La fascia mainstream è quella che senza dubbio suscita il maggior interesse per le aziende, essendo il segmento di mercato dove le vendite rappresentano i maggiori ricavi. A tale scopo nasce il nuovo processore grafico, presentato dal colosso di Sunnyvale, denominato Bonaire e destinato a collocarsi tra le soluzioni Cape Verde e Pitcairn. Nella recensione odierna osserveremo una delle ultime soluzioni grafiche discrete dell’azienda taiwanese MSI, nello specifico stiamo parlando della R7790-1GD5/OC, contraddistinta da frequenze operative leggermente superiori di fabbrica e per l’impiego di un sistema di dissipazione proprietario efficiente e silenzioso. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo.
Introduzione:
Micro-Star International, nota con l’acronimo MSi, è un’azienda cha dal lontano 1986, grazie alla indiscussa qualità dei propri prodotti, ha riscosso un notevole successo nel settore informatico. Successo consolidato ed incrementato con una continua ricerca tecnologica volta ad un miglioramento costante dei suoi prodotti.
MSI è leader nella produzione di schede madri, schede video, server/workstation, barebone, networking , elettronica di consumo e Notebook., attestandosi tra i primi 3 produttori di motherboard a livello globale e tra i primi 5 produttori di server.
La testimonianza del grande impegno profuso nell’operare nel mercato globale per offrire un servizio ottimale ai propri clienti è evidenziata dal supporto offerto in tutte le lingue del mondo attraverso sedi e siti web localizzati. MSi si trova oggi a Taiwan, in Cina, in USA, in Germania, in Francia, in Olanda, in Inghilterra, in Australia, in Giappone, in Corea, in Polonia, in Russia, in Canada, in India, in Italia, in Turchia, in Canada e in molti altri paesi del mondo.
La cura estrema del cliente e la filosofia ”Prodotti di Qualità” emerge attraverso le certificazioni ISO9002 e ISO9001 di tutti i prodotti MSi, ottenute grazie a continui test sui componenti che hanno totalizzato una percentuale impressionante del 99,6% come livello di qualità, ben oltre gli standard di mercato.
Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale Micro-Star International.
{jospagebreak_scroll title=AMD Bonaire – Nuova GPU Graphics Core Next (GCN):&heading=Introduzione:}
AMD Bonaire – Nuova GPU Graphics Core Next (GCN):
Il nuovo processore grafico Bonaire, ufficialmente introdotto il 22 marzo scorso, si basa sull’ormai consolidata architettura Graphics Core Next (GCN), sviluppata con l’obiettivo di garantire un perfetto bilanciamento tra potenza grafica e computazionale, nonché vera e propria anima della famiglia “Southern Island”, una linea di processori grafici prodotti con il recente processo litografico a 28nm di TSMC.
Molti certamente penseranno che quest’ultimo processore grafico altro non è se non una semplificazione diretta di Pitcairn (alla base delle soluzioni grafiche Radeon HD 7800), ma al contrario di quello che ci si poteva attendere, invece, Bonaire appare come un chip completamente nuovo che possiamo a tutti gli effetti definire come la quarta proposta basata su architettura Graphics Core Next (GCN) a vedere la luce.
Per quanto a molti possa sembrare poco sensata l’introduzione di una nuova soluzione grafica in uno “spazio” tanto ristretto, sia in termini di prestazioni che in termini di costo finale, si tratta in realtà di una scelta ragionata dall’azienda, dettata principalmente dall’imminente uscita di scena delle soluzioni Radeon HD7850 1GB. Si creerebbe quindi un vuoto troppo ampio tra le attuali soluzioni Radeon HD7770 Cape Verde e le Radeon HD7850 2GB Pitcairn, che avrebbe potuto favorire il successo delle proposte concorrenti di pari fascia, basate su GPU GK106, quali la GeForce GTX 650 Ti e la recente GTX 650 Ti Boost.
Ecco quindi che un processore grafico come Bonaire acquista significato. L’ultimo arrivato vanta ben 2.08 Miliardi di Transistor in una superficie del Die di appena 160 mm2. A livello prettamente costruttivo presenta 14 Compute Unit (dotate ognuna di 64 Stream Processor), per un totale di 896 SP, una coppia di motori grafici (Dual Geometry Engines) ed infine 16 Render Back-Ends, composte da 16 Color ROPs per clock e 128 Z/Stencil ROPs per clock. Novità interessante è la presenza di una memoria cache L2 in lettura / scrittura di ben 768KB, caratteristica che apporta benefici considerevoli nel computing puro.
Le frequenze operative previste sono di tutto rispetto, pari a 1.000MHz sul Core e ben 1.500MHz (6.000MHz effettivi) per quanto riguarda, invece, i moduli di memoria GDDR5. La potenza di calcolo complessiva che ne deriva appare decisamente più elevata di quella delle soluzioni Cape Verde, surclassando addirittura, anche se di non molto, quella di Pitcairn Pro, raggiungendo quota 1.79 TFLOPs.
L’utilizzo di moduli di memoria con Data Rate pari a 6.0 Gbps offre una maggiore banda passante rispetto alle altre soluzioni di classe HD7700, dotate di memorie a “soli” 4.5 Gbps (96 GB/s contro 72 GB/s). Questo si traduce in maggiori prestazioni in tutti quei titoli in cui la banda passante rappresentava un fattore limitante.
Nonostante quanto riportato, la nuova Radeon HD7790 include una serie di migliorie interne atte ad ottimizzare in maniera considerevole il consumo energetico, surclassando di appena 5W la soluzione Radeon HD7770, pur offrendo prestazioni sensibilmente superiori.
Nella tabella che segue riassumiamo le caratteristiche tecniche di tutte le soluzioni grafiche, attualmente sul mercato, basate su architettura Graphics Core Next (GCN).
Un’altra caratteristica interessante della nuova architettura prende il nome di Partially Resident Textures (PRT), che rende, di fatto, la memoria della scheda video come una cache di sistema, permettendo di renderizzare istanze grafiche anche molto pesanti, con dimensioni di texture fino a 32TB (16k x 16k x 8k x 128-bit).
In pratica una texture enorme in formato compresso sull’hard-disk verrebbe trattata come un insieme di informazioni che verrebbero richiamate di volta in volta dalla scheda grafica ed utilizzate solo quando necessario e nella quantità necessaria per effettuare il rendering della scena proposta. Il vantaggio reale si vedrà quando gli sviluppatori useranno questa funzionalità per sviluppare scene che hanno bisogno di una qualità dell’immagine molto superiore rispetto a quanto realizzato fin ora e con una profondità di contenuti decisamente maggiore.
{jospagebreak_scroll title=Tecnologia AMD PowerTune migliorata:}
Tecnologia AMD PowerTune migliorata:
Con il nuovo processore grafico Bonaire viene rivista e migliorata anche la tecnologia AMD PowerTune, rendendola ancora più efficiente. L’implementazione corrente prevedeva un massimo di quattro DPM States (Dynamic Power Management States), ognuno programmato con una propria frequenza operativa della GPU e relativa tensione di alimentazione, determinato in relazione all’attività del processore grafico, ai limiti di corrente (TDC) e alla gestione termica (TDP).
- Low State;
- Intermediate State;
- High State;
- Boost State (attivo solamente in alcuni modelli).
Inutile dire che i livelli elencati sono ordinati in maniera crescente, a partire da quello per il quale sono previste le minori frequenze operative e tensioni di alimentazione, fino a raggiungere quello pensato per le massime prestazioni ottenibili.
Con Bonaire sono stati aggiunti ulteriori stati intermedi, raggiungendo ben otto DPM States indipendenti. Questo consente una gestione più accurata ed efficiente delle risorse disponibili, permettendo alla GPU di lavorare sempre in condizioni ottimali. Il passaggio tra i vari stati è completamente automatico e trasparente per l’utente ed avviene in tempi particolarmente irrisori (si parla di appena 10ms) al fine di non compromettere le prestazioni velocistiche.
{jospagebreak_scroll title=MSI HD7790 OC [R7790-1GD5/OC] – Confezione e Bundle:}
MSI HD7790 OC [R7790-1GD5/OC] – Confezione e Bundle:
La confezione in cui viene distribuita la nuova MSI HD7790-1GD5/OC ha una colorazione di base bianca con finitura superficiale lucida.
La grafica è come di consueto molto sobria e curata, non mancano un cospicuo numero di informazioni relative alle specifiche e alle feature supportate. Le dimensioni appaiono relativamente contenute ma, grazie alla buona resistenza del materiale utilizzato non viene assolutamente compromessa l’integrità del prodotto.
Sulla parte frontale sono riportati il logo aziendale, la nomenclatura del modello, la quantità di memoria installata sulla scheda grafica, una stilizzazione del noto software proprietario Afterburner, un logo “OC Edition”, che ci permette di intuire che il prodotto contenuto è contraddistinto da frequenze operative superiori a quelle reference, una serie di loghi ufficiali AMD ed infine alcune tra le principali feature supportate, come la compatibilità con il nuovo standard PCI-Express 3.0 ed il pieno supporto alle librerie DirectX 11.
Sul retro è presente una descrizione sintetica delle principali caratteristiche della scheda grafica e di alcune delle più importante feature proprietarie, come ad esempio il noto software di gestione Afterburner.
Troviamo, inoltre, alcuni dettagli circa l’elevata qualità della componentistica discreta impiegata per la realizzazione della robusta circuiteria di alimentazione. Le principali specifiche del prodotto sono riportate in tutte le lingue dei paesi in cui la scheda grafica viene esportata. Non mancano tutti i riferimenti di contatto del produttore taiwanese.
Nelle fasce laterali sono presenti la nomenclatura del modello, l’immancabile logo aziendale MSI e alcuni dettagli sulle feature supportate.
Diamo ora uno sguardo all’interno della confezione. Notiamo subito che la scheda risulta adeguatamente protetta in una tradizionale busta antistatica e incastonata all’interno di uno stampo in poliuretano espanso, al fine di evitare qualsiasi tipo di danneggiamento derivato da urti o dalla caduta accidentale della confezione.
Sul fondo è stivato il bundle fornito in dotazione, non particolarmente generoso, comprendente i seguenti elementi:
- 1x DVD Driver e Software;
- 1x Manuale rapido di installazione (hardware e software);
- 1x Adattatore DVI – VGA;
- 1x Adattatore di alimentazione 2xMolex 4 pin – PCIe 6 pin.
Il bundle fornito da MSI risulta abbastanza completo e consente fin da subito di sfruttare al massio la scheda. Passiamo ora ad analizzare le principali features e le caratteristiche tecniche della MSI Radeon HD7790 OC.
{jospagebreak_scroll title=Features e Caratteristiche tecniche:}
Features e Caratteristiche tecniche:
La nuova scheda video MSI R7790-1GD5/OC è costruita attorno al nuovo processore grafico Bonaire di AMD, basato sull’ormai affermata architettura Graphics Core Next (GCN).
Come di consueto il produttore taiwanese propone una soluzione nel pieno rispetto del disegno di riferimento, fatta eccezione per la componentistica discreta della circuiteria di alimentazione Military Class III e per il sistema di raffreddamento proprietario, contraddistinto da un corpo radiante di maggiori dimensione e dall’adozione di una ventola centrale, da ben 100mm di diametro, con tecnologia Propeller Blade, capace di garantire un elevato flusso d’aria e quindi una migliore dissipazione del calore generato.
L’azienda ha a listino due differenti varianti di questo prodotto, una con frequenze operative di riferimento ed una seconda, denominata “OC Edition”, nonché oggetto di questo nostro articolo, caratterizzata da una frequenza operativa superiore per quanto riguarda il processore grafico, pari a 1.050MHz (anziché 1.000MHz). Invariata, invece, la frequenza dei moduli di memoria GDDR5, mantenuta ai canonici 1.500MHz (6.000MHz effettivi).
Riportiamo di seguito una sintesi delle principali feature supportate e delle caratteristiche così come dichiarate dal produttore.
L’ultima versione del software GPU-Z (0.6.9) riporta correttamente tutte le caratteristiche della scheda grafica.
Le caratteristiche tecniche rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare un prodotto dalle buone prestazioni complessive, leggermente superiori a quelle delle soluzioni reference per via del maggiore clock del processore grafico, ma pur sempre con un occhio di riguardo alle temperature d’esercizio e alla silenziosità.
Per approfondimenti potete visitare il sito dedicato alla soluzione MSI Radeon HD7790 OC. Ora siamo pronti per sservare da vicino la scheda.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Prima:}
La Scheda – Parte Prima:
Una volta estratta dalla confezione possiamo osservare la soluzione grafica MSI R7790-1GD5/OC in tutto il suo splendore. La scheda appare molto compatta e al tempo stesso accattivante. Notiamo fin da subito la presenza di un sistema di dissipazione proprietario, completamente rivisto rispetto alle normali soluzioni basate su design reference.
La scheda si estende in lunghezza per soli 185mm con uno spessore che va ad occupare, come di consueto, due slot. Il dissipatore di calore dispone di un convogliatore in plastica che ricopre completamente il PCB, permettendo di diffondere uniformemente il flusso d’aria generato dalla generosa ventola centrale da ben 100mm di diametro, basata su tecnologia Propeller Blade.
Il corpo dissipante, se rapportato alle dimensioni della scheda grafica, è senza dubbio di generose dimensioni ed è interamente in alluminio. Per meglio trasferire il calore prodotto dal processore grafico sull’ampia superficie radiante sono presenti una coppia di Heatpipe in rame.
Una volta rimosso completamente il sistema di dissipazione proprietario è possibile osservare più attentamente il PCB della scheda grafica, e le sue caratteristiche principali. Rimuovere l’intero corpo dissipante dal resto del PCB è un’operazione semplice, ma che richiede comunque la massima attenzione.
Il dissipatore di calore in dotazione alla scheda grafica è equipaggiato con una ventole da 100 mm (11 pale) che spingono l’aria verso il fitto array di alette di alluminio del dissipatore disperdendola all’interno del case.
La particolarità della ventola è riscontrabile nella forma della pale. Come possiamo chiaramente osservare, la parte finale è leggermente incavata al fine di “muovere” in maniera più facile un quantitativo d’aria maggiore. In questa maniera, anche con rotazioni non elevate, il flusso d’aria risulterà sempre più elevato, rispetto alle tradizionali forme geometriche della pale classiche.
La base del dissipatore è a contatto della GPU è risulta liscia ma non lucidata a specchio. Caratteristica che però non pregiudica assolutamente le capacità dissipanti dell’intero sistema MSI. Due generose heatpipe in rame convogliano il calore generato dalla GPU verso le alette in alluminio.
Il PCB risulta pulito ed ordinato. Come già precisato, questo prodotto si basa sul nuovo processore grafico Bonaire, basato su architettura Graphics Core Next (GCN) e dotato di ben 896 Stream Processor.
A differenza delle normali soluzioni reference, e al fine di incrementare ancor più le performance complessive della scheda, il produttore ha deciso di rivedere verso l’alto la frequenza operativa del Core (da 1.000MHz a 1.050MHz), mentre i moduli di memoria GDDR5 sono stati mantenuti alla frequenza di riferimento di 1.500MHz (6.000MHz effettivi). Questo, unitamente ad un bus di memoria a 128 bit permette di ottenere una banda passante pari a 96 GB/s.
Andiamo ad analizzare nei minimi particolari il PCB della scheda.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda – Parte Seconda:}
La Scheda – Parte Seconda:
I moduli di memoria scelti, di tipo FBGA-170, sono prodotti da Hynix e riportano la serigrafia H5GQ2H24AFR-ROC. Come s’intuisce dalla stessa, questi moduli sono certificati per operare fino ad una frequenza di 1.500MHz con una tensione di alimentazione di 1.5v, la medesima fissata dal produttore. La scheda dispone di 4 moduli identici, posti su un solo lato del PCB, per un quantitativo di memoria totale pari a 1.024MB.
L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla selezione di componenti che rispondono ad una serie di requisiti “Military Standard”, ovvero prodotti che hanno raggiunto e ottenuto una certificazione che ne consente l’impiego in ambito militare, notoriamente precluso alla maggior parte delle soluzioni commerciali, caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature.
L’azienda identifica tale componentistica con la dicitura “Militaty Class III Components”. La nuova R7790-1GD5/OC prevede l’impiego di cinque fasi dedicate esclusivamente al processore grafico Bonaire alle quali si aggiunge un ulteriore fase pensata per la corretta alimentazione del comparto di memoria.
Per smaltire al meglio il calore prodotto dalla componentistica è presente un piccolo dissipatore di calore in alluminio, di colore nero, fissato alla scheda con due tradizionali clip plastiche.
Il TDP di riferimento di questo prodotto è abbastanza contenuto, pari a soli 85W. Per questo motivo è bastato dotare la scheda di un singolo connettore di alimentazione supplementare di tipo PCI-Express a 6pin.
La gestione delle fasi di alimentazione è affidata al controller NCP81022, prodotto dalla ON Semiconductor, pienamente in grado di gestire la nuova logica di funzionamento della tecnologia PowerTune del processore grafico Bonaire.
La scheda supporta appieno la tecnologia Multi-GPU CrossFireX di AMD. La presenza di un singolo connettore ci permette di intuire che sono utilizzabili un massimo di due schede grafiche in parallelo.
Posteriormente troviamo una completa dotazione di uscite video, che comprende un paio di connessioni DVI Dual Link, una connessione Display Port 1.2 ed infine una connessione HDMI 1.4a. Pienamente supportata la tecnologia AMD Eyefinity per la gestione di configurazioni multi-display avanzate.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel Z77, prodotta da MSI, in particolare è stato scelto il modello Z77 MPower.
Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Ivy Bridge, precisamente il Core i7 3770K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.400MHz, impostando il moltiplicatore a 44x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).
Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Kingston Technology da 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.133MHz 9-11-9-27-1T.
Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.
Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.
Le nostre prove sono state condotte con l’intento di verificare il grado prestazionale della MSI R7790 1GD5/OC, potendola a diretto confronto con la sua naturale concorrente, dotata di processore grafico GK106. Per questo motivo nei grafici saranno riportati anche i risultati della soluzione MSI N650Ti PE OC 1GD5/OC.
Tutti i test prevedono l’utilizzo delle frequenze in specifica, come di seguito elencato:
Nelle nostre prove abbiamo testato, come capitolo separato, il massimo OC stabile in tutti i test/giochi che il sample a nostra disposizione è riuscito ad esprimere ad aria. Tutti i settaggi sono stati effettuati con l’ultima versione disponibile del software proprietario MSI Afterburner (v3.0.0 Beta9).
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Benchmark Sintetici:
- 3DMark Vantage;
- 3DMark 11;
- 3DMark Fire Strike;
- Unigine Heaven 4.0;
- Ungine Valley Benchmark;
- Stone Giant Benchmark;
- LuxMark 2.0.
Giochi DirectX11:
- DiRT 3;
- Alien vs Predator;
- F1 2012;
- Lost Planet 2;
- Metro 2033;
- Crysis 2;
- Batman Arkman City;
- Hard Reset;
- Sniper Elite V2;
- Tomb Raider.
Ora possiamo analizzare nel dettaglio le prestazioni della nuova MSI R7790 1GD5/OC.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte Prima:}
Benchmark Sintetici – Parte Prima:
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.
Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte Seconda:}
Benchmark Sintetici – Parte Seconda:
3DMark Fire Strike:
La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.
Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.
I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando il preset Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i singoli risultati Graphics e Physics.
Unigine Heaven Benchmark v4.0:
Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080).
Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
Unigine Valley Benchmark v1.0:
Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video. Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa. Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.
I test sono stati condotti utilizzando il preset Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080).
Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte Terza:}
Benchmark Sintetici – Parte Terza:
Stone Giant:
Un nuovo test DirectX 11 si presenta al mondo. Stone Giant, realizzato da BitSquid con la collaborazione di FatShark, mira a mostrarci le novità della grafica basata sulle nuove librerie. I punti salienti di questo nuovo benchmark sono la profondità e gli effetti di campo Compute Shader 5, la Tessellation e il supporto Nvidia 3D VisionSurround. Grazie a scene con tessellation avanzata e livelli di geometria elevati, Stone Giant permette ai consumatori DX11 di provare le loro nuove schede grafiche. Crediamo che la grande fedeltà dell’immagine vista in Stone Giant, resa possibile con le funzionalità delle DX11, siano qualcosa che dobbiamo aspettarci dai giochi futuri, ha affermato Tobias Persson, fondatore e Senior Graphics Architect di BitSquid.
I test sono stati condotticon i seguenti settaggi:
LuxMark 2.0:
LuxMark 2.0 è un ottimo software, con pieno supporto OpenCL, per la verifica e la comparazione delle prestazioni offerte dalle moderne GPU (AMD e NVIDIA) e CPU.Il test è stato eseguito con le impostazioni predefinite, benchmark “Room Complex” (GPU Only). Nel grafico il risultato ottenuto, espresso il Sample/sec (risultati maggiori indicano migliori prestazioni).
A questo indirizzo potete visionare il database di tutti i risultati raccolti in singola GPU.
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirecX 11 – Parte Prima:}
Giochi DirecX 11 – Parte Prima:
Colin McRae DiRT 3:
Il rally diventa uno sport estremo e ancora più adrenalinico con Colin McRae DiRT 3: nuove corse con appassionanti testa a testa, tracciati dal realismo impressionante ed eventi speciali in stadi e circuiti spettacolari. Dal Kenia al Michigan, dalla Norvegia a Monte Carlo, conquista il mondo delle corse fuoristrada. Il gioco supporta le DirectX11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Alien vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme.Ed ora il Predator.
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirecX 11 – Parte Seconda:}
Giochi DirecX 11 – Parte Seconda:
F1 2012:
Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.
Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni ) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirecX 11 – Parte Terza:}
Giochi DirecX 11 – Parte Terza:
Metro 2033:
Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.
Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri. Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Crysis 2:
Il mondo è stato devastato da una serie di cataclismi climatici e la società è sull’orlo del totale disfacimento. Gli alieni sono tornati, con una forza d’invasione al completo, e il loro obiettivo è niente meno che la totale distruzione dell’umanità. Un processo a cui dare inizio strappando il cuore della città più famosa della Terra.
A New York, terrificanti invasori spaziali si aggirano per le strade e una piaga da incubo falcia milioni di abitanti con brutale ed epidemica velocità. La città è nel caos, le sue strade e i suoi palazzi sono ridotti a cumuli di macerie fumanti. È una New York come non l’avete mai vista. Né le forze dell’ordine paramilitari, né la potenza della macchina da guerra degli USA possono resistere agli invasori. Tutti coloro che hanno scelto di non fuggire sono condannati. La semplice sopravvivenza in questo uragano di morte richiede l’uso di tecnologie ben superiori a quelle mai viste da un soldato moderno.
Un uomo sta per ereditare tale tecnologia: è la tuta da combattimento del futuro, la Nanosuit 2. Con essa, questo singolo super soldato si opporrà alla distruzione dell’umanità, nella giungla urbana nota come New York City.
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.1.13” usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirecX 11 – Parte Quarta:}
Giochi DirecX 11 – Parte Quarta:
Batman Arkham City:
Similarmente a Batman: Arkham Asylum il gioco offre una modalità a giocatore singolo con specifiche caratteristiche da detective. Sebbene siano stati confermati in un primo momento elementi multiplayer, Rocksteady ha poi annunciato di aver abbandonato l’idea di sviluppare una modalità di gioco multigiocatore, per potersi concentrare unicamente su quella a giocatore singolo che rappresenta la colonna portante dell’esperienza di gioco.
Ambientato ad Arkham City, gli sviluppatori non hanno implementato modalità di guida dei veicoli, ma le novità non mancano. Oltre al perfezionamento della grafica, delle animazioni e del già acclamato sistema di combattimento FreeFlow Combat, la natura aperta dello scenario ospiterà un numero maggiore di sfide e, per la prima volta, delle vere e proprie missioni secondarie che amplieranno la trama del gioco e l’esperienza di Gameplay.
In più il gameplay degli spostamenti è stato reso più intuitivo per permettere al giocatore di immedesimarsi nella figura di Batman e lanciarsi tra i palazzi fatiscenti della città in modo assolutamente spettacolare. In più il gioco introduce nuovi gadget, nuove mosse e la possibilità di interrogare i criminali che si affrontano per ottenere delle informazioni. Sefton Hill dei Rocksteady Studios ha affermato che tra i miglioramenti rispetto al precedente capitolo, Arkham City risulta essere cinque volte più grande. La durata del gioco è intorno alle 20 ore divise in 15 per la campagna principale e 5 per missioni secondarie. In Batman Arkham City è presente Catwoman come personaggio giocabile sia in missioni create ad-hoc che nelle sfide.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Hard Reset:
Hard Reset è uno sparatutto in prima persona, sviluppato da The Flying Wild Hog e pubblicato da Valve Corporation il 13 settembre 2011. Il gioco possiede le classiche meccaniche di uno sparatutto in prima persona di carattere frenetico (simile a Serious Sam), con molti nemici onnipresenti, una necessità di pianificazione tattica molto bassa, numerosissimi oggetti esplodibili o frantumabili.
Sono presenti solo due tipi di armi e relative munizioni (una meccanica ed una energetica); queste possiedono un unico caricatore ciascuna e sono aggiornabili e potenziabili in determinati luoghi dell’ambiente di gioco. Si ha una mitragliatrice, un fucile a corto raggio, un lanciagranate e lanciamine ed un lanciamissili per l’arma meccanica; un insieme di funzioni di vario genere offensivo per l’arma energetica.
Il giocatore può anche potenziare il personaggio aumentandone salute e scudo massimo, fornendo all’interfaccia un radar per rilevare i nemici, aumentando capacità massima di munizioni ed altro.Nel gioco sono presenti alcuni pulsanti da attivare per poter liberare determinati passaggi e proseguire, oppure richiede di distruggere un generatore per disattivare una griglia laser, ci sono anche ascensori monodirezionali.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato nella versione Demo del gioco (scaricabile da Steam) usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi DirecX 11 – Parte Quinta:}
Giochi DirecX 11 – Parte Quinta:
Sniper Elite V2:
Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate. Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.
L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:
Tomb Raider (2013):
ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.
Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta. La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi??
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Considerazioni sui risultati ottenuti:
Dalle prove svolte è emerso un comportamento molto buono della MSI R7790-1GD5/OC. Il nuovo processore grafico Bonaire si colloca al vertice dell’offerta mainstream di AMD, offrendo prestazioni veramente di tutto rispetto, capaci di surclassare la proposta concorrente, GeForce GTX650 Ti, basata su GPU GK106, praticamente in ogni situazione.
Gli utenti alla ricerca di buone prestazioni, coniugate ad un esborso di denaro relativamente contenuto, troveranno in questa scheda grafica la giusta alleata, un prodotto perfettamente in grado di muoversi agevolmente anche con i titoli più recenti, seppur con qualche piccola rinuncia in termini di impostazioni relative alla qualità dell’immagine e filtri, anche a risoluzione Full-HD.
La proposta di MSI si è dimostrata ben bilanciata e contraddistinta dalla consueta ottima qualità costruttiva, tipica dei prodotti del marchio taiwanese. Il sistema di dissipazione proprietario impiegato si è sempre mantenuto silenzioso, anche dopo ore e ore di prove con vari benchmark sintetici e giochi.
I driver utilizzati, che ricordiamo essere i primi ad includere il pieno supporto verso la nuova Radeon HD7790, si sono ben comportati durante tutte le nostre prove, senza manifestare alcun problema di stabilità o di compatibilità. Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti!
{jospagebreak_scroll title=MSI HD7790 OC [R7790-1GD5/OC] – Overclock:}
MSI HD7790 OC [R7790-1GD5/OC] – Overclock:
Alla luce del buon comportamento della MSI R7790-1GD5/OC, dimostrato nell’esecuzione di tutti i test a cui l’abbiamo sottoposta, per diverse ore ed in modo continuativo, ci siamo chiesti quale fosse il limite massimo di overclock che questo sample potesse esprimere ad aria, senza mettere mano al voltaggio del processore grafico.
Come ormai tutti sappiamo l’overclock è una pratica che consiste nell’aumentare la frequenza operativa di un componente al fine di incrementarne le prestazioni velocistiche. Per procedere è necessario munirsi di un software specifico, come ad esempio l’ormai noto Afterburner, compatibile con un notevole quantitativo di modelli di schede grafiche, anche non necessariamente marchiate MSI.
Ricordiamo che per tutte le schede grafiche basate su processore grafico AMD è anche possibile sfruttare il pannello Overdrive, presente all’interno della suite Catalyst Control Center, pur rinunciando a qualche funzionalità rispetto agli ormai completissimi software appositi.
Procediamo ora con i risultati ottenuti sul sample in nostro possesso. Puntualizziamo che per evitare il taglio delle frequenze operative al superamento del limite di TDP predefinito abbiamo impostato al massimo il livello dell’AMD PowerTune (+20%).
In questa maniera si può contare su più “aria” a disposizione, riuscendo così a salire maggiormente con le frequenze operative, senza incorrere in fastidiosi tagli dovuti al superamento della soglia predefinita.
Con queste impostazioni abbiamo provato a salire per gradi, aumentando le frequenze di una manciata di “MHz” alla volta, fino a raggiungere, come massima frequenza stabile per l’esecuzione di tutti i test ed i giochi, i 1180MHz sulla GPU (circa +13% di OC) e ben 6.900MHz effettivi per le memorie (+15% di OC).
Con queste frequenze operative abbiamo ottenuto numeri, nei test sintetici, molto interessanti. Riportiamo le schermate di alcuni test eseguiti. Con questo overclock abbiamo anche giocato per svariate ore, senza avere problemi di sorta nel funzionamento della scheda grafica e di tutto il sistema, anche se sconsigliamo tali frequenze per un utilizzo daily.
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
{jospagebreak_scroll title=Temperature, Rumorosità e Consumi:}
Temperature, Rumorosità e Consumi:
Temperature e Rumorosità
Il sistema di dissipazione proprietario della MSI R7790-1GD5/OC si è dimostrato di ottimo livello, garantendo il mantenimento di buone temperature di esercizio anche dopo svariate ore di utilizzo intenso della scheda.
La generosa ventola centrale, basata su tecnologia Propeller Blade, ed il corpo radiante svolgono egregiamente, nonché abbastanza silenziosamente fino ad un regime di rotazione del 65/70%, il loro lavoro. Solo dopo aver superato questa soglia inizia a scemare il confort acustico, pur mantenendosi entro livelli più che sopportabili.
Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica e manuale delle ventole, in condizioni default e overclock.
Ricordiamo che tutto l’hardware è installato su un banchetto da test DimasTech e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 24°C. Possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.
Consumi Rilevati
La MSI R7790-1GD5/OC ha espresso consumi molto interessanti in relazione alle prestazioni offerte. Il nuovo processore Bonaire vanta, infatti, una perfezionata tecnologia PowerTune, capace di garantire una gestione più accurata ed efficiente delle risorse disponibili, permettendo alla GPU di lavorare sempre in condizioni ottimali, senza sprechi e riducendo di conseguenza i consumi.
Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle;
- Full-Load Gaming (Crysis Warhead – Avalance Map – 10 Loop);
- Full-Load Stress (Furmark – Extreme Burn-In – 15min).
Come vediamo dai valori registrati, questa scheda grafica vanta consumi davvero contenuti, addirittura inferiori a quelli della proposta concorrente, dotata di GPU GK106, alle impostazioni di default e leggermente superiori applicando un discreto overclock delle frequenze operative di GPU e Memorie. Anche in questa caso, non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti.
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Conclusioni:
![]() | Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Temperature/Consumi: | ![]() | |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() | |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
La nuova proposta di MSI, basata sul processore grafico Bonaire, ci è apparsa davvero ben costruita e contraddistinta da un sistema di raffreddamento proprietario efficiente e silenzioso. Per quanto riguarda la qualità costruttiva avevamo ben pochi dubbi, come di consueto ci troviamo di fronte ad un prodotto di prim’ordine, contraddistinto anche dall’utilizzo di componentistica discreta di elevata qualità, Military Class III.
Il modello da noi testato si differenzia per un leggero overclock applicato dal produttore, esclusivamente per quanto riguarda il processore grafico, che passa dai 1.000MHz previsti da AMD a 1.050MHz sulla nuova R7790-1GD5/OC. Ciò nonostante, il sistema di dissipazione proprietario è risultato, come detto, efficiente e silenzioso, garantendo un buon confort acustico e ottime temperature d’esercizio durante l’utilizzo, anche intensivo, della scheda grafica.
Le prestazioni offerte sono di buon livello, praticamente sempre superiori a quella della proposta concorrente GeForce GTX650 Ti, nonché intermedie tra quelle delle precedenti soluzioni Cape Verde e Pitcairn Pro. Più che sufficienti, quindi, per poter gestire anche i titoli più recenti fino a risoluzioni Full-HD, seppur con qualche piccola rinuncia per quanto riguarda le impostazioni qualitative e i filtri.
Questa scheda grafica è risultata più che ottima anche sotto l’aspetto dei consumi. Il merito va senza dubbio al nuovo processore grafico Bonaire, con il quale è stata rivista e perfezionata la tecnologia AMD PowerTune, al fine di consentire una gestione più accurata ed efficiente delle risorse disponibili, permettendo alla GPU di lavorare sempre in condizioni ottimali, limitando così gli “sprechi”.
L’ottima potenzialità in overclock di questa scheda è da considerarsi, inoltre, un valore aggiunto, sia sotto l’aspetto puramente prestazionale, visto l’ottimo “scaling” dell’architettura Graphics Core Next (GCN) e sia in quanto a puro “divertimento”.
La nuova MSI R7790 1GD5/OC è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 125€ IVA compresa, cifra più che giustificata dalle prestazioni offerte, che ricordiamo essere a metà strada tra le precedenti soluzioni Radeon HD7770 e Radeon HD7850, e praticamente sempre superiori a quelle della proposta concorrente basata su GPU GK106.
Pro:
- Architettura Graphics Core Next (GCN) con 896 Stream Processor;
- Perfezionata Tecnologia AMD PowerTune;
- Ottima qualità costruttiva;
- Componentistica discreta Military Class III;
- Buone prestazioni complessive;
- Buona predisposizione all’overclock;
- Buone temperature di esercizio;
- Buon sistema di dissipazione proprietario, silenzioso ed efficiente;
- Consumi contenuti.