Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Intel LGA 2011 per workstation

gigabyte_x79s_up5_copertinaNel mese di marzo 2012 Intel ha lanciato un nuovo chipset orientato verso i mercati server e workstation, il C606, che è di fatto un chipset X79 con tutte le peculiarità ed i supporti necessari a realizzare un sistema adatto ad ambienti di lavoro. Gigabyte ha sapientemente integrato questo interessante chipset all’interno della X79S-UP5-WiFi, una motherboard che non nasce per overclock estremi ma è pensata per realizzare server/workstation aziendali molto performanti e che presenta feature davvero molto attraenti. Racchiude in se tutte le recenti tecnologie progettate e brevettate da Gigabyte, promette un buon overclock dei processori e dispone di connettività completa, supporta varie tipologie di cpu, di memorie e di storage. Nel corso della recensione vedremo se le promesse sono state mantenute e cosa è in grado di offrire la scheda madre. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento.

Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Intel LGA 2011 per workstation – Recensione di Edoardo Giampietro | Slime – Voto: 4/5


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GIGABYTE, fondata nel 1986, era inizialmente un piccolo laboratorio con protagonisti quattro giovani ingegneri, appassionati e volenterosi nel migliorare gli standard esistenti. Ancora oggi vanta gli stessi valori ed impegno nel continuare a migliorare le vite dei suoi clienti creando prodotti con alte prestazioni, affidabili e dal grande contenuto qualitativo.

La tecnologia è andata oltre alle macchine e ai circuiti. E’ la nuova base della vita moderna ed è diventata parte integrante del nostro modo di imparare, condividere e creare con gli altri in un mondo sempre più interconnesso. Con oltre 20 anni di esperienza nella progettazione, GIGABYTE è sempre più impegnata nella realizzazione di nuove tecnologie per gli utenti di tutto il mondo, sempre con il massimo rispetto per l’ambiente.

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L’essere stata pioniera nel mercato delle schede madri, ha permesso all’azienda di diversificare la sua offerta di prodotti, includendo schede grafiche, portatili, computer da tavolo, componenti per PC, telefoni cellulari, server, soluzioni per centri elaborazione dati e molto altro ancora.

Per maggiori informazioni consultate il sito web GIGABYTE.

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Intel C606 Chipset: Caratteristiche Tecniche


I chipset Intel ® C600 supportano i processori della famiglia Intel ® Xeon ® E5 per server/workstation ed altri dispositivi utilizzati per i data center di piccole e medie imprese. Questi chipset offrono molte delle funzionalità della serie Intel ® C200 con l’aggiunta del supporto per storage di tipo aziendale e implementano un’ampiezza di banda aggiuntiva per gestire operazioni di I/O impegnative generate da pesanti carichi di lavoro proprie delle attività aziendali.

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Il chipset Intel ® C600 è prodotto con un processo litografico a 65nm, ha un TDP massimo di 12W, mette a disposzione otto porte PCI Express 2.0, la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre, per la massima flessibilità di utilizzo per supportare varie periferiche di I/O, gestisce fino a otto porte SAS da 3 Gb/s, due porte SATA 6 Gb/s e quattro porte SATA 3 Gb/s, quattordici porte USB 2.0, PCI Legacy, supporta la tecnologia Intel ® Rapid Storage Technology Enterprise (Intel ® RSTe), XOR e l’accelerazione hardware per il RAID. Questo chipset offre anche il supporto opzionale per Intel ® Intelligent Power Manager Node, la tecnologia Intel ® Active Management o tecnologia Intel ® vPro ™.

Il PCI Express Uplink è l’insieme di due funzioni: la porta di uplink gestisce il collegamento ad un bus PCI Express ed è uno switch virtuale che la collega al MFD sottostante. Il MFD accorpa il controller SAS e il controller SMBus. L’uplink può funzionare a 5.0 GT/s e a 2,5 Gt/s a seconda delle configurazioni x4, x2 e x1. Tuttavia, poiché il PCI Express uplink sarà collegato ai componenti Intel (R) e a nessun dispositivo di terze parti, la configurazione supportata è semplicemente x4 / Gen1.

Sono ovviamente supportate le tecnologie Multi-GPU sia di NVIDIA (SLI) che di AMD (CrossFireX). Grazie ad un tale numero di linee a disposizione è garantita una grande flessibilità nelle configurazioni. Sarà possibile installare (ovviamente a patto che la scheda madre disponga degli slot necessari) fino a quattro schede grafiche in parallelo, operanti in configurazione 16x/8x/8x/8x.

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Oltre a quanto detto, il nuovo Intel C606, include un sottosistema Audio High Definition e un’interfaccia di rete Gigabit. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, non supportata nativamente, dovrà quindi essere affidata a controller dedicati di terze parti.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Confezione e Bundle


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La scheda madre Gigabyte X79S-UP5-WiFi è contenuta all’interno di una confezione realizzata con un cartoncino molto resistente. Segno distintivo del marchio è la colorazione di base bianco brillante con una finitura superficiale lucida. Come sempre la grafica è molto curata, presenta toni vivaci ed è sapientemente utilizzata per riportare tutte le caratteristiche peculiari del prodotto, mettendo il potenziale acquirente in condizione di avere un quadro immediato delle potenzialità della scheda madre e delle tecnologie implementate. Un mix ben riuscito che sicuramente non passerà inosservato sugli scaffali da esposizione.

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Sulla parte frontale sono riportati il logo aziendale Gigabyte, una didascalia che mostra la tecnologia Ultra Durable giunta alla sua quinta evoluzione, i riconoscimenti ricevuti per ciò che concerne la sezione di alimentazione, la nomenclatura del modello di scheda madre ed il tipo di socket CPU utilizzato, due didascalie che indicano l’utilizzo di due nuove tecnologie per ciò che riguarda la gestione dell’alimentazione (3D Power) e del bios (3D Bios), le icone che indicano il supporto alle CPU Intel i/ e Xeon e la presenza del chipset Intel C606, altre due icone che indicano la presenza del controller SAS e il supporto alle memorie di tipo ECC (Error Correction Code), un’immagine della scheda PCIe aggiuntiva per la connessione WiFi Dual Band con velocità di 300Mbps e per il supporto a connessioni Bluetooth 4.0 ed infine delle informazioni sulla realizzazione della scheda madre in termini di quantità di rame contenuta e sulla protezione antiumidità ottenuta con un nuovo precesso di realizzazione del pcb in fibra di vetro.

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Nella zona posteriore sono presenti diversi elementi per evidenziare l’evoluzione delle fasi digitali di alimentazione, con componenti della International Rectifier IR3550, che promettono alta efficienza con una bassa emissione di calore, tutto a vantaggio della stabilità operativa e di durata, intesa come ciclo di vita utile, dei componenti discreti. Viene riportata un’immagine della scheda madre con l’indicazione di tutte le possibili connessioni I/O, sia interne che esterne ed una didascalia che spiega sinteticamente i vantaggi legati alla presenza del Dual Uefi Bios. Sono presenti ulteriori immagini che ci spiegano in maniera sinteitca l’utilizzo del 3D Bios e la gestione dell’alimentazione 3D Power. Il quadro descrittivo posteriore viene completato da immagini esplicative sulla tecnologia Ultra Durable e dalle specifiche tecniche, tutto in lingua inglese. In fondo a destra vengono riportate le icone che riassumono le principali feature supportate e le indicazioni di contatto di Gigabyte.

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Nelle fasce laterali sono riportate le specifiche tecniche in tutte le lingue delle aree dove il prodotto viene esportato, una targhetta con tutti i codici identificativi del prodotto e l’insieme sintetico di icone e descrizioni già trovate sul fronte e sul retro della confezione.

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Aprendo la scatola vediamo che è divisa in due scomparti. In quello superiore abbiamo subito accesso alla scheda la scheda madre avvolta in un sacchetto plastico antistatico mentre in quello inferiore è presente il bundle fornito in dotazione.

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Il bundle, molto completo, è così composto:

  • Scheda PCIe per connettività WiFi e Bluetooth;
  • 2 x Antenne WiFi;
  • 1 x Brachet in formato 3,5″ per due connessioni USB 3.0 esterne;
  • 3 x Manuali di istruzione per l’installazione e l’uso;
  • 2 x Disco contenente driver e utility;
  • 6 x cavi Sata III (6Gb/s);
  • 1 x Bridge flessibile per configurazioni SLI;
  • 1 x Bridge flessibile per configurazioni CrossFire;
  • 1 x Bridge rigido per configurazioni 3Way-SLI;
  • 1 x mascherina I/O shield

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Scopriamo quali sono le principali feature supportate dichiarate dal produttore.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Feature Principali


Gigabyte è un’azienda molto attiva sotto il profilo della ricerca di nuove tecnologie da implementare nei propri prodotti e riesce a proporre spesso soluzioni innovative ed uniche, sia sotto il profilo hardware che in quello software. Di seguito riportiamo una panoramica delle principali feature presenti nella GigabyteX79S-UP5-WiFi, così come dichiarate dal produttore.

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Per approfondimenti potete visitare la pagina ufficiale sul sito Gigabyte.

Andiamo a vedere quali sono le specifiche tecniche dichiarate dal produttore.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Specifiche Tecniche


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La scheda madre Gigabyte X79S-UP5-WiFi è basata su socket LGA-2011 ed è stata progettata e realizzata intorno al nuovo chipset C606 Express di Intel. La memoria di sistema si basa sull’architettura Quad Channel DDR3 con supporto ECC, con una capacità massima di 64 GB e supporta frequenze in overclock fino a 2133 Mhz anche con profili XMP. E’ possibile realizzare configurazioni multi-GPU con schede grafiche in CrossFireX o SLI per assemblare sistemi di grafica avanzati. Non manca il supporto agli standard USB 3.0, SATA/eSATA III 6Gb/s e SAS 3 Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione veloci. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della Gigabyte X79S-UP5-WiFi, così come dichiarate dal produttore.

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Da questo lungo elenco si evince come Gigabyte abbia profuso un enorme impegno nel realizzare una scheda madre prestante senza compromessi.

{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte 1:}


Gigabyte X79S-UP5-WiFi: La Scheda – Parte 1


Dopo aver estratto la Gigabyte X79S-UP5-WiFi dal sacchetto protettivo antistatico ne saggiamo immediatamente l’ottima costruzione e la sensazione restituita è quella di avere sottomano una scheda molto solida e con un layout ben organizzato. Il PCB è molto resistente e rigido nonostante lo spessore non elevato, ha una colorazione nero opaca ed il suo form factor è conforme allo standard E-ATX con dimensioni di 30,5×26,4 cm. In realtà non si tratta di un E-ATX a dimensione intera in quanto non raggiunge i 33 cm di lunghezza ma una volta superata la dimensione standard ATX di 24,4 cm le schede madri passano come catalogazione nello standard E-ATX. La specifica della nuova evoluzione della tecnologia Ultra Durable 5 prevede l’impiego di una doppia quantità di rame, rispetto all’utilizzo standard di una comune mainboard, distributa sia sullo strato destinato all’alimentazione che su quello riservato alle masse. Tale soluzione garantisce una minore dispersione dell’energia intesa come minore impedenza nei circuiti e, come ulteriore conseguenza, minore calore prodotto. Questa accresciuta efficienza energetica riuscirà a garantire una maggiore stabilità in overclock con margini superiori rispetto alla generazione precedente.

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I componenti discreti utilizzati, come condensatori allo stato solido prodotti da aziende giapponesi leader nel settore e induttanze con core in ferrite, sono espressione della cura profusa da Gigabyte nel creare un prodotto che sia durevole e stabile nel tempo. Inoltre gli stadi di alimentazione completamente digitali sono di produzione della International Rectifier che con i suoi IR3550 dedicati alla cpu riescono a gestire fino a 60A di corrente erogata per singola fase. Il PCB realizzato con una particolare tessitura in fibra di vetro garantisce il perfetto isolamento dall’umidità, molto utile sia per l’utilizzo della scheda in ambienti particolarmente umidi sia con sistemi di raffreddamento particolari. Sul lato posteriore non sono presenti elementi di rilievo, solo il backplate del meccanismo di ritensione del processore di produzione Foxconn ed una piccola contropiastra del dissipatore in zona alimentazione della cpu.

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La zona interessata dai circuiti di alimentazione adotta un design a nove fasi per la CPUuna fase per il VTT, più due fasi dedicate alle memorie. La fase dedicata ai banchi di memoria sul lato connessioni I/O è celata dal dissipatore passivo. I connettori di alimentazione presenti sono i classici 24 pin ATX e 8 pin eATX per l’alimentazione supplementare per il processore. La parte superiore centrale è dominata dalla presenza del socket LGA 2011 per la cpu e dagli otto slot (4+4) dedicati alle memorie di sistema. Questi accettano DIMM di tipo DDR3 per ospitare moduli ECC e non-ECC con frequenze operative di 1066/1333/1600/1866/2133MHz. Nelle immediate vicinanze degli slot per le memorie sul lato destro troviamo il pulsante Power da utilizzare quando la scheda è assemblata su un banchetto da test. Il connettore dedicato all’unità di connessione esterna USB 3.0, gestito da un chipset Fresco FL1000, chiude il quadro connettività della zona superiore della motherboard.

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Il pannello posteriore I/O è molto completo ed include delle novità interessanti. Rileviamo la presenza di un pulsante O.C. che ci permetterà di selezionare un profilo di overclock predefinito con la semplice pressione e di tornare al profilo di default premendolo di nuovo. Inoltre sono presenti due pulsanti minuscoli, celeste e verde che, in luogo dello switch di selezione eliminato sulla motherboard, ci permetterà di scegliere quale bios attivare dei due disponibili ed immediatamente in basso è presente il pulsante per il CCmos. Sul fronte connettività troviamo:

  • 1x Porta PS/2 Combo per tastiera e mouse;
  • 5x Porte USB 2.0/1.1;
  • 1x Porta IEEE1394a (colore giallo)
  • 1x Porte eSATA III (colore rosso);
  • 4x Porte USB 2.0/3.0 (colore blu);
  • 1x Uscita SPDIF Ottica;
  • 6x HD Audio Jack;
  • 2x RJ-45 LAN Port.

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Continuiamo il nostro viaggio tra i particolari della motherboard.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: La Scheda – Parte 2


Come precedentemente anticipato le sezioni di alimentazione della Gigabyte X79S-UP5-WiFi sono completamente digitali e gestite da componenti della International Rectifier. Il vantaggio della tecnologia implementata nei power stage IR consiste nell’utilizzo di un singolo IC che racchiude in un singolo package, DirectFET, l’insieme dei componenti necessari all’alimentazione della cpu, di memorie e di chipset. Quindi all’interno di un singolo chip noi avremo sia i mosfet HIGH Side che quelli LOW Side e il mosfet che funge da controller. In effetti, dopo aver rimosso il dissipatore, è possibile osservare l’estrema compattezza della zona di alimentazione cpu e la mancanza della pletora di componenti che normalmente sono presenti in stadi di alimentazione tradizionali. Questa soluzione garantisce maggiore efficienza e minore temperatura di esercizio, dichiarata da Gigabyte in circa 60° in meno rispetto ad una soluzione tradizionale. Nella zona di alimentazione della cpu troviamo gli IR 3550 capaci di un’erogazione di corrente dichiarata fino a 60A per ogni singolo DirectFET.

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Nelle fasi di alimentazione dedicate alle memorie, perfettamente simmetriche tra di loro, ed in quella dedicata al VTT troviamo degli IR 3553, accreditati di un’erogazione di corrente fino a 40A, valore questo ampiamente sovrabbondante per il tipo di componenti da alimentare. Nei pressi della fase di alimentazione degli slot di memorie a sinistra è posizionato anche il controller Marvell 88SE9172 SATA 6 Gb/s che gestisce la porta eSATA sul pannello di I/O posteriore.

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Fase di alimentazione memorie lato DX

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Fase di alimentazione memorie lato SX e controller eSATA Marvell 88SE9172

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Fase di alimentazione VTT

Continuiamo l’esplorazione tra i particolari della motherboard.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: La Scheda – Parte 3


Nella metà inferiore della Gigabyte X79S-UP5-WiFi sono presenti gli slot di espansione che consistono in 1 slot PCI tradizionale, 1 slot PCI-Express 2.0 1x, 2 slot PCI-Express 3.0 16x di tipo meccanico e 2 slot PCI-Express 3.0 8x. Sono chiaramente supportati i sistemi multi GPU (SLI/CrossFire X). La batteria tampone, come trend comune a molti produttori, risiede in una posizione abbastanza scomoda che prevede la rimozione della scheda grafica per la sua sostituzione.

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Immediatamente alla destra degli slot PCIe, tra il dissipatore del chipset e le porte per i dispositivi di storage, scorgiamo la doppia EEPROM BIOS, non rimuovibile, utile per ripristinare il funzionamento della scheda madre in caso di problemi che si possono verificare durante le operazioni di aggiornamento del bios primario. La selezione del chip del bios avviene tramite l’interruttore posizionato sul pannello di I/O posteriore, come già anticipato nel corso della recensione.

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Subito dopo il dual bios sono presenti le porte di storage che consistono in otto porte SAS e sei porte Serial ATA di cui quattro aderenti allo standard SATA II (3Gb/s) di colore nero e due al SATA III (6Gb/s) di colore bianco, ruotate di 90° rispetto al piano della scheda per semplificare l’inserimento dei connettori. La gestione delle porte SATA e SAS è a completo appannaggio chipset Intel C606 e tutte le porte sono configurabili in modalità RAID.

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Ancora qualche particolare sui componenti principali della scheda madre.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: La Scheda – Parte 4


Per poter osservare le fasi di alimentazione della cpu della Gigabyte X79S-UP5-WiFi e per osservare il chipset Intel C606 abbiamo dovuto rimuovere il particolarissimo dissipatore passivo che trasporta il calore dalla zona alimentazione verso l’enorme corpo alettato posizionato sopra il chipset. Dopo averlo rimosso scopriamo che il dissipatore sul lato sinistro non ha nessun contatto con la componentistica sottostante e quindi la sua funzione è solo quella di aumentare la superficie dissipante a disposizione. Inoltre la sua posizione è stategica in quanto si trova in direzione della ventola di espulsione di aria calda che normalmente troviamo nei case. Due heatpipe del diametro di 6 mm trasportano il calore verso il corpo dissipante. La pasta termica trovata sul chipset è di buona qualità, finalmente non abbiamo avuto la cattiva sorpresa di scovare la solita pasta collosa rosa di infima qualità. Il sistema si è dimostrato molto efficiente, durante tutte le nostre prove è rimasto praticamente tiepido.

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Sul lato sinistro degli slot PCIe è presentè il chip ITE IT8728F che si occupa del monitoraggio dell’hardware presente, in termini di temperature e velocità delle ventole. Il dispositivo utilizza una innovativa gestione intelligente delle ventole per settarle in automatico su ON / OFF e offre funzioni di controllo della velocità (SmartGuardian) per proteggere il sistema, riducendo il rumore ed i consumi energetici. Nelle immediate vicinanze troviamo il chipset VIA VT6308P che gestisce le porte FireWire.

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Spostandoci verso la parte superiore sullo stesso lato sono presenti i chip che gestiscono le porte LAN, un Realtek RTL8111F che supporta il PCI Express 1.1 come interfaccia bus per le comunicazioni host, con supporto al power management ed è compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000 Mbps Ethernet ed un Intel Intel 82579L Gigabit Ethernet Controller, ognuno dei quali gestisce una singola porta con interfaccia PCIe V. 1.1 (2.5GT/s) con supporto ai Jumbo Frames. Nella stessa zona è presente un controller USB 3.0 VLI VL800 per la gestione delle quattro porte posteriori sul pannello di I/O.

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L’audio è gestito dal chip Realtek ALC898, supporta audio a 7.1 canali in HD (High Definition), output e input su S/PDIF a 16/20/24 bit e frequenze di campionamento fino a 192KHZ. E’ supportata la riproduzione di contenuti protetti e la tecnologia THX TruStudio.

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Infine, nella parte inferiore della scheda madre sono presenti tutte le connessioni per eventuali porte aggiuntive e per il pannello frontale del case. In basso a destra troviao il pulsante di reset da utilizzare quando la scheda madre è installata su un banchetto da test.

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Adesso è il momento di dare uno sguardo al bios.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Uno sguardo al BIOS – Parte 1


La Gigabyte X79S-UP5-WiFi è dotata di un bios molto particolare, come l’ultima generazione di schede madri Gigabyte. Stiamo parlando della tecnologia Dual UEFI BIOS, ovvero un doppio metodo per gestire le opzioni settabili dal bios. Uno con approccio più classico chiamato Advanced Mode ed uno basato su un’accattivante interfaccia grafica chiamata 3D Bios. Il metodo con interfaccia grafica permette, agli utenti meno smaliziati, di vedere in real time quale parte della scheda madre viene gestita dai paramentri che si stanno modificando. Analizzeremo in maniera sintetica i due aspetti partendo dalla modalità 3D.

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Accedendo al bios si avrà immediatamente a disposizione un’immagine che riproduce tridimensionalmente la nostra scheda madre. Questo modello tridimensionale è interattivo, basterà passare sopra i vari componenti, come ad esempio lo slot della CPU o quello delle ram, per vederli evidenziati e con un successivo click accedere alle varie opzioni di configurazione. Un insieme di icone nella parte sottostante ci danno accesso alle altre aree in cui possiamo intervenire come la scelta del dispositivo di boot, la lingua, il controllo delle ventole e il caricamento delle configurazioni di default. Tramite l’icona advanced sarà possibile switchare verso l’altro metodo di gestione.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Uno sguardo al BIOS – Parte 2


Come anticipato, l’altro metodo per gestire le opzione del bios della Gigabyte X79S-UP5-WiFi è quello chiamato Advanced Mode. L’interfaccia prevede l’utilizzo di sei sezioni accessibili dal menù superiore e comprendono le aree M.I.T., System, Bios Feature, Peripherals, Power Management e il Save & Exit.

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L’area M.I.T. è quella relativa a tutti i settaggi per la CPU, le memorie ed il chipset ed è da quì che l’utente più smaliziato accederà a tutti i parametri per overcloccare il proprio sistema. E’ possibile intervenire sulle frequenze operative, sui timing, sui voltaggi ed infine monitorare i parametri funzionali della motherboard.

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Nell’area System possiamo vedere la versione di bios installata, settare la lingua e la data/ora, decidere a che livello si può accedere al bios e vedere le periferiche collegate alle porte ATA.

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Nelle Bios Features possiamo settare tutte le opzioni relative alle periferiche di boot ed altre opzioni relative alle feature supportate dalla CPU. In ultimo possiamo settare le password per avere accesso al bios in modalità amministratore o utente.

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Come facile evincere dal nome, nella zona Peripherals si andranno a gestire tutte le periferiche integrate nel sistema, attivandole o disattivandole o semplicemente configurandone i parametri di funzionamento.

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Nel Power Management si configureranno tutte le opzioni di riparmio energetico ed il comportamento del pulsante di accensione.

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Infine nell’area Save & Exit potremo salvare la configurazione da noi settata, anche in quattro diversi profili in modo da richiamare i vari settaggi a seconda delle necessità Specifichiamo che un aggiornamento del bios cancella le quattro aree di memorizzazione e che i parametri andranno reinseriti.

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Ora diamo uno sguardo rapido alle utility più significative fornite a corredo con la scheda madre.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi – Software a corredo


Per facilitare la gestione dei propri prodotti, GIGABYTE fornisce in dotazione numerosi software specifici. Di seguito vi proponiamo una breve descrizione di quelli a nostro avviso più interessanti.


@BIOS


GIGABYTE @BIOS è una pratica utility che ci consente di procedere all’aggiornamento/backup del BIOS direttamente dal sistema operativo, in modo rapido e sicuro, con un semplice “click”.

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EasyTune6


Molto interessante il software EasyTune6, in cui troviamo il “Quick Boost”, ma questa volta in una sorta di modalità avanzata. Avremo la possibilità, infatti, di agire manualmente sulla frequenza di BCLK e Memorie, oltre che sulla frequenza del PCI-Express. Sarà possibile, inoltre, agire sui vari moltiplicatori e tensioni di alimentazione. Vengono fornite anche funzionalità di overclock di base per la scheda grafica installata (non garantite con qualsiasi VGA), funzioni di regolazione avanzata della ventola CPU (Smart Fan) e funzioni di Hardware Monitoring.

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3D Power


Il software 3D Power ci consentirà di controllare la fasi di alimentazione della nostra scheda madre. Avendo le fasi tutte digitali sarà possibile intervenire nella configurazione di parametri come il controllo delle tensioni, delle fasi intesa come intervento sui limiti di intervento della OCP (OverClock Protection) di CPU/Memorie/Chipset ed infine delle frequenze operative.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Sistema di Prova e Metodologia di Test


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test della Gigabyte X79S-UP5-WiFi:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della piattaforma Intel LGA-2011, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto. Il BIOS della scheda madre è aggiornato all’ultima versione disponibile sul sito web del produttore al momento della stesura della recensione (F4h).

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.3GHz, Turbo attivo. Memorie impostate a 1.333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T;

– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.4GHz, impostando moltiplicatore a 44x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate con profilo XMP a 2.133MHz con latenze pari a 9-11-10-30-2T.

Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.62 – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.09;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1031);
  • SiSoftware Sandra 2012.SP5c.18.74;
  • AIDA64 Extreme 2.60.2100.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.20 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1a;
  • X264 HD Benchmark v5.0.1;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Ora possiamo analizzare nel dettaglio le prestazioni della scheda madre.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 6Core/12Thread.

 


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.

 


Blender 2.62:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.

 


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).

 


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

 

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

 


WPrime Benchmark v2.09:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

 


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.

 

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2012.SP5c.18.74:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

 

 

 

 

 

 


AIDA64 Extreme 2.60.2100:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

 

 

 

 

 

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 4.20 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).

 


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.

 


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.1a:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.

 

 


X264 HD Benchmark v5.0.1:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264. In questa nuova versione viene codificato un video a risoluzione FullHD per cui i risultati non sono confrontabili con la precedente versione.

 

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.

 


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.

 


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

 

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Metodi di Overclock


La GIGABYTE X79S-UP5-WiFi supporta due metodi di overclock, uno automatico attivato con la pressione del pulsantino situato nel pannello delle connessioni I/O posteriore ed uno manuale che definiremmo “classico” operando direttamente nei parametri del bios, sia esso in 3D che in visualizzazione Advanced.


Overclock Automatico


Il metodo di overclock automatico si attiva premendo il pulsante nel pannello di I/O. All’accensione il sistema effettuerà un doppio boot per analizzare il tipo di CPU installata ed applicare correttamente i settaggi. Il pulsante si può premere anche durante il funzionamento del PC ma la funzione di O.C. automatico sarà abilitata/disabilitata solo al successivo riavvio. Analizzando le impostazioni settate dall’O.C. automatico ci rendiamo conto che in realtà non viene applicato un overclock “da manuale” ma sulla nostra CPU viene semplicemente innalzata la soglia del “Turbo” sui primi due core fino a 42x.

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Inoltre vi è una gestione dinamica del BCLK e del moltiplicatore del processore, quindi il bios cerca in ogni momento di fornire il massimo delle prestazioni possibili. Che non si tratti di un O.C. propriamente detto è dimostrato dal fatto che basta lanciare un’applicazione che impegni il processore al 100% per avere una frequenza fissa su tutti i core di 3.500MHz che è quella base (turbo) del processore.

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Quindi è desumibile che questo O.C. automatico sia una sorta di boost al sistema quando si utilizzano applicativi che non impegnano tutti i core disponibili. I voltaggi applicati sono nella norma, ritoccabile verso il basso quello applicato alla CPU.


Overclock Manuale


L’overclock della GIGABYTE X79S-UP5-WiFi ha presentato piccole difficoltà e durante l’espletamento di tale pratica è emerso qualche problema inerente la gestione dell’OC oltre la soglia dei 4,6 GHz e di un OCP (Over Clock Protection) un pò troppo cautelativo. Con la versione F4b del bios avevamo anche un Vdrop sul processore troppo marcato ma il problema è stato risolto con il bios F4h su cui abbiamo eseguito i test.

Il raggiungimento di frequenze operative oltre i 4,6GHz non è stato possibile, nonostante l’attivazione dell’Internal CPU PLL Overvoltage. Oltre i 4,7GHz la motherboard non ha effettuato il boot, nemmeno provando ad aumentare i voltaggi e modificando in vari modi le opzioni disponibili sul controllo delle fasi di alimentazione. La sensazione è che l’Internal CPU PLL Overvoltage non funzioni o siamo di fronte ad un limite intrinseco del chipset. Lo OCP (Over Clock Protection) entra in azione già a 4,6GHz di frequenza impostata sul processore abbassando in automatico la frequenza operativa fino a 4,4GHz durante elaborazioni gravose. Per non avere questo fastidioso effetto abbiamo modificato i parametri relativi ai limiti imposti come assorbimento in Watt (Turbo Power Limit) e in Ampere (Core Current Limit) e sulle fasi di alimentazione come riportato nelle schermate del bios che alleghiamo. In questo modo abbiamo di fatto eliminato l’OCP, anche per tentare un’infruttuoso overclock oltre i 4,6GHz con i risultati precedentemente espressi.

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In definitiva il massimo overclock stabile raggiunto è di 4,6GHz sul processore e con questo settaggio, oltre ad aver eseguito i classici bench sintetici di cui riportiamo qualche screen, abbiamo lavorato in daily e fatto ulteriori prove codificando/decodificando file multimediali, rendering, etc. Nota molto positiva è la bassa temperatura di esercizio della zona di alimentazione. Il relativo dissipatore è risultato tiepido e quello posto sul chipset e quello di fianco alle memorie sono rimasti praticamente freddi. La scheda ha un alto potenziale, probabilmente ha bisogno solo di un BIOS più maturo.

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Gigabyte X79S-UP5-WiFi: Conclusioni


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Prestazioni:quattro
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro
Stabilità/Temperature:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:

quattro


La GIGABYTE X79S-UP5-WiFi è una scheda madre basata sul chipset Intel C606, un’evoluzione del X79 con declinazione verso il mercato delle workstation/server di un certo spessore. La sua destinazione d’uso appare evidente già osservando il supporto a CPU Xeon, a memorie di tipo ECC e a storage di tipo SAS. Per completare la sua già vasta connettività Gigabyte ha dotato questo modello anche di connessione WiFi Dual Band 300 Mbps e Bluetooth 4.0 attraverso una scheda aggiuntiva PCIe.

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La motherboard è ben costruita, adotta componentistica discreta di ottima qualità ed ha dimostrato di avere ottime doti di stabilità e affidabilità. La tecnologia proprietaria Gigabyte Ultra Durable, giunta alla sua quinta evoluzione, offre nuovi stadi di alimentazione basati su componenti della International Rectifier che consentono maggiori prestazioni per quanto concerne l’erogazione di corrente e un abbattimento delle temperature di esercizio fino a 60° rispetto a soluzioni di alimentazioni standard. Immancabile la feature del doppio bios che ci permetterà di ripristinare l’utilizzo della scheda in caso di errato flash o di settaggi problematici.

Accattivante la modalità di gestione del bios con la presenza dell’interfaccia totalmente tridimensionale (3D Bios) che rende veramente semplice individuare ogni singolo componente dove i parametri che andiamo a modificare agiscono.

Non manca il supporto alle tecnologie multi GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI, con massimo tre schede grafiche in parallelo (3-Way), operanti in modalità 16x/8x/8x.

Nei test in overclock la scheda madre ha presentato qualche piccola difficoltà “fermandosi” ad una più che dignitosa frequenza di 4,6GHz sulla CPU. Bisogna però tenere conto che essa non è stata pensata per gestire un OC estremo quanto piuttosto a garantire un maggiore livello prestazionale a workstation di una certa caratura, conservando al contempo una grande affidabilità e stabilità. Il BIOS è apparso ancora immaturo e sicuramente affinabile nelle sue molteplici funzioni e siamo certi che con le prossime release il team di sviluppo Gigabyte sarà in grado di far esprimere l’alto potenziale di cui questa scheda madre è dotata. La motherboard ha mostrato estrema solidità nel gestire le svariate ore di prove a cui l’abbiamo sottoposta, segno che la qualità costruttiva e quella dei materiali impiegati è di ottimo livello. Sicuramente la bontà della sezione di alimentazione ha contribuito a tali risultati, con temperature di esercizio veramente basse.

La GIGABYTE X79S-UP5-WiFi è proposta al pubblico da listino rivenditori ufficiali a 336€ IVA Compresa, cifra che la colloca sopra la media di prodotti concorrenti, ma che riteniamo giustificata dalle particolari caratteristiche tecniche e dalle potenzialità di questo prodotto. Andrebbe ritoccato verso il basso per rendere la motherboard maggiormente appetibile.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Supporto a processori Intel Xeon;
  • Supporto a memorie di tipo ECC;
  • Supporto a storage di tipo SAS;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Eccezionale stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
  • Doppio BIOS con funzione di backup;
  • Buone prestazioni complessive;
  • Eccezionale dotazione accessoria;
  • Ottima disponibilità di connessioni;
  • Presenza di scheda per connessioni WiFi;
  • 3D BIOS completo ed intuitivo;
  • Supporto alle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI e AMD CrossFireX.

Contro:


  • Bios ancora immaturo ma stabile;
  • Overclock migliorabile.

Si ringrazia gigabyte-logo per il sample fornitoci.

Potete seguire il thread ufficiale sul nostro forum.

Edoardo Giampietro – Slime – Admin di HW Legend

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