Shuttle OMNINAS KD20: ingresso nel mondo dei NAS Server

shuttle_kd20_copertinaShuttle Inc., azienda leader nella produzione e distribuzione di mini PC e barebone, entra nel mondo dei NAS Server con un’unità dedicata alle utenze casalinghe e ai piccoli uffici, lo Shuttle KD20. Questo server nasce per soddisfare le esigenze di storage, condivisione dei file e portabilità dei dati, tipici di un uso in reti di piccole dimensioni, con un occhio di riguardo alle attività legate al settore multimediale. E’ un’unità a due dischi che affascina anche per un’estetica ricercata ed elegante. Analizzeremo nel corso della recensione le sue principali peculiarità e le prestazioni che è in grado di esprimere. Ci auguriamo che la lettura sia di vostro gradimento.

Shuttle OMNINAS KD20: ingresso nel mondo dei NAS Server – Recensione di Edoardo Giampietro | Slime – Voto: 4/5


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Shuttle Inc., fondata nel 1983 a Taiwan, è un’azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di Mini-Pc innovativi. Questa realtà aziendale quotata in borsa è presente a livello mondiale con filiali in Germania, Stati Uniti e Giappone. Dal 2001 i compatti e gradevoli Mini-PC, adatti per quasi tutti i settori di impiego sono il core business della sede centrale che opera da Taipeh. Come confermano i clienti e la stampa specializzata, Shuttle si contraddistingue per la gestione efficiente e la lunga esperienza di produttore di schede madri di qualità. I Barebone e i sistemi completi Mini-PC Shuttle sono da anni la prima scelta per molti integratori di sistema, VAR, OEM e ODM. Con le sue accattivanti soluzioni Mini-Pc Shuttle si rivolge inoltre agli utenti finali che cercano un’elettronica di intrattenimento facile da utilizzare per applicazioni domestiche digitali.

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Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale Shuttle.

{jospagebreak_scroll title=Confezione e Bundle&heading=Introduzione:}


Shuttle OMNINAS KD20: Confezione e Bundle


Semplicità e linearità sono le parole che sintetizzano l’estetica della confezione che contiene lo Shuttle KD20. Essa è dominata da uno sfondo bianco lucido e vi sono riportate delle serigrafie con stilizzate le forme del NAS Server in toni monocromatici che danno un aspetto quasi vintage, molto gradevole alla vista. La confezione è molto resistente, piccola nelle dimensioni e dotata di maniglia superiore per il trasporto, molto utile qualora si debba traspostare il server in altri ambienti ed all’interno sono installati i dischi che incrementano in maniera decisa il peso.

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Nella parte frontale e nel retro sono riportate le medesime informazioni, ovvero il marchio aziendale Shuttle, una stilizzazione del NAS Server, la serie di appartenenza ed i principali punti di forza dell’unità come il supporto a dispositivi mobili, la bassa temperatura di esercizio, l’estetica ricercata, la presenza di un processore dual core e la semplicità di utilizzo. Completa il quadro informativo l’indirizzo web del produttore.

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Nelle zone laterali troviamo da un lato il nome della serie di appartenenza del server, la stilizzazione dell’apsetto esteriore ed il logo aziendale mentre sull’altro è presente un’etichetta con sovraimpressa una foto del server ed un elenco di tutte le principali caratteristiche hardware, solo in lingua inglese. Sono altresì presenti delle targhette identificative son il part number ed il serial number.

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Sulla parte superiore sono presenti solo il marchio aziendale Shuttle e la serie di appartenenza del server.

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L’interno della confezione è molto ordinato ed è stata prestata estrema cura nella protezione del KD20 durante le operazioni di trasporto e di prima movimentazione. Spicca un contenitore in cartone all’interno del quale è contenuto il bundle fornito in dotazione. Il server è protetto da eventuali urti o cadute accidentali da due gusci in poliuretano espanso ed un sacchetto in materiale sintetico morbido lo protegge da eventuali graffi.

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Il bundle fornito con lo Shuttle KD20 è completo e presenta i seguenti elementi:

  • Alimentatore da rete con relativo cavo;
  • Set di viti per il fissaggio di unità HDD da 3,5″ nei cassetti hot swap;
  • Cavo LAN Cat. 5e schermato;
  • Disco DVD contenente i manuali elettronici, il software di installazione per il NAS server ed il software per il backup dei dati dal pc.
  • Istruzioni rapide per l’installazione e termini di licenza dei software.

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Ora diamo uno sguardo alle caratteristiche tecniche dell’unità.

{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche:}


Shuttle OMNINAS KD20: Caratteristiche Tecniche


“Lo Shuttle OMNINAS KD20 è un Network Attached Storage (NAS) a due alloggiamenti, che è destinato a diventare l’hub di contenuti multimediali permettendo di memorizzare facilmente e condividere documenti, filmati personali e musica così come le foto. Non solo supporta l’accesso da personal computer, il KD20 OMNINAS assicura l’accesso ai file quando si è in viaggio su Android o su duspositivi iOS, in pratica da qualsiasi posto nel mondo.”

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Riportiamo di seguito le caratteristiche tecniche dello Shuttle OMNINAS KD20, così come dichiarate dal costruttore.

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Potete trovare ulteriori informazioni sul prodotto presso il sito del produttore.

Ora diamo uno sguardo agli elementi principali, connessioni e pulsanti, presenti sull’unità.

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Shuttle OMNINAS KD20: Elementi Principali


“Con Shuttle OMNINAS KD20 si può facilmente archiviare e condividere documenti, filmati personali e musicali come così come le foto. Nel mondo moderno è importante raggiungere i propri dati da qualsiasi luogo. Utilizzando una semplice applicazione, è possibile gestire il NAS, caricare, scaricare ed effettuare streaming di tutti i file multimediali da iOS e da dispositivi Android.”

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Nella tabella seguente sono riportati i principali elementi costitutivi lo Shuttle OMNINAS KD20 a livello di pulsanti e connessioni disponibili.

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Ora diamo uno sguardo all’esterno dell’unità.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’esterno:}


Shuttle OMNINAS KD20: Uno sguardo all’esterno


Lo Shuttle OMNINAS KD20 ha un design morbido ed elegante, il case è realizzato in materiale misto, ovvero alluminio per la parte sinistra, inferiore e superiore e materiale plastico di colore bianco molto resistente per la parte destra,  frontale e posteriore. Il corpo è attraversato da una linea nera che riprende, nella parte frontale, il colore di fondo della zona dedicata ai cassetti hot swap per le unità HDD. Questo NAS Server sembra nascere per essere innanzitutto un elemento di arredo di stile moderno.

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La parte frontale è dominata dal coperchio che cela gli slot hot swap destinati alle unità HDD, lasciando scoperto il solo pulsante di accensione. Nella parte inferiore sono collocati i led diagnostici di funzionamento, uno slot per l’inserimento di card di tipo SD e, cosa rara in dispositivi di questa classe, una porta USB 3.0 per il collegamento diretto di periferiche di storage veloci.

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Nella parte posteriore del NAS server è presente il foro di uscita dell’aria calda generata dagli HDD e dai componenti interni gestito da una ventola da 70×70 mm, due porte di connessione USB 2.0, la porta gigabit LAN, la connessione per l’alimentatore di rete ed il forellino per eseguire il reset del server. In ultimo notiamo la presenza di uno slot di tipo Kensington Security per bloccare l’unità alla scrivania tramite lucchetti particolari con chiave o con combinazione numerica per prevenirne un eventuale furto.

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Nelle fasce laterali non sono presenti particolari elementi di rilievo, da un lato è serigrafato il marchio aziendale Shuttle e dall’altro la serie di appartenenza del NAS, ovvero OMNINAS. Al di sotto di quest’ultima serigrafia sono disposte delle feritoie per l’ingresso di aria fresca all’interno del server.

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Nella parte inferiore sono presenti una targhetta identificativa del prodotto e dei piedini in gomma per smorzare le vibrazioni.

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Diamo ora uno sguardo al sistema hot swap.

{jospagebreak_scroll title=Accesso ai cassetti hot swap:}


Shuttle OMNINAS KD20: Accesso ai cassetti hot swap


L’accesso ai cassetti hot swap avviene aprendo il coperchio frontale dello Shuttle OMNINAS KD20. Per sbloccare i cassetti hot swap basterà estrarre le linguette presenti nella parte inferiore di ognuno di essi; in questo modo si sbloccherà un sistema ad incastro permettendo ai cassetti di uscire. Non sono presenti serrature o altri sistemi di blocco. Nella parte superiore dei cassetti sono presenti dei pulsanti che consentiranno, in caso di utilizzo di RAID di tipo 1, di poter eseguire l’Unmount di un disco a sistema acceso per la sostituzione di un’unità guasta.

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I cassetti sono realizzati in metallo con la parte anteriore in plastica. Su di essi è presente una comoda numerazione per non rischiare di scambiare i dischi qualora si abbia necessità di rimuoverli e di reinserirli in un secondo tempo. Sono molto resistenti e presentano un’abbondante foratura per consentire un corretto ricircolo dell’aria fresca in ingresso per raffreddare le unità HDD. Il fissaggio degli HDD avviene tramite viti preformate in modo tale da distanziare opportunamente l’unità disco dalle pareti del cassetto. La foratura predisposta sui cassetti non è atta ad accettare anche HDD nel form factor di 2,5″.

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I dischi utilizzati nelle nostre prove sono dei Western Digital della serie Caviar Blue. Il modello è in particolare il WD10EALX con capacità di 1TB, interfaccia SATA III (6 Gb/s) ed è dotato di 32MB di cache.

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Dopo aver rimosso i cassetti è possibile dare una prima occhiata all’interno del NAS Server.

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Prima di dare inizio alle prove sul campo diamo uno sguardo all’interno del server.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’interno-Parte 1:}


Shuttle OMNINAS KD20: Uno sguardo all’interno-Parte 1


Smontare lo Shuttle OMNINAS KD20 non si è rivelata operazione semplice ma la nostra voglia di curiosare al suo interno ci ha spinto, con la dovuta calma e pazienza, nella ricerca di tutte le viti e gli incastri che tengono insieme i vari componenti del case. Trovare delle insenature per inserire anche piccoli attrezzi è stato difficile, segno dell’ottima finitura e dell’alta qualità degli assemblaggi. Il case è realizzato a “strati” e la prima parte da togliere è quella in materiale plastico bianco. In seguito potrà essere rimossa la parte in alluminio e la parte plastica intermedia e solo alla fine liberare il telaio metallico ed i relativi componenti montati all’interno. Il telaio hot swap si collega alla mainboard attraverso una connessione a pettine. Vi proponiamo una sequenza di foto delle varie fasi di smontaggio.

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La scheda madre è posizionata all’interno di un telaietto metallico sul fondo del NAS Server, proprio sotto gli HDD. Non sono presenti dissipatori passivi, primo segno positivo indice di basse temperature di esercizio legate a bassi consumi energetici. Il PCB è di colore blu, è un multistrato doppia faccia con buona rigidità. Nonostante siano presenti un buon numero di componenti discreti il layout è ordinato e pulito e la sua forma, sviluppata in lunghezza,  è tale da sfruttare ogni piccolo spazio messo a disposizione.

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Il primo componente posizionato sulla faccia anteriore della scheda che attira la nosta attenzione è il Soc della PLX, il cuore pulsante del NAS Server. Esso è il modello NAS7821, una nuova generazione di cpu dedicata specificatamente al mondo dei NAS (Network Attached Storage) ed è il successore del modello OXE810DSE. E’ basato su un’architettura Trident dual-core ARM 11 MP (ogni core funziona ad una frequenza di 750 MHz) specificatamente progettata per applicazioni per networking, storage, e per la sicurezza ed è dotato di un firmware altamente strutturato per avere il massimo rendimento col minimo costo del sistema. Esso è la piattaforma ideale per soluzioni dedicate ad utenti casalinghi o piccoli uffici supportando lo streaming di video in qualità HD, accesso remoto, back-up, sicurezza (include la codifica/decodifica AES-128/256), condivisione di file, etc. Il Soc NAS 7821 dispone di due porte SATA II (3Gb/s) con supporto hardware RAID 0 e RAID 1, interfaccia di rete su standard RGMII e due host USB 2.0 per collegare dispositivi di storage aderenti a tale standard.

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Riportiamo lo schema funzionale ed un riepilogo dei benefici principali di questa architettura, così come dichiarato dal produttore.

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{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’interno-Parte 2:}


Shuttle OMNINAS KD20: Uno sguardo all’interno-Parte 2


In prossimità del processore e sul lato posteriore della mainboard dello Shuttle OMNINAS KD20 troviamo i chip di ram di produzione Hynix, per la precisione parliamo delle H5PS1G63JFR-S6C. Si tratta di memorie DDR2 con frequenza operativa fino a 1066 MHz con latenze 6-6-6 (CL-tRCD-tRP). Hanno un package di tipo FBGA 84 ball ed una capacità di 128MB. Ne sono presenti due chip (uno sul lato frontale ed uno sul lato posteriore) per un totale quindi di 256MB.

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Nella parte alta a sinistra della scheda madre è posizionato il chip dedicato alla gestione delle porte USB 3.0, un EtronTech EJ168A. Questo componente è spesso utilizzato anche da produttori di motherboard per pc.

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La gestione delle porte USB 2.0 posteriori è a completo appannaggio del SoC PLX mentre il lettore SD-CARD è gestito da un chip della Genesys Logic, il GL827L. Questo chipset integra un microprocessore ed un efficiente supporto hardware per ottenere le migliori performance possibili nel trasferimento dei dati dal lettore di schede verso l’interfaccia USB.

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Ultimiamo il nostro viaggio all’interno del NAS Server.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo all’interno-Parte 3:}


Shuttle OMNINAS KD20: Uno sguardo all’interno-Parte 3


Ultimo elemento di rilievo sulla faccia anteriore della scheda madre dello Shuttle OMNINAS KD20 è rappresentato dalla presenza di una Nand Flash di produzione Hynix, modello H27U1G8F2BTR-BC che si occupa dello storage del firmware di sistema. La sua capacità è di 128MB, supporta voltaggi tra 2,7 e 3,6V ed ha un package 48 pin TSOP-1.

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La ventola di sistema deputata al raffreddamento dei componenti è prodotta dalla ADDA, modello AD0712DB-D76 da 70×70, con una velocità di rotazione fino a 2.500 rpm, una portata d’aria di 20.0 CFM ed una rumorosità massima dichiarata di 26.3 dB(A).

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Ora siamo pronti ad inizializzare il nostro NAS per poter condurre i nostri test.

{jospagebreak_scroll title=Setup iniziale con OMNINAS Finder:}


Shuttle OMNINAS KD20: Setup iniziale con OMNINAS Finder


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Per poter utilizzare lo Shuttle OMNINAS KD20 è necessario eseguire una prima configurazione del sistema. Il sistema operativo, di tipo Linux Embedded, è già preinstallato sul server, occorre solo inserirlo nella nostra rete ed inizializzare i dischi installati. L’operazione è molto semplice. Dal disco ottico fornito in dotazione, o scaricando l’utility direttamente dal sito Shuttle, basterà lanciare l’OMININAS Finder. Questo eseguibile è stand alone, ovvero funziona senza nessuna installazione. Dal suo menù basterà cliccare su Search per trovare il nostro NAS in rete. Dopo averlo trovato basterà selezionarlo ed in seguito cliccare su Connect.

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A questo punto si aprirà una finestra del nostro browser internet con una pagina che ci invita a settare il protocollo RAID desiderato. C’è da tener presente che la funzione di hotswap funziona solo in caso di RAID 1. Dopo aver scelto la tipologia di RAID il sistema avvia la procedura di creazione ed alla sua conclusione verremo reindirizzati alla home page di richiesta dello user name e della password per accedere alla pagina amministrativa. Di default lo user name è admin e non ci sono password. Vi anticipiamo subito che non è disponibile la lingua italiana per l’interfaccia di configurazione.

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Passiamo ora all’esplorazione delle varie funzioni, per poi dare il via ai nostri test.

{jospagebreak_scroll title=Interfaccia e Feature Software – Parte 1}


Shuttle OMNINAS KD20: Interfaccia e Feature Software – Parte 1


Dopo aver effettuato in login abbiamo accesso all’interfaccia principale dello Shuttle OMNINAS KD20, organizzata in otto diverse sezioni ognuna delle quali ci permetterà di configurare i parametri operativi e le funzionalità interne al NAS Server. Esse nello specifico sono:

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  • Settings: Configurazione dei parametri operativi del server;
  • Storage: Configurazione dei dischi installati e loro manutenzione;
  • Share: Configurazione delle cartelle condivise e degli utenti;
  • USB: Configurazione delle periferiche USB connesse e modalità di copia diretta dalle porte frontali;
  • Backup: Configurazione parametri di backup dei dati del server;
  • BT Download: Configurazione client di download Bit Torrent;
  • Share Box: Configurazione servizio di cloud;
  • Media Server: Attivazione servizio di Media Server.

Come anticipato manca il supporto alla lingua italiana e non è presente un help in linea. Analizzeremo sinteticamente, per ovvie ragioni, tutte le sezioni dando uno sguardo alle varie funzionalità. Iniziamo il nostro viaggio tra queste sezioni dalla Settings.


Settings


Nella sezione Settings sono presenti varie sottosezioni che ci forniranno informazioni o permetteranno di configurare i parametri principali del server. E’ presente un quadro riassuntivo generale delle caratteristiche del server, sarà possibile modificare la password amministrativa, impostare i parametri relativi alla gestione di data e ora, selezionare le opzioni e configurare i criteri per la rete, attivare il server iTunes, aggiornare il firmware dell’unità, resettare il server riportandolo allo stato iniziale ovvero come se fosse appena uscito dalla fabbrica ed infine esaminare il lgo delle operazioni effettuate.

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Storage


La parte Storage, come facile intuire, ci permette di gestire i dischi installati nel NAS Server, scegliendo il protocollo RAID che più si adatta alle nostre esigenze, di visualizzare ed analizzare lo stato di salute dei nostri dischi e di attivare la funzione di Auto Mirror. Quest’ultima è attivabile solo in caso di RAID 1 e permette di eseguire in automatico la copia 1:1 di un disco sull’altro. In pratica se installiamo sul server un solo disco ed in seguito decidiamo di installare il secondo, con questa opzione attiva sul nuovo disco saranno copiati in automatico i dati contenuti sul disco principale. La funzione, inoltre, gestisce la ricostruzione automatica del RAID 1 qualora un disco dovesse guastarsi e lo si sotituisce con uno nuovo. Anche in questo caso la copia sul nuovo disco è automatica.

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Continuiamo la nostra esplorazione sulle funzionalità del server.

{jospagebreak_scroll title=Interfaccia e Feature Software – Parte 2}


Shuttle OMNINAS KD20: Interfaccia e Feature Software – Parte 2


Share


La sezione Share serve a gestire le risorse condivise all’interno del server e gli utenti che possono accedervi. Non è possibile attribuire diritti amministrativi agli utenti e non è possibile creare gruppi di utenti con i relativi diritti di accesso. Un limite quello dei gruppi che risulta fastidioso se quest’unità dovesse essere utilizzata in realtà come piccoli uffici. La gestione dei permessi sulle cartelle condivise sarebbe un pò troppo macchinoso. La creazione di utenti e delle cartelle condivise è un processo molto semplice ed intuitivo.

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USB


Nella sezione USB possiamo gestire la funzione di Auto Copy che permette di copiare il contenuto di unità di storage USB o delle schede SD su cartelle da noi predefinite in maniera automatica. Basterà inserire i dispositivi alle relative porte e la copia inizierà in automatico. In questa sezione è possibile altresì gestire un printer server per condividere in rete LAN una stampante USB.

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Backup


Per quanto possa essere sicuro un server, una comoda funzione di Backup è sempre utile e funzionale per ciò che concerne la sicurezza dei dati. La funzione integrata nello Shuttle OMNINAS KD20 permette di eseguire una copia di backup dei dati su un’unità esterna USB o verso un’altro server KD20, impostando anche una schedulazione su giorni e orari. Potremo definire più lavori di backup scegliendo le risorse condivise da salvare, tenere una lista aggiornata delle attività e monitorare attraverso dei log le attività di backup svolte.

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{jospagebreak_scroll title=Interfaccia e Feature Software – Parte 3}


Shuttle OMNINAS KD20: Interfaccia e Feature Software – Parte 3


BT Download


Il BT Download ci permette di attivare un client torrent per il download di flie da circuiti P2P. La configurazione prevede anche una schedulazione di attivazione per decidere gli orari di attivazione/disattivazione in modo da avere un tilizzo bilanciato che non vada ad influire negativamente sulle prestazioni della rete Internet durante orari in cui essa deve essere utilizzata per altri scopi. Il client è di tipo semplificato, non incorpora motori di ricerca di file, gestisce semplicemente file .torrent da caricare da cui estrapolare i dati di download. L’utilizzo del client presuppone la disattivazione del Media Server, l’utilizzo delle due funzioni in contemporanea non è permesso.

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Share Box


Lo Share Box è la componente Cloud dello Shuttle OMNINAS KD20 e la sua configurazione è molto semplice. I requisiti per poter attivare tale servizio sono l’attribuzione di un ip fisso nella LAN al nostro NAS Server e l’attivazione nel nostro router di un port forwarding verso l’indirizzo ip precedentemente menzionato. Dopo aver eseguito queste operazioni basterà scegliere un nome host ed una password da attribuire al server e salvare. Dopo aver avuto conferma della corretta esecuzione dell’operazione basterà visitare il sito www.omninas.net ed inserire in nostro nome host. Di seguito si inseriranno il proprio user name e password (gli stessi definiti quando si crea un utente) ed in questo modo si avrà accesso alle risorse del NAS ovunque ci si trovi nel mondo.

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Media Server


La funzionalità Media Server prevede solola sua attivazione e disattivazione, non ci sono parametri particolari da configurare. Ricordiamo che il suo utilizzo preclude quello del BT Download e quindi i servizi andranno attivati/disattivati secondo l’utilizzo. Dopo aver attivato il Media Server potremo accedere ai vari file multimediali, ad esempio da Windows Media Player.

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Ora un breve sguardo all’applicazione mobile OMNINAS.

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Shuttle OMNINAS KD20: Applicazione Mobile


Per usufruire a pieno delle capacità del Cloud dello Shuttle OMNINAS KD20 la casa produttrice ha messo a disposizione degli utenti delle applicazioni mobile sia per il mondo Android che per quello iOS, per poter accedere da qualsiasi luogo ai propri dati e caricare/salvare foto e video. Dopo aver attivato lo Share Box le cartelle del nostro NAS Server saranno accessibili da remoto, secondo i criteri e i permessi impostati nella sezione Share. I file multimediali si potranno salvare sul dispositivo mobile per averli a disposizione anche in modalità offline.

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Ed ora passiamo ad analizzare le prestazioni del server sul campo.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di prova e Metologia di test:}


Shuttle OMNINAS KD20: Sistema di prova e Metodologia di test


Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva del nostro sistema di test, eseguiti sul firmware OmniNAS-7821_2.10.20121016 del 16/10/2012:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati.

Le prove sono state condotte utilizzando i seguenti software su una macchina dotata di s.o. Windows 7 Ultimate Edition x64 sp1:

  • Robocopy;
  • Intel NAS PT 1.7.1.

Le prove sono state condotte con la seguente metodologia:

  • Utilizzo alternato di uno switch di rete alla volta;
  • Utilizzo alternato di cavi Cat.5e e Cat.6 e utilizzo misto;
  • Utilizzo di un solo pc nella rete e del solo Shuttle OMNINAS KD20 per le prove relative alle prestazioni;
  • Disabilitazione di sistemi di caching per la misurazione delle prestazioni reali dell’unità;
  • Esecuzione dei test con i dischi configurati in RAID 0 e RAID 1.

{jospagebreak_scroll title=Tipologie Test e Risultati:}


Shuttle OMNINAS KD20: Tipologie Test e Risultati


Per le nostre prove abbiamo scelto di esaminare sia gli aspetti funzionali che quelli prestazionali. Abbiamo ritenuto di utilizzare due software per analizzare diversi aspetti che potessero darci un’immagine sia sulle prestazioni massime dell’unità Shuttle OMNINAS KD20 che sulle prestazioni legate a quelli che sono gli utilizzi reali a cui può essere sottoposto un NAS server.

La suite Intel NAS PT, in particolare, ci permette di analizzare le prestazioni dell’unità eseguendo una batteria di dodici test molto differenti tra loro, simulando letture e scritture sia di file che di cartelle, il traffico generato da applicazioni di produttività in ambito office e software che generano flussi multimediali, il trasferimento di video ad alta definizione e di album fotografici.

Il software Robocopy è invece stato utilizzato solo per misurare le prestazioni sulle letture e scritture da e verso il NAS di un file multimediale delle dimensioni di 5GB.

I test condotti incrociando i vari componenti di rete hanno dato risultati molto vicini per cui riportiamo nelle tabelle una media, voce per voce, dei rilevamenti effettuati.


TEST IN AMBIENTE SMB:


 

 


Considerazioni sui test:


Lo Shuttle OMNINAS KD20 ha restituito buone prestazioni sia in lettura che in scrittura, in linea con prodotti similari. Evidenziamo la buona gestione del RAID 1 che è stata in grado di fornire prestazioni simili al RAID 0. Per quanto concerne il sistema operativo OMNINAS non abbiamo registrato incertezze nell’utilizzo dell’interfaccia. Le svariate ore di funzionamento continuato hanno però evidenziato un riscaldamento dei dischi, causato dal poco spazio interno a disposizione per la ventilazione e ad una taratura della soglia di intervento della ventola poco cautelativo. Infatti, come dichiarato da Shuttle, essa è spenta fino ad una temperatura rilevata dallo S.M.A.R.T. dei dischi di 55° per poi accendersi ed eventualmente spegnere il sistema intorno ai 62°.

{jospagebreak_scroll title=Consumi, Temperature e Tempi di Avvio/Spegnimento:}


Shuttle OMNINAS KD20: Consumi, Temperature e Tempi di Avvio/Spegnimento


Consumi


I consumi dello Shuttle OMNINAS KD20 sono stati rilevati direttamente alla presa di corrente ed in diversi ambiti di utilizzo, come di seguito specificato:


  • Sospensione dei dischi;
  • Idle;
  • Fase di boot;
  • Funzionamento a regime durante i test.

In generale i consumi sono stati di ottimo livello ma è d’uopo specificare che essi possono variare in base ai dischi utilizzati. Di seguito una tabella riepilogativa con i consumi rilevati con il nostro setup dischi.


Temperature


Nelle svariate ore di test, anche molto prolungate nel tempo, le unità HDD hanno avuto temperature superiori alla media. Probabilmente il ciclo di funzionamento della ventola interna andrebbe rivisto in favore di un migliore smaltimento delle temperature, specie se pensiamo ad un utilizzo nei periodi estivi. Di seguito una tabella riepilogativa delle temperature rilevate attraverso il software di gestione del NAS Server riferite al nostro setup dischi.

 


Tempi di Avvio/Spegnimento


Un altro fattore importante nell’utilizzo dei NAS Server è il tempo in cui sono in grado di essere operativi e di spegnersi. In realtà operative dove il server deve essere sempre acceso e si dovessero verificare dei black out momentanei, è importante conoscere i tempi di accensione e spegnimento per poter gestire la fasi di alimentazione tramite UPS. I tempi da noi rilevati sono di buon livello e li riassumiamo nella tabella seguente.


 

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Shuttle OMNINAS KD20: Conclusioni


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Prestazioni:tre_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro
Rumorosità/Consumi:cinque
Giudizio Complessivo:quattro

Shuttle Inc., azienda leader nella produzione e commercializzazione di mini PC e barebone, entra nel mercato dei NAS Server; questi dispositivi sempre più prepotentemente entrano a far parte della vita quotidiana di quella utenza che ha sempre più bisogno di spazio di storage. Shuttle propone un NAS Server dedicato alle Utenze Domestiche ed ai piccoli Workgroup Aziendali, lo Shuttle OMNINAS KD20. Esteticamente questa unità esibisce un design ricercato, con l’adozione di due materiali differenti per il case, quasi a volerne fare principalmente un oggetto di arredo. La parte in alluminio nel suo colore grigio naturale e la parte in materiale plastico bianco, sapientemente uniti con linee morbide e moderne, conferiscono all’oggetto un sicuro fascino e un tocco di eleganza fuori dall’ordinario.

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Al suo interno troviamo una piattaforma basata su SoC PLX NAS7821 dualcore con frequenza operativa di 750MHz per ogni core, coadiuvata da 256 MB di memoria, sufficienti per l’esecuzione delle applicazioni disponibili. Gli assemblaggi sono di ottima qualità, così come è di qualità la componentistica interna utilizzata. La forma del PCB interno è tale da sfruttare al massimo tutto lo spazio a disposizione. Il PCB ha uno spessore che lo rende molto rigido e difficile da piegare, garanzia di durevolezza nel tempo.

Le connessioni a disposizione sia sulla faccia anteriore che posteriore sono in numero più che sufficiente, considerando la categoria a cui il server appartiene. Sono presenti anteriormente una porta USB 3.0 a supporto di unità di storage esterne veloci e un lettore di SD Card, posteriormente due porte USB 2.0 e l’interfaccia LAN Gigabit. Sulle porte frontali è disponibile la funzione di copia diretta all’inserimento di un dispositivo USB o una SD card.

Il sistema operativo OMNINAS, basato su una distribuzione Linux Embedded, si è dimostrato semplice nel suo utilizzo anche se non dotato di moltissime funzioni. Manca un help in linea che sarebbe senz’altro utile per gli utenti alle prime armi per avere immediatamente disponibile un sistema di supporto invece che districarsi sul manuale online. E’ assente anche la localizzazione della lingua in italiano. Segnaliamo inoltre l’impossibilità di avere attivi contemporaneamente il BT Download ed il Media Server, costringendoci ad entrare nell’interfaccia amministrativa e disabilitare/abilitare di volta in volta l’applicazione che ci necessita.

Per quanto riguarda l’esecuzione di test sintetici, lo Shuttle OMNINAS KD20 è stato in grado di restituire buoni risultati in tutti i test eseguiti, in linea con prodotti similari. Consumi contenuti e tempi di avvio/spegnimento di buon livello completano un quadro abbastanza positivo del NAS Server. Siamo certi che il firmware attuale può essere ampliato e migliorato, aggiungendo funzioni e magari migliorando quelle già presenti. Ci riteniamo abbastanza soddisfatti del comportamento del KD20, consci che questa unità dispone di potenzialità non ancora sfruttate a pieno.

Lo Shuttle OMNINAS KD20 è proposto al pubblico ad un prezzo consigliato di 156€ Iva inclusa. La cifra è adeguata alle caratteristiche tecniche e prestazionali offerte. Al prezzo iniziale va aggiunto quello per l’acquisto dei dischi che non sono forniti in dotazione.


Pro:


  • Design esterno elegante e ricercato;
  • Case in materiale misto, alluminio e plastica molto robusto, di ottima qualità;
  • Buon layout interno e qualità costruttiva;
  • Buona qualità dei componenti impiegati;
  • Consumi bassi;
  • Connettività abbastanza completa;
  • Buone prestazioni generali;
  • Interfaccia intuitiva;
  • Prezzo invitante per iniziare nel mondo dei NAS Server.

Contro:


  • Interfaccia non localizzata in italiano;
  • Ciclo di funzionamento della ventola da rivedere;
  • Non supporta dischi da 2,5″;
  • Impossibilità del funzionamento contemporaneo del BT Download e Media Server;
  • Firmware migliorabile.

Si ringrazia Logo_Shuttle_we_create per il sample KD20 messo a nostra disposizione.

Edoardo Giampietro – Slime – Admin di HW Legend

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