Con la loro versatilità e rapidità nel montaggio e nell’utilizzo, i sistemi a liquido di tipo AiO stanno sempre più spopolando nel mercato mondiale, in varie dimensioni di radiatore e colorazioni, ma ciò che li accomuna è un semplice sistema pronto all’uso, senza manutenzione e dalle più che buone prestazioni. Antec da tempo ci stupisce con le sue realizzazioni di All-in-One e siamo sicuri che con questa nuova linea di prodotti Mercury, disponibile nella variante con radiatori da 120, 240 e 360mm, saprà fare altrettanto. Durante la recensione di oggi analizzeremo il nuovo Mercury 240, un dissipatore a liquido a doppia ventola realizzato da Antec per andare a competere nel segmento dei dissipatori All-in-One più economici. Questo modello abbandona gli ormai sempre più diffusi LED RGB per una colorazione statica delle ventole e variabile in base alla temperatura per il waterblock. Il prezzo aggressivo e l’elevata qualità costruttiva lo rendono senza dubbio un prodotto molto valido e competitivo. Vi auguriamo una piacevole lettura del nostro articolo.
Antec Mercury 240: AiO prestante e competitivo! – Recensione di Andrea Franchitti | Il_Metallurgico – Voto: 5/5
Antec è il marchio globale leader nei componenti e accessori per i mercati dell’aggiornamento PC e del “fai-da-te” (DIY, o Do It Yourself, in inglese).
Fondata nel 1986, Antec è considerata pioniera in questo ambito e ha sempre mantenuto la posizione di leader di mercato. Antec ha ottenuto grandi risultati nel canale di distribuzione, rispondendo alle esigenze di costruttori di sistemi di qualità, VAR e integratori.
L’offerta di Antec comprende un’ampia gamma di soluzioni, come l’avanzata Performance One Series, l’economica New Solution Series, prodotti di aggiornamento per server progettati per le necessità di tutti i mercati workstation e server.
L’offerta Antec include anche alimentatori come la serie True Power Quattro ed EarthWatts, l’unità di alimentazione elettrica (PSU) più ecologica ell’azienda; e NeoPower, per un computing silenzioso e affidabile.
I PC gamer sono consumatori molto esigenti di componenti altamente perforanti ed è per questo che molti prodotti Antec sono a loro dedicati, come il Nine Hundred, il riferimenti per i case destinati ai giocatori. Inoltre, Antec offre accessori per computer costituiti da diversi prodotti originali, tra cui le Ventole LED brevettate e le soluzioni di Notebook Cooling.
Antec ha sede a Fremont, California, con uffici a Rotterdam, Paesi Bassi, Germania, Cina e Taiwan. I prodotti Antec sono venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo.
In questa pagina potete trovare una descrizione del grande impegno profuso da Antec per la salvaguardia dell’ambiente. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale Antec.
[nextpage title=”Confezione e bundle”]
Il nuovo Antec Mercury 240 è racchiuso in una scatola di medie dimensioni, molto simile a quelle degli alimentatori e di altri dissipatori a liquido All-in-One.
Frontalmente troviamo una grande foto del dissipatore in azione, con ventole e pompa illuminate.
Sul retro invece sono descritte le caratteristiche tecniche del prodotto in diverse lingue.
Sugli altri lati non troviamo alcuna informazione particolare.
Aperta la confezione, al di sotto di un inserto in spugna protettiva, troviamo il dissipatore, le ventole, tutto l’occorrente per il montaggio e il manuale.
Il manuale è realizzato molto bene con grandi immagini facilmente interpretabili, le quali guideranno anche l’utente meno esperto nel montaggio del nuovo Antec Mercury 240 in ogni piattaforma AMD o Intel disponibile.
Tutto l’occorrente per il montaggio è diviso in pratiche bustine, ciascuna etichettata con la descrizione del contenuto. Tutto rimane ben organizzato e i singoli componenti facilmente distinguibili.
Antec non si è quindi smentita per quanto riguarda la qualità dei propri prodotti, notando inoltre che, per quanto riguarda la minuteria ed altri componenti, siano stati imbustati ed etichettati in base alla loro finalità di utilizzo, specificando e separando quindi il necessario per l’installazione su socket Intel da quello per AMD.
Siamo pronti per andare ad analizzare nel dettaglio le caratteristiche tecniche e le particolarità del nuovo Antec Mercury 240.
[nextpage title=”Caratteristiche tecniche e features”]
Il nuovo Antec Mercury 240 offre una pompa con rotore trifase in grafite che permette un funzionamento estremamente silenzioso senza mettere in secondo piano le prestazioni.
La pompa garantisce inoltre una portata di ben 3.5 litri al minuto per garantire prestazioni anche quando porteremo il nostro processore al suo limite.
Le ventole possiedono ben 30 LED posizionati sulla cornice circolare della ventola, in modo tale da ottenere un’illuminazione estremamente uniforme e brillante.
Il radiatore ha una densità di 16 FPI (Fins Per Inch, lamelle per pollice), valore elevato che garantisce di massimizzare le prestazioni di scambio termico senza però bloccare eccessivamente il passaggio dell’aria.
I LED posizionati nel waterblock variano colore in base alla temperatura: se il processore è sotto i 35 °C il colore sarà blu, se invece sarà tra i 36 e i 40 gradi sarà verde, mentre se sarà sopra i 41 °C questo sarà rosso. Riassumiamo ora le principali specifiche tecniche dettagliate del nuovo Antec Mercury 240.
Le caratteristiche tecniche dichiarate rispecchiano in pieno la volontà del produttore, nel voler realizzare un dissipatore silenzioso e prestante. Nel corso della nostra recensione analizzeremo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici Antec hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web del prodotto al seguente link .Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la soluzione Mercury 240.
[nextpage title=”Uno sguardo da vicino”]
Il nuovo Antec Mercury 240 è caratterizzato da un classico waterblock cilindrico, sopra al quale è posizionata la pompa che permette la circolazione del liquido.
Tutto il complesso è rivestito da una copertura in gomma bianca, la quale permette di diminuire il rumore generato dalla pompa.
La parte superiore si illumina dei colori precedentemente menzionati (blu, verde o rosso) e mostra il logo Antec al centro. Il design risulta tutto sommato sobrio, permettendo di far risaltare maggiormente l’illuminazione del dissipatore e dei LED del case se presenti.
Dal lato escono i due tubi che portano il liquido al radiatore. Questi sono realizzati in PTFE (politetrafluoroetilene), conosciuto comunemente con il nome commerciale di Teflon, e rivestiti da una guaina in nylon intrecciato.
Il tutto risulta estremamente flessibile e facile da posizionare: non avremo quindi alcuna difficoltà nella fase di montaggio nel case. Le giunzioni dei tubi sono robuste e non sembrano cedere facilmente anche ad eventuali strattoni accidentali.
Il radiatore presenta un design squadrato, molto semplice ma non per questo meno efficace. Inoltre, grazie ai passanti per le viti su entrambi i lati è possibile montare fino a 4 ventole. Su di un lato troviamo anche un’etichetta gialla che ci ricorda di pulire regolarmente il dissipatore per garantire un funzionamento ottimale.
L’Antec Mercury 240 risulta un dissipatore ben costruito e realizzato con precisione. Non sono state riscontrate imperfezioni o residui di lavorazione nei vari componenti.
[nextpage title=”Ventole in dotazione”]
Le ventole fornite in dotazione non hanno un modello specifico, infatti non sono acquistabili separatamente. Queste sono realizzate con un particolare telaio sagomato, che accomoda quattro gommini bianchi per lato, e un insieme di LED posizionato lungo tutta la circonferenza.
La luce proveniente dai LED viene diffusa attraverso un inserto in plastica bianca semitrasparente.
Le pale sono realizzate in plastica semitrasparente e hanno una particolare forma aerodinamica. Non sappiamo come mai Antec abbia scelto questa particolare forma poiché sul sito non sono presenti informazioni a riguardo.
Il cavo di collegamento a 4 pin è rivestito da una guaina in nylon intrecciato, bloccata alle estremità da due guaine termorestringenti.
Il cavo di collegamento è quindi totalmente nero, senza alcun cavo colorato visibile.
I materiali utilizzati per la realizzazione di queste ventole sono di buona fattura: la ventola infatti non flette eccessivamente e il tutto è curato nei dettagli.
[nextpage title=”Sistema di montaggio”]
Il sistema di montaggio dell’Antec Mercury M240 è stato già riscontrato su altri dissipatori: viene fornita una piastra da posizionare sul retro della scheda madre e su cui avvitare il waterblock dalla parte frontale.
Per prima cosa dovremo montare tutti i componenti alla placca di plastica in base al nostro socket.
Successivamente andremo ad avvitare i supporti metallici adatti alla nostra configurazione direttamente sui lati del waterblock.
Prima di concludere bisognerà montare le ventole al radiatore. Lasciamo i cavi delle ventole vicini così da poter eseguire un cablaggio pratico e veloce.
Non ci resta che montare all’interno del PC il radiatore e il waterblock alla placca posizionata sul retro della scheda madre.
Non dimentichiamoci di collegare i cavi delle ventole e della pompa ai rispettivi connettori di scheda madre e alimentatore.
L’impronta lasciata dalla pasta termica non è perfettamente omogenea, ma copre comunque la maggior parte della superficie del processore. Ricordiamo che i core fisici sono posizionati al centro, mentre sui margini non sono posizionati componenti che sviluppano calore. Non vediamo comunque altre imperfezioni.
[nextpage title=”Illuminazione LED”]
L’illuminazione a LED è data dal waterblock e dalle ventole, dove si forma un piacevole design in corrispondenza della circonferenza tracciata dalle pale.
Il waterblock è caratterizzato da una parte superiore in plastica bianca semitrasparente, che diffonde la luce proveniente dai LED sottostanti. Come visto in precedenza la luce varia in base alla temperatura della CPU: blu al di sotto dei 35 °C, verde tra 36 e 40 °C e rossa oltre 41 °C.
Durante la fase di test questi colori non rappresentavano l’attuale temperatura del processore. Crediamo che il sensore di temperatura sia posizionato all’interno del waterblock o in prossimità, dove la temperatura rimane appena al di sotto di quella della CPU stessa.
Le ventole offrono una piacevole illuminazione blu grazie ai LED posti sulla circonferenza. La luce si diffonde grazie agli inserti in plastica visti precedentemente e riescono ad illuminare la sezione superiore del case con facilità. Purtroppo, come per il waterblock, non è possibile scegliere il proprio colore preferito.
[nextpage title=”Sistema di prova e metodologia di test”]
Per testare il nuovo Antec Mercury 240 abbiamo utilizzato la configurazione che trovate riportata nella tabella che segue:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. Come pasta termo-conduttiva abbiamo usato quella preapplicata di default.
Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance del nuovo Antec Mercury 240. Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli di overclock del processore, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:
- Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.4 GHz, memorie impostate a 1600MHz con latenze pari a 11-11-30-1T;
- Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.5 GHz, memorie impostate a 1600MHz con latenze pari a 11-11-11-30-1T.
Durate i nostri test la temperatura ambiente misurata è stata di circa 26 °C. Di seguito vi riportiamo le applicazioni interessate dai nostri test.
Stress e monitoraggio temperatura CPU
- Prime95 V. 26.6;
- HW Monitor 1.40.0.
Il test con il software Prime95 ha avuto la durata di 15 minuti per ogni sessione di prova. La ventola è stata regolata con una percentuale di rotazione che varia come segue: 25%, 50%, 75% e 100%.
Impatto acustico delle ventole
Per misurare l’impatto acustico, abbiamo utilizzato un Fonometro professionale PCE-999 posizionato ad una distanza di circa 60, 30 e 15 cm. Ricordiamo che i decibel non hanno un andamento lineare ma logaritmico: ad esempio, la differenza di 10 dB tra 100 e 110 dB è qualitativamente maggiore della differenza di dB tra 50 e 60 dB. Il rumore della ventola è stato rilevato impostando una percentuale di rotazione della stessa che varia come segue: 20%, 30%, 40%, 50%, 60%, 70%, 80% e 90%.
[nextpage title=”Strumentazione utilizzata”]
Di seguito andiamo ad illustrare la strumentazione utilizzata.
Misurazione delle temperature
Per il rilevamento delle temperature ci siamo avvalsi di software scaricabili gratuitamente da internet, come RealTemp e CPUID Hardware monitor. Per poter rilevare le temperature dei componenti che non possono essere letti da tali software, useremo un termometro ad infrarossi con puntamento Laser PCE-777.
NOTA DELLA REDAZIONE: Pur consapevoli che un rilevamento di tipo software sia quantomeno inadatto a fornire dati certi ed inconfutabili, a causa delle numerose variabili che possono condizionare il rilevamento stesso, come per esempio il mal funzionamento del sensore sulla scheda madre, oppure un errato settaggio del software di rilevamento, al momento riteniamo che tale sistema sia comunque quantomeno ripetibile da parte degli utenti finali del prodotto recensito.
Misurazione della rumorosità
Per il rilevamento della rumorosità durante il funzionamento di ventole e dissipatori abbiamo scelto di usare strumentazione professionale a marca PCE, e nello specifico il fonometro Professionale PCE-999.
Non ci resta che analizzare i risultati ottenuti.
[nextpage title=”Stress e monitoraggio temperatura”]
Stress Test Prime 95
Il test con il software Prime95 ha avuto la durata di 15 minuti per ogni sessione di prova. Non è stata utilizzata nessuna ventola aggiuntiva o modifica alle impostazioni automatiche per la gestione delle ventole del dissipatore della CPU. Abbiamo deciso di non impostare le ventole al 100% manualmente per verificare sul campo il comportamento delle varie soluzioni di dissipazione così come un utente se le troverebbe di fronte dopo una semplice installazione.
Prime95 è diventato negli ultimi anni un software molto popolare tra gli appassionati di pc e overclocker perchè viene utilizzato come un software di test per la stabilità. Comprende un “Torture Test” progettato specificatamente per il test dei sottosistemi PC per gli errori, al fine di contribuire a garantire il corretto funzionamento di Prime95 su quel sistema. Questo è importante perché ogni iterazione del Lucas-Lehmer dipende da quello precedente e se la ripetizione non è corretta non sarà corretto il risultato del test sui numeri primari.
La caratteristica dello stress-test in Prime95 è che può essere configurato per testare meglio i vari componenti del computer cambiando la dimensione della trasformata rapida di Fourier (FFT). Tre set di configurazioni predefinite sono disponibili: FFT Small, In-place FFT e Blend. Le modalità FFT Small e In-place FFT servono soprattutto per testare la FPU e la cache della CPU, mentre la modalità Blend effettua tutti i test, compresa la memoria.
Su un sistema assolutamente stabile, Prime95 dovrebbe essere in grado di girare a tempo indeterminato. Se si verifica un errore il test viene bloccato e questo indica che il sistema potrebbe essere instabile. Usiamo il condizionale perchè non è detto che un sistema stabile in Prime95 lo sia in qualsiasi campo di utilizzo e viceversa.
Questo perché Prime95 è progettato per stressare la CPU con un intenso carico di lavoro e per fermarsi quando incontra anche un solo piccolo errore, mentre la maggior parte delle applicazioni che non stressano la CPU ai livelli di Prime95 continueranno a funzionare a meno che non incontrino un errore fatale.
Nelle tabelle che seguono vengono riportate le temperature rilevate sia in idle sia in full load (stress). La temperatura ambientale rilevata durante i test è di circa 27°C. Le configurazioni usate sono quelle di default e di overclock. La temperatura indicata, vista la lieve differenza rilevata tra i core della CPU, rappresenta la media delle letture.
Test con CPU a default
Test con CPU in overclock
Il nuovo Antec Mercury 240 è un buon dissipatore dalle prestazioni soddisfacenti, capace di tenere a bada anche il nostro Intel Core i7 2600K con overclock elevato. Le temperature con frequenza standard sono più che ottime, mentre sono accettabili nel caso in cui abbiamo eseguito i test con CPU a 4.5 GHz. In questo frangente consigliamo di massimizzare la velocità della ventola per evitare di andare verso temperature meno adatte ad un utilizzo di tutti i giorni.
[nextpage title=”Impatto acustico – Rumorosità”]
Il test di rumorosità è uno dei più difficili da effettuare, perché durante la fase di test qualsiasi rumore, anche minimo, può far balzare il grafico verso l’alto, di fatto invalidando il lavoro effettuato e costringendoci a ripetere il test dall’inizio.
Per questo motivo, non disponendo purtroppo di una camera anecoica, ci siamo veduti costretti ad aspettare le tarde ore notturne per poter effettuare i nostri test in tutta tranquillità e con rumore ambientale il più basso e costante possibile. Lo strumento utilizzato, il fonometro professionale PCE-999, è molto sensibile al rumore ambientale.
Da questo valore, tipico di qualsiasi ambiente domestico, è necessario partire per poter analizzare la rumorosità del complesso dissipatore/ventole. Tali condizioni sono ovviamente irripetibili in ambito domestico, e sinceramente lasciano, a chi acquista il dissipatore, una idea non del tutto reale delle reali prestazioni.
Un valido articolo in inglese spiega molto bene cosa sia il rumore e come questo influenzi il il normale utilizzo del pc. L’articolo lo troverete qui. Nella tabella che segue vengono riportate le rilevazioni fatte con il fonometro PCE-999.
Di seguito il grafico con le rilevazioni del rumore generato dalle ventole ad una distanza di 60, 30 e 15 cm in rapporto alla percentuale di rotazione della stessa.
Il Mercury 240 presenta una pompa che produce una quantità di rumore appena percettibile. Le ventole in ogni caso non producono una quantità eccessiva di rumore, rimanendo entro valori accettabili. Nel complesso, l’All-in-One di Antec, ad una distanza di utilizzo di 60 cm, ovvero la classica presente in una normale postazione PC, è in grado di restituire una rumorosità è più che accettabile.
[nextpage title=”Conclusioni”]
Il nuovo Antec Mercury 240 è un dissipatore a liquido che offre un’ottima qualità costruttiva ad un prezzo decisamente vantaggioso. Tutti i componenti risultano solidi e ben realizzati, senza segni di cedimento o giochi particolari. Il sistema di montaggio risulta semplice e non richiede particolari conoscenze tecniche. Consigliamo anche ai più esperti di consultare comunque il manuale utente per seguire correttamente le indicazioni di Antec.
Le prestazioni del Mercury 240 sono sicuramente più che buone per la fascia di prezzo a cui appartiene, garantendo temperature sotto controllo anche nel caso di overclock spinti. L’All-in-One di Antec, ad una distanza di utilizzo di 60 cm, ovvero la classica presente in una normale postazione PC, è in grado di restituire una rumorosità è più che accettabile.
Il nuovo Antec Mercury 240 si trova facilmente ad un prezzo di € 84,99, più basso rispetto alla maggior parte di dissipatori a liquido con doppia ventola che si trovano ormai ben al di sopra dei 100 €. Le caratteristiche tecniche non sono uniche nel suo genere, ma l’azienda si è impegnata ad offrire un prodotto affidabile ad un prezzo giusto. Purtroppo non troviamo caratteristiche come i LED RGB, i quali vengono offerti nel modello Mercury 240 RGB proposto ad un prezzo più elevato.
Pro:
- Ottima qualità costruttiva;
- Prestazioni più che buone;
- Facilità di utilizzo;
- Rapporto qualità/prezzo vantaggioso.
Contro:
- Pompa che produce una quantità di rumore leggermente percettibile.
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Si ringrazia per il campione fornitoci.
Andrea F. Franchitti – Il_Metallurgico – Staff di HW Legend