GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC [GV-N75TWF2OC-2GI]

001-gigabyte-gtx-750ti-copertinaNel corso della nostra recensione andremo ad analizzare una delle recenti soluzioni appartenenti alla nota e rinomata azienda GIGABYTE e basata sulla nuova GPU GTX 750Ti di NVIDIA. Precisamente osserveremo in dettaglio il modello GV-N75TWF2OC-2GI, una scheda grafica discreta contraddistinta da frequenze operative sensibilmente superiori di fabbrica e dotata di un sistema raffreddamento proprietarioWindForce” particolarmente efficiente e silenzioso. Basata sulla nuova architettura architettura “Maxwell”, che, come abbiamo avuto modo di poter osservare, implementa tutta una serie di miglioramenti interni finalizzati al raggiungimento di performance sempre più elevate, garantendo al tempo stesso una maggiore efficienza per Watt. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura del nostro articolo.

GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC [GV-N75TWF2OC-2GI] – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 4,5/5


Introduzione:


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GIGABYTE, fondata nel 1986, era inizialmente un piccolo laboratorio con protagonisti quattro giovani ingegneri, appassionati e volenterosi nel migliorare gli standard esistenti. Ancora oggi vanta gli stessi valori ed impegno nel continuare a migliorare le vite dei suoi clienti creando prodotti con alte prestazioni, affidabili e dal grande contenuto qualitativo.

La tecnologia è andata oltre alle macchine e ai circuiti. E’ la nuova base della vita moderna ed è diventata parte integrante del nostro modo di imparare, condividere e creare con gli altri in un mondo sempre più interconnesso. Con oltre 20 anni di esperienza nella progettazione, GIGABYTE è sempre più impegnata nella realizzazione di nuove tecnologie per gli utenti di tutto il mondo, sempre con il massimo rispetto per l’ambiente.

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L’essere stata pioniera nel mercato delle schede madri, ha permesso all’azienda di diversificare la sua offerta di prodotti, includendo schede grafiche, portatili, computer da tavolo, componenti per PC, telefoni cellulari, server, soluzioni per centri elaborazione dati e molto altro ancora.

Per maggiori informazioni consultate il sito web GIGABYTE.

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Nuova architettura NVIDIA Maxwell GM107:


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La nuova architettura “Maxwell” è il frutto della grande esperienza maturata dall’azienda californiana NVIDIA nel corso degli ultimi anni. Durante la transizione da una normale GPU utilizzata nei tradizionali computer da gioco, workstation e super-computer, fino ad arrivare ad una GPU per dispositivi mobile, capaci di entrare in una tasca, infatti, si è reso necessario imparare non soltanto a ridurre il consumo energetico in generale, ma anche come riuscire ad estrapolare sempre più prestazioni dalla propria architettura.

Maxwell introduce un nuovo design per lo Streaming Multiprocessor (SM), espressamente pensato per garantire un deciso balzo in avanti, in termini di efficienza, rispetto alle già eccellenti SMX di Kepler. Per questo preciso scopo è stata migliorata la logica di partizionamento e la granularità del clock-gating, è stato ottimizzato lo scheduler ed il bilanciamento del carico di lavoro ed incrementato il numero di istruzioni processabili per ogni ciclo di clock.

Troviamo, inoltre, un quantitativo di Cache L2 notevolmente maggiore (ben 2.048KB in GM107 contro i soli 256KB di GK107) allo scopo di garantire un efficace riduzione delle richieste di accesso alla memoria della scheda grafica, riducendo così i consumi complessivi della scheda ed incrementando le prestazioni, evitando che la larghezza di banda faccia da “collo di bottiglia”.

Il primo processore grafico ad essere basato su questa nuova architettura è, come anticipato, il GM107, osserviamone la struttura interna nel dettaglio:

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Come vediamo dal diagramma, il blocco principale è sempre denominato GPC (Graphics Processing Cluster) ed include un Raster Engine (per la rimozione di tutti i triangoli non visibili dalla scena, al fine di ridurre la banda necessaria) e più unità Maxwell Streaming Multiprocessor (SMM), completamente ridisegnate e comprendenti la maggior parte delle unità fondamentali per l’esecuzione dei calcoli grafici.

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Ogni SMM è ora suddivisa in quattro blocchi di elaborazione separati, ognuno con il proprio buffer di istruzione, scheduler, 32 CUDA Core, 8 unità Load/Store e altrettante unità SFU (Special Function Unit), in grado di eseguire istruzioni come seno, coseno e radice quadrata, oltre che l’interpolazione grafica. Questo nuovo partizionamento semplifica la progettazione e la logica di programmazione, consente di risparmiare spazio e riduce i consumi e le latenze di calcolo.

Ogni coppia di questi nuovi blocchi di elaborazione condivide 4 unità Texture (TMU) e una memoria Cache L1 / Texture combinata. A supporto di tutti e quattro i blocchi di elaborazione è stata prevista una nuova unità di memoria condivisa da 64KB, ottenendo un approccio che ricorda quanto osservato nel vecchio G80.

Nel complesso, con questa nuova struttura, ogni SM è significativamente più piccola anche se capace di raggiugere circa il 90% delle prestazioni di una “vecchia” SM su base Kepler. In questo modo è possibile implementare molte più unità SM all’interno della GPU, riuscendo ad ottenere schede grafiche sempre più prestanti.

Esternamente al blocco Graphics Processing Cluster (GPC), troviamo le unità ROPs (Raster Operator), suddivise in due blocchi separati da 8 unità ciascuno, l’ampia memoria Cache L2 ed una coppia di Memory Controller con interfaccia a 64 bit, al fine di raggiungere un’ampiezza complessiva di 128 bit.

Nella tabella che segue andiamo a riassumere le caratteristiche tecniche del nuovo processore grafico GM107, ponendolo a confronto con il precedente GK107, basato su architettura Kepler:

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Le migliorie introdotte con questa nuova architettura non si limitano solamente a questo, bensì coinvolgono anche la componente hardware dedicata alla codifica dei contenuti video H.264, meglio nota con il nome NVENC.

A differenza del passato, in cui le operazioni di decodifica dei flussi video venivano gestite direttamente dalla unità CUDA Core, con l’introduzione di questo circuito hardware dedicato è stato possibile incrementare notevolmente le prestazioni e ridurre in maniera molto consistente il consumo energetico.

Le nuove soluzioni Maxwell sono accreditate di prestazioni di gran lunga superiori rispetto alle “vecchie” Kepler, riuscendo a garantire una codifica dei flussi video H.264 ad una velocità ben 6-8 volte superiore rispetto a quella in tempo reale (contro 4 volte delle Kepler) e una decodifica più veloce di ben 8-10 volte.

Le soluzioni basate sulla nuova architettura Maxwell, inoltre, disporranno anche di un nuovo stato di alimentazione denominato “GC5” appositamente pensato per ridurre il consumo energetico della GPU in tutti i casi in cui il carico di lavoro non è particolarmente pesante, come ad esempio durante la riproduzione dei contenuti video.

Dopo questa breve e doverosa parentesi sulla nuova architettura Maxwell, andiamo ad osservare il prodotto oggetto della nostra recensione odierna, vale a dire la nuova GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC [GV-N75TWF2OC-2GI].

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GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC –  Confezione e Bundle:


La nuova GIGABYTE GTX 750Ti WindForce OC è giunta nella nostra redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. La scatola, contraddistinta da dimensioni relativamente contenute, è realizzata con un cartoncino abbastanza resistente e capace di assicurare l’integrità della scheda grafica, nonché della dotazione accessoria, anche nell’eventualità di un trasporto movimentato.

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La finitura superficiale è lucida e vengono riportate numerose informazioni circa le principali caratteristiche del prodotto. Sulla parte frontale domina l’immagine di un rapace, vero e proprio emblema delle soluzioni grafiche dell’azienda ormai da diverso tempo. In alto a destra troviamo il logo aziendale GIGABYTE.

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In basso, invece troviamo, oltre alla nomenclatura della scheda grafica, il tipo di GPU installata e il quantitativo di memoria a disposizione, anche un paio di icone che ci informano non soltanto sul pieno supporto verso i recenti monitor con risoluzione 4K a 60Hz (sfruttando le due uscite HDMI disponibili), ma soprattutto che ci troviamo di fronte ad una scheda video con frequenze operative già overcloccate di fabbrica.

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Nella parte posteriore viene nuovamente riportata la nomenclatura del prodotto, le principali feature supportate, i requisiti minimi di sistema e un elenco delle principali tecnologie NVIDIA supportate. Viene ovviamente data giusta enfasi alle caratteristiche tecniche di rilievo, quali l’adozione di componenti discreti di elevata qualità Ultra Durable 2 e dell’ottimo sistema di dissipazione proprietario WindForce 2X. Non mancano, infine, tutti i riferimenti aziendali di GIGABYTE.

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Nelle fasce laterali sono presenti il logo aziendale, la nomenclatura della scheda grafica, la tipologia di GPU installata, la quantità di memoria, che nello specifico è pari a 2GB, ed una targhetta con tutti i codici identificativi del prodotto.

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Aprendo la confezione notiamo fin da subito che la scheda è adeguatamente protetta da uno stampo in schiuma poliuretanica compatta e da un sacchetto antistatico.

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Il bundle fornito in dotazione non è particolarmente ricco, ma comprende tutto il necessario per sfruttare fin da subito la nuova scheda grafica. Troviamo, infatti:

  • 1x Disco ottico con driver e utility;
  • 1x Manuale rapido di installazione;
  • 1x Adattatore 2xMolex 4 pin -> PCIe 6 pin.

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A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da GIGABYTE anche se non particolarmente ricco, risulta ccomunque completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche tecniche del prodotto ogetto della nostra recensione.

{jospagebreak_scroll title=Caratteristiche Tecniche:}


GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC – Caratteristiche Tecniche:


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La scheda video GIGABYTE GTX 750Ti WindForce OC è costruita intorno alla nuova GPU GM107 di NVIDIA, basata su architettura Maxwell, differendo dalla soluzione di riferimento sia per quanto riguarda il PCB e sia per il sistema di raffreddamento impiegato, entrambi di tipo custom.

Quest’ultimo è l’ormai famoso WindForce 2X a doppia ventola, già osservato su varie proposte dell’azienda taiwanese e perfettamente in grado di garantire ottime temperature d’esercizio, unite ad un buon confort acustico. Le frequenze operative impostate di fabbrica sono sensibilmente superiori a quelle sancite da NVIDIA stessa.

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In particolare il base clock è fissato a ben 1.215MHz (anziché 1.020MHz) e il boost clock raggiunge quota 1.294MHz (anziché 1.085MHz). Nessuna differenza, invece, per quanto riguarda la frequenza operativa dei moduli di memoria, fissata ai canonici 1.350MHz (5.400MHz effettivi). Riportiamo di seguito un riassunto delle principali feature supportate.

Features

Le specifiche tecniche della GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC, così come dichiarate dal produttore, le trovate riassunte nella tabella che segue.

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto, dedicato al gaming di altissima qualità. Possiamo chiaramente evincere come GIGABYTE abbia dedicato molto impegno nel realizzare una scheda video senza compromessi. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 8.1.

Il software GPU-Z rileva correttamente le caratteristiche fisiche e le frequenze operative della scheda grafica e ne riportiamo uno screen.

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Potete trovare maggiori informazioni nella pagina ufficiale dell’azienda. Ora siamo pronti per analizzare nel dettaglio la nuova proposta GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC.

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La Scheda – Parte Prima:


La nuova GIGABYTE GTX 750Ti WindForce OC, seppur sia leggermente più ingombrante della soluzione di riferimento di NVIDIA, si dimostra ugualmente idonea per essere installata in case di dimensioni contenute, come quelli destinati alla realizzazione di sistemi multimediali compatti da salotto.

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La scheda, infatti, nonostante adotti un sistema di dissipazione proprietario che si sviluppa oltre il PCB, si estende in lunghezza di appena 20.5cm e in altezza per 14.5cm, rendendo così remote le possibilità di incontrare “fastidi” durante la fase di montaggio.

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Il dissipatore di calore, come anticipato, è di tipo proprietario a doppia ventola e doppio slot, ed appartiene all’ormai nota serie WindForce, capace di coniugare prestazioni dissipanti davvero esaltanti ad un elevato confort acustico e ad un aspetto estetico veramente molto gradevole e al tempo stesso aggressivo. E’ indubbio l’intento del produttore di creare un oggetto dedicato ad una platea di giocatori che amano unire l’estetica a prestazioni velocistiche di buon livello.

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Nella zona posteriore della scheda non sono presenti backplate o elementi di particolare rilievo. Da questa vista possiamo osservare che il colore del PCB è il tipico blu che da tempo contraddistingue anche molteplici motherboard dell’azienda taiwanese.

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Dalla vista posteriore possiamo osservare che il dissipatore, per la sua particolare conformazione, soffia l’aria calda generata dalla scheda video direttamente all’interno del case del pc. Il dissipatore è molto efficiente e quindi introduce una buona quantità di calore, si consiglia di installare questa scheda all’interno di un case ben ventilato.

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Non manca una connessione PCIe compatibile con lo standard 3.0 che si attiverà installando la scheda su sistemi in grado di fornire tale supporto, ovvero su piattaforme basate su chipset Z77 (con processore Ivy Bridge a bordo) oppure sui recenti Z87/Z97 per Haswell e Haswell Refresh.

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Grazie alla nuova architettura “Maxwell” sono stati sensibilmente contenuti i consumi energetici. La maggior parte delle soluzioni grafiche basate su questi nuovi processori grafici, infatti, non necessita di alcun connettore di alimentazione supplementare per garantirne il funzionamento, in quanto il solo slot PCIe è più che sufficiente allo scopo.

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Tuttavia, su questo particolare modello, che ricordiamo essere contraddistinto da un generoso overclock di fabbrica delle frequenze operative, il produttore ha preferito implementare un singolo connettore di alimentazione supplementare di tipo PCIe 6-Pin.

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Sulla piastra posteriore sono presenti, come connettività video, i seguenti elementi:

  • 1x Porta DVI-D Dual Link;
  • 1x Porta DVI-I Single Link;
  • 2x Porte HDMI full size.

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Ricordiamo che, in mancanza di un’uscita di tipo Display Port, il produttore ha previsto l’utilizzo combinato di entrambe le porte HDMI a disposizione per gestire in maniera corretta schermi con risoluzione 4K e frequenza di aggiornamento pari a 60Hz.

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La Scheda – Parte Seconda:


Come da nostra abitudine, ormai consolidata, non abbiamo resistito alla curiosità di smontare la scheda video per meglio osservare l’interno della GIGABYTE GTX 750Ti WindForce OC. Per disassemblare il dissipatore di calore non occorrono operazioni complicate ma è opportuno avvisare che tale operazione comporta la perdita della garanzia.

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Il dissipatore proprietario WindForce 2X impiegato su questo modello è ovviamente più semplicistico rispetto a quello presente sui prodotti di fascia superiore, non soltanto per contenere il costo finale della scheda, ma soprattutto perché più che sufficiente a garantire ottime temperature di esercizio per un processore grafico relativamente poco complesso e “caloroso” come il nuovissimo GM107.

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La soluzione prevista dall’azienda taiwanese prevede una singola heatpipe in rame dal diametro generoso, in grado di trasportare efficientemente e uniformemente il calore prodotto sull’ampia superficie dissipante a disposizione. Lo smaltimento del calore è, infine, garantito dall’impiego di due generose ventole da 8 cm di diametro ed 11 pale, capaci di ottime prestazioni e buona silenziosità. Non mancano tutta una serie di tecnologie proprietarie finalizzate a garantire le massime performance dissipanti e il miglior confort acustico possibile.

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E’ prevista, ad esempio, una particolare conformazione a lamelle inclinate del radiatore di calore. Questa caratteristica, in associazione alla coppia di ventole, anch’esse fissate al supporto con una leggera inclinazione, favorisce lo smaltimento del calore e consente di creare meno turbolenze riducendo così la rumorosità rispetto alle soluzioni comunemente utilizzate.

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La rimozione del sistema dissipante ci offre l’opportunità di poter osservare con più attenzione il PCB della scheda grafica, come anticipato di tipo proprietario. Il layout, nonostante le dimensioni contenute, appare molto ordinato e pulito, con componenti discreti ben disposti.

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Il primo particolare che cattura il nostro sguardo è la circuiteria di alimentazione dotata di 3 fasi, di cui due dedicate alla GPU e una alle memorie GDDR5. L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite da una selezione di componenti discreti di eccellente qualità, identificati dall’azienda con la dicitura “Ultra Durable 2”.

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Sono state introdotte nuove induttanze blindate con core in ferrite, condensatori allo stato solido a basso ESR (Equivalent Series Resistance), capaci di offrire una minore resistenza al passaggio della corrente e quindi un voltaggio in uscita più stabile e privo di oscillazioni, e Mosfet contraddistinti da un basso RDS(On), ossia in grado di garantire, durante la loro attività, un’elevata efficienza pur mantenendo bassa la loro temperatura di esercizio.

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Nella parte centrale è posizionato il processore grafico GM107 a 28 nanometri, il primo ad essere basato sulla nuova architettura Maxwell. Al suo interno trovano posto ben 1.87 Miliardi di Transistor in una superficie del die pari a 148mm2.

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Le memorie GDDR5 utilizzate sono delle Hynix H5GC4H24MFR-T2C accreditate per una frequenza operativa di 1.500MHz (6.000MHz effettivi). Sono presenti quattro chip da 512MB ciascuno per un totale di 2GB di memoria grafica installata.

Ed ora è giunto il momento di testare le potenzialità della scheda.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel Z87, prodotta da ASUS, in particolare è stato scelto il modello Maximus VI Extreme.

Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Haswell, precisamente il Core i7 4770K. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.400MHz, impostando il moltiplicatore a 44x senza mettere mano alla frequenza del BCLK (100MHz).

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da G.Skill da 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.400MHz 9-11-11-31 a1.65v.

Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante.

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati, nei grafici la media dei valori registrati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Il sistema operativo, Microsoft Windows 8.1 Pro Update1 X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare. I driver usati sono gli NVIDIA ForceWare 337.50 Beta. Quindi ecco specificata la base test da noi utilizzata e che sarà utile al lettore per l’interpretazione dei grafici.

Conf

Nelle nostre prove abbiamo testato, come capitolo separato, il massimo OC stabile in tutti i test/giochi che il sample a nostra disposizione è riuscito ad esprimere ad aria. Tutti i settaggi sono stati effettuati con il software proprietario GIGABYTE OC Guru II.


GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC – Default


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GIGABYTE GeForce GTX 750Ti WindForce OC – Overclock Daily


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N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti.


Benchmark Sintetici:


  • 3DMark 11;
  • 3DMark 2013;
  • Unigine Heaven Benchmark 4.0;
  • Unigine Valley Benchmark 1.0.

Giochi DirectX 11:


  • DiRT Showdown;
  • Alien vs Predator;
  • Lost Planet 2;
  • Metro Last Light;
  • F1 2013;
  • Sniper Elite V2;
  • Tomb Raider 2013;
  • GRID 2;
  • Bioshock Infinite;
  • Hitman Absolution;
  • Crysis 3;
  • Battlefield 4.

Andiamo ad osservare i risultati ottenuti.

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Benchmark Sintetici – Parte Prima:


3DMark 11:


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Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.

La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Entry, Performance ed Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

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3DMark 2013:


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La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti proprio in DirectX 11, sfruttando i preset Cloud Gate e Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark2013

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – Parte Seconda:}


Benchmark Sintetici – Parte Seconda:


Unigine Heaven Benchmark v4.0:


heaven

Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

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Unigine4-Extreme


Unigine Valley Benchmark v1.0:


valley

Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Valley-Basic

Valley-Extreme

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Giochi DirectX 11 – Parte Prima:


DiRT Showdown:


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DiRT Showdown è un racing game puramente arcade basato su corse folli e incidenti. La simulazione realistica viene messa da parte in questo titolo, che preme invece l’acceleratore sulle caratteristiche più spettacolari delle corse, concentrandosi su scontri, incidenti e velocità elettrizzanti.

Il gioco consente di guidare varie categorie di veicoli all’interno di arene, tracciati e varie tipologie di corse impostate sulla demolizione e la velocità, con utilizzo di nitro. La modalità carriera consente di viaggiare per il mondo sperimentando più di 50 eventi diversi, mentre il multiplayer mette a disposizione una moltitudine di modalità diverse tra online a 8 giocatori e offline in split screen.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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DiRT-Showdown


Alien vs Predator:


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La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri.

All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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AlienVsPredator

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Giochi DirectX 11 – Parte Seconda:


Lost Planet 2:


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Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.

Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Metro Last Light:


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Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata.

Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Terza:}


Giochi DirectX 11 – Parte Terza:


F1 2013:


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Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.

Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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F1-2013


Sniper Elite V2:


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Sniper Elite V2 è uno sparatutto in terza persona con una predilezione per le meccaniche stealth, e sprona il giocatore a effettuare eliminazioni silenziose e a rimanere nell’ombra, piuttosto che sfidare i nemici a viso aperto. L’arsenale a disposizione include una gamma piuttosto ridotta di fucili da cecchino, pistole silenziate, mitragliatrici e granate.

Una delle novità introdotte da Rebellion nel gioco è la X-Ray Kill Cam, una visuale ravvicinata che si attiva quando il giocatore mette a segno un colpo particolarmente spettacolare. La telecamera segue il proiettile nel corso di un bullet time che mostra la penetrazione dello stesso nelle carni del nemico, perforando eventualmente ossa e organi interni.

L’Agente segreto Karl Fairburne è un infiltrato nella Berlino del 1945, un cecchino dell’Alleanza paracadutato dietro le linee nemiche durante la battaglia, negli ultimi giorni di Guerra. La nuova missione che deve portare a termine, denominata Operation Paperclip, ha lo scopo di reclutare alcuni degli scienziati nazisti per metterli al servizio degli Stati Uniti…

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline 1.0.0.2” usando i seguenti settaggi:

Immagine_8_-_Sniper_Elite_V2

SniperV2

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Quarta:


Tomb Raider (2013):


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ll nuovo capitolo di uno dei più famosi videogiochi della storia ci rimette nei panni della formosa archeologa Lara Croft. Fresca di laurea e spinta dalla sua caparbietà si imbarca in una spedizione archeologica sulla nave Endurance, capeggiata dal capitano Conrad Roth, vecchio amico di famiglia, alla ricerca di un reame leggendario chiamato Yamatai, guidato dalla Regina del Sole, Himiko.

Dopo aver studiato alcuni testi, Lara si convince che per trovare Yamatai bisogna cambiare rotta, e dirigersi verso il Triangolo del Drago; convinta che le presunte attività paranormali riscontrate in quella zona siano semplici dicerie, la ragazza convince i membri della spedizione a cambiare rotta.

La nave però si trova nel mezzo di una violentissima e improvvisa tempesta, viene letteralmente spezzata in due e il gruppo naufraga su una misteriosa isola ai margini del Giappone. Lara rimane sola e viene tramortita ed imprigionata da un selvaggio, che la appende e la lascia a testa in giù all’interno di una caverna. Riuscirà a liberarsi?

I test sono stati condotti con il benchmark tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

Immagine_9_-_Tomb_Raider_2013

TombRaider-Tress-Off

TombRaider-Tress-On


GRID 2:


GRID_2

GRID 2 metterà alla prova le abilità di guida dei giocatori, che dovranno cercare di tagliare per primi il traguardo per ottenere fama e successo. Al volante di un’ampia selezione di alcune delle migliori vetture degli ultimi quattro decenni, i giocatori potranno conquistare un intero nuovo mondo di competizioni motoristiche.

Sarà possibile vivere la migliore esperienza di guida mai creata, guidando in tutto il mondo, da Parigi ad Abu Dhabi, passando per Chicago e l’assolata costa della California – fra tracciati cittadini splendidamente realizzati, circuiti su licenza e pericolose strade di montagna.

Il gioco proporrà anche nuovi standard per quanto riguarda le sfide multiplayer con una componente di gioco molto estesa e del tutto indipendente, oltre a un sistema di progressione assolutamente unico. 

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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GRID2

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Quinta:


Bioshock Infinite:


Bioshock_Infinite

Corre l’anno 1912. Con gli Stati Uniti che stanno emergendo come una potenza mondiale, la città volante di Columbia è un simbolo potente di ideali americani, lanciato in pompa magna fra le acclamazioni di un pubblico affascinato. Ma con quello che sembra un innocente esperimento da fiera, il fondatore Zachary Hale Comstok (autonominatosi il Profeta) decide di intromettersi in affari delicati e crea una secessione dagli Stati Uniti, con la città che scompare tra le nuvole.

La sua ubicazione è sconosciuta. Il più grande successo nella storia americana è scomparso senza lasciare traccia. Booker DeWitt, un detective alcolizzato e giocatore d’azzardo, con un passato burrascoso e un congedo forzato dalla agenzia di Pinkerton, si ritrova suo malgrado ospite della città galleggiante per via di un regolamento di conti che lo porta a cercare, identificare e scortare una persona fuori da Columbia, una giovane donna di nome Elizabeth che sembra essere talmente importante da far rischiare la vita degli stessi abitanti per recuperarla sotto ordine del Profeta, senza contare la protezione da parte di una creatura alata di nome Songbird.

Chi è Elizabeth? Perché è così importante per Columbia e per il suo fondatore? Perché mandare un ex soldato ed ex agente di Pinkerton congedato con disonore per recuperarla? Chi sono i mandanti dell’incarico e perché vogliono proprio lei? Chi sono poi quell’uomo e quella donna che sembrano seguirlo passo per passo da prima del momento in cui Booker ha messo piede sulla capsula di lancio per Columbia?

Le domande si accumulano mentre Booker si imbarca in una rocambolesca avventura tra le nuvole di un paradiso artificiale, dove i guai sono stati presenti da ben prima del suo arrivo. La sua presenza è solo la scintilla che accenderà la miccia della bomba costruita dai conflitti tra le fazioni opposte della città.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Bioshock


Hitman Absolution:


Hitman_Absolution

Il gioco inizia con 47 incaricato di assassinare Diana, il suo storico contatto che lo ha accompagnato per anni. 47, nonostante Diana l’abbia salvato alla fine di Blood Money, si dirige verso la villa in cui vive pronto a portare a termine il suo lavoro.

Il contatto questa volta è un certo Travis, che fa parte dell’Agenzia. In punto di morte, Diana chiede a 47 di vegliare su una giovane ragazza di nome Victoria, persona che vale milioni di dollari per l’agenzia. 47 mantiene la promessa e mette sotto la sua ala protettrice Victoria, la misteriosa ragazza che Travis sta cercando da tempo.

La trama si districa in un susseguirsi di vicende molto intricate e forti. L’ultimo filmato mostra un investigatore che si chiede chi sia 47, dopo aver passato giorni a investigare su di lui, per poi fare la conoscenza di Birdie, che ha intenzione di vendere la sua identità, cosa che aveva già intenzione di fare con l’Agenzia.

I test sono stati condotti utilizzando il tool “Adrenaline Action 1.0.2.1” usando i seguenti settaggi:

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Hitman

{jospagebreak_scroll title=Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:}


Giochi DirectX 11 – Parte Sesta:


Crysis 3:


Crysis_3

La vicenda è ambientata a New York nell’anno 2047. La città è stata messa in quarantena dalla CELL (dopo le vicende del 2023) in una grossa cupola chiamata Liberty Dome, per contenere i Cef e sfruttarne le tecnologie. Prophet il quale, catturato e ridotto in stato di criogenizzazione, ha una visione, indottagli dal suo legame con il Cef Alfa, il leader dei Cef: in tale visione, Prophet assiste alla fine della razza umana, fine che, dice lui stesso, egli non può impedire in alcun modo.

Viene però liberato da Psycho, il suo vecchio compagno di squadra, privato della nanotuta dalla CELL, che nel frattempo, preso il merito della sconfitta dei cef nel 2023 ha sfruttato le tecnologie cef per imporre il monopolio energetico prima, per poi passare alla conquista del mondo, rendendo tutti i governi stati fantocci e aumentando le proprie file con il programma “lavora per il debito” con il quale: chi non può pagare le costosissime bollette della CELL è obbligato a arruolarli nella CELL stessa, per estinguere il debito, che però non si estinguerà mai.

Psycho aiuta Prophet ad entrare all’interno del Liberty Dome, all’interno del quale della vecchia New York resta solo il ricordo: l’intera città è stata infatti lasciata in rovina e, divorata dalla vegetazione, è diventata una enorme giungla. I ribelli, di cui Psycho fa parte, e capeggiati da Claire Fontanelli, con cui Psycho ha una relazione, vogliono che Prophet li aiuti a distruggere un manufatto alieno caduto in mani CELL, manufatto che alimenta l’intera rete energetica mondiale, fornendo alla CELL la supremazia assoluta….

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Crysis3


Battlefield 4:


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A differenza della campagna di Battlefield 3, la storia si svolge in ordine cronologico ed inizia con il soldato Recker, un marine statunitense. Nel prologo, ambientato a Baku, Azerbaijan, l’unità Tombstone, composta dai Marines Recker, Dunn, Irish e Pac, sfugge dalla città inseguita da forze speciali russe. Durante l’inseguimento i soldati rimangono bloccati all’interno della macchina di un civile caduta in mare.

Dunn, intrappolato tra i sedili e gravemente ferito, dà a Recker la pistola e gli ordina di sparare fuori il parabrezza. A malincuore Recker spara dalla finestra, e Dunn affoga riuscendo a salvare i suoi compagni. Mentre nuotano in superficie, Recker ascolta il loro comandante, il capitano Garrison, il quale riferisce che l’ammiraglio Chang sta progettando un colpo di stato militare e che, se fosse riuscito, avrebbe ottenuto il supporto dei Russi.

L’unità Tombstone torna alla USS Valkyrie, un vettore anfibio in cui Garrison li informa dell’assassinio del candidato alla presidenza cinese, Jin Jié, e di come Chang sia riuscito a convincere i Cinesi che fossero stati gli Americani. Garrison manda così Tombstone, comandata da Recker, in una missione segreta a Shanghai per salvare tre vip: Kovic, un agente infiltrato, Hannah e suo marito.

Inizia così la missione volta ad indebolire una base aerea militare cinese a Shangai verso cui Tombstone, approdata nella spiaggia ed aiutata dai carri armati americani, si fa avanti verso la base aerea cinese…

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

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Battlefield4

{jospagebreak_scroll title=Considerazioni sui Test:}


Considerazioni sui Test:


La GIGABYTE GTX 750Ti WindForce OC si è dimostrata un prodotto davvero molto interessante, capace di risultati più che soddisfacenti in ogni ambito in cui è stata messa alla prova, che sia il puro gaming o uno dei tanti benchmark sintetici.

Il processore grafico di cui è dotata, vale a dire il nuovo GM107, è il primo ad essere basato sulla nuovissima architettura Maxwell di NVIDIA e sorprende soprattutto per la sua notevole efficienza, che gli consente di raggiungere prestazioni davvero degne di nota con un consumo energetico veramente molto contenuto.

Questa soluzione di GIGABYTE si differenzia dalle tradizionali reference board, oltre che per le sue maggiori frequenze operative impostate di fabbrica, anche e soprattutto per l’adozione di un PCB e di un sistema di dissipazione proprietario, denominato WindForce 2X, che consente il mantenimento di ottime temperature di esercizio e, volendo, un buon margine di overclock senza sacrificare il confort acustico.

Concludiamo con le nostre consuete schermate dei sensori con i rilevamenti eseguiti con il software GPU-Z che ci danno un’idea delle risorse impiegate, sia a default che in regime di overclock daily.

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Dai due grafici si evincono particolari abbastanza interessanti. Per prima cosa possiamo notare che la tensione di alimentazione del processore grafico raggiunge un valore massimo di 1.200v, valore leggermente superiore a quello delle soluzioni di riferimento, ma necessario per mantenere la piena stabilità alle elevate frequenze operative previste dal produttore per questo modello.

Osserviamo, inoltre, che la frequenza massima reale in Boost si spinge al di sopra di quella teorica (fino a raggiungere quota 1.345MHz), che le temperature massime sono veramente ottime seppur con ventole impostate in automatico e, cosa ancora più importante, sia i giochi che i test riescono ad impegnare il massimo TDP assorbito al 94,5% per i primo e al 102,2% per i secondi in regime di overclock daily.

Alla luce dei risultati ottenuti abbiamo voluto testare il massimo overclock stabile con il sample in nostro possesso con i limiti imposti dal BIOS della scheda.

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Test di massimo overclock:


Dopo aver testato la nuova GIGABYTE GTX 750Ti WindForce OC ed aver avuto un riscontro molto positivo sia sulle prestazioni che sul comportamento fisico della scheda, ci siamo spinti fino al limite massimo di overclock stabile, in maniera ovviamente compatibile con il raffreddamento in uso.

Per procedere ci siamo avvalsi dell’utility OC Guru II, presente nella dotazione fornita dal produttore. Purtroppo al momento non è possibile mettere mano alla tensione di alimentazione del processore grafico, che rimane quindi bloccata al valore massimo predefinito di 1.200v, così come il Power Limit, impostabile solamente fino al 100%.

Nonostante queste limitazioni non possiamo negare di essere rimasti davvero molto sorpresi dalle potenzialità in overclocking offerte dal nuovo processore grafico GM107, raggiungendo valori di gran lunga superiori alle nostre aspettative. Con estrema semplicità, infatti, abbiamo raggiunto una massima frequenza stabile per l’esecuzione di tutti i test pari a ben 1.300MHz per la GPU (circa +7%) e di 1.600MHz (6.400MHz effettivi) per le memorie GDDR5 (circa +19%).

Anche in questo caso abbiamo lasciato attiva l’utility GPU-Z in background ed abbiamo osservato che la massima frequenza in Boost raggiunta, stabilmente, è stata di ben 1.430MHz, con un impegno massimo di TDP del 120,5%! Riportiamo alcuni benchmark da noi eseguiti, conclusi senza problemi di sorta e senza che la scheda abbia dato alcun segno di cedimento, e le schermate dei settaggi.

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Non ci resta che aggiungere che abbiamo utilizzato lo stesso settaggio anche per giocare con alcuni videogame con risoluzioni full HD e filtri attivi. Inutile dire che la scheda non ha avuto nessun problema operativo e che le temperature sono sempre state ottime. In definitiva non possiamo che ritenerci più che soddisfatti dal comportamento di questo prodotto!

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

{jospagebreak_scroll title=Temperature, Rumorosità e Consumi:}


Temperature, Rumorosità e Consumi:


Temperature Rilevate:


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Per questa nuova scheda grafica l’azienda taiwanese ha deciso di adottare l’ormai noto e apprezzato sistema di dissipazione WindForce 2X. Questo dissipatore di calore si presenta davvero molto generoso nelle dimensioni, vantando una superficie radiante veramente notevole ed una coppia di ventole da ben 80mm di diametro.

Non mancano tutta una serie di tecnologie proprietarie finalizzate a garantire le massime performance dissipanti e il miglior confort acustico possibile. E’ prevista, ad esempio, una particolare conformazione a lamelle inclinate del radiatore di calore.

Questa caratteristica, in associazione alla coppia di ventole, anch’esse fissate al supporto con una leggera inclinazione, favorisce lo smaltimento del calore e consente di creare meno turbolenze riducendo così la rumorosità rispetto alle soluzioni comunemente utilizzate.

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Durante le nostre prove abbiamo potuto constatare che sia le ventole che il gruppo dissipante svolgono egregiamente il loro lavoro, senza eccedere in quanto a rumorosità e garantendo il mantenimento di buone temperature di esercizio, sia a default che con il profilo di overclock daily.

Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming/Bench e Stress) registrate durante le prove, con gestione automatica/massima delle ventole per i profili Default e OC Daily.

Temp

Ricordiamo che tutto l’hardware è installato su un banchetto da test DimasTech e che la temperatura ambiente, durante le misurazioni, era di circa 24°C.


Rumorosità Rilevata:


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Per il rilevamento della rumorosità durante il funzionamento di ventole e dissipatori abbiamo scelto di usare strumentazione professionale a marca PCE, e nello specifico il fonometro Professionale PCE-999.

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Il test di rumorosità è uno dei più difficili da effettuare, poiché durante la fase di test qualsiasi rumore, anche minimo, può far balzare il grafico verso l’alto, di fatto invalidando il lavoro effettuato e costringendoci a ripetere il test dall’inizio.

Per questo motivo, non disponendo purtroppo di una camera anecoica, ci siamo veduti costretti ad aspettare le tarde ore notturne per poter effettuare i nostri test in tutta tranquillità e con rumore ambientale il più basso e costante possibile. Lo strumento utilizzato, il fonometro professionale PCE-999, è molto sensibile al rumore ambientale. Da questo valore, tipico di qualsiasi ambiente domestico, è necessario partire per poter analizzare la rumorosità del complesso dissipatore/ventola.

Nel grafico che segue vengono riportate le rilevazioni fatte con il fonometro PCE-999 ad una distanza, dalla scheda grafica, prima di 60, poi di 30, ed infine di 15 cm. Il regime di rotazione delle ventole è stato impostato manualmente al 35 (il minimo impostabile), 50, 75 ed infine al 100% (il massimo impostabile), in maniera da fornire un quadro il più possibile preciso della situazione.

Rumo

I test da noi condotti confermano una buona silenziosità del sistema di dissipazione messo a punto da GIGABYTE. Fino ad un regime di rotazione del 55-60% le ventole risultano molto silenziose e poco percepibili. Una volta superata questa soglia iniziano a diventare udibili seppur non creando particolari fastidi.

Dalla soglia di rotazione dell’80% a salire, le ventole generano un rumore sicuramente fastidioso e difficilmente sopportabile per lunghi periodi di tempo. Ovviamente questi livelli non vengono mai raggiunti mantenendo una gestione automatica delle ventole, se non per ridurre le elevate temperature di esercizio che si potrebbero raggiungere in circostanze di scarsa ed inadeguata aerazione all’interno del case.


Consumi Rilevati:


Tra i principali punti di forza della nuova architettura Maxwell di NVIDIA troviamo tutta una serie di miglioramenti finalizzati al raggiungimento non solo di performance velocistiche sempre più elevate rispetto alle precedenti soluzioni, ma soprattutto ad una maggiore efficienza per Watt e a consumi energetici sempre più contenuti. Il nuovo processore grafico GM107, di cui è dotata la scheda grafica MSi in oggetto, si è dimostrato veramente molto interessante sotto questo punto di vista.

Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle;
  • Full-Load Gaming/Bench;
  • Full-Load Stress.

Consu

Come possiamo chiaramente osservare dai valori registrati, questa scheda vanta consumi davvero contenuti. I benefici di una VGA che dispongono di una elevata efficienza energetica si traducono in un risparmio consistente sulla bolletta elettrica. Che come purtroppo ben sappiamo, di questi tempi, non guasta mai!.

Inoltre una scheda video che consuma poco consente upgrade su sistemi datati che non dispongono di PSU particolarmente potenti. Maxwell è senza dubbio una architettura GPU molto efficiente. Ci riteniamo soddisfatti dei risultati ottenuti.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-gold-bbPrestazioni/Overclock:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Rumorosità/Consumi:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

La nuova GTX 750Ti WindForce OC, oggetto della nostra recensione, come si evince dal nome, adotta il processore grafico GM107, vale a dire l’ultimo nato di casa NVIDIA, basato sulla nuova, e come abbiamo visto molto interessante, architettura Maxwell. Come di consueto il produttore taiwanese ha personalizzato la propria soluzione non soltanto per quanto riguarda il PCB, la componentistica discreta e le frequenze operative, ma anche per quanto concerne il sistema di dissipazione del calore.

Lo scopo principale è quello di garantire ottime prestazioni, durevolezza nel tempo e notevole silenziosità durante l’utilizzo. Per questo motivo gli ingegneri GIGABYTE hanno messo a punto un sistema di dissipazione veramente eccezionale (WindForce 2X), capace di garantire il mantenimento di basse temperature di esercizio, anche in condizione di discreto overclocking, senza mai risultare fastidioso.

060a-gigabyte-gtx-750ti-immagine-scheda-conclusioni

Smontando la scheda video ci è apparsa evidente l’ottima cura degli assemblaggi di tutti i componenti, nonché l’adozione di componenti discreti di qualità come condensatori allo stato solido a basso ESR di produzione giapponese. Il dissipatore proprietario appare ben realizzato ed è stato perfettamente in grado di offrire prestazioni davvero lodevoli.

Nonostante svariate ore di utilizzo per i test la scheda ha sempre garantito temperature basse e massima silenziosità. I test hanno restituito risultati che hanno confermato le nostre aspettative, prestazioni elevate ed una grande stabilità di funzionamento. La scheda a nostra disposizione ha raggiunto stabilmente le frequenze di 1.300MHz sulla GPU (Boost di ben 1.430MHz) e di 6.400MHz sulle memorie GDDR5, valori ben al di sopra delle specifiche dei componenti utilizzati.

La scheda video è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 140€ IVA compresa, cifra pienamente giustificata dalle caratteristiche tecniche e dalle ottime performance velocistiche offerte da questo prodotto. Non possiamo che definirci pienamente soddisfatti del comportamento della nuova GIGABYTE GTX 750Ti WindForce OC.


Pro:


  • Processore grafico NVIDIA GM107 basato su architettura Maxwell;
  • Frequenze operative fissate a 1.215/1.350/1.294MHz (Core/Memorie/Boost);
  • Buona dotazione di memoria on-board (2.048MB);
  • Layout generale della scheda ordinato e pulito;
  • Buone prestazioni complessive;
  • Componentistica discreta utilizzata di ottima qualità;
  • Ottimo sistema di dissipazione proprietario (WindForce 2X) silenzioso ed efficiente;
  • Elevata stabilità durante lunghe sessioni di test e gaming;
  • Ottime tecnologie supportate;
  • Ottimo predisposizione all’overclock;
  • Consumo energetico molto contenuto.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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