Kingston SSDNow V+100 256GB

iconaKingston Technology Company Corporation, azienda leader nella commercializzazione di moduli RAM e unità a stato solido, dal 2009 ad oggi ha consolidato la propria posizione di mercato nella vendita di SSD, riuscendo a soddisfare le richieste dei consumatori differenziando la propria offerta a seconda delle esigenze dell’utenza finale. Oggi andremo a testare l’unità a stato solido ad alte prestazioni denominata SSDNOW  V+100 avente un taglio di memoria da 256 GB.

Il target di questa serie è rappresentato da quell’utente che vuole un connubio perfetto tra capacità di archiviazione, prestazioni elevate e ridotti consumi rispetto all’utilizzo dei tradizionali dischi fissi. Non ci resta che auguravi una buona lettura!


Introduzione:

Logo_Kingston

Kingston Technology Company Inc. fondata nel 1987 a Fountain Valley, in California è considerata leader indiscusso nella produzione di memorie, offrendo oltre 2.000 prodotti che spaziano dai componenti per computer, ai server, alle stampanti, ai lettori MP3, alle fotocamere digitali, fino ai cellulari. Con i suoi oltre 2.400 dipendenti in tutto il mondo, Kingston Technology offre prodotti e servizi sempre all’avanguardia a una rete internazionale di distributori, rivenditori, commercianti e clienti OEM. L’azienda fornisce anche contratto e gestione della catena di fornitura per costruttori di semiconduttori e produttori OEM di sistemi.

Nel 2007 l’azienda ha superato lo strabiliante fatturato di 4,5 Miliardi di dollari. La filosofia alla base del successo, secondo il colosso americano, sta nel continuo investimento sul personale, poiché ogni dipendente è indispensabile per raggiungere traguardi sempre più importanti.

Ulteriori informazioni le trovate sul Sito ufficiale Kingston.

{jospagebreak_scroll title=Presentazione Prodotto&heading=Introduzione:}

Kingston SPV100S2B/256GR: Presentazione Prodotto:

La serie di SSD V+ 100 rappresenta una marcata evoluzione della precedente serie SSDNOW V+  in grado di soddisfare le richieste delle aziende offrendo feature aggiuntive e  maggiori prestazioni. I dischi SSDNoW di nuova generazione presentano una migliorata funzionalità Garbage Collection con la modalità “always on” non piu’ dipendente dal sistema operativo adottato consentendo di poter essere usato al meglio anche da sistemi sprovvisti della funzionalità TRIM riuscendo quindi ad abbassare i costi di manutenzione dei PC nonché di prevenire il degrado delle prestazioni del disco, vedremo nelle successive pagine piu’ in dettaglio questa funzionalità. Le migliorate funzionalità del controller consentono inoltre un incremento delle performance del 25% rispetto alla versione precedente riuscendo in tal modo a sopperire ai punti deboli di queste soluzioni ed a migliorarne i pregi.

Nell’attuale generazione di SSD (V+100), gli sforzi comuni di Toshiba e JMicron hanno portato ad introdurre positive novità. Un unità di controllo ancor più avanzato a marchio della giapponese Toshiba è il motore del Kingston SSDNow V+100 256GB. Come memoria cache Kingston ha deciso di cambiare ancora, e per assecondare il nuovo progetto ha stabilito che il chip adottato dovesse essere di produzione JMicron. La ferma volontà di Kingston di sviluppare un continuo aggiornamento tecnologico ha portato la famiglia V+100 nel giro di poco tempoo ad un incremento delle prestazioni, sia in lettura, che in scrittura sequenziali. Ad oggi abbiamo prestazioni di 230MB/s e 180MB/s rispettivamente in lettura e scrittura.

Di contro, gli annosi problemi inerenti i trasferimenti random di file di piccola dimensione sono stati, purtroppo, solo in parte risolti. A questo proposito bisogna dire, infatti, che gli sforzi compiuti nel cercare di migliorare le attività di gestione di piccoli file in modalità casuale, hanno evidenziato solo un discreto passo in avanti. Ciò ha visto dei riscontri più che altro limitatamente alle velocità di scrittura, mentre nelle letture casuali i problemi purtroppo sono restati pressoché simili, producendo ancora delle defaillance rispetto alla concorrenza. Questa situazione ha modo di permanere statica, in quanto le latenze funzionali del controller appaiono marcate rispetto ai chip SandForce ed Intel di fascia alta.

Per concludere, lo sviluppo da parte di Kingston di un prodotto vincente sotto tutti i punti di vista, è ben lungi dall’essere stato portato a termine: la strada da percorrere per ripresentarsi nelle posizioni di assoluto vertice, che innegabilmente sono da sempre un obiettivo primario della società americana, appare ancora in leggera salita, anche se i miglioramenti costanti e continui sono apprezzabili e danno i loro primi frutti.

{jospagebreak_scroll title= Descrizione serie kingston V+100:}

Descrizione serie Kingston V+100:

La gamma della famiglia di SSD V+100 è composta da cinque modelli di diversa capacità e per ciascuno di questi è prevista la vendita di due versioni. La prima di queste denominata “SVP100S2″ rappresenta la versione base e nella confezione è contenuta solamente la sola unità SSD, utile qualora si stia assemblando un personal computer ex-novo.

L’altra versione denominata performance upgrade kit, e contrassegnata con il codice SVP100S2B, contiene all’interno della confezione tutto il bundle necessario per l’aggiornamento del disco fisso del proprio computer.

Tornando al quantitativo di memoria che distingue le cinque offerte di Kingston per la serie V+100, oltre al modello da 256 GB in prova, sono previsti modelli con quantitativo di memoria che varia da 64GB fino a ben 512 GB, pasando per i vari tagli intermedi da 96 GB e 128 GB. In questa maniera Kingston ricopre tutte le esigenze dei consumatori.

{jospagebreak_scroll title= Kingston SVP100S2B/256GR: Confezione}

Kingston SVP100S2B/256GR: Confezione

Il Kingston V+100 giunto in redazione è quello per il Desktop Bundle, ideale per l’upgrade di un pc da scrivania. Al suo interno troviamo tutto l’indispensabile per un veloce upgrade del proprio disco fisso. La confezione si presenta ben curata e di dimensioni contenute. In alto a sinistra spicca il logo Kingston e il nome del prodotto e il quantitativo di memoria di ben 256GB.

Foto_anteriore  Foto_retro  Lato_confezione

La scatola è di cartone robusto e protegge in maniera più che buona i componenti da eventuali urti. Sul retro della confezione, troviamo nelle varie lingue, una breve descrizione del prodotto. Su entrambi i lati della confezione troviamo nuovamente riporatato il logo e caratteristiche che esaltano la qualità del Kingston SSDNow V+100.

Una volta aperta la confezione troviamo sapientemente adagiati in un comodo blister trasparente  con in rilievo il totem di Kingston, oltre all’unità a stato solido, anche il seguente contenuto:

  • Cavi Sata: un cavo di connessione dati di colore rosso e un adattatore di alimentazione molex-sata necessario qualora non fosse previsto o disponibile nel proprio alimentatore un connettore sata dedicato;
  • Adattatori: due adattatori/distanziali in metallo e relativa viteria, utili per una corretta installazione in un vano da 3,5″;
  • DVD: un DVD contenente, oltre ai soliti manuali di installazione e d’uso, anche il programma che ci permetterà di effettuare la perfetta clonazione del contenuto del vecchio disco fisso che stiamo andando a sostituire: disco che con ogni probabilità dovrebbe ancora contenere il nostro attuale sistema operativo;
  • BOX esterno: un box esterno per alloggiare il proprio disco magnetico 2.5 pollici con interfaccia USB e relativo cavetto.

2 3

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Il Bundle presente nel modello SSDNow V+100 256GB risulta completo in ogni aspetto e contribuisce a dare un valore aggiunto alla prodotto. Ottima la presenza di un drive bay esterno con interfaccia USB 2.0 con relativo cavetto.

bay_esternoInvolucro1

Nel CD troviamo il comodo programma Acronis HD ed un manuale in formato PDF, che illustra in maniera esaustiva e molto semplice la procedura di clonazione o upgrade dal hard disk meccanico all’unità SSDNow V+100, sia in un sistema desktop, che in un notebook. Nel caso di upgrade in un notebook, non avendo la possibilità fisica di collegare i due dischi contemporaneamente al portatile, è indispensabile usare l’unità esterna USB fornitaci in bundle da Kingston. Vedremo di seguito le operazioni di clonazione.

{jospagebreak_scroll title= Procedura di clonazione kingston SVP100S2B:}

Procedura di Clonazione Kingston SVP100S2B:

L’intera procedura di clonazione o upgrade consta di tre momenti ben distinti: pertanto, al fine di portare a termine in maniera corretta l’upgrade all’unità SSD, si rendono necessarie una serie ben precisa di operazioni. Tali operazioni sono chiaramente indicate e spiegate passo per passo, e possono essere eseguite in totale sicurezza seguendo le semplici istruzioni presenti nel manuale elettronico all’interno del DVD. E’ consigliabile pertanto leggerlo attentamente prima di iniziare una qualsiasi delle attività descritte.

Il primo gruppo di queste operazioni porterà alla preparazione del pc alla clonazione del contenuto del vecchio disco fisso sul nuovo SSD, e risulta costituito dai seguenti passi da effettuare rigorosamente a pc spento:

  • Affiancare ed unire solidamente i due distanziali di metallo, ognuno ad un lato dell’unità SV100S2/128G, tramite le quattro viti M3 a testa piatta trovate nella confezione, da utilizzare due per ogni lato;
  • Inserire l’unità, con i distanziali ben avvitati, in un vano da 3,5” vuoto all’interno del pc e avvitarla tramite le altre quattro viti da 6/32”;
  • Collegare il cavo rosso SATA: un capo ad una porta vuota sulla motherboard e l’altro al connettore presente sull’unità SV100S2/128G;
  • Ove non fosse disponibile un connettore di alimentazione SATA dal vostro alimentatore, utilizzare l’adattatore MOLEX(maschio)-SATA (femmina) in dotazione. Collegare il connettore MOLEX(maschio) ad un capo dell’adattatore ad un connettore MOLEX (femmina) in uscita dal vostro alimentatore. Fatto questo, collegare il connettore di alimentazione SATA, all’altro capo dell’adattatore, alla porta di alimentazione presente sull’unità SVP100S2B/256GR;
  • Avviare il sistema, e dopo esser acceduti al sistema operativo, inserire il cd fornito in dotazione e far riavviare Windows;
  • A questo punto bisogna entrare nel bios del pc (in genere premendo il tasto CANC, F2, F12, ESC, a seconda del tipo di pc in vostro possesso), e far in modo che il lettore/masterizzatore CD/DVD risulti nel bios la prima unità di boot del sistema;
  • Salvare ora le impostazioni e riavviare nuovamente il pc: a questo punto dovrebbe aprirsi la schermata di True Image HD.

Siamo pronti. Alla partenza verrà automaticamente avviato il programma di clonazione True Image HD di Acronis il quale ci guiderà tramite dei semplici wizard sino alla conclusione delle operazioni di copia.

  • Selezionate l’icona di Acronis True Image nella schermata Acronis True Image HD:

Acronis-TIHD-01

  • Selezionare Clone Disk:

Acronis-TIHD-02

  • Selezionate “Automatic” tra le modalità di clonazione disponibili (la modalità Manual è riservata agli utenti maggiormente esperti. Cliccare a questo punto su Next:

Acronis-TIHD-03

  • Se richiesto, selezionare l’unità sorgente (Source) e l’unità di destinazione (Target). Fare click su Next per continuare;
  • Viene visualizzata la schermata Hard Disk Drive Structure: fare click su Proceed:

Acronis-TIHD-04

  • Una barra di avanzamento indicherà che è in corso il processo di copia dei dati. Una volta completata con successo la fase di clonazione, viene visualizzata una finestra recante il messaggio Disk Cloning was successful. A questo punto fare click su OK.

Acronis-TIHD-05

La terza e ultima fase dell’intera procedura: il vostro sistema, infatti, dispone ora di due unità di avvio. Per configurare l’avvio a partire dalla nuova unità SSD, è necessario accedere nuovamente al BIOS e impostare la priorità di avvio sull’unità SSD. Procedete come segue.

  • Riavviate il computer. Durante la fase di riavvio, lanciate l’utilità di configurazione di sistema (BIOS) premendo ripetutamente il tasto speciale ESC, F1, F12 oppure CANC (consultate il manuale fornito dal produttore del sistema per conoscere il tasto speciale ruchiesto).
  • All’interno del BIOS del sistema, modificate l’ordine di avvio in modo che la primaposizione sia assegnata all’unità denominata “SSDxxxx”.
  • Uscite dal menù premendo il tasto ESC. A questo punto confermate il salvataggio delle modifiche fatte, e uscite dal Bios riavviando il computer.
  • L’avvio dovrebbe avvenire ora tramite l’unità SSD.

A questo punto il sistema è finalmente pronto al nuovo utilizzo, potendo anche usufruire di un plus senz’altro gradito: sarà infatti possibile fare ancora uso del nostro vecchio disco fisso pre-esistente, riutilizzandone in maniera semplice e completa l’intero spazio a disposizione, come dispositivo secondario di archiviazione.

{jospagebreak_scroll title= Caratteristiche Morfologiche del kingston SVP100S2B:}

Caratteristiche Morfologiche del Kingston SVP100S2B:

Il Kingston V+100 è custodito all’interno di un box in alluminio da 2,5″ di forma parallelepipeda. Le sue dimensioni sono di 69,85 x 100 x 9,5 mm e colorazione è grigio scuro. Rispetto ai comuni dischi magnetici da 3.5” le dimensioni sono assai ridotte. Le dimensioni sono decisamente inferiori ai normali dischi rigidi Serial ATA.

9Siamo rimasti soddisfatti della solidità del prodotto ottenuta grazie a un assemblaggio ottimale dell’unità all’interno dei due semigusci ruvidi al tatto, uniti meccanicamente tramite la presenza di 4 viti passanti, visibili nella parte superiore in prossimità degli angoli.

Custodia01Custodia2

L’involucro superiore è ricoperto dall’adesivo di colorazione rossa in cui predomina il logo Kingston e su cui è contraddistinto il modello e il taglio di memoria da 256 GB. Sempre nel involucro superiore è presente al suo interno un esteso pad termico.

Involucro_1Involucro_2

Come di norma, l’involucro inferiore lascia liberi posteriormente le due porte SATA, per i dati e l’alimentazione, necessari la prima alla connessione al controller integrato sulla motherboard o dedicato su scheda aggiuntiva, e la seconda per prelevare corrente dall’unità di alimentazione del pc. Nell’involucro inferiore è presente l’adesivo che conferisce al prodotto il sigillo di garanzia.

foto_lateraleFoto_posteriore

Sul retro del SSD troviamo i connettoriSATA e il connettore di alimentazione Molex-SATA. A favore di chi voglia apportare un upgrade al proprio notebook, è utile sapere che le dimensioni e gli ingombri esterni dell’involucro della serie V 100 risultano perfettamente compatibili a trovare una corretta collocazione nell’apposito vano di qualsiasi computer portatile significando che, estendendone il concetto, le dimensione sono standard e non comportano alcuna problematica di inserimento neanche all’interno della maggior parte dei netbook in commercio, ovvero tutti quei computer portatili o super-portatili che in pratica hanno a disposizione per l’unità di storage da 2,5”, un apposito vano accessibile dall’esterno dello chassis, e sulle quali l’aggiornamento avverrà in maniera del tutto indolore.

Riassumiamo di seguito, tutte le principali caratteristiche tecniche del Kingston SSDNow V+100 256GB:

15

Il Kingston SSDNow V+100 256GB viene venduto ad un prezzo medio di circa 520,00 iva inclusa. Il prezzo di vendita, risulta non alla portata di tutti, anche se pienamente allineato alle prestazioni e alla capacità di archiviazione in grado di offre.

Maggiori informazioni le trovate sul Sito Kingston.

{jospagebreak_scroll title= Componentistica SSD kingston SVP100S2B/256GR:}

Componentistica SSD Kingston SVP100S2B/256GR:

Dopo aver tolto le quattro viti di fissaggio che mantengono l’involucro, di protezione, notiamo il PBC di colore verde, con in bella mostra i dieci chip disposti solo su un lato e con poco spazio l’un l’altro.

kingston_smontaggioPCB1

Di seguito riposrtiamo la distribuzione dei componenti al interno di un SSD.


Kingston SSDNow V+100 256GB:


Disegno

In alto sul pcb, spostato sulla sinistra, troviamo un chip di forma rettangolare, riportante la serigrafia Micron D9HSJ che costituisce la memoria del controller.

Toshiba_T6UG1XBG

In ordine sparso, sono visibili gli otto chip Toshiba TH58NVG8D7FBAK2 MLC NAND flash di identiche dimensioni. Essi costituiscono i complessivi 256GB di Multi-Level Cell Nand Flash di memoria, utilizzati nel Kingston SSDNow V+100 256GB. Abbiamo pertanto 8 moduli nand flash da 32GB ciascuno.

Retro

A titolo puramente informativo, rammentiamo che le memorie MLC, meno costose, performanti e durature delle corrispettive SLC (Single-Level Cell), si differenziano positivamente da queste ultime solo in quanto presentano la possibilità di contenere in ciascuna cella, due o più valori (due o più bit), mentre nelle SLC è possibile memorizzarne solo uno (un solo bit: 0 o 1). E’ utile anche conoscere, per inciso, che tale implicazione vale indipendentemente a prescindere che la tecnologia utilizzata per le MLC o SLC sia di tipo NAND (Not AND, dove sia necessaria un’organizzazione in pagine della memoria) ovvero NOR (Not OR, dove non sia richiesto o necessario un accesso ai dati di tipo sequenziale).

Praticamente a ridosso della memoria del controller, è visibile l’unità di controllo T6UG1XBG prodotto da Toshiba.Toshiba_T6UG1XBG

La parte posteriore del PCB è piuttosto spoglia e priva di componenti. Troviamo solo una etichetta usata da Kingston per identificare il modello di SSD.RetroEssendo l’involucro del SSD completamente chiuso e privo di fori o feritoie predisposte ad un corretto ricircolo dell’aria al proprio interno, Kingston a pensato di mettere un pad termico che ricopre interamente la superficie superiore del telaio. In questa maniera lo stesso telaio viene usato come dissipatore di colore.

kingston_apertura

Tale soluzione, ormai largamente utilizzata nei vari ambiti hardware, dà modo al controller e ai vari componenti presenti nel PCB del SSD, di trasferire il proprio calore all’involucro esterno, permettendo in questa maniera di disperderla in piena efficacia verso l’ambiente esterno.

Per tutto l’arco delle nostre prove ed in svariati giorni di test la temperatura del SSD Kingston si è sempre mantenuta nell’arco di valori tra i 31°C, durante le fasi di idle, e i 36°C max, durante le sessioni più intense di AS SSD BenchMark: e questo nonostante sia stato lasciato all’interno del nostro case di test, volutamente privo di una qualsiasi forma di ventilazione diretta.

L’unità Kingston SSDNow V+100 256GB ha fatto rilevare un consumo nelle medie di un moderno drive allo stato solido. In fase di attività l’unità ha prodotto un assorbimento di potenza di circa 4W.

{jospagebreak_scroll title= Caratteristiche tecniche controller Toshiba}

Caratteristiche tecniche controller Toshiba:

Il controller Toshiba T6UG1XBG è un chip sviluppato a 43 nanometri, SATA-II, capace di garantire il supporto per TRIM. Questo controller è lo stesso usato da Toshiba con i suoi SSD della serie Toshiba HG2. 

Toshiba_T6UG1XBG_1

Il controller Toshiba presenta un buffer dati di 32KB (di programma in ROM) e 128KB di RAM di sistema integrata ed è in grado di garantire performance in lettura di 230MB/s e di 180 MB/s in scrittura.

Questo progetto è stato opportunamente rivisto e migliorato a seguito di una stretta collaborazione intervenuta già a partire dalla seconda metà del 2009 tra i team di sviluppo Toshiba e JMicron. Queti  interventi di sviluppo e ricerca delle performance sempre migliori del controller, si sono rese necessarie al fine di apportare dei significativi miglioramenti nel trasferimento random di file da 4KB.

Tali deficit, peculiari peraltro dei citati prodotti JMicron, erano venuti alla luce e poi divenuti di largo dominio al grande pubblico a partire dai primi prodotti di questo marchio, sino dal momento dei primi test, portati a termine nel corso del 2009. Queste risultanze, che in alcuni scenari di utilizzo “in lettura e scrittura random”, avevano portato al non completo apprezzamento dei prodotti della serie V+100 da parte degli addetti del settore.

Le successive modifiche al firmware delle unità V+100 sono intervenute a ottimizzare la struttura dei comandi al fine di dare una maggiore efficienza degli algoritmi utilizzati sulle stesse. Tali miglioramenti hanno prodotto un aumento delle performance in letture/scritture di file da 4KB, rendendo il Kingston SSDNow V+100 256GB decisamente più performante.

Da segnalare che a livello software è ulteriormente disponibile la possibilità di un aggiornamento della ROM, e tale opzione è percorribile tramite una opportuna procedura di flash.

{jospagebreak_scroll title= Caratteristiche cache e memoria NAND Flash}

Caratteristiche cache e memoria NAND Flash:

Per aiutare il lavoro del controller è stato previsto un quantitativo di memoria cache singola di 128MB, di cui l’intero blocco è inglobato nel chip avente serigrafia Micron D9HSJ. La sigla è stata abbreviata, in reltà il nome completo è Micron 9LA17-D9HSJ.

toshiba_cache1

Micron 9LA17-D9HSJ è un chip VFBGA 90-ball di tipo DDR SDRAM da 1Gigabit (128MB), funzionante a 167 Mhz “DDR333 @ PC2700 CAS. 3 con 1.8v. Il chip Micron 9LA17-D9HSJ è posizionato di fianco al controller Toshiba T6UG1XBG. Questa soluzione non comporta solo una efficiente ottimizzazione degli spazi e ad una maggior capacità di dissipazione, ma favorisce un collegamento quanto più veloce possibile tra i due chip. In questa maniera è possibile massimizzare il bandwidth e ottenere una ottimale risposta di natura elettrica.

Proseguendo nell’analisi, passiamo ora a descrivere gli 8 chip di memoria Multi-Level Cell NAND Flash, posizionati su un’unica faccia del pcb.

TH58NVG8D7FBAK2

Ciascuno degli otto chip “TH58NVG8D7FBAK2” risulta essere di produzione Toshiba tramite tecnologia costruttiva a 32nm, e aventi 32Gb di capacità. In questa maniera si raggiunge il quantitativo totale di 256 GB. Rammentiamo come sia stata proprio Toshiba, nei lontani anni ’80, la prima società a sviluppare e portare a termine la produzione in volumi di memorie flash.

{jospagebreak_scroll title= Nuovo firmware del controller: Trim non più indispensabile}

Nuovo firmware del controller: Trim non più indispensabile

Sulle memorie NAND flash i dati sono scritti a livello di pagina (4KB), ma eliminati a livello di blocco (512 KB). Salvo diversa istruzione, gli SSD tentano di conservare i dati più a lungo possibile, perché la cancellazione di un blocco di memoria NAND porta alla cancellazione di un gruppo di dati validi così come dati non validi per poi riscrivere i dati validi nuovamente. Il processo di Garbage Collector è il metodo attraverso cui viene pulito un blocco NAND per future scritture, soltanto che a priori l’unità non sa rilevare quali dati sono validi e quali no.

Per questo motivo è stata inventata la funzionalità Trim, comando attraverso il quale il sistema operativo informa l’unità a stato solido circa i blocchi di dati non più considerati utilizzati e che quindi possono essere eliminati, purtroppo però questa funzionalità è circoscritta a Windows 7 e non a tutti gli altri sistemi operativi incluso quelli adottati nei sistemi Macintosh.

Grazie all’implementazione di un Garbadge Collector aggressivo, che anche in background si occupa di scrivere e cancellare dati dalle memorie NAND sfruttando la funzionalità “Always on”, il disco può essere utilizzato anche da sistemi operativi sprovvisti di funzionalità Trim senza riscontrare un degrado delle performance.

In merito a questa funzione Kingston ha riscontrato un aumento delle performance del 25% con un sostanzioso aumento della durata della vita di funzionamento dell’unità.

{jospagebreak_scroll title= Sistema di prova e Metodologia di Test}

Sistema di prova e Metodologia di Test:

Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel X58, di produzione Asus, in particolare è stato scelto il modello P6T Deluxe (rev.1.0).

Come processore abbiamo usato un modello della Intel appartenente alla famiglia Bloomfield, precisamente il Core i7 920 “C0”. La frequenza di funzionamento è stata portata a 3600MHz, impostando il BCLK a 180MHz con moltiplicatore a 20x.

Le ram usate sono le Ocz 3 x 2GB – Blade 2000 Cas. 8 – 1.65v

Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:

Configurazione

I test sono stati condotti sul sistema operativo Windows 7 a 64 Bit sevice pack 1 privo di qualsiasi ottimizzazione.

Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati.

Il Kingston SSDNow V+100 256Gb è stata testato sia vuota sia piendi dati. In questa maniera possiamo valutare gli eventuali cali di prestazioni dovuti al riempimento delle celle di memorizzazione.

Queste le applicazioni interessate dai test:

Benchmark Sisntetici:

  • ATTO Disk Benchmark v2.46;
  • AS SSD Benchmark v1.6.4013.39530;
  • Crystal Disk Mark v3.0.1;
  • HD Tach v3.0.4.0,
  • HD Tune Pro v4.60.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici – ATTO Disk Benchmark}

Benchmark Sintetici – ATTO Disk Benchmark:

ATTO Disk Benchmark:

E’ un benchmark per dischi rigidi e per chiavette USB, molto semplice da utilizzare. Basta lanciarlo, scegliere il drive da testare e cliccare Start.
Atto Disk BenchMark comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura). Con i file piccoli si nota in maniera consistente il divario tra i vari Hard Disk.

Possiamo vedere come la velocità di lettura e scrittura sia crescente al crescere delle dimensioni del file, le prestazioni in scrittura sono eccellenti e piu’ o meno simili da file con dimensione 16 KB in su, mentre per quanto riguarda la lettura da file con dimensioni da 1 MB in su. Le specifiche date dal produttore sono pienamente state confermate da questo benchmark.

Vediamo ora il comportamento dell’unità con all’interno 200Gb di dati con dimensione media molto bassa.

Anche in questo scenario le performance sono buone con un degrado di prestazioni quasi inesistente anche con l’unità piena. Fare l’allineamento o meno al clustering 4KB di Windows 7, non influisce in maniera considerevole nel far recuperare performance sia in scrittura che in lettura al disco quando è pieno.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici – AS SSD Benchmark}

Benchmark Sintetici – AS SSD Benchmark:

AS SSD Benchmark:

E’ un benchmark dove vengono effettuate svariate misurazioni sulla nostra unità (SSD, Hard Disk interno/esterno, pen Drive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale. Alla fine viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Viene effettuato, oltre al test dei 4k, anche un test lettura/scrittura multithread 4k, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma.

L’unità si conferma veloce nella lettura e scrittura di dati sequenziali rispettivamente di 200,99 MB/s e di 139,53 MB/s rispecchiando a pieno le specifiche del produttore.  Con file di dimensione di 4KB il  Kingston SSDNow V+100 256GB si comporta discretamente. Considerando che questo test è la nota dolente di tutti gli SSD, possiamo ritenerci soddisfatti dai risultati ottentuti.

Vediamo ora come si comporta l’unità con 200GB di spazio occupato.

Le performance a unità piena sono rimaste immutate rispetto all’unità con solamente il sistema operativo installato. Come possiamo vedere, non abbiamo notato nessun degrado di performance dell’unità. Neanche in questo caso il solo mancato allineamento sembra aver prodotto delle perdite nel throughput in lettura, che si è mantenuto costante sia in quella sequenziale che in quella 4KB.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici – Crystal Disk Mark}

Benchmark Sintetici – Crystal Disk Mark:

Crystal Disk Mark:

E’ uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). CristalDiskMark effettua automaticamente una serie di misurazioni sulla nostra unità scelta (appunto Hard Disk interno/esterno, chiavetta USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale. Alla fine ci viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diversi hard disk.

Le risultanze in lettura sono invece restate pressoché identiche, ed ora unitamente a quelle in scrittura sequenziale, fanno corrispondere perfettamente i dati prestazionali nominali forniti da Kingston.

Vediamo ora come si comporta l’unità con 200GB di spazio occupato.

Il comportamento dell’unità non varia con l’installazione di programmi per file di grosse dimensioni. Con i file di piccole dimensioni il Kingston SSDNow V+100 256GB perde prestazioni in scrittura.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici – HD Tach e HD Tune Pro}

Benchmark Sintetici – HD Tach e HD Tune Pro:

HD Tach:

E’ un Benchmark di basso livello che misura le prestazioni dell’hard disk e di varie periferiche di storage installate nel proprio PC. Riporta tempo di accesso, velocità di lettura e scrittura. HD Tach usa driver personalizzati e altre interfacce di basso livello di Windows per bypassare più livelli software possibili e arrivare così più vicino alle massime performance fisicamente possibili dall’unità.

HD_Tach_-_Vuoto

La velocità di lettura media è di 211.3 MB/s con un tempo di accesso ai dati di soli 0.1 ms, che confermano le ottime prestazioni del Kingston SSDNow V+100 256GB.

Vediamo ora come si comporta l’unità con 200GB di spazio occupato.

HD_Tach_-_Pieno

Il tempo di lettura medio è di 215.2 MB/s leggermente superiore rispetto allo scenario in cui l’unità era solo con il sistema operativo installato. Il tempo di accesso è di 0.2 ms il doppio rispetto allo scenario precedente.

HD Tune Pro:

HD Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. E’ possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.

In questo scenario l’SSD ha un transfert rate maggiore quando è pieno rispetto a quando è vuoto anche se di poco. Notiamo un degradimento solo per quanto riguarda l’acces time di 0.1ms. In condizioni di uso normale, questo decatimento è praticamente impercettibile.

{jospagebreak_scroll title= Consumi & Temperature:}

Consumi & Temperature:


Consumi:


Con l’ausilio del benchmark IOMeter, è possibile stressare l’elettronica degli SSD in modo da ottenere risultati significativi riguardanti i consumi in idle e in full del Kingston SSDNow V+100 256GB.

Consumiok


Temperature:


Durante le prove abbiamo misurato le temperature in idle e in Full grazie all’ausilio si unasonda termica.  La temperatura ambiente durante rilevata durante le nostre prove era di 23°C.

Temperatureok

Siamo rimasti piacevolmente colpiti dai consumi, che si sono rivelati molto bassi sia in idle che in full. Kingston ha fatto un lavoro egregio. Ricordiamo che un  2HD magnetico di ultima generazione consuma circa 3 watt in fase di Idle. Ottime anche le temperature registrate si in idle che in full.

{jospagebreak_scroll title= Conclusioni}

Conclusioni:

hw-legend-gold

Prestazioni:quattro_mezzo
Dotazione in bundle:cinque
Rapporto prezzo/prestazioni:quattro
Giudizio complessivo:quattro_mezzo

Il Kingston SSDNow V+100 256GB ha ottenuto ottimi risultati nei benchmark sintetici sia in lettura sia in scrittura talvolta superando anche le performance indicate di 230 MB/s in scrittura e di 180 MB/s in lettura. Abbiamo a disposizione un unità allo stato solido in grado di rimpiazzare totalmente le unità a disco rigido senza dover scendere a compromessi con lo spazio disponibile che riteniamo piu’ che sufficiente per l’installazione del sistema operativo e per un utilizzo polivalente del PC.

I materiali usati, sono di eccellente qualità costruttiva e i risultati ottenuti nel complesso sono di buon livello e decisamente superiori rispetto ai tradizionali dischi fissi. Buoni sono i consumi consumi. In fase di attività l’unità Kingston ha prodotto un assorbimento di potenza di circa 4W. Non ottimali le prestazioni dell’unità SSDNow V+100 256GB nei test, dove sono interessati file da 4KB che rappresentano l’unità di riferimento nei file system dei sistemi operativi di ultima generazione come Windows 7. Onestamente ci aspettavamo maggiori miglioramenti sotto questo aspetto. Dobbiamo comunque apprezzare i miglioramenti fatti da Kingston rispetto alla precedente versione V100+ grazie ai continui aggiornamenti del firmware. Altra nota dolente rimane il prezzo al di fuori della portata di molti clienti, ci auguriamo che con il diminuire del processo produttivo delle memorie Nand flash diminuiscano i prezzi di queste soluzioni ed aumenti il rapporto GB/ performance ancora troppo elevato rispetto alle soluzioni a dischi rotanti. In ogni caso, il prezzo è allineato alle prestazioni e al quantitativo di di memoria di 256 GB.

Nel complesso siamo rimasti soddisfatti del comportamento di questa soluzione e la raccomandiamo a tutti coloro che vogliono rimpiazzare il proprio Hard Disk per ottenere maggiori prestazioni e realizzare un connubio perfetto tra capacità di archiviazione e ridotti consumi.

Pro:

  • Ottima qualità costruttiva;
  • Buone prestazioni in lettura e scrittura;
  • Bundle eccellente;
  • Temperature besse;
  • Supporto al Trim;
  • Minimo degrado delle prestazioni;
  • Piccolo, leggero e facile da installare.

Contro:

  • Prestazioni non ottimali con i file da 4KB;
  • Prezzo non alla portata di tutti.

Si ringrazia Kingston Technology per il sample fornitoci.

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