Sapphire Pure Black X79N (PB-CI7X79N)

001-sapphire-x79n-copertinaCon l’introduzione sul mercato della nuova piattaforma di fascia alta Intel Sandy Bridge-E, tutti i maggiori produttori di schede madri si sono impegnati nel realizzare le loro interessanti proposte, caratterizzate da specifiche tecniche e funzionalità particolari ed esclusive. Sapphire, azienda leader nella produzione di schede grafiche dotate di processore grafico AMD Radeon, ha ormai da tempo esteso la sua offerta anche al mercato delle schede madri per sistemi desktop e HTPC. In passato abbiamo avuto l’occasione di presentarvi varie soluzioni dell’azienda taiwanese, rimanendo sempre più che soddisfatti dalla qualità costruttiva e dalle ottime prestazioni in overclock. Nella recensione odierna ci occuperemo dell’ultima proposta appartenente alla prestigiosa linea Pure Black, la X79N, espressamente sviluppata per sfruttare al massimo i nuovi processori Sandy Bridge-E LGA-2011. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura!


Introduzione:


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Sapphire Technology LTD, da oltre dieci anni mantiene fede al proprio impegno di fornire prodotti di concezione avanzata ricchi di funzionalità. Grazie al fermo proposito di raggiungere l’eccellenza nei propri prodotti, l’azienda ha ottenuto le certificazioni ISO9001 e ISO14001, a riconoscimento, e garanzia per il cliente,  del costante impegno nel vendere unicamente componenti della migliore qualità. Nel Giugno  del 2001, è diventata un punto di riferimento per le schede grafiche ATI in tutto il mondo, progettando, producendo e distribuendo la gamma più completa. Oltre a questo, l’azienda progetta e produce anche schede madri e alimentatori con certificazione 80Plus.

L’azienda non accetta compromessi sulla qualità costruttiva del prodotto finale. Tutti i suoi prodotti sono sottoposti a un controllo rigoroso da parte degli ingegneri, al fine di garantire un alto livello qualitativo dei propri prodotti. Uno dei suoi punti di forza è la formazione di un team all’avanguardia pronto a elaborare nuove soluzioni tecniche adatte per ogni segmento di mercato.

Ulteriori informazioni le trovate sul sito Sapphire Technology LTD.

{jospagebreak_scroll title=Intel X79 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche e Novità&heading=Introduzione:}


Intel X79 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche e Novità:


Sono trascorsi ormai quasi tre anni da quando fu presentata per la prima volta la piattaforma di fascia alta basata su X58 Express e Socket LGA-1366 in grado di offrire supporto alle prime soluzioni Bloomfield e, successivamente, a Gulftown. Nel frattempo hanno visto la luce varie soluzioni intermedie, basta pensare alla piattaforma LGA-1156 per processori Lynnfield/Clarkdale e alla recente piattaforma LGA-1155 dedicata ai processori Sandy Bridge di fascia media, che hanno portato alla graduale migrazione di tutte le principali funzionalità del Northbridge direttamente all’interno del Die del processore. Questo aspetto, unito alla necessità di sfruttare appieno quanto offerto dai nuovi processori di fascia alta, ha reso necessario lo sviluppo di un nuovo Socket, l’LGA-2011 e di un nuovo Chipset, l’X79 Express.

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Analogamente a quanto visto nei chipset P67 Express e Z68 Express, anche questo nuovo modello di punta si basa su un’architettura a singolo chip, con funzioni che in passato erano tipicamente svolte dal Southbridge, ossia fungere da “ponte” fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Questo è stato reso possibile grazie alla completa integrazione all’interno del microprocessore, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller, come vediamo nel diagramma che segue:

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Una delle principali novità dei nuovi microprocessori Sandy Bridge-E riguarda proprio il Memory Controller Integrato. Per la prima volta in una piattaforma desktop viene offerto il supporto al Quad Channel, capace di raggiungere una bandwidth massima teorica praticamente doppia rispetto al precedente approccio Triple Channel visto in Nehalem, ben 51.2 GB/s contro 25.6 GB/s utilizzando moduli di memoria DDR3 alla frequenza massima certificata di 1600MHz.

Il Controller PCI-Express, ora integrato nel microprocessore, è in grado di gestire ben 40 linee, tutte di seconda generazione. Nei mesi scorsi erano trapelate informazioni circa il supporto nativo da parte di Sandy Bridge-E del nuovo standard PCI-Express 3.0, tuttavia, almeno in questa prima “sfornata” di prodotti tale supporto non è presente (o comunque non abilitato), lo sarà probabilmente soltanto con le prossime revisioni.

Sono ovviamente supportate le tecnologie Multi-GPU sia di NVIDIA (SLI) che di AMD (CrossFireX). Grazie ad un tale numero di linee a disposizione è garantita una grande flessibilità nelle configurazioni. Sarà possibile installare (ovviamente a patto che la scheda madre disponga degli slot necessari) fino a quattro schede grafiche in parallelo, operanti in configurazione 16x/8x/8x/8x.

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Il chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa, come abbiamo già precisato, di fungere da ponte fra il processore e i vari controller integrati e non. Analogamente ai chipset P67 e Z68 Express, troviamo anche in questo modello un controller Serial ATA in grado di gestire fino a un massimo di sei canali, di cui quattro di tipo SATA II 3Gb/s e due SATA III 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10 e Rapid Storage Enterprise. Anche in questo caso non hanno trovato conferma le voci che affermavano il supporto nativo alla connettività SAS (Serial Attached SCSI), verrà si offerto in alcuni prodotti, ma sarà gestito da un controller di terze parti.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel X79 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre) ed un Controller USB compatibile con lo standard 2.0, in grado di gestire fino a un massimo di 14 porte. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, non supportata nativamente, dovrà quindi essere affidata a controller dedicati di terze parti.

{jospagebreak_scroll title=Sapphire Pure Black X79N – Confezione e Bundle:}


Confezione e Bundle:


La Pure Black X79N è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore taiwanese, come sempre molto curata e ricca d’informazioni. Seppur le dimensioni siano relativamente contenute, la scatola appare solita e sufficientemente robusta, al punto che riteniamo improbabili dei potenziali danneggiamenti dovuti al trasporto.

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Nella parte frontale spiccano alcune tra le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali l’adozione del nuovo chipset Intel X79 Express, il supporto al Quad-Channel, introdotto per la prima volta in ambito desktop proprio dalla nuova piattaforma Sandy Bridge-E, la presenza di un modulo Bluetooth integrato, il supporto verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossfireX, nonché la presenza di ben sei porte PCI-Express 16x.

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Capovolgendo la scatola troviamo invece una piccola anteprima della scheda madre contenuta, con la descrizione delle principali caratteristiche tecniche che la contraddistinguono. Possiamo notare il supporto agli standard USB 3.0, SATA III 6Gb/s e Bluetooth 2.1 + EDR, oltre che la presenza di una doppia interfaccia di rete Gigabit LAN.

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Maggiori informazioni circa le specifiche tecniche del prodotto sono riportate in una tabella posta nella parte laterale della confezione.

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Una volta aperta la confezione possiamo notare che la scheda è ben protetta all’interno di una tradizionale busta anti-statica. Il bundle fornito è di tutto rispetto, comprendendo, tra le altre cose, un comodo pannello frontale da 3.5” con due porte USB 3.0. A seguire l’elenco dettagliato del contenuto della confezione:

  • 1x DVD-Rom Driver e Software;
  • 1x Manuale d’Istruzioni;
  • 4x Cavetti Serial ATA;
  • 1x Pannello Frontale USB 3.0;
  • 1x Mascherina Posteriore I/O.

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{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche:}


Sapphire Pure Black X79N – Caratteristiche Tecniche:


La SAPPHIRE Pure Black X79N è stata progettata per il settore “enthusiast”, che possiede molte caratteristiche di fascia alta quali un nuovo BIOS SAPPHIRE UEFI, switch Dual BIOS, status monitor, voltage test pads e monitoraggio termico. La circuiteria di regolazione tensione digitale multi-channel utilizza componenti PWM specifici dei server in grado di fornire a richiesta fino a 270W.

I tools di monitoraggio hardware e il software proprietario SAPPHIRE Mainboard TriXX consentono agli utenti di tenere sotto controllo e settare molteplici parametri di sistema per ottimizzare le prestazioni. La serie SAPPHIRE Pure Black offre una elevata qualità di costruzione. Dispone di un PCB nero multilayer e utilizza connettori di qualità elevata placcati oro per le USB 3.0 e LAN e usa affidabili condensatori solidi.


Caratteristiche_Tecniche


Spec

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Le caratteristiche tecniche dichiarate da Sapphire rispecchiano a pieno la volontà del produttore direalizzare una scheda madre performante, elegante e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le specifiche risultano pressochè allineate alla media rispetto ai prodotti concorrenti presenti ad oggi sul mercato con la stessa fascia di prezzo.

{jospagebreak_scroll title=La scheda – Parte 1:}


Sapphire Pure Black X79N – La scheda – Parte 1:


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La nuova Pure Black X79N adotta un fattore di forma conforme allo Standard ATX (30.5 x 24.5 cm), non ci saranno quindi problemi di compatibilità con la maggior parte dei case in commercio. La scheda si presenta molto gradevole alla vista ed anche, dobbiamo ammetterlo, particolarmente “aggressiva”. Gli inserti plastici di colore blu, infatti, ben si sposano con il PCB interamente nero. E’ doveroso ricordare che la linea Pure Black rappresenta la vera e propria “punta di diamante” dell’azienda taiwanese, prevedibile quindi una cura quasi maniacale per i dettagli, incluso l’aspetto puramente estetico del prodotto.

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Come possiamo osservare il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. In posizione centrale spicca il nuovo Socket LGA-2011, in grado di ospitare tutti i nuovi processori di fascia alta Sandy Bridge-E. Il nuovo meccanismo di fissaggio del processore, prodotto in questo caso da LOTES, prevede una coppia di levette, da aprire e richiudere nella giusta sequenza. Il fissaggio del sistema di dissipazione dedicato al processore avviene semplicemente sfruttando la filettatura presente. Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin.

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La circuiteria di alimentazione digitale, impiegata da Sapphire, prevede componentistica di elevata qualità, di classe Server, così da garantire un elevato livello di affidabilità, precisione e durata nel tempo, anche in condizioni di funzionamento fuori specifica. Troviamo 6+1 Fasi dedicate al processore (Vcore + VSA), 2 Fasi dedicate al VTT e ben 2+2 Fasi dedicate al comparto RAM.

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Per smaltire al meglio il calore sviluppato dalla circuiteria dedicata al processore è stato impiegato un dissipatore in alluminio di generose dimensioni, dotato di heatpipe, fissato alla piastra mediante l’uso di viti, ben più sicure delle tradizionali clip di plastica. Il contatto è garantito dall’utilizzo di un comune pad termico.

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Uno dei particolari che salta subito all’occhio osservando la scheda riguarda senza dubbio la particolare disposizione dei quattro slot a disposizione per le memorie, suddivisi una metà alla sinistra e l’altra metà alla destra del Socket LGA-2011. La scheda supporta moduli DDR3 in configurazione Quad-Channel, fino a una frequenza massima certificata di 1600MHz, anche se tutti ormai sappiamo che questa nuova piattaforma è perfettamente in grado di gestire frequenze ben superiori, senza problemi di sorta. Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a ben 32GB, installando moduli da 8GB ciascuno.

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Ram

{jospagebreak_scroll title=La scheda – Parte 2:}


Sapphire Pure Black X79N – La scheda – Parte 2:


In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, la Batteria Tampone, in posizione alquanto insolita, ma comunque accessibile, i Punti di lettura per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali, e una serie di Jumper per l’attivazione/disattivazione dei singoli slot PCI-Express, con relativo LED di stato.

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Le possibilità di espansione sono garantite dall’elevato numero di linee gestite direttamente dal controller integrato nel microprocessore, oltre che dall’adozione di un chip NVIDIA NF200. La scheda offre ben sei slot PCI-Express 16x meccanici con supporto verso la sola tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX. Appare innegabile come l’assenza del supporto alla tecnologia SLI di NVIDIA rappresenta per questo prodotto una limitazione abbastanza “importante”. L’azienda, infatti, ha deciso di non sottoporre questo prodotto al processo di validazione necessario per ottenerne la certificazione. Questa mossa, alquanto azzardata, potrebbe a nostro avviso compromettere, almeno in parte, il successo di questa scheda, in quanto quasi tutte le proposte concorrenti ne sono invece provviste.

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Di seguito vi elenchiamo le configurazioni possibili:

  • 1 Scheda (inserita nel 1°Slot): PCI-Express Gen3 16x;
  • 2 Schede (inserite nel 1° e 3° Slot): PCI-Express Gen3 16x;
  • 3 Schede (inserite nel 1°, 3° e 5° Slot): PCI-Express Gen2 16x;
  • 6 Schede (tutti gli slot occupati): PCI-Express Gen2 8x.

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La scheda dispone anche di un connettore di alimentazione supplementare di tipo PCI-E 6pin, utile in caso di configurazioni Multi-GPU particolarmente “esose” in termini energetici.

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La Sapphire Pure Black X79N dispone inoltre di uno speciale ponticello di controllo degli slot PCI-E che consente di attivare lo slot e di monitorare il suo corretto funzionamento.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di ben 8 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. La differente colorazione consente di identificarne la tipologia (Nero = SATA II 3Gb/s e Rosso = SATA III 6Gb/s). Il nuovo chipset X79 Express si occupa della gestione delle 4 porte SATA II 3Gb/s di colore nero e delle vicine 2 porte SATA III 6Gb/s di colore rosso. Le restanti 2 porte SATA III 6Gb/s, sempre di colore rosso, sono invece gestite da un controller Marvel 88SE9128.

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La scheda dispone anche di 2 porte eSATA 6Gb/s poste nel pannello posteriore I/O, gestite da un controller Marvel 88SE9172.

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Comunemente alla maggior parte delle soluzioni X79, il chipset è raffreddato con un dissipatore di generose dimensioni, in questo caso di tipo attivo. Tale scelta è stata obbligata dalla presenza, in prossimità del chipset Intel, del chip NVIDIA NF200, abbastanza “caloroso”. Fortunatamente il livello di rumorosità della ventolina, durante l’utilizzo, è particolarmente contenuto.

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{jospagebreak_scroll title=La scheda – Parte 3:}


Sapphire Pure Black X79N – La scheda – Parte 3:


Nella parte inferiore della scheda trovano posto i connettori per porte USB 2.0/3.0, FAN e COM supplementari, il pannello con i collegamenti alle funzioni del case, i pulsanti Power, Reset, Clear CMOS, molto comodi nell’eventualità che la scheda sia utilizzata, ad esempio, su un banchetto da test, un utile Display a Segmenti LED, che oltre a segnalare eventuali problemi durante il funzionamento della macchina, visualizza la temperatura del processore in tempo reale, ed infine, uno Switch per la selezione dell’EEPROM BIOS, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di update o di corruzione dati del BIOS primario. La scheda, infatti, dispone di due EEPROM, una direttamente saldata al PCB e l’altra di tipo estraibile.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello frontale del case e per l’SPDIF.

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Le due interfacce di rete Gigabit Ethernet sono gestite da una coppia di controller prodotti da Marvell, precisamente il modello 88E8057, su bus PCIe per garantire piena banda a disposizione.

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Le connessioni USB 3.0 sono gestite da controller ASM1042, prodotti da ASMEDIA, non molto utilizzati dai vari produttori ma comunque in grado di raggiungere prestazioni più che buone.

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La scheda dispone anche di un controller Bluetooth 2.1 + EDR, prodotto da Atheros, precisamente il modello AR3011.

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Il pannello posteriore I/O della Pure Black X79N è molto completo, troviamo infatti:

  • 1x Porta Combo PS/2 per mouse o tastiera;
  • 4x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 6x Porte USB 2.0 (colore nero e rosso);
  • 1x Uscita SPDIF Ottica;
  • 1x Uscita SPDIF Coassiale;
  • 2x Porte eSATA 6Gb/s (colore rosso);
  • 1x Ricevitore Bluetooth;
  • 6x HD Audio Jack;
  • 2x Porta LAN RJ-45.

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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto cliccando qui.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al nuovo Q-BIOS:}


Uno sguardo al nuovo Q-BIOS – Parte 1:


La Pure Black X79N adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, denominato dall’azienda QBIOS. Al suo interno sarà possibile scorrere tra le varie pagine e impostazioni in un ambiente che ricorda, per certi versi, quello di un tradizionale sistema operativo moderno, con la possibilità di utilizzare il mouse per semplificare gli spostamenti.

Ma ora andiamo a descrivere brevemente il significato delle varie sezioni, partendo dalla prima, denominata ”Main”, mostrata non appena si accede al BIOS, premendo il tasto CANC.

In questa sezione troviamo varie informazioni sulla versione del BIOS in uso, sul tipo di accesso (utente o amministratore), sul quantitativo della memoria di sistema, oltre che l’impostazione di Data e Ora. Nella parte bassa della schermata possiamo notare la presenza di tre comode tabelle, riportanti informazioni sulle frequenze operative correnti, sulle tensioni di alimentazione e sulle temperature d’esercizio principali. Ricordiamo che questa parte della schermata è comune a tutte le varie sezioni che compongono il nuovo QBIOS.

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La seconda sezione, identificata come “Performance” è senza ombra di dubbio quella più interessante, poiché ci consente di mettere mano a tutti i parametri vitali del sistema, quali Frequenze di funzionamento, Moltiplicatori, Voltaggi e Timings Memorie. Come vedremo dalle immagini, tutti i vari parametri sono ben ordinati e di facile comprensione, suddivisi in tre sotto-sezioni (CPU Configuration, Memory Configuration e Voltage Configuration). Nella schermata principale della sezione, oltre alle suddette tre sotto-sezioni, troviamo l’impostazione della frequenza del Base Clock (BCLK) e del relativo Gear Ratio, una delle principali novità introdotte con Sandy Bridge-E per quanto concerne l’overclock. Con la nuova piattaforma di fascia alta, infatti, è stato inserito un generatore di clock esterno (il chip CK505) dotato di buffer, dedicato esclusivamente alla gestione del Base Clock (BCLK) con possibilità di applicare allo stesso differenti rapporti, impostabili tramite moltiplicatore all’interno del BIOS. Il parametro interessato è denominato, come abbiamo precisato pocanzi “Gear Ratio” e consente l’impostazione di quattro valori: 1.00, 1.25, 1.67 e 2.50. Inutile dire che avremo a disposizione un ventaglio ben più ampio di frequenze disponibili, rispetto a quanto abbiamo visto con la piattaforma Sandy Bridge di fascia media.

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Entrando in CPU Configuration avremo a disposizione i parametri più importanti riguardanti il processore, quali la regolazione del moltiplicatore, l’abilitazione dell’Intel Speedstep Technology, che permette la regolazione automatica della frequenza operativa del processore in relazione al carico di lavoro, l’attivazione delle funzionalità di risparmio energetico (C6 State), e l’impostazione avanzata della modalità Turbo Mode.

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In Memory Configuration, come facilmente intuibile, avremo accesso a tutti i parametri delle memorie di sistema, quindi frequenza di lavoro (impostabile per mezzo di moltiplicatori), latenze e profili X.M.P.

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{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al nuovo Q-BIOS:}


Uno sguardo al nuovo Q-BIOS – Parte 2:


L’ultima sotto-sezione, ma non meno importante delle precedenti, è identificata come Voltage Configuration. Al suo interno sarà possibile regolare, con estrema precisione, la tensione di alimentazione di tutte le componenti vitali del sistema. Per chi ha già avuto modo di provare una piattaforma Sandy Bridge di fascia media, basata sui chipset Serie 6, ritroverà i medesimi acronimi ad identificare la funzione di alcuni parametri importanti. Troviamo sempre il “CPU I/O Voltage o CPU VTT”, ossia la tensione applicata all’IMC integrato nel processore, e il “System Agent Voltage o CPU VSA”, che serve sostanzialmente a fornire una maggiore quantità di alimentazione all’IMC e al controller PCI-Express integrati.

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Passiamo ora alla terza sezione, denominata “Advanced”. Al suo interno troviamo elencate, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alla configurazione del Serial ATA, del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio Controller USB 3.0, Gigabit LAN, HD Audio e Bluetooth. Il sottomenù “H/W Monitor” è veramente molto completo e permette di monitorare lo stato vitale del sistema, mostrando le temperature di CPU, dei Regolatori di Tensioni e della scheda madre, oltre che le varie tensioni di alimentazione (VCore, VDIMM, VTT, NB etc).

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La quarta sezione, denominata “Chipset”, offre la possibilità di abilitazione/disabilitazione delle istruzioni VT-D, per la virtualizzazione, e dell’Intel I/OAT (Input/Output Acceleration Technology), un insieme di tecnologie destinate a migliorare fino al 30% la velocità di trasmissione fra interfacce di rete e applicazioni server.

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Infine, le ultime tre sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer e agire sui livelli di accesso, ed “Save & Exit”, nella quale ci viene offerta la possibilità di salvare le modifiche finora fatte, oppure al contrario di uscire senza salvare o ripristinare le impostazioni predefinite.

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Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel LGA-2011, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.3GHz, Turbo attivo. Memorie impostate a 1.333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T;

– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.7GHz, impostando moltiplicatore a 47x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 2.133MHz con latenze pari a 9-11-9-27-1T.

La scheda grafica impiegata per le prove, una Saphhire Radeon HD6970 2GB GDDR5, è stata mantenuta in specifica (880/1375).

Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV-Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.55b – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v1.55;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025);
  • SiSoftware Sandra 2012.01.18.10;
  • AIDA64 Extreme 2.00.1714.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.01 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni con i Giochi:


  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Alien vs Predator – DX11;
  • Metro 2033 – DX11.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 1:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 6Core/12Thread.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.55b – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 2:


WPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025):


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 3:


SiSoftware Sandra 2012.01.18.10:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 4:


AIDA64 Extreme 2.00.1714:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 1:


WinRAR 4.01 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt 7.1:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 2:


PCMark 2005:


Famoso benchmark di Futuremark in grado di calcolare le performance generali del sistema o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.). Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto e quello relativo alla sola CPU Suite.


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

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Prestazioni con i Giochi – Parte 1:


FarCry 2 – DX10:


farcry2

FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_Farcry_2


Lost Planet 2 – DX11:


Lost_Planet_2

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Lost_Planet_2

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Prestazioni con i Giochi – Parte 2:


Alien vs Predator – DX11:


alien-vs-predator

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme….

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Alien_vs_Predator


Metro 2033 – DX11:


Metro_2033

Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.

Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Metro_2033

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-gold


Prestazioni:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro
Giudizio Complessivo:

quattro


Nel corso del nostro articolo abbiamo avuto l’occasione di presentarvi la nuova ammiraglia dell’azienda taiwanese Sapphire, dedicata alla recente piattaforma di fascia alta Sandy Bridge-E. Inutile dire che questa scheda appare veramente ben progettata, a cominciare dal layout e dai componenti impiegati, sino ad arrivare alle varie feature “extra”, quali i punti di lettura dei voltaggi, i pulsanti di accensione e reset on-board, i jumper di attivazione/disattivazione dei singoli slot PCI-Express, il doppio BIOS, il modulo Bluetooth integrato e il supporto verso le recenti tecnologie USB 3.0 e SATA III 6Gb/s, con un discreto numero di porte a disposizione.

La Pure Black X79N si è ben comportata durante le nostre sessioni di prova, seppur con un BIOS “giovane” e certamente migliorabile, permettendoci di ottenere ottimi risultati anche in overclock. Le prestazioni complessive registrate sono di ottimo livello, e perfettamente in linea con le altre soluzioni testate, dotate del medesimo chipset.

La nuova interfaccia QBIOS assicura un elevato livello d’intuibilità anche a chi non ha molta dimestichezza nel muoversi all’interno di un tradizionale BIOS. Il passaggio tra le varie pagine e l’impostazione dei numerosi parametri a disposizione è semplificato grazie alla possibilità di utilizzo del mouse.

Il nuovo Socket LGA-2011 è veramente “imponente” e obbliga necessariamente a munirsi di nuovi sistemi di raffreddamento, o per lo meno di adattatori compatibili, per procedere al fissaggio del dissipatore.

Grazie a ben sei slot PCI-Express 16x abbiamo ottime possibilità di espansione. La scheda supporta appieno la tecnologia Multi GPU AMD CrossFireX ma purtroppo non la corrispettiva tecnologia SLI di NVIDIA. Questa mancanza rappresenta, a nostro avviso, il vero punto “debole” di questo prodotto, e potrebbe comprometterne, almeno in parte, il successo sul mercato.

Riguardo al nuovo chipset di punta Intel X79 Express ci saremmo aspettati un supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, ma ancora una volta è richiesta la presenza di un controller dedicato di terze parti. L’azienda taiwanese ha deciso di adottare un controller prodotto da ASMEDIA, precisamente il modello ASM1042, capace di buone prestazioni complessive.

La nuova Pure Black X79N è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 290€ IVA compresa, cifra certamente non alla portata di tutte le tasche, ma giustificata dalle buone caratteristiche tecniche e qualitative di questo prodotto. Peccato per l’assenza del supporto allo SLI, che determina purtroppo un mezzo voto in meno.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Ottima circuiteria di alimentazione;
  • Ottima predisposizione all’overclock;
  • Buone possibilità di espansione;
  • Interfaccia QBIOS semplice e intuitiva;
  • Doppio BIOS con relativo switch di selezione;
  • Modulo Bluetooth 2.1 + EDR integrato;
  • Presenza di punti di lettura on-board;
  • Presenza di pulsanti Clear CMOS, Power & Reset on-board;
  • Dotazione accessoria di tutto rispetto.

Contro:


  • Assenza supporto NVIDIA SLI.

Si ringrazia logo-sapphire-1 per il sample fornitoci.

 

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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