EVGA P67 FTW

Foto10Nella recensione di oggi andremo ad analizzare gli aspetti tecnici e le peculiarità della nuova e intrigante scheda madre EVGA dedicate alla piattaforma Intel Sandy Bridge. Il prodotto che andremo ad analizzare, per la precisione la P67 FTW, nasce con l’intento di soddisfare l’utenza finale più esigente offrendo caratteristiche tecniche elevate, unite a funzionalità avanzate per overclocking e feauture proprietarie esclusive. E’ passato poco tempo da quando EVGA si è avventurata al di fuori della loro popolarissima serie di schede madri X58, ma..tutte le cose buone passate e future hanno un riscontro sempre positivo..”.

Se ricordate il rilascio iniziale della piattaforma P67 e il successivo richiamo da parte di Intel dovuto a problemi concernenti il controller SATA, ci porta a pensare che EVGA abbia fatto la cosa più giusta ritardando il rilascio fino al fix dei problemi e all’update che la Intel ha apportato alle schede madri. Ed ora, vista la revision B3 finale e la promessa di “nessun compromesso”, come recita lo slogan del prodotto, siamo pronti a dare uno sguardo approfondito a quest’ultima offerta di EVGA. Non possiamo che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo!


Introduzione:


Logo_EVGA


EVGA, basandosi sulla filosofia di innovazione intelligente e conoscenza del mercato continua ad ascoltare le necessità del mercato e a soddisfarlo introducendo soluzioni tecnologicamente innovative e al passo con i tempi. Grazie al supporto tecnico 24 ore su 24 e 7 gorni su 7 è diventata ben presto leader indiscussa in tutte le categorie di appartenenza, dall’aspetto retail, alla vendita al dettaglio fino ad arrivare alla distribuzione. EVGA e’ sempre più impegnata nella realizzazione di nuove tecnologie per gli utenti di tutto il mondo, sempre con il massimo rispetto per l’ambiente.

EVGA è molto interessata a spingere il mercato europeo. A tal proposito dopo l’evento del Computex nel 2010 è chiara l’intenzione di proseguire e riconfermare la propria attività in Europa continuando a mantenere una propria filiale, in modo da seguire con attenzione e professionalità il mercato Europeo. Iniziative quali “90 day Step-Up program“, che permette ad alcuni possessori di prodotti EVGA di aggiornare schede video o schede madri con versioni più veloci, hanno conferito all’azienda un blasone e un apprezzamento di livello mondiale.

Ulteriori informazioni >

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Intel P67 Express Chipset:


La soluzione EVGA P67 FTW adotta il nuovo Chipset Intel P67 Express, appositamente sviluppato per garantire pieno supporto agli ultimi processori di fascia media Sandy Bridge a 32nm su Socket LGA-1155.

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Come vediamo chiaramente dallo schema, il chipset P67 Express prevede un’architettura a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno del microprocessore stesso, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller. Quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino a una frequenza di 1333MHz. Le linee PCI-Express 2.0, gestite direttamente dal controller integrato nella CPU, sono in totale 16. Sarà quindi possibile realizzare sistemi Multi-VGA (NVIDIA SLi o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x.

Il chipset P67 Express è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU e i vari controller integrati e non. Intel ha incluso al suo interno un Controller SATA in grado di gestire fino ad un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due SATA di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10. Oltre a quanto detto, il chipset include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore) ed un Controller USB compatibile con lo standard 2.0, in grado di gestire fino a un massimo di 14 porte. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, qualora prevista dal produttore della scheda madre, dovrà quindi essere affidata a controller esterni dedicati.

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EVGA P67 FTW: Confezione e Bundle


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La EVGA P67 FTW è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore, caratterizzata da un design moderno e appariscente e grazie al colore nero metallizzato, gli dona un aspetto elegante e signorile. Su di essa troviamo riportati il logo aziendale, il nome della scheda e alcune caratteristiche principali quali il supporto alle USB 3 e al Sata 3/6G. Sul retro della confezione troviamo riportate le principali features, una veloce descrizione del prodotto e il rinomato supporto 24h su 24h, 7 giorni su 7 messo a disposizione da EVGA per supportare al meglio i suoi clienti.

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I lati della scatola guidano l’utente su molte delle caratteristiche uniche che la P67 FTW offre, in particolare si evidenziano alcuni punti di favore nei bench grazie al lavoro svolto con Folding@Home, 3DMark11 e i7 CPU.

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La confezione è a forma di valigetta e una volta aperta, al suo interno, troviamo come prima cosa la scatola contenente la scheda madre con una parte in plastica trasparente che rendere visibile e in bella vista il prodotto contenuto al suo interno.

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Il bundle all’interno della confezione è decisamente ricco e ben fornito. Presenta infatti:


  • 1x Manuali d’istruzioni;
  • Poster elencante le figure dettagliate della scheda madre;
  • 1x DVD Driver e Software;
  • 1x I/O Shield ventola;
  • 1x Mascherina posteriore I/O;
  • 2 -2 – Porta Sata Power Cables;
  • 1x Bridge 3-Way SLI rigido;
  • 1x Bridge NVIDIA SLI rigido;
  • 1x – 2 – Porta USB 2.0 2 porte / 1394° Firewire Bracket;
  • 1-2- Porta YSB 3.0 Bracket
  • 2x Cavi SATA 3Gb/s;
  • 2x Cavi SATA 6Gb/s.

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Il manuale d’istruzioni è completo ed esaustivo. Troviamo in maniera dettagliata tutte le spiegazioni necessarie per sfruttare al meglio la nostra EVGA P67 FTW. Peccato per l’assenza delle istruzioni in lingua Italiana.

Il manuale è consultabile in formato pdf direttamente sul sito EVGA da qui.

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EVGA P67 FTW: Caratteristiche Tecniche & features


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La motherboard EVGA P67 FTW è una soluzione di fascia mainstream dotato del collaudato chipset Intel P67 Express, in grado di ospitare processori Intel Sandy Bridge su socket LGA-1155, specificamente progettata e realizzata per soddisfare le esigenze degli overclock più esigenti. EVGA non ha trascurato alcun dettaglio in fase di progettazione e realizzazione. La cura dei particolari, la buona distribuzione del PCB in formato EATX con una lunghezza di 30,5 cm e una larghezza di 26,5 cm permettono di realizzare configurazioni ordinate e potenti. Riassumiamo nelle tabelle sottostanti le caratteristiche tecniche della scheda madre EVGA:


Caratteristiche Tecniche:


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Le caratteristiche tecniche dichiarate da EVGA rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare una scheda madre performante, elegante e con componenti di qualità. Le novità stilistiche e funzionali rendono il prodotto unico nel suo genere. Le specifiche risultano nella media rispetto ai prodotti concorrenti presenti ad oggi sul mercato con la stessa fascia di prezzo. La scheda madre P67 FTW supporta moltissimi processori sia della serie Sandy Bridge Core i7, Core i5 e Core i3. Di seguito vi riportiamo lo schema in dettaglio di come è costituita la EVGA P67 FTW:

Caratteristiche_tecnicheokok

La P67 FTW supporta interessanti features che la rendono unica nel suo genere. Andiamole a riassumere nelle tabelle sottostanti:


EVGA P67 FTW features:


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EVGA P67 FTW: La scheda – Parte Prima


Osservando da vicino la scheda madre P67 FTW appare evidente la qualità costruttiva e la cura dei particolari. Come da tradizione EVGA, anche la P67 FTW si presenta con un PCB interamente di colore nero sul quale spiccano delle componenti plastiche di colore rosso. Questo schema di colori è certamente gradevole e attraente, in grado di conferire quel pizzico di “aggressività” che non guasta mai in un prodotto di questo livello.

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Come possiamo osservare il Form-Factor è conforme allo standard Extended-ATX (30.5 x 26.9 cm), caratteristica che rende questa scheda madre incompatibile con alcuni case in commercio, soprattutto se meno recenti. Consigliamo quindi di verificare la compatibilità prima dell’acquisto, in modo da evitare spiacevoli sorprese in fase di montaggio.

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Il layout appare molto pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. Possiamo notare il nuovo socket LGA-1155 in grado di ospitare tutti i nuovi processori Intel i3, i5 e i7 Sandy Bridge, anche se indubbiamente questo prodotto dà il meglio di sé con processori i5 ed i7 Serie K, dotati di moltiplicatore sbloccato per facilitare la pratica dell’overclock.

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La zona nelle immediate vicinanze del socket appare ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione. Il meccanismo di fissaggio del processore, sia anteriore sia posteriore, è di produzione LOTES, che grazie all’effetto nero cromato, contribuisce ad accresce ulteriormente la bellezza e la qualità costruttiva del prodotto.

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La circuiteria di alimentazione è costituita da componentistica di alto livello, in modo da garantire elevata precisione, affidabilità e durata nel tempo, anche in condizioni di lavoro fuori specifica. La  EVGA P67 FTW adotta un design di alimentazione che prevede 12 Fasi PWM. Togliendo il dissipatore passivo è possibile ammirare il perfetto ordine con cui le componenti sono state disposte. Possiamo inoltre notare anche la presenza di due connettori di alimentazione 12v a 8-Pin.

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I dissipatori sono di tipo passivo completamente in alluminio e dalle generose dimensioni. Sono direttamente fissati alla piastra tramite viti che assicurano una aderenza ottimale. Il dispositivo di raffreddamento “12 fasi PWM” è comprensivo di due dissipatori di calore collegati da un heatpipe. Molto gradevole alla vista risultano le scritte EVGA e P67 FTW posti rispettivamente su i due dissipatori. EVGA non ha previsto l’impiego di un raffreddamento di tipo attivo, scelta che riteniamo appropriata visto l’ottimale lavoro svolto.

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Il blocco dissipante si occupa, oltre che della dissipazione della circuiteria di alimentazione, anche del raffreddamento del chip NVIDIA NF200, posizionato sopra il primo slot PCI-Express, in posizione pressoché centrale.

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Restando nella parte superiore della EVGA P67 FTW è possibile osservare una delle nostre caratteristiche favorite: i punti di lettura della tensione elettrica. Apprezziamo il software disponibile fornito con il cd in dotazione che permette di controllare in maniera agevole gli output di tensione. Spostandoci sulla destra, subito vicino ai punti di lettura di tensione è presente l’header del 4-pin CPU FAN.

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Spostandoci ad osservare la parte destra della motherboard possiamo osservare la presenza dei quattro slot di memoria di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenze di 1066/1333/1600/1866(OC)/2133(OC)/2200(OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB. L’adesivo di istruzione indica come riempire gli slot delle Dimm a seconda della vostra configurazione.

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Se progettate l’utilizzo di uno o due moduli di memoria, si suggerisce di usare gli slot rossi. Un singolo banco di ram va posizionato nello slot 1, mentre per un dual channel kit con 2 moduli di memoria è meglio utilizzare gli slot 1 e 3. Sempre restando in questa zona troviamo il connettore ATX a 24 poli è ruotato di 90 gradi rispetto al PCB così da facilitare il routing dei cavi all’interno dello chassis. La EVGA P67 FTW possiede ben 7 connettori per gestire le ventole.

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EVGA P67 FTW: La scheda – Parte Seconda


Le possibilità di espansione sono ottime grazie alla presenza di ben 6 slot PCI Express 16x meccanici e uno slot PCI-e x1.

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La scheda supporta appieno le tecnologie Multi-GPU ATI CrossFireX ed NVIDIA 3-Way SLI, grazie all’implementazione on-board del chip NVIDIA NF200. Il PCI-e X16/8 li otteniamo negli slot 1, 2 e 4, mentre il PCI-e X8 avviene negli slot 3 e 5. In configurazioni a singola scheda grafica, questa deve essere installata nel primo slot PCI-Express, in modo da ricevere un segnale 16x elettrico. La disposizione degli slot, a prescindere dal loro numero, non è tale da permettere l’installazione di 4 schede video PCI Express ciascuna con sistema di raffreddamento a 2 slot.

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Nel margine inferiore sinistro della scheda è facilmente individuabile lo speaker integrato e il tasto di selezione del BIOS. Guardando leggermente verso destra sono visibili i tasti di reset on-board, di power e del clear CMOS. Un fattore importante è il triplo interruttore del BIOS, eccellente caratteristica, perchè dà all’utente la capacità di commutare fra le versioni di BIOS per i test, o semplicemente come utilizzo di backup se occorre chiudere istantaneamente un boot difettoso.

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L’interruttore di power, il LED HDD, reset e il LED del Power sono colorati per una facile identificazione. Per fornire il giusto quantitativo di corrente alle linee PCI-Express, nell’eventualità di utilizzo di configurazioni Multi-VGA, magari anche in condizioni di lavoro fuori specifica, la EVGA P67 FTW dispone di un connettore Molex 4pin supplementare.

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Il chip P67 è identificato con il batch number di SLJ4C che corrisponde alla nuova versione B3 che risolvono il problema dei SATA. Il circuito integrato del chipset Nvidia NF200 è rimasto lo stesso del progetto iniziale A3 che c’è da qualche tempo.

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La batteria tampone è posta in una posizione abbastanza comodo risultando facile da sostituire in caso di problemi. Un altro tasto CLEAR CMOS è disponibile e può essere raggiunto facilmente dall’esterno del case, risultando estremamente comodo per effettuare il reset del cmos in maniera veloce.

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Spostandoci sul lato destro della scheda madre, sono visibili i 6 connettori SATA, di cui 2 SATA 6 Gbps (di colore rosso) e quattro SATA 3 Gbps (di colore nero). Tutte le sei le porte SATA sono controllate dall’Intel P67 PCH e supportano Raid 0, 1, 5 e 10. Appena alla destra delle porte SATA ci sono i jumpers abilita/disabilita del PCI-express. Sotto la zona della batteria tampone possiamo trovare l’on-board Firewire header, due USB 2.0 headers, una 4-pin fan header e l’ header USB 3.0. Tutti gli header sono coperti da protezioni di gomma. Appena sopra le on-board header si trova il post code LED read-out e la batteria (CR2032). La maggior parte degli utenti di oggi stanno diventando decisamente esperti sulle caratteristiche del post code read-out, basilare per capire se il pc ha problemi di boot. In questa maniera sarà possibile ricevere un grande aiuto grazie ai processi di diagnostica di avvio del pc. Il manuale utenti è composto da quattro pagine molto dettagliate dove sono indicati il significato dei codici di errore e le procedure per ovviare ai vari problemi.

Il pannello posteriore I/O è molto ricco, abbiamo infatti:


  • 1x Pulsante Clear CMOS;
  • 1x Porta IEEE 1394;
  • 6x Porte USB 2.0;
  • 2x Porte USB 3.0;
  • 1x Porta E-SATA;
  • 2x Porte Lan con indicatori a led;
  • 6 x HD audio jack.

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Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto.

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EVGA P67 FTW: Uno sguardo al bios


In concomitanza all’introduzione sul mercato della nuova piattaforma Intel Sandy Bridge, quasi tutti i produttori hanno deciso di adottare l’EFI Bios (acronimo di Extensible Firmware Interface BIOS). La sua interfaccia è notevolmente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica alla quale eravamo abituati finora. Finalmente sarà possibile scorrere tra le varie pagine, impostare i parametri e quant’altro, semplicemente utilizzando il nostro mouse, in un ambiente che ricorda molto un comune sistema operativo Windows.

Il BIOS della EVGA P67 FTW risulta molto completo e ben fatto, ma nello stesso tempo non facile da settare visto l’enormità di parametri disponibili che una volta settati correttamente permetteranno di raggiungere prestazioni in overclock elevatissime e da primato. Una volta entrati nel bios troviamo le comuni funzioni e informazioni sul sistema, quali ad esempio le principali letture, tra cui le temperature d’esercizio e tensioni di alimentazione, la data e l’ora, la versione corrente del BIOS in uso, le impostazioni della lingua e sulla priorità delle periferiche di Boot, un tasto per l’accesso al Boot Menu e per il ripristino delle impostazioni di fabbrica e la possibilità di scegliere  di settare i vari profili pretestati.

Per accedere al BIOS è sufficiente premere, all’avvio della macchina, il tasto “CANC”. Ci troveremo subito di fronte ad una prima schermata con diverse opzioni di scelta che ci consentiranno di accedere a tutte le varie funzionalità del bios. 

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Nella sezione “Overview” avremo la possibilità di monitorare le tensioni dei componenti principali, settare la lingua, cambiare la data e l’ora, vedere la versione del bios e le frequenze di cpu e ram. Nella sezione “Advanced” abbiamo la possibilità di configurare il SATA, gli USB e monitorare l’hardware installato.

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Nella sezione “Chipset” abbiamo la possibilità di vedere le temperature e quindi di monitorare in qualsiasi momento eventuali anomalie. La sezione senz’altro più interessante è quella denominata “Overclocking”, in cui trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, voltaggi, timings. I parametri impostabili, per la gioia degli “smanettoni” sono veramente molti. Segnaliamo la possibilità di salvare i vari settaggi di overclock sotto forma di profili, che potranno essere ricaricati in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente.

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Nella sezione “Boot” abbiamo la possibilità di settare la priorità delle varie periferiche come HD e lettori. La sezione “Security” ci consente di settare una password al fine di impedire l’accesso al BIOS. Infine troviamo la sezione “Save/Exit” che consente di salvare le impostazioni modificate e di uscire dal bios. Per poter modificare i singoli parametri è sufficiente cliccarci sopra, apparirà un menù a tendina nel quale sarà possibile scegliere, con estrema praticità, l’impostazione desiderata. Unica nota dolente è imputabile al fatto che il bios pur essendo un EFI Bios non ha la possibilità di essere gestito dal mouse, risultando pertanto simile al classico bios AWARD. Ci aspettavano maggiori ottimizzazioni e interazioni. Nel complesso siamo rimasti contenti del bios EVGA, che si è dimostrato maturo e performante e necessita di tempo e di diverse prove per essere sfruttato a dovere. Vi raccomandiamo di munirvi di molta pazienza.

Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

{jospagebreak_scroll title=EVGA E-LEET Tuning Utility:}


EVGA E-LEET Tuning Utility:


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Il noto ed utile programma di EVGA E-LEET TUNIG lo troviamo direttamente nel CD incluso con la scheda madre. Il software in questione si integra interamente con il BIOS per offrire all’utente la possibilità di eseguire l’overclock alla cpu direttamente dal desktop di Windows; oltre a permettere i salvataggi dei profili , il software ha la capacità di controllare i voltaggi, le temperature e la frequenza della CPU.

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Ci sono poi molte altre funzioni disponibili, tra le quali grafici, processi, velocità di memoria, ecc. La possibilità di procedere con l’overclock direttamente da desktop, comporta un notevole risparmio di tempo, perché potrete settare i voltaggi e modificare la frequenza della vostra CPU verificandone sin da subito la stabilità. Una volta che avrete trovato le vostre impostazioni a voi più congeniali, potrete poi entrare nel BIOS e affinare al meglio i vari parametri.

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L’utility EVGA E-LEET TUNIG si è dimostrato molto stabile, privo di problemi e facile ed intuitivo da usare. Non possiamo che raccomandare il suo utilizzo. Vi suggeriamo di aggiornare il programma sempre all’ultima versione in modo da sfruttare tutte le sue potenzialità.

Il Programma EVGA E-LEET TUNIG lo potete scaricare da qui.

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi postiamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.

Per raggiungere il nostro obiettivo, ci siamo basati su tre differenti livelli di settaggio di CPU/RAM, preventivamente testati, al fine di avere problemi di instabilità:


– Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.4GHz, funzionalità Turbo attivata. Memorie impostate a 1333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T.

– Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.0GHz, impostando moltiplicatore a 40x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 1866MHz con latenze pari a 8-8-8-24-1T.

– Livello 3: Processore in overclock alla frequenza di 4.6GHz, impostando il moltiplicatore a 46x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 2133MHz con latenze pari a 8-8-8-24-1T.

Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo:


  • Cinebench 11.5 64bit;
  • Fritz Chess Benchmark;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v1.55;
  • Hexus PiFast;
  • AIDA64 Extreme 1.70.1400.

Prestazioni Multimedia e Compressione:


  • WinRAR 4.0 Beta7 64bit;
  • 7-Zip 9.20 64bit;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni Giochi:


  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Resident Evil 5 – DX10.

Durante tutte le prove la scheda grafica è stata mantenuta alla frequenza di default. Il sistema operativo è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5:


Maxon Cinebench R11.5 esegue test delle prestazioni mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il primo test riguarda le OpenGL, gli altri test effettuano il rendering di un’immagine, prima utilizzando un solo core del processore e successivamente tutti i core disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 4Core/8Thread.


Fritz Chess Benchmark:


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core.

Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).


SuperPI 1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


wPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


Hexus PiFast:


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.


AIDA64 Extreme Edition 1.70.1400:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti la Banda Passante e la Latenza delle Memorie.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 4.0 Beta7 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


X264 HD Benchmark 4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.


PCMark 2005:


Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e CPU.

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10. Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle modalità Entry, Performance e Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto ed il punteggio Physics.

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Prestazioni Giochi:


FarCry 2:


FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:


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Lost Planet 2:


Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition. Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test B”, usando i seguenti settaggi:


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Resident Evil 5:


La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri….. Il gioco supporta le DirectX 10.

Il test è stato effettuato con il benchmark integrato, in modalità “Test fisso”, usando i seguenti settaggi:


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{jospagebreak_scroll title=EVGA P67 FTW – Overclock:}


EVGA P67 FTW – Overclock:


La serie FTW di EVGA è da sempre sinonimo di elevate performance e predisposizione alla pratica dell’overclocking. La EVGA P67 FTW, fiore all’occhiello di questa linea di prodotti, sviluppata per la recente piattaforma Intel Sandy Bridge LGA-1155, ci ha stupito per la grande stabilità in condizioni di lavoro “fuori specifica” e per la semplicità d’uso. Gran parte del merito va attribuito senza dubbio all’ottima circuiteria di alimentazione e al buon livello di maturazione del BIOS.

Senza alcun problema, abbiamo portato il nostro 2600k, dalla frequenza stock di 3.4GHz a 4.0GHz in piena stabilità operativa e senza alcun problema. Di seguito, vi postiamo alcune impostazioni del bios , che ci hanno permesso di raggiungere la stabilità a 4.0GHz:

Nella voce Memory Configure si puo’ selezionare il profilio SPD in modo da allinearlo alle vostro kit di memoria preposto.

Nella voce Cpu Advanced Configure e Overclocking abbiamo impostato quanto segue i vari parametri:


  • EIST: Disable;
  • C1E: Disable;
  • CPU C3 Report: Disable;
  • Vdroop: Without;
  • Internal PLL Voltage Override: Disable;
  • Dimm Voltage Control: A specifica del modello in vostro possesso.

Dopo aver settato come sopra i parametri ed aver salvato il profilo, abbiamo fissato il moltiplicatore del CPU a 40 ed abbiamo lasciato il voltaggio della cpu in auto. Il sample in nostro possesso ci ha consentito di raggiungere risultati molto soddisfacenti. La ricerca della massima frequenza di BCLK, fissando il moltiplicatore a 40x, ci ha condotti sino ad un eccellente 104.0MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state praticamente lasciate a default all’interno del BIOS. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile e in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco.

Abbiamo realizzato un video dimostrativo su come impostare i parametri in overclock per cercare di ottenere il limite massimo del nostro sample in dotazione. Come metodo di raffreddamento abbiamo usato l’azoto. Possiamo ritenerci molto soddisfatti in quanto al primo tentativo abbiamo raggiunto la frequenza di 5,2Ghz.

Di seguito vi postiamo il video dimostrativo su come abbiamo settato i parametri del bios:

A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

cpu-z

Validate.

La massima frequenza raggiunta in piena stabilità con dissipatore stock di Intel è stata di 4.6GHz con un voltaggio di 1.3v. In queste condizioni il processore è risultato rock solid ed ha chiuso tutti i test da noi condotti. Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti!

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-platinum


Prestazioni/Overclock:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Rumorosità/Consumi:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

Questa nuova top di gamma di EVGA si è dimostrata un prodotto di assoluto livello, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. La componentistica adottata è di eccellente qualità, così come la circuiteria di alimentazione ROG Extreme Engine Digi+. Il layout è molto pulito e ordinato, le componenti sono poste con estremo criterio nello spazio a disposizione. La scheda supporta appieno le tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX e NVIDIA SLI. Grazie all’adozione del chip NVIDIA NF200, sarà possibile configurare sistemi 3-Way SLI, con tre schede grafiche in parallelo operanti in modalità 8x/16x/16x. Il bundle fornito, particolarmente ricco, include tutti gli eventuali Bridge necessari per il collegamento delle schede grafiche.

Data la spiccata inclinazione di questo prodotto alla pratica dell’overclock non potevano mancare “optional” di rilievo come dei comodi punti di lettura per le principali tensioni di alimentazione, la presenza di comodi tasti Power & Reset e di una tripla EEPROM BIOS che rende prossime allo zero le possibilità che la scheda risulti inutilizzabile per problemi di corruzione, errori in fase di flash e quant’altro. Proprio riguardo al BIOS, non possiamo che esprimere le nostre impressioni in merito. Il nuovo BIOS UEFI, grazie anche alla nuova interfaccia grafica, appare intuitivo, ma non di facile settaggio per via dei numerosi parametri che si possono impostare. Il livello di maturità ci è sembrato più che soddisfacente. Per le nostre prove ci siamo avvalsi dell’ultima versione ufficiale reperibile sul sito del produttore.

Dal punto di vista dell’overclock non potevamo che rimanere più che soddisfatti. La spiccata predisposizione di questa scheda madre a questa pratica ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati con l’hardware in nostro possesso, il tutto con assoluta semplicità.

La nuova EVGA P67 FTW è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 250€ IVA compresa con o senza pannello frontale ECP e EVGuage. Riteniamo adeguata e giustificata la cifra di vendita dato le caratteristiche tecniche e prestazionali in grado di offrire.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Chip bios sostituibile;
  • Circuiteria di alimentazione di elevata qualità;
  • Ottime prestazioni in overclock;
  • BIOS UEFI molto completo;
  • Triplo BIOS;
  • Software E-LEET TUNIG completo e facile da usare;
  • Bundle davvero molto ricco;
  • Supporto Multi-GPU ATI CrossFireX & NVIDIA 3-Way SLI;
  • Presenza del chip NVIDIA NF200;
  • Presenza di punti di lettura e pulsanti Power & Reset on-board.

Contro:


  • BIOS UEFI non gestibile da mouse;
  • Frequenza massima memorie da migliorare.

Si ringrazia EVGA per il sample fornitoci.

Oteri Andrea – coccus80 – Staff di HW Legend

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