A pochissimi giorni di distanza dalle nostre recensioni riguardanti le due schede madri Foxconn Quantum Force Rattler e Z68A-S, siamo pronti per andarvi ad illustrare in maniera completa l’ultima soluzione per piattaforma Intel LGA-1155. Stiamo parlando della Z77A-S, una scheda madre che si contraddistingue per l’eccelsa affidabilità che è in grado di garantire in ogni condizione di utilizzo. Grazie al nuovo chipset Intel Z77 Express è possibile sfruttare appieno quanto offerto dai microprocessori Intel basati su architettura Ivy Bridge. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura!
Introduzione:
Foxconn Technology Group è una delle più importanti multinazionali del settore, fondata nel 1974 a Taiwan, da Terry Gou, con la ferma convinzione che i prodotti di elettronica sarebbero ben presto divenuti parte integrante della vita quotidiana di ogni persona al mondo.
La società ha aperto il suo primo grande impianto produttivo in Cina, nel 1988. Impianto che conta attualmente ben 330.000 dipendenti. A partire dal 1994, l’azienda acquisto vari centri di sviluppo negli Stati Uniti e in Giappone.
Foxconn tutt’oggi è uno dei maggiori fornitori e produttori di componenti elettrici ed elettronici per i produttori di apparecchiature originali in tutto il mondo, producendo principalmente su contratto per aziende del calibro di Apple, Motorola, Nokia, Sony, Microsoft, Nintendo, Dell e Hewlett-Packard.
Foxconn, inoltre, vanta un listino di prodotti veramente molto ricco, che spazia dalla produzione e commercializzazione di schede madri, schede video e periferiche per computer, sino ad arrivare a sistemi pre-assemblati dedicati alla multimedialità.
Maggiori informazioni le potete trovare sul sito ufficiale Foxconn.
{jospagebreak_scroll title=Intel Z77 Express Chipset:&heading=Introduzione:}
Intel Z77 Express Chipset – Caratteristiche Tecniche e Novità:
Il nuovo chipset Intel Z77 Express è espressamente sviluppato per garantire pieno supporto ai prossimi processori Ivy Bridge a 22nm, previsti al debutto nelle prossime settimane. Al pari del suo diretto predecessore, Z68 Express, il nuovo arrivato consente sia di praticare l’overclock di processore e memorie, sia di sfruttare il controller grafico integrato nel microprocessore, inclusa l’ottima tecnologia di accelerazione hardware Intel QuickSync.
L’architettura del nuovo Z77 Express è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.
Come vediamo chiaramente dal diagramma a blocchi sopra riportato, quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza massima certificata di 1600MHz.
I nuovi microprocessori Ivy Bridge introdurranno il supporto nativo a 16 linee PCI-Express 3.0 (Gen3). Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x con PCI-Express di seconda generazione.
Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Intel ha incluso anche un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10.
Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z77 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) e un controller USB finalmente in grado di supportare nativamente lo standard di trasmissione USB 3.0 (fino a 4 porte), oltre che il tradizionale USB 2.0 (fino a 14 porte).
Non saranno più necessari, quindi, controller supplementari di terze parti, se non per aumentare il quantitativo di porte a disposizione.
Al pari del predecessore, anche il nuovo chipset offre pieno supporto alla tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), che consente di utilizzare un disco SSD (Solid State Disk) quale memoria cache, affiancandolo ad un normale HDD meccanico o ad un volume RAID (di tipo 0, 1, 5 o 10, a patto che sia composto di HDD meccanici tradizionali e non di altre unità SSD ed abbia una capacità complessiva non superiore a 31.5TB) al fine di velocizzare i tempi di accesso e, di conseguenza, le performance complessive.
L’unità SSD, per essere compatibile con questa tecnologia, deve avere una capacità di archiviazione minima pari a 18.6GB. La massima capacità utilizzabile come cache è pari a 64GB e l’eventuale spazio in eccesso, qualora sia impiegato un SSD di capacità maggiore, verrà lasciato a disposizione dell’utente per la normale archiviazione dei dati. Secondo Intel, la dimensione ottimale per l’unità di SSD caching, più che sufficiente per un normale utilizzo del computer, è di 20GB.
La tecnologia Smart Response consente all’utente di scegliere tra due differenti modalità di funzionamento:
- Enhanced: prevede la sincronizzazione e la scrittura parallela tra il disco meccanico e l’unità SSD. In questo modo viene preferita la sicurezza dei dati alle pure prestazioni velocistiche;
- Maximized: prevede che le operazioni di scrittura avvengano prima sull’unità SSD e in seguito sul disco meccanico. In questo modo si ottengono prestazioni ovviamente superiori, ma aumenta il rischio di perdita accidentale di dati.
Con il nuovo chipset vengono introdotte anche altre due interessanti tecnologie. Stiamo parlando di Intel Smart Connect, una tecnologia pensata per consentire le tradizionali operazioni di manutenzione e aggiornamento, quali il download degli aggiornamenti del sistema operativo, la ricezione di nuovi messaggi di posta elettronica e le notifiche dei più diffusi social network (Twitter, Facebook ecc.), anche quando il computer si trova in uno stato di sospensione o ibernazione, e Intel Rapid Start, una tecnologia pensata per accelerare il “risveglio” del proprio computer.
{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Intel QuickSync 2.0:}
Tecnologia Intel QuickSync 2.0:
Il nuovo PCH Intal Z77 Express consente di sfruttare appieno la migliorata tecnologia Intel QuickSync. Tale tecnologia sfrutta, come ormai sappiamo, una particolare unità integrata all’interno del controller grafico stesso, dedicata esclusivamente all’accelerazione hardware del transcoding video.
La particolarità di questo blocco di silicio risiede nelle sue performance. Come ben sappiamo anche AMD e NVIDIA vantano soluzioni di accelerazione dalle analoghe caratteristiche, in grado di sfruttare la potenza messa a disposizione dalle loro GPU nelle fasi di codifica/decodifica video, ma queste non sono però in grado di ottenere performance paragonabili a quelle raggiungibili mediante l’uso del QuickSync di Intel.
L’unità QuickSync è in grado di accelerare anche la parte di Motion Compensation, particolarmente “pesante” durante il processo di decodifica e il LoopFiltering, facendo registrare prestazioni molto elevate. Il colosso di Santa Clara dichiara performance addirittura doppie rispetto alle soluzioni Sandy Bridge dell’anno passato.
Abbiamo proceduto alla verifica delle reali prestazioni offerte dalla nuova tecnologia QuickSync 2.0 usando il noto software Cyberlink Media Espresso, giunto alla versione 6.5. Le impostazioni possibili prevedono la scelta tra due “profili” standard, il primo focalizzato sulle pure prestazioni, mentre il secondo sulla qualità.
Nel grafico che segue il tempo impiegato per il transcoding di un filmato di riferimento (formato .M2TS H.264 1920×1080 @24fps / Durata: 300 secondi), in vari formati di destinazione.
Come notiamo chiaramente il guadagno, in termini di tempo, è lampante. La tecnologia Intel QuickSync 2.0 consente di risparmiare secondi preziosi durante le operazioni di conversione dei filmati, rispetto alla generazione precedente. Ovviamente è necessario l’utilizzo di un software in grado di sfruttarne appieno le potenzialità, come quello da noi usato ad esempio, prodotto da Cyberlink.
{jospagebreak_scroll title=Foxconn Z77A-S – Confezione e Bundle:}
Foxconn Z77A-S – Confezione e Bundle:
La nuova Foxconn Z77A-S è giunta in redazione all’interno di una comoda confezione di cartone, finemente lavorato e dall’aspetto molto curato. Anche questa voltaci troviamo di fronte ad una scatola le cui dimensioni sono relativamente contenute, ma questo aspetto non deve trarre in inganno circa la solidità e la resistenza. L’impiego di un cartoncino resistente assicura l’integrità del prodotto in fase di trasporto.
Sulla parte frontale spicca il logo aziendale Foxconn, in posizione centrale, seguito dal modello della scheda madre contenuta. Più in basso sono riportati alcuni dettagli circa la tipologia e la frequenza massima dei moduli di memoria supportati (DDR3-2400), il supporto verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX, la piena compatibilità con il sistema operativo Microsoft Windows 7, e ultima, ma non meno importante, la conformità verso la tecnologia EuP (Energy Using Product), che certifica il pieno rispetto delle normative europee in quanto ai consumi energetici.
La scatola è appariscente e molto curata, su di essa spiccano tutte le caratteristiche di rilievo del prodotto, saziando fin da subito tutte le informazioni che il consumatore finale necessita. Il gioco del nero del logo in contrasto con la scrutta Z77A-S in oro, creano un raffinato ed elegante mix di colori, che sapranno attirare e catturare fin da subito l’attenzioni.
Nella parte posteriore, invece, sono riportati alcuni dettagli e approfondimenti sulle caratteristiche di rilievo, oltre che un immagine raffigurante il prodotto in esso contenuto. Lateralmente non spiccano informazioni di rilievo, ad eccezione di una piccola etichetta adesiva riportante alcune caratteristiche tecniche della scheda madre ed i vari codici identificativi del prodotto.
Una volta aperta la confezione possiamo notare come la scheda madre sia ben protetta all’interno di una tradizionale busta antistatica. L’ottima robustezza della confezione assicura l’integrità del contenuto, anche nell’eventualità di un trasporto “movimentato”.
Leggermente sotto al comparto dove è riposta la scheda madre, troviamo comodamente adagiati e in perfetto ordine tutto il bundle fornito in dotazione.
Il bundle risulta essenziale ma comunque completo. All’interno della confezione troviamo:
- 1x Manuale d’istruzioni;
- 1x DVD Driver e Software;
- 1x Mascherina posteriore I/O;
- 2x Cavi SATA 6Gb/s (colore arancio).
A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da Foxconn risulta essenziale, ma consente in ogni caso di godere a pieno del prodotto. Riteniamo la scelta di fornire un bundle minimale una mossa azzeccata e in grado di abbassare il prezzo di vendita pur garantendo un prodotto di estrema qualità. Il manuale di istruzioni lo potete scaricare direttamente dal sito del produttore.
Il manuale risulta completo e dettagliato. In maniera semplice e esaustiva vengono spiegati passo per passo tutte le principali funzioni della scheda.
{jospagebreak_scroll title=Foxconn Z77A-S – Caratteristiche Tecniche:}
Foxconn Z77A-S – Caratteristiche Tecniche:
La motherboard Foxconn Z77A-S fa parte della famiglia di schede madri basate sul socket Intel LGA-1155. La scheda è in grado di offrire ottime prestazioni in ogni frangente di utilizzo. La Z77A-S è progettata con il nuovo e performante chip Z77 Express di Intel e supporta in pieno i moduli di memoria Dual channel DDR3, con una capacità di 2400 Mhz. Per offrire migliori prestazioni di gioco è possibile sfruttare al massimo l’enome potenza in grado di garantire in modalità CrossFireX. La scheda inoltre supporta pienamente i nuovi standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s. La Z77A-S di Foxconn è la scelta migliore per offrire buone prestazioni a costi contenuti. Di seguito trovate tutte le caratteristiche tecniche della motherboard.
Foxconn Z77A-S – Caratteristiche Techiche:
Le caratteristiche tecniche dichiarate da Foxconn rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante, elegante e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le specifiche risultano allineate rispetto ai prodotti concorrenti presenti ad oggi sul mercato con la stessa fascia di prezzo. La scheda madre Foxconn supporta le nuove CPU Intel Ivy Bridge. Le CPU supportate della motherboard Z68A-S le trovate qui. Le features della scheda le potete trovare invece qui.
Foxconn Z77A-S – Layout:
Ora siamo pronti per andare ad analizzare in maniera approfondita la scheda.
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La Scheda – Parte Prima:
Appena estraiamo la Foxconn Z77A-S dal sacchetto antistatico possiamo osservarne la sua eccellente qualità costruttiva. La prima sensazione restituita è senz’altro quella di avere sottomano una scheda madre solida e con un layout ben organizzato.
Il PCB risulta decisamente rigido. Il suo colore nero fa esaltare le componenti plastiche di colore arancio, creando di fatto un mix di colori gradevole e piacevole alla vista. Non vi saranno problemi di compatibilità con la maggior parte dei case in commercio, in quanto la scheda madre adotta un form-factor conforme allo standard ATX (30.5 cm x 21.1 cm).
Come possiamo osservare il layout appare molto pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. Il socket LGA-1155 è in grado di ospitare tutti i microprocessori Intel Core i3, i5 e i7 Sandy Bridge e Ivy Bridge a 22 nanometri.
La zona nelle immediate vicinanze del socket appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.
Il meccanismo di fissaggio del processore, sia anteriore sia posteriore, è ovviamente di produzione Foxconn, così come tutti gli inserti plastici impiegati (slot di memoria, slot di espansione etc).
La circuiteria di alimentazione a 5 fasi è costituita da componentistica di buon livello, in modo da garantire elevata precisione, affidabilità e durata nel tempo, anche in condizioni di lavoro fuori specifica.
Un particolare che ci lascia un poco perplessi è la totale mancanza di dissipatori di calore su queste componenti, che di regola si surriscaldano abbastanza facilmente durante il loro utilizzo.
Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 4-Pin.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Seconda:}
La Scheda – Parte Seconda:
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenze di 1066/1333/1600(OC)/1866(OC)/2133(OC)/2400(OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB.
Nelle immediate vicinanze possiamo notare parte della circuiteria dedicata alla loro corretta alimentazione, oltre che il tradizionale connettore ATX 24 Poli.
Risultano abbastanza buone le possibilità di espansione offerte dalla Z77A-S. La scheda è, infatti, dotata di una coppia di slot PCI tradizionali, in cui è possibile installare schede più datate, altrettanti slot PCI-Express 2.0 1x, utili per l’installazione di schede audio dedicate o moderne unità allo stato solido (SSD), ed infine due slot PCI-Express 16x meccanici, di cui uno conforme al nuovo standard Gen 3.0, ed uno limitato, invece, alla seconda generazione, con segnale 4x elettrico. Viene pienamente supportata la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX, mentre è purtroppo assente la certificazione ufficiale verso la corrispondente tecnologia SLI di NVIDIA.
Scendendo verso il basso notiamo la presenza di 6 porte Serial ATA, poste in posizione perpendicolare rispetto al PCB della scheda. La differente colorazione consente di identificarne la tipologia. Le quattro porte di colore nero sono conformi allo standard SATA II 3Gb/s, mentre le restanti due porte di colore arancio sono conformi al più recente e prestante SATA III 6Gb/s. La loro gestione è completamente a carico del PCH (Platform Controller Hub) Intel Z77 Express. Sono pienamente supportate le tecnologie RAID 0, 1, 5 e 10.
Nella parte inferiore della scheda trovano posto i connettori per porte USB 2.0, COM e Audio supplementari, oltre che il pannello con i collegamenti case-mainboard.
La scheda è dotata, inoltre, di comodi pulsanti Power & Reset e di un utile Display a Segmenti LED, per la diagnostica rapida di eventuali problemi di funzionamento della macchina.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Terza:}
La Scheda – Parte Terza:
La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC887, che offre supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Imput/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.
Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet a disposizione. Precisamente la scheda adotta il modello RTL8111E, su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione.
Le connessioni USB 3.0 sono gestite nativamente dal nuovo Intel Z77 Express. Finalmente, quindi, non è necessario ricorrere a controller supplementari di terze parti. Oltre alle due porte presenti nel pannello posteriore I/O della scheda, è previsto anche un header interno, posto in prossimità del connettore ATX, in grado di offrire ulteriori due porte USB 3.0.
ll pannello posteriore I/O appare abbastanza completo, troviamo infatti:
- 1x Porta PS/2 per tastiera;
- 2x Porte USB 3.0 (colore blu);
- 4x Porte USB 2.0 (colore nero);
- 1x Uscita VGA;
- 1x Uscita DVI-D;
- 1x Uscita HDMI;
- 6x HD Audio Jack;
- 2x RJ-45 LAN Port.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, cliccando qui. Ora siamo pronti per andare ad analizzare nel dettaglio il bios della Foxconn Z77A-S.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS:}
Uno sguardo al BIOS:
La Foxconn Z77A-S adotta un BIOS AMI di ultima generazione, veramente completo e di facile comprensione. Per accedervi è sufficiente premere come di consueto, all’avvio della macchina, il tasto “CANC”.
A differenza della maggior parte dei prodotti concorrenti dedicati a questa piattaforma Intel, il BIOS di questa scheda si basa su un’interfaccia di tipo classico, molto chiara e ordinata, suddivisa in varie sezioni, con menù posto nella parte superiore dello schermo.
Si parte da una prima sezione, denominata “Main”, che mostra varie informazioni sulla versione del BIOS presente, sul tipo di accesso in uso (utente o amministratore), sul quantitativo e frequenza della memoria di sistema, oltre che l’impostazione di Data e Ora.
La seconda sezione, denominata “Advanced”, racchiude, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle impostazioni del Serial ATA, della LAN, del Chipset e di tutte le varie periferiche integrate, quali ad esempio la GPU integrata nel processore, il controller USB, l’HD Audio e quant’altro.
La sezione successiva, denominata “OC Plus” è quella che senz’altro interesserà di più agli appassionati. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri a disposizione sono numerosi e di facile interpretazione. Per chi ha già avuto modo di provare una piattaforma Sandy Bridge, basata sui chipset Serie 6, ritroverà i medesimi acronimi ad identificare la funzione di alcuni parametri importanti. Troviamo sempre il “CPU I/O Voltage o Processor I/O Voltage”, che altro non è che il vecchio VTT/VQPI, ossia la tensione applicata all’IMC integrato nel processore, e il “System Agent Voltage o SA Voltage”, che serve sostanzialmente a fornire una maggiore quantità di alimentazione all’IMC e al controller PCI-Express integrati. Sempre in questa sezione troviamo un completo Hardware Monitor in cui vengono mostrate le principali letture, in tempo reale, delle tensioni di alimentazione e delle temperature.
Seguono le sezioni “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, e “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso indesiderato al BIOS e/o al Computer.
Infine l’ultima sezione, denominata “Save & Exit”, come intuibile, offre la possibilità di salvare tutte le modifiche finora apportate, ripristinare le impostazioni predefinite oppure semplicemente uscire senza applicare nulla.
Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre Foxconn Z77A-S, possiamo affermare che il bios, aggiornato alla sua ultima versione ad oggi disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock. Il conclusione la Z77A-S, pur non utilizzando un BIOS UEFI, può essere sfruttata ed utilizzata al meglio delle sue enormi potenzialità. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della piattaforma Intel Z77 con socket LGA-1155, oltre che per analizzare le potenzialità in overclock della scheda madre in oggetto.
Per raggiungere il nostro obiettivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
La scheda grafica impiegata per le prove, una MSI GTX660 TwinFrozr III, è stata sempre mantenuta in specifica (1033/1502/1098). I driver utilizzati sono gli ultimi Forceware 306.97 dotati di certificazione WHQL. Il sistema operativo, Microsoft Windows 7 Ultimate X64 SP1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo:
- Cinebench 11.5 – 64bit;
- POV-Ray 3.7 RC3;
- Blender 2.62 – 64bit;
- Fritz Chess Benchmark;
- Euler3D Benchmark v2.2;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- WPrime Benchmark v2.09;
- Hexus PiFast;
- PassMark Performance Test 8.0 – 64bit (Build 1004);
- SiSoftware Sandra 2012.10.18.74;
- AIDA64 Extreme 2.60.2100.
Prestazioni Multimedia e Compressione:
- WinRAR 4.20 – 64bit;
- 7-Zip 9.20 – 64bit;
- TrueCrypt 7.1a;
- X264 HD Benchmark v5.0.1 – 64bit;
- PCMark 2005;
- 3DMark 2006;
- 3DMark Vantage;
- 3DMark 11.
Prestazioni Giochi:
- FarCry 2 – DX10;
- Lost Planet 2 – DX11;
- Alien vs Predator – DX11;
- Metro 2033 – DX11.
Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla scheda madre Foxconn Z77A-S.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:
Cinebench R11.5 – 64bit:
Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.
Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/8Thread.
POV-Ray 3.7 RC3:
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
Blender 2.62 – 64bit:
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.
Fritz Chess Benchmark:
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.
Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
Euler3D Benchmark v2.2:
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:
SuperPI 1.5Mod XS:
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
WPrime Benchmark v2.09:
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast:
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
PassMark Performance Test 8.0 – 64bit (Build 1004):
PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.
Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:
SiSoftware Sandra 2012.10.18.74:
Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.
Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.
AIDA64 Extreme 2.60.2100:
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Prima:}
Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:
WinRAR 4.20 – 64bit:
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.20 – 64bit:
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
TrueCrypt 7.1a:
TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.
Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.
X264 HD Benchmark v5.0.1 – 64bit:
Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione: – Parte Seconda:}
Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:
PCMark 2005:
Famoso benchmark di Futuremark in grado di calcolare le performance generali del sistema o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.). Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto e quello relativo alla sola CPU Suite.
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
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Prestazioni Giochi – Parte Prima:
FarCry 2 – DX10:
FarCry 2 è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Lost Planet 2 – DX11:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}
Prestazioni Giochi – Parte Seconda:
Alien vs Predator – DX11:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme…
Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:
Metro 2033 – DX11:
Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.
Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Come possiamo osservare dai nostri test, la scheda madre Foxconn Z77A-S, si comporta decisamente bene, sfruttando in pieno tutte le potenzialità che il chipset Intel Z77 Express dispone. I risultati da noi ottenuti sono decisamente buoni. Anche dal punto di vista prettamente legato alla pratica dell’overclock, la soluzione Z77A-S, si dimostra capace di raggiungere, senza alcuna incertezza, frequenze da daily use più che buone. La scheda è in grado di gestire senza problemi, a patto di avere una buona scheda video, anche i giochi di utima generazione. Non possiamo che essere soddisfatti da quanto raggiunto.
{jospagebreak_scroll title=Foxconn Z77A-S – Overclock:}
Foxconn Z77A-S – Overclock:
La nuova Z77A-S, pubblicizzata dall’azienda taiwanese come prodotto destinato principalmente ai videogiocatori, si è ben comportata anche in ambito overclocking, consentendo il raggiungimento di buone frequenze operative senza rinunciare alla piena stabilità. Tuttavia, al fine di evitare l’insorgere di false illusioni, è doveroso ricordare che questa scheda madre non è certamente concepita per l’overclock estremo, lo dimostrano una circuiteria di alimentazione non particolarmente robusta e priva di qualsiasi forma di dissipazione, oltre che tensioni di alimentazione, impostabili da BIOS, non particolarmente elevate.
Ci siamo quindi limitati alla ricerca di un’impostazione votata per lo più ad un uso quotidiano continuativo, sicuramente più adeguata alle caratteristiche di questo prodotto. Prima di procedere abbiamo provveduto ad aggiornare il BIOS della scheda all’ultima versione disponibile sul sito del produttore (C11F1P05), al fine di poter contare su un maggior livello di maturità e ottimizzazione, indispensabili per poter gestire nel migliore dei modi il microprocessore in nostro possesso, un Intel Core i7 3770K, basato su architettura Ivy Bridge a 22 nanometri.
Senza problemi di sorta, e ricorrendo al “Clear CMOS” una sola volta durante tutte le nostre prove, siamo riusciti a raggiungere una frequenza operativa di 4.6GHz, impostando il moltiplicatore a 46x e mantenendo in specifica il BCLK (100MHz). Nessun problema nemmeno per quanto riguarda le memorie RAM, risultate perfettamente stabili semplicemente selezionando il profilo X.M.P. corrispondente ai valori di targa dei moduli, vale a dire 2.133MHz con latenze 9-11-9-27-1T e tensione di alimentazione di 1.65v.
Di seguito gli screen di alcune delle prove svolte.
La ricerca della massima frequenza di BCLK ci ha condotto sino a un discreto 104.75MHz, valore in linea con la maggior parte dei prodotti dalle caratteristiche tecniche similari a questo. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.
A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z ed un SuperPI 32M.
Precisiamo che la tensione di alimentazione, riportata dal programma CPU-Z, non è corretta. Per concludere non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti, la scheda si è dimostrata molto stabile anche dopo diverse ore di utilizzo, senza mostrare alcun segno di cedimento o incertezza.
N.B: L’overclock è una pratica che può danneggiare seriamente e in modo permanente i componenti.
{jospagebreak_scroll title=Consumi rilevati:}
Consumi rilevati:
Abbiamo deciso di misurare i consumi del nostro sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte. Nel grafico riassumiamo la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
- Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
- Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
- Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX (aggiornato con le ultime librerie disponibili).
Consumi Misurati:
Anche dal punto di vista prettamente dei consumi, non possiamo che restare piacevolmente sorpresi dalla soluzione Z77A-S di Foxconn.
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Qualità Costruttiva: | ![]() |
Giudizio Complessivo: |
Ancora una volta Foxconn ci lascia piacevolmente sorpresi. La Z77A-S si distingue soprattutto per la qualità delle componenti utilizzati, per il layout pulito e ordinato, e per caratteristiche che non è semplice trovare su prodotti di questa fascia di prezzo, basti pensare ai pulsanti di reset e accensione su piastra, alla presenza di un doppio Bios, al pieno supporto verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX e al semplice ma funzionale indicatore di debug led.
L’adozione del chipset Intel Z77 Express permette di sfruttare appieno quanto offerto dai processori Ivy Bridge, recentemente introdotti sul mercato.
Ovviamente non dobbiamo dimenticare che ci troviamo di fronte ad una soluzione piuttosto economica, di conseguenza non può che mancare qualche compromesso, come ad esempio , la mancanza di dissipatori di calore sui componenti della circuiteria di alimentazione, oppure la presenza di una dotazione accessoria non particolarmente ricca.
Nei test in overclock la scheda madre ha dimostrato estrema semplicità e solidità nel gestire le svariate ore di prove a cui l’abbiamo sottoposta, segno che la qualità costruttiva e i materiali utilizzati sono di buon livello. Gran parte dei meriti sono da attribuire all’ottimo livello di maturità del bios che consente fin da subito, di sfruttare al meglio l’enorme potenzialità delle scheda.
Proprio riguardo al BIOS, non possiamo che esprimere le nostre impressioni in merito. Il BIOS AMI di ultima generazione, a bordo della Z77A-S, ci è apparso semplice e intuitivo, pur essendo davvero completissimo.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Buon layout e qualità costruttiva;
- Discrete possibilità di overclocking;
- Supporto memorie DDR3-2400;
- Supporto USB 3.0 nativo (Intel Z77 Express);
- Supporto SATA III 6Gb/s;
- Supporto Multi-GPU AMD CrossFireX;
- Uscite video VGA, DVI-D e HDMI;
- Pulsanti Power & Reset;
- Doppio BIOS;
- Prezzo contenuto.
Contro:
- Circuiteria di alimentazione priva di dissipazione.
Si ringrazia per averci fornito la scheda madre per la recensione.
Seguite il Thread Ufficiale dedicato alla Foxconn Z77A-S sul nostro forum.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend