Sapphire Pure Black 990FX AM3+

001-sapphire-pure-black-990fx-copertinaSapphire, azienda leader da anni nella produzione di schede grafiche dotate di processore grafico AMD Radeon, ha ormai da tempo esteso la sua offerta anche al mercato delle schede madri per sistemi desktop e HTPC. In passato abbiamo avuto l’occasione di presentarvi varie soluzioni dell’azienda taiwanese, rimanendo sempre più che soddisfatti dalla qualità costruttiva e dalle ottime prestazioni in overclock. Nella recensione odierna ci occuperemo dell’ultima proposta appartenente alla prestigiosa linea Pure Black, la nuova 990FX, espressamente sviluppata per sfruttare al massimo i nuovi processori AMD FX, basati su architettura Bulldozer. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura!


Introduzione:


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Sapphire Technology LTD, da oltre dieci anni mantiene fede al proprio impegno di fornire prodotti di concezione avanzata ricchi di funzionalità. Grazie al fermo proposito di raggiungere l’eccellenza nei propri prodotti, l’azienda ha ottenuto le certificazioni ISO9001 e ISO14001, a riconoscimento, e garanzia per il cliente,  del costante impegno nel vendere unicamente componenti della migliore qualità. Nel Giugno  del 2001, è diventata un punto di riferimento per le schede grafiche ATI in tutto il mondo, progettando, producendo e distribuendo la gamma più completa. Oltre a questo, l’azienda progetta e produce anche schede madri e alimentatori con certificazione 80Plus.

L’azienda non accetta compromessi sulla qualità costruttiva del prodotto finale. Tutti i suoi prodotti sono sottoposti a un controllo rigoroso da parte degli ingegneri, al fine di garantire un alto livello qualitativo dei propri prodotti. Uno dei suoi punti di forza è la formazione di un team all’avanguardia pronto a elaborare nuove soluzioni tecniche adatte per ogni segmento di mercato.

Ulteriori informazioni le trovate sul sito Sapphire Technology LTD.

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Nuovi Chipset AMD Serie 900: Caratteristiche Tecniche:


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Per garantire pieno supporto ai nuovi microprocessori basati su architettura Bulldozer, è stata presentata, con largo anticipo, la nuova linea di chipset serie 900, composta di tre diversi modelli, classificati principalmente in relazione al numero di linee PCI-Express disponibili.

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Il chipset AMD 990FX sarà alla base dei prodotti top di gamma e consentirà la gestione di ben 42 linee PCI Express 2.0, con supporto Multi-GPU AMD CrossFireX ed NVIDIA SLI fino a quattro schede grafiche in parallelo in modalità x8. A completare la nuova linea troviamo i modelli AMD 990X, in grado di gestire fino a 26 linee PCI Express 2.0, con supporto Multi-GPU fino a due schede grafiche in parallelo, e la versione base, AMD 970, destinata all’impiego in prodotti economici, priva di supporto verso le tecnologie Multi-GPU.

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Una delle principali novità introdotte con questa nuova linea di chipset è senza dubbio il supporto alla tecnologia NVIDIA SLI, da tempo assente nelle piattaforme del colosso di Sunnyvale. Le restanti caratteristiche tecniche poco di discostano da quelle dei predecessori serie 800; tra le migliorie più significative segnaliamo il supporto a moduli di memoria DDR3 fino ad una frequenza massima certificata di ben 1866MHz e ovviamente il supporto ufficiale ai nuovi microprocessori AMD FX, basati su architettura Bulldozer. A patto di possedere uno di questi microprocessori si riuscirà, inoltre, a sfruttare un’altra delle nuove caratteristiche dei chipset, ovvero il supporto all’Hyper Transport 3.1, in grado di garantire una velocità di trasferimento fino a 6.4GT/s, contro i 5.2GT/s del precedente HT 3.0.

Anche il nuovo southbridge SB950, connesso al chipset tramite l’A-Link Express III (un bus che garantisce una banda passante bidirezionale tra i due chip fino a 4GB/s), non presenta particolari novità rispetto al predecessore (SB850), anzi appare praticamente identico, nome a parte. Non possiamo negare che ci saremmo aspettati, per lo meno, un supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, analogamente a quanto visto nella piattaforma AMD Llano, ma ancora una volta saranno necessari controller dedicati di terze parti. Pienamente supportati, invece, gli standard USB 1.1 (2 Porte), USB 2.0 (ben 14 Porte) e Serial ATA III a 6Gb/s (ben 6 Porte) con supporto RAID 0, 1, 5 e 10. Il nuovo southbridge gestisce, inoltre, un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, ulteriori quattro linee PCI Express 2.0 1x, delle connessioni tradizionali PCI e PATA, oltre che un sottosistema HD Audio.

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{jospagebreak_scroll title=Sapphire Pure Black 990FX – Confezione e Bundle:}


Confezione e Bundle:


La Pure Black 990FX è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore taiwanese, come sempre molto curata e ricca d’informazioni. Seppur le dimensioni siano relativamente contenute, la scatola appare solita e sufficientemente robusta, al punto che riteniamo improbabili dei potenziali danneggiamenti dovuti al trasporto.

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Nella parte frontale spiccano alcune tra le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali l’adozione del nuovo chipset AMD 990FX, la presenza di un modulo Bluetooth 2.1 integrato, il supporto verso la tecnologia Multi-GPU AMD CrossfireX nonché la presenza di ben sei porte PCI-Express 16x. Come abbiamo osservato in altri prodotti dell’azienda taiwanese precedentemente recensiti, anche questo modello non è provvisto della certificazione alla tecnologia NVIDIA SLI, aspetto da non sottovalutare al momento dell’acquisto.

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Capovolgendo la scatola troviamo invece una piccola anteprima della scheda madre contenuta, con la descrizione delle principali caratteristiche tecniche che la contraddistinguono. Possiamo notare il supporto agli standard USB 3.0, SATA III 6Gb/s e Bluetooth 2.1 + EDR, oltre che la presenza di una doppia interfaccia di rete Gigabit LAN.

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Maggiori informazioni circa le specifiche tecniche del prodotto sono riportate in una tabella posta nella parte laterale della confezione.

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Una volta aperta la confezione possiamo notare che la scheda è ben protetta all’interno di una tradizionale busta anti-statica. Il bundle fornito è di tutto rispetto, comprendendo, tra le altre cose, un comodo pannello frontale da 3.5” con due porte USB 3.0. A seguire l’elenco dettagliato del contenuto della confezione:

  • 1x DVD-Rom Driver e Software;
  • 1x Manuale d’Istruzioni;
  • 6x Cavetti Serial ATA;
  • 1x Pannello Frontale USB 3.0 (con relativo adattatore);
  • 1x Mascherina Posteriore I/O.

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{jospagebreak_scroll title=Sapphire Pure Black 990FX – Caratteristiche Tecniche:}


Caratteristiche Tecniche:


La SAPPHIRE Pure Black 990FX è una Mainboard in formato ATX che si avvale di tutte le funzioni dei chipset AMD 990FX e SB950. Sono presenti quattro socket di memoria a doppio canale, che supportano attualmente fino a 16GB di memoria di tipo DDR3 e successivamente fino a 32GB una volta disponibili gli opportuni moduli. La scheda è dotata di quattro porte USB 3.0 (due sul retro e due sul frontalino), otto porte USB 2.0 sul pannello posteriore e altre 4 sul frontalino, 9 porte SATA III 6G (1 eSATA), con supporto AHCI e RAID, opportunamente allo sul bordo della scheda. Riportiamo nella tabella sottostante, le principali caratteristite tecniche del prodotto.


Caratteristiche_Tecniche


Specifiche_Tecniche

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Le caratteristiche tecniche dichiarate da Sapphire rispecchiano in pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante, elegante e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le specifiche risultano pressochè allineate alla media dei prodotti concorrenti presenti ad oggi sul mercato con la stessa fascia di prezzo. Per concludere, a questa pagina è possibile scaricare il manuale, i driver, i bios, la lista delle momorie supportate e le utility riguardanti la mainboard Pure Black 990FX.

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La scheda – Parte 1:


La nuova Pure Black 990FX adotta un fattore di forma conforme allo Standard ATX (30.5 x 24.5 cm), non ci saranno quindi problemi di compatibilità con la maggior parte dei case in commercio. La scheda si presenta molto gradevole alla vista ed anche, dobbiamo ammetterlo, particolarmente “aggressiva”. Gli inserti plastici di colore blu, infatti, ben si sposano con il PCB interamente nero. E’ doveroso ricordare che la linea Pure Black rappresenta la vera e propria “punta di diamante” dell’azienda taiwanese, prevedibile quindi una cura quasi maniacale per i dettagli, incluso l’aspetto puramente estetico del prodotto.

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Come possiamo vedere il layout è molto pulito e ben ordinato. Possiamo notare il nuovo Socket AM3+ (o AM3b) di colore nero, in grado di ospitare sia i precedenti microprocessori AM3 (AMD Athlon, AMD Athlon II, AMD Phenom, AMD Phenom II) e sia i recenti microprocessori AM3+ (AMD FX™). La zona circostante è molto ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione. Il meccanismo di fissaggio del dissipatore è il medesimo presente nelle tradizionali schede madri AM2/AM3, non vi saranno quindi problemi di reperibilità o di riutilizzo del proprio sistema di raffreddamento.

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La circuiteria di alimentazione, impiegata da Sapphire, si compone di 8 Fasi dedicate alla CPU, 2 Fasi dedicate al VNB e 8 Fasi dedicate alle RAM. Le componenti utilizzate sono di ottima qualità, così da garantire un elevato livello di affidabilità, precisione e durata nel tempo, anche in condizioni di funzionamento fuori specifica. Per meglio soddisfare le richieste energetiche troviamo un connettore supplementare di alimentazione a 8 Pin. Togliendo il dissipatore è possibile ammirare il perfetto ordine con cui i componenti della circuiteria sono posti sulla piastra.

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Per smaltire al meglio il calore sviluppato dalla circuiteria dedicata al processore, oltre che dal chipset AMD 990FX, è stato impiegato un dissipatore in alluminio di generose dimensioni, dotato di heatpipe, fissato alla piastra mediante l’uso di viti, ben più sicure delle tradizionali clip di plastica. Il contatto è garantito dall’utilizzo di un comune pad termico.

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Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenze certificate fino a ben 1.866MHz per un quantitativo massimo pari a 32GB, utilizzando banchi da 8GB ciascuno. Questa piattaforma permette overclock davvero molto elevati sul comparto RAM, per questo motivo il produttore ha deciso di equipaggiare la Pure Black 990FX con una circuiteria di alimentazione a 2 Fasi espressamente dedicata.

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{jospagebreak_scroll title=La scheda – Parte 2:}


La scheda – Parte 2:


In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, la Batteria Tampone, in posizione alquanto insolita, ma comunque accessibile e dei Punti di lettura per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali.

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Le possibilità di espansione sono garantite dalla presenza di ben sei slot PCI-Express 16x meccanici, che consentono l’installazione di altrettante schede single slot, oppure di un massimo di tre schede dual-slot. Come abbiamo osservato in altri prodotti dell’azienda taiwanese, il supporto alle tecnologie Multi-GPU è limitato anche in questo caso all’AMD CrossFireX, escludendo di fatto lo SLI di NVIDIA, nonostante sia una delle principali “innovazioni” introdotte proprio con il nuovo chipset AMD 990FX. Appare innegabile come tale aspetto rappresenta una limitazione abbastanza “importante” che potrebbe fare la differenza in fase di acquisto. Per quanto riguarda il segnale elettrico è doveroso precisare che non tutti gli slot offriranno una banda 16x reale; due di questi offriranno un segnale 4x (2° e 6° slot), altri due un segnale 8x (4° e 5° slot) e i restanti 16x effettivi (1° e 3° slot).

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La scheda dispone anche di un connettore di alimentazione supplementare di tipo Molex, utile in caso di configurazioni Multi-GPU particolarmente “esose” in termini energetici.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di ben 8 porte Serial ATA, tutte di terza generazione a 6Gb/s (ovviamente retro compatibili con lo standard a 3Gb/s) ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Di queste porte, 6 sono gestite direttamente dall’SB950, mentre le restanti 2 porte da un controller supplementare Marvel 88SE9172. A dire il vero la Pure Black 990FX dispone di una nona porta Serial ATA III 6Gb/s, posta in una posizione del tutto inusuale, nella parte alta della scheda, nei pressi del connettore di alimentazione 8Pin 12v. Questa, assieme alla porta eSATA presente nel pannello posteriore I/O della scheda madre, è gestita da un secondo controller Marvel 88SE9172.

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La scheda – Parte 3:


Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto i vari connettori per ventole e porte USB 2.0 supplementari, lo Speaker integrato, i pulsanti Power, Reset, Clear CMOS, molto comodi nell’eventualità che la scheda sia utilizzata, ad esempio, su un banchetto da test, un utile Display a Segmenti LED, che oltre a segnalare eventuali problemi durante il funzionamento della macchina, visualizza la temperatura del processore in tempo reale, ed infine, uno Switch per la selezione dell’EEPROM BIOS, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di update o di corruzione dati del BIOS primario. La scheda, infatti, dispone di due EEPROM, una direttamente saldata al PCB e l’altra di tipo estraibile.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello frontale del case e per l’SPDIF.

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La doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet è gestita da una coppia di controller prodotti da Marvel, precisamente il modello 88E8059, su bus PCIe per garantire piena banda a disposizione.

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Le connessioni USB 3.0 (quattro in totale) sono gestite da controller ASM1042, prodotti da ASMEDIA, non molto utilizzati dai vari produttori ma comunque in grado di raggiungere prestazioni più che buone.

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La scheda dispone anche di un controller Bluetooth 2.1 + EDR, prodotto da Atheros, precisamente il modello AR3011.

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Il pannello posteriore I/O della Pure Black 990FX è molto completo, troviamo infatti:

  • 1x Porta Combo PS/2 per mouse o tastiera;
  • 4x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 8x Porte USB 2.0 (colore nero e rosso);
  • 1x Uscita SPDIF Ottica;
  • 1x Uscita SPDIF Coassiale;
  • 1x Porta eSATA 6Gb/s (colore rosso);
  • 1x Ricevitore Bluetooth;
  • 6x HD Audio Jack;
  • 2x Porta LAN RJ-45.

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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto cliccando qui.

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Uno sguardo al nuovo Q-BIOS – Parte 1:


La Pure Black 990FX adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, denominato dall’azienda QBIOS. Al suo interno sarà possibile scorrere tra le varie pagine e impostazioni in un ambiente che ricorda, per certi versi, quello di un tradizionale sistema operativo moderno, con la possibilità di utilizzare il mouse per semplificare gli spostamenti.

Ma ora andiamo a descrivere brevemente il significato delle varie sezioni, partendo dalla prima, denominata ”Main”, mostrata non appena si accede al BIOS, premendo il tasto CANC.

In questa sezione troviamo varie informazioni sulla versione del BIOS in uso, sul tipo di accesso (utente o amministratore), sul quantitativo della memoria di sistema, oltre che l’impostazione di Data e Ora. Nella parte bassa della schermata possiamo notare la presenza di tre comode tabelle, riportanti informazioni sulle frequenze operative correnti, sulle tensioni di alimentazione e sulle temperature d’esercizio principali. Ricordiamo che questa parte della schermata è comune a tutte le varie sezioni che compongono il nuovo QBIOS.

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La seconda sezione, identificata come “Performance” è senza ombra di dubbio quella più interessante, poiché ci consente di mettere mano a tutti i parametri vitali del sistema, quali Frequenze di funzionamento, Moltiplicatori, Voltaggi e Timings Memorie. Come vedremo dalle immagini, tutti i vari parametri sono ben ordinati e di facile comprensione, suddivisi in tre sotto-sezioni (CPU Configuration, Memory Configuration e Voltage Configuration).

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Entrando in CPU Configuration avremo a disposizione i parametri più importanti riguardanti il processore, quali la regolazione del moltiplicatore, l’impostazione della frequenza del reference clock (a passi di 1MHz), i moltiplicatori di frequenza del Northbridge e del link Hyper Transport.

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Uno sguardo al nuovo Q-BIOS – Parte 2:


In Memory Configuration, come facilmente intuibile, avremo accesso a tutti i parametri delle memorie di sistema, quindi frequenza di lavoro (impostabile per mezzo di moltiplicatori), latenze e profili SPD.

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L’ultima sotto-sezione, ma non meno importante delle precedenti, è identificata come Voltage Configuration. Al suo interno sarà possibile regolare, con estrema precisione, la tensione di alimentazione di tutte le componenti vitali del sistema.

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Passiamo ora alla terza sezione, denominata “Advanced”. Al suo interno troviamo elencate, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alla configurazione del Serial ATA, del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate, quali ad esempio Controller USB 3.0, Gigabit LAN, HD Audio e Bluetooth. Il sottomenù “H/W Monitor” è veramente molto completo e permette di monitorare lo stato vitale del sistema, mostrando le temperature di CPU, dei Regolatori di Tensioni e della scheda madre, oltre che le varie tensioni di alimentazione (VCore, VDIMM, VTT, NB etc.).

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La quarta sezione, denominata “Chipset”, offre la possibilità di mettere mano ad alcune funzionalità avanzate di Northbridge e Southbridge, quali la tecnologia IOMMU (Input/Output Memory Management Unit), utile in ambienti virtualizzati, il Serial ATA e l’USB.

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Infine, le ultime tre sezioni, ovvero “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza, “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso al BIOS e/o al Computer e agire sui livelli di accesso, ed “Save & Exit”, nella quale ci viene offerta la possibilità di salvare le modifiche finora fatte, oppure al contrario di uscire senza salvare o ripristinare le impostazioni predefinite.

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Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma AMD Scorpius, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.

Per questo motivo ci siamo basati su due differenti livelli d’impostazione del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.6GHz, Turbo Core attivo. Northbridge mantenuto a default (2.200MHz) e memorie impostate a 1.333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T;

– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.6GHz, impostando moltiplicatore a 23x e mantenendo inalterato il reference clock (200.0MHz). Northbridge in overclock alla frequenza di 2.400MHz e memorie impostate a 1.866MHz con latenze pari a 8-9-8-24-1T.

La scheda grafica impiegata per le prove, una Saphhire Radeon HD6970 2GB GDDR5, è stata mantenuta in specifica (880/1375).

Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 – 64bit;
  • POV Ray 3.7 RC3;
  • Blender 2.55b – 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5 Mod XS;
  • WPrime Benchmark v1.55;
  • Hexus PiFast;
  • PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025);
  • SiSoftware Sandra 2012.01.18.10;
  • AIDA64 Extreme 2.00.1714.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.01 – 64bit;
  • 7-Zip 9.20 – 64bit;
  • TrueCrypt 7.1;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni Giochi:


  • Far Cry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Alien vs Predator – DX11;
  • Metro 2033 – DX11.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 1:


Cinebench R11.5 – 64bit:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 8Core/8Thread.


POV-Ray 3.7 RC3:


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.


Blender 2.55b – 64bit:


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


Euler3D Benchmark v2.2:


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 2:


WPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


PassMark Performance Test 7 – 64bit (Build 1025):


PassMark PerformanceTest è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso.

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 3:


SiSoftware Sandra 2012.01.18.10:


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte 4:


AIDA64 Extreme 2.00.1714:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 1:


WinRAR 4.01 – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


TrueCrypt 7.1:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD.

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.


X264 HD Benchmark v4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte 2:


PCMark 2005:


Famoso benchmark di Futuremark in grado di calcolare le performance generali del sistema o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.). Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto e quello relativo alla sola CPU Suite


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

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Prestazioni con i Giochi – Parte 1:


FarCry 2 – DX10:


farcry2

FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Farcry_2


Lost Planet 2 – DX11:


LostPlanet2

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Lost_Planet_2

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni con i Giochi – Parte 2:}


Prestazioni con i Giochi – Parte 2:


Alien vs Predator – DX11:


alien-vs-predator

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme….

Il test è stato effettuato con il Benchmark Tool, usando i seguenti settaggi:

Immagine_5_-_Alien_vs_Predator


Metro 2033 – DX11:


metro_20333

Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra.Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.

Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_6_-_Metro_2033

{jospagebreak_scroll title=Overclock e Consumi:}


Overclock e Consumi:


La Pure Black 990FX si è ben comportata dal punto di vista dell’overclocking. Aggiornando la scheda con l’ultima versione ufficiale del BIOS disponibile (021) non abbiamo riscontrato alcuna problematica in condizioni fuori specifica, anzi, la scheda ha sempre reagito al meglio, dimostrandosi un prodotto dalle ottime potenzialità.

Abbiamo saggiato le potenzialità del sample in nostro possesso servendoci di un raffreddamento a liquido all-in-one, prodotto dalla stessa AMD in collaborazione con Asetek, nota azienda del settore. Senza grosse difficoltà abbiamo raggiunto una frequenza stabile di 4.9GHz, agendo esclusivamente sul moltiplicatore di frequenza (impostandolo a 23x) e mantenendo inalterata la frequenza del reference clock (200MHz).

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Validate.

Per rendere stabile il sistema abbiamo dovuto mettere mano alla tensione di alimentazione del processore, incrementandola fino a circa 1.50v. In queste condizioni il sistema si è dimostrato stabile e reattivo, con temperature sempre entro la norma anche durante l’esecuzione di applicativi particolarmente “pesanti”. Per saggiare le prestazioni offerte abbiamo eseguito alcuni software tipici. Di seguito vi mostriamo alcuni screen dei risultati ottenuti:

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Infine ricordiamo che Sapphire, nella dotazione di questa scheda, fornisce una comoda utility, di nome TriXX, attraverso la quale sarà possibile monitorare i parametri principali di funzionamento, e regolare manualmente le varie impostazioni di frequenze e tensioni, direttamente all’interno del sistema operativo. Il programma una volta eseguito, si presenta molto ordinato e di semplice gestione.

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N.B. Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti

Per concludere, abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Idle con funzionalità di risparmio energetico disattivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R11.5;
  • Full-Load eseguendo i test CPU del 3DMark Vantage;
  • Full-Load Stress eseguendo 10 cicli di LinX.

Ricordiamo che la tecnologia AMD Cool’n’Quiet permette di ridurre il consumo energetico qualora il carico sul processore sia basso. Questo avviene in modo del tutto automatico, agendo sia sulla tensione che sul moltiplicatore di frequenza (scendendo fino al valore minimo pari a 7x), in modo da ottenere una frequenza operativa pari a 1400MHz.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-gold


Prestazioni/Overclock:quattro_mezzo
Consumi:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

Nel corso del nostro articolo abbiamo avuto l’occasione di presentarvi la nuova ammiraglia dell’azienda taiwanese Sapphire, dedicata alla recente piattaforma Socket AM3+ del colosso di Sunnyvale. Inutile dire che questa scheda appare veramente ben progettata, a cominciare dal layout e dai componenti impiegati, sino ad arrivare alle varie feature “extra”, quali i punti di lettura dei voltaggi, i pulsanti di accensione e reset on-board, il doppio BIOS, il modulo Bluetooth 2.1 integrato e il supporto verso le recenti tecnologie USB 3.0 e SATA III 6Gb/s, con un discreto numero di porte a disposizione.

La Pure Black 990FX si è ben comportata durante le nostre sessioni di prova, seppur con un BIOS “giovane” e certamente migliorabile, permettendoci di ottenere ottimi risultati anche in overclock, utilizzando un raffreddamento a liquido all-in-one. Le prestazioni complessive registrate sono di ottimo livello, e perfettamente in linea con le altre soluzioni testate, dotate del medesimo chipset.

La nuova interfaccia QBIOS assicura un elevato livello d’intuibilità anche a chi non ha molta dimestichezza nel muoversi all’interno di un tradizionale BIOS. Il passaggio tra le varie pagine e l’impostazione dei numerosi parametri a disposizione è semplificato grazie alla possibilità di utilizzo del mouse. Una delle attuali “pecche” riguarda l’impossibilità di poter salvare le varie impostazioni sotto forma di profili, obbligando ogni volta, se necessario, all’inserimento completamente manuale di tutti i parametri. Ora non sappiamo se questa “mancanza” verrà successivamente colmata con i prossimi aggiornamenti, non ci resta che attendere fiduciosi.

Il nuovo Socket AM3+ (o AM3b) è in grado di ospitare tutti i microprocessori AM3 (AMD Athlon, AMD Athlon II, AMD Phenom, AMD Phenom II), i recenti microprocessori AM3+ (AMD FX), oltre che i futuri microprocessori basati su architettura Piledriver, attesi nella seconda metà dell’anno. Il meccanismo di fissaggio del dissipatore è il medesimo presente nelle tradizionali schede madri AM2/AM3, non vi saranno quindi problemi di reperibilità o di riutilizzo del proprio sistema di raffreddamento.

Grazie a ben sei slot PCI-Express 16x abbiamo ottime possibilità di espansione. La scheda supporta appieno la tecnologia Multi-GPU AMD CrossFireX ma purtroppo non la corrispettiva tecnologia SLI di NVIDIA. Questa mancanza rappresenta, a nostro avviso, il vero punto “debole” di questo prodotto, e potrebbe comprometterne, almeno in parte, il successo sul mercato.

Riguardo al nuovo chipset di punta AMD 990FX ci saremmo aspettati un supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, come del resto osservato in Llano, ma ancora una volta è richiesta la presenza di un controller dedicato di terze parti. L’azienda taiwanese ha deciso di adottare un controller prodotto da ASMEDIA, precisamente il modello ASM1042, capace di buone prestazioni complessive.

La nuova Pure Black 990FX è disponibile sul mercato italiano a un prezzo medio di circa 130€ IVA compresa, cifra veramente competitiva e del tutto giustificata dalle buone caratteristiche tecniche e qualitative di questo prodotto.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Ottima circuiteria di alimentazione;
  • Ottima predisposizione all’overclock;
  • Buone possibilità di espansione;
  • Interfaccia QBIOS semplice e intuitiva;
  • Doppio BIOS con relativo switch di selezione;
  • Modulo Bluetooth 2.1 + EDR integrato;
  • Presenza di punti di lettura on-board;
  • Presenza di pulsanti Clear CMOS, Power & Reset on-board;
  • Dotazione accessoria di tutto rispetto;
  • Prezzo di vendita adeguato.

Contro:


  • Assenza supporto NVIDIA SLI;
  • Impossibilità di salvare profili all’interno del BIOS.

Si ringrazia logo-sapphire-1 per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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