ADATA HV300: Hard Disk esterno leggero e maneggevole!

ADATA_HV300In questi primi giorni di inizio di caldo estivo, abbiamo il piacere di proporvi, la recensione del nuovo Hard Drive esterno ADATA HV300, caratterizzato da un ridotto spessore di appena 10.3 mmm. Il formato da 2.5” risulta poco ingombrante e facile da trasportare nonostante la sua capacità di archiviazione decisamente elevata. Le colorazioni disponibili sono nero, rosso, bianco e blu, mentre i tagli variano da 1 a 5TB, con spessore maggiorato per i modelli da 4 e 5TB. In redazione è giunto il modello da 2TB nella colorazione nera. Il prodotto presenta una porta USB 3.1 che garantisce un veloce trasferimento dei dati. Interessante risulta inoltre la presenza di utili sensori di shock proprietari, in grado di bloccare immediatamente tutte le attività dell’unità in caso di impatto, andando di fatto a ridurre in questa maniera al minimo la possibilità causare errori o danneggiamenti di alcune parti dei settori presenti nell’HDD. Il nuovo modello ADATA HV300 per concludere, dispone del software proprietario HDDtoGO e della crittografia AES-256 bit in rado di protegge i dati da occhi indiscreti. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!

ADATA HV300: Hard Disk esterno leggero e maneggevole! Recensione di Andrea Franchitti | Il_Metallurgico Voto: 4,5/5


Introduzione:


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ADATA Technology Co., Ltd.  è stata fondata nel 2001 da uno staff di venti persone che condividevano lo stesso obiettivo: diventare un’industria leader nel mondo delle memorie attraverso soluzioni innovative e un design di prodotto distintivo. Questa semplice formula, insieme alla velocità e alla determinazione con cui è stata implementata da questo piccolo team, si è rivelata subito un successo.

Attraverso l’offerta di prodotti ben differenziati, l’applicazione delle migliori e più aggiornate tecnologie nella produzione, il supporto al cliente e un design vincitore di molti premi, ADATA occupa un posto di primo piano nell’industria e possiede un brand di valore apprezzato dai consumatori di tutto il mondo.

L’azienda offre una gamma completa di soluzioni per l’archiviazione ed il trasferimento dei dati che include, oltre ai moduli DRAM ad elevate prestazioni e alle chiavette USB, anche memorie per Fotocamere/Videocamere/Telefonia, soluzioni di storage esterne, cavi e adattatori di vario genere e batterie portatili USB per Smartphone e Tablet.

Votata ad una costante ricerca verso l’innovazione, ADATA è in grado di proporre sul mercato soluzioni avanzate, performanti e caratterizzate dai più elevati livelli qualitativi. Ampiamente apprezzati anche per l’estrema cura nel design, i prodotti del marchio taiwanese hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, tra cui Germany’s iF Design Award, Reddot Award, CES Best of Innovations Award, Japan’s Good Design Award, Best Choice of Computex Award e Taiwan Excellence Gold Award.

Maggiori informazioni le trovate sul sito ADATA.

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Universal Serial Bus (USB) – Standard 3.1:


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L’Universal Serial Bus (USB) è presente da parecchi anni nella nostra vita quotidiana. Nato nel lontano 1996, con l’intento di rimpiazzare le ormai vecchie e obsolete porte seriali e parallele, divenne in un primo momento lo standard per il collegamento di mouse, tastiere, stampanti e molti altri dispositivi che non necessitavano di elevate velocità di trasmissione.

Con gli anni venne sempre più perfezionato, proprio sotto l’aspetto delle prestazioni nella trasmissione dei dati. Nel 1998 fu presentata la prima evoluzione, l’USB 1.1, denominato anche “USB Fullspeed”, in grado di incrementare la velocità di trasferimento sino a 12Mbit/s, quasi dieci volte in più rispetto al predecessore.

La vera rivoluzione, però, avvenne solo nel 2000, in seguito alla presentazione dello Standard USB 2.0 Hi-Speed, che consentì di raggiungere una velocità di trasmissione pari a ben 480Mbit/s, ossia “circa” 60MB/s. Questo permise all’USB di diventare il vero e proprio standard per il collegamento di ogni tipo di dispositivo, dai lettori mp3 e fotocamere digitali sino a periferiche di archiviazione portatili, pendrive e caricatori per cellulari.

Con il passare del tempo, e soprattutto con l’evolversi di questi dispositivi, si rese sempre più insistente la necessità di una maggiore velocità di trasmissione, tanto che si è iniziato a pensare ad un nuovo e più veloce standard.

La prima dimostrazione al pubblico della terza generazione dello standard di trasmissione USB, denominata per l’appunto USB 3.0, avvenne all’IDF “Intel Developer Forum” nel settembre del 2007. Le specifiche ufficiali furono però rilasciate soltanto nell’agosto del 2008, mentre i primi prodotti commerciali videro la luce verso la fine dell’anno successivo.

Come avvenuto in precedenza, anche questo nuovo standard mantiene la piena retro-compatibilità verso le precedenti generazioni USB 2.0, 1.1 e 1.0. I nuovi dispositivi, infatti, sono in grado di trasferire dati in quattro modalità differenti: LowSpeed “fino a 1.5Mbit/s”, FullSpeed “fino a 12Mbit/s”, HighSpeed “fino a 480Mbit/s” ed infine SuperSpeed “fino a 4.8Gb/s”.

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A differenza dei predecessori il nuovo standard USB 3.0 è di tipo “Dual Simplex”, ossia consente di trasmettere e ricevere dati contemporaneamente, sfruttando due canali separati ad alta velocità, in modo da raggiungere l’incredibile velocità di trasferimento di 4.8Gb/s “circa 600MB/s” contro i 480Mb/s “circa 60MB/s” del precedente USB 2.0.

Per consentire il supporto al SuperSpeed e mantenere al tempo stesso la retro-compatibilità con i vecchi standard, si sono rese necessarie alcune modifiche al connettore. Come vedremo nelle immagini sottostanti, rispetto all’USB 2.0, questo è stato reso più profondo al fine di ospitare cinque nuovi punti di contatto. In questa maniera un qualsiasi cavo standard, di vecchia generazione, lavorerà sempre e solo per come progettato e non entrerà mai in contatto con questi nuovi punti.

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Con questo nuovo standard, inoltre, sono state ridefinite anche le specifiche energetiche. Ora, una singola porta è in grado di erogare sino a 900mAh, per un quantitativo massimo di sei periferiche condivise. A paragone il vecchio standard USB 2.0 permetteva di fornire soltanto 500mAh per porta e un massimo di cinque periferiche condivise.

Esiste quindi la possibilità che un dispositivo USB 3.0 presenti problemi di malfunzionamento se collegato a normali porte USB 2.0, proprio a causa della limitazione energetica. E’ consigliabile, quindi, verificare che l’assorbimento della periferica USB 3.0 in uso sia inferiore o equivalente ai 500mAh erogati dal vecchio standard, prima di procedere al collegamento.

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Nel corso del 2013, sempre a causa di una crescente necessità di poter contare su una maggiore velocità di trasmissione dati, furono presentate le specifiche ufficiali di quello che sarà il successore dello standard USB di terza generazione, ovvero l’USB 3.1.

Ancora una volta il passo in avanti appare indubbiamente notevole. Tuttavia, è doveroso precisare che questa nuova generazione si presenta in ben due varianti, denominate nello specifico USB 3.1 Gen.1 ed USB 3.1 Gen.2. La differenza tra le due riguarda esclusivamente la velocità di trasferimento massima raggiungibile, del tutto simile a quella della precedente generazione (5.0Gb/s – 625MB/s) nel caso del USB 3.1 Gen.1, che quindi mantiene il termine identificativo SuperSpeed, mentre addirittura doppia nel caso del più prestante USB 3.1 Gen.2, pari a ben 10Gb/s (o più comprensibilmente 1.250MB/s). Per questa variante è stato, di conseguenza, introdotto un nuovo termine identificativo, nello specifico SuperSpeedPlus.

Con quest’ultima generazione il trasferimento dei dati non è solamente più veloce, ma è soprattutto decisamente più efficiente grazie ad una nuova modalità di codifica a 128/132-bit, contro i soli 8/10-bit degli standard precedenti. Questo significa che, nelle precedenti generazioni, per ogni 8-bit di dati trasmessi occorrevano 10-bit complessivi per compensare e correggere eventuali errori, con conseguente riduzione della larghezza di banda disponibile e, di conseguenza, della velocità di trasferimento massima effettiva, per via di un overhead del protocollo particolarmente elevato, pari al 25%.

Un valore del genere, unito al controllo del flusso nel collegamento, alla struttura dei pacchetti e al relativo framing degli stessi da parte del software, penalizza in maniera significativa la velocità di trasferimento effettiva dei dati. Se prendiamo come esempio lo standard USB 3.0, infatti, possiamo notare che seppur sia accreditato per una velocità massima di ben 600MB/s difficilmente lo abbiamo visto superare quota 400MB/s effettivi, anche con le più prestanti periferiche disponibili unite ai più efficienti protocolli, come il UAS (USB Attached SCSI), proprio a causa dei suddetti motivi.

La maggiore efficienza dell’ultimo standard USB 3.1 consente di ridurre drasticamente l’overhead ad un valore quantificabile entro il 4%, sfruttando quindi la quasi totalità della generosa larghezza di banda a disposizione. Siamo abbastanza convinti che man mano che le periferiche conformi al nuovo standard si diffonderanno e soprattutto saranno maggiormente in grado di sfruttarne le potenzialità, sarà possibile raggiungere velocità medie non molto distanti dai 1.000MB/s effettivi, insomma un passo in avanti davvero notevole!

Nella tabella sottostante andiamo a riassumere le principali caratteristiche delle più significative revisioni dello standard di trasferimento USB:

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Un altro aspetto importante riguarda la retro-compatibilità, ancora una volta mantenuta. Sarà quindi possibile collegare una nuova periferica USB 3.1 ad una porta conforme alle precedenti specifiche e viceversa. Nel primo caso, ovviamente, lo scotto da pagare sarà una sensibile riduzione delle prestazioni effettive.

Con il nuovo standard USB 3.1, inoltre, è stata introdotta una nuova tipologia di connettore, denominato Type-C di tipo “reversibile”, ovvero inseribile nell’apposita porta senza più badare al verso. Con tutta probabilità questa nuova tipologia verrà per lo più utilizzata, per ovvi motivi, nei dispositivi di ridotte dimensioni, quali cellulari, tablet, portatili e unità di storage esterne, oltre che a bordo delle più recenti schede madri per sistemi desktop, in abbinamento alle più tradizionali porte Type-A.

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Questa nuova versione del connettore, inoltre, è l’unica ad implementare due nuovi pin, necessari per il pieno supporto al VBUS a 12V e 20V. Lo standard USB 3.1 è in grado di supportare ben cinque diversi profili per la ricarica dei dispositivi collegati, che vi elenchiamo di seguito:


  • Profilo 1: 5V a 2.0A (10 W);
  • Profilo 2: 5V a 2.0A (10 W), 12V a 1.5A (18 W);
  • Profilo 3: 5V a 2.0A (10 W), 12V a 3A (36 W);
  • Profilo 4: 5V a 2.0A (10 W), 12V, 20V a 3A (18 W, 60 W);
  • Profilo 5: 5V a 2.0A (10 W), 12V, 20V a 5A (60 W, 100 W).

Dopo questa breve parentesi sul nuovo standard di trasmissione USB 3.1, andiamo ad analizzare il prodotto in prova.

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Confezione e Bundle:


La confezione prevista dall’azienda per questo nuovo ed interessante Hard Drive portatile si presenta elegante e decisamente gradevole alla vista. Il cartoncino utilizzato appare sufficientemente robusto, contraddistinto da una finitura superficiale lucida. Il colore di base è il bianco.

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La parte frontale della scatola, mostra in maniera chiara ed esaustiva le caratteristiche principali del prodotto, con un’immagine rappresentativa e del tutto reale dell’estetica del prodotto. Su di essa troviamo: il logo aziendale, il modello preciso del prodotto, vale a dire HV300, il formato da 2,5″ che risulta poco ingombrante e facilmente trasportabile, la capacità di archiviazione prevista, nel nostro caso pari a ben 2TB e la scritta “Slim” che fin da subito rende l’idea come il nuovo Hard Drive esterno sia appunto caratterizzato da un ridotto spessore di appena 10.3 mmm.

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Lateralmente sono presenti alcune informazioni relative ad altre caratteristiche del modello HV300, come la presenza del pratico ed utile sensore per gli urti e la crittografia AES-256 bit in rado di protegge i dati da occhi indiscreti. ADATA non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta bello da vedere e consente sin da subito di apprendere tutte le principali informazioni sul prodotto.

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Posteriormente viene ripreso lo stilema grafico che già abbiamo osservato, andando inoltre a dare maggior risalto alle specifiche tecniche vere e proprie del prodotto. Troviamo, infatti, dettagli circa le prestazioni velocistiche, gli standard di trasmissione supportati, le dimensioni ed il peso del disco e l’elenco dei sistemi operativi compatibili (Mac, Windows e Linux). Non manca, inoltre, l’etichetta riportante tutti i vari codici identificativi del prodotto, il codice QR e le principali certificazioni.

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Una volta aperta la confezione appare certamente evidente la cura con cui tutto il materiale è stato riposto al suo alterno, con accorgimenti specifici per evitare qualsiasi tipo di danneggiamento durante la fase di trasporto. Nella dotazione troviamo tutto quello che serve per utilizzare fin da subito il nuovo Hard Drive portatile, incluso un cavo micro USB 3.0, leggermente corto e una guida rapida.

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Il manuale, anche in lingua italiana, del tutto esaustivo, offre alcune utili informazioni sul metodo di collegamento, sulla garanzia e sul software scaricabile associato. Ora siamo pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche e le features del nuovo prodotto HV300.

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Specifiche Tecniche e Funzionalità Esclusive:


Con uno spessore di soli 10,3 mm*, il disco rigido esterno ADATA HV300 risulta decisamente sottile e maneggevole, andando di fatto a potersi infilare in maniera confortevole nelle tasche di valigette e zaini. Il prodotto pertanto risulta particolarmente adatto alle persone che sono molto in movimento. La sua capacità massima di ben 5TB di spazio di archiviazione, risulta inoltre adeguato per archiviare anche file multimediali di elevate dimensioni.

* Le varianti da 1TB e 2TB dell’HV300 presentano un’altezza di 10,3 mm, mentre le varianti da 4TB e 5TB presentano un’altezza di 19 mm.

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Il prodotto è presente in commercio in quattro colorazioni: nero, rosso, bianco e blu, andando di fatto ad adattarsi ai gusti estetici di ogni persona. Inoltre, il suo design elegante, che presenta una copertura anteriore accattivante e lucida circondata da una cornice splendidamente strutturata, sarà in grado di catturare immediatamente la nostra attenzione.

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La variante da 2TB del modello HV300, oggetto della nostra recensione, sfoggia un profilo super sottile da 10,3 mm, piacevole per gli occhi e altrettanto soddisfacente da tenere tra le mani.

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Pochissime unità esterne continuano a funzionare anche dopo cadute o urti, a causa di errori e settori danneggiati. Grazie alla presenza degli utili e pratici sensori per gli urti di ADATA, tutte le attività cessano le loro attività quando rilevano un urto fisico. Una volta risolti i problemi, l’attività sarà in grado di riprendere in maniera automatica. Inoltre, l’utente è tenuto costantemente informato con un chiaro indicatore di stato, presente nella parte superiore del HDD esterno.

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In un’epoca dove i video 4K UHD e 8K spopolano sempre di più, la presenza di un disco esterno da 5TB di spazio di archiviazione, come il nuovo HV300, sarà in grado di garantire un elevato backup di tutta la vostra musica, i vostri film e le vostre foto.

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Il completo e dettagliato software proprietario HDDtoGO, con crittografia AES-256 bit, è in grado di protegge i tuoi dati importanti da occhi indiscreti. Inoltre, cosa molto interessante, funziona senza l’ausilio della CPU, quindi non influirà sulle prestazioni dell’hardware.

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Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche complete, così come dichiarate dal produttore.

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Ulteriori informazioni sono disponibili nella pagina ufficiale del prodotto, accessibile al seguente indirizzo.

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Uno sguardo da vicino:


Il nuovo Hard Drive esterno ADATA HV300 è caratterizzato da un ridotto spessore di appena 10.3 mmm. Il formato da 2.5” risulta poco ingombrante e facile da trasportare nonostante la sua capacità di archiviazione decisamente elevata.

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Le linee estetiche risultano semplici e ben curate, anche grazie alla presenza di una copertura anteriore lucida, quasi a specchio, circondata da una cornice puntinata, ottimamente strutturata, in grado di catturare la nostra attenzione.

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La parte posteriore è invece completamente opaca e leggermente ruvida al tatto.

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Questo utile accorgimento risulta azzeccato, in quanto consente una impugnatura più sicura del dispositivo. Su tale superficie è presente un’etichetta con alcuni loghi di conformità, il codice del nostro modello e il numero seriale.

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Il connettore micro USB 3.1 è posizionato vicino al logo ADATA, in prossimità del LED di stato, in grado di illuminarsi di blu se il disco è in funzione o di rosso se si sono verificati errori sul disco o se sono stati rilevati degli urti pericolosi durante il funzionamento.

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Dalle foto che seguono, possiamo notare come il nuovo Hard Drive esterno ADATA HV300 risulta essere estremamente sottile. Inoltre è interessante notare come le dimensioni complessive sono paragonabili a quelle di uno smartphone. Nel nostro caso un Sony Xperia Z3.

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Nonostante l’estetica ricercata dell’HV300, il produttore non ha pensato ad un utile e pratico modo per poter agganciare il cavo USB alla scocca, andando di fatto a limitare il rischio di poter dimenticare il cavo da qualche parte. Avremmo gradito tale accorgimento, che avrebbe inoltre reso senza dubbio molto più pratico il suo trasporto.

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Una volta aperto l’involucro notiamo come ADATA sia riuscita ad utilizzare un controller USB 3.1 separato dalla scheda logica dell’HDD. In questo modo saremmo in grado di poter recuperare la scocca esterna o il disco nel caso di uno sfortunato guasto di una delle due parti. Questa scelta facilita quindi un eventuale recupero dati e aumenta la longevità del prodotto. Ottima trovata!

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L’Hard Disk presente all’interno del nuovo ADATA HV300 è il Seagate Mobile, le cui specifiche tecniche le potete trovare al seguente indirizzo. Per la precisione il modello adottato è il Seagate Mobile HDD S2000LM007 da 2TB. Riportiamo di seguito le sue specifiche tecniche complete.

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La porta micro USB 3.1 è saldata al PCB tramite due piccole saldature.

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Vi raccomandiamo pertanto di prestare massima attenzione durante l’utilizzo del nostro HV300, al fine di evitare di danneggiare il connettore rendendo difficoltoso, o alla peggio impossibile, il suo collegamento.

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Sul PCB troviamo un ASMedia ASM1153E, un chip di terza generazione che converte l’interfaccia SATA a quella USB 3.1. Il chip è dotato di un microprocessore ad 8 bit e RAM integrata. Maggiori informazioni le trovate sulla pagina del produttore al seguente indirizzo. Passiamo ora ad analizzare il software proprietario ADATA HDDtoGO.

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Analisi software proprietario ADATA HDDtoGO:


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Il software proprietario HDDtoGO, scaricabile gratuitamente al seguente indirizzo, permette di ottenere maggiori funzionalità dagli HDD esterni ADATA. Ottima risulta inoltre, la presenza della lingua Italiana, in grado di offrire ulteriore valore al programma. Il manuale di istruzioni in lingua Inglese è scaricabile e consultabile al seguente indirizzo.

Postiamo di seguito alcune schermate del programma in funzione.

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Il programma ADATA HDDtoGO consente di effettuare operazioni automatiche di sicurezza e di sincronizzazione come:


  • Sincronizzazione dei preferiti e impostazioni di navigazione anonima;
  • Sincronizzazione di e-mail tramite Outlook o Live Mail;
  • Sincronizzazione file e cartelle;
  • Blocco del computer;
  • Crittografia dei dati con cifratura AES 256 bit;
  • Visualizzazione di un messaggio di avviso in caso di ritrovamento dell’HDD perso.

Dopo aver utilizzato il programma ADATA HDDtoG, siamo giunti alla conclusione che il software proprietario, aggiornato alla sua ultima versione disponibile al momento della nostra recensione, si è rivelato maturo e semplice da usare. La stabilità risultata inoltre ottima. Il programma in conclusione supportata in maniera molto buona gli HDD esterni ADATA, sfruttando a pieno il loro potenziale.

{jospagebreak_scroll title=Crystal Disk Info e Capacità del disco:}


Crystal Disk Info e Capacità del disco:


Con l’ausilio del software Crystal Disk Info 7.6.0 riusciamo ad estrapolare numerose informazioni sul disco ADATA HV300 da 2TB, in particolare sulle funzioni supportate (NCQ, S.M.A.R.T. e APM), sullo stato di efficienza del disco, sul tipo di interfaccia utilizzata e sulla versione di firmware a bordo. L’unità è giunta in redazione praticamente già pronta all’uso, formattata di fabbrica con file system NTFS. Come abbiamo osservato nel capitolo precedente il disco rigido presente all’interno della scocca è un Seagate Mobile HDD S2000LM007, un modello Serial-ATA da 2.5” di tipo tradizionale meccanico.

Crystal_Disk_Info


Con la funzione di Windows “Proprietà”, accessibile semplicemente cliccando con il tasto destro mouse sul nostro disco rigido, andiamo a verificarne la capienza totale. A tal proposito è opportuno specificare che i sistemi operativi Windows utilizzano una misurazione di capienza diversa dai vari produttori. Questi ultimi misurano la capacità dei loro dischi in miliardi di byte mentre Windows continua a leggere le capacità usando una notazione antecedente a quelle stabilite nel dicembre 1998 dallo IEC, per cui i valori sono:


  • Un kilobyte (ko) = 210 bytes = 1024 bytes;
  • Un Megabyte (Mo) = 220 bytes = 1024 ko = 1 048 576 bytes;
  • Un Gigabyte (Go) = 230 bytes = 1024 Mo = 1 073 741 824 bytes;
  • Un Terabyte (To) = 240 bytes = 1024 Go = 1 099 511 627 776 bytes.

Propriet

Quindi, in considerazione della tabella sopra esposta, la capienza calcolata dal sistema operativo, approssimata per difetto, deriva dal seguente calcolo:

  • 1.999.908.470.784 bytes / 1.073.741.824 bytes = 1.862,559 GB -> 1862 GB.

Siamo pronti per passare alla descrizione del sistema di prova e della metodologia adottata per i nostri test sul disco.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di PCH Intel Z77, prodotta da MSi. In particolare è stato scelto il modello Z77 GD65. Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Sandy Bridge, precisamente il Core i7-2600K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.500MHz.

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit DDR3 prodotto da Corsair da 16GB di capacità assoluta e pieno supporto Dual-Channel, nello specifico il modello CMP16GX3M2A1600C11. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate su valori di targa, vale a dire 1.600MHz 9-9-9-24 a 1.50v. Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova unità disco esterna.

Configurazione_di_prova

Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro 64 bit, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo.

Windows_10


Per verificare le prestazioni dell’unità ci siamo avvalsi dei seguenti software:


  • AS SSD Benchmark;
  • Crystal Disk Mark X64;
  • ATTO Disk Benchmark;
  • Anvil’s Storage Utilities.

Siamo pronti per andare ad analizzare i risultati ottenuti.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – AS SSD Benchmark:}


Benchmark Sintetici – AS SSD Benchmark:


AS SSD Benchmark consente di effettuare svariate misurazioni sulla nostra unità di archiviazione (SSD, Hard Disk interno/esterno, PenDrive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale.

A test ultimato viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Oltre al test dei 4k, viene effettuato anche un test lettura/scrittura Multi-Thread 4k, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma.


Standard Benchmark


AS_SSD_MB

AS_SSD_IOPS


Copy Benchmark


AS_SSD_copy


AS-SSD-Bench-access-time

AS-SSD-Bench-IOPS

AS-SSD-Bench-MB

AS-SSD-Bench-copy-bench-duration

AS-SSD-Bench-copy-bench-speed


Considerazioni


AS SSD Benchmark utilizza dati non comprimibili per il suo test. Nonostante ciò, come possiamo osservare, i risultati ottenuti fanno registrare velocità sequenziali appena al di sotto di quelle specificate da Seagate. I valori sui file 4K sono anch’essi più che discreti, tenuto conto, della natura meccanica del nostro dispositivo di memorizzazione.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Crystal Disk Mark:}


Benchmark Sintetici – Crystal Disk Mark:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.


Dati Comprimibili


Crystal_Disk_Mark_Comprimibili


Dati non Comprimibili


Crystal_Disk_Mark_Inomprimibili.JPG


Crystal-Disk-Mark-Lettura

Crystal-Disk-Mark-Scrittura


Considerazioni


Al contrario di quanto ci aspettavamo, i valori ottenuti per file sequenziali non comprimibili sono superiori a quelli comprimibili, mostrando di fatto velocità pari o superiori di quelle dichiarate da Seagate. Per quanto riguarda invece i file piccoli otteniamo valori in linea a quelli visti nel test AS SSD Benchmark.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – ATTO Disk Benchmark:}


Benchmark Sintetici – ATTO Disk Benchmark:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante“Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).


Standard Benchmark


Atto


ATTO-Disk-Benchmark-4


Considerazioni


Con ATTO Disk Benchmark si ottengono ottimi valori. Come possiamo osservare abbiamo di fatto una velocità di lettura di dati sequenziali che sfiora i 170 MB/s e di file 4KB che fanno registrare gli 83 MB/s. Le velocità di scrittura sono invece decisamente più basse, a testimonianza di come Seagate si è concentrata ad ottimizzare al meglio le prestazioni in lettura a discapito di quelle in scrittura per questo particolare modello di Hard Disk.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Anvil’s Storage Utilities:}


Benchmark Sintetici – Anvil’s Storage Utilities:


Anvil’s Storage Utilities è un software scritto da un giovane ed intraprendente programmatore norvegese, molto semplice da utilizzare ed è un potente strumento progettato al fine di fornire un mezzo di valutazione delle prestazioni dei Solid State Drive o Hard Disk Drive.

Per l’esecuzione dei nostri test ci siamo basati sulle impostazioni di default, ovvero quelle selezionate all’installazione del software, con una base di dati comprimibili e non comprimibili.


Dati Comprimibili


Anvil_Comprimibili


Dati non Comprimibili


Anvil_Inomprimibili


ANVIL-ACCESS-TIME-LETTURA

ANVIL-ACCESS-TIME-SCRITTURA

ANVIL-IOPS-LETTURA

ANVIL-IOPS-SCRITTURA

ANVIL-TRANSFER-RATE-LETTURA

ANVIL-TRANSFER-RATE-SCRITTURA


Considerazioni


Alla stessa stregua dei risultati ottenuti con la suite Crystal Disk Mark, abbiamo ottenuto valori superiori nel caso di dati non comprimibili. Le velocità raggiunte sono elevate se paragonate ad altri HDD esterni da 2TB così sottili, inoltre i risultati risultano leggermente superiori, anche ai valori massimi indicati dalla stessa Seagate.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


platinumPrestazioni:cinque
Qualità Costruttiva:cinque
Funzionalità:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

Il nuovo ADATA HV300 è un ottimo prodotto sia sulla carta che nella pratica. Le più che buone velocità di lettura dati, spesso superiori a quanto dichiarato dalle schede tecniche, vengono accompagnate da un’elevata capacità e da dimensioni complessivamente ridotte, simili (se non inferiori) a quelle di uno smartphone moderno.

ADATA_HV300_-_foto_finale

Come abbiamo potuto osservare, alcuni test anno fatto registrare velocità di lettura e scrittura comparabili ad altri prodotti concorrenziali, mentre altri valori più elevati, segno che ADATA ha svolto un eccellente lavoro. Peccato per l’impossibilità di poter agganciare il cavo alla scocca. Senza questo pratico e utile sistema di aggancio dovremo trovare un modo per tenere assieme sia cavo che HDD. Una custodia renderebbe il tutto molto più spesso, mentre un banale elastico rovinerebbe l’estetica ricercata del prodotto.

Il nuovo ADATA HV300 si può trovare in vendita tra un prezzo compreso tra i 90 e i 100€. Se siete alla ricerca di un ottimo HDD capiente, attraente, veloce e che non occupi molto spazio, il modello HV300 fa sicuramente al caso vostro. Non fatevelo sfuggire!


Pro:


  • Interfaccia USB 3.1;
  • Elevata capacità di 2TB;
  • Peso e dimensioni ridotte;
  • Ottime prestazioni;
  • Ridotta quantità di calore rilasciata;
  • Controller USB 3.1 separato da scheda logica HDD;
  • Garanzia di 3 anni.

Contro:


  • Impossibilità di agganciare il cavo alla scocca.

Si ringrazia Adata_logo per il sample fornitoci.

Andrea F. Franchitti – Il_Metallurgico – Staff di HW Legend

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