Comparativa AMD Radeon R9 280 vs NVIDIA GeForce 760

001-amd-r9-280-copertina_-_1Nella giornata di oggi, osserveremo con cura e attenzione, una delle ultime e molto interessanti soluzioni grafiche presentate dal noto colosso americano AMD, vale a dire la Radeon R9 280. Questa scheda, come si può facilmente dedurre, si colloca un gradino sotto rispetto alla R9 280X, da tempo disponibile sul mercato, e ricalca quasi completamente quelle che erano le specifiche tecniche della precedente Radeon 7950. Di conseguenza troviamo un processore grafico Tahiti Pro, basato sull’ormai collaudata architettura GCN (Graphics Core Next), provvisto di 1.792 Stream Processor ed una generosa dotazione di memoria GDDR5, pari a 3.072MB. AMD, con questa nuova soluzione grafica, contraddistinta da un prezzo di vendita medio veramente molto allettante, inferiore ai 200€ IVA compresa, intende contrapporsi con maggiore efficacia alla proposta concorrente GeForce GTX 760, dotata di processore grafico GK104. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento!

Comparativa AMD Radeon R9 280 vs NVIDIA GeForce 760 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 4,5/5


Introduzione:


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Advanced Micro Devices o AMD, è una multinazionale americana ormai più che consolidata. La sede principale dell’azienda si trova a Sunnyvale, in California. A oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di microprocessori e chipset per il settore consumer, server e workstation. A seguito della fusione con ATI, avvenuta nel 2006, il listino del colosso americano si è arricchito con chip grafici integrati e discreti.

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La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company (TFC). Nel 2007, AMD si è classificata come undicesima produttrice mondiale di semiconduttori. Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a Global Foundries.

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.

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Radeon R7 e Radeon R9 Series – Parte Prima:


In occasione dell’evento live tenutosi alle isole Hawaii il 25 settembre scorso, AMD ha ufficialmente presentato una nuova generazione di schede grafiche dedicate al segmento desktop, composta, almeno in un primo momento, da ben sette differenti modelli, suddivisi in due famiglie di prodotti ben distinte: la serie Radeon R7, che include le proposte dedicate alla fascia bassa e media, e la serie Radeon R9 che, come intuibile, è espressamente pensata per gli appassionati e i videogiocatori che non amano alcun tipo di compromesso. Questa nuova nomenclatura è dettata principalmente dalla volontà dell’azienda di favorire il posizionamento di mercato, evitando confusione tra gli utenti.

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L’architettura alla base delle nuove proposte è l’ormai collaudata Graphics Core Next (GCN), già osservata nelle soluzioni della passata generazione. Tuttavia, non mancano una serie di ottimizzazioni finalizzate ad incrementare ancor più le prestazioni velocistiche e soprattutto l’efficienza energetica dei nuovi prodotti. Tra questi, come vedremo, non tutti sono da considerarsi di “nuova concezione”, bensì troviamo varie proposte che a conti fatti non sono altro che dei rebrand della generazione precedente.

Proprio in questi giorni, l’azienda americana si appresta ad introdurre sul mercato un nuovo modello di classe Radeon R9, pensato per la fascia media del mercato. Come tutti sappiamo, infatti, la maggior parte dei giocatori tende ad acquistare schede grafiche nella fascia di prezzo compresa tra i 100€ e i 250€, poter contare quindi su un listino più ricco e differenziato, in questa fascia, garantisce sicuramente maggiori introiti.

La nuova Radeon R9 280 ricalca quelle che erano le caratteristiche tecniche della precedente Radeon 7950 e si colloca, di conseguenza, leggermente sotto all’attuale Radeon R9 280X sia per quanto riguarda le pure prestazioni velocistiche e sia in quanto a costo finale. In questo modo, il colosso americano, intende proporre una valida alternativa alle soluzioni concorrenti basate su processore grafico GK104, una tra tutte la GeForce GTX 760.

Nella tabella che segue vi proponiamo una sintesi di quelle che sono le caratteristiche tecniche principali di tutte le nuove soluzioni grafiche presentate, compresa la nuova Radeon R9 280:

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Come vediamo, tutti questi nuovi prodotti sono in grado di soddisfare appieno qualsiasi tipologia di utenza, spaziando da tutti coloro che intendono realizzare sistemi compatti destinati alla multimedialità, fino ad arrivare ai videogiocatori esigenti che, al contrario, non vogliono alcun tipo di compromesso per il loro sistema. La nuova famiglia Radeon R7 si compone di quattro differenti modelli (R7 240, R7 250, R7 260 ed R7 260X), contraddistinti da buone caratteristiche tecniche e da prestazioni più che dignitose.

Il target di riferimento di queste soluzioni è rappresentato principalmente dai sistemi compatti da salotto, in cui sono importanti caratteristiche come le dimensioni contenute, la poca rumorosità e i ridotti consumi complessivi. Tuttavia, come anticipato, queste soluzioni vantano comunque buone prestazioni complessive, dimostrandosi perfettamente idonee anche al videogiocatore occasionale, che non ha particolari problemi ad accettare qualche compromesso a fronte di una spesa decisamente contenuta per il comparto grafico.

Sono pienamente supportate, inoltre, anche configurazioni multi monitor avanzate, grazie alla presenza della tecnologia AMD Eyefinity. Le nuove Radeon R7 260 e Radeon R7 260X sono le uniche proposte di questa famiglia a supportare anche la nuova ed interessante tecnologia TrueAudio che oltre a migliorare la qualità dell’audio, mediante l’uso di tecniche di Convolution Reverb, consente, grazie ad un DSP (Digital Signal Processor) integrato nella GPU, di farsi carico di tutti i calcoli necessari alla riproduzione sonora, in maniera da ridurre l’utilizzo del processore centrale.


AMD Radeon R7 240


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AMD Radeon R7 250


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AMD Radeon R7 260X


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AMD Radeon R7 e Radeon R9 Series – Parte Seconda:


La nuova famiglia Radeon R9 è espressamente pensata per soddisfare i videogiocatori più esigenti, comprendendo ben cinque differenti modelli. Tra questi, come anticipato, non mancano dei rebrand della generazione precedente. La Radeon R9 270X, basata sul processore grafico Curacao, a conti fatti non è che una nuova “HD 7870”, un prodotto contraddistinto quindi da buone caratteristiche tecniche e prestazioni velocistiche, pensato per collocarsi nella fascia di mercato ad alto volume di vendite.


AMD Radeon R9 270X


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AMD Radeon R9 280


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Nemmeno le Radeon R9 280 e 280X sono prodotti del tutto nuovi, bensì riprendono quelle che erano le caratteristiche tecniche delle precedenti soluzioni di punta Radeon HD 7900. Ritroviamo, infatti, l’ormai rodato, nonché apprezzato, processore grafico Tahiti, in grado di garantire prestazioni veramente molto elevate.

La nuova Radeon R9 280 è a conti fatti molto simile, per non dire identica, alla precedente Radeon HD 7950, mentre la Radeon R9 280X si colloca all’incirca a metà strada tra le “vecchie” Radeon HD 7970 e Radeon HD 7970 GHz Edition. Nessuna novità per quanto riguarda le specifiche tecniche. Il processore grafico Tahiti, da ben 4.31 Miliardi di Transistor, prevede un massimo di 2.048 Stream Processor, 128 Texture Unit e 32 ROPs. Anche per quanto riguarda il comparto di memoria, ritroviamo il classico bus ampio 384-bit e una generosa dotazione di moduli GDDR5, ben 3.072MB, operanti a 1.500MHz (6.000MHz effettivi).


AMD Radeon R9 280X


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Fiore all’occhiello della nuova linea di prodotti, nonché vere e proprie novità, sono sicuramente le soluzioni Radeon R9 290 e Radeon R9 290X, basate sul nuovo processore grafico noto con il nome in codice Hawaii. Entrambi questi modelli si collocano di diritto al vertice del mercato, vantando caratteristiche tecniche a dire poco impressionanti, che le rendono capaci di competere ad armi pari con le soluzioni concorrenti basate su GPU GK110.

L’architettura di questo nuovo processore grafico basa le sue fondamenta sull’ormai collaudata Graphics Core Next (GCN), estendendone però le potenzialità grazie ad un maggiore quantitativo di unità di calcolo integrate ed un più complesso comparto di memoria, contraddistinto da un bus ampio 512-bit. La nuova Radeon R9 290X si basa su un potente processore grafico dotato di ben 2.816 Stream Processor, 44 Compute Unit attive, 176 TMU e ben 64 ROPs.

La Radeon R9 290, invece, si basa su una GPU Hawaii leggermente ridimensionata, in cui solo 40 delle 44 Compute Unit sono mantenute attive. Ne consegue un quantitativo sensibilmente inferiore di Stream Processor, pari a 2.560 unità. Inferiore anche il numero di TMU, pari a 160 unità anziché 176, mentre invariato il quantitativo di ROPs, pari a 64 unità.

Nessuna differenza sul versante memoria. Entrambi i modelli dispongono di un generoso quantitativo di GDDR5, pari a ben 4.096MB, operanti alla frequenza di clock di 1.250MHz (5.000MHz effettivi). Rispetto alla precedente generazione viene ora sfruttato un bus decisamente più complesso, ampio 512-bit, capace di garantire una bandwidth massima teorica davvero notevole, pari a ben 320GB/s.


AMD Radeon R9 290


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AMD Radeon R9 290X


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Anche le nuove Radeon R9 290 ed R9 290X implementano la tecnologia proprietaria AMD TrueAudio, pensata per migliorare la qualità dell’audio e alleggerire il processore centrale dai calcoli necessari alla riproduzione sonora, grazie ad un DSP (Digital Signal Processor) integrato all’interno della GPU stessa ed un Engine DMA particolarmente potente.

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Un’altra importante novità, presentata ufficialmente con questa nuova serie di soluzioni grafiche, riguarda l’introduzione di Mantle, una nuova API grafica che permetterà agli sviluppatori di accedere a basso livello alle potenzialità hardware messe a disposizione dalle schede grafiche basate su architettura Graphics Core Next (GCN).

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Ora siamo pronti per andare ad analizzare la confezione e il bundle della nuova soluzione MSI R9 280 Twin Frozr Gaming OC.

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Confezione e Bundle:


Per la stesura di questo nostro articolo AMD ci ha gentilmente fornito una scheda grafica Radeon R9 280 prodotta da MSi. La nuova R9 280 Twin Frozr Gaming OC appartiene alla prestigiosa serie Gaming di MSi e la confezione lo sancisce con la sua colorazione di base nera interrotta da bande rosse.

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Anche lo stilema grafico, comune a tutta la produzione Gaming, rende di fatto inequivocabile la tipologia ed il segmento di destinazione dei prodotti aiutando il potenziale acquirente nella loro scelta per l’assemblaggio di un PC dedicato al gaming. La scatola è realizzata con un cartoncino abbastanza resistente ed ha una finitura opaca.

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Sulla parte frontale domina il dragone, simbolo della serie Gaming di MSi, e nelle sue immediate vicinanze vi è lo scudetto caratteristico che poi ritroveremo anche sul dissipatore della scheda video. Sono presenti il logo aziendale MSi, la nomenclatura della vga, il tipo di GPU installata ed il simbolo OC Edition ad indicare che siamo di fronte ad una scheda video con frequenze operative già overcloccate di fabbrica.

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Nella parte posteriore viene riportata la nomenclatura del prodotto, le principali feature supportate, i requisiti minimi di sistema, un elenco delle principali tecnologie AMD supportate, le specifiche del prodotto, l’adozione di componenti discreti Military Class 4, una schermata di una nuova applicazione per la gestione facilitata dell’overclock della scheda, l’adozione di un sistema dissipante Twin Frozr IV Advanced ed infine tutti i riferimenti di MSi.

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Nelle fasce laterali sono presenti il logo MSi, la nomenclatura della scheda grafica, la tipologia di GPU installata, la quantità di memoria che nello specifico è di 3GB ed una targhetta con tutti i codici identificativi del prodotto.

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Dalla confezione estraiamo un secondo contenitore di cartone dove è alloggiata la scheda grafica ed il bundle fornito in dotazione. La scheda è adeguatamente protetta da uno stampo in schiuma poliuretanica compatta e da un sacchetto antistatico. Il bundle trova posto nella parte superiore ed è contenuto in una scatola in cartoncino di colore nero.

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MSI non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. L’apertura della confezione risulta semplice e in pochi secondi ci troveremo di fronte al materiale fornitoci in dotazione.

La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia praticamente quasi impossibile incappare in qualche componente danneggiato per causa di un trasporto movimentato.

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Il bundle fornito in dotazione è sicuramente completo e comprende i seguenti elementi:

  • 1x Disco ottico con driver e utility AfterBurner;
  • 1x Manuale rapido di installazione (hardware e software);
  • 1x Foglio illustrativo MSi Hybrid BIOS;
  • 1x Adattatore Mini-DP -> Display Port;
  • 1x Adattatore DVI -> VGA D-Sub;
  • 1x Adattatore PCIe 8 pin -> PCIe 6 pin;
  • 1x Adattatore PCIe 6 pin -> 2x Molex 4 pin;
  • 1x Bridge CrossFireX flessibile.

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A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da MSi risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche tecniche del prodotto ogetto della nostra recensione. Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche tecniche della soluazione R9 280 Twin Frozr Gaming OC.

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Caratteristiche Tecniche:


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La scheda video MSi R9 280 Twin Frozr Gaming OC è stata realizzata intorno alla GPU Tahiti Pro di AMD. Il design del PCB e del sistema di raffreddamento impiegato sono di tipo proprietario, espressamente progettati e realizzati per ottenere un prodotto unico nel suo genere, tecnologicamente molto avanzato e che possa garantire prestazioni, durevolezza e stabilità nel tempo.

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Le frequenze operative impostate in fabbrica sono maggiori rispetto a quelle sancite da AMD. In particolare il Core Clock è impostato a 972MHz. Le memorie, invece, sono fissate alla frequenza di riferimento di 5.000MHz effettivi.

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Riportiamo di seguito una tabella riassuntiva delle caratteristiche tecniche così come dichiarate dal produttore.

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto, dedicato al gaming di altissima qualità. Possiamo chiaramente evince come MSI abbia dedicato molto impegno nel realizzare una scheda video senza compromessi. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 8.1.

Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche fisiche e le frequenze operative della scheda grafica e ne riportiamo uno screen.

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Potete trovare maggiori informazioni nella pagina ufficiale del prodotto. Ora siamo pronti per analizzare nel dettaglio la nuova proposta MSI R9 280 GAMING.

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La Scheda – Parte Prima:


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La scheda MSi R9 280 Twin Frozr Gaming OC ha un PCB dalle dimensioni generose ed un dissipatore appartenente alla serie Twin Frozr, giunto alla quarta generazione, molto simile nel design a quello impiegato sulla pluripremiata serie Lightning, che fornisce prestazioni dissipanti davvero esaltanti.

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Il colore nero di base attraversato dalla livrea rossa insieme allo scudetto riportante il dragone, caratteristica dei prodotti Gaming di MSi, conferiscono alla vga un aspetto molto racing ed aggressivo.

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Già l’aspetto esteriore lascia trasparire l’intento del produttore, ovvero quello di aver creato un oggetto dedicato ad una platea di gamer molto esigente e che ama unire estetica a prestazioni di classe superiore. Il sistema di dissipazione occupa solo due slot in altezza, una buona notizia per gli utenti che desiderano realizzare sistemi multi GPU per dare vita a PC da gaming senza compromessi.

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Nella zona posteriore della scheda non sono presenti backplate o elementi di particolare rilievo. Da questa vista possiamo osservare il colore del PCB, un nero opaco, comune anche alle motherboard sempre della serie Gaming. Il tutto a costituire un continuum estetico per soddisfare anche le esigenze del popolo dei modder.

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Dalla vista posteriore possiamo osservare che il dissipatore, per la sua particolare conformazione, soffia l’aria calda generata dalla scheda video direttamente all’interno del case del pc. Il dissipatore è molto efficiente e quindi introduce una buona quantità di calore, si consiglia di installare questa scheda all’interno di un case ben ventilato.

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Non manca una connessione PCIe compatibile con lo standard 3.0 che si attiverà installando la scheda su sistemi in grado di fornire tale supporto, ovvero su piattaforme basate su chipset Z77 (con processore Ivy Bridge a bordo) oppure sul recente Z87 per Haswell.

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Sempre nella zona laterale notiamo la presenza di una coppia di connettori CrossFire, utili per la realizzazione di sistemi Multi-GPU fino ad un massimo di quattro schede in parallelo.

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Nelle immediate vicinanza troviamo l’immancabile Switch, presente nella maggior parte delle soluzioni di fascia alta AMD, che permette la selezione tra due differenti BIOS presenti sulla scheda grafica. Nella posizione 1 è presente un BIOS con pieno supporto UEFI, mentre nella posizione 2 troviamo un BIOS tradizionale (Legacy). Non segnaliamo alcuna differenza in termini di frequenze operative o tensioni di alimentazioni, entrambi i BIOS si mantengono fedeli alle specifiche dichiarate dal produttore.

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La scheda riceve l’alimentazione necessaria al suo funzionamento attraverso due connessioni PCIe, una da 8 pin ed una da 6 pin, capaci di garantire un’erogazione totale di 300W (150W+75W dai due ingressi PCIe e ulteriori 75W dallo slot in cui è installata la scheda).

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Sulla piastra posteriore sono presenti, come connettività video, i seguenti elementi:

  • 1x Porta DVI-I Dual Link;
  • 1x Porta HDMI full size con supporto allo standard 1.4a;
  • 2x Mini Display Port versione 1.2 con pieno supporto alle connessioni multi-monitor.

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La Scheda – Parte Seconda:


Come da nostra abitudine, ormai consolidata, non abbiamo resistito alla curiosità di smontare la scheda video per meglio osservare l’interno della MSi R9 280 Twin Frozr Gaming OC.

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Per disassemblare il dissipatore di calore non occorrono operazioni complicate ma è opportuno avvisare che tale operazione comporta la perdita della garanzia.

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MSi ha infatti inserito un mini-sigillo su una delle viti principali del dissipatore. Il tutto viene eseguito in due fasi distinte.

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Occorre innanzitutto smontare il dissipatore della gpu ed infine il dissipatore passivo in alluminio di colore nero che copre le fasi di alimentazione e le memorie. La base del dissipatore direttamente a contatto con la GPU è realizzata in rame nichelato ed ha una finitura molto liscia anche se non presenta una perfetta lappatura a specchio.

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La rimozione del sistema dissipante della MSi R9 280 Twin Frozr Gaming OC ci offre l’opportunità di poter osservare il PCB della scheda grafica, realizzato con un layout molto ordinato e pulito nonostante la presenza di un numero cospicuo di componenti discreti.

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Il primo particolare che cattura il nostro sguardo è la circuiteria di alimentazione dotata di ben 10 fasi di tipo digitale. L’utilizzo di PWM digitali garantisce una maggiore efficienza e precisione nell’erogazione rispetto all’approccio standard. Le fasi sono gestite da un controller della International Rectifier modello IR-3563B.

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L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla selezione di componenti che rispondono ad una serie di requisiti “Military Standard“, ovvero prodotti che hanno raggiunto e ottenuto una certificazione che ne consente l’impiego in ambito militare, notoriamente precluso alla maggior parte delle soluzioni commerciali, caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature.

L’azienda identifica tale componentistica con la dicitura “Military Class 4 Components”. Sono state introdotte nuove induttanze blindate con core in ferrite che, rispetto alla generazione precedente e secondo quanto dichiarato da MSi, hanno guadagnato fino al 30% di capacità di sopportare alte correnti ed il 10% in più di efficienza.

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Nella parte centrale troviamo la GPU (Tahiti Pro) e i chip della memoria grafica GDDR5.

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Le memorie GDDR5 utilizzate sono delle SK Hynix H5GQ2H24AFR-T2C accreditate per una frequenza operativa di 1.250MHz (5.000MHz effettivi). Sono presenti dodici chip da 256MB ciascuno per un totale di 3GB di memoria grafica installata.

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E’ il momento di testare le potenzialità della scheda MSi R9 280 Twin Frozr Gaming OC.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel X79, prodotta da ASUS, in particolare è stato scelto il modello Rampage IV Extreme.

Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Sandy Bridge-E, precisamente il Core i7 3930K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.600MHz, impostando il moltiplicatore a 46x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Corsair da 16GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.133MHz 9-11-10-31 a 1.65v. Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante.

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Il sistema operativo, Microsoft Windows 8.1 Pro X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. I driver usati sono gli AMD Catalyst 14.6 RC2 e gli NVIDIA ForceWare 34043 beta.

Le nostre prove sono state condotte con l’intento di verificare il grado prestazionale della nuova AMD Radeon R9 280 3GB GDDR5, ponendola a diretto confronto con la proposta concorrente di pari fascia e prezzo, vale a dire la NVIDIA GeForce GTX 760 2GB GDDR5. Quindi ecco specificata la base test da noi utilizzata e che sarà utile al lettore per l’interpretazione dei grafici.

Test

Tutti i settaggi sono stati effettuati con il software MSI Afterburner, aggiornato alla versione 3.0.1.


Settaggi MSI R9 280 GAMING


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Settaggi NVIDIA GeForce GTX 760 2GB


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Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti.


Benchmark Sintetici:


  • 3DMark 11;
  • 3DMark 2013;
  • Unigine Heaven Benchmark 4.0;
  • Unigine Valley Benchmark 1.0.

Giochi DirectX 11:


  • DiRT Showdown;
  • Alien vs Predator;
  • Metro Last Light;
  • F1 2013;
  • Sniper Elite V2;
  • Tomb Raider 2013;
  • GRID 2;
  • Bioshock Infinite;
  • Hitman Absolution;
  • Sleeping Dogs;
  • Crysis 3;
  • Battlefield 4.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo. Andiamo ad osservare i risultati ottenuti.

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Benchmark Sintetici – Parte Prima:


3DMark 11


3d11

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.

La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Entry, Performance ed Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark11

Dalle prove effettuate possiamo notare come la nuova AMD Radeon R9 280 riesca a surclassare agevolmente la proposta concorrente (GeForce GTX 760) in tutti i preset testati, sia in condizioni default e sia in overclock manuale. Decisamente apprezzabile l’aumento prestazionale derivato dall’aumento delle frequenze operative di Core e Memorie, quasi del tutto proporzionale all’overclocking applicato.


3DMark 2013


firestrike

La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando i preset Cloud Gate, Sky Diver e Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark2013

Con l’ultima versione del 3DMark, la nuova AMD Radeon R9 280 si dimostra sempre superiore alla proposta concorrente, in tutti i preset testati, sia in condizioni di default e sia in overclock manuale. Ancora una volta è del tutto apprezzabile l’aumento prestazionale derivato dall’aumento delle frequenze operative.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte Seconda:}


Benchmark Sintetici – Parte Seconda:


Unigine Heaven Benchmark v4.0


heaven

Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Heaven-Basic

Unigine-Heaven-Extreme

Nel benchmark Unigine Heaven la nuova Radeon R9 280 si dimostra complessivamente migliore rispetto alla proposta concorrente, in entrambi i preset utilizzati. Come sempre apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclock.


Unigine Valley Benchmark v1.0


valley

Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Valley-Basic

Unigine-Valley-Extreme

Nel benchmark Unigine Valley è ancora una volta la soluzione AMD a registrare complessivamente le migliori prestazioni. Solamente nel preset Extreme, la proposta NVIDIA riesce a raggiungere prestazioni abbastanza simili.

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Giochi DirectX 11 – Parte Prima:


DiRT Showdown


DiRT_Showdown

DiRT Showdown è un racing game puramente arcade basato su corse folli e incidenti. La simulazione realistica viene messa da parte in questo titolo, che preme invece l’acceleratore sulle caratteristiche più spettacolari delle corse, concentrandosi su scontri, incidenti e velocità elettrizzanti.

Il gioco consente di guidare varie categorie di veicoli all’interno di arene, tracciati e varie tipologie di corse impostate sulla demolizione e la velocità, con utilizzo di nitro. La modalità carriera consente di viaggiare per il mondo sperimentando più di 50 eventi diversi, mentre il multiplayer mette a disposizione una moltitudine di modalità diverse tra online a 8 giocatori e offline in split screen.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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DiRT-Showdown

Le prestazioni registrate dalla nuova AMD in questo gioco non lasciano certo spazio a dubbi di alcun genere, dimostrandosi nettamente superiori a quelle mostrate dalla proposta concorrente GeForce GTX 760. Basti pensare che la soluzione di NVIDIA, nemmeno in condizione di overclock, riesce a pareggiare il conto con la R9 280, mantenuta a default. Ancora una volta ci appare decisamente apprezzabile l’incremento prestazionale derivato dall’overclock.


Alien vs Predator


alien

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.

All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Alien-Vs-Predator

Anche in questo gioco possiamo notare prestazioni sensibilmente superiori da parte della nuova AMD R9 280, sia in condizione di default che in overclock.

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Giochi DirectX 11 – Parte Seconda:


Metro Last Light


Metro_Last_Light

Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.

Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Metro-LL

Ancora una volta le prestazioni offerte dalla nuova AMD sono buone e sempre superiori a quelle della proposta concorrente.


F1 2013


f1-2013

Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.

Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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F1-2013

Anche in questo gioco le prestazioni offerte dalla nuova AMD sono buone e sempre superiori a quelle della proposta concorrente. Se in condizioni normali, e senza l’ausilio di filtri specifici, le schede si dimostrano pressappoco equivalenti, applicando i filtri Anti-Aliasing, la nuova R9 280 si dimostra di gran lunga superiore e decisamente preferibile, risultando praticamente irraggiungibile alla GTX 760.

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Giochi DirectX 11 – Parte Terza:


Sniper Elite V2


Sniper_Elite_V2

Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.

Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.

L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:

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Sniper-V2

In questo gioco, al contrario di ogni aspettativa, è la soluzione di NVIDIA a registrare, seppur di poco, le migliori prestazioni velocistiche.


Tomb Raider (2013)


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ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.

Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.

La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi?

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Tomb-Raider-2013-TressOff

Tomb-Raider-2013-TressOn

Tomb Raider è senz’altro uno dei titoli più interessanti e di maggior spessore dell’appena concluso 2013, nonché il primo ad implementare la tecnologia TressFX di AMD, capace di offrire un maggiore livello di realismo nella gestione dei capelli dei personaggi. Come vediamo dai risultati ottenuti, la proposta di AMD è quella capace di registrare le prestazioni più elevate, sia in assenza e sia in presenza della tecnologia proprietaria TressFX.

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:


GRID 2


GRID_2

GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.

Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.

Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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GRID-2

GRID 2 è sicuramente uno dei titoli più attesi del 2013, forte dell’enorme successo del suo predecessore. In questo gioco le prestazioni della R9 280 si dimostrano complessivamente migliori rispetto a quelle della proposta concorrente, che si attestano comunque su livelli più che dignitosi, consentendo un’ottima godibilità del titolo.


Bioshock Infinite


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Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.

La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.

Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?

Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Bioshock

Anche con Bioshock Infinite ci troviamo dinanzi ad un titolo di assoluto spessore. In questo gioco la nuova Radeon R9 280 supera di non molto le prestazioni della soluzione concorrente, registrando però FPS minimi leggermente superiori.

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:


Hitman Absolution


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Il gioco inizia con 47 incaricato di assassinare Diana, il suo storico contatto che lo ha accompagnato per anni. 47, nonostante Diana l’abbia salvato alla fine di Blood Money, si dirige verso la villa in cui vive pronto a portare a termine il suo lavoro.

Il contatto questa volta è un certo Travis, che fa parte dell’Agenzia. In punto di morte, Diana chiede a 47 di vegliare su una giovane ragazza di nome Victoria, persona che vale milioni di dollari per l’agenzia. 47 mantiene la promessa e mette sotto la sua ala protettrice Victoria, la misteriosa ragazza che Travis sta cercando da tempo.

La trama si districa in un susseguirsi di vicende molto intricate e forti. L’ultimo filmato mostra un investigatore che si chiede chi sia 47, dopo aver passato giorni a investigare su di lui, per poi fare la conoscenza di Birdie, che ha intenzione di vendere la sua identità, cosa che aveva già intenzione di fare con l’Agenzia.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Hitman

Nei test effettuati con Hitman Absolution possiamo notare come la nuova R9 280 riesca a vincere, senza troppi problemi, la sfida con la GTX 760. Le prestazioni offerte dalla nuova AMD, infatti, sono superiori e non di poco, riuscendo a “spuntarla” anche nei confronti della GeForce in condizione di overclock.


Sleeping Dogs


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In Sleeping Dogs il gioco ha come protagonista un ufficiale di polizia che deve riportare l’ordine nel tentativo di abbattere le fazioni criminali. Il gioco si svolge a Hong Kong e con il giocatore assumerete il controllo del detective Wei Shen, un funzionario dell’Ufficio di Polizia di Hong Kong.

Wei è tornato a Hong Kong dopo aver trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti. A Wei è stato assegnato un caso dove deve andare sotto copertura e per fare questo deve infiltrarsi nella Triade organizzazione chiamata Sun On Yee.

Il focus sul terreno della lotta morale di Wei per rimanere fedele alla sua missione è fermare le Triadi pur mantenendo la sua copertura e di essere quanto più possibile simile ai criminali.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Sleeping-Dogs

Così come in Hitman Absolution, anche con Sleeping Dogs notiamo la medesima situazione. Le prestazioni offerte dalla nuova AMD, infatti, si dimostrano sensibilmente superiori a quella della proposta concorrente, anche se presa in condizione di overclock.

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:


Crysis 3


Crysis_3

La vicenda è ambientata a New York nell’anno 2047. La città è stata messa in quarantena dalla CELL (dopo le vicende del 2023) in una grossa cupola chiamata Liberty Dome, per contenere i Cef e sfruttarne le tecnologie. Prophet il quale, catturato e ridotto in stato di criogenizzazione, ha una visione, indottagli dal suo legame con il Cef Alfa, il leader dei Cef: in tale visione, Prophet assiste alla fine della razza umana, fine che, dice lui stesso, egli non può impedire in alcun modo.

Viene però liberato da Psycho, il suo vecchio compagno di squadra, privato della nanotuta dalla CELL, che nel frattempo, preso il merito della sconfitta dei cef nel 2023 ha sfruttato le tecnologie cef per imporre il monopolio energetico prima, per poi passare alla conquista del mondo, rendendo tutti i governi stati fantocci e aumentando le proprie file con il programma “lavora per il debito” con il quale: chi non può pagare le costosissime bollette della CELL è obbligato a arruolarli nella CELL stessa, per estinguere il debito, che però non si estinguerà mai.

Psycho aiuta Prophet ad entrare all’interno del Liberty Dome, all’interno del quale della vecchia New York resta solo il ricordo: l’intera città è stata infatti lasciata in rovina e, divorata dalla vegetazione, è diventata una enorme giungla. I ribelli, di cui Psycho fa parte, e capeggiati da Claire Fontanelli, con cui Psycho ha una relazione, vogliono che Prophet li aiuti a distruggere un manufatto alieno caduto in mani CELL, manufatto che alimenta l’intera rete energetica mondiale, fornendo alla CELL la supremazia assoluta….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Crysis3

Il team di Crytek non ha certamente bisogno di presentazioni, dopo i capolavori presentati in passato. Con il terzo capitolo della serie, è stato ulteriormente innalzato il livello di realismo e la grafica appare ancora più curata, lasciando letteralmente a bocca aperta in alcune scene del gioco. Come intuibile tutto questo ha un prezzo. Infatti, questo titolo è senz’altro uno dei più pesanti sul mercato. A meno di non possedere sistemi Multi-GPU con schede top di gamma di ultima generazione, è indispensabile scendere a compromessi con le impostazioni grafiche.

Con le soluzioni grafiche in prova non abbiamo riscontrato grosse difficoltà a giocare con impostazioni qualitative elevate. Nelle nostre prove notiamo che la nuova R9 280 riesce a garantire prestazioni sempre superiori rispetto alla proposta di NVIDIA, risultando quindi la più adatta e preferibile. Buono lo scaling di entrambe le schede in condizioni di overclock.


Battlefield 4


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A differenza della campagna di Battlefield 3, la storia si svolge in ordine cronologico ed inizia con il soldato Recker, un marine statunitense. Nel prologo, ambientato a Baku, Azerbaijan, l’unità Tombstone, composta dai Marines Recker, Dunn, Irish e Pac, sfugge dalla città inseguita da forze speciali russe. Durante l’inseguimento i soldati rimangono bloccati all’interno della macchina di un civile caduta in mare.

Dunn, intrappolato tra i sedili e gravemente ferito, dà a Recker la pistola e gli ordina di sparare fuori il parabrezza. A malincuore Recker spara dalla finestra, e Dunn affoga riuscendo a salvare i suoi compagni. Mentre nuotano in superficie, Recker ascolta il loro comandante, il capitano Garrison, il quale riferisce che l’ammiraglio Chang sta progettando un colpo di stato militare e che, se fosse riuscito, avrebbe ottenuto il supporto dei Russi.

L’unità Tombstone torna alla USS Valkyrie, un vettore anfibio in cui Garrison li informa dell’assassinio del candidato alla presidenza cinese, Jin Jié, e di come Chang sia riuscito a convincere i Cinesi che fossero stati gli Americani. Garrison manda così Tombstone, comandata da Recker, in una missione segreta a Shanghai per salvare tre vip: Kovic, un agente infiltrato, Hannah e suo marito.

Inizia così la missione volta ad indebolire una base aerea militare cinese a Shangai verso cui Tombstone, approdata nella spiaggia ed aiutata dai carri armati americani, si fa avanti verso la base aerea cinese…

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Battlefield4

In quello che potremmo definire il gioco più atteso del 2013, la nuova AMD si dimostra la scelta migliore e più prestante, capace di surclassare la proposta concorrente. La cosa non ci sorprende, infatti, questo nuovo capitolo della serie è sviluppato dal team di DICE in stretta collaborazione con il colosso di Sunnyvale e sarà, tra le altre cose, il primo titolo ad implementare il pieno supporto verso le nuove API Mantle, capaci di “spremere” al meglio le schede grafiche basate su architettura Graphics Core Next (GCN).

{jospagebreak_scroll title=Considerazioni generali sui Test:}


Considerazioni genarali sui Test:


La nuova MSi R9 280 Twin Frozr Gaming OC si è dimostrata un prodotto davvero molto interessante, appartenente alla nuova famiglia Radeon R9 di AMD, una serie di soluzioni dedicate alla fascia alta del mercato e, quindi, agli utenti che cercano soluzioni grafiche “no compromise”.

Inutile dire che la sua potenza la fa muovere agevolmente in tutti i test eseguiti, sia sintetici che in ambito gaming. Questo modello, in particolare, esalta le già ottime caratteristiche della GPU Tahiti Pro elevandone la frequenza di funzionamento, sia di base che in regime di boost.

L’adozione del dissipatore proprietario Twin Frozr IV Advanced consente di avere ottime temperature di esercizio e spinge l’utente a volere sempre di più. Questa scheda grafica nasce per poter realizzare sistemi di gaming evoluti in grado di gestire risoluzioni grafiche molto elevate. A risoluzione Full-HD, con una moltitudine di filtri attivi, anche una sola vga è in grado di regalare forti emozioni.

Concludiamo con le nostre consuete schermate dei sensori con i rilevamenti eseguiti con il software GPU-Z che ci danno un’idea delle risorse impiegate, sia a default che in regime di overclock daily.

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Non possiamo che ritenerci molto soddisfatti dei risulati ottenuti.

{jospagebreak_scroll title=Temperature, Rumorosità e Consumi:}


Temperature, Rumorosità e Consumi:


Temperature Misurate


Per questa nuova scheda grafica, appartenente alla famiglia di prodotti espressamente dedicati ai videogiocatori, l’azienda taiwanese ha deciso di adottare l’ormai noto e apprezzato sistema di dissipazione Twin Frozr IV Advanced.

Questo dissipatore di calore si presenta davvero molto generoso nelle dimensioni, vantando una superficie radiante veramente notevole ed una coppia di ventole Propeller Blade da ben 10 cm di diametro.

Non mancano tutta una serie di tecnologie proprietarie finalizzate a garantire le massime performance dissipanti e il miglior confort acustico possibile. Tra queste ci limitiamo a citare le più importanti, quindi la tecnologia Dust Removal, pensata per garantire un flusso d’aria ottimale sul radiatore, rimuovendo gli eventuali residui di polvere, e la tecnologia SuperPipe, che consente, grazie all’utilizzo di particolari heatpipe con diametro maggiorato, di trasferire il calore generato dal processore grafico due volte più velocemente vero la superficie radiante.

Durante le nostre prove abbiamo potuto constatare che sia le ventole che il gruppo dissipante svolgono egregiamente il loro lavoro, senza eccedere in quanto a rumorosità e garantendo il mantenimento di buone temperature di esercizio, sia a default che con il profilo di overclock daily.

Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming/Bench e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica/massima delle ventole per i profili Default e OC Daily.

Temperature

Ricordiamo che tutto l’hardware è installato su un banchetto da test DimasTech e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 24°C. Non possiamo che ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.


Rumorosità Misurata


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Per il rilevamento della rumorosità durante il funzionamento di ventole e dissipatori abbiamo scelto di usare strumentazione professionale a marca PCE, e nello specifico il fonometro Professionale PCE-999.

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Il test di rumorosità è uno dei più difficili da effettuare, poiché durante la fase di test qualsiasi rumore, anche minimo, può far balzare il grafico verso l’alto, di fatto invalidando il lavoro effettuato e costringendoci a ripetere il test dall’inizio.

Per questo motivo, non disponendo purtroppo di una camera anecoica, ci siamo veduti costretti ad aspettare le tarde ore notturne per poter effettuare i nostri test in tutta tranquillità e con rumore ambientale il più basso e costante possibile. Lo strumento utilizzato, il fonometro professionale PCE-999, è molto sensibile al rumore ambientale. Da questo valore, tipico di qualsiasi ambiente domestico, è necessario partire per poter analizzare la rumorosità del complesso dissipatore/ventola.

Nel grafico che segue vengono riportate le rilevazioni fatte con il fonometro PCE-999 ad una distanza, dalla scheda grafica, prima di 60, poi di 30, ed infine di 15 cm. Il regime di rotazione delle ventole è stato impostato manualmente al 25 (il minimo impostabile), 40, 60, 80 ed infine al 100% (il massimo impostabile), in maniera da fornire un quadro il più possibile preciso della situazione.

Rumorosit

I test da noi condotti confermano una buona silenziosità del sistema di dissipazione messo a punto da MSi. Fino ad un regime di rotazione del 50-55% le ventole risultano molto silenziose e poco percepibili. Una volta superata questa soglia iniziano a diventare udibili seppur non creando particolari fastidi. Dalla soglia di rotazione dell’80% a salire, le ventole generano un rumore sicuramente fastidioso e difficilmente sopportabile per lunghi periodi di tempo.

Ovviamente questi livelli non vengono mai raggiunti mantenendo una gestione automatica delle ventole, se non per ridurre le elevate temperature di esercizio che si potrebbero raggiungere in circostanze di scarsa ed inadeguata aerazione all’interno del case.


Consumi Misurati


La proposta di MSi ha espresso consumi in linea con questa tipologia di schede, non bassi ma nemmeno esagerati. D’altronde chi acquista questo tipo di schede lo fa essendo conscio che per avere le massime prestazioni lo scotto da pagare riguarda consumi non proprio contenuti.

Tuttavia, l’affinamento del processo produttivo ha consentito di andare a ridurre quella che è la tensione di alimentazione massima, necessaria per il corretto funzionamento della scheda. La nuova R9 280X Twin Frozr Gaming OC, anche a fronte di frequenze operative superiori preimpostate di fabbrica, si mantiene pienamente stabile con una tensione GPU pari ad appena 1.112v, contro gli 1.200v necessari alle precedenti HD 7970 GHz Edition.

Questo ovviamente si traduce in consumi complessivi sensibilmente inferiori, consumi che collocano questa soluzione all’incirca a metà strada tra una HD 7970 ed una HD 7970 GHz Edition, pur registrando performance velocistiche superiori ad entrambe, per via della maggiore frequenza operativa della GPU.

Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • EIdle;
  • Full-Load Gaming/Bench;
  • Full-Load Stress.

Consumi

La nuova Radeon R9 280 ha espresso consumi molto interessanti in relazione alle prestazioni offerte. Il processore grafico AMD Tahiti Pro a 28 nanometri, basato su architettura Graphics Core Next (GCN) vanta, infatti, una perfezionata tecnologia PowerTune, capace di garantire una gestione più accurata ed efficiente delle risorse disponibili, permettendo alla GPU di lavorare sempre in condizioni ottimali, senza sprechi e riducendo di conseguenza il consumo energetico.

Come vediamo dal grafico riepilogativo, la nuova AMD registra valori allineati alla proposta concorrente, dotata di GPU GK104, pur vantando, come abbiamo visto, prestazioni sensibilmente superiori nella maggior parte dei benchmark sintetici e giochi testati. Anche in questo caso, quindi, non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti della nuova scheda grafica di AMD.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-goldPrestazioni/Overclock:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Rumorosità/Consumi:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

La nuova Radeon R9 280, che abbiamo osservato quest’oggi nella variante “Gaming” proposta dall’azienda taiwanese MSi, si contraddistingue per l’utilizzo del processore grafico Tahiti in declinazione Pro, dotato di 1.792 unità di calcolo integrate e basato sull’ormai rodata architettura Graphics Core Next (GCN), nonché per le sue ottime prestazioni velocistiche e per l’eccellente silenziosità durante l’utilizzo. Gli ingegneri dell’azienda taiwanese hanno, infatti, messo a punto un sistema di dissipazione veramente eccezionale (Twin Frozr IV Advanced), capace di garantire il mantenimento di basse temperature di esercizio, anche in condizione di discreto overclocking, senza mai risultare fastidioso.

AMD, con questa nuova soluzione grafica, contraddistinta da un prezzo di vendita medio veramente molto allettante, inferiore ai 200€ IVA compresa, intende contrapporsi con maggiore efficacia, forte anche di una maggiore dotazione di memoria grafica prevista (ben 3GB), alla proposta concorrente GeForce GTX 760, dotata di processore grafico GK104.

Foto_Finale

Alla luce delle prove svolte, nel corso di questa nostra comparativa, possiamo tranquillamente dire che la “sfida” si conclude con una netta vittoria della nuova AMD, sia dal punto di vista prettamente prestazionale, e sia per quanto riguarda il consumo energetico. La nuova Radeon R9 280, infatti, si è dimostrata del tutto preferibile alla proposta concorrente, registrando performance velocistiche degne di nota e sensibilmente superiori nella quasi totalità dei benchmark sintetici e giochi da noi testati, pur vantando un consumo praticamente equivalente, anche in condizione di discreto overclock delle frequenze operative.

La scheda video MSi R9 280 Twin Frozr Gaming OC è facilmente reperibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 195€ IVA compresa, cifra più che giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle performance velocistiche offerte, oltre che dalla presenza di un già ottimo dissipatore di calore proprietario, capace di garantire il mantenimento di buone temperature d’esercizio ed elevato confort acustico. Non possiamo che definirci pienamente soddisfatti del comportamento di questa nuova scheda grafica.


Pro:


  • Processore Grafico Tahiti Pro a 28nm;
  • Architettura Graphics Core Next (GCN) con ben 1.792SP;
  • Frequenze operative fissate a 972MHz/1.250MHz (Core/Memorie);
  • Generosa dotazione di memoria on-board (ben 3.072MB);
  • Prestazioni molto elevate;
  • Ottime tecnologie supportate (CrossFireX, PowerTune, Eyefinity);
  • Doppio BIOS con Switch di selezione;
  • Buona predisposizione all’overclock;
  • Ottimo sistema di dissipazione proprietario (Twin Frozr IV Advanced) silenzioso ed efficiente;
  • Buoni consumi.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia AMD_Logo per il campione fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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