Comparativa AMD Radeon R7 250X vs NVIDIA GeForce GT 740

001-amd-r7-250x-copertina_-_1Nella recensione che andremo ad illustrarvi nella giornata odierna, ci occuperemo di testare in maniera dettagliata ed approfondita, una delle soluzioni grafiche di AMD dedicate alla fascia medio-bassa del mercato, pensata per tutti quei videogiocatori che intendono giocare gli ultimi titoli disponibili, pur con qualche inevitabile compromesso, senza però dover affrontare una spesa esagerata nell’acquisto di una scheda grafica. Precisamente abbiamo l’occasione di mostrarvi l’interessante Radeon R7 250X, una soluzione basata sul già noto processore grafico Cape Verde, contraddistinta da buone prestazioni velocistiche complessive e consumi energetici particolarmente contenuti, ponendola a diretto confronto con la proposta concorrente, situata nella medesima fascia di prezzo, vale a dire la NVIDIA GeForce GT 740. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento!

Comparativa AMD Radeon R7 250X vs NVIDIA GeForce GT 740 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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Advanced Micro Devices o AMD, è una multinazionale americana ormai più che consolidata. La sede principale dell’azienda si trova a Sunnyvale, in California. A oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di microprocessori e chipset per il settore consumer, server e workstation. A seguito della fusione con ATI, avvenuta nel 2006, il listino del colosso americano si è arricchito con chip grafici integrati e discreti.

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La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company (TFC). Nel 2007, AMD si è classificata come undicesima produttrice mondiale di semiconduttori. Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a Global Foundries.

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.

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Architettura AMD Cape Verde:


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La recente soluzione grafica Radeon R7 250X si presenta con specifiche tecniche certamente molto famigliari agli appassionati del settore, essendo, a conti fatti, nulla di più che un semplice rebrand della precedente Radeon HD 7770. Viene di conseguenza riproposto il medesimo processore grafico, noto con il nome in codice Cape Verde, basato sull’ormai collaudata architettura Graphics Core Next (GCN), espressamente progettato per animare le proposte di fascia medio-bassa dedicate al gaming.

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L’architettura Graphics Core Next (GCN), introdotta per la prima volta durante il Fusion Developer Summit del 2011, è la diretta evoluzione di quelle adottate dall’azienda di Sunnyvale negli ultimi dieci anni. Negli anni ‘90, infatti, i processori grafici funzionavano con funzioni matematiche fisse e prestabilite per garantire gli effetti grafici. Sia la 3D Geometry Transformation che il calcolo per l’illuminazione a schermo erano basate su formule matematiche complesse che riuscivano all’epoca comunque a garantire un risultato abbastanza accettabile.

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Con l’avanzare della tecnologia e soprattutto a causa della necessità di rendere immagini sempre più realistiche e dinamiche, si è passati a una tecnologia costruttiva che comprendesse shaders programmabili, dando la possibilità agli sviluppatori e ai programmatori di sbizzarrirsi con soluzioni di rendering personalizzate e sempre più realistiche grazie a shaders dedicati a ciascun singolo effetto grafico desiderato.

Questa fase, durata fino all’introduzione delle schede video della serie Radeon X1900, ha marcato l’inizio dell’era della programmabilità delle GPU. La generazione successiva ha suscitato l’interesse a livello di computing puro, potendo sfruttare la potenza di calcolo delle GPU per operazioni di calcolo avanzato che se eseguite con la normale CPU avrebbero impiegato un tempo esponenzialmente maggiore.

La Radeon HD2900 XT ha introdotto poi la prima vera architettura a shader unificati e compatibile con le librerie DirectX 10 di Microsoft. L’architettura era basata su una struttura VLIW (Very Large Instruction World) e prevedeva Vertex e Pixel Shaders unificati per consentire una flessibilità di funzionamento non solo della scheda video ma anche dell’intero sistema PC.

Oggi assistiamo alla nascita della quarta generazione di architetture grafiche, e con l’architettura Graphics Core Next si è riusciti a dare vita ad un chip computazionale unico, capace di garantire potenza grafica e di calcolo contemporaneamente, è basato su uno sviluppo durato anni per garantire il perfetto bilanciamento tra la potenza grafica e quella computazionale.

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Il processore grafico Cape Verde è sviluppato con la tecnologia produttiva a 28 nanometri, affidata, come di consueto, alla taiwanese TSMC e vanta ben 1.50 Miliardi di Transistor in una superficie del Die di appena 123 mm2.

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A livello prettamente costruttivo presenta al suo interno 10 Compute Unit, ognuna dotata di 64 Stream Processor, per un totale complessivo di 640 unità di calcolo, 40 TMUs, 16 ROPs e una memoria cache L2 in lettura / scrittura da 512KB, caratteristica che apporta benefici considerevoli nel computing puro.

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L’interfaccia di collegamento con la memoria video avviene tramite una coppia di Memory Controller con interfaccia a 64 bit, al fine di raggiungere un’ampiezza complessiva pari a 128 bit. Le memorie utilizzate sono le collaudate e tradizionali GDDR5, contraddistinte da una frequenza operativa fissata a 1.125MHz (4.500MHz effettivi), in maniera da garantire una banda passante massima di 72 GB/s.

L’architettura Cape Verde è compatibile con le DirectX 11, supporta le tecnologie proprietarie CrossFire X (limitata a due schede grafiche in parallelo), Eyefinity ed HD3D.

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Ad onor di cronaca la potenza di calcolo dalle schede video “Cape Verde” non sono sufficienti, visto che nascono per soddisfare un’utenza di tipo mainstream, a gestire in maniera “ottimale” più monitor per scopi puramente videoludici. Discorso diverso se tale tecnologia viene utilizzata e sfruttata a dovere su applicazioni di tipo business o multimediali che richiedono l’utilizzo di più schermi.

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Altra colonna portante della nuova linea di prodotti Cape Verde consiste nell’integrazione di hardware dedicato all’accelerazione video e di un pacchetto software e hardware dedicato esclusivamente al calcolo computazionale puro che, di fatto, vanno a costituire un ecosistema completo. Stiamo parlando della tecnologia AMD Accelerated Parallel Processing (APP).

Le schede Radeon R7 250X offrono un pieno supporto al PCI-E di terza generazione e consentono una gestione avanzata dei consumi grazie alle tecnologie AMD PowerTune e AMD ZeroCore Power.

AMD reintroduce la tecnologia di gestione della potenza della GPU denominata PowerTune, garantendo un incremento della potenza della GPU nel momento in cui l’applicazione, o il gioco, lo richiedano veramente. Questa tecnologia permette direttamente alla scheda video di gestire la propria potenza erogata a seconda del carico e dell’applicazione utilizzata, garantendo che solo la potenza veramente necessaria per quella determinata applicazione venga usata, e nulla venga sprecato.

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La nuova tecnologia AMD ZeroCore Technology permette di non sprecare potenza quando non se ne ha un reale bisogno, consentendo di spegnere completamente la GPU quando non è necessaria una visualizzazione sul display, come per esempio in fase di idle del sistema operativo.

Questa particolare fase di funzionamento della scheda video, che l’azienda definisce “Long Idle”, avviene per esempio quando si vuole lasciare il PC acceso tutta la notte, ma non è necessaria una visualizzazione a monitor, come succede per esempio quando si scaricano file da P2P, oppure si lascia il PC ad effettuare operazioni lunghe come un rendering di immagini complesse, e non si è fisicamente presenti davanti al PC. In questo modo il consumo della scheda video è ridotto fino a meno di 3W complessivi, un valore decisamente basso.

Tutte queste ottimizzazioni a livello di consumi sono il risultato di una ricerca continua, dell’azienda americana, di ridurre il consumo dei propri prodotti pur mantenendo un livello prestazionale più che accettabile, e garantendo anche una evoluzione dei processi produttivi tra famiglia di GPU e GPU.

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Questa tecnologia porta benefici anche quando il PC è effettivamente in utilizzo, come per esempio in configurazioni CrossFireX con più schede video. Infatti, la tecnologia ZeroCore Power è in grado di gestire singolarmente ogni monitor collegato alle varie GPU, in modo del tutto indipendentemente. Una tale soluzione è una ideale per un contenimento dei consumi anche quando il PC è in uso. Inoltre, viene favorito anche il confort acustico, poiché le ventole delle schede disattivate vengono anch’esse spente.

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ASUS Radeon R7 250X 1GB GDDR5 – Caratteristiche Tecniche:


Per la stesura di questo nostro articolo AMD ci ha gentilmente fornito una scheda grafica Radeon R7 250X prodotta da ASUS, precisamente una R7250X-1GD5.

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Questo prodotto è ovviamente realizzato intorno al processore grafico Cape Verde, basato su architettura Graphics Core Next (GCN) e sviluppato con tecnologia produttiva a 28 nanometri. Nello specifico, la proposta di ASUS differisce dalla soluzione di riferimento sia per quanto riguarda il PCB e sia per il sistema di dissipazione del calore impiegato, entrambi di tipo custom. Riportiamo di seguito un riassunto delle principali caratteristiche tecniche e funzionalità esclusive così come dichiarate dal produttore.

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Le frequenze operative impostate in fabbrica sono quelle sancite da AMD. In particolare la base clock è impostata a 1.000MHz. I moduli di memoria GDDR5, 1.024MB totali, sono fissati ad una frequenza di 1.125MHz (4.500MHz effettivi) e sfruttano un bus ampio 128-bit. Da queste specifiche ne consegue una potenza computazionale di tutto rispetto, pari a 1.216 GFLOPS.

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Le caratteristiche tecniche dichiarate da ASUS, rispecchiano in pieno la volontà del produttore, nel voler realizzare una scheda video silenziosa e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali lo rendono un prodotto ad oggi unico nel suo genere. Riportiamo di seguito le principali features presenti nella R7250X-1GD5 così come dichiarate dal produttore.

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Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche fisiche e le frequenze operative della scheda grafica e ne riportiamo uno screen.

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Potete trovare maggiori informazioni nella pagina ufficiale del prodotto. Ora siamo pronti ad analizzare in dettaglio la scheda di ASUS.

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ASUS Radeon R7 250X 1GB GDDR5 – Parte Prima:


La nuova ASUS Radeon R7 250X 1GB GDDR5 si presenta compatta e al tempo stesso molto accattivante. Il PCB utilizzato in questo sample, così come il sistema di dissipazione, non si basano sul design di riferimento previsto da AMD, bensì sono entrambi di tipo proprietario.

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Le dimensioni, come abbiamo anticipato, sono abbastanza contenute, rendendo questa soluzione perfetta per essere installata anche in case poco spaziosi, come ad esempio quelli destinati all’assemblaggio di sistemi multimediali da salotto. La scheda, infatti, si estende in lunghezza per appena 19.0 cm e in altezza per 13.4 cm, rendendo così remote le possibilità di incontrare “fastidi” durante la fase di montaggio.

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Nella zona posteriore della scheda non vi sono elementi di particolare rilievo, se non un’etichetta con i vari codici identificativi del prodotto e le viti di viti di fissaggio del sistema di dissipazione.

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La scheda vanta un TBP (Typical Board Power) particolarmente contenuto, pari a soli 95W. Più che sufficiente, quindi, un singolo connettore di alimentazione supplementare di tipo PCI-Express a 6pin. Questo connettore, come ben noto, è in grado di fornire ulteriori 75W alla scheda, che si aggiungono ai 75W già forniti dallo slot PCI-Express in cui è installata.

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Pienamente supportata la tecnologia Multi-GPU proprietaria CrossFireX. La presenza di un singolo connettore ci permette di intuire che sono utilizzabili un massimo di due schede grafiche in parallelo, al fine di incrementare notevolmente le prestazioni velocistiche.

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Non manca una connessione PCIe compatibile con lo standard 3.0 che si attiverà installando la scheda su sistemi in grado di fornire tale supporto, ovvero su piattaforme basate su Z77 Express (con processore Ivy Bridge a bordo), sui PCH Z87 e Z97 Express per Haswell e Haswell Refresh, nonché sulle recenti piattaforme di fascia alta provviste di PCH X99 Express e microprocessori Haswell-E.

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Il dissipatore di calore previsto da ASUS è di tipo tradizionale, costituito da un heatsink in alluminio anodizzato e da una robusta copertura in plastica che, oltre che fungere da sostegno per la ventola di raffreddamento PWM da 75mm (9 pale), permette di convogliare buona parte del flusso d’aria sul corpo dissipante.

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E’ inevitabile che una buona parte venga poi dispersa all’interno del case, per questo motivo consigliamo di installare la vga all’interno di un case ben ventilato. La superficie di contatto con la GPU è molto liscia ma non lucidata a specchio.

Come vedremo successivamente, anche grazie al ridotto calore generato dal processore grafico Cape Verde, questo dissipatore di calore è perfettamente in grado di mantenere bassa la temperatura di esercizio, anche sotto carico intenso e discreto overclocking manuale.

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ASUS Radeon R7 250X 1GB GDDR5 – Parte Seconda:


Sulla piastra posteriore sono presenti, come connettività video, i seguenti elementi:

  • 1x Porta DVI-I Dual Link;
  • 1x Porta HDMI full size con supporto allo standard 1.4a;
  • 1x Porta Display Port 1.2.

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La rimozione del dissipatore di calore ci consente di poter curiosare tra i vari componenti presenti sul PCB della ASU Radeon R7 250X 1GB GDDR5.

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Il PCB proprietario è di colore nero e vanta un’ottima costruzione, solidità e buon grado di rigidità. La circuiteria di alimentazione Digi+ VRM prevede 4 Fasi dedicate al processore grafico Cape Verde e un’ulteriore Fase per il comparto di memoria.


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Sono presenti componenti discreti di qualità, come condensatori allo stato solido di produzione giapponese, segno di stabilità, affidabilità e durevolezza nel tempo.

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Le fasi di alimentazione della GPU sono gestite dall’ottimo Controller PWM Hybrid Digi+VRM, messo a punto dallo stesso produttore.

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Nella parte centrale troviamo il processore grafico AMD Cape Verde, basato su architettura Graphics Core Next (GCN) e contraddistinto da una superficie del Die di 123 mm2 e dal ragguardevole quantitativo di 1.50 miliardi di transistor integrati. In questa nuova soluzione grafica troviamo la versione XT della suddetta GPU AMD, con 640 Stream Processor attivi.

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Le memorie GDDR5 utilizzate sono delle Elpida W2032BBBG-6A-F accreditate per una frequenza operativa di 1.500MHz (6.000MHz effettivi). Il produttore ha tuttavia deciso di mantenersi fedele alle specifiche di riferimento di AMD, fissando la frequenza del comparto di memoria ad appena 1.125MHz (4.500MHz effettivi). Son presenti quattro chip da 256MB ciascuno per un totale di 1GB di memoria grafica installata.

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E’ il momento di testare le potenzialità della scheda video ASUS Radeon R7 250X.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel Z87, prodotta da ASUS, in particolare è stato scelto il modello Maximus VI Extreme.

Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Haswell, precisamente il Core i7 4790K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.400MHz, impostando il moltiplicatore a 44x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da G.Skill da 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.400MHz 9-11-11-31 a 1.65v. Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante.

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Il sistema operativo, Microsoft Windows 8.1 Pro X64 Update1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. Le nostre prove sono state condotte con l’intento di verificare il grado prestazionale della nuova ASUS Radeon R7 250X 1GB GDDR5, ponendola a diretto confronto con una proposta, dotata di GPU concorrente, di pari fascia. Nello specifico abbiamo utilizzato una Palit GeForce GT 740 1GB GDDR5.

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Quindi ecco specificata la base test da noi utilizzata e che sarà utile al lettore per l’interpretazione dei grafici:

Settaggi_test


Settaggi Asus Radeon R7 250X Default e OC Daily


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Settaggi Palit GeForce GT 740 Default e OC Daily


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Tutti i settaggi sono stati effettuati con il software proprietario MSI Afterburner, ovviamente aggiornato all’ultima versione stabile rilasciata. Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti.


Benchmark Sintetici:


  • 3DMark 11;
  • 3DMark 2013;
  • Unigine Heaven Benchmark 4.0;
  • Unigine Valley Benchmark 1.0.

Giochi DirectX 11:


  • DiRT Showdown;
  • Alien vs Predator;
  • Alien Isolation;
  • Metro Last Light;
  • F1 2014;
  • Sniper Elite V2;
  • Tomb Raider 2013;
  • GRID 2;
  • GRID Autosport;
  • Bioshock Infinite;
  • Hitman Absolution;
  • Thief.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

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Benchmark Sintetici – Parte Prima:


3DMark 11


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Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.

La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Entry, Performance ed Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark_11


3DMark 2013


firestrike

La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando i preset Cloud Gate, Sky Diver e Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

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Benchmark Sintetici – Parte Seconda:


Unigine Heaven Benchmark v4.0


heaven

Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

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Unigine-Heaven-Extreme


Unigine Valley Benchmark v1.0


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Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Valley-Basic

Unigine-Valley-Extreme


Considerazioni Benchmark Sintetici


Osservando i grafici riepilogativi delle nostre prove, utilizzando alcuni tra i più diffusi benchmark sintetici, appare evidente che la soluzione di AMD è senza dubbio quella capace di garantire le migliori prestazioni velocistiche, surclassando agevolmente la proposta concorrente (GeForce GT 740) sia in condizione di default e sia in overclock manuale. In entrambe le soluzioni appare del tutto apprezzabile l’aumento prestazionale derivato dall’aumento delle frequenze operative.

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Giochi DirectX 11 – Parte Prima:


DiRT Showdown


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DiRT Showdown è un racing game puramente arcade basato su corse folli e incidenti. La simulazione realistica viene messa da parte in questo titolo, che preme invece l’acceleratore sulle caratteristiche più spettacolari delle corse, concentrandosi su scontri, incidenti e velocità elettrizzanti.

Il gioco consente di guidare varie categorie di veicoli all’interno di arene, tracciati e varie tipologie di corse impostate sulla demolizione e la velocità, con utilizzo di nitro. La modalità carriera consente di viaggiare per il mondo sperimentando più di 50 eventi diversi, mentre il multiplayer mette a disposizione una moltitudine di modalità diverse tra online a 8 giocatori e offline in split screen.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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DiRT_Showdown

Le prestazioni registrate dalla nuova AMD in questo gioco non lasciano certo spazio a dubbi di alcun genere, dimostrandosi nettamente superiori a quelle mostrate dalla proposta concorrente GeForce GT 740. Basti pensare che la soluzione di NVIDIA, nemmeno in condizione di overclock, riesce a pareggiare il conto con la R7 250X, mantenuta a default. Ancora una volta ci appare decisamente apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclock.


Alien vs Predator


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La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.

All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Alien_VS_Predator

Anche in questo gioco le prestazioni offerte dalla nuova AMD sono buone e sempre superiori a quelle della proposta concorrente, nonostante una differenza tutt’altro che marcata.

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Giochi DirectX 11 – Parte Seconda:


Alien Isolation


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Alien: Isolation è un videogioco stealth in prima persona con tema survival horror, sviluppato dallo studio britannico The Creative Assembly e pubblicato da SEGA in tutto il mondo a partire dal 7 ottobre 2014 per le piattaforme PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox One, Xbox 360 e Microsoft Windows.

Il titolo è ambientato nell’anno 2137, ovvero 15 anni dopo gli eventi di Alien e 42 prima di Aliens – Scontro finale. La protagonista è Amanda Ripley, impegnata ad indagare sulla scomparsa di sua madre Ellen Ripley. Amanda si dirige sulla stazione spaziale Sevastopol per recuperare la scatola nera della Nostromo, ma scoprirà soltanto che uno Xenomorfo ha terrorizzato la stazione e ucciso la maggior parte dell’equipaggio…

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Alien_Isolation

L’ultimo capitolo della saga di Alien mostra un comportamento ineccepibile della nuova Radeon R7 250X. La soluzione concorrente basata su architettura Kepler, infatti, non riesce a tenere il passo con Cape Verde, nemmeno in condizione di overclocking manuale delle frequenze operative. Ancora una volta ci appare decisamente apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclock.


Metro Last Light


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Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.

Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Metro_LL

Anche con Metro Last Light le prestazioni registrate dalla nuova AMD non lasciano assolutamente spazio a dubbi di alcun genere, dimostrandosi nettamente superiori a quelle della proposta concorrente basata su architettura Kepler. Nemmeno in condizione di overclocking, infatti, la GeForce GT 740, riesce a raggiungere le prestazioni velocistiche della R7 250X mantenuta a default.

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Giochi DirectX 11 – Parte Terza:


F1 2014


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Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.

Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Anche in questo gioco le prestazioni offerte dalla nuova AMD sono buone e sempre superiori a quelle della proposta concorrente, pur non vantando un deciso margine di vantaggio. Come di consueto appare decisamente apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclock.


Sniper Elite V2


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Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.

Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.

L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:

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SniperV2

Anche in questo caso le prestazioni offerte dalla nuova AMD sono buone e sempre superiori a quelle della proposta concorrente, pur non vantando un deciso margine di vantaggio. Come di consueto appare decisamente apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclock.

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Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:


Tomb Raider (2013)


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ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.

Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.

La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi?

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Tomb Raider è senz’altro uno dei titoli più interessanti e di maggior spessore del passato 2013, nonché il primo ad implementare la tecnologia TressFX di AMD, capace di offrire un maggiore livello di realismo nella gestione dei capelli dei personaggi. Come vediamo dai risultati ottenuti, la soluzione NVIDIA, basata su architettura Kepler non riesce a tenere il passo con Cape Verde, nemmeno in condizione di overclocking manuale delle frequenze operative.


GRID 2


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GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.

Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.

Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico. 

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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GRID_2

GRID 2 è stato certamente uno dei titoli più attesi degli ultimi anni, forte dell’enorme successo del suo predecessore. In questo gioco le prestazioni della R7 250X si dimostrano sensibilmente superiori a quelle della proposta concorrente, rendendo la nuova scheda grafica di AMD certamente preferibile.

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Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:


GRID Autosport


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GRID Autosport, sviluppato sulla nuova versione del motore grafico proprietario EGO Engine, è il capitolo più grande e ambizioso di sempre e presenta oltre 100 piste in 22 ambientazioni differenti, il doppio rispetto a GRID 2.

Nuovo anche il modello di guida, reso più appagante per i piloti più smaliziati e con la possibilità di impostare vari parametri di assistenza alla guida come ABS, TCS ed ESP. Ritorna a grande richiesta dei fan la visuale all’interno dell’abitacolo, assente nel precedente GRID 2. I giocatori inoltre hanno a disposizione auto da turismo, GT, monoposto, muscle cars, auto da derapata, supercar, hypercar, prototipi, derby demolizione e molto altro.

Non manca una modalità carriera con la possibilità di reclutare un compagno di squadra e di guadagnare sponsorizzazioni, mentre la modalità online permette di partecipare ai racing club, alle sfide settimanali e di competere per le classifiche RaceNet.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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GRID_Autosport

L’ultimo capitolo dell’apprezzata serie dedicata al mondo delle corse mostra uno scenario del tutto analogo a quello del diretto predecessore (GRID 2), scenario che vede la nuova Radeon R7 250X surclassare la proposta concorrente in maniera del tutto agevole, sia in condizione di default e sia applicando un overclock di tipo manuale.


Bioshock Infinite


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Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.

La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.

Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?

Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Bioshock

Anche con Bioshock Infinite ci troviamo dinanzi ad un titolo di assoluto spessore. In questo gioco la nuova Radeon R7 250X si dimostra sostanzialmente superiore rispetto alla proposta concorrente.

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Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:


Hitman Absolution


Hitman_Absolution

Il gioco inizia con 47 incaricato di assassinare Diana, il suo storico contatto che lo ha accompagnato per anni. 47, nonostante Diana l’abbia salvato alla fine di Blood Money, si dirige verso la villa in cui vive pronto a portare a termine il suo lavoro.

Il contatto questa volta è un certo Travis, che fa parte dell’Agenzia. In punto di morte, Diana chiede a 47 di vegliare su una giovane ragazza di nome Victoria, persona che vale milioni di dollari per l’agenzia. 47 mantiene la promessa e mette sotto la sua ala protettrice Victoria, la misteriosa ragazza che Travis sta cercando da tempo.

La trama si districa in un susseguirsi di vicende molto intricate e forti. L’ultimo filmato mostra un investigatore che si chiede chi sia 47, dopo aver passato giorni a investigare su di lui, per poi fare la conoscenza di Birdie, che ha intenzione di vendere la sua identità, cosa che aveva già intenzione di fare con l’Agenzia.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Hitman

Nei test effettuati con Hitman Absolution possiamo notare come la nuova R7 250X riesca a vincere, senza troppi problemi, la sfida con la GeForce GT 740. Le prestazioni offerte dalla soluzione AMD, infatti, sono superiori e non di poco, riuscendo a “spuntarla” anche nei confronti della GeForce in condizione di overclock.


Thief


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Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.

I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie.

Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Thief

Il nuovo Thief mostra un comportamento ineccepibile della nuova Radeon R7 250X. La soluzione concorrente basata su architettura Kepler, infatti, non riesce a tenere il passo con Cape Verde, nemmeno in condizione di overclocking manuale delle frequenze operative. Come sempre apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclock.

{jospagebreak_scroll title=Temperature e Consumi:}


Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:


Temperature


Il sistema di dissipazione proprietario della nuova ASUS Radeon R7 250X 1GB GDDR5 si è ben comportato, garantendo il mantenimento di buone temperature di esercizio anche dopo svariate ore di utilizzo intenso della scheda. Pur mantenendo una gestione automatica del regime di rotazione, la ventola non è mai risultata fastidiosa e le temperature d’esercizio si sono stabilizzate attorno ai 60°C.

Aumentando manualmente la velocità della ventola inizia a scemare il confort acustico, nulla di estremamente fastidioso s’intende, intorno ad un regime pari al 60/65%. In queste condizioni le temperature d’esercizio vengono ancor più contenute, anche in condizione di overclock abbastanza spinto. Nell’utilizzo quotidiano è doveroso precisare che non si raggiungeranno mai tali regimi. La ventola, infatti, si assesta attorno ad un massimo del 30/35% a tutto vantaggio della silenziosità.

Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming/Bench e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica e manuale delle ventole, in condizione di default e overclock.

Temperature

Ricordiamo che tutto l’hardware è installato su un banchetto da test DimasTech e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 23°C. Non possiamo che ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.


Consumi


La nuova Radeon R7 250X ha espresso consumi molto interessanti in relazione alle prestazioni offerte. Il processore grafico AMD Cape Verde a 28 nanometri, basato su architettura Graphics Core Next (GCN) vanta, infatti, una perfezionata tecnologia PowerTune, capace di garantire una gestione più accurata ed efficiente delle risorse disponibili, permettendo alla GPU di lavorare sempre in condizioni ottimali, senza sprechi e riducendo di conseguenza il consumo energetico.

Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • EIdle;
  • Full-Load Gaming/Bench;
  • Full-Load Stress.

Consumi

La soluzione Radeon R7 250X ha espresso consumi molto interessanti in relazione alle prestazioni offerte. Il processore grafico Cape Verde a 28 nanometri, basato su architettura Graphics Core Next (GCN) vanta, infatti, una perfezionata tecnologia PowerTune e AMD ZeroCore Power, capace di garantire una gestione più accurata ed efficiente delle risorse disponibili, permettendo alla GPU di lavorare sempre in condizioni ottimali, senza sprechi e riducendo di conseguenza il consumo energetico.

Come vediamo dal grafico riepilogativo, la nuova AMD registra valori allineati alla proposta concorrente pur vantando, come abbiamo visto, prestazioni sensibilmente superiori nei benchmark sintetici e nei giochi testati. Anche in questo caso, quindi, non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti della scheda grafica ASUS Radeon R7 250X.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-platinumPrestazioni/Overclock:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Rumorosità/Consumi:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

Nonostante sia certamente innegabile che la soluzione Radeon R7 250X non rappresenta una vera e propria novità nel panorama delle schede grafiche, in quanto altro non è se non un semplice rebrand di un precedente modello da tempo sul mercato (Radeon HD 7770), dobbiamo ammettere che il prezzo a cui viene ufficialmente “riproposta” da AMD (99 dollari) unito alle buone prestazioni velocistiche che è in grado offrire, la rendono un prodotto indubbiamente molto competitivo, a tal punto da poter essere considerato il più allettante in questa fascia di mercato.

Per la stesura di questo nostro articolo, e per meglio evidenziare le potenzialità offerte dalla nuova Radeon, l’azienda americana ci ha gentilmente fornito non soltanto una scheda grafica R7 250X, in particolare un modello custom messo a punto da ASUS, ma anche una GeForce GT 740, basata sul processore grafico concorrente GK107, un prodotto che si colloca nella medesima fascia di prezzo.

Alla luce delle prove svolte, nel corso di questa nostra comparativa, possiamo tranquillamente affermare che la “sfida” si conclude con una netta vittoria della nuova Radeon R7 250X, soluzione indubbiamente preferibile alla proposta concorrente, capace di garantire un’esperienza di gioco certamente più gratificante.

Buona parte del merito è senza dubbio attribuibile alle ottime potenzialità messe a disposizione dal processore grafico Cape Verde, basato sull’ormai rodata architettura Graphics Core Next (GCN), perfettamente in grado di garantire una buona giocabilità fino al 1080p, ovviamente a patto di accettare qualche inevitabile compromesso in termini di impostazioni grafiche.

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Il particolare modello a nostra disposizione, per la precisione una ASUS Radeon R7 250X 1GB GDDR5 (R7250X-1GD5) si contraddistingue dalla normale soluzione di riferimento non soltanto per quanto riguarda il particolare dissipatore di calore impiegato, silenzioso ed efficiente, ma soprattutto per quanto concerne il PCB e la componentistica discreta.

La proposta di ASUS, infatti, prevede una circuiteria di alimentazione Digi+VRM di ottima qualità, condensatori allo stato solito prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, e tutta una serie di accorgimenti pensati per garantire una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo.

La nuova ASUS Radeon R7 250X [R7250X-1GD5] è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 85€ IVA compresa, cifra giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle performance velocistiche offerte. Non possiamo che definirci pienamente soddisfatti del comportamento di questa scheda grafica.


Pro:


  • Processore Grafico AMD Cape Verde a 28nm;
  • Architettura Graphics Core Next (GCN) con 640SP;
  • Buone prestazioni complessive;
  • Ottima componentistica e layout ordinato;
  • Dimensioni contenute;
  • Ottime tecnologie supportate (CrossFire, Eyefinity, Mantle etc.);
  • Buona predisposizione all’overclock;
  • Buon sistema di dissipazione proprietario, silenzioso ed efficiente;
  • Consumi contenuti.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia AMD_Logo per il campione fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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