GIGABYTE AORUS Z270X-GAMING 7 – Intel Z270 Express – LGA-1151

001-gigabyte-z270x-gaming7-copertinaLe novità presentate in occasione dell’ultima edizione del famoso CES, tenutasi lo scorso mese di gennaio a Las Vegas, sono davvero molteplici e coinvolgono un po’ tutte le maggiori realtà del settore, impegnate a mostrare agli appassionati le loro ultime proposte approfittando di quella che senza ombra di dubbi è una delle vetrine di maggior spessore a livello internazionale. Nell’articolo che vi proponiamo quest’oggi andremo ad osservare una delle ultime soluzioni annunciate dal colosso taiwanese GIGABYTE nel corso dell’evento, nello specifico la nuovissima scheda madre Z270X-Gaming 7, appartenente alla prestigiosa famiglia di prodotti AORUS per videogiocatori. Il prodotto si contraddistingue, oltre che per un look moderno e del tutto accattivante, soprattutto per l’adozione del recentissimo PCH Intel Z270 Express, capace di garantire il miglior supporto possibile verso i nuovi microprocessori Core di settima generazione, meglio noti con il nome in codice “Kabylake”. Per la gioia degli appassionati più esigenti sono state previste numerose funzionalità esclusive di assoluto spessore, tra le quali non possiamo non citare la presenza di un comparto audio integrato AMP-UP basato su processore Creative Sound Core 3D, di una doppia interfaccia di rete (LAN chip Killer E2500 ed Intel I219-V) e di un sofisticato sistema di illuminazione a LED multi-zona di tipo RGB, completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria RGB Fusion. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!


GIGABYTE AORUS Z270X-GAMING 7 – Intel Z270 Express – LGA-1151 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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GIGABYTE, fondata nel 1986, era inizialmente un piccolo laboratorio con protagonisti quattro giovani ingegneri, appassionati e volenterosi nel migliorare gli standard esistenti. Ancora oggi vanta gli stessi valori ed impegno nel continuare a migliorare le vite dei suoi clienti creando prodotti con alte prestazioni, affidabili e dal grande contenuto qualitativo.

La tecnologia è andata oltre alle macchine e ai circuiti. E’ la nuova base della vita moderna ed è diventata parte integrante del nostro modo di imparare, condividere e creare con gli altri in un mondo sempre più interconnesso. Con oltre 20 anni di esperienza nella progettazione, GIGABYTE è sempre più impegnata nella realizzazione di nuove tecnologie per gli utenti di tutto il mondo, sempre con il massimo rispetto per l’ambiente.

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L’essere stata pioniera nel mercato delle schede madri, ha permesso all’azienda di diversificare la sua offerta di prodotti, includendo schede grafiche, portatili, computer da tavolo, componenti per PC, telefoni cellulari, server, soluzioni per centri elaborazione dati e molto altro ancora.

Per maggiori informazioni consultate il sito web GIGABYTE.

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PCH Intel Serie 200 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità:


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Come di consueto, in concomitanza con il debutto di una nuova architettura Core, è abitudine di Intel presentare anche una nuova linea di PCH, in questo caso appartenenti alla Serie 200 ed espressamente pensati per offrire pieno supporto verso i nuovi microprocessori di settima generazione, meglio noti con il nome in codice “Kabylake”. Così come avvenuto in passato, anche in quest’occasione il colosso di Santa Clara ha scelto di non apportare modifiche per quanto riguarda il socket di connessione, che rimane quello tradizionale di tipo LGA-1151.

Una conseguenza di questa scelta è la possibilità di poter utilizzare tutti i nuovi microprocessori Kabylake anche sulle precedenti schede madri provviste di PCH Serie 100 (previo aggiornamento del BIOS), o viceversa uno dei precedenti microprocessori basati su architettura Skylake sulle nuove soluzioni dotate dei nuovi PCH Serie 200.

Sempre più che buona la differenziazione in relazione alle caratteristiche e alle funzionalità offerte, spaziando da modelli meno completi e di conseguenza più economici, come il B250, il Q250 e l’H270 Express, indubbiamente idonei all’utilizzo in soluzioni a basso costo e di più ridotte dimensioni, fino ad arrivare ai modelli più avanzati, come i top di gamma Q270 e Z270 Express, pensati per la realizzazione di soluzioni rivolte ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità, come il supporto all’overclocking, a configurazioni Multi-GPU o alla realizzazione di sistemi commerciali basati su piattaforma vPro.

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Tra le principali novità rispetto alle soluzioni della passata generazione segnaliamo un sensibile incremento del numero di linee PCI Express di terza generazione gestite dal controller integrato nel chipset, raggiungendo le 24 linee nelle proposte di punta Q270/Z270 Express e 20 linee nel caso del nuovo H270 Express.

Oltre a questo, tutti i nuovi PCH implementano il pieno supporto verso le attesissime soluzioni Intel Optane, basate sull’innovativa tecnologia di memoria 3D XPoint, sviluppata dal colosso di Santa Clara in stretta collaborazione con Micron con l’obiettivo di combinare i punti di forza delle prestanti memorie NAND Flash con quelli tipici delle più tradizionali SDRAM.

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In questa maniera sarà possibile la realizzazione di soluzioni contraddistinte da una capacità di archiviazione ben più elevata rispetto agli standard attuali, pur senza rinunciare alla bassa latenza, notevole prestazioni velocistiche e soprattutto a costi sensibilmente inferiori. Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, vale a dire lo Z270 Express, adottato da GIGABYTE sulla soluzione in esame:

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Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma, i nuovi microprocessori Kabylake mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel, nonché la piena compatibilità non soltanto verso i nuovi moduli di memoria DDR4, ma anche verso dei più tradizionali, ed economici, moduli di memoria DDR3L.

Il supporto verso l’una o l’altra tipologia, ovviamente, sarà a discrezione dei vari produttori di schede madri, bisognerà quindi prestare particolare attenzione al modello che si intende acquistare al fine di evitare spiacevoli sorprese. La frequenza operativa massima certificata, per quanto riguarda i moduli DDR4, raggiunge quota 2.400MHz, consentendo una bandwidth massima teorica molto elevata, pari a ben 38,4 GB/s. Per ciò che riguarda, invece, i moduli DDR3L, viene certificata una frequenza operativa massima di 1.600MHz.

Rispetto alla precedente generazione di PCH (Serie 100) non vi sono da segnalare differenze per ciò che riguarda il controller Serial ATA integrato, sempre in grado di gestire un massimo di sei porte di terza generazione a 6Gb/s, ed il quantitativo massimo di connessioni USB 3.0, sempre esteso a ben 10 porte, su un totale complessivo di 14 porte (USB 2.0 + USB 3.0).

Nessuna novità per quanto riguarda il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore, sempre in grado di gestire un massimo di 16 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x su linee PCI-Express di seconda generazione.

Il nuovo PCH è sempre collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) di terza generazione da ben 8GT/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non, sfruttando ben quattro linee PCI-Express 3.0 al fine di incrementare l’efficienza ed eliminare qualsiasi collo di bottiglia.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z270 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e niente meno che ulteriori 24 linee PCI-Express 3.0, la cui gestione è completa discrezione del produttore della scheda madre. Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato e sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.

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La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. I nuovi PCH della Serie 200, in abbinamento ai microprocessori di settima generazione, sono inoltre in grado di garantire il supporto nativo verso la tecnologia Thunderbolt 3 tramite connessione USB Type-C, capace di assicurare una velocità di trasferimento doppia rispetto alla passata generazione dello standard, raggiungendo una banda passante pari a ben 40Gb/s.

Specifiche del genere appaiono più che sufficienti per gestire, ad esempio, una soluzione grafica discreta esterna (molto in voga in ambito mobile, al fine di espandere le potenzialità del comparto grafico integrato) oppure una coppia di monitor con pannelli 4K a 60Hz. Valori di tutto rispetto anche sotto il profilo energetico, con possibilità di alimentare periferiche esterne fino a ben 100W di potenza, includendo funzionalità di ricarica veloce.

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Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, caratteristica confermata anche in questi nuovi PCH.

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Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Device Protection with Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.

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GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Confezione e Bundle:


La nuova scheda madre AORUS Z270X-Gaming 7 di GIGABYTE è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.

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Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale opaca e grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.

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La parte frontale della confezione troviamo è dominata dalla presenza dell’immagine stilizzata dell’ormai famoso volto d’aquila che rappresenta la serie di appartenenza del prodotto, vale a dire la prestigiosa famiglia AORUS dedicata ai videogiocatori ed in generale agli appassionati più esigenti.

Come osserveremo nel corso del nostro articolo, uno degli aspetti più rilevanti della nuova scheda madre Z270X-Gaming 7 è da ricercarsi nell’aspetto estetico e nella cura per i dettagli previsti, il tutto ottimamente coniugato alla solita e consueta qualità costruttiva e potenzialità tipiche dei prodotti del marchio taiwanese.

Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, infatti, la scheda vanta un design davvero molto accattivante e ricercato, in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding grazie alla presenza di un sofisticato sistema di illuminazione a LED multi-zona di tipo RGB, completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria RGB Fusion.

Sempre nella parte anteriore della confezione, e precisamente in basso a destra, possiamo notare una serie di icone riguardanti le principali funzionalità del prodotto, tra le quali citiamo l’adozione del nuovissimo PCH Z270 Express, a garanzia della massima compatibilità con tutti i microprocessori Intel Core si sesta e settima generazione basati su architettura Skylake e Kabylake. Non manca, inoltre, il pieno supporto verso le tecnologie Multi-GPU di AMD e NVIDIA.

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Posteriormente ritroviamo la nomenclatura della scheda madre e le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. Come di consueto è data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, che includono tutta una serie di accorgimenti espressamente pensati per i videogiocatori più esigenti.

A riguardo non poteva mancare una didascalia riferita alla scheda di rete Killer E2500, capace di garantire prestazioni notevolmente superiori a quelle dei tradizionali controller integrati, riducendo notevolmente il LAG durante le sessioni di gioco online, e al sottosistema audio integrato GIGABYTE AMP-UP di ultima generazione, basato sul potente processore audio SoundCore 3D di Creative, capace di offrire la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.

La soluzione messa a punto da GIGABYTE, inoltre, vanta il pieno supporto alla tecnologia Thunderbolt 3, capace di garantire una banda pari a ben 40Gb/s, oltre che alla possibilità di affiancare ben tre unità SSD PCIe di tipo NVMe in modalità RAID 0 (M.2 + U.2 + PCI-Express SSD). Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.

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Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre che una piccola etichetta adesiva riportante tutti i vari codici identificativi e seriali della scheda madre.

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Apriamo la confezione e, come accade di solito, notiamo che l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è collocata la scheda madre, opportunamente riposta in una busta in materiale plastico antistatico e ben adagiata su di uno strato di materiale spugnoso che ne evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.

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Nello scomparto inferiore, come prevedibile del resto, è presente tutto il materiale fornito in dotazione.

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Il bundle fornito in dotazione è così composto:


  • 2 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
  • 1 x DVD contenente driver e utility;
  • 4 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
  • 1 x Set di etichette adesive da applicare ai cavi SATA;
  • 1 x Set G-Connector;
  • 1 x Set di tappi per proteggere le uscite video inutilizzate;
  • 1 x Set fascette in velcro a tema AORUS;
  • 1 x Prolunga cavo per strisce LED RGBW;
  • 2 x Sonde per il rilevamento della temperatura;
  • 1 x Bridge NVIDIA 2-Way SLI rigido di tipo HB;
  • 1 x Sticker AORUS da applicare al proprio case;
  • 1 x Mascherina I/O shield.

Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.

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Specifiche Tecniche GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7:


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GIGABYTE è un’azienda molto attiva sotto il profilo della ricerca di nuove tecnologie da implementare nei propri prodotti e riesce a spesso a proporre soluzioni innovative ed uniche nel loro genere, sia sotto il profilo prettamente hardware che in quello software.

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Non fa eccezione la nuovissima scheda madre AORUS Z270X-Gaming 7, una soluzione dedicata ai videogiocatori ed agli appassionati più esigenti basata come intuibile sul recente PCH Z270 Express e socket LGA-1151, appositamente pensati per garantire la piena compatibilità con tutti i microprocessori Intel di sesta e settima generazione, basati su architettura Skylake e Kabylake e sviluppati con un nuovo ed ottimizzato processo di produzione a 14 nanometri (14nm+). La memoria di sistema si basa sull’architettura Dual Channel DDR4, con una capacità massima di 64 GB e supporta frequenze in overclock fino a ben 4.133MHz, anche con profili XMP 2.0.

Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia sia M.2 PCI-Express di tipo M-Key e sia di tipo U.2, entrambe soluzioni capaci di sfruttare un bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s. Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il nuovo standard di trasmissione USB 3.1 Gen2 (una porta Type-C ed una porta Type-A nel pannello posteriore I/O della scheda), utilizzando un controller proprietario Intel capace di assicurare una bandwidth teorica massima pari a ben 32Gb/s.

La scheda supporta configurazioni Multi-GPU fino a due schede grafiche in SLI (Nvidia) o ben tre schede grafiche in CrossfireX (AMD), indubbiamente una buona notizia per i videogiocatori più “estremi”. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della AORUS Z270X-Gaming 7 così come dichiarate dal produttore taiwanese:

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto estremamente completo e versatile, capace di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, inclusi i videogiocatori più esigenti, che potranno trovare in questa scheda madre una solida e robusta base per la realizzazione di un potente sistema da gioco, estremamente stabile e prestante. Le CPU attualmente supportate le trovate a questo indirizzo, mentre il QLV delle Memorie RAM è disponibile qui. La scheda è ovviamente pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Windows 10.


GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Layout


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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la nuova proposta di GIGABYTE.

{jospagebreak_scroll title=GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte Prima:}


GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte Prima:


Iniziamo la nostra esplorazione della nuovissima AORUS Z270X-Gaming 7 osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Questo eviterà torsioni del PCB quando sottoposto a lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo una maggiore longevità.

La specifica della nuova evoluzione della tecnologia Ultra Durable prevede l’impiego di una doppia quantità di rame, rispetto all’utilizzo standard di una comune scheda madre, distribuita sia sullo strato destinato all’alimentazione che su quello riservato alle masse. Tale soluzione garantisce una minore dispersione dell’energia intesa come minore impedenza nei circuiti e, come ulteriore conseguenza, minore calore prodotto a tutto vantaggio della stabilità operativa.

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Il PCB, realizzato con una particolare tessitura in fibra di vetro, assicura il perfetto isolamento dall’umidità, molto utile sia per l’utilizzo della scheda in ambienti particolarmente umidi sia con sistemi di raffreddamento estremi. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.

Il produttore taiwanese ha previsto una componentistica discreta di assoluta qualità, nella quale spiccano degli ottimi condensatori polimerici giapponesi Nippon Chemicon 10K DuraBlack, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita, delle induttanze con core in ferrite e delle particolari resistenze “Anti-Sulfur Design”, dotate di layer in alluminio che ne evita l’ossidazione da parte degli agenti atmosferici.

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La colorazione di base del PCB nera, con finitura opaca, in abbinamento alla particolare nonché appariscente grafica di colore bianco e grigio, dona alla scheda un aspetto sobrio ed elegante, che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati e ben si sposerà, come vedremo in seguito, con la sofisticata illuminazione a LED RGB di cui è dotata. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm. Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, escludendo ovviamente il backplate del meccanismo di ritenzione del processore, in questo caso di produzione Foxconn.

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Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione (Skylake-S), oltre che ovviamente tutti i recenti modelli di settima generazione, meglio noti con il nome in codice Kabylake-S, sviluppati con un nuovo ed ottimizzato processo di produzione a 14 nanometri (14nm+).

Il produttore taiwanese ha previsto per questa nuova famiglia di prodotti l’impiego di un maggiore strato di oro sui pin del socket di connessione, in maniera tale da garantire un miglior contatto e una maggiore resistenza alla corrosione. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi oppure, in caso di overclock più estremi, la coibentazione.

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Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, non presenta alcuna differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni. Di conseguenza viene mantenuta la piena compatibilità con qualsiasi sistema di dissipazione del calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione LGA-115X.

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La nuova AORUS Z270X-Gaming 7 adotta una robusta circuiteria di alimentazione da ben 8+3 Fasi (CPU VRM + iGPU VRM), espressamente progettata per garantire una stabilità eccellente, anche in condizione di lavoro fuori specifica. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di indubbia qualità, tra cui condensatori polimerici giapponesi Nippon Chemicon 10K DuraBlack, certificati per un MTBF pari a ben 10.000 ore e caratterizzati da un ESR estremamente basso, ed induttori con core in ferrite ad alta efficienza.

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La configurazione delle fasi di alimentazione prevede un design reale a 4+3 Fasi, successivamente raddoppiate mediante l’ausilio di una coppia di Phase Doubler, nello specifico degli ISL6625A di Intersil, uno dedicato al circuito CPU VRM ed uno a quello iGPU VRM. Sempre prodotto da Intersil è il controller scelto per la loro gestione, precisamente troviamo un ISL95866 Hybrid Digital PWM, capace di gestire un output massimo di 4+3 Fasi. Ovviamente per ogni singola fase è stato previsto un raddoppio sia del quantitativo di induttanze e sia dei MOSFET.

Il produttore ha scelto di affidarsi, per quanto riguarda questi ultimi, a Vishay, adottando dei SiRA12 e dei SiRA18, rispettivamente per quanto riguarda il Low-Side e l’High-Side. Sono state inoltre previste particolari resistenze “Anti-Sulfur Design” che, grazie alla presenza di un layer supplementare in alluminio garantiscono una maggiore resistenza all’ossidazione da parte degli agenti atmosferici, a tutto vantaggio della stabilità e della durata nel tempo.

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L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress. Il fissaggio alla piastra avviene mediante l’utilizzo di viti, certamente ben più sicure delle più tradizionali clip plastiche, mentre il contatto con le componenti avviene mediante un tradizionale pad termoconduttivo.

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Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin EPS.

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La scheda madre messa a punto da GIGABYTE, inoltre, prevede la presenza di un generatore di clock esterno supplementare denominato Turbo B-Clock, al fine di garantire un più ampio margine di overclock del Base Clock (BCLK) ed una maggiore precisione nell’impostazione.

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GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte Seconda:


Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel e Intel XMP 2.0, in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 4.133MHz (OC).

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Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli ed una serie di pulsanti per l’attivazione della funzione di overclock automatico e della modalità ECO.

Oltre al classico pulsante di accensione/spegnimento e reset della macchina, ormai presente sulla maggior parte delle schede madri, troviamo un ulteriore pulsante dedicato ad una funzionalità più specifiche, nello specifico al Clear CMOS, ovvero al ripristino delle impostazioni del BIOS ai valori predefiniti.

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Non mancano, inoltre, dei comodi Punti di Lettura per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali del sistema, ed una coppia di Header per la gestione di quattro porte USB 3.0/USB 3.1 Gen1 supplementari.

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Al fine di evitare spiacevoli distorsioni del PCB, il produttore taiwanese ha messo a punto una tecnologia proprietaria denominata Ultra Durable Memory Armor che prevede l’adozione di un rinforzo supplementare in acciaio per l’ancoraggio di ogni singolo slot di memoria alla piastra.

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Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di ben otto connettori a 4-Pin PWM, di cui ben due dedicati alla gestione/regolazione delle pompe a liquido (identificati con la serigrafia FAN_PUMP), capaci di erogare un massimo di 2A (24W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

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Grazia alla tecnologia proprietaria Smart Fan 5 la gestione avanzata delle ventole di raffreddamento sarà ancora più semplice ed efficacie, potendo anche contare sui numerosi sensori di temperatura previsti dal produttore nei punti critici della piastra (oltre che potendo eventualmente sfruttare la coppia di sonde esterne fornite in dotazione).

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Un’altra particolarità della AORUS Z270X-Gaming 7 riguarda gli slot di espansione, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di tre slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x8/x8) ed AMD CrossFireX anche in configurazione 3-Way (x8/x4/x4)

Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Oltre ai tre slot PCI-Express Gen 3.0 16x meccanici, troviamo anche altrettanti slot PCI-Express Gen 3.0 1x, utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari.

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Nell’area in basso a destra sono presenti 6 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di queste porte è affidata al nuovo PCH Intel Z270 Express. Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s, nonché le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10, Intel Rapid Storage Enterprise e Smart Response.

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Il produttore ha inoltre previsto la presenza di ben tre connettori SATA Express, che consentono il collegamento di eventuali unità di nuova generazione a 10Gb/s e di un’interfaccia di tipo U.2 (SFF-8639) da ben 32Gb/s.

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Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la AORUS prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra).

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Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali ed in configurazione RAID (fino ad un massimo di tre vie includendo un SSD installato su tradizionale slot PCI-Express).

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Al fine di garantire la massima sicurezza è prevista una doppia EEPROM BIOS rimuovibile con supporto alla tecnologia proprietaria DualBIOS e provvista di pratico Switch di selezione, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di aggiornamento o di corruzione dati del BIOS primario, oppure semplicemente per testare versioni di BIOS beta o modificate senza troppi rischi.

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GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte Terza:


Non manca un sempre utile Debug Display a segmenti che consente l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento della macchina. Il rilevamento di eventuali problematiche sulle componenti principali del sistema (CPU, VGA, DRAM e BOOT), inoltre, è reso ancor più semplice grazie ad una serie di LED diagnostici presenti proprio nelle immediate vicinanze del display a segmenti.

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La gestione dell’audio è affidata ad un ottimo processore audio SoundCore3D di Creative, basato su architettura quad-core e capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 6 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/24bit e frequenze di campionamento fino a 96KHz. Grazie alla tecnologia proprietaria AMP-UP, il produttore offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.

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Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’amplificatore cuffie integrato Texas Instruments con impedenza sino a 600ohm, i condensatori audio Nichicon Fine Gold ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.

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Inoltre è stato implementato il supporto verso la tecnologia SBX Pro Studio, capace di offrire una serie di ulteriori effetti e funzioni di ottimizzazione per la più completa ed appagante esperienza audio possibile.

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Una particolarità del tutto innovativa del comparto audio integrato messo a punto dal produttore taiwanese riguarda la possibilità di procedere con estrema semplicità alla rimozione ed eventuale sostituzione dell’amplificatore operazionale con uno più prestante o comunque maggiormente in grado di soddisfare particolari e specifiche esigenze dell’utente.

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Spostandoci verso la parte inferiore possiamo notare i chip dedicati al monitoraggio di tutte le risorse hardware e al controllo delle ventole PWM connesse alla scheda madre, precisamente un ITE IT8686E e un IT8792E, entrambi prodotti da ITE.

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La AORUS Z270X-Gaming 7 dispone di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad una coppia di ottimi controller. Nello specifico troviamo un eccellente controller Killer E2500 di Qualcomm ed un altrettanto ottimo i219-V di Intel, entrambi capaci di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento. Il nuovo controller di Qualcomm è inoltre molto apprezzato dai videogiocatori poiché capace di garantire un LAG notevolmente inferiore, aspetto di fondamentale importanza durante le sessioni di gioco online.

Entrambi i controller sono pienamente compatibili con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.

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Buono il quantitativo di porte USB 3.0/USB 3.1 Gen1 presenti, pari a cinque porte direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e ulteriori quattro sfruttabili utilizzando gli appositi header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata esclusivamente al PCH Z270 Express di Intel. Due di queste connessioni, distinguibili dalla particolare colorazione gialla del connettore on-board, sfruttano una particolare tecnologia proprietaria denominata USB DAC-UP 2, espressamente pensata per garantire l’erogazione di una tensione estremamente stabile e pulita grazie alla presenza di un particolare circuito di potenza dedicato.

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Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente curato in modo tale da riprendere i tratti caratteristici della nuova linea di prodotti AORUS.

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La scheda supporta pienamente anche il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2 ma, a differenza della maggior parte dei prodotti concorrenti, utilizza un controller proprietario Intel in grado di sfruttare quattro linee PCI-Express di terza generazione. In questa maniera vengono garantite prestazioni di gran lunga superiori rispetto allo standard, raggiungendo una bandwidth teorica massima pari a ben 32Gb/s. La scheda dispone di una coppia di porte conformi a questo standard, nello specifico una tradizionale in formato Type-A ed una Type-C.

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Quest’ultima, inoltre, consente di sfruttare la tecnologia Thunderbolt 3, in grado di garantire una banda doppia rispetto alla passata generazione (ben 40Gb/s) e grazie alla quale sarà ad esempio possibile supportare sino ad un massimo di ben sei periferiche collegate simultaneamente in modalità Daisy-Chain, compresi display 4K con frequenza di aggiornamento di 60Hz.

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Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:


  • 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
  • 1 x Uscita Video Display Port;
  • 1 x Uscita Video HDMI;
  • 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
  • 3 x Porte USB 3.1 Gen1 (colore blu);
  • 2 x Porte USB 3.1 Gen1 con tecnologia DAC-UP 2 (colore giallo);
  • 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-A (colore rosso);
  • 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-C / Thunderbolt3 (colore nero);
  • 2 x Porte LAN RJ45;
  • 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.

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Come vediamo il produttore ha previsto una particolare copertura in plastica, denominata I/O Armor, pensata per proteggere le parti cruciali in prossimità del pannello dall’elettricità statica, ed evitare l’accumulo di polvere. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio il BIOS della GIGABYTE AORUS Z270X-GAMING 7.

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BIOS GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte Prima:


La nuovissima AORUS Z270X-Gaming 7 adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “GIGABYTE UEFI”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione disponibile sul sito web del produttore (F4q Beta), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti delle nostre prove.

Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in sette macro-sezioni che nello specifico sono:


  • M.I.T.;
  • System;
  • BIOS;
  • Peripherals;
  • Chipset;
  • Power;
  • Save & Exit.

La sezione denominata M.I.T. è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri a disposizione sono a dire poco numerosi, inoltre, la piattaforma di fascia media Skylake/Kabylake introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, richiedendo la presenza di una serie di nuovi acronimi per identificare la funzione di alcuni dei parametri più importanti.

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Tra queste non possiamo non menzionare la reintroduzione di un Base Clock (BCLK) di tipo Full Range liberamente impostabile all’interno del BIOS della scheda madre. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking. A differenza delle piattaforme precedenti non è quindi prevista alcuna impostazione riguardante lo Strap, in quanto tale bus risulta del tutto indipendente sia nei confronti del PCIe e sia nei confronti del DMI, entrambi ancorati ai canonici 100MHz di frequenza.

Un’altra interessante novità, introdotta con i nuovi microprocessori di settima generazione, riguarda la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX. Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in overclock apparentemente rock-solid. Grazie alla nuova funzionalità AVX Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema.

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Sempre nella stessa sezione troviamo le impostazioni avanzate della tecnologia proprietaria Smart Fan 5.

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Tale funzione è pensata per consentire all’utente una regolazione efficace e del tutto facilitata del regime di rotazione delle ventole PWM collegate alla scheda madre, con possibilità di creare delle curve personalizzate in relazione alle temperature rilevate dai numerosi sensori presenti on-board e prevedere eventuali soglie di allarme al fine di prevenire il danneggiamento irreversibile di un componente o delle stesse ventole.

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BIOS GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte Seconda:


Nella seconda sezione, denominata System, sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata con relativo ID e la nomenclatura completa della scheda madre. Non manca la possibilità di decidere a che livello si può accedere al BIOS stesso, settare la lingua e impostare la data e l’ora. Riguardo alle lingue previste dal produttore taiwanese è doveroso segnalare la presenza dell’italiano, cosa alquanto inusuale ma senza dubbio molto gradita.

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La terza sezione, denominata semplicemente BIOS, è dedicata alle impostazioni delle periferiche di avvio, oltre che delle varie funzionalità previste dalle recenti edizioni dei sistemi operativi Microsoft, quali ad esempio il Fast Boot ed il pieno supporto alle modalità UEFI. Prevista, inoltre, la possibilità di impostare delle password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware, oltre che la velocità dello spostamento del cursore del mouse.

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Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della AORUS Z270X-Gaming 7 con la sezione Peripherals, nella quale possiamo notare la presenza di numerose sotto-sezioni che, in maniera molto ordinata, ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni avanzate dei controller USB (incluse le opzioni riguardanti la tecnologia USB DAP-UP2), Serial-ATA e Thunderbolt, compresa eventualmente la loro attivazione o disattivazione. Sempre all’interno di questa sezione è prevista la possibilità di configurare, seppur come vedremo in maniera meno avanzata rispetto all’ausilio del software dedicato che osserveremo in seguito, il sofisticato sistema di illuminazione a LED RGB presente, basato su tecnologia proprietaria RGB Fusion.

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Nella sezione successiva, denominata Chipset, sono presenti alcune impostazioni avanzate del microprocessore e del nuovo PCH, tra cui la possibilità di abilitare le istruzioni VT-d per la virtualizzazione, il quantitativo di memoria di sistema da dedicare, qualora necessario, alla componente grafica integrata e l’attivazione dell’High Precision Timer, oltre che attivare/disattivare il controller LAN e Audio.

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Nella sezione Power si configureranno tutte le opzioni di risparmio energetico e di tutte le eventuali funzioni di sospensione e risveglio della macchina.

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Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default. Viene offerta, inoltre, la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (sino ad un massimo di otto profili indipendenti). Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano tutte le impostazioni più significative.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.

La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard AORUS Z270X-Gaming 7 è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da GIGABYTE. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo. Ed ora passiamo ai test sulla piattaforma GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7.

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GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – RGB Fusion:


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La AORUS Z270X-Gaming 7 implementa l’innovativa tecnologia proprietaria RGB Fusion, pensata per consentire la gestione avanzata del sofisticato sistema di illuminazione a LED multi-zona presente sulla scheda.

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Come abbiamo precisato nella sezione precedente questa tecnologia è facilmente gestibile anche all’interno del BIOS, anche se in maniera decisamente più limitata, prevedendo esclusivamente la possibilità di impostazione di una singola colorazione per tutte le zone, oltre che di un minor quantitativo di effetti. Per questo motivo ci sentiamo di consigliare l’installazione del software di gestione dedicato in ambiente Windows, liberamente scaricabile accedendo alla pagina web del prodotto (link diretto al download).

Una volta completato lo scaricamento del file e la successiva installazione sul nostro computer, ci troveremo immediatamente di fronte ad un’interfaccia indubbiamente molto aggressiva, con una grafica che molto intuitiva che va a richiamare i tratti distintivi del marchio e del prodotto stesso e che per certi versi ricorda vagamente quella delle ormai diffuse applicazioni per smartphone e tablet.

Il programma prevede due modalità ben distinte, denominate nello specifico Basic ed Advanced. La prima come facilmente intuibile consente una gestione semplificata dell’illuminazione, della luminosità e degli effetti previsti (statico, a ritmo di musica, ciclo di colori, flash, colori casuali e intelligente), con possibilità di impostazione di una colorazione unica per tutte le zone della scheda.

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La modalità Advanced, al contrario, consentirà un controllo più completo delle funzionalità previste, con possibilità di impostare una colorazione specifica per ognuna delle tre zone di illuminazione della scheda.

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Nello specifico troviamo la CPU Zone, che comprende tutti i LED presenti nella zona immediatamente vicina al socket di connessione del microprocessore, tra gli slot dedicati ai moduli di memoria DDR4 e nei pressi del dissipatore PCH; la Armor & Audio Zone, che comprende i LED posti al di sotto delle cover plastiche di protezione del pannello I/O e del comparto audio integrato; ed infine la Accent LED Zone, ovvero la particolare striscia luminosa, provvista di diffusore (liberamente sostituibile con altri acquistabili separatamente), collocata lungo il bordo superiore destro della scheda.

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Sempre in modalità avanzata è possibile gestire l’eventuale striscia a LED RGB connessa all’apposito header presente sulla scheda madre sfruttando il cavo RGBW LED Extension fornito in dotazione.

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L’utente potrà inoltre salvare tutte le eventuali modifiche e personalizzazioni sotto forma di comodi profili ad accesso rapido (fino ad un massimo di tre), potendo anche contare sulla possibilità di esportazione e importazione degli stessi.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore Core di settima generazione per sistemi desktop Core i7 7700K, basato su architettura Kabylake, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

  • Default: Intel Core i7 7700K Default (4.2/4.5GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.400MHz 15-15-15-36-2T;

Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Kabylake, ovvero 2.400MHz.

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  • OC-Daily: Intel Core i7 7700K OC (5.0GHz) / Turbo Boost Disabilitato / RAM 3.200MHz 14-14-14-34-1T.

Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.

Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 5.000MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Boost di Intel) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco inferiore ad 1.3v.

Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill Trident-Z DDR4 accreditati di una frequenza operativa di 3.200MHz, non si è reso necessario mettere mano alla frequenza di Base Clock (BCLK), ma è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM, mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, impostandola, di conseguenza, a 4.500MHz.

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La scheda grafica utilizzata, una Inno3D GTX 1070 iChill HerculeZ X3 Edition, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.620MHz/2.052MHz/1.823MHz). I driver utilizzati sono gli ultimi NVIDIA Game Ready 378.49, provvisti di certificazione WHQL.

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Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del Samsung 950Pro M.2 da 512GB e del nuovo Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro Anniversary X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench 11.5 64bit;
  • Cinebench R15 64bit;
  • POV Ray 3.7 64bit;
  • Blender 2.78 64bit;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • Hexus PiFast;
  • SiSoftware Sandra 2016 SP1 (22.20);
  • AIDA64 Extreme 5.80.4000;
  • Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.2.0.19.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.40 64bit;
  • 7-Zip 16.04 64bit;
  • True Crypt 7.2;
  • HWBOT RealBench 2.44;
  • HWBOT X265 Benchmark 2.0;
  • 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
  • 3DMark 2013 Advanced Edition v2.2.3509;
  • ALLBenchmark Catzilla 4K;
  • PCMark 8 Professional Edition v2.7.613;
  • Unigine Heaven Benchmark v4.0;
  • Unigine Valley Benchmark v1.0.

Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12


  • Assetto Corsa – DX11;
  • DiRT Rally – DX11;
  • Metro Last Light Redux – DX11;
  • Middle-Earth: Shadow of Mordor – DX11;
  • Thief – DX11;
  • Rise of the Tomb Raider (2016) – DX12.

Prestazioni Storage (USB 3.0 & 3.1 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe)


  • Crystal Disk Mark 5.2.1;
  • ATTO Disk Benchmark 3.05.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla GIGIGABYTE AORUS Z270X-GAMING 7.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 e R15 – 64bit


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/8Thread.

Cinebench-R11

Cinebench-R15


POV-Ray 3.7


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), a risoluzione Full-HD (1920×1080) e filtro AA 0.3.

POV-Ray


Blender 2.78 – 64bit


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark”, eseguita con impostazioni predefinite.

Blender


Euler3D Benchmark v2.2


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

Euler3D

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

SuperPI


wPrime Benchmark v2.10


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

WPrime


Hexus PiFast


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.

Pifast

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2016 SP1 – 22.20


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

Sandra-Aritmetica

Sandra-Cache-Memoria

Sandra-Crittografia

Sandra-Larghezza-Banda

Sandra-Multimedia-CPU


AIDA64 Extreme Edition 5.80.4000


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

AIDA_-_Banda

AIDA_-_CPU_1

AIDA_-_CPU_2

AIDA_-_FPU

AIDA_-_FPU_2

AIDA_-_Latenza


Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.2.0.19


La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.

La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e un utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.

In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory e implementata anch’essa per la prima volta nel chipset X38, può a sua volta essere controllata attraverso questa utility.

Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”. Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.

XTU

 

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 5.40 Final – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).

WinRAR


7-Zip 16.04 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.

7-ZIP


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.

Truecrypt

Truecrypt-Full


HWBOT RealBench v2.44:


HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.

Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.

RealBench


HWBOT X265 Benchmark 2.0:


Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.

Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.

X265

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

3DMark_11


3DMark 2013:


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike ed il nuovissimo Time Spy.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).

I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme ed Ultra) ed ovviamente Time Spy. Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark_2013


ALLBenchmark Catzilla 4K:


L’ormai noto software di benchmarking ALLBenchmark Catzilla si concentra essenzialmente sulle reali prestazioni della scheda grafica in uso, e consente di fare una analisi completa e dettagliata alla piattaforma di test, al fine di determinare se il Pc è adatto per vedere film in HD o per sfruttare al meglio gli ultimi giochi. Il Test è in grado inoltre di dare utili consigli, su quali componenti hardware installati sul computer devono essere sostituiti al fine di ottenere prestazioni migliori.

Al termine dell’analisi verrà generato un punteggio, inutile dire che maggiore sarà il risultato ottenuto, più prestante sarà la vostra configurazione. Il risultato ottenuto è possibile pubblicarlo direttamente sul sito del produttore, al fine di determinare una classifica con i punteggi migliori. L’ultima versione del programma, Catzilla 4K, risulta molto completa ed intuitiva, consentendo di sfruttare al meglio diverse configurazioni, grazie alla presenza di ben 5 livelli di test:


  • 576p (1024 x 576): per testare netbook e ultrabooks, richiede 256 MB di memoria della GPU;
  • 720p (1280 x 720): per i computer di fascia bassa, richiede 512 MB di memoria della GPU;
  • 1080p (1920 x 1080): per computer di fascia media, richiede 1024 MB di memoria della GPU;
  • 1440p (2560 x 1440): per PC di fascia alta, richiede oltre 1024 MB di memoria sulla GPU;
  • 4K (4096 x 2160): per PC di fascia estrema, richiede oltre 1024MB di memoria sulla GPU e sistema operativo a 64bit.

I nostri test sono stati condotti utilizzando tutti i sopracitati preset. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

Catzilla


PCMark 8 Professional:


PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).

Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 8 Professional v2.7.613), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo le tre suite principali incluse, vale a dire Home, Creative e Works, in modalità accelerata OpenCL.

PCMark_8


Unigine Heaven Benchmark v4.0:


Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Heaven-Basic

Unigine-Heaven-Extreme


Unigine Valley Benchmark v1.0:


Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Valley-Basic

Unigine-Valley-Extreme

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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


Assetto Corsa:


Assetto_Corsa_-_ok

Assetto Corsa è stato sviluppato presso la sede della KUNOS Simulazioni, situata all’interno del circuito internazionale di Vallelunga, cosa che ha consentito di sviluppare il gioco lavorando a stretto contatto con team racing e piloti professionisti, riuscendo così ad affinare continuamente le tecniche di riproduzioni di circuiti, auto e di perfezionare costantemente il modello dinamico. Il gioco include alcuni dei circuiti più leggendari del motorsport: Monza, Silverstone, Imola, SPA-Francorchamps e molti altri sono stati riprodotti sfruttando la tecnologia Laserscan, che rende possibile replicare tutti i dettagli dei tracciati, la conformazione le pendenze e irregolarità del manto stradale, garantendo una risposta al volante efficace e verosimile.

L’engine grafico DirectX 11 garantisce realismo e immersività, grazie al sistema di illuminazione dinamica e alla riproduzione fedele di superfici, materiali, circuiti, veicoli e altri oggetti 3D. Il modello fisico è concepito per restituire un’esperienza di guida realistica ed appagante, con caratteristiche simulative mai viste su altri prodotti, come lo spiattelamento delle gomme, il graining, blistering e heat cycles, la simulazione aerodinamica estremamente avanzata con ali attive che si muovono secondo dati telemetrici in tempo reale e infine sistemi ibridi come il Kers e ricovero di energia.

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_Assetto_Corsa

Assetto


DiRT Rally:


DiRT_Rally

DiRT Rally è il gioco di rally più autentico e avvincente mai realizzato, rodato per oltre 129 milioni di km dalla community di DiRT. Coglie la vera essenza del rally, mentre ti lanci su pericolose strade a velocità estreme, cosciente che un urto può rovinare irreparabilmente il tempo di tappa. Ogni tappa ti mette alla prova in un modo diverso, mentre gareggi al limite del controllo su neve, ghiaccio, asfalto e terriccio, in varie condizioni atmosferiche.

Mentre l’auto risente dell’attrito e le tappe si susseguono, il tuo team tenta di mantenerti competitivo e ogni gara diventa un test di concentrazione e abilità. Inoltre, DiRT Rally include contenuti ufficialmente rilasciati dal World Rallycross, permettendoti di provare l’emozione di velocità mozzafiato, gareggiando su alcune delle più veloci fuoristrada al mondo, sfiorando le carrozzerie degli altri piloti su alcuni dei circuiti più amati della serie, in modalità giocatore singolo o in gare multigiocatore ad alta tensione. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_DiRT_Rally

DiRT-Rally

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Seconda:}


Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Metro Last Light Redux:


Metro_Last_Light_Redux

Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata. Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Metro_LL

MetroLL


Middle-Earth Shadow of Mordor:


Middle-Earth_Shadow_of_Mordor

Middle-Earth: Shadow of Mordor è un videogioco di ruolo ispirato all’universo fantasy trattato nei romanzi di J.R.R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Gli eventi del gioco si collocano dopo Lo Hobbit e il ritorno di Sauron al suo vecchio regno per raccogliere le sue forze e prepararsi alla Guerra dell’Anello.

Anche se Gondor ha osservato la valle proprio per questo motivo, l’attesa di 2000 anni dimostra essere eccessiva e la piccola guarnigione del Cancello Nero viene presa completamente di sorpresa. Tutte le persone vengono uccise o prese in schiavitù per rinvigorire lo sforzo bellico di Sauron. Tra i morti, vi è giovane ranger, Talion, insieme a tutta la sua famiglia. La morte non è però un momento per riposare, e Talion viene riportato sulla terra dei vivi da uno misterioso spirito di vendetta. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Shadow_of_Mordor

Shadow-of-Mordor

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}


Prestazioni Giochi – Parte Terza:


Thief:


Thief

Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.

I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie. Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti….

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_Thief

Thief


Rise of the Tomb Raider (2016):


Rise_of_the_Tomb_Raider_-_ok

Dopo aver decifrato un antico mistero, Lara deve esplorare la più pericolosa e remota regione della Siberia per scoprire il segreto dell’immortalità prima della spietata organizzazione Trinity. Lara dovrà usare tutte le sue abilità di sopravvivenza, formare nuove alleanze e diventare veramente una “Tomb Raider”.

Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. In “Rise of the Tomb Raider“, Lara supera i suoi limiti e affronta la sua prima avventura da Tomb Raider. L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di gennaio su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Tomb-Raider

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage – GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte 1:}


Prestazioni Storage – GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte 1:


Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel Z270 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark_-_Lettura

Crystal_Disk_Mark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel Z270 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB). Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su altre schede madri testate provviste di PCH della passata generazione (Z170 Express). Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.


Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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149-B-gigabyte-z270x-gaming7-screen-crystal-M2-non-comp

Crystal_Disk_Benchmark_-_Lettura

Crystal_Disk_Benchmark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA. La nuova AORUS Z270X-Gaming 7 dispone di una coppia di connessioni di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capaci di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s.

Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una delle ultime novità di Samsung, precisamente il nuovo SSD 950Pro M.2 da 512GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura. Per sfruttare al meglio la prestante unità allo stato solido di Samsung abbiamo ovviamente installato l’ultima versione disponibile del driver NVMe, così come caldamente consigliato dal produttore stesso.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage – GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte 2:}


Prestazioni Storage – GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Parte 2:


Prestazioni Controller USB 3.0 (Intel Z270 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

Il nuovo PCH Z270 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dal precedente PCH Serie 100, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.


Prestazioni Controller USB 3.1 (Intel)


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal-Disk-Mark


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

154-gigabyte-z270x-gaming7-screen-atto-usb31

ATTO-Disk-Benchmark

La scheda madre AORUS Z270X-Gaming 7 di GIGABYTE prevede il pieno supporto verso la nuovissima interfaccia di trasmissione USB 3.1 Gen2, implementando un nuovo controller proprietario Intel in grado di sfruttare quattro linee PCI-Express di terza generazione. In questa maniera vengono garantite prestazioni di gran lunga superiori rispetto allo standard, raggiungendo una bandwidth teorica massima pari a ben 32Gb/s. La scheda dispone di una coppia di porte conformi a questo standard (Type-C & Type-A) direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O.

Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-C fornito in dotazione. Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.1, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione. Il controller di cui è provvista la scheda si è indubbiamente dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore, in questo caso Intel.

{jospagebreak_scroll title=GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Analisi comparto audio integrato:}


GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Analisi comparto audio integrato:


Così come la maggior parte delle recenti schede madri di fascia medio alta, anche la nuova AORUS Z270X-Gaming 7 è provvista di un comparto audio integrato di ottima qualità. Il produttore taiwanese ha scelto di implementare il potente processore audio quad-core SoundCore3D di Creative, capace di offrire supporto Audio HD a 6 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 96kHz.

Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio.

A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:

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Come possiamo osservare dai risultati ottenuti ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. Grazie alla tecnologia proprietaria AMP-UP, il produttore taiwanese offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco. Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre ed è stata prevista, oltre che una componentistica discreta di elevata qualità, in cui spiccano condensatori audio giapponesi Nichicon Fine Gold, anche una placcatura in oro dei contatti.

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La gestione avanzata delle molteplici funzionalità messe a disposizione dal SoundCore3D è affidata alla suite Creative SBX Pro Studio. Il programma si presenta con un’interfaccia davvero molto accattivante ed intuitiva, capace di garantire una configurazione ottimale del comparto audio in pochi minuti.

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GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7 – Overclock:


Durante l’esecuzione delle nostre prove abbiamo potuto constatare come la nuova AORUS Z270X-Gaming 7 si sia dimostrata pienamente all’altezza delle aspettative, vantando una più che buona stabilità operativa anche in condizione di discreto overclocking sfruttando il nostro profilo “OC-Daily”.

Passiamo ora ad osservare, nello specifico, il comportamento della scheda sempre in abbinamento al nostro microprocessore Intel Core i7 7700K, basato su architettura Kabylake, ed al nostro kit di memorie G.Skill Trident Z F4-3200C14D-16GTZ 3.200MHz CL14, ma in condizioni di overclock ancora più elevato.

Per prima cosa dobbiamo ammettere che il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese ci è apparso stabile e sufficientemente maturo per garantire una buona esperienza d’uso. Precisiamo che per la stesura di questo articolo, nonché per l’esecuzione di tutti i test, abbiamo scelto di utilizzare una versione BETA, nello specifico l’ultima “F4q”, recentemente resa disponibile al download e comprendente alcune importanti migliorie, soprattutto nella gestione della tensione di alimentazione e dei profili XMP delle memorie. Grazie all’interfaccia molto intuitiva la navigazione tra i numerosi parametri a disposizione risulta estremamente semplice anche per chi non ha particolari esperienze.

Per tutti gli appassionati di overclock, inoltre, appare innegabile che questa piattaforma promette senz’altro una buona dose di divertimento, vantando un più ampio margine di manovra rispetto al passato grazie alla possibilità di mettere mano alla frequenza del Base Clock o BCLK in maniera completamente libera (BCLK Full Range) e svincolata sia dal bus PCIe che dal DMI. Avremo quindi la possibilità di spremere ogni singolo “MHz” dalle componenti a nostra disposizione, specialmente per quanto riguarda le nuove memorie DDR4.

Per le nostre prove ci siamo affidati ad un sistema di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, che comprende un waterblock Ybris Eclipse, un radiatore da 360 mm con ventole in Push/Pull ed una pompa Laing DDC-1T Plus con Top XSPC. Certamente nulla di esagerato, ma perfettamente in grado di garantire, come vedremo, un buon margine di overclock del nuovo microprocessore.

Senza grossi problemi, infatti, abbiamo raggiunto una frequenza operativa finale pari a 5.200MHz, mantenendo attivati tutti i core, con una tensione di alimentazione di poco inferiore ad 1.4v. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, raggiungendo quota 4.500MHz (a fronte dei 4.200MHz fissati di default). Purtroppo, con il nostro microprocessore, raffreddato a liquido, non siamo riusciti ad ottenere la condizione ideale, ovvero a far operare sia i Core che la Cache alla medesima frequenza operativa.

Questo parametro, in passato noto anche con il termine di “Uncore” è, al pari delle piattaforme Haswell e Haswell-E, liberamente impostabile sfruttando il moltiplicatore dedicato, il tutto senza interferire in alcun modo con altri componenti del sistema.

Tuttavia qualche differenza rispetto al passato non manca. Se nelle precedenti piattaforme, infatti, all’aumentare della frequenza della Cache si rendeva necessaria una regolazione manuale della tensione di alimentazione apposita (opzione solitamente identificata come CPU Cache Voltage nella maggior parte delle schede madri) per mantenere/raggiungere la piena stabilità, con i nuovi Kabylake questo non serve, in quanto la CPU Cache è direttamente legata all’impostazione della tensione di alimentazione della CPU, ossia al classico VCore Voltage.

Per quanto riguarda le memorie RAM, per lo meno in questa prima serie di prove, abbiamo semplicemente sfruttato il profilo XMP 2.0 previsto dal produttore taiwanese G.Skill, in maniera da impostare in modo automatico sia la frequenza che le latenze ai valori di targa del kit in nostro possesso, vale a dire 3.200MHz con latenze 14-14-14-34-2T e tensione di alimentazione pari ad appena 1.35v.

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Con le RAM in nostro possesso, anche grazie agli ottimi ICs Samsung B-Die di cui sono provviste, siamo riusciti ad ottenere buoni risultati, raggiungendo una frequenza massima pari a ben 4.000MHz, in abbinamento ad una tensione di alimentazione pari a circa 1.55v e a latenze leggermente più spinte rispetto a quelle previste dal produttore (14-14-14-34-1T-220), pur senza rinunciare alla piena stabilità operativa.

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Non potevamo, ovviamente, non verificarne il beneficio con gli applicativi notoriamente più sensibili alla larghezza di banda, ovvero i software di compressione 7-Zip e WinRAR e ed i vari benchmark sintetici integrati nella suite AIDA64 Extreme. Anche in questo caso, come vedremo dai grafici riepilogativi proposti di seguito, il guadagno è indubbiamente considerevole!

7-Zip

AIDA-Banda

AIDA-Latenza

WinRAR

I risultati ottenuti non fanno che confermare appieno le ottime potenzialità in overclock di questa nuova scheda madre di GIGABYTE, i cui punti di forza sono indubbiamente rappresentati non soltanto dall’ottima qualità costruttiva e scelta della componentistica discreta, ma anche da un BIOS che non delude le aspettative seppur in versione beta, risultando stabile e ricchissimo di parametri configurabili.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

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Consumi Rilevati:


Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:


  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
  • Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
  • Full-Load Stress eseguendo 30 minuti del System Stability Test di AIDA64 Extreme.

Consumi

Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata GIGABYTE.

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Conclusioni:


platinum_bb_bhPrestazioni/Overclock:cinque
Funzionalità/Design:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

Il gaming è senza dubbio uno dei settori maggiormente trainanti nel mercato dei componenti e delle periferiche per PC e la taiwanese GIGABYTE gioca la sua carta in questo segmento proponendo un’intera gamma di prodotti espressamente progettati e realizzati per soddisfare le esigenze del popolo dei videogiocatori.

La scheda madre Z270X-Gaming 7, appartenente alla prestigiosa famiglia di prodotti AORUS Gaming, si è dimostrata indubbiamente all’altezza delle aspettative, nonché capace di attirare l’attenzione già al primo sguardo, grazie al suo look del tutto accattivante e moderno. Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, infatti, la scheda è in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding grazie alla presenza di un sofisticato sistema di illuminazione a LED multi-zona di tipo RGB, completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria RGB Fusion.

A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, a cominciare dal particolare PCB in fibra di vetro ad elevato spessore, composto di ben otto strati con doppio quantitativo di rame rispetto allo standard, capace di garantire non soltanto un’elevata resistenza alle torsioni, ma anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità, garantendo al tempo stesso un migliore isolamento delle tracce di potenza e segnale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, prestazioni e temperature di esercizio.

Il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione (Skylake-S), oltre che ovviamente tutti i recenti modelli di settima generazione, meglio noti con il nome in codice Kabylake-S, sviluppati con un nuovo ed ottimizzato processo di produzione a 14 nanometri (14nm+). Il produttore taiwanese ha previsto per questa nuova famiglia di prodotti l’impiego di un maggiore strato di oro sui pin del socket di connessione, in maniera tale da garantire un miglior contatto e una maggiore resistenza alla corrosione.

La scheda, pur non essendo una scheda madre espressamente concepita per l’overclocking estremo, vanta ugualmente una robusta circuiteria di alimentazione da ben 11 Fasi, espressamente progettata per garantire una stabilità eccellente, anche in condizione di lavoro fuori specifica. Il produttore taiwanese non ha certo lesinato sulla componentistica discreta, prevedendo componenti di assoluta qualità e affidabilità.

Tra questi non possiamo non menzionare la presenza di eccellenti condensatori allo stato solido Nippon Chemicon 10K DuraBlack, certificati per un MTBF pari a ben 10.000 ore e caratterizzati da un ESR estremamente basso. Non mancano, inoltre, ottimi induttori con core in ferrite ad alta efficienza, PWM di qualità prodotti da Intersil e particolari resistenze “Anti-Sulfur Design” che, grazie alla presenza di un layer supplementare in alluminio garantiscono una maggiore resistenza all’ossidazione da parte degli agenti atmosferici, a tutto vantaggio della stabilità e della durata nel tempo.

Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di ben otto connettori a 4-Pin PWM, di cui ben due dedicati alla gestione/regolazione delle pompe a liquido (identificati con la serigrafia FAN_PUMP), capaci di erogare un massimo di 2A (24W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

Un’altra particolarità della AORUS Z270X-Gaming 7 riguarda gli slot di espansione, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di tre slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x8/x8) ed AMD CrossFireX anche in configurazione 3-Way (x8/x4/x4). Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.

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Il produttore taiwanese, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza di ben tre connettori SATA Express, che consentono il collegamento di eventuali unità di nuova generazione a 10Gb/s e di un’interfaccia di tipo U.2 (SFF-8639) da ben 32Gb/s. Non mancano, inoltre, anche delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm o 110mm di lunghezza (a seconda dello spazio a disposizione sulla piastra).

Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali ed in configurazione RAID (fino ad un massimo di tre vie includendo un SSD installato su tradizionale slot PCI-Express).

Viene oltre a ciò garantito il pieno supporto verso il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2 ma, a differenza della maggior parte dei prodotti concorrenti, utilizza un controller proprietario Intel in grado di sfruttare quattro linee PCI-Express di terza generazione. In questa maniera vengono garantite prestazioni di gran lunga superiori rispetto allo standard, raggiungendo una bandwidth teorica massima pari a ben 32Gb/s. La scheda dispone di una coppia di porte conformi a questo standard, nello specifico una tradizionale in formato Type-A ed una Type-C.

Per la gioia degli appassionati la gestione dell’audio è affidata ad un ottimo processore audio SoundCore3D di Creative, basato su architettura quad-core e capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 6 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/24bit e frequenze di campionamento fino a 96KHz. Grazie alla tecnologia proprietaria AMP-UP, il produttore offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.

Inoltre è stato implementato il supporto verso la tecnologia SBX Pro Studio, capace di offrire una serie di ulteriori effetti e funzioni di ottimizzazione per la più completa ed appagante esperienza audio possibile. Una particolarità del tutto innovativa del comparto audio integrato messo a punto dal produttore taiwanese riguarda la possibilità di procedere con estrema semplicità alla rimozione ed eventuale sostituzione dell’amplificatore operazionale con uno più prestante o comunque maggiormente in grado di soddisfare particolari e specifiche esigenze dell’utente.

La AORUS Z270X-Gaming 7 dispone inoltre di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad una coppia di ottimi controller. Nello specifico troviamo un eccellente controller Killer E2500 di Qualcomm ed un altrettanto ottimo i219-V di Intel, entrambi capaci di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento. Il nuovo controller di Qualcomm è inoltre molto apprezzato dai videogiocatori poiché capace di garantire un LAG notevolmente inferiore, aspetto di fondamentale importanza durante le sessioni di gioco online.

Durante i nostri test, e applicando un overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso.

Più che soddisfacente il comportamento in overclock spinto. La scheda, infatti, ci ha permesso di raggiungere eccellenti risultati con l’hardware in nostro possesso, il tutto con assoluta semplicità. Gran parte dei meriti sono attribuibili, come anticipato, all’ottima circuiteria di alimentazione di cui la scheda è dotata, nonché al buon livello di maturità del BIOS (nonostante si tratti di una versione Beta).

Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova GIGABYTE AORUS Z270X-Gaming 7!

La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 225€ IVA compresa, cifra certamente molto interessante, oltre che ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle indubbie potenzialità offerte da questo prodotto.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
  • Robusta circuiteria di alimentazione digitale da ben 11 Fasi;
  • PCH Intel Z270 Express;
  • Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
  • Ottime prestazioni complessive;
  • Ottima predisposizione all’overclock;
  • Supporto per tutti i nuovi microprocessori Kabylake a 14nm+;
  • Generosa disponibilità di connessioni;
  • Comodi pulsanti di accensione, CCMOS e Overclock on-board;
  • Punti di lettura delle principali tensioni;
  • Ottima tecnologia proprietaria DualBIOS;
  • Supporto alle unità SSD M.2 PCI-Express Gen3 x4;
  • Supporto alle unità SSD con interfaccia U.2 e SATA-Express;
  • Supporto alla trasmissione USB 3.1 Gen2 con controller proprietario Intel;
  • Supporto alla tecnologia Thunderbolt 3 a 40Gb/s;
  • BIOS completo, stabile e ricco di parametri;
  • Doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet;
  • Sottosistema audio integrato AMP-UP di ottima qualità;
  • Sofisticata illuminazione a LED RGB multi-zona con software dedicato;
  • Bundle completo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia ABACO-Internationalper il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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