Nella recensione che vi presentiamo oggi, andremo ad occuparci di una delle soluzioni MSI dedicate alla nuova piattaforma AMD Lynx per sistemi desktop, precisamente la A75MA-G55. Il fattore di forma basato sullo standard Micro ATX ed il nuovo Socket FM1 in grado di ospitare tutte le recenti APU A-Series, la rendono un prodotto ideale per l’assemblaggio di sistemi HTPC votati alla multimedialità, con un occhio di riguardo verso il costo finale. Non possiamo che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo!
Introduzione:
Micro-Star International, più conosciuta con il nome MSI, è stata fondata nel 1986, e grazie alla qualità dei suoi prodotti è riuscita ad affermarsi con successo nel settore informatico. Questo successo non è solamente da attribuire all’ottima qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto alla continua e costante ricerca tecnologica dei suoi prodotti.
MSI è leader nella produzione di schede madri e video, server/workstation, barebone, networking, elettronica da consumo e Notebook. Sul mercato l’azienda ha ottenuto diversi primati mantenendo la sua posizione tra i primi tre produttori di schede madri a livello globale e tra i primi cinque produttori di server.
Per operare al meglio nel mercato globale e per offrire un servizio ottimale, MSI fornisce supporto in tutte le lingue del mondo attraverso sedi localizzate e siti web dedicati. MSI si trova oggi a Taiwan, in Cina, in USA, in Germania, in Francia, in Olanda, in Inghilterra, in Australia, in Giappone, in Corea, in Polonia, in Russia, in Canada, in India, in Italia, in Turchia, in Canada e in molti altri paesi del mondo.
La filosofia di ”prodotti di qualità” e “soddisfazione del cliente” assume ancor più valore con le certificazioni ISO9002 e ISO9001, estese ormai a tutta la produzione di MSI, grazie a continui test capaci di portare il livello di qualità a un impressionante 99,6%, ben oltre gli standard di mercato.
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Chipset AMD A75 (Hudson D3): Caratteristiche Tecniche:
Per la nuova piattaforma desktop Lynx, AMD ha presentato due differenti chipset, l’A55 e l’A75, conosciuti anche, rispettivamente, con i nomi in codice Hudson D2 e Hudson D3. Il primo è espressamente dedicato all’impiego in schede madri economiche di fascia bassa, mentre il secondo, decisamente più interessante e completo è pensato per prodotti di livello superiore.
Entrambi questi nuovi Fusion Controller Hub (FCH) fungono come dei tradizionali Southbridge e comunicano con l’APU installata per mezzo di un link, identificato come Unified Media Interface (UMI) in grado di garantire una banda di ben 2GB/s.
Come vediamo dal diagramma a blocchi entrambi questi chipset sono inoltre in grado di gestire ulteriori 4 linee PCI-Express di seconda generazione, per il collegamento di controller esterni opzionali e funzionalità HD Audio.
L’A55, per via del suo target di utilizzo, si limita a supportare lo standard Serial ATA 2 3Gb/s (fino a 6 porte) e USB 2.0/1.1 (fino a 14 porte USB 2.0 e 2 porte USB 1.1). Il più completo A75, invece, è in grado di gestire lo standard Serial ATA 3 6Gb/s (fino a 6 porte) e, per la prima volta, viene offerto un supporto nativo al recente standard di trasmissione USB 3.0 (fino a 4 porte), finora appannaggio di controller aggiuntivi di terze parti.
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MSI A75MA-G55 Micro ATX: Confezione e Bundle
La MSI A75MA-G55 Micro ATX è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. Nella parte esterna, frontale e posteriore, spiccano alcune tra le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali il supporto alla tecnologia USB 3.0, Serial ATA 3 a 6Gb/s ed MSI M-Flash, per l’aggiornamento rapido e sicuro del BIOS di sistema o per l’avvio/recupero tramite penna USB. Troviamo inoltre numerosi dettagli riguardanti la particolare circuiteria di alimentazione, che prevede l’adozione di componenti di ottima qualità e longevità Military Class II.
Una volta aperta la confezione troviamo il bundle fornito, che comprende:
- 1x DVD-Rom Driver e Software;
- 2x Manuali d’Istruzioni;
- 1x Certificato di Qualità Military Class II;
- 2x Cavetti SATA;
- 1x Mascherina Posteriore I/O;
- 1x Adattatore Molex 4pin-SATA;
- 1x Bracket USB 3.0 (2 Porte);
- 1x MSI M-Connector.
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MSI A75MA-G55 Micro ATX: La scheda – Parte Prima
La MSI A75MA-G55 appare solida e ben costruita. Il fattore di forma è conforme allo standard Micro-ATX (24.4×24.4cm), aspetto che rende questo prodotto ottimale per l’assemblaggio di sistemi multimediali di dimensioni e consumi contenuti. I colori predominanti, che conferiscono alla scheda una certa eleganza, sono il nero e il blu.
Come vediamo il layout è molto pulito e ben ordinato. Possiamo notare il nuovo Socket FM1, in grado di ospitare tutte le nuove APU A-Series (A6 e A8). La zona circostante è molto ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori voluminosi. Il meccanismo di fissaggio del dissipatore è il medesimo presente nelle tradizionali schede madri AM2/AM3, non vi saranno quindi problemi di reperibilità o di riutilizzo del proprio sistema di raffreddamento.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dall’impiego, soprattutto riguardo la circuiteria di alimentazione, di componentistica di alto livello, che il produttore identifica con la dicitura “Military Class II Components”. I componenti di classe militare oltre ad essere sensibilmente più costosi di quelli classici, sono caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature. La sezione di alimentazione adotta un design a 4 Fasi DrMos. Secondo MSI ognuna di queste fasi è comparabile a ben quattro fasi classiche. In prossimità della circuiteria di alimentazione possiamo notare il connettore di alimentazione supplementare a 4 Pin, necessario per fornire una corretta quantità di energia.
Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenze certificate fino a ben 1.866MHz. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB.
In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX a 24 Poli e tutta la componentistica dedicata alla corretta alimentazione dei moduli installati.
Tutti i dissipatori impiegati sui componenti “caldi” della scheda, quali PWM e Chipset sono ricoperti da dissipatori di calore di alluminio. Seppur possano sembrare sottodimensionati, questi dissipatori svolgono egregiamente il loro compito, poiché sia i componenti della circuiteria di alimentazione e sia il chipset AMD A75 sviluppano veramente poco calore durante il loro utilizzo, anche intensivo.
Le possibilità di espansione sono garantite da uno slot PCI-Express 2.0 1x, uno slot PCI e due slot PCI-Express 2.0 16x, con supporto alla tecnologia AMD CrossfireX ed AMD Dual Graphics, che consente di affiancare una scheda grafica discreta a quella integrata all’interno dell’APU. In caso di installazione di due schede grafiche nei due slot PCI-Express a disposizione, queste lavoreranno a banda dimezzata (8x/8x).
{jospagebreak_scroll title=MSI A75MA-G55 Micro ATX: La scheda – Parte Seconda}
MSI A75MA-G55 Micro ATX: La scheda – Parte Seconda
Appena sotto il primo slot PCI-Express 16x, e in posizione un po’ scomoda nell’eventualità che venga installata una scheda grafica discreta, troviamo la batteria tampone.
Fortunatamente il Jumper dedicato alla funzione di Clear-CMOS è posto in un punto decisamente più accessibile, nella parte bassa della scheda.
Scendendo verso il basso notiamo la presenza di ben sei porte Serial ATA, tutte di terza generazione a 6Gb/s (ovviamente retro compatibili con lo standard a 3Gb/s) e gestite direttamente dal chipset A75.
Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto i connettori per porte USB 2.0, USB 3.0, Parallela e Audio supplementari, il connettore JFP1, per i vari collegamenti al pannello frontale del case, l’EEPROM BIOS, direttamente saldata sulla piastra ed il relativo connettore SPI.
La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC887, che offre supporto HD-Audio a 8 canali.
Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, precisamente la scheda adotta il modello RTL8111E su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione.
Le connessioni USB 3.0 sono in totale quattro, due posizionate nel pannello posteriore I/O e due opzionali, utilizzabili collegando l’apposito bracket fornito a corredo. La loro gestione non è, come solitamente accade, affidata a controller di terze parti (ad esempio l’ormai noto NEC), ma bensì è nativa del nuovo chipset AMD A75.
Il pannello posteriore I/O è molto ricco, abbiamo infatti:
- 1x Porta PS/2 per tastiera e mouse;
- 1x Uscita HDMI;
- 1x Uscita VGA;
- 1x Uscita DVI-D
- 4x Porte USB 2.0 (colore nero);
- 2x Porte USB 3.0 (colore blu);
- 6x HD Audio Jack;
- 1x RJ-45 LAN Port.
Precisiamo che l’uscita HDMI e DVI-D non sono utilizzabili contemporaneamente.
Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale dedicata a questo prodotto.
{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:}
Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:
La MSI A75MA-G55 adotta un BIOS EFI (Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, prodotto da American Megatreands. La sua interfaccia è di tipo classico, meno accattivante di quella a cui ci hanno abituato la maggior parte dei produttori di schede madri basate ad esempio sui vari P67/Z68, ma comunque molto chiara e di facile comprensione. Le varie sezioni sono accessibili con semplicità attraverso un menu posto nella parte superiore della schermata. Lo scorrimento tra le pagine, e i vari parametri, avviene tramite tastiera/mouse.
Ma ora andiamo a descrivere brevemente il significato delle varie sezioni, partendo dalla prima, denominata ”Main”, mostrata non appena si accede al BIOS, premendo come di consueto il tasto “CANC”.
In questa sezione troviamo varie informazioni sulla versione del BIOS presente, sul modello di APU installata, sul quantitativo della memoria di sistema, oltre che l’impostazione di Data e Ora.
La seconda sezione, denominata “Advanced”, racchiude al suo interno, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alla maggior parte dei parametri di configurazione delle linee PCI, del Serial ATA e USB, del risparmio energetico, della GPU integrata e tecnologia Dual Graphics, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio Controller USB 3.0, Gigabit LAN e HD Audio. Sempre in questa sezione troviamo un comodo “Hardware Monitor” in cui possiamo trovare informazioni utili circa le varie temperature di esercizio di CPU e Sistema, le tensioni di alimentazione più importanti, il regime di rotazione delle ventole collegate e le relative opzioni di controllo.
La terza sezione, denominata “Overclocking” è senz’altro quella più interessante e “ricca”, poiché include tutto il necessario per agire sui parametri vitali del proprio sistema. Sarà possibile, infatti, regolare la frequenza del reference bus, modificare il moltiplicatore del processore (anche se per ora non ha alcun effetto in quanto sulle attuali APU in commercio è bloccato a salire), regolare frequenza e latenze delle memorie, mettere mano ai vari divisori e regolare la frequenza di funzionamento della GPU integrata. Viene offerta, inoltre, la possibilità di salvare le proprie impostazioni sotto forma di comodi profili, ricaricabili quando serve in pochi secondi.
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{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:}
Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:
La sezione successive è denominata “M-Flash” e, come intuibile, riguarda principalmente delle funzionalità inerenti al BIOS di sistema. Al suo interno è possibile, infatti, aggiornare in tutta semplicità e sicurezza il BIOS oppure salvarlo su di una penna USB in maniera da averne una copia di sicurezza in caso di problemi di corruzione o di flash fallito.
Infine, le ultime tre sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer ed “Save & Exit”, nella quale ci viene offerta la possibilità di salvare le modifiche finora apportate, oppure al contrario di uscire senza salvare o ripristinare le impostazioni predefinite.
Vi consigliamo, soprattutto ora che siamo agli inizi, di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa APU:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto. Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione delle memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 2.6GHz. Memorie impostate a 1.333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T.
– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 2.6GHz. Memorie impostate a 1.866MHz con latenze pari a 8-9-8-24-1T.
Durante tutte le nostre prove la Radeon HD6530D integrata è stata mantenuta entro le specifiche del produttore (443MHz).
Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:
Prestazioni Rendering e Calcolo:
- CinebenchR11.5 64bit;
- POV-Ray 3.7 RC3;
- Blender2.55b 64bit;
- Euler 3D v2.2;
- SuperPI 1.5Mod XS;
- Fritz Chess Benchmark;
- wPrime Benchmarkv1.55;
- Hexus PiFast;
- AIDA64 Extreme 1.85.1600.
Prestazioni Multimedia e Compressione:
- WinRAR 4.0 Beta7 64bit;
- 7-Zip 9.20 64bit;
- X264 HD Benchmark v4.0;
- PCMark 2005;
- 3DMark 2006;
- 3DMark Vantage;
- 3DMark 11.
Prestazioni Giochi:
- FarCry 2 – DX10;
- Lost Planet 2 – DX11;
- Resident Evil 5 – DX10;
- Alien vs Predator – DX11.
Durante tutte le prove il sistema operativo è privo di qualsiasi ottimizzazione.
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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:
Cinebench R11.5:
Maxon Cinebench R11.5 esegue test delle prestazioni mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il primo test riguarda le OpenGL, gli altri test effettuano il rendering di un’immagine, prima utilizzando un solo core del processore e successivamente tutti i core disponibili.
Nei grafici i risultati finali del renderingin Single e Multi-Thread:
POV-Ray 3.7 RC3:
POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per Ray Tracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.
Blender 2.55b:
Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.
Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.
Euler3D v2.2:
Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.
Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.
SuperPI 1.5Mod XS:
Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.
{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:}
Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:
Fritz Chess Benchmark:
Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.
Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).
wPrime Benchmark v1.55:
Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.
Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.
Hexus PiFast:
Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.
Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.
AIDA64 Extreme Edition 1.85.1600:
AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).
Nei grafici i risultati riguardanti la Banda Passante e la Latenza delle Memorie.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:
WinRAR 4.0 Beta7 64bit:
Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).
7-Zip 9.20 64bit:
Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.
X264 HD Benchmark 4.0:
Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.
PCMark 2005:
Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).
Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite CPU Test.
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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10. Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle modalità Entry, Performance e Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto ed il punteggio Physics.
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Prestazioni Giochi:
FarCry 2:
FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato sia in DX 9.0 che in DX 10.0 usando i seguenti settaggi:
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition. Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, sia in DX 9.0 che DX 11, usando i seguenti settaggi:
Resident Evil 5:
La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri. Il gioco supporta le DirectX 10.
Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test fisso”, usando i seguenti settaggi:
Aliens vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator.
Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Prove Tecnologia AMD Dual Graphics – Parte Prima:}
Prove Tecnologia AMD Dual Graphics – Parte Prima:
La nuova tecnologia Dual Graphics, recentemente introdotta da AMD, consente di affiancare una scheda grafica discreta, di classe Radeon HD, alla soluzione grafica integrata nelle APU A6 e A8, in maniera analoga, quindi, alla creazione di un tradizionale sistema CrossFireX.
Bisogna quindi tenere conto che per ottenere un buon guadagno prestazionale, grazie al calcolo parallelo tra i due processori grafici, questi devono essere il più possibile simili in termini di potenzialità. In altre parole per sfruttare al meglio la grafica integrata nell’APU si dovrà affiancare ad essa una soluzione discreta di fascia bassa o medio/bassa.
Per facilitare questa scelta, AMD ha rilasciato una pratica tabella in cui sono riportate le schede grafiche discrete che sono consigliabili da affiancare alle varie APU. Per ogni combinazione viene, inoltre, specificato un nuovo nome commerciale, particolare che potrebbe creare un po’ di confusione.
Abbiamo proceduto con la verifica del corretto funzionamento di questa nuova tecnologia, affiancando alla grafica integrata nella APU in nostro possesso (AMD A6-3650) una scheda grafica discreta Radeon HD6450, dotata di 512MB di memoria, ottenendo in pratica quello che il produttore identifica con il nome commerciale di Radeon HD6550D2.
La configurazione è stata relativamente semplice in quanto è bastato installare la scheda grafica discreta, attivare la tecnologia Dual Graphics all’interno del BIOS della scheda madre (disabilitato di default) e installare i driver AMD Catalyst (noi abbiamo usato la versione 11.8 ufficiale) una volta entrati nel sistema operativo. Siccome si tratta pur sempre di una configurazione Multi-GPU CrossFireX è consigliabile installare, oltre ai tradizionali driver, anche l’ultimo versione disponibile del pacchetto Catalyst Application Profile (CAP).
Segue > Segue > Segue >
{jospagebreak_scroll title=Prove Tecnologia AMD Dual Graphics – Parte Seconda:}
Prove Tecnologia AMD Dual Graphics – Parte Seconda:
Di seguito i risultati ottenuti in alcuni benchmark sintetici e giochi alle seguenti condizioni:
– APU A6-3650 mantenuta entro le specifiche (CPU a 2.6GHz / GPU a 443MHz);
– Memorie impostate a 1.866MHz con latenze pari a 8-9-8-24-1T;
– Scheda Grafica discreta (Radeon HD6450) mantenuta a default (750/900MHz).
3DMark Vantage:
3DMark 11:
FarCry 2:
Lost Planet 2:
Resident Evil 5:
Come possiamo notare dalle prove svolte la tecnologia AMD Dual Graphics sembra funzionare in modo corretto, offrendo un tangibile guadagno prestazionale rispetto all’uso della sola grafica integrata all’interno dell’APU in tutte le applicazioni testate. I driver in uso, che ricordiamo essere gli ultimi Catalyst 11.8 ufficiali, si sono dimostrati abbastanza validi ed in grado di sfruttare degnamente questa recente funzionalità. Probabilmente la situazione è destinata a migliorare ulteriormente con le prossime versioni, ma per ora non possiamo che esserne già pienamente soddisfatti.
{jospagebreak_scroll title=Consumi:}
Consumi:
Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
- Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
- Full-Load Stress (CPU) eseguendo il software Prime95 26.6, in modalità Small FFTs, per circa 15minuti;
- Full-Load Stress (GPU) eseguendo il software Furmark, in modalità Extreme Burning Mode, per circa 15minuti;
- Full-Load Stress (CPU+GPU) eseguendo sia Prime95 26.6 e sia Furmark, per circa 15minuti.
Ricordiamo che la tecnologia AMD Cool’n’Quiet permette di ridurre il consumo energetico qualora il carico sul processore sia basso. Questo avviene in modo del tutto automatico, agendo sia sulla tensione che sul moltiplicatore di frequenza (scendendo fino al valore minimo pari a 8x), in modo da ottenere una frequenza operativa pari a 800MHz.
Consumi:
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() |
Rumorosità/Consumi: | ![]() |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
Ancora una volta MSI ci lascia piacevolmente sorpresi. La A75MA-G55 si distingue soprattutto per l’elevata qualità delle componenti utilizzate e per un layout pulito e ordinato. Il BIOS UEFI di ultima generazione è veramente completo e intuitivo. La più recente versione ufficiale disponibile (v1.2) si è dimostrata stabile durante tutte le prove da noi svolte, ma non particolarmente propensa alla pratica dell’overclock. Siamo del tutto convinti che la situazione non può che migliorare con i prossimi aggiornamenti, consigliamo quindi di seguirne attentamente gli sviluppi.
Grazie al fattore di forma Micro ATX e al supporto per tutte le recenti APU A-Series, questa scheda madre è senza dubbio perfetta per la realizzazione di sistemi multimediali dalle dimensioni contenute ma dalle performance più che soddisfacenti in ogni ambito. Come abbiamo dalle prove svolte, infatti, LIano è in grado di offrire un buon compromesso di prestazioni, adatte a ogni tipologia di utenza, compresi i giocatori occasionali.
L’adozione del nuovo FCH (Fusion Controller Hub) AMD A75 consente il supporto nativo a tutte le più recenti tecnologie, quali Serial ATA 3 6Gb/s e USB 3.0.
La MSI A75MA-G55 Micro ATX è disponibile sul mercato a un prezzo medio di circa 80€ Iva Compresa, cifra più che adeguata viste le caratteristiche tecniche e l’indiscutibile qualità di questo prodotto.
Pro:
- Ottima scelta dei componenti;
- Layout pulito e ordinato;
- Ottima qualità costruttiva;
- Buone prestazioni;
- Pannello posteriore I/O ricco;
- BIOS UEFI completo e intuitivo;
- Ottimo prezzo.
Contro:
- Nulla da segnalare.
Si ringrazia MSI per il sample fornitoci.
Gianluca Cecca – delly – Staff di HW Legend