono le funzionalità esclusive più importanti che caratterizzano questo prodotto:
ASRock X-Fast USB Technology:
La rivoluzionaria tecnologia X-Fast USB di ASRock consente di accelerare le prestazioni del dispositivo d’archiviazione dati USB collegato in modo istantaneo. Il sistema operativo solitamente assegna solo un 10% delle risorse di sistema ad un qualsiasi dispositivo USB. Grazie alla tecnologia X-Fast USB viene creato un QOS “Quality of Service” al fine di garantire più efficienza e prestazioni nel trasferimento dati da USB.
La tecnologia X-Fast USB sfrutta un controller USB3.0 prodotto da EtronTech, scelto poiché in grado di offrire performance sensibilmente superiori al classico NEC, come possiamo notare dal grafico che segue:
ASRock DuraCap:
Al fine di garantire un’elevata efficienza, stabilità, affidabilità e longevità, la circuiteria di alimentazione prevede l’impiego di componentistica di alta qualità, 100% Giapponese. L’insieme di questi componenti è in grado di prolungare la vita del sistema di almeno due volte e mezza in più, rispetto a sistemi dotati di componenti di qualità standard.
C.C.O. “Combo Cooler Option”:
Grazie alla presenza di una doppia foratura sulla piastra, questa scheda madre è in grado di ospitare tipologie differenti di sistemi di dissipazione. Sarà possibile ad esempio riutilizzare il vecchio dissipatore LGA-775.
ASRock AXTU Tuning Software:
Il software ASRock Extreme Tuning Utility (AXTU), racchiude tutte le più importanti funzioni di controllo con un’interfaccia utente di immediata comprensione. Troviamo un completo Hardware Monitor, in cui vengono mostrate le letture di maggiore rilevanza del sistema (temperature, tensioni etc), un pratico Fan Control, in cui sarà possibile regolare la velocità delle ventole connesse alla scheda in relazione alla temperatura, alcune funzioni di Overclocking, che comprendono la regolazione di varie tensioni di alimentazioni, del moltiplicatore CPU e della frequenza del controller grafico integrato, ed infine la sezione OC DNA, che consente di salvare le proprie impostazioni di OC sottoforma di profili.
UEFI BIOS:
La ASRock H67M-ITX/HT è dotata di un UEFI BIOS “acronimo di Unified Extensible Firmware Interface BIOS” di ultima generazione. L’interfaccia utente è notevolmente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica alla quale eravamo abituati finora. Finalmente sarà possibile scorrere tra le varie pagine, impostare i parametri e quant’altro, semplicemente utilizzando il nostro mouse in un ambiente che ricorda molto un comune sistema operativo. Nel corso della recensione analizzeremo in maniera più approfondita il BIOS di questa scheda madre.
{jospagebreak_scroll title=La scheda – Parte Prima:}
ASRock Z68 Pro3: La scheda – Parte Prima
Osservando da vicino la Z68 Pro3 dobbiamo ammettere che le prime impressioni sono più che buone. La scheda appare solida e ben costruita, il Form-Factor è conforme allo Standard ATX (30.5×21.1cm).
Come vediamo il layout è molto pulito e i componenti sono posti con ordine e criterio nello spazio a disposizione. Possiamo notare il nuovo Socket LGA-1155, in grado di ospitare tutti i nuovi processori Intel i3, i5 e i7 Sandy Bridge, comprese le versioni “K” con moltiplicatore sbloccato.
La zona nelle immediate vicinanze del socket appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione. Il meccanismo di fissaggio del processore è di produzione LOTES.
Possiamo notare la doppia foratura che ci consente di impiegare, oltre ai nuovi dissipatori certificati per Socket LGA-1155 e LGA-1156, anche i meno recenti LGA-775. Questa particolarità prende il nome di C.C.O. (Combo Cooler Option) ed è presente ormai su gran parte dei prodotti dell’azienda.
La circuiteria di alimentazione, caratterizzata da un design a 5+1 fasi, è contraddistinta dall’impiego di componenti di buon livello (ASRock DuraCap) che garantiscono elevata stabilità, affidabilità e durata nel tempo. Per soddisfare appieno le richieste energetiche, la scheda dispone anche di un connettore 12v supplementare a 8 pin.
Spostandoci verso la parte destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenza, in overclock, fino a 2133MHz. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo le componenti dedicate alla loro corretta alimentazione ed il connettore ATX a 24 Poli.
Il chipset Intel Z68 Express è stato dotato di dissipatore di calore in alluminio al fine di contenere il più possibile la temperatura di esercizio, che si mantiene comunque molto bassa in ogni frangente.
Ricordiamo che la scheda dispone già dell’ultima revisione (B3) del chipset Intel, esente quindi dal famoso bug alle porte SATA di cui si è tanto discusso in seguito al lancio di Sandy Bridge.
Le possibilità di espansione sono garantite da due slot PCI tradizionali, utili per l’eventuale installazione di schede datate, tre slot PCI-Express 2.0 1x e uno slot PCI-E 2.0 16x elettrico. Quest’ultimo è in grado di ospitare, volendo, una scheda grafica discreta, bypassando o affiancando la GPU integrata nel processore. La Z68 Pro3, infatti, supporta la tecnologia Lucid Virtu, già descritta nel corso di questo nostro articolo, che consente appunto, di gestire in maniera trasparente lo switch tra la GPU integrata e l’eventuale GPU discreta installata, al fine di sfruttare le caratteristiche dell’una o dell’altra soluzione in relazione alle necessità d’uso. Sarà quindi possibile sfruttare la tecnologia di accelerazione hardware Intel QuickSync anche in presenza di una GPU discreta.
{jospagebreak_scroll title=La scheda – Parte Seconda:}
ASRock Z68 Pro3: La scheda – Parte Seconda
Appena sotto lo slot PCI-Express 2.0 16x, in posizione non proprio comoda, possiamo notare la batteria tampone. Fortunatamente il jumper con funzione di Clear CMOS è stato posto in posizione decisamente più accessibile, nella parte bassa della scheda.
Le porte Serial ATA a disposizione sono in totale sei, gestite direttamente dal chipset. La differente colorazione consente di identificare con facilità quali siano quelle di tipo 3Gb/s (di colore blu) e quelle invece a 6Gb/s (di colore bianco). Ricordiamo che sono tutte configurabili in modalità singolo disco o RAID.
Vicino alle porte SATA troviamo anche i connettori dedicati alle funzioni del pannello frontale (Power SW, Reset, Power LED, HD LED etc.), l’EEPROM BIOS e il jumper con funzione di Clear CMOS. Proseguendo verso destra notiamo i connettori per porte COM, IR e USB 2.0 supplementari.
La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello del case.
Nelle immediate vicinanze è posto il chip Nuvoton NCT6776F, responsabile delle funzioni di Hardware Monitoring della scheda.
Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, precisamente la scheda adotta il modello RTL8111E su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione. Il controller è posto nella parte posteriore della scheda.
Le connessioni USB 3.0 sono in totale due e supportano l’interessante tecnologia proprietaria X-Fast USB, di cui abbiamo parlato in precedenza. La loro gestione è affidata al controller EJ168A prodotto dalla EtronTech, capace di offrire prestazioni superiori rispetto al più frequentemente impiegato D720200F1 di NEC.
Il pannello posteriore I/O è molto completo, comprende infatti:
- 1x Porta PS/2 per tastiera;
- 1x Uscita VGA/D-Sub;
- 1x Uscita HDMI;
- 1x Uscita DVI-D;
- 4x Porte USB 2.0 “colore nero”;
- 2x Porte USB 3.0 “colore blu”;
- 1x Uscita SPDIF Ottica;
- 6x HD Audio Jack;
- 1x RJ-45 LAN Port con LED.
Per maggiori informazioni visitate il sito web ufficiale dedicato a questo prodotto.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:}
Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:
In concomitanza all’introduzione sul mercato della nuova piattaforma Intel Sandy Bridge, quasi tutti i produttori hanno deciso di adottare l’UEFI BIOS (acronimo di Unified Extensible Firmware Interface BIOS).
La sua interfaccia è decisamente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica a cui eravamo abituati finora. Finalmente sarà possibile scorrere tra le varie pagine, impostare i parametri e quant’altro, semplicemente utilizzando il nostro mouse in un ambiente che ricorda molto un comune sistema operativo Windows.
Il BIOS di questa scheda madre appare completo e di facile comprensione. Per accedervi è sufficiente premere, all’avvio della macchina, il tasto “F2”. Ci troveremo subito di fronte ad una prima schermata in cui ci verranno mostrate informazioni sul processore e sul sottosistema di memoria in uso, sul modello della scheda madre e sulla versione del BIOS installata.
L’organizzazione è chiara e immediata, tutte le varie sezioni sono facilmente accessibili tramite dei comodi pulsanti posti nella parte superiore dello schermo.
La seconda sezione “OC Tweaker”, è quella senz’altro più interessante. Al suo interno trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri impostabili, per la gioia degli “smanettoni” sono veramente molti e di facile interpretazione.
Con questa nuova piattaforma sono stati introdotti dei nuovi acronimi per indicare la funzione di alcuni parametri. Troviamo, ad esempio, il “CPU IO Voltage o VCCIO” e il “SA Voltage o VCCSA”. Il primo non è altro che il vecchio VTT/VQPI, vale a dire la tensione applicata all’IMC Integrato nel processore. Il secondo, invece, fa riferimento al System Agent interno, e serve sostanzialmente, a fornire una quantità maggiore di alimentazione all’IMC Integrato e al controller PCI-Express. Un altro nuovo parametro è identificato come “Internal PLL Overvoltage”, ed è stato introdotto di recente, da quasi tutti i brand, per aumentare le capacità di overclock dei processori Step D2.
Le opzioni possibili non prevedono l’inserimento di una tensione precisa, ma solamente l’abilitazione/disabilitazione della funzione.
Per poter modificare i singoli parametri è sufficiente cliccarci sopra, apparirà un menù a tendina nel quale sarà possibile scegliere, con estrema praticità, l’impostazione desiderata. Segnaliamo la possibilità di salvare i vari settaggi di overclock sottoforma di profili, che potranno essere ricaricati in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:}
Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:
Un’altra sezione di particolare spessore è identificata con il nome “Advanced”. Al suo interno troviamo elencate, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alla configurazione delle linee PCI, della CPU, del Serial ATA, del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio il Controller USB 2.0 e USB 3.0, la LAN, l’HD Audio e lanciare l’utility per l’aggiornamento del BIOS ASRock Instant Flash.
La quarta sezione “H/W Monitor”, come facilmente intuibile, permette di monitorare lo stato vitale del sistema, mostrando le temperature della CPU e della scheda madre, oltre che le varie tensioni di alimentazione. Sarà possibile, inoltre, programmare il funzionamento delle ventole tachimetriche, collegate alla scheda, in modo da trovare il giusto compromesso tra temperature e rumorosità.
Infine, le ultime tre sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer ed “Exit”, nella quale ci viene offerta la possibilità di salvare le modifiche finora apportate, oppure al contrario di uscire senza salvare o ripristinare le impostazioni predefinite.
Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.
Per raggiungere il nostro obiettivo, ci siamo basati su tre differenti livelli di settaggio di CPU/RAM, preventivamente testati, al fine di non avere problemi di instabilità:
– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.4GHz, funzionalità Turbo attivata. Memorie impostate a 1333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T.
– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.0GHz, impostando moltiplicatore a 40x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 1866MHz con latenze pari a 8-9-8-24-1T.
– Livello 3: Processore in overclock alla frequenza di 4.6GHz, impostando il moltiplicatore a 46x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 2133MHz con latenze pari a 9-11-9-27-2T.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo:
- Cinebench 11.5 64bit;
- POV Ray 3.7 RC3;
- Blender 2.55b 64bit;
- Fritz Chess Benchmark;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime Benchmark v1.55;
- Hexus PiFast;
- AIDA64 Extreme 1.70.1400.
Prestazioni Multimedia e Compressione:
- WinRAR 4.0 Beta7 64bit;
- 7-Zip 9.20 64bit;
- X264 HD Benchmark v4.0;
- PCMark 2005;
- 3DMark 2006;
- 3DMark Vantage;
- 3DMark 11.
Prestazioni Giochi:
- FarCry 2 – DX10;
- Lost Planet 2 – DX11;
- Resident Evil 5 – DX10;
- Alien vs Predator – DX11.
Durante tutte le prove la scheda grafica è stata mantenuta alla frequenza di default. Il sistema operativo è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo:}
Prestazioni Rendering e Calcolo:
Cinebench R11.5:
Maxon Cinebench R11.5 esegue test delle prestazioni mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il primo test riguarda le OpenGL, gli altri test effettuano il rendering di un’immagine, prima utilizzando un solo core del processore e successivamente tutti i core disponibili.
Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 4Core/8Thread.
POV-Ray 3.7 RC3:
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per Ray Tracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
Blender 2.55b:
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.
Fritz Chess Benchmark:
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.
Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
Euler3D v2.2:
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
SuperPI 1.5Mod XS:
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
wPrime Benchmark v1.55:
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast:
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
AIDA64 Extreme Edition 1.70.1400:
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti la Banda Passante e la Latenza delle Memorie.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione:}
Prestazioni Multimedia e Compressione:
WinRAR 4.0 Beta7 64bit:
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.20 64bit:
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
X264 HD Benchmark 4.0:
Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.
PCMark 2005:
Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).
Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e CPU.
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle modalità Entry, Performance e Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto ed il punteggio Physics.
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Prestazioni Giochi:
FarCry 2:
FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano….
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition. Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste….
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:
Resident Evil 5:
La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri….. Il gioco supporta le DirectX 10.
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test fisso”, usando i seguenti settaggi:
Aliens vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….
Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Overclock:}
Overclock:
Il sample in nostro possesso ci ha consentito di raggiungere risultati veramente molto soddisfacenti anche in quanto all’overclock. La ricerca della massima frequenza di BCLK, fissando il moltiplicatore a 40x, ci ha infatti condotti sino ad un discreto 106.6MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.
A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.
Per quanto riguarda, invece, l’overclock del processore, non ci siamo spinti molto in alto, soprattutto a causa del sistema di dissipazione impiegato, che ricordiamo essere un semplice dissipatore ad aria. Abbiamo comunque raggiunto senza problemi una frequenza di 5.000MHz, impostando il moltiplicatore a 50x e mantenendo il BCLK in specifica.
Di seguito vi gli screen di alcune prove svolte:
Questa scheda madre si è inoltre dimostrata molto valida anche per quanto riguarda l’overclock del sottosistema memoria. Con il kit in nostro possesso (Kingston HyperX T1 2133MHz 9-11-9-27 1.65v – 8GB), certificato per piattaforma Sandy Bridge, abbiamo raggiunto l’ottima frequenza di 1.109MHz, mantendo sia le latenze e sia la tensione operativa ai valori di targa.
Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti!
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
Prestazioni/Overclock: | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | |
Rumorosità/Consumi: | |
Giudizio Complessivo: |
Negli ultimi tempi abbiamo assistito, senza dubbio, a un vero e proprio “balzo in avanti” per quanto concerne la qualità e le potenzialità offerte dai prodotti ASRock.
Con questa nuova Z68 Pro3 ci troviamo di fronte a un buon prodotto, caratterizzato da un ottimo layout e dotato di componentistica di qualità. Troviamo, ad esempio, una circuiteria di alimentazione affidabile e longeva (DuraCap), un controller USB 3.0 prodotto da EtronTech, capace di offrire elevate prestazioni e il nuovo chipset Intel Z68 Express, che consente sia di praticare l’overclock dei componenti e sia di utilizzare, volendo, la grafica integrata in Sandy Bridge. Come abbiamo visto, il nuovo chipset Intel supporta anche la recente tecnologia Smart Response, che permette di utilizzare una qualsiasi unità SSD quale memoria cache, al fine di velocizzare gli accessi e le prestazioni globali.
Troviamo anche il supporto ufficiale al software Lucid Virtu, messo a punto da LucidLogix, che si occupa di gestire in maniera trasparente e automatica lo switch tra la GPU integrata e l’eventuale GPU discreta installata nel sistema. In questo modo sarà possibile, ad esempio, sfruttare la tecnologia di accelerazione hardware Intel QuickSync, anche se nel sistema è presente una GPU discreta.
Il BIOS UEFI messo a punto da ASRock è veramente ben strutturato e di facile comprensione. Al suo interno troviamo tutto ciò che serve per gestire al meglio tutte le funzioni della scheda. Durante le nostre prove in overclock non abbiamo incontrato alcun problema degno di nota, la Z68 Pro3 ci ha permesso di ottenere risultati più che soddisfacenti in piena stabilità.
La ASRock Z68 Pro3 è disponibile sul mercato a un prezzo medio di circa 100€ IVA Compresa, cifra veramente allettante viste le caratteristiche tecniche e qualitative di questo prodotto.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti e qualità costruttiva;
- Layout pulito e ordinato;
- Controller USB 3.0 di EtronTech;
- Supporto ufficiale al software Lucid Virtu;
- Ottime feature proprietarie;
- BIOS UEFI completo e intuitivo;
- Ottime prestazioni complessive;
- Buona predisposizione all’overclock;
- Ottimo prezzo.
Contro:
- Niente da segnalare.
Si ringrazia ASRock per il sample fornitoci.
Staff di HW Legend