ASRock H110 Pro BTC+: Nata per il Mining!

H110_Pro_BTCIn quello che può essere il “Piccolo Universo“ delle Criptovalute, e più precisamente nel vasto e sterminato ambito del processo di generazione delle stesse – in gergo definito mining – uno dei nuovi trend è l’aumento della densità della potenza di calcolo. In tal senso, in questo articolo verrà analizzato il nuovo modello di scheda madre del produttore ASRock H110 Pro BTC+. Erede diretta del modello H81 PRO BTC, questa nuova variante, oltre a garantire la compatibilità con le memorie DDR4 ed i nuovi processori Intel Kaby-Lake, si prefigge l’obiettivo di scalare di potenza, per ogni singola piattaforma di calcolo. In tal senso, constatare la presenza di ben 13 slot PCIE da 1x, è certamente impressionante. Questo articolo sarà oggettivamente particolare, sui generis sarebbe una definizione più consona. Sarà presentato un sistema basato su 6 VGA NVIDIA, modello GTX 1080Ti, del produttore Europeo AORNET, e sarà mostrato anche il risultato dell’installazione, sulla base di questo, di un prototipo del medesimo produttore a 13 VGA GTX 1080Ti. Sempre nel corso della recensione, eseguiremo un piccolo riassunto dello stato dell’arte nel settore mining e criptovalute.Non possiamo che augurarvi una buona lettura del nostro articolo.

ASRock H110 Pro BTC+: Nata per il Mining! – Recensione di Matteo Trinca | Nikolaj – Voto: 4/5


Presentazione Azienda e Introduzione alla recensione:


Logo-azienda

ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.

Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.

KeepLeading

Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente.

ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.

Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre. Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.


Nel corso della nostra recensione, testeremo la scheda madre ASRock H110 PRO BTC+, all’interno dei due server molto particolari, realizzati interamente dal produttore Europeo AORNET.

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Il primo test sarà effettuato con 6 GPU, mentre il secondo test, grazie all’ausilio di un server in stadio prototipale, sarà svolto con 13 GPU, per esempio le Zotac AMP Extreme GTX 1080Ti, che associati alla nuova scheda madre di ASRock, garantirebbero una potenza di calcolo a dir poco estrema.

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Di seguito le principali caratteristiche della scheda madre ASRock H110 Pro BTC+:


  • ASRock Super Alloy;
  • Supports 7th and 6th Generation Intel® Core™ i7/i5/i3/Pentium®/Celeron® Processors;
  • Supports DDR4 2400/2133;
  • 1 PCIe 3.0 x16, 12 PCIe 2.0 x1;
  • Graphics Output: DVI-D;
  • 7.1 CH HD Audio (Realtek ALC887 Audio Codec), ELNA Audio Caps;
  • 4 SATA3, 1 M.2 (SATA3);
  • 4 USB 3.1 Gen1 (2 Front, 2 Rear);
  • Intel® Gigabit LAN;
  • Onboard Power On / Reset Button.

 – Link al sito del produttore: http://www.asrock.com/index.asp

 – Link al sito del prodotto: http://www.asrock.com/MB/Intel/H110%20Pro%20BTC+/index.asp#Overview

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Introduzione al Mining:


Introduzione_al_Mining_Bitcoin

Il termine “Bitcoin” riguarda tutto ciò che abbia a che fare con le sue funzioni ed utilità. Il processo di mining di criptovalute, spiegato brevemente nel seguente link,  implica la possibilità di ottenere valute virtuali, denominate appunto criptovalute, mediante strumentazione hardware più o meno complessa, da gestire, assemblare e reperire sul mercato.

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Come si crea un Bitcoin? Con il denaro cartaceo, un governo decide quando stampare e come distribuire il denaro. Bitcoin non ha un governo centrale. Con Bitcoin, i minatori utilizzano un software dedicato per risolvere problemi di matematica e vengono emessi un certo numero di Bitcoin in cambio.

Questo fornisce un modo intelligente per emettere la moneta e crea anche un incentivo per più persone. La rete Bitcoin e delle altre criptovalute, memorizza le transazioni all’interno della blockchain. Affinchè un nuovo blocco possa essere aggiunto all’enorme database pubblico contenente tutte le transazioni in Bitcoin, è necessario che un elaboratore lo “chiuda” elaborando un particolare codice.

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Il processo si basa sul concetto di blockchain, divenuto ormai molto famoso nel settore finanziario, con derivazione ICT.

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Ogni criptovaluta possiede un determinato tasso di cambio sul Bitcoin, o sulle altre criptovalute principali, ed anche sulle valute tradizionali, come euro o dollaro americano; il tasso di cambio è in funzione del successo, della diffusione, degli update del codice (ogni criptovaluta è fondamentalmente un software, cogestito da un network decentralizzato) della data criptovaluta, ma anche in funzione del numero di utenti attivi nel processo di mining, che determina quindi una difficoltà di estrazione. Per tale ragione, ad esempio:

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Da ciò si evince che esiste un meccanismo di compensazione tale per cui la difficoltà determina un eguale numero di monete potenzialmente ottenibili su base giornaliera, dalla rete. Per iniziare a minare criptomonete è necessario sapere quale di queste monete vogliamo estrarre, alcune monete per esempio il bitcoin usa lo SHA-256 mentre il litecoin usa lo scrypt e di conseguenza ci sono hardware differenti per ognuno di loro…

Agli inizi per minare veniva usata la CPU del pc poi è stato scoperto che le GPU ovvero le schede video questi calcoli li eseguivano 10 volte più velocemente. Per l’algoritmo SHA-256 quindi per i bitcoin e altre criptovalute la nuova generazione di processori è ancora piu avanzata, con il boom che ha generato il bitcoin ha fatto si che molti la producessero rallentando i calcoli in rete.

Online ci sono molti siti di trading con criptovalute e consentono di scambiarle con monete normali come euro e dollaro. Il sistema è come in borsa, pertanto è possibile acquistare la criptomoneta ad un prezzo basso e rivenderla quando il valore sarà aumentato. Ovviamente si possono avere anche grandi perdite.

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L’estrazione del bitcoin è decentralizzata. Chiunque abbia una connessione a internet e l’hardware appropriato può pertanto farne parte e partecipare. La sicurezza della rete Bitcoin dipende da questo decentramento poiché la rete Bitcoin decide sulle basi del consenso.

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Il Mining è un processo che richiede molta potenza di calcolo. Questo settore presenta, in breve, una serie di difficoltà intrinseche tale per cui è difficile imparare, entrare, operare, gestire i macchinari, i proventi e non secondariamente, l’infrastruttura ed il software di controllo.

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Dunque? Non sono applicazioni per novizi, a patto che non si voglia fare esperienza, partendo con un investimento di almeno 2500 Euro in strumentazione hardware, per avere un sistema di fascia medio-bassa. Vi raccomandiamo di rivolgervi a specialisti del mining, come ad esempio l’azienda AORNET.

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ASRock H110 Pro BTC+ – Confezione e Bundle:


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La nuova scheda madre ASRock H110 Pro BTC+ di ASRock è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni normali. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale opaca e grafica bianca, che nell’insieme dona eleganza e signorilità.

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Come prevedibile, quindi, il prodotto strizza inevitabilmente l’occhio al mondo Mining, incarnando le doti principali che un cliente desidera in una scheda madre da utilizzare in questo ambito, come ad esempio la semplicità estetica, la presenza di ben 13 slot PCIE da 1x, in grado di supportare pertanto fino a 13 schede video e l’eccellente compatibilità con le memorie DDR4 ed i nuovi processori Intel Kaby-Lake.

Gli elementi grafici raffigurati sulla confezione, non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.

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Posteriormente ritroviamo le principali didascalia rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. Come di consueto viene data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda. Non mancano, inoltre, tutta una serie di accorgimenti espressamente pensati per soddisfare al meglio la sua durata nel tempo, al fine di realizzare una scheda madre sicura e certificata per uso Mining.

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L’apertura della confezione risulta semplice e veloce. Il bundle fornito appare indubbiamente molto completo e così composto:


  • 2 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
  • 1 x DVD contenente driver e utility;
  • 1 x Bustina con N°1 viti per il fissaggio dell’eventuale unità di storage M.2 PCI-Express;
  • 2 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
  • 1 x Mascherina I/O Shield.

Come possiamo intuire, il bundle risulta basilare, ma più che sufficiente per sfruttare al meglio la scheda madre, che ricordiamo avere un fine altamente specifico, come quello del Mining. Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.

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Specifiche Tecniche e Features – Parte 1:


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ASRock ha pienamente dimostrato, nel corso degli ultimi anni, di essere un’azienda molto vitale e con una notevole capacità di innovazione. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di funzionalità che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere. Non fa eccezione la nuovissima scheda madre H110 Pro BTC+, una soluzione dedicata ai professionisti del Mining, che ricercano un prodotto certificato e duraturo nel tempo.

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La proposta di ASRock in esame offre possibilità di installazione di 13 schede video, grazie alla presenza di 13 slot PCIE da 1x, al fine di realizzare potenti configurazioni professionali dedicati interamente al Mining sia con schede video NVIDIA, sia con soluzioni AMD. Ricordiamo che per le attuali limitazioni di Windows, un numero così elevato di GPU, potrà essere sfruttato solo sotto Linux, diversamente vi dovrete fermare a 8 GPU.

Interessante inoltre segnalare, che la scheda madre H110 Pro BTC+ consente di realizzare postazioni con configurazioni di tipo Hybrid, ovvero in grado di sfruttare la potenza di calcolo, generata contemporaneamente, sia delle GPU NVIDIA che AMD.

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La certificazione “Super Alloy”, presente sulla scheda madre, è la garanzia dell’impiego che l’azienda ha profuso nell’impiego di una componentistica discreta con soluzioni di raffreddamento all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo. La copertura del PCB 2oz è in grado di garantire un’elevata resistenza alle torsioni, minori temperature e maggiore efficienza, anche in condizioni di lavoro fuori specifica. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della H110 Pro BTC+ così come dichiarate dal produttore taiwanese:

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda taiwanese di dare vita ad un prodotto completo e versatile, capace di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza interessata al Mining, inclusi i professionisti più esigenti, che potranno trovare in questa scheda madre una solida e robusta base per la realizzazione di un potente sistema, estremamente stabile e prestante. 

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Specifiche Tecniche e Features – Parte 2:


Riportiamo di seguito le principali features, presenti sul prodotto, così come dichiarate dal produttore:

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Anche dal punto di vista delle faetaures, la soluzione di ASRock, presenta elementi degli di nota, che la rendono senza dubbio una eccellente soluzione, certificata per uso Mining. L’azienda ha curato con la massima attenzione ogni minimo particolare, al fine di garantire un prodotto resistente nel tempo e con elevate prestazioni.


ASRock H110 Pro BTC+ – Layout


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La ASRock H110 Pro BTC+ è ovviamente pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Windows 10 e Linux. Concludiamo col riportare alcune informazioni utili su questa scheda madre:



Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la nuova motherboard di ASRock dedicata al mondo del Mining.

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La ASRock H110 Pro BTC+ – Parte 1:


Iniziamo la nostra esplorazione della H110 Pro BTC+ osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un soddisfacente grado di rigidità. Questo aspetto eviterà torsioni del PCB stesso, soprattutto se sottoposto a lunghi periodi di utilizzo in condizioni ambientali sfavorevoli o di stress, garantendo longevità e stabilità nel tempo.

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La scheda, infatti, adotta un particolare PCB costruito in fibra di vetro, contraddistinto da uno spessore superiore, composto da diversi strati (2oz), che gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.

La colorazione di base del PCB nera, con finitura opaca, in abbinamento alla particolare nonché elegante grafica di colore bianco, dona alla scheda un aspetto sobrio. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 20.8 cm.

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Sul lato posteriore della scheda madre, ė ben visibile il funzionale meccanismo di ritenzione del processore Intel.

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Osserviamo con attenzione il particolare della sezioni di alimentazione del processore. La configurazione delle 8 fasi dedicate al circuito CPU VCCIN.

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Il Layout della scheda madre, risulta a prima vista, pulito e abbastanza bene organizzato. Il primo elemento da evidenziare è ovviamente l’elevato numero di slot PCIE da 1x, presenti nella sezione di espansione PCIE. È stata adattata una tipologia di connettori, divisi in due varianti in base al colore, nero o bianco. Tale scelta si è resa necessaria per identificare i singoli canali PCIE, derivati dai slot principali, aventi colorazione nera.

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Di seguito, possiamo osservare i dettagli della sezione I/O, che come possiamo vedere, risulta nel complesso completa e ben accessoriata. La H110 Pro BTC+ è una soluzione basata su socket LGA 1151, compatibile quindi con CPU Intel Skylake e Kaby Lake ed equipaggiata con il chipset H110. Supporta due slot DIMM DDR4 per un massimo di 32GB, drive SATA 6 Gbps, slot M.2 e una scheda ethernet Gigabit Intel I219V.

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La ASRock in esame offre la possibilità di installazione di 13 schede video, grazie alla presenza di 13 slot PCIE da 1x, al fine di realizzare potenti configurazioni professionali dedicati interamente al Mining sia con schede video NVIDIA, sia con soluzioni AMD.

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Ricordiamo che per le attuali limitazioni di Windows, un numero così elevato di GPU, potrà essere sfruttato solo sotto Linux, diversamente vi dovrete fermare a 8 GPU.

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La ASRock H110 Pro BTC+ – Parte 2:


Interessante inoltre segnalare, che la soluzione H110 Pro BTC+ consente di realizzare postazioni con configurazioni di tipo Hybrid, ovvero in grado di sfruttare la potenza di calcolo, generata contemporaneamente, sia delle GPU NVIDIA che AMD.

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Altra caratteristica che si nota immediatamente è la presenza di due connettori di alimentazione ausiliari da 4 pin, ed uno sata, denominato “Power”. Installando il numero massimo di VGA sarebbe opportuno dare alimentazione anche al SATA, sebbene non sia riportata né specifica, né indicazione nel manuale e nel sito del produttore.

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A tal proposito si consiglia, come riportato in questo caso anche da ASRock, di installare prima un connettore di alimentazione nello slot più vicino alla CPU.

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Osserviamo alcuni dettagli dei connettori I/O posizionati nella parte inferiore. È ben chiaro come l’azienda abbia curato nei minimi particolari ogni elemento, al fine di realizzare un prodotto perfetto sotto l’aspetto dell’assemblaggio. ASRock cura con molta attenzione ogni minimo dettaglio, non tralasciando mai nulla al caso.

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Stessa identica cosa, possiamo affermare, anche per i connettori Sata.

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In prossimità dell’alimentazione a 24 pin, precisamente a destra, possiamo trovare un pulsante di accensione ed uno di reset. Indubbiamente un passo in avanti rispetto ai modelli precedenti.

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La motherboard presenta un solo slot di espansione mPCIE di questa tipologia.

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Siamo pronti per andare ad analizzare gli adattatori PCIE nel settore mining.

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Adattatori PCIE nel settore Mining:


In questo capitolo analizzeremo sommariamente alcuni modelli, cercando di comprendere la migliore tipologia adatta al montaggio di un sistema a 13 GPU, con questo modello di scheda madre. Riser Ribbon PCIE 16x to 16x alimentato. La tipologia purtroppo è molto scadente, se ne sconsiglia l’utilizzo.

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Riser Ribbon PCIE 16x to 1x non alimentato. Se ne sconsiglia l’ultizzo per molteplici ragioni, tra cui l’alimentazione da parte della scheda madre, non adeguata per diverse categorie di schede grafiche.

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Riser USB Molex 4 Pin (inferiore) e PCIE (Lato superiore). Due tipologie interessanti:

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Riser USB Molex 4 Pin. Questo modello presenta un singolo connettore a 4 pin di alimentazione, utile con la maggior parte dei modelli, ma certamente di qualità inferiore, considerando anche la stabilità dell’alimentazione per via di una ripartizione della corrente elettrica nelle singole terminazioni, rispetto alla variante da 6 pin PCIE.

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Riser USB PCIE 6 Pin. La tipologia migliore, per via di una corretta ripartizione della corrente. Variante del produttore AORNET.

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Adattatore Motherboard verticale 180°. Adattatore utile per il modello ASRock, non incide sulle performance o sulla stabilità della corrente, determina semplicemente una differente compatibilità.

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Adattatore Motherboard verticale 90°. Adattatore utile per il modello ASRock, non incide sulle performance o sulla stabilità della corrente, determina semplicemente una differente compatibilità.

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Particolare dell’installazione del Riser Ribbon 16x to 16x alimentato. Se ne sconsiglia l’utilizzo, anche per ragioni dimensionali.

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Particolare dell’installazione del Riser Ribbon 16x to 1x non alimentato. I cavi in questo caso sono leggermente più lunghi della variante da 16x, ma incidono sul numero massimo di VGA potenzialmente installabili, per via dello spazio e delle distanze.

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Potenziale complicazione con i pin posteriori (Problema presente nel solo modello Asrock H110 PRO BTC+).

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Tale tipologia presenta due pin di ancoraggio particolarmente lunghi, per evitare cortocircuiti è bene adottare modelli differenti, oppure mediante una piccola pinza, livellare i pin verso il PCB.

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Altro modello in commercio con pin posteriori meno lunghi.

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Sconsigliamo l’utilizzo della seguente tipologia di adattatori, che potrebbero causare falsi contatti.

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Potenziali complicazioni:


Vi riportiamo di seguito, i particolare degli adattatori, orizzontali o verticali, una volta inseriti nella scheda madre.

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Come possiamo osservare, si vede chiaramente che vi è un contatto, ovviamente non opportuno. Si rende necessaria una modifica.

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È opportuno prendere del materiale isolante, che possa permettere l’assemblaggio senza avere complicazioni per quanto riguarda cortocircuiti. Il contatto tra componentistica di questa tipologia è sempre da evitare. Si è scelto di posizionare un sottile strato di materiale tra i singoli adattatori, al fine di isolarli.

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Particolare dell’assemblaggio, si consiglia un processore della tipologia G4400 oppure G4560, attualmente molto difficile da reperire, per via della bontà del modello. Non scendiamo nei particolari del montaggio per via della presenza di uno standard. Eccetto la nota relativa all’alimentazione dedicata per i riser, non c’è bisogno di ulteriori accortezze, che non siano riportate peraltro nel manuale a corredo.

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Si evince quanto sia oggettivamente ordinato il cablaggio, peccato però che questo setup possa incidere sul PCB della scheda madre stessa, per via della pressione generata dallo strato isolante tra gli adattatori; è bene utilizzare una tipologia più sottile di quella mostrata, che per quanto compatibile non è ottimale.

È inutile far presente che questa problematica è di tipo strutturale, sarebbe stato opportuno che ASRock avesse fornito una contromisura in fase di progettazione, oppure semplicemente che avesse modificato il posizionamento spaziale dei connettori, similmente a quanto fatto da altri produttori, con prodotti analoghi.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al Bios – Parte 1:}


Uno sguardo al Bios – Parte 1:


La tipologia del BIOS è di tipo UEFI (Unified Extensible Firmware Interface), quindi di ultima generazione e facilmente gestibile. Di seguito le sottosezioni del BIOS:


Sezione Main


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Sezione OC Tweaker


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Sezione Advanced


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Segue….

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Uno sguardo al Bios – Parte 2:


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Sezione Tool


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Sezione H/W Monitor


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Da notare, purtroppo e con sommo dispiacere, che manca una funzione per monitorare la presenza delle GPU direttamente dal bios. Tale funzionalità avrebbe velocizzato notevolmente la manutenzione e la risoluzione dei problemi di riconoscimento dei singoli device. Questa caratteristica è presente su schede madri di altri produttori, ragione per cui la sua assenza certamente incide a livello funzionale. Sarebbe ottimale se il produttore aggiungesse questa funzionalità via software, o nella peggiore delle ipotesi nella prossima revisione.


Sezione Security


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Sezione Boot


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Sezione Exit


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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ASRock H110 Pro BTC+, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile al momento della nostra recensione, si è rivelato maturo e semplice da usare. La stabilità risultata più che buona.

La motherboard H110 Pro BTC+ è supportata in maniera buona da un bios, peccato solo per la mancanza della funzione in grado di monitorare la presenza delle GPU direttamente dal bios, che avrebbe fatto decisamente comodo.

Sarebbe ottimale se il produttore aggiungesse questa funzionalità via software, o nella peggiore delle ipotesi nella prossima revisione. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.

{jospagebreak_scroll title=Test e potenza di calcolo dei sistemi di AORNET:}


Test e potenza di calcolo dei sistemi di AORNET:


Al fine di testare questa scheda madre al massimo delle sue potenzialità, si è scelto di utilizzare un prototipo di server, basato su un altro prodotto, ancora non uscito in commercio, del produttore AORNET.

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Per ragioni puramente industriali non è possibile mostrare fotografie, se non del risultato del test, e del modello base, denominato VENERE. Postiamo di seguito, la foto del sistema AORNET VENERE, versione con pannello superiore verniciato.

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Ed ecco la versione industriale, con logo avente taglio laser da 0.1mm.

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Per realizzare i nostri sistemi di prova, abbiamo utilizzato i seguenti componenti:

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N.B: La scheda madre ASRock H110 PRO BTC+ sarà testata, all’interno dei due server molto particolari, realizzati interamente dal produttore Europeo AORNET. Il primo test sarà effettuato con 6 GPU, mentre il secondo test, grazie all’ausilio di un server in stadio prototipale, sarà svolto con 13 GPU. Riportiamo nella tabella che segue e nei grafici riepilogativi tutti i risultati da noi raggiunti.

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*: Prototipo interno, non disponibile in commercio.


Grafici riepilogativi dei nostri test


AORNET_Cryptonote

AORNET_Dagger-Hashimoto

AORNET_Equihash

AORNET-Efficienza-Energetica

Di seguito vi postiamo uno screen del prototipo a 13 schede grafiche. Per la precisiamone avremo 7 schede posizionate nel comparto inferiore e 6 in quello superiore.  Da notare che sarebbe possibile salire a 14, 7 nel comparto inferiore e 7 nel comparto superiore, con questo modello di macchina da Mining, attualmente in fase di sviluppo, chiaramente affiancando una scheda madre differente da quella do noi usata per la recensione. In questa configurazione in fase di svilupo, non ci sarebbero limitazioni di potenza, visto che sarà possibile gestire fino a 14 soluzioni di NVIDIA GTX 1080Ti.

Test_e_potenza_di_calcolo_di_uno_dei_sistemi_AORNET_-_6

Allo stato attuale, una tipica piattaforma di calcolo ottiene risultati analoghi alla versione VENERE con 6x RX 470. Che siano 4GB o 8 GB poco importa, persino sotto Dagger hashimoto, ovvero uno dei principali algoritmi attualmente in utilizzo (Ethereum si basa su di esso). Le architetture NVIDIA, per quanto sia possibile effettuare il processo di dual-mining, ovvero mining in contemporanea su due algoritmi (uno dei quali ethereum), sono più generaliste, sebbene in alcuni casi leggermente meno efficienti.

La vera delusione in questo settore è stata VEGA, la nuova architettura di AMD, ma sarà certamente interessante valutare gli sviluppi nei prossimi mesi, considerando potenziali migliorie driver ed in materia di algoritmi di calcolo.

Il problema di AMD è Nvidia, la sua potenza bruta. Raggiungere quasi 1 Ksol/s su una singola piattaforma, precisamente considerando una soluzione AORNET a 13 GPU, oppure due VENERE overcloccati, è indubbiamente un risultato notevolissimo.

Il potenziale in questo settore non è ethereum, non è (più) Zcash (ZEC), ma lo sfruttamento della miriade di algoritmi nel sottobosco delle criptovalute, scoprendo gemme notevoli, specialmente in ottica di associazione di mining e trading.

In tal senso, considerando la difficoltà di accesso al sistema, nel portale web di AORNET, una volta realizzato, sarà possibile accedere ad una sezione molto particolare ed utile: batch e programmi precompilati, con una interessante sezione del trading e mining, in sostanza un supporto diretto e costante alla clientela della ditta. Se siete interessati a maggiori delucidazione, potete mandare una una email al seguente indirizzo: info@aornet.com

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Conclusioni:


gold_bbPrestazioni:cinque
Funzionalità/Design:quattro
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro

La nuova scheda madre ASRrock H110 BTC PRO+ è indubbiamente un prodotto molto interessante, nel suo settore di riferimento. Per quanto siano uscite in commercio alcune varianti, la disposizione dei connettori non presenta eguali, ed il numero di periferiche native installabili permette immediatamente di raggiungere, con indubbio orgoglio, il primato.

Un numero tanto elevato di schede grafiche certamente permette di aumentare enormemente la densità del sistema, e quindi la potenza di calcolo, al contempo però implica delle problematiche, tra cui appunto una fine gestione software, hardware, ed anche di potenza in materia di alimentatori. Gestire sistemi di questa portata non è facile, come non è facile crearli e far si che non ci siano problematiche derivanti dall’utilizzo immediato e futuro.

In ambito software ad esempio abbiamo notato una grave carenza, nel BIOS non è presente una funzionalità di riconoscimento delle VGA a partire dagli slot PCIE. E- molto grave che non sia presente, poiché con un numero tanto elevato di periferiche il riconoscimento immediato, in ottica di troubleshooting, è assolutamente necessario.

Eccetto questo, ad esempio, in ambito Windows esistono altre problematiche, tra cui l’assenza di un riconoscimento nativo di tutte le schede grafiche in contemporanea. In tal caso però non è dipeso da ASRock, ma direttamente da Microsoft, AMD e Nvidia, che per ragioni driver ed OS non sono riusciti ancora ad ottimizzare i carichi di lavoro, e la gestione della memoria di sistema. Si vocifera che tale implementazione sarà possibile con una particolare release di driver, e probabilmente anche un aggiornamento di sistema da parte di microsoft.

ASRock_H110_PRO_BTC_foto_finale

Allo stato attuale è necessario installare massimo 7 GPU AMD e 5 NVIDIA, utilizzando peraltro file di configurazione che permettano l’utilizzo massimo di 3 schede grafiche per singola istanza di kernel. Morale della favola, non è una scheda madre per windows e non è una scheda madre per neofiti. L’attuale direzione del mercato tende alla densità, ed a tal proposito, fortunatamente, è stato possibile modificare il telaio VENERE, da parte del produttore AORNET, per l’inserimento di un numero di VGA elevatissimo, fino potenzialmente a 14 della serie GTX 1080Ti.

Un altro problema è il posizionamento dei connettori PCIE 1x che purtroppo, data l’enorme densità di connettori, potrebbe determinare dei cortocircuiti negli adattatori PCIE to USB, da installare direttamente sulla scheda madre. A tal proposito, come mostrato nel corso dell’articolo, è necessario utilizzare dei metodi artigianali, ed è quantomeno singolare che ASRock stessa non abbia posto rimedio prima della commercializzazione.

Le possibilità di espansione sono certamente ottime, come precisato, grazie alla presenza di uno slot PCI-Express 3.0 16x e ben dodici PCI-Express 1.0. Oltre a ciò, è bene ricordare della presenza di uno slot M.2 PCI-Express, compatibile con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 110 mm di lunghezza.

Durante i nostri test in multigpu la scheda ha presentato un’ottima stabilità, per quanto in questo settore non esistano standard di riferimento, se non release la cui stabilità dipende dall’aggressività della configurazione dei kernel, e dall’abilità dell’operatore.

Nel complesso il prodotto è certamente valido, sebbene debba essere utilizzato con vistosi accorgimenti, certo è che la problematica degli slot PCIE potenzialmente in short, non aiuta. Confidiamo in una maggiore attenzione del produttore d’ora in avanti, in questo ambito. La scheda madre è disponibile sul mercato Italiano ad un prezzo medio di circa 151€ IVA compresa, cifra non eccessivamente elevata, ed anzi oggettivamente molto interessante.


Pro:


  • Componenti di qualità;
  • Ottima qualità costruttiva;
  • Robusta circuiteria di alimentazione da
  • Generatore di clock esterno con tecnologia Hyper BCLK Engine III;
  • Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
  • Eccezionale espandibilità;
  • Full Spike Protection a garanzia della longevità dei vari circuiti;
  • Compatibile con le memorie RAM DDR4;
  • Compatibile con le CPU Kaby-Lake di ultima generazione;
  • Generosa disponibilità di connessioni;
  • Supporto alle unità SSD con interfaccia M.2 PCI-Express.

Contro:


  • Layout migliorabile visto alcune problematiche riscontrate;
  • BIOS da potenziare, per via dell’assenza del riconoscimento immediato delle GPU;
  • Assenza di software a corredo per l’ottimizzazione della scheda madre;
  • Assenza del software di sistema in ambito mining.

Si ringrazia ASRock-Logo per averci fornito la scheda madre.

Matteo Trinca – Nikolaj – Freelance

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