Nella recensione che andremo ad illustrarvi nella giornata odierna, ci occuperemo di testare in maniera approfondita la nuova soluzione top di gamma di EVGA, appartenente alla linea di prodotti enthusiast “Classified”. EVGA, primo partner commerciale di NVIDIA, produce e realizza molteplici soluzioni grafiche che consentono di soddisfare le esigenze di qualsiasi videogiocatore. Nei giorni scorsi, abbiamo avuto il privilegio di recensire per voi le nuove soluzioni GTX660Ti SC e GTX670 FTW di EVGA. Nel corso del nostro articolo, siamo orgogliosi di poter testare un’altra proposta che si colloca ai vertici della gamma delle GPU Kepler GK104, la EVGA GTX680 Classified, scheda basata su design proprietario, contraddistinta da frequenze operative superiori rispetto alle versioni reference e da una spiccata propensione verso l’overclocking estremo, grazie alla presenza di una circuiteria di alimentazione modificata. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.
Introduzione:
Produttore e leader globale di schede grafiche overcloccate e Motherboard con chip NVIDIA, si è distinta nel corso degli anni come una tra le principali protagoniste mondiali del settore delle schede grafiche di fascia alta.
Fondata nel 1999, EVGA nel 2002 stringe un accordo di partner autorizzato con Nvidia per l’utilizzo dei suoi chip sulle proprie schede. Nel 2005 diventa partner Nvidia anche per i chip integrati su motherboard con un incremento di fatturato costante. Nel 2009 i fatturati mondiali raggiungono i 250 Milioni di dollari dimostrando l’apprezzamento e la fiducia accordata dagli utenti del prodotto.
EVGA è nota per l’eccezionale abilità nella progettazione delle sue schede, la serie di eccellenti funzionalità di cui dota i propri prodotti, l’eccezionale qualità delle sue schede e i servizi di assistenza di livello davvero superlativo.
Tutti i prodotti sono realizzati seguendo la filosofia dell’ innovazione intelligente, la conoscenza del mercato ed il monitoraggio in tempo reale e sono ottimizzati con soluzioni di raffreddamento esclusive, più efficienti e meno rumorose, inclusive di raffreddamento passivo, dissipatori di calore in rame ad alte prestazioni e soluzioni di raffreddamento ad acqua per prestazioni insuperabili.
EVGA è una società di portata globale con uffici in tutto il mondo – ha la sua sede centrale a Brea, in California, la sua sede europea a Monaco di Baviera, in Germania e ha anche uffici a Miami, Taipei e Hong Kong.
EVGA è il marchio di schede grafiche su processore 3D più venduto negli Stati Uniti e detiene il primato mondiale per l’overcloccabilità dei suoi prodotti.
In Europa EVGA sta investendo molto delle sue risorse in tecnologia, personale e marketing per ottenere un gradimento presso gli utenti pari a quello americano e per poter far conoscere i propri prodotti al meglio anche sul mercato europeo.
Produttore e leader mondiale di schede grafiche e schede madri con supporto all’overclock basate su tecnologie NVIDIA, si è distinta nel corso degli anni come uno dei principali operatori a livello mondiale nel settore di fascia alta sulle schede grafiche. Molto lavoro è stato fatto con NVIDIA per quanto riguarda lo sviluppo delle schede madri molti anni fa ma attualmente le schede madri sono basate su chipset di produzione Intel.
EVGA è un marchio riconosciuto dai molti amanti di schede grafiche ad alto livello ed a dimostrazione di questo EVGA mette a disposizione di tutti un eccezionale sito web con strumenti e sezioni dedicate all’utente che può interagire direttamente con il produttore.
Nella sezione del sito dedicata alla Community EVGA , (che vanta oltre 1 milione di prodotti registrati), gli utenti potranno accedere a varie forme di programmi appositamente studiati per loro (es. 90 days Set-up program con il quale l’utente EVGA ha la possibilità di registrarsi entro 90 gg dall’acquisto ed avere diritto una tantum alla sostituzione della scheda con una più performante – EVGA Bucks, una sorta di raccolta punti che vengono tramutati in buoni d’acquisto). C’è anche una sezione dedicata al gioco on line, EVGA Gaming, con 2 server di gioco dedicati alla comunità europea EVGA. I Forum della Community, infine sono un preziosissimo aiuto per gli utenti meno esperti nel quale potranno trovare utili consigli e suggerimenti da parte degli utenti EVGA più esperti.
Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale EVGA.
{jospagebreak_scroll title=NVIDIA Kepler – Uno sguardo alla nuova architettura:&heading=Introduzione:}
NVIDIA Kepler – Uno sguardo alla nuova architettura:
La nuova architettura “Kepler” nasce come naturale evoluzione delle precedenti soluzioni Fermi, sul mercato ormai da circa due anni, con l’obiettivo di ottimizzarne non soltanto le prestazioni, ma soprattutto i consumi energetici. Tale aspetto rappresentava senza dubbio il vero e proprio punto debole della precedente generazione, fin dalla sua prima incarnazione, la GeForce GTX480. La prima GPU basata sulla nuova architettura “Kepler”, nota con il nome in codice “GK104”, non è soltanto la più performante mai prodotta dall’azienda di Santa Clara, ma è soprattutto la più efficiente in termini di assorbimenti energetici.
Buona parte del merito è senz’altro attribuibile, oltre che alla nuova e ottimizzata tecnologia produttiva a 28nm di TSMC, alle notevoli migliorie architetturali introdotte. Ogni unità interna, infatti, è stata progettata per garantire le migliori performance/watt possibili. Il primo prodotto a vedere la luce basato su GPU GK104, nonché l’attuale modello di punta dell’azienda, prende il nome di GeForce GTX 680. Osserviamone la struttura interna nel dettaglio:
Possiamo notare dal diagramma a blocchi come il nuovo processore grafico “Kepler” sia composto da diversi elementi, ognuno dei quali specifico per una determinata operazione. Il blocco principale è sempre denominato GPC (Graphics Processing Cluster) e prevede soluzioni per la rasterizzazione, lo shading e la gestione delle texture. La nuova GeForce GTX 680 conta ben quattro blocchi GPC indipendenti e dotati di una memoria Cache L2 condivisa di 512KB, ognuno dei quali prevede al suo interno un’affinata unità Raster Engine (per la rimozione di tutti i triangoli non visibili dalla scena, al fine di ridurre la banda necessaria) e una coppia di unità SMX (Streaming Multiprocessor) di nuova generazione, completamente ridisegnate, capaci di prestazioni superiori e consumi significativamente più bassi rispetto alle SM di Fermi.
La maggiore potenza computazionale deriva principalmente dal quantitativo superiore di unità CUDA Core. In ogni SMX, infatti, trovano posto ben 192 CUDA Core, ben sei volte in più rispetto alle unità SM di Fermi (32 unità), per un totale complessivo di ben 1536 CUDA Core. L’aumento delle unità di elaborazione si è reso necessario per compensare l’abbandono del classico approccio “clock double speed” in favore di una più semplice frequenza di clock unificata tra GPU e CUDA Core, a tutto vantaggio dei consumi complessivi.
Ecco come si presenta al suo interno ogni singola unità SMX:
Appare evidente come la maggior parte delle unità fondamentali, per l’esecuzione dei calcoli grafici, siano state inglobate all’interno della nuova SMX. Oltre alle suddette unità di elaborazione (CUDA Core) troviamo, infatti, ben 16 Texture Unit (TMU), un nuovo motore Polymorph Engine 2.0 (che si occupa, oltre che dell’output, anche della gestione del Vertex Fetch, Attribute Setup, Viewport Transform e del Tessellator, in maniera due volte più efficiente rispetto a Fermi), ben 32 unità Load/Store e altrettante unità SFU (Special Function Unit), in grado di eseguire istruzioni come seno, coseno e radice quadrata, oltre che l’interpolazione grafica. Troviamo, inoltre, una cache dedicata di 64KB utilizzabile come memoria condivisa o come Cache L1 e quattro Warp Scheduler, capaci di due istruzioni per ciclo di clock.
Rispetto a Fermi sono state completamente riviste le funzioni di controllo della schedulazione, semplificando notevolmente la complessa unità hardware dedicata all’individuazione e al riordino delle operazioni, sfruttando la “prevedibilità” della sequenza delle operazioni e delle latenze.
La memoria Cache L2 (ampia 512KB), che ricordiamo essere condivisa tra le quattro unità GPC (Graphics Processing Cluster) presenti, è stata ottimizzata in maniera da poter supportare al meglio la maggiore potenza computazionale delle nuove unità SMX. L’incremento è quantificabile nell’ordine del 73% circa e riguarda soprattutto la gestione delle operazioni atomiche, in particolare quelle a indirizzo comune.
Il bus di memoria è di tipo aggregato e sfrutta quattro interfacce a 64 bit al fine di raggiungere un’ampiezza complessiva di 256 bit. L’adozione di moduli di memoria caratterizzati da una frequenza operativa particolarmente elevata (ben 6.008MHz) consente comunque di ottenere una banda complessiva più che dignitosa, pari a 192 GB/s, del tutto equivalente a quella di Fermi, nonostante il bus minore. Per garantire la piena stabilità a questa frequenza si è reso necessario, da parte degli ingenieri NVIDIA, un profondo lavoro di ottimizzazione dei segnali nonché dell’intera interfaccia di comunicazione.
{jospagebreak_scroll title=Tecnologia GPU Boost:}
Tecnologia GPU Boost:
Oltre a tutte le migliorie architetturali precedentemente osservate, la nuova GeForce GTX680 include anche una nuova ed interessante tecnologia, denominata GPU Boost, finalizzata ad incrementarne ulteriormente le performance complessive. Combinando elementi hardware e software, GPU Boost è in grado di regolare dinamicamente la frequenza di funzionamento della GPU in funzione dell’assorbimento energetico, costantemente monitorato da una circuiteria hardware dedicata. In questa maniera viene garantito il massimo livello prestazionale senza rischiare di eccedere dai consumi originariamente previsti dalla scheda.
Come vediamo dal grafico non tutte le applicazioni sfruttano appieno il processore grafico. Spesso buona parte delle reali risorse a disposizione vengono “sprecate” se l’applicazione in uso non è particolarmente intensiva. Grazie alla tecnologia GPU Boost sarà possibile sfruttare tutto il potenziale energetico inutilizzato per innalzare la frequenza operativa e ottenere così migliori prestazioni.
La frequenza di funzionamento predefinita della nuova GeForce GTX680 è fissata a 1.006MHz. Tale frequenza è identificata come “Base Clock” e rappresenta il valore minimo al quale si troverà a operare la scheda durante l’esecuzione di qualsiasi titolo 3D. In condizioni normali la tecnologia GPU Boost consente un incremento del +5% rispetto alla frequenza base predefinita, vale a dire raggiungere una frequenza finale di 1.058MHz. Tuttavia, se l’applicativo utilizzato non è particolarmente intensivo, e le condizioni della scheda grafica lo permettono, sono possibili ulteriori incrementi della frequenza operativa del processore grafico. NVIDIA stessa ha dichiarato la possibilità di raggiungere e superare, in determinati frangenti, una frequenza di ben 1.100MHz, pur rimanendo entro i limiti del TDP.
Per garantire la piena stabilità operativa, in queste condizioni di “overclock automatico”, la tecnologia GPU Boost va ad agire anche sulla tensione di alimentazione del processore grafico, secondo step predeterminati.
La tecnologia GPU Boost è sempre attiva e attualmente non disattivabile in alcun modo da parte dell’utente. NVIDIA ha comunque assicurato il perfetto funzionamento anche nell’eventualità che venga praticato un’overclock manuale della scheda.
{jospagebreak_scroll title=Tecnologia Adaptive Vsync:}
Tecnologia Adaptive Vsync:
Tra le novità, introdotte da NVIDIA in occasione della presentazione della nuova architettura Kepler, troviamo anche una nuova tecnologia di Vsync, denominata Adaptive Vsync. Prima di entrare nei dettagli riteniamo opportuno illustrarvi quelle che sono le caratteristiche della normale tecnologia Vsync. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un notevole incremento delle prestazioni delle schede grafiche, incremento che ha consentito di ottenere framerate veramente molto elevati nei giochi di ultima generazione. Tuttavia questo aspetto non è positivo come potrebbe sembrare; se i frame generati, infatti, sono superiori alla frequenza di refresh del nostro monitor si andrà ad incorrere nel fastidioso fenomeno del “Tearing”, ovvero una sovrapposizione dei frame che implica una distorsione dell’immagine.
La causa è molto semplice; se la scheda grafica è decisamente potente, capace quindi di superare agevolmente, in termini di FPS, la frequenza di refresh del monitor (solitamente 60Hz), quest’ultimo si troverà ancora occupato a visualizzare un frame nello stesso momento in cui la GPU invia i successivi, in rapida successione.
La soluzione a questo problema è l’attivazione del Vsync nel pannello dei driver grafici, o nelle opzioni del gioco in uso; questa ormai indispensabile funzionalità consente di sincronizzare i frame, inviati dalla GPU, in relazione alla frequenza di refresh del proprio monitor, evitando qualsiasi tipo di distorsione dell’immagine, che andrebbe, purtroppo, a comprometterebbe l’esperienza di gioco. Ancora una volta però vi sono degli effetti “collaterali” che non devono essere sottovalutati. Ammettendo che il nostro monitor abbia una frequenza di refresh pari a 60Hz (come buona parte degli LCD del resto), cosa succederebbe se la GPU non arrivasse a garantire 60FPS? Semplicissimo, il Vsync scalerebbe automaticamente la soglia di sincronizzazione a 30Hz o a un altro sotto-multiplo di 60Hz (ad esempio 20 oppure 15Hz). Questo brusco calo è la causa di un altro fastidiosissimo fenomeno, conosciuto come “Stuttering”.
La soluzione ad entrambe queste problematiche esiste, e prende il nome di “Adaptive Vsync”. La logica di funzionamento di questa nuova tecnologia messa a punto da NVIDIA è veramente molto semplice. La sincronizzazione verticale (Vsync) viene attivata e disattivata dinamicamente, in relazione al reale andamento del framerate. In altre parole se viene superata la soglia di sincronizzazione verrà attivato il Vsync, evitando il Tearing; al contrario se si scende al di sotto della soglia di sincronizzazione verrà automaticamente disattivato, in modo da seguire il naturale andamento del framerate, evitando così lo Stuttering.
{jospagebreak_scroll title=NVIDIA FXAA e TXAA – Nuove modalità di Anti-Aliasing:}
NVIDIA FXAA e TXAA – Nuove modalità di Anti-Aliasing:
Le novità introdotte con l’architettura Kepler non si limitano soltanto alle pure prestazioni velocistiche, ma prendono in considerazione anche l’aspetto qualitativo dell’immagine. Per questo motivo sono state introdotte due nuove tecniche di filtraggio Anti-Aliasing, finalizzate a ridurre le scalettature nel rendering di spigoli obliqui.
Nvidia Anti-Aliasing FXAA:
Il nuovo NVIDIA FXAA consente di applicare il filtro Anti-Aliasing in fase di post processing, sfruttando la potenza di calcolo delle unità CUDA Core, in maniera da ridurre notevolmente l’impatto prestazionale, rispetto alle tradizionali tecniche di Multi-Sample Anti-Aliasing (MSAA).
La nuova modalità di filtraggio è attivabile direttamente all’interno del pannello di controllo dei driver NVIDIA a partire dalla release R300. In questo modo il funzionamento è garantito, quindi, con centinaia di videogiochi.
A seguire vi mostriamo una comparazione tra l’assenza di filtraggio Anti-Aliasing, la tecnica di filtraggio MSAA 4x e la nuova tecnica FXAA in post processing.
Nvidia Anti-Aliasing TXAA:
Il nuovo NVIDIA TXAA è una tecnica di filtraggio pensata per sfruttare appieno le elevate performance FP16 delle Texture Unit della GeForce GTX 670. Il TXAA viene descritto da NVIDIA stessa come un mix tra il tradizionale filtraggio Multi-Sample in hardware e l’utilizzo di una componente temporale per migliorare la qualità dell’immagine.
A differenza della tecnica di filtraggio precedentemente descritta (FXAA), il TXAA non è attivabile, almeno per il momento, all’interno del pannello di controllo dei driver NVIDIA, ma dovrà essere implementato direttamente all’interno dei motori dei videogiochi.
Gli sviluppatori avranno modo di scegliere tra due differenti modalità: TXAA 1 e TXAA 2. La prima modalità è in grado di offrire una qualità dell’immagine equiparabile a quella ottenibile applicando un filtro MSAA 8x, con un impatto sulle prestazioni pari a quello di un MSAA 2x. La seconda modalità (TXAA 2) offrirà una qualità dell’immagine ancora superiore a quella del TXAA 1, con un impatto sulle prestazioni pari a quello di un MSAA 4x.
A seguire vi mostriamo una comparazione tra l’assenza di filtraggio Anti-Aliasing, la tecnica di filtraggio MSAA 8x e la nuova tecnica TXAA di NVIDIA.
{jospagebreak_scroll title=Nuovo Display/Video Engine:}
Nuovo Display/Video Engine:
Kepler vanta, inoltre, un engine video completamente ridisegnato, capace di offrire pieno supporto ai futuri monitor HDMI 4K a 3GHz (3840 x 2160 x 60Hz) e Display Port 1.2. Inoltre, viene finalmente introdotto un supporto multi-monitor avanzato e pienamente in grado di competere con la tecnologia concorrente “Eyefinity” di AMD.
La nuova GeForce GTX 670 permette il collegamento contemporaneo di ben quattro monitor, supportando la tecnologia proprietaria 3D Vision anche in modalità a singola GPU.
Pienamente supportate funzionalità di personalizzazione della risoluzione e compensazione della cornice dei monitor.
{jospagebreak_scroll title=NVIDIA NVENC – Nuovo Encoder Video in Hardware:}
NVIDIA NVENC – Nuovo Encoder Video in Hardware:
Un’altra novità di Kepler riguarda l’introduzione di una componente hardware dedicata alla codifica di contenuti video H.264, componente che prende il nome di NVENC. Prima della presentazione dell’architettura Kepler la decodifica dei flussi video veniva gestita direttamente dalle unità CUDA Core, con ovvi effetti sui consumi energetici della scheda. Utilizzando, invece, un componente hardware specializzato nella gestione dei flussi video, si riescono ad ottenere consumi molto più bassi e prestazioni notevolmente superiori rispetto alla gestione da parte dei CUDA Core.
Secondo quanto dichiarato dalla stessa NVIDIA, il nuovo NVENC è in grado di effettuare l’encoding di flussi video Full HD (1080p) ad una velocità ben otto volte superiore rispetto a quella in tempo reale. Prendendo come esempio l’encoding di un filmato 1080p, della durata di 16 minuti a 30FPS, sarà possibile portare a termine l’operazione in circa 2 minuti.
NVENC supporta, inoltre, gli standard H.264 Base, Main e High Profile Level 4.1 (vale a dire lo standard Blu-Ray), oltre all’MVC (Multiview Video Coding), per la gestione di filmati stereoscopici, e all’encoding di filmati con risoluzione massima di 4096 x 4096 pixel.
NVIDIA ci ha fornito una versione beta del noto software Cyberlink Media Espresso 6.5 capace di sfruttare appieno NVENC.
Per verificarne le potenzialità abbiamo proceduto alla conversione di un filmato 720p della durata di 2h e 10min sfruttando il profilo preimpostato “Apple iPhone 4S”, sia facendo uso dell’accelerazione hardware messa a disposizione da NVIDIA, e sia appoggiandosi esclusivamente sul processore centrale (Intel Core i7 2600K alla frequenza di 5.5GHz).
Come possiamo chiaramente osservare, i benefici di questo nuovo Encoder Video di NVIDIA sono evidenti. Il programma Cyberlink Media Espresso 6.5 è in grado di sfruttare in pieno il suo enorme potenziale. Non possiamo che consigliare caldamente l’uso di NVENC a tutti gli utenti, che si dilettano con encoding di flussi video in Full HD (1080p). I vantaggi saranno decisamente evidenti, sia in termini di tempo, sia in termini di resa produttività finale.
{jospagebreak_scroll title=Confezione e Bundle:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – Confezione e Bundle:
La confezione con cui è arrivata la EVGA GTX680 Classified 4GB è realizzata con un cartoncino molto resistente e contraddistinto da una grafica sobria e particolarmente elevante. Al centro spicca il logo aziendale, dalle dimensioni generose, seguito dal prestigioso marchio “Classified” che non la fa certo passare inosservata sugli scaffali dei negozi.
I colori principali, ormai una tradizione nelle ultime produzioni del marchio, sono il nero e il grigio, con inserti di colore rosso per richiamare la linea di appartenenza del prodotto. Sono inoltre presenti alcune zone di colore verde NVIDIA con sovraimpresso il modello di GPU di cui la scheda è dotata.
Sulla parte frontale, come abbiamo già precisato, domina il logo aziendale EVGA, incastonato su uno sfondo che riproduce il motivo di una lamiera traforata in acciaio. Nella parte superiore delle didascalie indicano il quantitativo di memoria grafica installata, il supporto a tutte le principali features NVIDIA e alle DirectX 11, alla connessione PCIe di tipo 3.0 e alla possibilità di realizzare sistemi Multi-GPU in 4Way SLI, ovvero con massimo quattro schede grafiche in parallelo. Nella parte inferiore è riportato il modello di scheda, Classified, ad indicare frequenze operative maggiorate di fabbrica e design proprietario, ed infine il tipo di GPU installata onboard.
Nella parte posteriore viene riportata la nomenclatura del prodotto, le principali features supportate, delle foto che mostrano la scheda contenuta ed il pannello frontale che mostra la connettività fino a quattro monitor, le specifiche del prodotto riportate in tutte le lingue dei paesi dove viene esportato, un QR Code per la connessione diretta da dispositivi mobili alla pagina del prodotto ed infine tutti i riferimenti di EVGA.
Nei lati più stretti e piccoli della confezione sono presenti il logo EVGA, la nomenclatura della scheda grafica, le informazioni relative ai requisiti minimi di sistema tradotti nelle principali lingue dove il prodotto viene esportato e agli standard supportati.
Apriamo la nostra confezione ed estraiamo il contenuto. La scheda è ben riposta all’interno di una vaschetta realizzata in schiuma poliuretanica di color grigio scuro, ben protetta da urti o cadute accidentali.
Il bundle fornito in dotazione è completo e comprende i seguenti elementi:
- 1x DVD Rom Driver e Software (EVGA PrecisionX);
- 2x Manuali Rapidi di installazione (Hardware e Software);
- 1x Foglio sulle connessioni elettriche della VGA e sulle temperature che può raggiungere;
- 1x Adattatotre DVI -> VGA in busta sigillata;
- 2x Adattatori PCIe 8pin -> 2x PCIe 6 pin in busta sigillata;
- 1x Targhetta adesiva su base metallica con riportato il marchio EVGA;
- 2x Adesivi per case o banchetto di test.
Troviamo, inoltre, un pesante foglio bianco piegato. Si tratta di un poster pubblicitario della EVGA, realizzato con una grafica molto attraente ed aggressiva, che promuove il sito della casa produttrice dedicata al Gaming.
A nostro avviso, il bundle in dotazione risulta decisamente molto completo, tanto da essere un valore aggiunto al prodotto di EVGA. Passiamo ora ad analizzare la scheda e le sue caratteristiche tecniche.
{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – Caratteristiche Tecniche:
La scheda video EVGA GTX680 Classified 4GB è costruita intorno alla nuova GPU GTX680 di NVIDIA. Il design del PCB e del sistema di raffreddamento impiegato sono di tipo proprietario, espressamente ridisegnati per l’occasione e completamente differenti rispetto alle tradizionali soluzioni reference. La nuova Classified vanta, inoltre, frequenze operative superiori già impostate di fabbrica, in particolare il Core Clock è fissato a ben 1.111MHz con un Boost che raggiunge quota 1.176MHz (circa +6%). Le memorie, invece, sono fissate alla medesima frequenza sancita da NVIDIA, vale a dire 6.008MHz effettivi.
La linea completa di prodotti EVGA basati sulla GPU GTX680 comprende vari modelli, diversificati principalmente in relazione alle frequenze operative fissate di fabbrica ed alle caratteristiche del sistema di dissipazione di cui sono dotate. Ecco la lista complete dei modelli:
- EVGA GeForce GTX 680 Classified Hydro Copper;
- EVGA GeForce GTX 680 Hydro Copper;
- EVGA GeForce GTX 680 Classified;
- EVGA GeForce GTX 680 FTW+ 4GB w/Backplate;
- EVGA GeForce GTX 680+ 4GB w/Backplate;
- EVGA GeForce GTX 680 FTW;
- EVGA GeForce GTX 680 SC Signature 2;
- EVGA GeForce GTX 680 SC Signature+ w/Backplate;
- EVGA GeForce GTX 680 SC Signature;
- EVGA GeForce GTX 680 SC+ w/Backplate;
- EVGA GeForce GTX 680 Superclocked;
- EVGA GeForce GTX 680.
Riportiamo di seguito la tabella riassuntiva delle principali caratteristiche e funzionalità supportate, così come dichiarate dal produttore.
Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche fisiche e le frequenze operative della scheda grafica e ne riportiamo uno screen.
Potete trovare maggiori informazioni nella pagina ufficiale del prodotto.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda Parte Prima:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – La Scheda Parte Prima:
Una volta estratta dalla confezione possiamo ammirare la nuova EVGA GTX680 Classified in tutto il suo splendore. La scheda grafica, attuale punta di diamante dell’offerta dell’azienda americana, rivolta espressamente ad un’utenza particolarmente esigente e agli amanti dell’overclock estremo, si presenta esteticamente molto curata e del tutto differente da qualsiasi soluzione basata sul reference design previsto dall’azienda di Santa Clara.
La prima cosa che salta all’occhio sono senza dubbio le generose dimensioni, necessarie, come vedremo, per far spazio alla complessa circuiteria di alimentazione, oltre che all’imponente sistema di dissipazione proprietario. La scheda infatti è lunga ben circa 27 cm è alta circa 5 cm. Visto la sua lunghezza, bisogna stare attenti quando la si compra, visto che non tutti i case sono in gradi di poterla ospitare senza problemi.
Il sistema di dissipazione occupa solo due slot in altezza, permettendo di realizzare un prestante sistema multi-GPU anche con schede madri che hanno gli slot PCIe ravvicinati. L’aria per il raffreddamento dei componenti interni viene immessa da una ventola radiale del diametro di 80 mm posta nella zona più esterna della scheda.
La ventola ha un limite di velocità, imposto dalla stessa Nvidia, di circa 55%, ovvero poco di più di 3240 RPM. Questa limitazione serve per dare al consumatore finale un confort acustico massimo. Durante tutti i test, non abbiamo mai raggiunto temperature elevate che potessero mettere in serio pericolo la scheda.
Nella zona posteriore della scheda non sono presenti componenti di particolare rilievo, fatta esclusione per otto dei sedici moduli di memoria previsti. Il produttore americano ha scelto di impiegare moduli GGDR5 prodotti da Hynix, nello specifico gli H5GQ2H24MFR-R0C, accreditati per operare ad una frequenza di 6.0GHz, ovvero la medesima fissata su questo prodotto.
Questo valore, unito a un’ampiezza del bus di memoria di 256bit, consente di raggiungere una banda veramente molto elevata, pari a ben 192.3GB/s. La scheda, come detto, dispone di 16 moduli identici, per un quantitativo di memoria totale pari a ben 4.096MB. Non vi saranno problemi, quindi, nemmeno a risoluzioni superiori al classico Full-HD oppure in configurazioni Multi-Monitor Sorround.
Per osservare l’interno della EVGA GTX680 Classified 4GB è necessario rimuovere l’imponente dissipatore di calore proprietario. L’operazione non è difficile da eseguire, ma richiede comunque la massima attenzione.
Come prima cosa bisogna smontare la copertura superiore dopo aver rimosso una manciata di viti presenti lateralmente, in seguito andrà rimosso il dissipatore in alluminio della GPU.
Per finire, bisogna rimuovere il dissipatore passivo in alluminio di colore nero che copre le fasi di alimentazione e le memorie.
E’ il momento di analizzare il dissipatore e la circuiteria di alimentazione.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda Parte Seconda:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – La Scheda Parte Seconda:
Possiamo osservare immediatamente il fitto array di alette di alluminio deputato allo smaltimento del calore. La base del dissipatore direttamente a contatto con la GPU è realizzata in rame con una finitura molto liscia, ma purtroppo non presenta una perfetta lappatura a specchio. Caratteristica che però non pregiudica assolutamente le capacità dissipanti dell’intero sistema EVGA.
La superficie dissipante è estesa ed i dati da noi rilevati sulle temperature, di cui parleremo più avanti nella recensione, confermano in pieno l’estrema bontà di questo sistema di raffreddamento.
Dopo aver rimosso il corpo dissipante possiamo osservare il PCB della scheda grafica, come anticipato, completamente rivisto rispetto al disegno di riferimento previsto da NVIDIA. Il layout appare molto ben organizzato e pulito nella realizzazione. Lo spessore della piastra è tale da garantire una buona rigidezza e le saldature appaiono impeccabile e prive di qualsiasi residuo di lavorazione.
Inutile dire che appare evidente una complessità di gran lunga superiore a quella delle normali soluzioni reference, a partire dalla circuiteria di alimentazione, completamente ridisegnata dall’azienda americana, dotata di ben 17 PWM di tipo digitale (14 PWM dedicati alla GPU e 3 PWM dedicati, invece, ai moduli di memoria GDDR5).
L’impiego di PWM digitali garantisce una maggiore efficienza e precisione nell’erogazione rispetto all’approccio standard. I componenti utilizzati, come prevedibile, sono di eccellente qualità, pensati per garantire la massima stabilità operativa e longevità anche in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature. Non è un caso che le soluzioni appartenenti alla linea “Classified” si siano sempre distinte, nel corso degli anni, per la loro spiccata propensione all’overclocking estremo.
In posizione centrale trova posto il processore grafico “GK104”, circondato da parte dei moduli di memoria GDDR5 previsti. Questa GPU, basata sull’innovativa architettura “Kepler”, rappresenta l’attuale punta di diamante dell’offerta dell’azienda di Santa Clara, almeno fino al debutto del prossimo GK110, atteso nel corso del 2013. A differenza delle normali soluzioni reference è stata rivista verso l’alto la frequenza operativa del Core (da 1.006MHz a 1.111MHz) e, di conseguenza del GPU Boost (da 1.058MHz a 1.176MHz), al fine di incrementare ancor più le performance complessive della scheda.
Continuiamo la nostra esplorazione sulla scheda video.
{jospagebreak_scroll title=La Scheda Parte Terza:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – La Scheda Parte Terza:
La scheda dispone, inoltre, di uno Switch per la selezione del BIOS, capace di offrire la possibilità di scelta tra tre differenti modalità: Normal, OC ed LN2. La prima, come prevedibile, è quella predefinita e comprensiva di tutte le tecnologie di protezione per la salvaguardia delle funzioni vitali della scheda. Le ultime due, OC ed LN2, sono invece appositamente studiate per l’overclocking estremo. A tale proposito sono state disattivate tutte le varie protezioni, OVP (Over Voltage Protection) e OCP (Over Current Protection), al fine di evitare qualsiasi potenziale limitazione.
Per soddisfare al meglio la richiesta energetica, anche in previsione di overclock spinti, la nuova Classified è stata dotata di ben due connettori di alimentazione supplementare di tipo PCI-Express a 8pin, in grado di fornire ben 150W ciascuno, portando il limite massimo assorbibile dalla scheda a ben 375W.
Nelle immediate vicinanze trova posto il connettore per il collegamento del EVBOT, un particolare dispositivo esterno pensato per gestire, in tempo reale, varie impostazioni avanzate dei prodotti EVGA compatibili, come in questo caso la nuova GTX680 Classified.
Il corretto funzionamento non è vincolato alla presenza di alcun software proprietario, è sufficiente, infatti, collegare l’apposito cavo alla periferica compatibile (fino ad un massimo di quattro periferiche contemporaneamente) per poter avere immediato controllo sulle tensioni di alimentazione, frequenze e molte altre impostazioni avanzate.
Lateralmente notiamo la presenza di un connettore NVIDIA SLI capace di supportare configurazioni Multi-GPU fino ad un massimo di quattro schede grafiche in parallelo (4-Way SLI).
Posteriormente troviamo una completa dotazione di uscite video, che comprende un paio di connessioni DVI (DVI-I e DVI-D), una connessione HDMI 1.4a e una connessione Display Port 1.2.
Ricordiamo che con Kepler è stato completamente ridisegnato l’engine video. La nuova GeForce GTX 680 permette il collegamento contemporaneo di ben quattro monitor, supportando la tecnologia proprietaria 3D Vision anche in modalità a singola GPU.
{jospagebreak_scroll title=Software in Dotazione:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – Software in Dotazione:
Nel disco ottico fornito in bundle con la EVGA GTX680 Classified 4GB sono contenuti, oltre che ai driver di sistema, due interessanti software che ci permetteranno di gestire e settare al meglio la nostra scheda video. Stiamo parlando dell’EVGA Precision X e dell’EVGA OC Scanner X.
EVGA PrecisionX:
Il software EVGA PrecisionX posiziona su un’intrigante interfaccia grafica le varie opzioni settabili sulla nostra scheda grafica, ovvero la frequenza della GPU, delle memorie, il Power Target, la velocità della ventola di raffreddamento e ci permette di monitorare lo stato della scheda attraverso dei grafici.
Sarà possibile, inoltre, salvare vari profili di overclock per averli sempre disponibili in punta di mouse, per settare in maniera comoda e veloce le frequenze operative di cui abbiamo bisogno per particolari scenari (bench, gaming, calcolo distribuito, etc.) secondo le nostre particolari esigenze. Nell’eventualità che sia installato anche il software EVGA OC ScannerX il pulsante TEST sarà attivo e ci consentirà di testare la validità e l’affidabilità delle frequenze impostate sulla nostra scheda grafica.
Sul sito ufficiale EVGA, in questa pagina, sono disponibili varie skin per la personalizzazione del software. Ad esempio, questa è la skin dedicata alla nuova GTX680 Classified.
EVGA OC ScannerX:
L’EVGA OC ScannerX è il complemento ideale per testare l’overclock della propria scheda video. Grazie alla funzione proprietaria per l’individuazione di artefatti, sintomo di un overclock troppo spinto e poco stabile, possiamo regolare granularmente le frequenze operative della nostra scheda video alla ricerca dell’ultimo MHz sfruttabile. Sono integrati moduli per stressare la GPU e per monitorare lo stato dei componenti durante gli stress test.
Lo NV-Z GPU Info Module esegue costantemente un controllo sui parametri vitali della scheda video informandoci quando siamo troppo vicini al limite fisico della stessa. Inoltre un benchmark interno ci aiuterà nella valutazione del livello di overclock che abbiamo impostato.
E’ il momento di testare le potenzialità della scheda.
{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}
Sistema di Prova e Metodologia di Test:
Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel Z77, prodotta da MSI, in particolare è stato scelto il modello Z77 MPower, aggiornato con l’ultimo BIOS ufficiale disponibile (v.17.4).
Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Ivy Bridge, precisamente il Core i7 3770K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.600MHz, impostando il moltiplicatore a 46x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).
Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Kingston Technology da 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.133MHz 9-11-9-27-1T a 1.65v. Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:
Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su un banchetto da test DimasTech. I driver utilizzati sono i Forceware 310.54 Beta.
Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.
Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:
Benchmark Sintetici – DX9/DX10:
- 3DMark05 (DX9.0c);
- 3DMark06 (DX9.0c);
- 3DMark Vantage (DX10).
Benchmark Sintetici – DX11:
- 3DMark 11;
- Unigine Heaven Benchmark v3.0;
- Stone Giant Benchmark.
Benchmark Sintetici – OpenCL:
- LuxMark 2.0.
Giochi – DX10:
- FarCry 2;
- Batman Arkham Asylum;
- Mafia 2.
Giochi – DX11:
- Alien vs Predator;
- F1 2012;
- Lost Planet 2;
- Metro 2033;
- Crysis 2;
- Hard Reset;
- Sniper Elite V2;
- DiRT Showdown.
Quindi ecco specificata la base test da noi utilizzata e che sarà utile al lettore per l’interpretazione dei grafici.
Nelle nostre prove abbiamo testato quello che potrebbe rappresentare un overclock daily ed in seguito, come capitolo separato, il massimo OC che il sample a nostra disposizione è riuscito ad esprimere ad aria. Tutti i settaggi sono stati effettuati con il software EVGA Precision X 3.0.4. Portiamo all’attenzione del lettore che come overclock daily la nostra scelta è caduta su frequenze che potessero esprimere un buon overclock e ottenere contemporaneamente buone temperature di esercizio con una generale silenziosità operativa del sistema.
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX9/10:}
Benchmark Sintetici – DX9/10:
3DMark 2005:
Il 3DMark05 è un programma di stress test per schede video. Basato sulle API DirectX 9.0c. Questo test richiede la presenza di una scheda compatibile con le specifiche Pixel Shader 2.0 o superiori.
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1024*768, con vari livelli di filtraggio AntiAliasing.
3DMark 2006:
Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati). La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range). L’applicativo restituisce in output 3 sotto-punteggi: uno per lo SM2.0, uno per la CPU e l’ultimo per lo SM3.0.
Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024, con vari livelli di filtraggio AntiAliasing.
3DMark Vantage:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.
Il benchmark si compone di quattro distinti test, due incentrati sulla GPU e due sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.
3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.
I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High.
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX11:}
Benchmark Sintetici – DX11:
3DMark 11:
Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark.
3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d’illuminazione e ombre marcato.
Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l’illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance e Extreme. Il benchmark non sfrutta la tecnologia PhysX di Nvidia.
I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle tre modalità disponibili: Entry, Performance e Extreme.
Unigine Heaven Benchmark v3.0:
Unigine ha presentato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v2.1 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia.
I test sono stati condotti coni seguenti settaggi:
Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di FPS Medi e di Score finale.
Stone Giant:
Un nuovo test DirectX 11 si presenta al mondo. Stone Giant, realizzato da BitSquid con la collaborazione di FatShark, mira a mostrarci le novità della grafica basata sulle nuove librerie. I punti salienti di questo nuovo benchmark sono la profondità e gli effetti di campo Compute Shader 5, la Tessellation e il supporto Nvidia 3D VisionSurround. Grazie a scene con tessellation avanzata e livelli di geometria elevati, Stone Giant permette ai consumatori DX11 di provare le loro nuove schede grafiche. Crediamo che la grande fedeltà dell’immagine vista in Stone Giant, resa possibile con le funzionalità delle DX11, siano qualcosa che dobbiamo aspettarci dai giochi futuri, ha affermato Tobias Persson, fondatore e Senior Graphics Architect di BitSquid.
I test sono stati condotticon i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – OpenCL:}
Benchmark Sintetici – OpenCL:
LuxMark 2.0:
LuxMark 2.0 è un ottimo software, con pieno supporto OpenCL, per la verifica e la comparazione delle prestazioni offerte dalle moderne GPU (AMD e NVIDIA) e CPU.Il test è stato eseguito con le impostazioni predefinite, benchmark “Room Complex” (GPU Only). Nel grafico il risultato ottenuto, espresso il Sample/sec (risultati maggiori indicano migliori prestazioni).
A questo indirizzo potete visionare il database di tutti i risultati raccolti in singola GPU.
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX10:}
Giochi – DX10:
FarCry 2:
FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.
I test sono stati condotti utilizzando il benchmark integrato con i seguenti settaggi:
Batman Arkham Asylum:
Cala la sera, e con essa un buio pesto che copre il brulicare notturno di chi ha scelto quella vita. La vita è quella di chi preferisce le tenebre alla luce, quella di chi pensa inconsciamente di poter coprire tutto lasciandolo semplicemente avvolto dall’oscurità. E’ notte. La follia regna sovrana, in un turbinio di voci sconnesse che aleggia sopra una città che si è arresa, e lo ha fatto per paura, quella paura di chi si sente impotente dinanzi a tanto odio.
Un atavico sconforto che inibisce tutti, che rende vano anche il solo pensiero di un’esistenza non più vissuta in ginocchio. E chi prova ad alzarsi, fosse anche suo malgrado, deve fare i conti con questa incrollabile impotenza. Lui non l’ha scelto, ma è stato scelto. La sua è una chiamata, per di più violenta. Inutile sfuggirle, inutile ignorarla, perché lei ti soffoca e ti impedisce di andare avanti. Vano è ogni tentativo di resisterle, perché la Giustizia, quella con la G maiuscola, non tollera indecisioni e sceglie solo i migliori.
Un uomo insomma, così come ce ne sono tanti. Quello, però, che in mezzo a tanti fa la differenza e per meriti che talvolta non sono nemmeno i suoi. Il codice agisce in lui, e lui non deve far altro che assecondarlo. Questo è ciò che fa un Cavaliere. E poiché questo mondo non è quello della luce bensì delle tenebre, lui non può che essere il Cavaliere Oscuro…….Batman……
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Mafia 2:
Mafia II è sviluppato dai programmatori di 2K Czeche ci mette nei panni di Vito Scaletta, giovane italo-americano, reduce della seconda guerra mondiale, facendoci ripercorrere la sua scalata verso i vertici mafiosi dal 1945 al 1951.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte Prima:}
Giochi – DX11 – Parte Prima:
Alien vs Predator:
La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme.Ed ora il Predator.
I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:
F1 2012:
Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer. Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni ) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte Seconda:}
Giochi – DX11 – Parte Seconda:
Lost Planet 2:
Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
Metro 2033:
Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra. Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri. Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte Terza:}
Giochi – DX11 – Parte Terza:
Crysis 2:
Il mondo è stato devastato da una serie di cataclismi climatici e la società è sull’orlo del totale disfacimento. Gli alieni sono tornati, con una forza d’invasione al completo, e il loro obiettivo è niente meno che la totale distruzione dell’umanità. Un processo a cui dare inizio strappando il cuore della città più famosa della Terra.
A New York, terrificanti invasori spaziali si aggirano per le strade e una piaga da incubo falcia milioni di abitanti con brutale ed epidemica velocità. La città è nel caos, le sue strade e i suoi palazzi sono ridotti a cumuli di macerie fumanti. È una New York come non l’avete mai vista. Né le forze dell’ordine paramilitari, né la potenza della macchina da guerra degli USA possono resistere agli invasori. Tutti coloro che hanno scelto di non fuggire sono condannati. La semplice sopravvivenza in questo uragano di morte richiede l’uso di tecnologie ben superiori a quelle mai viste da un soldato moderno.
Un uomo sta per ereditare tale tecnologia: è la tuta da combattimento del futuro, la Nanosuit 2. Con essa, questo singolo super soldato si opporrà alla distruzione dell’umanità, nella giungla urbana nota come New York City.
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.1.13” usando i seguenti settaggi:
Hard Reset:
Hard Reset è uno sparatutto in prima persona, sviluppato da The Flying Wild Hog e pubblicato da Valve Corporation il 13 settembre 2011. Il gioco possiede le classiche meccaniche di uno sparatutto in prima persona di carattere frenetico (simile a Serious Sam), con molti nemici onnipresenti, una necessità di pianificazione tattica molto bassa, numerosissimi oggetti esplodibili o frantumabili.
Sono presenti solo due tipi di armi e relative munizioni (una meccanica ed una energetica); queste possiedono un unico caricatore ciascuna e sono aggiornabili e potenziabili in determinati luoghi dell’ambiente di gioco. Si ha una mitragliatrice, un fucile a corto raggio, un lanciagranate e lanciamine ed un lanciamissili per l’arma meccanica; un insieme di funzioni di vario genere offensivo per l’arma energetica. Il giocatore può anche potenziare il personaggio aumentandone salute e scudo massimo, fornendo all’interfaccia un radar per rilevare i nemici, aumentando capacità massima di munizioni ed altro.Nel gioco sono presenti alcuni pulsanti da attivare per poter liberare determinati passaggi e proseguire, oppure richiede di distruggere un generatore per disattivare una griglia laser, ci sono anche ascensori monodirezionali.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato nella versione Demo del gioco (scaricabile da Steam) usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX11 – Parte Quarta:}
Giochi – DX11 – Parte Quarta:
Sniper Elite V2:
Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate. Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.
L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…
I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:
DiRT Showdown:
DiRT Showdown è un racing game puramente arcade basato su corse folli e incidenti. La simulazione realistica viene messa da parte in questo titolo, che preme invece l’acceleratore sulle caratteristiche più spettacolari delle corse, concentrandosi su scontri, incidenti e velocità elettrizzanti. Il gioco consente di guidare varie categorie di veicoli all’interno di arene, tracciati e varie tipologie di corse impostate sulla demolizione e la velocità, con utilizzo di nitro. La modalità carriera consente di viaggiare per il mondo sperimentando più di 50 eventi diversi, mentre il multiplayer mette a disposizione una moltitudine di modalità diverse tra online a 8 giocatori e offline in split screen.
I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:
{jospagebreak_scroll title=Considerazioni sui Test:}
Considerazioni sui Test:
Alla luce delle prove svolte con la EVGA GTX680 Classified 4GB, sia in soluzione singola che in Multi-GPU 2-Way SLI, non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dall’ottimo potenziale a disposizione da un simile comparto grafico. Le schede hanno dimostrato di essere perfettamente in grado di gestire la situazioni anche oltre alla classica risoluzione Full-HD, senza rinunciare alla qualità e all’attivazione dei filtri.
Come abbiamo più volte sostenuto provando la nuova architettura Kepler basata su GPU GK104, specie utilizzando le GPU top di gamma, non crediamo di esagerare nel ribadire che praticamente anche con una sola scheda si possa giocare tranquillamente a tutto, a risoluzione Full-HD.
Per tutti coloro che invece possiedono pannelli contraddistinti da risoluzioni superiori, come nel nostro caso un HP ZR30W S-IPS 2560×1600, oppure per gli utenti dotati di configurazioni multi monitor Sorround, la generosa dotazione di memoria prevista da EVGA (ben 4GB) rappresenta senza dubbio un aspetto da non sottovalutare, specialmente in ottica futura, visto che al momento non vi sono particolari titoli il cui gameplay risulti compromesso nemmeno dal quantitativo di memoria previsto da NVIDIA per le sue soluzioni reference (2GB), a meno di non apportare modifiche alle texture e cose di questo genere.
Per tutte le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione dei driver Forceware rilasciata (310.54), che seppur in stato di beta si è dimostrata esente da particolari problemi.
In conclusione siamo rimasti impressionati dalla potenza di calcolo che sono in grado di fornire le EVGA Classified GTX680 4GB, sia in singola scheda che in configurazione SLI.
{jospagebreak_scroll title=EVGA EVBOT – Caratteristiche e Confezione:}
EVGA EVBOT – Caratteristiche e Confezione:
Come anticipato nel corso di questa nostra recensione, la nuova EVGA GTX680 Classified è compatibile con l’interessante dispositivo proprietario EVBOT, capace di consentire il pieno controllo su svariati parametri avanzati della scheda in maniera semplice e veloce, senza l’ausilio di alcun software esterno dedicato.
Introdotto ormai da qualche anno, questo dispositivo, esteticamente molto gradevole alla vista, permette il controllo completo di un massimo di quattro periferiche contemporaneamente, precisamente di una scheda madre e ben tre schede grafiche.
Nella dotazione è compreso tutto il necessario per sfruttarne appieno le sue funzionalità.
Troviamo un comodo e utile manuale d’istruzioni, un supporto ottico con il software necessario per l’aggiornamento del firmware, e quattro sottili cavetti sleevati per il collegamento di altrettante periferiche al dispositivo.
I prodotti attualmente compatibili con questo dispositivo sono:
- EVGA SR-X Motherboards;
- EVGA GTX 680 Classified;
- EVGA X79 Motherboards;
- EVGA Classified SR-2 Motherboard;
- EVGA X58 Classified 4-Way Motherboard;
- EVGA X58 FTW3 Motherboard;
- EVGA X58 Classified Motherboard;
- EVGA P55 Classified Motherboard;
- EVGA P55 FTW 200 Motherboard;
- EVGA P55 FTW Motherboard;
- EVGA GTX 285 Classified Graphics Card;
- EVGA GTX 580 Classified Graphics Card.
Il funzionamento è davvero molto semplice ed intuitivo, non serve particolare esperienza per cominciare fin da subito ad acquisire famigliarità con questo dispositivo.
Nella parte frontale troviamo tutta una serie di tasti, di facile comprensione, che ci consentiranno di scorrere tra le varie funzioni a disposizione.
La retroilluminazione blu del piccolo display LCD permette di poter utilizzare senza alcun problema il dispositivo anche in condizioni di scarsa, o addirittura assente, luminosità.
Le regolazioni a disposizione, in abbinamento alla nuova EVGA GTX680 Classified, sono cinque:
Per concludere, vi postiamo il video di presentazione ufficiale, del dispositivo proprietario EVBOT.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto cliccando qui.
{jospagebreak_scroll title=Overclocking – Parte Prima:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – Overclocking – Parte Prima:
Inutile dire che, almeno sulla carta, la nuova EVGA GTX680 Classified appare veramente mostruosa, specie se confrontata con le normali soluzioni reference previste da NVIDIA. L’azienda americana, infatti, ha messo a punto una scheda grafica dal potenziale davvero enorme, con un’ottima e sofisticata circuiteria di alimentazione e con una serie di caratteristiche esclusive che la pongono decisamente su un altro livello rispetto alla quasi totalità delle proposte concorrenti.
Tuttavia, viste le linee guida particolarmente rigide imposte dalla stessa NVIDIA, in merito all’overvolt delle sue ultime GPU basate su architettura Kepler, buona parte di questo potenziale potrebbe rimanere, per così dire, “inespresso”.
L’azienda di Santa Clara, infatti, ha espressamente proibito ai suoi partner di fornire i mezzi, anche esterni (come nel caso del dispositivo EVBOT di EVGA), per consentire il superamento della tensione di alimentazione massima di riferimento.
Non è un caso che le ultime EVGA GTX680 Classified destinate alla vendita siano state private del connettore per il collegamento del dispositivo esterno EVBOT. Appare innegabile che senza la possibilità di poter incrementare il voltaggio del processore grafico e delle memorie, queste soluzioni “estreme” perdono buona parte del loro significato, rendendo addirittura preferibili le tradizionali soluzioni reference, contraddistinte da un costo di acquisto certamente più contenuto, almeno per tutti coloro che non intendono cimentarsi in vmod fisiche sulla scheda, a proprio rischio e pericolo, invalidandone la garanzia.
EVGA ci ha gentilmente messo a disposizione due sample della sua nuova GTX680 Classified, uno con predisposizione per il collegamento dell’EVBOT ed uno, al contrario, privo di tale caratteristica.
Abbiamo quindi proceduto con la ricerca della massima frequenza stabile raggiunta, sia sfruttando esclusivamente il software EVGA Precision X, rispettando quindi quelle che sono le specifiche di NVIDIA in termini di tensione di alimentazione massima (1.175v), e sia utilizzando il dispositivo EVBOT per mettere mano ai vari parametri avanzati, in maniera da sfruttare maggiormente quanto offerto dalla nuova Classified, ovviamente entro certi limiti, visto il sistema di dissipazione in uso, che seppur molto efficiente, resta comunque un raffreddamento ad aria.
Overclock con EVGA Precision X:
Senza la possibilità di poter mettere mano alla tensione di alimentazione del processore grafico, le massime potenzialità di overclocking risultano senza dubbio compromesse. Di seguito vi mostriamo i risultati ottenuti da entrambe le nostre schede, impostando al massimo livello il Power Target (+132%) ed il regime di rotazione della ventola di raffreddamento (55%), al fine di mantenere basse le temperature di esercizio.
EVGA GTX680 Classified – Scheda 1 – Risultati raggiunti:
La scheda purtroppo non si è dimostrata particolarmente brillante. Abbiamo visto che la massima frequenza stabile per l’esecuzione di tutti i test è di poco più di 1.250MHz per la GPU (considerando anche il GPU Boost) e 1.727 MHz (6.908 MHz effettivi) per le memorie!. Questi valori, anche se ovviamente, non eccezionali, sono comunque più che accettabili, anche considerando che la scheda in nostro possesso non è certamente tra le più “fortunate”.
Riportiamo i benchmark da noi eseguiti, conclusi senza problemi di sorta e senza che la scheda abbia dato alcun segno di cedimento.
EVGA GTX680 Classified – Scheda 2 – Risultati raggiunti:
La seconda scheda in nostro possesso si è dimostrata leggermente più propensa all’overclocking, anche se comunque non ai livelli delle GTX680 più fortunate in circolazione. Abbiamo visto che la massima frequenza stabile per l’esecuzione di tutti i test è di poco più di 1.265MHz per la GPU (considerando anche il GPU Boost) e ben 1.852 MHz (7.408 MHz effettivi) per le memorie!.
Riportiamo i benchmark da noi eseguiti, conclusi senza problemi di sorta e senza che la scheda abbia dato alcun segno di cedimento.
Continuiamo i nostri test in overclock, provando la nostra scheda EVGA Classified GTX680 da 4GB, con Precision X e EVBOT. Vediamo cosa otteniamo…..
{jospagebreak_scroll title=Overclocking – Parte Seconda:}
EVGA GTX680 Classified 4GB – Overclocking – Parte Seconda:
Overclock con EVGA Precision X + EVBOT:
Utilizzando il dispositivo esterno EVBOT, ovviamente in abbinamento all’unico sample in nostro possesso dotato della predisposizione necessaria, siamo riusciti ad ottenere risultati certamente più positivi, che non avvalendosi esclusivamente del software Precision X.
Per preservare l’integrità del nostro sample, vista la tipologia di raffreddamento in uso, abbiamo deciso di non “esagerare” con i vari parametri messi a disposizione. Per la ricerca delle massime frequenze stabili ci siamo imposti, quindi, di non oltrepassare gli 1.30v sul processore grafico e gli 1.65v per quanto riguarda invece i moduli di memoria. Abbiamo, inoltre, impostato in modalità “Extreme” la protezione OCP (Over Current Protection).
Per mantenere basse le temperature di esercizio abbiamo volutamente impostato la ventola al massimo regime di rotazione possibile (55%). In queste condizioni le temperature non hanno mai oltrepassato i 75°C, nemmeno in situazione di elevato stress.
Con le suddette impostazioni la scheda in nostro possesso, che ricordiamo non essere tra le più fortunate in circolazione, è riuscita a raggiungere una frequenza massima stabile, per l’esecuzione di tutti i test, pari a 1.345MHz per la GPU (considerando anche il GPU Boost) e 1.802MHz (7.208MHz effettivi) per quanto riguarda le memorie.
Precisiamo che questi risultati sono puramente indicativi e riguardano esclusivamente il sample in nostro possesso, come detto non particolarmente fortunato. Il sistema di raffreddamento in uso, inoltre, seppur sia molto efficiente, rappresenta comunque un grosso limite in overclocking. Siamo certi che in condizioni di raffreddamento più adeguate questa scheda grafica avrebbe saputo esprimere tutto il suo enorme potenziale.
Per dimostrare quanto detto, ricordiamo che poco tempo fa, il noto Overclocker Vince “k|ngp|n” Lucido, ha stabilito tre impressionanti World Records al 3DMark 11 con le EVGA Classified GTX680 e raffreddamento sotto azoto.
Tra brevissimo tempo, anche il nostro overclocker di fama mondiale Roberto Sannino in arte “rsannino“, capitano del Team di HW Legend OC, testerà sotto Liquid nitrogen le Classified GTX680 da 4GB. Restate sintonizzati!.
Dopo questa breve e doverosa parentesi sulle potenzialità estreme delle EVGA Classified GTX680, vi postiamo di seguito i risultati che abbiamo raggiunto in overclock con sistema di raffreddamento standard.
Nella tabella che segue, riassumiamo i risultati che abbiamo ottenuto con le due schede grafiche in nostro possesso.
N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.
{jospagebreak_scroll title=Temperature, Rumorosità e Consumi:}
Temperature, Rumorosità e Consumi:
Temperature e Rumorosità:
Il sistema di dissipazione proprietario, progettato da EVGA per la sua nuova Classified, si è dimostrato davvero molto efficiente e capace di mantenere nella norma le temperature di esercizio, anche dopo svariate ore di utilizzo intenso della scheda, sia a default che in condizione di overclock abbastanza spinto.
La ventola svolge egregiamente il suo compito già con gestione automatica del regime di rotazione, smaltendo efficacemente il calore prodotto dal processore grafico e al tempo stesso mantenendo un buon confort acustico. La ventola ha un limite di velocità, imposto dalla stessa Nvidia, di circa 55%, ovvero poco di più di 3240 RPM.
Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica e manuale delle ventole, in condizioni default e overclock.
Ricordiamo che tutto l’hardware è installato su di un banchetto di produzione DimasTech e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 22°C.
Dal punto di vista delle temperature rilevate, non possiamo che restare piacevolmente sorpresi dalla soluzione Classified GTX680 da 4GB. Le temperature, in ogni condizione di utilizzo della scheda, risultano sempre sotto controllo. Il dissipatore adottato da EVGA si è dimostrato efficace e silenzioso.
Consumi Misurati:
E’ innegabile che gli obiettivi prefissati dalla nuova EVGA GTX680 Classified non prendano minimamente in considerazione il contenimento dei consumi complessivi. Tuttavia, grazie alle tecnologie insite nella nuova architettura “Kepler” di NVIDIA, si riescono comunque ad ottenere valori di tutto rispetto.
La nuova architettura, infatti, è stata sviluppata non soltanto ponendo come principale obiettivo le pure prestazioni velocistiche, bensì puntando al minor consumo energetico ottenibile. Ogni unità interna, infatti, è stata progettata per garantire le migliori performance/watt possibili.
Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:
- Idle;
- Full-Load Gaming (10 Loop di Crysis Warhead – Avalance);
- Full-Load Stress (15 Minuti di Furmark in modalità Extreme Burning Mode).
La EVGA Classified GTX680 ha espresso consumi in linea con questa tipologia di schede, non bassi ma nemmeno esagerati. D’altronde chi acquista questo tipo di schede lo fa essendo conscio che per avere le massime prestazioni lo scotto da pagare riguarda consumi più elevati.
{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}
Conclusioni:
Prestazioni/Overclock: | ![]() |
Rapporto Qualità/Prezzo: | ![]() |
Rumorosità/Consumi: | ![]() |
Giudizio Complessivo: | ![]() |
La nuova EVGA GTX680 Classified è un prodotto veramente molto particolare. Anche se basato sul processore grafico GK104 di NVIDIA, al pari di molte altre soluzioni presenti sul mercato, la nuova ammiraglia dell’azienda americana è frutto di un enorme lavoro di progettazione e ottimizzazione, che ha portato ad un profondo stravolgimento del PCB, del sistema di dissipazione e della circuiteria di alimentazione. Come ormai tutti sappiamo, il marchio “Classified” è da sempre sinonimo di elevata qualità e spiccata predisposizione verso la pratica dell’overclocking estremo.
Questa nuova soluzione grafica vanta, come abbiamo visto, caratteristiche tecniche veramente fuori dall’ordinario che la rendono una scelta ideale per tutti gli amanti dei benchmark sintetici e più in generale dell’overclock. L’eccellente e robusta circuiteria di alimentazione digitale a 14+3 fasi e l’impiego di componentistica di assoluta qualità hanno permesso, infatti, alla nuova Classified di “frantumare” parecchi record mondiali nei vari benchmark 3D.
Tuttavia, grazie al generoso quantitativo di memoria on-board (ben 4.096MB) e a frequenze operative maggiorate di fabbrica (1.110MHz GPU/1.502MHz Memorie/1.176MHz Boost), questa scheda grafica è decisamente indicata anche agli utenti enthusiast che vogliono avere il massimo dal proprio pc in ambito videoludico, assaporando tutti gli ultimi titoli disponibili, in alta risoluzione (anche superiore al classico Full-HD) e con numerosi filtri attivi.
Le nuove tecnologie introdotte da NVIDIA nell’architettura Kepler hanno dato vita ad una nuova generazione di schede video capaci di fornire alte prestazioni in qualsiasi ambito di utilizzo, senza che l’utente debba preoccuparsi di effettuare particolari settaggi per ottenerle.
Decisamente apprezzabile lo scaling della tecnologia Multi-GPU NVIDIA SLI. Affiancando due EVGA GTX680 Classified in modalità 2-Way SLI abbiamo assistito ad un netto aumento del framerate in tutti i benchmark/giochi testati. Durante tutte le nostre prove non abbiamo riscontrato alcuna particolare problematica derivante dallo SLI o dai driver Forceware utilizzati, seppur non ancora dotati di certificazione WHQL.
Per saggiare la qualità costruttiva della scheda grafica abbiamo proceduto allo smontaggio, come nostra consuetudine, e ci siamo trovati di fronte, ancora una volta, all’estrema cura utilizzata dalla casa produttrice nell’assemblaggio di ogni singolo componente, non vi sono elementi disallineati o sbavature derivanti da lavorazioni approssimative.
Il PCB è di colore nero, ha un’ottima rigidezza e vi sono installati componenti discreti di elevata qualità come condensatori allo stato solido di produzione giapponese. Il layout è pulito ed ordinato, le saldature sono prive di scorie di lavorazione e di ottima fattura. Il tutto è accuratamente assemblato per garantire stabilità e prestazioni elevate, anche in previsione di lunghe sessioni di gioco o overclocking estremo.
Come consuetudine ci siamo spinti verso il massimo overclock che il sample messo a nostra disposizione (in questo caso ben due schede) potesse esprimere e le nostre prove ci hanno condotto fino al raggiungimento di frequenze stabili sicuramente elevate, ben superiori ai valori di targa, anche se leggermente al di sotto delle nostre aspettative, specialmente in abbinamento all’uso del dispositivo esterno EVBOT per l’overvolting.
Va comunque precisato che queste schede sono pensate per dare il meglio di se in condizioni di raffreddamento estremo, cosa che certamente non si può dire del sistema di dissipazione proprietario utilizzato, che seppur di ottima qualità ed efficienza, resta pur sempre una soluzione ad aria.
La EVGA GTX680 Classified 4GB è disponibile sul mercato italiano a un prezzo medio di circa 650€ IVA compresa, cifra certamente non popolare, ma giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle performance velocistiche offerte da questo prodotto, assolutamente ai vertici della categoria. Ricordiamo che il dispositivo esterno EVGA EVBOT, indispensabile per poter procedere all’overvolt di questa scheda grafica, non è incluso nella dotazione della scheda stessa, bensì è acquistabile separatamente al costo di circa 90€ IVA compresa.
Precisiamo, inoltre, che a seguito del rigoroso programma “Green Light” di NVIDIA, tutte le nuove EVGA Classified prodotte non permetteranno più il collegamento all’EVBOT, poiché private del connettore necessario. L’azienda di Santa Clara, infatti, ha impedito ai propri partner di fornire i mezzi, interni o esterni (come nel caso di EVGA), per incrementare la tensione di alimentazione dei propri processori grafici, basati su architettura Kepler.
Concludiamo con alcune note importanti relative alle condizioni di garanzia. EVGA ha introdotto una nuova e migliorata garanzia globale; essa è completamente trasferibile ovvero significa che il prodotto è coperto da garanzia se si decide di venderlo, per esempio su un sito di aste on-line. A nostro avviso, questo è un fattore che differenzia in maniera assolutamente positiva EVGA da altri produttori di schede grafiche. Potete trovare maggiori informazioni qui o qui.
Pro:
- GPU NVIDIA GK104 a 28nm;
- Innovativa architettura “Kepler” con ben 1.536SP;
- Generosa dotazione di memoria on-board (4.096MB);
- Prestazioni assolutamente al vertice della categoria;
- Ottime tecnologie (Quad SLI, PhysX, 3D Vision, GPU Boost, Adaptive Vsync etc.);
- Supporto Multi-Monitor avanzato;
- Supporto 3D Vision Sorround anche in modalità a singola GPU;
- Overclock di fabbrica (1.111MHz Core / 1.502MHz Memorie / 1.176MHz Boost);
- Progettata per overclock estremi;
- Triplo BIOS con Switch di selezione (Modalità Normale, OC ed LN2 per OC estremo);
- Circuiteria di alimentazione digitale da 14+3 fasi;
- Ottima ed efficiente soluzione di raffreddamento proprietaria;
- Dotazione accessoria molto completa;
- Eccellenti condizioni di garanzia.
Contro:
- Prezzo certamente non popolare.
Si ringrazia per il sample fornitoci.
Seguite il Thread Ufficiale sulle GPU basate su kepler GK104 sul nostro forum.
Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend