Arctic Liquid Freezer 240: performance elevate con il massimo silenzio!

Arctic_Liquid_Freezer_240Nella giornata di oggi andremo ad analizzare in maniera dettagliata il nuovo Liquid Freezer 240. Stiamo parlando di un potente ed elegante dissipatore di tipo All-in-One, prodotto dalla nota azienda Arctic, ma d chiarai impronta Asetek. Come top di gamma, questo prodotto è stato studiato per ottenere le migliori performance disponibili, grazie all’adozione di un grande radiatore da 240mm, in grado di dissipare velocemente grandi quantità di calore. Il Liquid Freezer 240 è caratterizzato inoltre da una configurazione push-pull di serie formata da 4 potenti ventole Arctic F12 PWM da 120mm e da una pompa ad alte prestazioni con tecnologia Micro channels, in grado di raffreddare degnamente i bollenti spiriti delle nuove CPU sino ad un TDP massimo di 300WArctic ha già dimostrato di saper fare degli ottimi dissipatori ad aria, quindi siamo convinti che con questa prima gamma di sistemi All-in-One, rispettivamente dotati di radiatore da 120 e 240mm, non deluderà le nostre aspettative. Non possiamo che augurarvi una buona lettura del nostro articolo!

Arctic Liquid Freezer 240: performance elevate con il massimo silenzio! – Recensione di Edgardo Bussetti | DialogiK – Voto: 5/5


Introduzione:


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Arctic è un’azienda Svizzera nata nel 2001 che produce componenti per computer, diventata nel tempo celebre per le sue soluzioni di raffreddamento all’avanguardia. Da qualche anno produce anche PC, case sotto il brand di Silentium ed alimentatori ad alta efficienza di dissipazione sotto il brand fusion.

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Nel 2010 ha cambiato nome e logo e da Artic Cooling è passata ad Artic, esplicitando la  volontà di diversificare la propria offerta di prodotti in altri segmenti di mercato oltre alle soluzioni di dissipazione. Proprio a partire dallo scorso anno infatti è entrata nel settore delle periferiche per Pc offrendo ai consumatori oltre alle classiche tastiere e mouse per PC anche casse acustiche, cuffie sonore e batterie ricaricabili.

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Arctic, grazie alle politiche della compagnia riguardo la protezione dell’ambiente per un mondo più eco-sostenibile, punta sempre ad un modo di vedere efficienza ed innovazione di un prodotto pensando “verde”, cioè riducendo il più possibile l’impatto ambientale che si ha nella produzione risparmiando energia, minimizzando gli sprechi riducendo di conseguenza le emissioni di CO2.

Proprio per questo motivo tutti i prodotti vengono spediti utilizzando materiale di imballo riciclato con minor plastiche possibili. Nel 2014, ARCTIC si è dedicata al progetto Wastewater Treatment in Thailandia.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale Arctic.

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Confezione e Bundle:


Il nuovo dissipatore a liquido “AiOArctic Liquid Freezer 240 è racchiuso in una pratica confezione di cartone dominata dai colori bianco/blu in grado di conferire uno stile elegante e sobrio.

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La scatola adotta cartone di buona qualità, caratterizzato da un’alta resistenza allo schiacciamento che consente di protegge il prodotto da eventuali urti accidentali. Sulla parte frontale troviamo oltre al logo della ditta, al nome del prodotto, il QR Code (che permette di visualizzare i dettagli tramite l’apposita app per smartphone), una foto panoramica del prodotto, davvero molto bella da vedere.

Il trasporto, anche senza la presenza delle classiche maniglie laterali, risulta facile, visto le sue ridotte dimensioni d’ingombro. La confezione ha un look molto accattivante, in grado di attirare immediatamente l’attenzione del consumatore finale.

Le scritte nere, ben si sposano con lo sfondo bianco, andando di fatto a creare una visione d’insieme ben bilanciata e di forte impatto visivo. Arctic ha senza dubbio svolto un lavoro eccellente che darà pieno appagamento al nostri sensi.

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Sulla parte laterale sinistra troviamo una tabella riassuntiva delle specifiche tecniche del prodotto. Alla sua destro, elencate in maniera precisa, sono presenti le caratteristiche speciali del cooler in lingua Tedesca, Spagnola e Ceca. Peccato manchi la lingua Italiana.

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Il lato destro presenta un exploit tecnico della ventola proprietaria F12 PWM da 120mm con tecnologia FDB (Fluid Dinamic Bearing), un ordinato elenco di cui si compone il bundle, ed un secondo QR Code che consente di contattare il supporto tecnico Arctic in caso di necessità.

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La parte posteriore della scatola, riprende la stessa tonalità di colori presenti nella parte frontale, creando una continuità visiva molto gradevole alla vista. Su di essa possiamo chiaramente scorgere le principali features che contraddistinguono il dissipatore AiO.

Il Liquid Freezer 240 è caratterizzato inoltre da una configurazione push-pull di serie formata da 4 potenti ventole Arctic F12 PWM da 120mm e da una pompa ad alte prestazioni con tecnologia Micro channels, in grado di raffreddare degnamente i bollenti spiriti delle attuali e future CPU sino ad una massimo di 300W. Interessate inoltre la presenza di un grafico comparativo con gli All-in-One Cooler Master Nepton 240V e Corsair H105, in relazione al processore Intel Core i7-5930K.

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La parte superiore ed inferiore della confezione risultano esteticamente molto simili, infatti la colorazione blu e le scritte in bianco, donano una sobria armonia e un look semplice e pulito. Le scritte si leggono decisamente bene ed aiutano il consumatore finale a non stancare la vista.

Di rilevante importanza risulta la presenza del logo “Carbon Neutral”, un’iniziativa dell’azienda atta a rispettare l’ambiente riducendo il quantitativo di plastica all’interno delle confezioni e limitando le dimensioni fisiche del packaging, al fine di diminuire sensibilmente la produzione di CO2. Arctic tiene particolarmente al tema della salvaguardia ambientale e pertanto desidera sensibilizzare l’utente finale su questa tematica importante.

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Tra le certificazioni conformi alle attuali norme Europee spicca la dicitura RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive), che impone alcune restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche e CE, in vigore dal 1993. Tale marchio indica la conformità a tutti gli obblighi che incombono sui fabbricanti (o importatori) in merito ai loro prodotti (o a quelli immessi sul mercato sotto la propria responsabilità) in virtù delle Direttive Comunitarie, consentendo la libera commercializzazione dei prodotti marcati entro il mercato europeo.

Arctic non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta funzionale e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto. In questa maniera l’utente finale saprà cosa sta comprando.

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L’apertura della confezione risulta molto semplice. In pochi secondi ci troveremo di fronte al bundle presente in dotazione. La distribuzione dei componenti è finalizzata ad ottimizzare al massimo lo spazio disponibile, nonché a garantire al contempo il minimo spostamento durante il trasporto.

La cura della distribuzione di ogni componente denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto verso il consumatore finale. Riteniamo che sia praticamente impossibile incappare in qualche componente danneggiato per causa di un trasporto movimentato. Il bundle è così composto:


  • Liquid Freezer 240;
  • Backplate per Intel LGA 115x;
  • 4 fascette in plastica per i cavi;
  • 8 viti per le ventole;
  • 4 ventole Arctic F12 PWM da 120mm;
  • Distanziali in metallo per ventole;
  • 4 standoff Intel 115x;
  • 4 standoff Intel 2011;
  • 4 standoff AMD;
  • Anello di ritenzione Intel;
  • Manuale d’istruzione;
  • Anello di ritenzione AMD;
  • 4 dadi filettati;
  • 1 bustina di pasta termica Arctic MX-4.

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Osservando con attenzione i componenti, possiamo notare come l’azienda, abbia riposto particolare attenzione alla qualità dei materiali utilizzati. Questi infatti risultando resistenti a torsioni, piegamenti ed in generale ad un utilizzo prolungato e intensivo nel tempo. Arctic non si è quindi smentita per quanto riguarda la qualità dei propri prodotti.

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Il manuale d’istruzione risulta curato e comprensivo di facili ed intuitive illustrazioni. Le istruzioni di montaggio sui socket Intel sono separate da quelle per i socket AMD.

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Per la prima volta, e vale la pena sottolinearlo, troviamo in un kit AiO ben 4 ventole per la configurazione di tipo push’n’pull. L’utente finale potrà pertanto scegliere se realizzare un push-pull in immissione o estrazione e/o scegliere se adoperare tutte o solo due ventole.

Arctic non si è quindi smentita per quanto riguarda la qualità dei propri prodotti. Ora siamo pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche e le features del Liquid Freezer 240.

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Specifiche tecniche e features:


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Il Liquid Freezer 240 è un dissipatore a liquido di tipo all-in-one che comprende in un singolo componente waterblock, pompa, tubi, serbatoio e radiatore. Attualmente Arctic dispone sul mercato di due versioni denominate Liquid Freezer 120 e Liquid Freezer 240.

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Il modello di punta, dotato di radiatore da 240mm è il primo All-in-One ad oggi ad includere una configurazione push-pull di 4 ventole PWM, in grado di raffreddare degnamente le CPU con un TDP massimo di 300W. La versione da 120mm invece dispone di un radiatore con spessore da ben 49mm e due ventole da 120mm, in grado di dissipare un TDP massimo di 250W.

Il Liquid Freezer 240 fornisce elevate prestazioni di raffreddamento per la CPU tipiche di un sistema a liquido, offrendo al contempo un’estrema facilità e rapidità di installazione. Questo sistema è completamente assemblato in fabbrica, non necessita di operazioni di montaggio o di riempimento del liquido al suo interno.

Il kit è perfettamente sigillato, a garanzia della tenuta dell’impianto e dell’assoluta mancanza di manutenzione da parte dell’utente finale. Riassumiamo nella tabelle che segue le sue principali specifiche tecniche.

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Le caratteristiche tecniche dichiarate da Arctic, rispecchiano in pieno la volontà del produttore, nel voler realizzare un dissipatore silenzioso e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali lo rendono un prodotto ad oggi unico nel suo genere. Riassumiamo nella tabella che segue, le principali features presenti nel modello Liquid Freezer 240.

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Le ventole utilizzate nel Liquid Freezer 240 sono delle Arctic F12 PWM da 120mm con tecnologia FDB (Fluid Dinamic Bearing) e caratterizzate da un consumo contenuto grazie al rotore di nuova generazione utilizzato. Il sistema di ritenzione è in grado di assicurare la piena compatibilità con tutte le schede madri presenti sul mercato, sia Intel che AMD, ed una installazione semplice e affidabile.

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La lunghezza dei tubi di ben 326mm, risulta idonea per poter scegliere la posizione migliore in base alla configurazione del cabinet che deve ospitarlo. I tubi in morbida plastica nera presentano una sezione esterna di 10.6mm e interna di 6.0mm. La differenza tra le due sezioni, denominata wall thickness e pari a 4.6mm. Questo utile accorgimento conferisce al tubo una resistenza ottimamente a torsioni, tagli e eventuali perdite. Inoltre assicura una portata e pressione del liquido refrigerante verso il water block della CPU, sempre costante ed ottimale.

La pompa è contenuta nel waterblock e costituisce un corpo unico dalle dimensioni di 82 x 82 x 40mm. Tale soluzione lasciar libera ed ordinata la zona della CPU e consente di poter installare RAM anche con profilo alto. La pompa dai consumi ridotti di soli 2 watt, non sacrifica l’efficienza di dissipazione, anche grazie alla tecnologia Micro channels che prevede dei microsolchi nella parte interna della placca di raffreddamento. La cover del waterblock è in materiale plastico realizzato con macchine CNC e presenta il logo Arctic stampato su di esso.

La tecnologia PST permette di monitorare ed aggiustare la velocità delle ventole in funzione della temperatura prodotta dalla CPU. Le features dichiarate da Arctic, rappresentano in pieno le potenzialità e le capacità del team di sviluppatori ed ingegneri su cui l’azienda fa fede da anni. Arctic punta sempre all’eleganza e al design minimal per focalizzarsi sull’innovazione e sulle tecnologie. Come tutti i kit a liquido a ciclo chiuso, anche il Liquid Freezer 240 deve essere sostituito in blocco in caso di rotture o guasti di un singolo componente.

Nei prossimi capitoli della recensione andremo ed analizzare più a fondo determinate caratteristiche e tecnologie adottate da Arctic. Ulteriori informazioni sono presenti sul sito dell’azienda. Ora possiamo andare ad osservare da vicino il Liquid Freezer 240 di Arctic.

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Uno sguardo da vicino – Parte Prima:


Il Liquid Freezer 240 non differisce molto rispetto agli altri sistemi All-in-One attualmente in commercio. Dotato da una pompa rotonda ad alte prestazioni e consumo energetico ridotto, nonché da un radiatore da 240mm, questo kit punta senza dubbio alla fascia high-end nella sua categoria di mercato.

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Il design della cover è creato interamente su macchine CNC. Il materiale di cui si compone il waterblock è ABS, una plastica dalle ottime caratteristiche meccaniche. Il contrasto cromatico tra la parte opaca e quella lucida risulta molto gradevole alla vista. Molto bella risulta inoltre la scritta bianca Arctic. Le sue dimensioni sono di 82x82x40mm. Arctic sarà in grado di catturare immediatamente le attenzioni del consumatore finale, che ricercano un prodotto bello esteticamente e al contempo funzionale e prestante.

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Purtroppo non è presente nessun LED ad effetto breathing, che ci avrebbe fatto piacere poter ammirare, su un prodotto di fascia high-end.

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Il logo aziendale non presenta sbalzi né alcun tipo di finitura se non la sola colorazione bianca. La sua semplice stampa al laser è comunque di eccellente finitura, poiché non presenta difetti di alcun tipo.

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I due tubi (mandata e ritorno) sono in morbida gomma plastificata di colorazione nera. Il wall thickness di ben 4.6mm garantisce: maggiore resistenza all’usura del tempo, migliore resistenza ai tagli ed una eccellente pressione del liquido per massimizzarne al meglio la capacità di dissipazione.

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Il materiale utilizzato per la realizzazione dei tubi, riduce praticamente al minimo le “strozzature”, evitando di conseguenza il rischio di pericolose “strozzature”, che possono ridurre drasticamente le performance.

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Ogni tubo presenta una lunghezza di ben 326mm con una sezione esterna di 10mm. Il materiale impiegato è sicuramente di ottima fattura. Lo spessore interno inoltre assicura una buona quantità d’acqua, una perfetta tenuta e durata nel tempo.

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Nei punti di ingresso delle tubazioni al radiatore, sono installati dei collari di rinforzo in gomma, che evitano un possibile e disastroso distaccamento del tubi dal radiatore, con conseguente perdita del liquido refrigerante all’interno del PC.

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Nonostante il tipo di fissaggio possa sembrare troppo esiguo, abbiamo volutamente applicato una forza non indifferente per cercare di sfilare le tubazioni. Possiamo garantirvi è molto difficile sfilare i tubi dalla loro sede.

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Il radiatore da 240mm ha uno spessore di 38mm. Il materiale impiegato per la sua realizzazione è l’alluminio verniciato di nero. Le alette sono presenti in gran numero, infatti il radiatore è costituito da componenti ad alto FPI (numero di alette per pollice) che assicurano un maggiore ed efficiente scambio termico.

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Uno sguardo da vicino – Parte Seconda:


Le dimensioni del radiatore sono di 272mm x (D) 38mm x (H) 120mm (W). I radiatori FPI necessitano di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare interamente il fitto corpo di alette e di conseguenza smaltirne il calore prodotto. Nel caso decidiate di utilizzare ventole di terze parti consigliamo quindi di prendere modelli che garantiscono una pressione statica molto elevata.

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L’alloggiamento delle viti dispone dei classici fori standard tipici per radiatori. Vi consigliamo di non serrare in maniera troppo forte le ventole che andranno installate al fine di non rovinare il radiatore stesso.

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La parte principale di ogni All-in-One che si rispetti è il waterblock e la pompa, che di solito sono in un unico blocco e di conseguenza raggruppati insieme. Nel Liquid Freezer 240 avviene proprio questo. Il waterblock è costituito da una copertura in plastica nera, in parte con finitura satinata, per garantire una buona presa, in parte con finitura lucida.

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L’assemblaggio del waterblock risulta perfetto, infatti non troviamo sbavature o disallineamenti tra la parte superiore e quella inferiore. Questo denota l’ottima cura e attenzione che Arctic ripone dei confronti del consumatore finale.

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Il corpo waterblock-pompa ha una forma circolare. Su tutta la sua circonferenza è presente una leggere sagomatura che migliora l’impugnatura dell’intero blocco.

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L’ingresso delle tubazioni al gruppo pompa/waterblock è posto nella parte superiore. Essa risulta appositamente sagomata e nasconde parte dei tubi al suo interno. In questa maniera Arctic ha conferito al prodotto una buona pulizia visiva e un’ottimale facilità di posizionamento durante la sua installazione.

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Il Liquid Freezer 240 dispone di un singolo connettore 3 pin da 12V necessari all’alimentazione della pompa da 2W. Il connettore di color nero presenta uno sleeving tradizionale in gomma. L’eccellente foderatura del cavo impedisce nodi e aumenta la sua resistenza a tagli, sfregamenti, morsi di animali domestici e in generale a tutti i tipi di usura.

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Il blocco della pompa, situato poco sopra il waterblock non è possibile smontarlo. La copertura che la protegge è completamente sigillata al resto della struttura. Vi raccomandiamo di non cercare di forzare o aprire tale blocco, pena l’invalidazione della garanzia.

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La piastra di contatto con la CPU è realizzata in rame. Essa permette un’ottima distribuzione e conduzione del calore dal processore al liquido interno. La superficie della piastra non è lappata a specchio ma risulta comunque molto liscia nonostante siano visibili diverse linee di lavorazione con spazzolatura a pattern radiale esteso su tutta la superficie.

Sulla base del cooling non è presente il classico strato di pasta termica già pre-applicata. Tale operazione dovrà essere effettuata dall’utente finale, tramite la stesura della stessa. Ricordiamo che in dotazione è presente una bustina di pasta termica Arctic MX-4, sufficiente per circa 3 applicazioni.

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Il Liquid Freezer 240 adotta la tecnologia a Micro canali. All’interno del waterblock troviamo un cold plate in rame contraddistinto da sottili microalette tutte della stessa grandezza. Il jetplate adottato dall’azienda aumenta la pressione del liquido e provvede ad irradiare in maniera omogenea tutte le superfici a contatto con la CPU, al fine di garantire una dissipazione ben bilanciata ed equamente distribuita.

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Le otto viti che fissano la base al WB sono opportunamente incassate al fine di evitare contatti con l’HIS del processore.

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Ventola in dotazione e componenti di montaggio:


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Le ventole da 120mm fornite in bundle sono le Arctic F12 PWM PST. La scelta di fornire il kit con ben 4 ventole, consente la realizzazione di un sistema a liquido di tipo push’n’pull, il cui scopo è quello di massimizzare l’effetto della pressione statica in immissione ed estrazione. La colorazione interamente bianca dona al prodotto un aspetto molto elegante.

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La qualità costruttiva è eccellente con una flessione ridotta sull’asse diagonale. La resistenza dei materiali è molto buona e la sensazione generale è di ottima robustezza. Le dimensioni della ventola sono di 120x120x25 mm.

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Il layout delle pale presenta una linea irregolare, infatti esse partono da un profilo stretto nei pressi del rotore, per poi allungarsi fino al raggiungimento della massima estensione, in prossimità della cornice.

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Le nove pale sono molto robuste e realizzate con una plastica di ottima qualità. Sebbene non siano presenti accorgimenti particolari per massimizzare l’aerodinamica, il design a “vela” delle stesse sopperisce a tale mancanza, poiché permette una leggera flessione nella parte più esterna, garantendo di fatto minore turbolenza e maggiore pressione statica.

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I fori della ventola combaciano perfettamente con quelli presenti sul radiatore senza alcun problema, offrendo una facilità d’installazione esemplare.

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I quattro bracci rinforzanti sono anch’essi molto robusti, infatti abbiamo volontariamente esercitato una notevole pressione per testarne la loro resistenza. Il dislocamento disassato di questi bracci provvede ad eliminare le vibrazioni prodotte durante la rotazione e quindi evitare rumori indesiderati.

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Riportiamo di seguito le specifiche tecniche della ventola Arctic F12 PWM PST.

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A nostro avviso, le ventole risultano di buona qualità e dimensionate in maniera appropriata, al fine di garantire uno smaltimento veloce del calore. Esse dispongono di connettore PWM, in grado di muovere fino a 74.00 CFM. Il Liquid Freezer 240 è compatibile con i seguenti socket: Intel 2011(-3), 1150, 1151, 1155, 1156 e AMD AM2(+),AM3(+), FM1 e FM2(+). L’alimentazione della ventola Arctic F12 PWM PST è affidata alla tecnologia proprietaria PWM Sharing.

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Questa tecnologia utilizza un doppio connettore quattro pin (uno maschio ed uno femmina) per collegare in serie un numero “illimitato” di ventole. In questa maniera sarà possibile sincronizzare tutte le ventole su un singolo segnale di controllo per farle funzionare con la stessa velocità di rotazione.

Le ventole F12 PWM PST sono caratterizzate da un ottimo flusso d’aria ed una soglia di rumorosità altamente contenuta grazie all’utilizzo della tecnologia FDB (Fluid Dynamic Bearing).

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Come lo stesso nome ci indica, a differenza dei normali motori a cuscinetti, utilizza un liquido che ha la duplice funzione di lubrificare e far girare il l’albero motore all’interno della propria sede. Questa tecnologia sfrutta la rotazione dell’albero all’interno di un ambiente totalmente ermetico in grado di mantenerlo pulito da polveri e di evitare la fuoriuscita dell’olio.

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Il kit di montaggio comprende un backplate per socket AMD ed Intel, i moduli di ritenzione del waterblock, numerose tipologie di viti per il montaggio del kit sui vari socket, alcune rondelle di plastica, quattro fascette per il cablaggio dei cavi delle ventole, una bustina di pasta termica e dadi di serraggio del waterblock. Tutti questi accessori sono distribuiti in diverse bustine di cellophane con una etichetta che ne identifica l’uso sui vari socket.

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La pasta termica fornita in dotazione è proprietaria ed è la pluripremiata Arctic MX-4 presente in una bustina da 0.8g. L’Arctic MX-4 presenta eccezionali doti di trasferimento termico grazie al suo composto ibrido che, oltre ad essere elettricamente non conduttivo, presenta micro particelle in grado di penetrare in qualsiasi superficie porosa e garantire il massimo trasferimento termico tra l’ IHS e il dissipatore.

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Montaggio e Applicazione pasta termica – Parte Prima:


Installare il Liquid Freezer 240 è semplice e richiede poche operazioni. Il manuale per l’installazione lo potete consultare e scaricare direttamente dal seguente link. Dato che questo modello sfrutta un backplate, dovremo utilizzare l’apposita apertura presente sul case o rimuovere completamente la scheda nel caso il nostro cabinet non disponga di tale feature.

Prima del montaggio del waterblock e del backplate vi consigliamo di posizionare le ventole sul radiatore e decidere dove posizionarlo all’interno del vostro case. Nel nostro caso, abbiamo installato il radiatore, sulla parte superiore interna del top del case.

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La prima cosa da fare è quella di assicurare la prima coppia di ventole al radiatore. Per fare questa operazione dovrete usare le apposite viti fornite in bundle. Vi consigliamo di non serrare troppo forte le viti di modo da non incorrere in spiacevoli situazioni.

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Una volta posizionata e fissata la prima coppia di ventole in pull, possiamo bloccare il radiatore al cabinet con l’installazione delle altre due ventole.

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La configurazione push’n’pull in immissione dal top del cabinet, consente di prelevare aria fresca dall’esterno e portarla verso l’interno. Noi consigliamo di utilizzare questa soluzione in combinazione con altre due ventole in estrazione (nel caso il cabinet lo preveda) per ottimizzare ancora di più il ricircolo d’aria.

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Ora siamo pronti per collocare il corrispettivo anello all’interno degli spazi ricavati sul waterblock. Nel nostro caso, avendo utilizzato un socket Intel 2011, useremo lo standoff Intel 2011. La procedura che segue è valida per socket Intel 2011.

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L’operazione risulta semplice e veloce, basterà infatti posizionare il corrispettivo anello all’interno degli spazi ricavati sul waterblock ed effettuare una rotazione verso destra di pochi gradi, dopodiché sarà compito di una clip a molla bloccare saldamente la staffa alla struttura.

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I distanziali vanno appositamente avvitati nei fori presenti sulla gabbia di ritenzione del processore, perciò non è necessario stringere più del dovuto.

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Prima di procedere con il posizionamento del gruppo pompa/waterblock dobbiamo ricordarci di applicare la pasta termica Arctic MX-4 fornita in dotazione. La bustina non è forse la soluzione più comoda, tuttavia abbiamo deciso di spalmare la pasta termica sulla nostra CPU.

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Le tecniche di applicazione della pasta termo-conduttiva sono varie e variegate, ognuno ha il suo metodo preferito. Alcuni spalmano la pasta su tutta la superficie dell’IHS (Integrated Heat Spreader), altri la spalmano invece sulla base del dissipatore.

Altri ancora, applicano il famoso “chicco di riso” al centro dell’IHS e posizionano il dissipatore sopra la CPU, lasciando alla pressione che la staffa di aggancio applicherà al dissipatore sulla CPU di comprimere e spalmare adeguatamente il composto. A prescindere dal metodo che userete per stendere la pasta termo-conduttiva, non dimenticatevi di usarla.

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Montaggio e Applicazione pasta termica – Parte Seconda:


Siamo pronti a questo punto per ultimare la procedura di installazione, che verrà portata a termine, una volta fissato il waterblock tramite i 4 dadi filettati forniti a corredo.

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Il montaggio del waterblock/pompa risulta rapido e molto semplice. Come prima cosa dobbiamo avvicinare il waterblock al processore ed allinearlo ai fori dei distanziali. A questo punto non dobbiamo fare altro che avvitare alternativamente, con gli appositi dati filettati, i quattro angoli del nostro dissipatore e bloccarlo saldamente. Vi consigliamo di non esagerare troppo nel stringere. E’ molto importante dare la stessa calibrazione di stretta alle 4 viti di fissaggio, in modo da creare la stessa forza su tutti gli angoli.

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Il risultato finale è decisamente ordinato e di buon impatto visivo. Per finalizzare l’installazione dell’ Arctic Liquid Freezer 240 non ci resta che collegare il cavo di alimentazione della pompa e i rispettivi delle ventole alla scheda madre. Noi consigliamo di usare lo doppiatore presente sui cavi stessi delle Arctic F12 PWM PST. In questa maniera sarà possibile sfruttare in pieno la tecnologia proprietaria PWM Sharing.

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Come detto in precedenza il radiatore è costituito da componenti ad alto FPI (numero di alette per pollice) che assicurano un maggiore ed efficiente scambio termico. Questa tipologia di radiatori necessitano di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare interamente il fitto corpo di alette e di conseguenza smaltirne il calore prodotto.

Per questo motivo l’azienda ha deciso di includere nel bundle ben quattro ventole per la realizzazione del push’n’pull. Riassumiamo dunque in un breve elenco tutti i passi da compiere per l’installazione del Liquid Freezer 240. Riassumiamo dunque in un breve elenco tutti i passi da compiere per l’installazione del dissipatore AiO di Arctic sul per socket Intel 2011.

  • Utilizzate le viti in dotazione per installare il radiatore sul case;
  • Posizionare e fissare l’anello Intel all’interno degli spazi ricavati sul waterblock;
  • Avvitare i 4 distanziali nei fori presenti sulla gabbia di ritenzione della CPU; 
  • Spalmare la pasta termica sul processore;
  • Allineare il waterblock e fissarlo con gli appositi dadi;
  • Collegare il connettore delle ventole e della pompa alla scheda madre.

Prima di passare alla metodologia dei test, abbiamo provveduto a verificare l’impronta del dissipatore sulla CPU. Di seguito vi mostriamo le impronte che la pasta termica lascia sul IHS del processore e sul dissipatore Liquid Freezer 240.

Arctic_Liquid_Freezer_240_-_Montaggio_-_11

Abbiamo utilizzato la pasta termica argentata, fornita in dotazione dalla stessa azienda, ovvero la Arctic MX-4.

Arctic_Liquid_Freezer_240_-_Montaggio_-_10

Possiamo notare come la pasta termica si sia distribuita su tutto l’HIS del processore in maniera omogenea e pressoché perfetta. Inoltre non vi sono segni di sbavature, causate da un uso eccessivo di pasta termica. Questo ottimo risultato è da attribuire alla base che risulta perfettamente piana. Non possiamo che essere soddisfatti del risultato ottenuto. Ora siamo pronti per testare il Liquid Freezer 240.

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Sistema di prova e Metodologia di Test:


Per testare il Liquid Freezer 240, abbiamo utilizzato la configurazione che trovate riportata nella tabella che segue.

Configurazione_di_sistema

Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. Come pasta termo-conduttiva abbiamo usato quella presente del bundle, ovvero la Arctic MX-4.

Configurazione_di_sistema_-_1

Le prove sono state effettuate con lo scopo di analizzare le performance del Liquid Freezer 240. Per tale motivo abbiamo optato per un test su due livelli di performance già testati in precedenza, in modo da non incorrere in spiacevoli conseguenze.

  • Livello 1: processore a frequenza di default @ 3.3Ghz, memorie impostate a 2400Mhz con latenza di 15-15-15-36-2T;
  • Livello 2: processore in overclock alla frequenza di  4.75 Ghz, memorie a 2520Mhz con latenza pari a 17-19-19-40-2T.

Tutti i test e le misurazioni riguardanti l’impatto acustico, sono stati realizzati solo ed esclusivamente con le 4 ventole F12 PWM PST presenti in bundle in configurazione push-pull. Durante i nostri test, la temperatura ambiente misurata è stata pari a 18°. Di seguito le applicazioni usate durante i test.


Stress e monitoraggio temperatura CPU


  • Prime95 V. 26.6;
  • Real Temp V. 3.70.

Il test con il software Prime95 ha avuto la durata di 15 minuti per ogni sessione di prova. La ventola è stata regolata con una percentuale di rotazione che varia come segue: 30%, 50%, 70% e 100%.


Impatto acustico delle ventole


Per misurare l’impatto acustico, abbiamo utilizzato un fonometro professionale PCE-999 posizionato ad una distanza di circa 60, 30 e 15 cm. Il rumore della ventola è stato rilevato impostando una percentuale di rotazione che varia come segue: 30%, 50%, 70% e 100%.

Ricordiamo che i decibel non hanno un andamento lineare ma logaritmico: ad esempio, la differenza di 10 dB tra 100 e 110 dB è qualitativamente maggiore della differenza di dB tra 50 e 60 dB.

Diamo uno sguardo alla strumentazione utilizzata per i nostri test.

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Strumentazione utilizzata:


Di seguito andiamo ad illustrare la strumentazione utilizzata.


Misurazione delle temperature


Per il rilevamento delle temperature ci siamo avvalsi di software scaricabili gratuitamente da internet, come RealTemp e CPUID Hardware monitor. Per poter rilevare le temperature dei componenti che non possono essere letti da tali software, useremo un termometro ad infrarossi con puntamento Laser PCE-777.

pce_777


Caratteristiche_Tecniche_PCE-777


Tabella_4

NOTA DELLA REDAZIONE: Pur consapevoli che un rilevamento di tipo software sia quantomeno inadatto a fornire dati certi ed inconfutabili, a causa delle numerose variabili che possono condizionare il rilevamento stesso, come per esempio il mal funzionamento del sensore sulla scheda madre, oppure un errato settaggio del software di rilevamento, al momento riteniamo che tale sistema sia comunque quantomeno ripetibile da parte degli utenti finali del prodotto recensito.


Misurazione della rumorosità


Per il rilevamento della rumorosità durante il funzionamento di ventole e dissipatori abbiamo scelto di usare strumentazione professionale a marca PCE, e nello specifico il fonometro Professionale PCE-999.

fonometro-pce-999_12083_500


cARATT


Fonometro

Non ci resta che analizzare i risultati ottenuti.

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Stress e monitoraggio temperatura:


Stress Test Prime 95


Prime95 è diventato negli ultimi anni un software molto popolare tra gli appassionati di pc e overclocker perchè viene utilizzato come un software di test per la stabilità. Comprende un “Torture Test” progettato specificatamente per il test dei sottosistemi PC per gli errori, al fine di contribuire a garantire il corretto funzionamento di Prime95 su quel sistema. Questo è importante perché ogni iterazione del Lucas-Lehmer dipende da quello precedente e se la ripetizione non è corretta non sarà corretto il risultato del test sui numeri primari.

La caratteristica dello stress-test in Prime95 è che può essere configurato per testare meglio i vari componenti del computer cambiando la dimensione della trasformata rapida di Fourier (FFT). Tre set di configurazioni predefinite sono disponibili: FFT Small, In-place FFT e Blend. Le modalità FFT Small e In-place FFT servono soprattutto per testare la FPU e la cache della CPU, mentre la modalità Blend effettua tutti i test, compresa la memoria.

Su un sistema assolutamente stabile, Prime95 dovrebbe essere in grado di girare a tempo indeterminato. Se si verifica un errore il test viene bloccato e questo indica che il sistema potrebbe essere instabile. Usiamo il condizionale perché non è detto che un sistema stabile in Prime95 lo sia in qualsiasi campo di utilizzo e viceversa.

Questo perché Prime95 è progettato per stressare la CPU con un intenso carico di lavoro e per fermarsi quando incontra anche un solo piccolo errore, mentre la maggior parte delle applicazioni che non stressano la CPU ai livelli di Prime95 continueranno a funzionare a meno che non incontrino un errore fatale.

Nelle tabelle che seguono vengono riportate le temperature rilevate sia in idle sia in full load (stress). Le configurazioni usate sono quelle di default e di overclock. La temperatura indicata, vista la lieve differenza rilevata tra i core della CPU, rappresenta la media delle letture.


CPU default – 3300MHz – Push-pull 4 ventole F12 PWM PST


Temperature_Idle_-_Default

Temperature_Full_-_Default


CPU overclock – 4750MHz – Push-pull 4 ventole F12 PWM PST


Temperature_Idle_-_OC

Temperature_Full_-_OC

Il Liquid Freezer 240 si è dimostrato un sistema di raffreddamento a liquido di tipo “AiO” decisamente performante sotto ogni aspetto, sia nel caso di processori overcloccati che a frequenza standard. Sarà infatti possibile ottenere temperature valide anche con regimi di rotazione relativamente bassi, per un utilizzo del computer in tutta silenziosità.

La qualità e l’efficienza del cooling non lasciano molto spazio all’interpretazione; ci troviamo di fronte a un prodotto impeccabile sotto il punto di vista delle prestazioni.

I dati dimostrano e confermano le specifiche dichiarate dalla casa produttrice, ma noi siamo sicuri che possa tranquillamente raffreddare Overclock ben più estremi del nostro sistema, mantenendo le temperature al di sotto della soglia critica imposta da Intel.

Arctic ha progettato in maniera eccezionale questo dissipatore, capace di tenere a bada anche i processori più caldi. Ci riteniamo decisamente soddisfatti dei risultati ottenuti.

{jospagebreak_scroll title=Impatto acustico – Rumorosità:}


Impatto acustico – Rumorosità:


Il test di rumorosità è uno dei più difficili da effettuare, perché durante la fase di test qualsiasi rumore, anche minimo, può far balzare il grafico verso l’alto, di fatto invalidando il lavoro effettuato e costringendoci a ripetere il test dall’inizio.

Per questo motivo, non disponendo purtroppo di una camera anecoica, ci siamo veduti costretti ad aspettare le tarde ore notturne per poter effettuare i nostri test in tutta tranquillità e con rumore ambientale il più basso e costante possibile. Lo strumento utilizzato, il fonometro professionale PCE-999, è molto sensibile al rumore ambientale.

Da questo valore, tipico di qualsiasi ambiente domestico, è necessario partire per poter analizzare la rumorosità del complesso dissipatore/ventola. Tali condizioni sono ovviamente irripetibili in ambito domestico, e sinceramente lasciano, a chi acquista il dissipatore, una idea non del tutto reale delle reali prestazioni.

Un valido articolo in inglese spiega molto bene cosa sia il rumore e come questo influenzi il il normale utilizzo del pc. L’articolo lo troverete qui. Nella tabella che segue vengono riportate le rilevazioni fatte con il fonometro PCE-999 ad una distanza prima di 60, poi di 30, ed infine di 15 cm, sempre in configurazione Push-pull a 4 ventole Arctic  F12 PWM PST.

Ventola

Di seguito il grafico con le rilevazioni del rumore generato dalle ventole, ad una distanza di 60, 30 e 15 cm, in rapporto alla percentuale di rotazione che varia come segue: 30%, 50%, 70% e 100%.

Rumorosit

I test da noi condotti confermano l’eccellente silenziosità delle ventole Arctic  F12 PWM PST, anche con la cpu in overclock. Durante il funzionamento in idle della CPU, queste sono silenziose e poco percepibili, mentre diventano leggermente udibili solo con il processore sotto sforzo prolungato, senza però mai diventare fastidiose.

Fino al 70% del regime di rotazione, tutte e quattro le ventole, risultano silenziosissime. Oltra tale soglia possiamo iniziare ad udirle. Grazie alle ottime performances del cooler stesso, sarà possibile limitare la loro velocità intorno al 70% del loro range di funzionamento. In questa maniera sarà possibile ottenere un compromesso tra prestazioni e rumorosità eccellente.

Abbiamo inoltre constatato, che la pompa risulta silenziosa, rendendo il Liquid Freezer 240 un raffreddamento di tipo AiO consigliato a chi desidera realizzare una piattaforma compatta, silenziosa e prestante.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


platinum_bb_bhPrestazioni:cinque
Qualità Costruttiva:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

Arctic si è affidata ad Asetek per la realizzazione di questo sistema a liquido. Per la prima volta, e vale la pena sottolinearlo, troviamo in un kit AiO ben 4 ventole per la configurazione di tipo push’n’pull. L’utente finale potrà pertanto scegliere se realizzare un push-pull in immissione o estrazione e/o scegliere se adoperare tutte o solo due ventole.

Il Liquid Freezer 240 è un dissipatore a liquido di tipo all-in-one che comprende in un singolo componente waterblock, pompa, tubi, serbatoio e radiatore. Attualmente Arctic dispone sul mercato di due versioni denominate Liquid Freezer 120 e Liquid Freezer 240.

Il modello di punta, dotato di radiatore da 240mm è il primo All-in-One ad oggi ad includere una configurazione push-pull di 4 ventole PWM, in grado di raffreddare degnamente le CPU con un TDP massimo di 300W. La versione da 120mm invece dispone di un radiatore con spessore da ben 49mm e due ventole da 120mm, in grado di dissipare un TDP massimo di 250W.

Il Liquid Freezer 240 fornisce elevate prestazioni di raffreddamento per la CPU tipiche di un sistema a liquido, offrendo al contempo un’estrema facilità e rapidità di installazione. Questo sistema è completamente assemblato in fabbrica, non necessita di operazioni di montaggio o di riempimento del liquido al suo interno. Il kit è perfettamente sigillato, a garanzia della tenuta dell’impianto e dell’assoluta mancanza di manutenzione da parte dell’utente finale. Riassumiamo nella tabelle che segue le sue principali specifiche tecniche.

Il Liquid Freezer 240 non differisce molto rispetto agli altri sistemi All-in-One attualmente in commercio. Dotato da una pompa rotonda ad alte prestazioni e consumo energetico ridotto, nonché da un radiatore da 240mm, questo kit punta senza dubbio alla fascia high-end nella sua categoria di mercato.

Il design della cover è creato interamente su macchine CNC. Il materiale di cui si compone il waterblock è ABS, una plastica dalle ottime caratteristiche meccaniche. Il contrasto cromatico tra la parte opaca e quella lucida risulta molto gradevole alla vista. Molto bella risulta inoltre la scritta bianca Arctic. Le sue dimensioni sono di 82x82x40mm. Arctic sarà in grado di catturare immediatamente le attenzioni del consumatore finale, che ricercano un prodotto bello esteticamente e al contempo funzionale e prestante.

I due tubi (mandata e ritorno) sono in morbida gomma plastificata di colorazione nera. Il wall thickness di ben 4.6mm garantisce: maggiore resistenza all’usura del tempo, migliore resistenza ai tagli ed una eccellente pressione del liquido per massimizzarne al meglio la capacità di dissipazione.

Nei punti di ingresso delle tubazioni al radiatore, sono installati dei collari di rinforzo in gomma, che evitano un possibile e disastroso distaccamento del tubi dal radiatore, con conseguente perdita del liquido refrigerante all’interno del PC.

L’ingresso delle tubazioni al gruppo pompa/waterblock è posto nella parte superiore. Essa risulta appositamente sagomata e nasconde parte dei tubi al suo interno. In questa maniera Arctic ha conferito al prodotto una buona pulizia visiva e un’ottimale facilità di posizionamento durante la sua installazione.

Il radiatore da 240mm ha uno spessore di 38mm. Il materiale impiegato per la sua realizzazione è l’alluminio verniciato di nero. Le alette sono presenti in gran numero, infatti il radiatore è costituito da componenti ad alto FPI (numero di alette per pollice) che assicurano un maggiore ed efficiente scambio termico.

I radiatori FPI necessitano di ventole capaci di generare una buona pressione per garantire che il flusso d’aria possa attraversare interamente il fitto corpo di alette e di conseguenza smaltirne il calore prodotto. Nel caso decidiate di utilizzare ventole di terze parti consigliamo quindi di prendere modelli che garantiscono una pressione statica molto elevata.

Arctic_Liquid_Freezer_240_-_foto_finale

Il Liquid Freezer 240 dispone di un singolo connettore 3 pin da 12V necessari all’alimentazione della pompa da 2W. Il connettore di color nero presenta uno sleeving tradizionale in gomma. L’eccellente foderatura del cavo impedisce nodi e aumenta la sua resistenza a tagli, sfregamenti, morsi di animali domestici e in generale a tutti i tipi di usura.

La piastra di contatto con la CPU è realizzata in rame. Essa permette un’ottima distribuzione e conduzione del calore dal processore al liquido interno. La superficie della piastra non è lappata a specchio ma risulta comunque molto liscia nonostante siano visibili diverse linee di lavorazione con spazzolatura a pattern radiale esteso su tutta la superficie.

Salla base del cooling non è presente il classico strato di pasta termica già pre-applicata. Tale operazione dovrà essere effettuata dall’utente finale, tramite la stesura della stessa. Ricordiamo che in dotazione è presente una bustina di pasta termica Arctic MX-4, sufficiente per circa 3 applicazioni. La pasta termica fornita in dotazione è presente in una bustina da 0.8g.

L’Arctic MX-4 presenta eccezionali doti di trasferimento termico grazie al suo composto ibrido che, oltre ad essere elettricamente non conduttivo, presenta micro particelle in grado di penetrare in qualsiasi superficie porosa e garantire il massimo trasferimento termico tra l’ IHS e il dissipatore.

Il Liquid Freezer 240 adotta la tecnologia a Micro canali. All’interno del waterblock troviamo un cold plate in rame contraddistinto da sottili microalette tutte della stessa grandezza. Il jetplate adottato dall’azienda aumenta la pressione del liquido e provvede ad irradiare in maniera omogenea tutte le superfici a contatto con la CPU, al fine di garantire una dissipazione ben bilanciata ed equamente distribuita.

Le ventole da 120mm fornite in bundle sono le Arctic F12 PWM PST. La scelta di fornire il kit con ben 4 ventole, consente la realizzazione di un sistema a liquido di tipo push’n’pull, il cui scopo è quello di massimizzare l’effetto della pressione statica in immissione ed estrazione.

La colorazione interamente bianca dona al prodotto un aspetto molto elegante. L’alimentazione della ventola Arctic F12 PWM PST è affidata alla tecnologia proprietaria PWM Sharing. Questa tecnologia utilizza un doppio connettore quattro pin (uno maschio ed uno femmina) per collegare in serie un numero “illimitato” di ventole. In questa maniera sarà possibile sincronizzare tutte le ventole su un singolo segnale di controllo per farle funzionare con la stessa velocità di rotazione.

Le ventole F12 PWM PST sono caratterizzate da un ottimo flusso d’aria ed una soglia di rumorosità altamente contenuta grazie all’utilizzo della tecnologia FDB (Fluid Dynamic Bearing). Come lo stesso nome ci indica, a differenza dei normali motori a cuscinetti, utilizza un liquido che ha la duplice funzione di lubrificare e far girare il l’albero motore all’interno della propria sede. Questa tecnologia sfrutta la rotazione dell’albero all’interno di un ambiente totalmente ermetico in grado di mantenerlo pulito da polveri e di evitare la fuoriuscita dell’olio.

I test da noi condotti confermano l’eccellente silenziosità delle ventole Arctic  F12 PWM PST, anche con la cpu in overclock. Durante il funzionamento in idle della CPU, queste sono silenziose e poco percepibili, mentre diventano leggermente udibili solo con il processore sotto sforzo prolungato, senza però mai diventare fastidiose.

Fino al 70% del regime di rotazione, tutte e quattro le ventole, risultano silenziosissime. Oltra tale soglia possiamo iniziare ad udirle. Grazie alle ottime performances del cooler stesso, sarà possibile limitare la loro velocità intorno al 70% del loro range di funzionamento. In questa maniera sarà possibile ottenere un compromesso tra prestazioni e rumorosità eccellente. Abbiamo inoltre constatato, che la pompa risulta silenziosa, rendendo il Liquid Freezer 240 un raffreddamento di tipo AiO consigliato a chi desidera realizzare una piattaforma compatta, silenziosa e prestante.

Il Liquid Freezer 240 si è dimostrato un sistema di raffreddamento a liquido di tipo “AiO” decisamente performante sotto ogni aspetto, sia nel caso di processori overcloccati che a frequenza standard. Sarà infatti possibile ottenere temperature valide anche con regimi di rotazione relativamente bassi, per un utilizzo del computer in tutta silenziosità.

La qualità e l’efficienza del cooling non lasciano molto spazio all’interpretazione; ci troviamo di fronte a un prodotto impeccabile sotto il punto di vista delle prestazioni. I dati dimostrano e confermano le specifiche dichiarate dalla casa produttrice, ma noi siamo sicuri che possa tranquillamente raffreddare Overclock ben più estremi del nostro sistema, mantenendo le temperature al di sotto della soglia critica imposta da Intel. Arctic ha progettato in maniera eccezionale questo dissipatore, capace di tenere a bada anche i processori più caldi.

L’unico piccolo appunto, se proprio vogliamo essere pignoli, va fatto al design fin troppo semplice, forse l’aggiunta di un led con effetto breathing nella sottoscocca della pompa avrebbe aggiunto un tocco di eleganza al logo Arctic. Tuttavia, questo non inficia sulle prestazioni ed il rapporto qualità prezzo è sicuramente molto accettabile, poiché si può trovare ad un prezzo di 129.99€ (iva inclusa) al momento scontato a 100€ sullo shop di Arctic, collocandosi di diritto nella fascia di prezzo dei migliori kit AIO di livello high-end.

Il Liquid Freezer 240 ci ha veramente sorpreso per le sue incredibili potenzialità di raffreddamento rivelandosi un prodotto eccellente, prestante e molto silenzioso. Siamo dunque orgogliosi di poter conferire il premio HW Legend Platinum Best Buy al Liquid Freezer 240 di Arctic.


Pro:


  • Eccellente qualità costruttiva e scelta dei materiali;
  • Design ottimizzato al massimo;
  • Ventole con tecnologia FDB (Fluid Dynamic Bearing);
  • Eccellente silenziosità;
  • Ottime prestazioni;
  • Quattro Ventole F12 PWM PST;
  • Bundle completo;
  • Tecnologia Micro channels;
  • Eccellente compatibilità;
  • Broadwell-E e Skylake ready.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia Logo_Arctic_-_finaleper il sample fornitoci.

Edgardo Bussetti – DialogiK – Staff di HW Legend

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