ZOTAC GeForce GTX 650 Ti BOOST 2GB – Piccola e potente

001-zotac-gtx650-ti-boost-copertinaZotac è senza dubbio un’azienda ormai affermata e molto dinamica capace di offrire un listino di prodotti molto vasto e variegato, pensato per soddisfare qualsiasi tipologia di utenza. Nella recensione odierna analizzeremo una scheda grafica basata su GPU Nvidia GK106, nello specifico la nuova Zotac GTX 650 Ti Boost, soluzione che come vedremo si mantiene quasi del tutto fedele al design di riferimento per quanto riguarda il PCB, distinguendosi per l’impiego di un sistema di dissipazione proprietario molto efficiente e silenzioso che ne riduce gli ingombri, rendendola perfetta per l’assemblaggio di sistemi compatti. Questo prodotto nasce con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di tutti quei giocatori che intendono giocare gli ultimi titoli disponibili, pur con qualche inevitabile compromesso, senza però dover affrontare una spesa esagerata nell’acquisto di una scheda grafica. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento!

ZOTAC GeForce GTX 650 Ti BOOST 2GB – Piccola e potente – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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ZOTAC International (MCO) Limited è stata fondata nel 2006 con l’obiettivo di fornire soluzioni grafiche NVIDIA di qualità eccellente, oltre a una gamma completa di prodotti innovativi e rivoluzionari. Questa azienda vanta il massimo sostegno del gruppo PC Partner Ltd., con sede a Hong Kong, di cui è parte integrante.

Le strutture di produzione con certificazione ISO9001 e ISO14001 di Dongguan, Cina e le filiali di vendita regionali in Europa, Asia e Nord America, rendono questa azienda uno dei più influenti produttori di soluzioni grafiche a livello mondiale.

ZOTAC, assieme a NVIDIA, non significa solo qualità del massimo livello, ma anche altissime prestazioni ed eccellente affidabilità. Lo scorso anno, i prodotti ZOTAC sono stati recensiti dai media e hanno dimostrato eccellenti doti di qualità e prestazioni oltre a soluzioni di raffreddamento in grado di soddisfare i requisiti degli utenti più esigenti.

Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale ZOTAC International.

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NVIDIA Kepler GK106 – Uno sguardo all’architettura:


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La nuova architettura “Kepler”, sul mercato ormai da diversi mesi, nasce come naturale evoluzione delle precedenti soluzioni Fermi, con l’obiettivo di ottimizzarne non soltanto le prestazioni, ma soprattutto i consumi energetici. Tale aspetto rappresentava senza dubbio il vero e proprio punto debole della precedente generazione, fin dalla sua prima incarnazione, la GeForce GTX 480.

Come di consueto, le prime soluzioni a vedere la luce sono state quelle di fascia alta, indubbiamente importanti per l’immagine dell’azienda e molto attese dagli appassionati di tutto il mondo, ma purtroppo fuori dalla portata della maggior parte dei giocatori, per via di un costo certamente non popolare.

Oltre il 90% dei giocatori, infatti, tende ad acquistare schede grafiche nella fascia di prezzo compresa tra 100€ e 250€, fascia che almeno fino a non molto tempo fa non comprendeva soluzioni basate sulla nuova architettura di NVIDIA. Questa mancanza fu in parte colmata in seguito alla presentazione ufficiale delle GeForce GTX650, GTX 650 Ti e GTX 660, basate, rispettivamente, sui processori grafici GK107 e GK106.

Il debutto, nel corso del mese di aprile, delle soluzioni AMD Bonaire ha però nuovamente stravolto la situazione, rendendo obbligata una nuova risposta da parte dell’azienda californiana, risposta che non ha certo tardato ad arrivare e che prende il nome di GeForce GTX 650 Ti Boost. Osserviamone la struttura interna nel dettaglio:

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Possiamo notare dal diagramma a blocchi come il processore grafico “GK106” sia composto da diversi elementi, ognuno dei quali specifico per una determinata operazione. Il blocco principale è sempre denominato GPC (Graphics Processing Cluster) e prevede soluzioni per la rasterizzazione, lo shading e la gestione delle texture.

Questo processore grafico, già alla base delle precedenti soluzioni GeForce GTX 660, è stato leggermente semplificato, disabilitando esclusivamente un unità SMX in maniera da dar luce alla nuova soluzione grafica intermedia GeForce GTX 650Ti Boost.

Questa, infatti, prevede la presenza di tutte e tre le partizioni ROP e di altrettante interfacce di memoria a 64bit. Appare evidente che a livello prestazionale, anche grazie alla presenza della tecnologia proprietaria GPU Boost, questa proposta è certamente destinata a collocarsi più a ridosso della precedente GeForce GTX 660 che non del modello inferiore GeForce GTX 650 Ti.

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La nuova GPU prevede la presenza di due blocchi GPC completi, di una memoria Cache L2 dedicata di 256KB e di un’affinata unità Raster Engine (per la rimozione di tutti i triangoli non visibili dalla scena, al fine di ridurre la banda necessaria).

Troviamo, inoltre, quattro unità SMX (Streaming Multiprocessor) di nuova generazione, completamente ridisegnate, capaci di prestazioni superiori e consumi significativamente più bassi rispetto alle SM di Fermi.

La maggiore potenza computazionale, rispetto alla precedente generazione di processori grafici, deriva principalmente dal quantitativo superiore di unità CUDA Core. In ogni SMX, infatti, trovano posto ben 192 CUDA Core, ben sei volte in più rispetto alle unità SM di Fermi (32 unità), per un totale complessivo di 768 CUDA Core.

L’aumento delle unità di elaborazione si è reso necessario per compensare l’abbandono del classico approccio “clock double speed” in favore di una più semplice frequenza di clock unificata tra GPU e CUDA Core, a tutto vantaggio dei consumi complessivi. Ecco come si presenta al suo interno ogni singola unità SMX:

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Appare evidente come la maggior parte delle unità fondamentali, per l’esecuzione dei calcoli grafici, siano state inglobate all’interno della nuova SMX.

Oltre alle suddette unità di elaborazione (CUDA Core) troviamo, infatti,  ben 16 Texture Unit (TMU), un nuovo motore Polymorph Engine 2.0 (che si occupa, oltre che dell’output, anche della gestione del Vertex Fetch, Attribute Setup, Viewport Transform e del Tessellator, in maniera due volte più efficiente rispetto a Fermi), ben 32 unità Load/Store e altrettante unità SFU (Special Function Unit), in grado di eseguire istruzioni come seno, coseno e radice quadrata, oltre che l’interpolazione grafica.

Troviamo, inoltre, una cache dedicata di 64KB utilizzabile come memoria condivisa o come Cache L1 e quattro Warp Scheduler, capaci di due istruzioni per ciclo di clock.

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Rispetto a Fermi sono state completamente riviste le funzioni di controllo della schedulazione, semplificando notevolmente la complessa unità hardware dedicata all’individuazione e al riordino delle operazioni, sfruttando la “prevedibilità” della sequenza delle operazioni e delle latenze.

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La memoria Cache L2 (ampia 256KB), che ricordiamo essere dedicata alle unità GPC (Graphics Processing Cluster) presenti, è stata ottimizzata in maniera da poter supportare al meglio la maggiore potenza computazionale delle nuove unità SMX.

L’incremento è quantificabile nell’ordine del 73% circa e riguarda soprattutto la gestione delle operazioni atomiche, in particolare quelle a indirizzo comune.

Il bus di memoria è di tipo aggregato e, come anticipato, sfrutta tre interfacce a 64 bit al fine di raggiungere un’ampiezza complessiva di 192 bit. L’adozione di moduli di memoria caratterizzati da un’elevata frequenza operativa (6.008MHz) consente di ottenere una banda complessiva di tutto rispetto, pari a 144.2 GB/s.

Ora siamo pronti per andare ad analizzare la tecnologia GPU Boost.

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Tecnologia GPU Boost:


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Oltre a tutte le migliorie architetturali precedentemente osservate, la nuova GeForce GTX 650 Ti Boost include anche la tecnologia proprietaria GPU Boost, finalizzata ad incrementarne ulteriormente le performance complessive.

Combinando elementi hardware e software, GPU Boost è in grado di regolare dinamicamente la frequenza di funzionamento della GPU in funzione dell’assorbimento energetico, costantemente monitorato da una circuiteria hardware dedicata. In questa maniera viene garantito il massimo livello prestazionale senza rischiare di eccedere dai consumi originariamente previsti dalla scheda.

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Come vediamo dal grafico non tutte le applicazioni sfruttano appieno il processore grafico. Spesso buona parte delle reali risorse a disposizione vengono “sprecate” se l’applicazione in uso non è particolarmente intensiva. Grazie alla tecnologia GPU Boost sarà possibile sfruttare tutto il potenziale energetico inutilizzato per innalzare la frequenza operativa e ottenere così migliori prestazioni.

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La frequenza di funzionamento predefinita della nuova GeForce GTX 650 Ti Boost è fissata a 980MHz. Tale frequenza è identificata come “Base Clock” e rappresenta il valore minimo al quale si troverà a operare la scheda durante l’esecuzione di qualsiasi titolo 3D.

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In condizioni normali la tecnologia GPU Boost consente un incremento del +5% rispetto alla frequenza base predefinita, vale a dire raggiungere una frequenza finale di 1.032MHz. Tuttavia, se l’applicativo utilizzato non è particolarmente intensivo, e le condizioni della scheda grafica lo permettono, sono possibili ulteriori incrementi della frequenza operativa del processore grafico pur rimanendo entro i limiti del TDP.

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Per garantire la piena stabilità operativa, in queste condizioni di “overclock automatico”, la tecnologia GPU Boost va ad agire anche sulla tensione di alimentazione del processore grafico, secondo step predeterminati.

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Essa è sempre attiva e attualmente non disattivabile in alcun modo da parte dell’utente. NVIDIA ha comunque assicurato il perfetto funzionamento anche nell’eventualità che venga praticato un’overclock manuale della scheda.

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Andiamo ad analizzare in dettaglio la tecnologia Adaptive Vsync.

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Tecnologia Adaptive Vsync:


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Tra le novità, introdotte da NVIDIA in occasione della presentazione dell’architettura Kepler, troviamo anche una nuova tecnologia di Vsync, denominata Adaptive Vsync. Prima di entrare nei dettagli riteniamo opportuno illustrarvi quelle che sono le caratteristiche della normale tecnologia Vsync.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un notevole incremento delle prestazioni delle schede grafiche, incremento che ha consentito di ottenere framerate veramente molto elevati nei giochi di ultima generazione.

Tuttavia questo aspetto non è positivo come potrebbe sembrare; se i frame generati, infatti, sono superiori alla frequenza di refresh del nostro monitor si andrà ad incorrere nel fastidioso fenomeno del “Tearing”, ovvero una sovrapposizione dei frame che implica una distorsione dell’immagine.

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La causa è semplicissima; se la scheda grafica è molto potente, capace quindi di superare agevolmente, in termini di FPS, la frequenza di refresh del monitor (solitamente 60Hz), quest’ultimo si troverà ancora occupato a visualizzare un frame nello stesso momento in cui la GPU invia i successivi, in rapida successione.

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La soluzione a questo problema è l’attivazione del Vsync nel pannello dei driver grafici, o nelle opzioni del gioco in uso; questa ormai indispensabile funzionalità consente di sincronizzare i frame, inviati dalla GPU, in relazione alla frequenza di refresh del proprio monitor, evitando qualsiasi tipo di distorsione dell’immagine, che andrebbe, purtroppo, a comprometterebbe l’esperienza di gioco.

Ancora una volta però vi sono degli effetti “collaterali” che non devono essere sottovalutati. Ammettendo che il nostro monitor abbia una frequenza di refresh pari a 60Hz (come buona parte degli LCD del resto), cosa succederebbe se la GPU non arrivasse a garantire 60FPS?

Semplicissimo, il Vsync scalerebbe automaticamente la soglia di sincronizzazione a 30Hz o a un altro sotto-multiplo di 60Hz (ad esempio 20 oppure 15Hz). Questo brusco calo è la causa di un altro fastidiosissimo fenomeno, conosciuto come “Stuttering”.

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La soluzione ad entrambe queste problematiche esiste, e prende il nome di “Adaptive Vsync”. La logica di funzionamento di questa nuova tecnologia messa a punto da NVIDIA è veramente molto semplice. La sincronizzazione verticale (Vsync) viene attivata e disattivata dinamicamente, in relazione al reale andamento del framerate.

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In altre parole se viene superata la soglia di sincronizzazione verrà attivato il Vsync, evitando il Tearing; al contrario se si scende al di sotto della soglia di sincronizzazione verrà automaticamente disattivato, in modo da seguire il naturale andamento del framerate, evitando così lo Stuttering.

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Attivazione Adaptive Vsync da pannello Driver Nvidia

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NVIDIA FXAA e TXAA – Nuove modalità di Anti-Aliasing:


Le novità introdotte con l’architettura Kepler non si limitano soltanto alle pure prestazioni velocistiche, ma prendono in considerazione anche l’aspetto qualitativo dell’immagine. Per questo motivo sono state introdotte due nuove tecniche di filtraggio Anti-Aliasing, finalizzate a ridurre le scalettature nel rendering di spigoli obliqui. Andiamo da analizzarle nel dettaglio.


Anti-Aliasing FXAA:


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Il nuovo NVIDIA FXAA consente di applicare il filtro Anti-Aliasing in fase di post processing, sfruttando la potenza di calcolo delle unità CUDA Core, in maniera da ridurre notevolmente l’impatto prestazionale, rispetto alle tradizionali tecniche di Multi-Sample Anti-Aliasing (MSAA).

La nuova modalità di filtraggio è attivabile direttamente all’interno del pannello di controllo dei driver NVIDIA a partire dalla release R300. In questo modo il funzionamento è garantito, quindi, con centinaia di videogiochi.

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Attivazione FXAA da pannello Driver Nvidia

A seguire vi mostriamo una comparazione tra l’assenza di filtraggio Anti-Aliasing, la tecnica di filtraggio MSAA 4x e la nuova tecnica FXAA in post processing.

Nvidia_FXAA


Anti-Aliasing TXAA:


Il nuovo NVIDIA TXAA è una tecnica di filtraggio pensata per sfruttare appieno le elevate performance FP16 delle Texture Unit delle nuove GeForce GTX 600. Il TXAA viene descritto da NVIDIA stessa come un mix tra il tradizionale filtraggio Multi-Sample in hardware e l’utilizzo di una componente temporale per migliorare la qualità dell’immagine.

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A differenza della tecnica di filtraggio precedentemente descritta (FXAA), il TXAA non è attivabile, almeno per il momento, all’interno del pannello di controllo dei driver NVIDIA, ma dovrà essere implementato direttamente all’interno dei motori dei videogiochi.

Gli sviluppatori avranno modo di scegliere tra due differenti modalità: TXAA 1 e TXAA 2. La prima modalità è in grado di offrire una qualità dell’immagine equiparabile a quella ottenibile applicando un filtro MSAA 8x, con un impatto sulle prestazioni pari a quello di un MSAA 2x.

La seconda modalità (TXAA 2) offrirà una qualità dell’immagine ancora superiore a quella del TXAA 1, con un impatto sulle prestazioni pari a quello di un MSAA 4x.

A seguire vi mostriamo una comparazione tra l’assenza di filtraggio Anti-Aliasing, la tecnica di filtraggio MSAA 8x e la nuova tecnica TXAA di NVIDIA.

Nvidia_TXAA

A nostro avviso queste due nuove tecniche di filtraggio Anti-Aliasing, risultano interessanti e consentono di raggiungere un dettaglio grafico appagante alla vista, senza appesantire in maniera eccessiva la scena. Andiamo ora ad analizzare il nuovo Display/Video Engine.

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Nuovo Display/Video Engine:


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Kepler vanta, inoltre, un engine video completamente ridisegnato, capace di offrire pieno supporto ai futuri monitor HDMI 4K a 3GHz (3840 x 2160 x 60Hz) e Display Port 1.2. Inoltre, viene finalmente introdotto un supporto multi-monitor avanzato e pienamente in grado di competere con la tecnologia concorrente “Eyefinity”.

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La nuova GeForce GTX 650 Ti Boost permette il collegamento contemporaneo di ben quattro monitor, supportando la tecnologia proprietaria 3D Vision anche in modalità a singola GPU.

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Pienamente supportate funzionalità di personalizzazione della risoluzione e compensazione della cornice dei monitor.

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Ora siamo pronti per soffermarci sul nuovo encoder video in hardware, denominato NVIDIA NVENC.

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NVIDIA NVENC – Nuovo Encoder Video in Hardware:


Un’altra novità di Kepler riguarda l’introduzione di una componente hardware dedicata alla codifica di contenuti video H.264, componente che prende il nome di NVENC. Prima della presentazione dell’architettura Kepler la decodifica dei flussi video veniva gestita direttamente dalle unità CUDA Core, con ovvi effetti sui consumi energetici della scheda.

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Utilizzando, invece, un componente hardware specializzato nella gestione dei flussi video, si riescono ad ottenere consumi molto più bassi e prestazioni notevolmente superiori rispetto alla gestione da parte dei CUDA Core.

Secondo quanto dichiarato dalla stessa NVIDIA, il nuovo NVENC è in grado di effettuare l’encoding di flussi video Full HD (1080p) ad una velocità ben otto volte superiore rispetto a quella in tempo reale. Prendendo come esempio l’encoding di un filmato 1080p, della durata di 16 minuti a 30FPS, sarà possibile portare a termine l’operazione in circa 2 minuti.

NVENC supporta, inoltre, gli standard H.264 Base, Main e High Profile Level 4.1 (vale a dire lo standard Blu-Ray), oltre all’MVC (Multiview Video Coding), per la gestione di filmati stereoscopici, e all’encoding di filmati con risoluzione massima di 4096 x 4096 pixel.

Il noto software Cyberlink Media Espresso 6.5 è in grado di sfruttare pienamente il nuovo encoder NVENC.

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Ora siamo pronti per andare ad analizzare la soluzione grafica ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost.

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ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost – Confezione e Bundle:


La ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost è giunta all’interno di una confezione molto resistente e compatta, contraddistinta dalla classica livrea a cui il marchio ci ha abituati, ovvero un colore di fondo nero opaco con grafica che, seppur minimalista, restituisce un buon colpo d’occhio che la renderà sicuramente visibile negli scaffali dei negozi.

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Sulla parte frontale non mancano il logo aziendale e lo slogan “It’s time to play” (è tempo di giocare), ormai vero e proprio simbolo della filosofia dell’azienda nei confronti dei videogiocatori. Troviamo, inoltre, la nomenclatura del prodotto (GeForce GTX 650 Ti Boost), la dotazione e la tipologia di memoria (2GB GDDR5), la versione delle librerie Microsoft supportata (DirectX 11.1) ed infine una piccola didascalia che ci informa che il prodotto contenuto è incluso nel programma “Extended Warranty” dell’azienda, che ne estende la copertura della garanzia fino a ben 5 anni, a patto di registrarlo sul sito del produttore entro 14 giorni dall’acquisto.

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Capovolgendo la confezione troviamo un’immagine stilizzata della scheda grafica ed una breve lista di quelle che sono le principali caratteristiche tecniche del prodotto e dei requisiti minimi e raccomandati per poterlo sfruttare nel miglior modo possibile.

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Nelle fasce laterali viene riproposto il marchio aziendale oltre che una serie di specifiche tecniche e informazioni relative alla scheda grafica contenuta, tra le quali troviamo tutti i vari codici identificativi del prodotto (Serial Number, Part Number) nonché l’elenco del contenuto della confezione tradotto nelle principali lingue dei paesi in cui la scheda viene esportata.

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Il bundle fornito in dotazione è composto dai seguenti elementi:

  • 1x DVD Driver e Software;
  • 1x Manuale d’istruzioni;
  • 1x Foglio informativo sui termini del supporto in garanzia;
  • 1x Adattatore DVI -> VGA;
  • 1x Adattatore 2xMolex 4 pin -> PCIe 6 pin;
  • 1x Adesivo ZOTAC “Pushing the Limits”.

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A nostro avviso il bundle risulta completo e consente fin da subito di sfruttare al massimo la scheda video. Passiamo ora ad analizzare la scheda e le sue caratteristiche tecniche.

{jospagebreak_scroll title=ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost – Specifiche Tecniche:}


ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost – Specifiche Tecniche:


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La scheda video ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost è costruita intorno alla GPU GK106 di NVIDIA ed il design del PCB, fatta eccezione per alcune marginali differenze, rispecchia quasi del tutto quello di riferimento.

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Il sistema di raffreddamento è invece di tipo custom a doppia ventola e vanta i tipici tratti estetici che contraddistinguono le soluzioni della nota azienda, tra cui la prestigiosa linea di prodotti AMP!. Le frequenze operative impostate di fabbrica sono leggermente superiori a quelle sancite da NVIDIA stessa.

In particolare il base clock è fissato a 993MHz (anziché 980MHz) e il boost clock raggiunge quota 1.059MHz (anziché 1.032MHz). Nessuna differenza, invece, per quanto riguarda la frequenza operativa dei moduli di memoria, fissata ai canonici 1.502MHz (6.008MHz effettivi).

Riportiamo di seguito la tabella riassuntiva delle principali caratteristiche tecniche, così come dichiarate dal produttore.

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Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche fisiche e le frequenze operative della scheda grafica e ne riportiamo uno screen.

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Zotac GeForce GTX 650 Ti BOOST 2GB – GPU-Z

Per concludere vi postiamo il video di presentazione ufficiale dalla Zotac GeForce GTX 650 Ti BOOST 2GB.

Potete trovare maggiori informazioni nella pagina ufficiale del prodotto. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la scheda.

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ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost – La sScheda – Pare 1:


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La nuova ZOTAC GTX 650 Ti Boost 2GB si dimostra quasi del tutto fedele a quello che è il design di riferimento per quanto riguarda il PCB, mentre adotta un dissipatore proprietario a doppia ventola, per lo smaltimento del calore prodotto, del tutto identico a quello presente sulle proprie soluzioni GTX 660 e GTX 660 Ti AMP!.

Rispetto alla soluzione reference di NVIDIA, che prevede un dissipatore di calore con ventola che si sviluppa oltre il PCB della scheda, fino a raggiungere una lunghezza complessiva di 24cm, la proposta di ZOTAC è stata progettata appositamente per contenere gli ingombri ed essere così perfetta per essere installata anche in case di ridotte dimensioni.

La scheda, infatti, si estende in lunghezza di appena 19.5cm e in altezza per 11.5cm, rendendo così remote le possibilità di incontrare “fastidi” durante la fase di montaggio.

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Come possiamo osservare, la scheda appare veramente molto gradevole alla vista. L’abbinamento del colore nero opaco del PCB e della copertura del dissipatore di calore, infatti, ben si sposa con l’arancio acceso delle due ventole da 74mm.

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Nella zona posteriore della scheda gli unici elementi di rilievo presenti sono i chip di memoria grafica GDDR5 di produzione Hynix.

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Per la precisione è stato scelto il modello H5GQ2H24AFR-R0C, accreditato per funzionare ad una frequenza operativa di ben 6.000MHz effettivi. Sono presenti otto chip da 256MB ciascuno (quattro per ogni lato) per un totale di 2GB di memoria grafica installata.

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Particolare memorie GDDR5 Hynix H5GQ2H24AFR-R0C

Continuiamo la nostra esplorazione sulla scheda video.

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ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost – La sScheda – Pare 2:


La scheda riceve l’alimentazione necessaria al suo funzionamento attraverso un singolo connettore di tipo PCI-Express a 6 pin.

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Particolare connettore a 6 pin.

La ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost presenta nelle zone laterali la connessione PCIe compatibile con lo standard 3.0, che si attiverà installando la scheda su sistemi in grado di fornire tale supporto, e il connettore SLI per supportare configurazioni multi-GPU fino a due schede in parallelo (2-Way SLI).

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Particolare connessione PCIe 

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Particolare connettore SLI

Il dissipatore è dotato, come anticipato, di due ventole da 74 mm (da ben 11 pale) che spingono l’aria verso il fitto array di alette di alluminio. Data la sua particolare conformazione appare evidente che l’aria calda viene reimmessa all’interno del case.

Il consiglio che ci sentiamo di darvi, quindi, è quello di installare la scheda grafica all’interno di un case ben ventilato, in modo da evitare il surriscaldamento dei vari componenti.

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Tornando all’analisi del sistema di dissipazione di questa scheda grafica, notiamo che la base in rame è posta a contatto diretto con la sola GPU, le memorie e le fasi di alimentazione, infatti, sono raffreddate da una coppia di piccoli dissipatori secondari in alluminio.

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La superficie di contatto appare abbastanza liscia, anche se non perfettamente lucidata a specchio. Un paio di heatpipe del diametro di 6 mm trasportano il calore dalla base verso le alette in alluminio.

Il dissipatore è molto efficiente e quindi introduce una buona quantità di calore, si consiglia di installare questa scheda all’interno di un case ben ventilato.

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Rimuovendo il dissipatore di calore riusciamo ad analizzare i vari componenti della scheda grafica. Il PCB risulta pulito ed ordinato. Sia le componenti calde della circuiteria di alimentazione che i quattro moduli di memoria, presenti su questo lato della scheda, sono ricoperti da dei dissipatori di calore in alluminio, in maniera da garantire il mantenimento di buone temperature di esercizio.

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ZOTAC GeForce GTX 650 Ti Boost – La sScheda – Pare 3:


La sezione di alimentazione dedicata alla GPU adotta un design a quattro fasi e prevede l’utilizzo di condensatori allo stato solido di produzione giapponese. Un’ulteriore fase è dedicata alla corretta alimentazione del comparto memoria GDDR5.

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Particolare fasi di alimentazione memorie

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Particolare fasi di alimentazione GPU

Non molto distante troviamo il controller delle fasi di alimentazione di produzione ON Semiconductor modello NCP5395G in grado di pilotare fino a quattro fasi di alimentazione.

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Particolare del controller di fasi di alimentazione

Nella parte centrale troviamo il processore grafico NVIDIA GK106, basato su architettura “Kepler” e dotato di 768 CUDA Core. Questa GPU integra, in una superficie del die di appena 221mm2, oltre 2.5 miliardi di transistor.

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Particolare della GPU Nvidia GK106

Sulla piastra posteriore della scheda sono presenti, come connettività video, i seguenti elementi:

  • 1x porta DVI-D;
  • 1x porta DVI-I;
  • 1x porta HDMI full size con supporto allo standard 1.4a;
  • 1x Display Port versione 1.2 con pieno supporto alle connessioni multimonitor.

FOTO_ZOTAC__066_FOTO_USCITE_VIDEOEd ora è giunto il momento di testare le potenzialità della scheda.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


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Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel P67, prodotta da ASUS, in particolare è stato scelto il modello Maximus IV Extreme.

Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Sandy Bridge, precisamente il Core i7 2600K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.600MHz, impostando il moltiplicatore a 46x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Kingston Technology da 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.133MHz 9-11-9-27-1T a 1.65v.

Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:

Immagine_1_-_Config_di_Prova

Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

073a-zotac-gtx650-ti-boost-foto-config-prova

Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.

Quindi ecco specificata la base test da noi utilizzata e che sarà utile al lettore per l’interpretazione dei grafici.

  • Default:    Frequenze GPU/Memorie –   993MHz/1502MHz (6008 effettivi) – Power Target 100% – Ventola in AUTO;
  • OC Daily:  Frequenze GPU/Memorie – 1.073MHz/1654MHz (6616 effettivi) – Power Target 110% – Ventola in AUTO.

Nelle nostre prove abbiamo testato quello che potrebbe rappresentare un overclock daily ed in seguito, come capitolo separato, il massimo OC che il sample a nostra disposizione è riuscito ad esprimere ad aria.

Tutti i settaggi sono stati effettuati con software di terze parti non avendo la scheda in dotazione un proprio tool.

Portiamo all’attenzione del lettore che come overclock daily la nostra scelta è caduta su frequenze che potessero esprimere un buon overclock e ottenere contemporaneamente buone temperature di esercizio con una generale silenziosità operativa del sistema.

074-zotac-gtx650-ti-boost-screen-gpuz-oc

GPU-Z riconosce correttamente le frequenze da overclock daily

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti:


Benchmark Sintetici:


  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11;
  • 3DMark 2013;
  • Unigine Heaven Benchmark 4.0;
  • Unigine Valley Benchmark 1.0.

Giochi DirectX 11:


  • DiRT Showdown;
  • Alien vs Predator;
  • F1 2012;
  • Lost Planet 2;
  • Metro Last Light;
  • Crysis 2;
  • Sniper Elite V2;
  • Tomb Raider 2013;
  • GRID 2;
  • Bioshock Infinite.

Andiamo ad osservare i risultati ottenuti.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte 1:}


Benchmark Sintetici – Parte 1:


3DMark Vantage:


vantage

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance e High. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.


3DMark 11:


3d11

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.

La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Entry, Performance ed Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.


3DMark 2013:


firestrike

La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando il preset Fire Strike e Fire Strike Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte 2:}


Benchmark Sintetici – Parte 2:


Unigine Heaven Benchmark v4.0:


heaven

Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.


Unigine Valley Benchmark v1.0:


valley

Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Prima:}


Giochi DirectX 11 – Parte Prima:


DiRT Showdown:


DiRT_Showdown

DiRT Showdown è un racing game puramente arcade basato su corse folli e incidenti. La simulazione realistica viene messa da parte in questo titolo, che preme invece l’acceleratore sulle caratteristiche più spettacolari delle corse, concentrandosi su scontri, incidenti e velocità elettrizzanti.

Il gioco consente di guidare varie categorie di veicoli all’interno di arene, tracciati e varie tipologie di corse impostate sulla demolizione e la velocità, con utilizzo di nitro. La modalità carriera consente di viaggiare per il mondo sperimentando più di 50 eventi diversi, mentre il multiplayer mette a disposizione una moltitudine di modalità diverse tra online a 8 giocatori e offline in split screen.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_DiRT_Showdown


Alien vs Predator:


alien

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.

All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Alien_vs_Predator

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Seconda:}


Giochi DirectX 11 – Parte Seconda:


F1 2012:


f1_2012

Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.

Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni ) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_F1_2012


Lost Planet 2:


Lost_Planet_2

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.

Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Lost_Planet_2

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Terza:}


Giochi DirectX 11 – Parte Terza:


Metro Last Light:


Metro_Last_Light

Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.

Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_Metro_LL


Crysis 2:


Crysis_2

Il mondo è stato devastato da una serie di cataclismi climatici e la società è sull’orlo del totale disfacimento. Gli alieni sono tornati, con una forza d’invasione al completo, e il loro obiettivo è niente meno che la totale distruzione dell’umanità. Un processo a cui dare inizio strappando il cuore della città più famosa della Terra.

A New York, terrificanti invasori spaziali si aggirano per le strade e una piaga da incubo falcia milioni di abitanti con brutale ed epidemica velocità. La città è nel caos, le sue strade e i suoi palazzi sono ridotti a cumuli di macerie fumanti. È una New York come non l’avete mai vista. Né le forze dell’ordine paramilitari, né la potenza della macchina da guerra degli USA possono resistere agli invasori.

Tutti coloro che hanno scelto di non fuggire sono condannati. La semplice sopravvivenza in questo uragano di morte richiede l’uso di tecnologie ben superiori a quelle mai viste da un soldato moderno.

Un uomo sta per ereditare tale tecnologia: è la tuta da combattimento del futuro, la Nanosuit 2. Con essa, questo singolo super soldato si opporrà alla distruzione dell’umanità, nella giungla urbana nota come New York City.

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.1.14” usando i seguenti settaggi:

Immagine_7_-_Crysis_2

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:


Sniper Elite V2:


Sniper_Elite_V2

Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.

Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.

L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:

Immagine_8_-_Sniper_Elite_V2


Tomb Raider (2013):


Tomb_Raider_2013

ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.

Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.

La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi??

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

Immagine_9_-_Tomb_Raider_2013

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:


GRID 2:


GRID_2

GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.

Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.

Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico. 

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_10_-_GRID_2


Bioshock Infinite:


Bioshock_Infinite

Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.

La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.

Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?

Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

Immagine_11_-_Bioshock

{jospagebreak_scroll title=Considerazioni sui Test:}


Considerazioni sui Test:


Come evidenziato anche in altre soluzioni basate su architettura Nvidia Kepler, anche la ZOTAC GTX 650 Ti Boost 2GB esprime ottime doti in ogni comparto in cui è stata testata, gestendo agevolmente una numerosa quantità di filtri a risoluzioni elevate.

Vista la bontà del sistema di dissipazione installato, di cui in seguito vedremo le prestazioni in termini di temperature espresse nei vari test, ci sembra fin troppo cautelativo da parte di ZOTAC proporre questa scheda grafica con frequenze di base quasi del tutto aderenti alle specifiche NVIDIA.

Come sempre la nostra analisi non si ferma qui e abbiamo monitorato il comportamento reale della scheda durante l’utilizzo rieseguendo l’intera batteria di test lasciando in background l’utility GPU-Z con attivi i sensori per rilevare i valori massimi dei singoli parametri vitali della scheda. Riportiamo di seguito i risultati ottenuti.

075-zotac-gtx650-ti-boost-considerazioni-screen-gpuz-gaming-def    076-zotac-gtx650-ti-boost-considerazioni-screen-gpuz-sintetici-def

077b-zotac-gtx650-ti-boost-considerazioni-screen-gpuz-gaming-oc-day    078b-zotac-gtx650-ti-boost-considerazioni-screen-gpuz-sintetici-oc-day

Dai due grafici si evince che la frequenza massima reale in Boost si spinge al di sopra di quella teorica (fino a raggiungere quota 1.175MHz), che le temperature massime sono veramente ottime con la ventola impostata in auto e, cosa molto importante, sia i giochi che i test riescono ad impegnare il massimo TDP assorbito al 97,8% per i primi e al 102,7% per i secondi in regime di overclock daily.

Nvidia non permette lo sbloccaggio dei voltaggi, fattore questo che limita in parte l’alto potenziale di questa architettura.

In conclusione possiamo osservare un comportamento molto buono della ZOTAC GeForce GTX 650 Ti BOOST. La GPU GK106 si colloca al vertice dell’offerta mainstream di Nvidia, offrendo prestazioni veramente di tutto rispetto.

Gli utenti alla ricerca di buone prestazioni, coniugate ad un esborso di denaro relativamente contenuto, troveranno in questa scheda grafica la giusta alleata, un prodotto perfettamente in grado di muoversi agevolmente anche con i titoli più recenti, sfruttando al massimo la risoluzione Full-HD.

La proposta di ZOTAC si è dimostrata ben bilanciata e contraddistinta dalla consueta ottima qualità costruttiva, tipica dei prodotti del marchio taiwanese. Il sistema di dissipazione proprietario impiegato si è sempre mantenuto silenzioso, anche dopo ore e ore di prove con vari benchmark sintetici e giochi.

I driver utilizzati si sono ben comportati durante tutte le nostre prove, senza manifestare alcun problema di stabilità o di compatibilità. Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti!

Alla luce di questo ottimo comportamento abbiamo voluto testare il massimo overclock stabile con il sample in nostro possesso con il limite del voltaggio non modificabile.

{jospagebreak_scroll title=Test di massimo overclock:}


Test di massimo overclock:


Dopo aver testato la nuova ZOTAC GTX 650 Ti Boost ed aver avuto un riscontro molto positivo sia sulle prestazioni che sul comportamento fisico della scheda, ci siamo spinti fino al limite massimo di overclock stabile applicabile con il voltaggio massimo consentito della GPU (1,175V), il massimo livello del Power Target (+110%) e il massimo regime di rotazione delle ventole (74%).

Abbiamo visto che la massima frequenza stabile per l’esecuzione di tutti i test è di 1.146 MHz per la GPU e di ben 1.752 MHz (7.008 MHz effettivi) per le memorie GDDR5. In alcuni test è stato possibile guadagnare qualcosa in termini di frequenze ma abbiamo riportato quella massima che ci ha permesso di chiuderli tutti senza problemi e di alcuni ne riportiamo gli screenshot.

Anche in questo caso abbiamo lasciato attiva l’utility GPU-Z in background ed abbiamo osservato che la massima frequenza in Boost raggiunta, stabilmente, è stata di ben 1.241,1 MHz, con un impegno massimo di TDP del 101,1%!

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Riportiamo alcuni bench da noi eseguiti, conclusi senza problemi di sorta e senza che la scheda abbia dato alcun segno di cedimento, con le relative schermate dei settaggio.

081-zotac-gtx650-ti-boost-screen-prove-max-oc

Benchmark 3DMark – Preset Fire Strike

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Benchmark 3DMark – Preset Fire Extreme

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Benchmark 3DMark 11

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Benchmark 3DMark – 3DMark Vantage

Il GK106 di Nvidia sotto overclock si è dimostrata essere a suo agio. Il sistema di dissipazione proprietario ha svolto in maniera eccellente e ottimale il suo compito, smaltendo velocemente il calore prodotto dalla GPU. La proposta di ZOTAC si è dimostrata performante, non tradendo la sua consueta qualità e cura costruttiva, che da anni contraddistinguono il marchio taiwanese.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

{jospagebreak_scroll title=Temperature, Rumorosità e Consumi:}


Temperature, Rumorosità e Consumi:


Temperature e Rumorosità


Il sistema di dissipazione della nuova ZOTAC GTX 650 Ti Boost si è dimostrato di ottimo livello. Le ventole e il gruppo dissipante svolgono egregiamente il loro lavoro e silenziosamente fino ad un regime di rotazione del 55-60% e sono in grado di mantenere nella norma le temperature di esercizio, anche dopo svariate ore di utilizzo intenso della scheda, sia a default che con il profilo “OC Daily” da noi applicato. Solo dopo aver superato la soglia del 65-70% di regime di rotazione inizia a scemare il comfort acustico ma nulla di fastidioso. La buona notizia è che difficilmente in uso quotidiano si raggiungeranno tali regimi.

Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming/Bench e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica e manuale delle ventole, in condizione di default e overclock.

Ricordiamo che tutto l’hardware è installato su un banchetto da test DimasTech e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 23,5°C. Possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati ottenuti.


Consumi Rilevati


La soluzione ZOTAC GTX 650 Ti Boost ha espresso consumi decisamente buoni e del tutto allineati alla fascia di appartenenza del prodotto, vale a dire quella mainstream, confermando ancora una volta la bontà del processo produttivo delle nuove GPU.

La nuova architettura NVIDIA, inoltre, è stata sviluppata non soltanto ponendo come principale obiettivo le pure prestazioni velocistiche, bensì puntando al minor consumo energetico ottenibile. Ogni unità interna, infatti, è stata progettata per garantire le migliori performance/watt possibili.

Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle;
  • Full-Load Gaming/Bench;
  • Full-Load Stress.

Come possiamo chiaramente osservare dai valori registrati, questa scheda grafica vanta consumi davvero contenuti. Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-platinumPrestazioni/Overclock:cinque
Temperature/Consumi:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

ZOTAC è senza dubbio uno dei principali partner NVIDIA, per quanto riguarda la produzione e la distribuzione di schede grafiche, capace di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza grazie ad un listino veramente molto ricco di prodotti.

La nuova GTX 650 Ti Boost 2GB, oggetto della nostra recensione, come si evince dal nome, adotta una delle ultime GPU di casa NVIDIA, coadiuvata da un dissipatore di calore proprietario dalla prestazioni molto interessanti.

Le nuove tecnologie introdotte da NVIDIA con l’architettura Kepler hanno semplificato di molto il modo di overcloccare le schede video lasciando all’utente il pieno piacere di giocare con la consapevolezza che la propria scheda, nella più completa autonomia, cercherà sempre di fornire il massimo delle prestazioni possibili rispettando le specifiche di progetto.

ZOTAC_GeForce_GTX_650_Ti_BOOST_2GB_-_Foto_finale_-_1

La ZOTAC GTX 650 Ti Boost 2GB viene distribuita con frequenze operative, almeno per quanto riguarda il processore grafico, solo leggermente superiori a quelle previste da NVIDIA (993MHz anziché 980MHz) e questa cosa, durante le nostre prove, ci ha un pò stupito perchè la vga è dotata di un ottimo sistema di dissipazione, tale da poter consentire alla casa produttrice di poter osare frequenze maggiori già come overclock di fabbrica. Esteticamente la scheda si presenta molto grintosa grazie al dissipatore doppia ventola ed alla tipica livrea nero/arancio.

Smontando la scheda video non abbiamo sorprese particolari, il PCB si mantiene quasi del tutto fedele al design di riferimento ed è evidente l’ottima cura degli assemblaggi di tutti i componenti e salta all’occhio l’adozione di componenti discreti di qualità come condensatori allo stato solido di produzione giapponese. Rispetto alla soluzione reference di NVIDIA, che prevede un dissipatore di calore con ventola che si sviluppa oltre il PCB della scheda, fino a raggiungere una lunghezza complessiva di 24cm, la proposta di ZOTAC è stata progettata appositamente per contenere gli ingombri ed essere così perfetta per essere installata anche in case di ridotte dimensioni.

Il dissipatore proprietario appare ben realizzato e, nonostante la compattezza, è stato perfettamente in grado di offrire prestazioni davvero lodevoli. Nonostante svariate ore di utilizzo per i test ed altrettante in cui, lo ammettiamo, ci siamo divertiti a giocare, ha sempre garantito temperature basse e massima silenziosità. Anche in regime di overclock daily ha avuto un comportamento egregio, non facendo avvertire minimamente la differenza tra frequenze operative di base ed overclock.

I test hanno restituito risultati che hanno confermato le nostre aspettative, prestazioni elevate ed una grande stabilità di funzionamento. La vga a nostra disposizione ha raggiunto stabilmente le frequenze di 1.146 MHz sulla GPU (Boost di 1.241MHz) e di 7.008MHz sulle memorie GDDR5, valori ben al di sopra delle specifiche dei componenti utilizzati.

In tale condizione abbiamo utilizzato in via precauzionale le ventole al massimo della loro velocità, ovvero al 74%, ma vi possiamo assicurare, avendolo testato, che il sistema dissipante è talmente efficiente che anche a queste frequenze svolge il proprio compito con le ventole in auto senza problemi. Chiaramente stiamo parlando di overclock massimo che sconsigliamo per regimi di funzionamento daily. Non possiamo che definirci pienamente soddisfatti del comportamento della ZOTAC GTX 650 Ti Boost 2GB.

La scheda video è disponibile, sul mercato italiano, ad un prezzo medio di circa 155€ IVA compresa, cifra pienamente giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle performance velocistiche offerte da questo prodotto.


Pro:


  • Layout generale della scheda ordinato e pulito;
  • Buone prestazioni complessive;
  • Componentistica discreta utilizzata di ottima qualità;
  • Dissipatore proprietario con prestazioni ottime;
  • Ingombro ridotto rispetto alla soluzione reference NVIDIA;
  • Elevata stabilità durante lunghe sessioni di test e gaming;
  • Ottima silenziosità;
  • Ottime tecnologie supportate;
  • Ottimo comportamento in overclock;
  • Consumi contenuti.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia Zotac_logoper il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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