Sapphire Radeon HD6870 FleX e Vapor-X

Copertina_OkNel corso della recensione odierna, analizzeremo in modo dettagliato le recenti soluzioni grafiche introdotte da Sapphire, basate sul processore grafico “Barts”. Entrambe le soluzioni nascono per collocarsi nella fascia media del mercato. Stiamo parlando della Radeon HD6870 FleX Edition, dedicata a tutti coloro che intendono sfruttare con la massima semplicità la tecnologia Eyefinity e della Radeon HD6870 Vapor-X, contraddistinta dall’impiego di un sistema di dissipazione a camere di vapore “Vapor Chamber” estremamente efficiente. Non possiamo che augurarvi una piacevole lettura!


Introduzione:

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Sapphire Technology LTD, da oltre dieci anni mantiene fede al proprio impegno di fornire prodotti di concezione avanzata ricchi di funzionalità. Grazie al fermo proposito di raggiungere l’eccellenza nei propri prodotti, l’azienda ha ottenuto le certificazioni ISO9001 e ISO14001, a riconoscimento, e garanzia per il cliente, del costante impegno nel vendere unicamente componenti della migliore qualità. Nel Giugno  del 2001, è diventata un punto di riferimento per le schede grafiche ATI in tutto il mondo, progettando, producendo e distribuendo la gamma più completa. Oltre a questo, l’azienda progetta e produce anche schede madri e alimentatori con certificazione 80Plus.

L’azienda non accetta compromessi sulla qualità costruttiva del prodotto finale. Tutti i suoi prodotti sono sottoposti a un controllo rigoroso da parte degli ingegneri, al fine di garantire un alto livello qualitativo dei propri prodotti. Uno dei suoi punti di forza è la formazione di un team all’avanguardia pronto a elaborare nuove soluzioni tecniche adatte per ogni segmento di mercato.

Ulteriori informazioni le trovate sul sito Sapphire Technology LTD.

{jospagebreak_scroll title=Architettura AMD RV940 “Barts”&heading=Introduzione:}

Architettura AMD RV940 “Barts”:

Dopo oltre un anno dalla presentazione di Cypress, il colosso di Sunnyvale lancia ufficialmente due soluzioni basate sul nuovo processore grafico RV940, conosciuto anche con il nome in codice “Barts”. Come vedremo dal seguente diagramma, l’architettura alla base di questa nuova GPU presenta varie analogie con quella del suo predecessore, troviamo infatti:

  • Un’interfaccia di memoria sempre a 256bit in grado di sfruttare quattro controller a 64bit, con memorie GDDR5;
  • Un quantitativo di ROPs sempre pari a 32unità;
  • Delle Single Instruction Multiple Data (SIMD) sempre composte da 80 Stream Processor ciascuna e affiancate ognuna da 4 Texture Unit (TMU);

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AMD, da tempo ormai, sfrutta la “modularità” alla base delle sue architetture al fine di ottimizzare al meglio i costi di produzione e riuscire a coprire in modo rapido ed efficiente tutte le fasce di mercato.

Abbiamo, infatti, in relazione al quantitativo di SIMD attive, due differenti soluzioni basate su Barts. Nella seguente tabella vi elenchiamo le caratteristiche tecniche più importanti:

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Grazie alla minore complessità della nuova architettura, è stato possibile ridurre la dimensione del Die da 334mm2 a 255mm2, con tutti i vantaggi che ne derivano, quali minori consumi e sviluppo di calore, che rendono di fatto possibile l’impiego di dissipatori meno voluminosi e costosi.

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L’affinamento del processo produttivo ha inoltre permesso di incrementare le Performance/Watt della GPU. L’azienda si è sempre dimostrata particolarmente attenta sul fronte consumi. Questo permette all’utente finale di risparmiare sull’acquisto di un alimentatore, consente ai produttori di schede video di montare dissipatori e ventole meno rumorosi, oltre che ridurre il numero di prodotti da sostituire in garanzia poiché deteriorati, dopo breve tempo, dalle eccessive temperature di esercizio. Le frequenze di funzionamento sono state leggermente incrementate al fine di sopperire al minor numero di Stream Processor.

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Migliorie Introdotte “Performance e Qualità:


Maggiore efficienza nell’applicazione della Tessellation:


Grazie a questa particolare tecnica è possibile incrementare sensibilmente la qualità degli oggetti renderizzati in primo piano, generando, per mezzo di un’interpolazione, un numero più elevato di poligoni. Abbiamo constatato che, con la precedente Cypress, questo causava un rilevante calo prestazionale. Con le nuove GPU, AMD si è concentrata molto proprio sull’efficienza della tessellazione. Non è un caso che la nuova HD6870 risulti fino a due volte più prestante della HD5870.

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Sono state migliorate sia la gestione dei thread attivi e sia quella del buffering, e sono stati introdotti vari accorgimenti finalizzati a limitare il fenomeno dell’overshading che provocava la saturazione della GPU. L’unità di tessellazione precedente generava troppi triangoli, con il risultato che per ogni triangolo si otteneva la rasterizzazione di un singolo pixel. Per ovviare a questo “inconveniente”, e sfruttare al meglio tutta la ROP, AMD ha stabilito che è opportuno applicare la tessellazione su un minimo di 16 pixel per ciascun triangolo.

Per ottimizzare al meglio le risorse necessarie, seppur offrendo maggiore qualità dell’immagine, sono state introdotte tecniche di Tessellation di tipo adattivo, che tengono quindi conto della distanza dell’oggetto dal punto di osservazione, in modo da incrementarne l’applicazione soltanto sugli oggetti ravvicinati.

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Introduzione di una nuova tecnica di filtraggio AntiAliasing in Post-Processing:


Questa nuova tecnica di filtraggio, a differenza di quelle già esistenti, permette di applicare il filtro su tutta la scena, in maniera analoga alle tecniche di super sampling, ma senza però penalizzare eccessivamente le prestazioni finali.  Il filtraggio avviene in “post processing” ed è implementato mediante Direct Compute. Il funzionamento è molto semplice, dopo la renderizzazione di un frame questo viene nuovamente processato dagli shader addetti all’applicazione del filtraggio morfologico, che, individuando le zone a elevato contrasto, le smussano, eseguendo una miscelazione con i colori dei pixel adiacenti.

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Ricordiamo che questa tecnica è del tutto indipendente dagli altri tipi di filtraggio comunemente utilizzati, la compatibilità è garantita con ogni applicazione DX9/10/11 e sarà quindi possibile beneficiare di maggiore qualità dell’immagine anche in tutti quei titoli che non permettevano l’abilitazione del normale filtro AntiAliasing.


Miglioramento nell’applicazione del filtraggio Anisotropico:


L’Anisotropico è un metodo di filtraggio molto utilizzato per aumentare la qualità delle immagini aventi texture poste su superfici inclinate rispetto al punto di osservazione. Al pari dei filtri bilineari e trilineari, anch’esso riduce l’effetto di aliasing, riducendo lo sfuocamento in prossimità degli angoli di visuale più estremi.

L’applicazione di questa tecnica, con la potenza messa a disposizione dalle schede grafiche attuali, non penalizza particolarmente le prestazioni.

AMD, con Barts, ha apportato vari miglioramenti e ottimizzazioni rispetto a RV870, il tutto senza impattare sulle prestazioni.

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{jospagebreak_scroll title=Principali Novità “Eyefinity – HD3D – UVD3”:}

Principali Novità “Eyefinity – HD3D – UVD3”:


Evoluzione della tecnologia Eyefinity:


Grazie all’adozione del nuovo standard DisplayPort 1.2, la tecnologia Eyefinity risulta ora decisamente più flessibile. Ogni porta, grazie alla tecnologia Multi Stream Transport (MST) e all’incremento della banda passante, è ora in grado di gestire contemporaneamente fino a tre schermi per una risoluzione massima fino a 16k x 16k, contro gli 8k x 8k della precedente generazione. Sarà possibile, ad esempio, utilizzare fino a cinque schermi da 2560*1600 affiancati orizzontalmente. Sono pienamente supportati anche gli schermi 3D con frequenza di aggiornamento di 120Hz.

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Per poter sfruttare al meglio queste novità è però necessario dotarsi di schermi conformi al nuovo standard, oppure di un MST HUB, che permette di suddividere i canali della connessione DP in singoli segnali VGA, DVI, HDMI o Display Port. Tali dispositivi saranno disponibili sul mercato a breve.

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AMD e Stereoscopia: ecco l’HD3D:


AMD, a differenza di NVIDIA e del suo 3D Vision, ha deciso di intraprendere una via del tutto diversa, appoggiandosi a vari patners capaci di fornire soluzioni 3D basandosi sulle varie tecnologie disponibili. Le nuove schede sono quindi pienamente compatibili con tutte le tecnologie 3D attualmente disponibili, in questo modo il consumatore è libero di scegliere l’offerta che più lo soddisfa, in relazione alle sue reali esigenze.

Per gestire al meglio i dispositivi 3D, le nuove schede HD6800, sono state dotate di connessioni con standard HDMI 1.4a, supportato dalle recenti TV 3D.

I dispositivi che adottano questo standard sono in grado di “spacchettare” il segnale video in ingresso (inviato con tecnologia “frame packing”) nei due frame che lo compongono, e dedicarne uno all’occhio sinistro e uno all’occhio destro.

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La gestione dei flussi 3D richiede una particolare architettura del Frame Buffer implementata in questa serie a livello di API e denominata Quad Buffer. Questa tecnologia ha il compito di impacchettare e veicolare le coppie di frame verso le uscite video, sia che si tratti di un gioco basato 3D basato sulle DirectX 11, sia che si tratti del nostro film 3D preferito.

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Unified Video Decoder 3:


AMD, con le nuove HD6800, ha introdotto la terza generazione del suo motore UVD. Questo consente la decodifica hardware in tempo reale dei più diffusi formati video, come l’MPEG-2, utilizzato nei DVD e DVB-T, l’MPEG-4 Part2, usato dai codec DivX/xVid, e il Multi-View Codec (MVC), utilizzato per la codifica dei Blu-Ray 3D.

Grazie all’UVD il processore centrale del sistema, si troverà sgravato di una notevole mole di calcoli, che saranno, infatti, completamente a carico della GPU.

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{jospagebreak_scroll title=Sapphire Radeon HD6870 FleX: Confezione e Bundle:}

Sapphire Radeon HD6870 FleX: Confezione e Bundle

La Sapphire Radeon HD6870 FleX Edition è, come anticipato, un prodotto indirizzato alla fascia media del mercato. Il processore grafico impiegato, conosciuto con il nome in codice “Barts XT”, è prodotto nella fonderia taiwanese TSMC con processo litografico a 40nm.

Integra al suo interno un totale di ben 1,7 miliardi di transistor, in una superficie complessiva del die di soli 255 millimetri quadrati. Sono numeri impressionanti, AMD è riuscita nell’intento di racchiudere in un Die relativamente piccolo una potenza di calcolo veramente molto elevata.

La scheda grafica è giunta nella nostra redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore, molto robusta e curata. Su di essa spiccano tutte le caratteristiche principali del prodotto contenuto, quali ad esempio il supporto avanzato alla tecnologia AMD Eyefinity.

Al fine di ottenere la massima flessibilità con la minima spesa, la tecnologia Sapphire Flex consente il collegamento simultaneo di 3 monitor senza l’obbligo di possedere costosi monitor DisplayPort o adattatori attivi. La scheda è dotata, infatti, di un convertitore DP-DVI Single Link direttamente posto sul PCB, che rende di fatto inutile l’utilizzo di adattatori di terze parti. E’ possibile, inoltre, collegare un massimo di cinque monitor con risoluzione massima di 1920×1200, tre collegati in DVI Single Link e due con connessione Display Port.

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Nel lato inferiore della confezione sono riportate alcune specifiche tecniche del prodotto e i requisiti di sistema più importanti per poter sfruttare la scheda grafica nel migliore dei modi.

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All’interno troviamo un’ulteriore contenitore di cartone rigido contenente la scheda grafica, ben protetta da eventuali urti, e tutto il materiale fornito a corredo.

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La dotazione, particolarmente completa, comprende:

  • 1x Manuale d’uso e installazione;
  • 1x Bridge Crossfire;
  • 1x CD-ROM Driver;
  • 1x Adattatore DVI to VGA;
  • 1x Adattatore HDMI to DVI;
  • 1x Adattatore Mini-DiplayPort to HDMI;
  • 1x Cavo HDMI High-Speed 1.8mt;
  • 2x Connettori Molex-PCIe 6pin.

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{jospagebreak_scroll title=Sapphire Radeon HD6870 FleX: La Scheda:}

Sapphire Radeon HD6870 FleX: La Scheda:

Una volta rimossa dalla confezione è possibile ammirare la scheda grafica in tutto il suo splendore. La FleX Edition, al pari delle normali soluzioni reference, misura 24,8cm di lunghezza.

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Come già sottolineato, questo prodotto si basa sul processore grafico “Barts XT”. Troviamo quindi tutte le 14 unità SIMD attive e di conseguenza, ben 1120 Stream Processor. L’interfaccia verso la memoria è a 256bit con pieno supporto alle GDDR5.

Le frequenze di funzionamento sono le medesime previste da AMD per le soluzioni reference. Il processore grafico opera, infatti, a ben 900MHz e i moduli di memoria a 1050MHz “4200MHz effettivi”.

Il software GPU-Z 0.5.3 rileva correttamente tutte queste specifiche:

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Una volta rimosso il dissipatore originale è possibile ammirare la scheda in tutta la sua interezza.

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Al centro spicca il processore grafico RV940, circondato dai moduli di memoria, di tipo GDDR5, prodotti da Elpida e riportanti la serigrafia W1032BABG-50-F. Come s’intuisce dalla stessa, questi moduli sono certificati per operare a una frequenza di 1.250MHz (5.0GHz efffettivi). Tuttavia, Sapphire, sulla FleX Edition, ha scelto di rispettare le specifiche originali, fissando la frequenza operativa ai canonici 1.050MHz (4.2GHz effettivi). Questo valore consente di raggiungere una banda pari a 134,4GB/s. La scheda dispone di un quantitativo di memoria totale pari a 1.024MB.

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La circuiteria di alimentazione adotta il classico design a 4 fasi previsto da AMD. Per soddisfare al meglio la richiesta energetica, visto il TDP di 151W, la scheda necessita di due connettori di alimentazione supplementare di tipo PCIe 6pin, in grado di fornire, ciascuno, 75W.

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Il regolatore di tensione impiegato, posto nel retro della scheda, è l’NCP5395T, prodotto da ON Semiconductor, con supporto alla regolazione della tensione tramite software. Sarà quindi possibile modificarla direttamente dal sistema operativo, senza bisogno di ricorrere quindi, se non per particolari esigenze, a una modifica fisica sulla scheda, che tra le altre cose, invaliderebbe la garanzia.

Per informazioni più dettagliate v’invitiamo a visitare il seguente sito web Sapphire.

La FleX Edition prevede una tensione di alimentazione predefinita pari a 1.188v, incrementabile via software fino a un massimo di 1.240v. Ricordiamo che Sapphire fornisce il software proprietario TriXX Tweak Utility, tramite il quale sarà possibile, tra le altre cose, agire proprio sulla tensione di alimentazione del processore, oltre che sulle frequenze operative.

Il software è liberamente scaricabile a questo indirizzo.

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Il dissipatore della FleX Edition è sensibilmente diverso da quello delle classiche reference board di AMD. Troviamo, infatti, un radiatore con 3 heatpipes in rame da 8mm aventi il compito di trasferire in maniera efficiente il calore sviluppato dal processore grafico verso l’ampia superficie dissipante, rappresentata da ben 34 finissime alette di alluminio. A raffreddare il tutto una generosa, e soprattutto silenziosa, ventola centrale da 80mm di diametro.

Possiamo notare che la base di contatto in rame appoggia soltanto sul processore grafico, non coinvolgendo né le memorie né la circuiteria di alimentazione, raffreddate passivamente dal flusso d’aria generato dalla ventola.

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Nella parte superiore della scheda grafica, notiamo la presenza di un solo connettore CrossFireX, saranno quindi possibili soltanto configurazioni Multi-GPU con due schede grafiche in parallelo.

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Posteriormente troviamo ben cinque uscite video, tra cui due connessioni Mini-DisplayPort, una HDMI, una DVI Dual Link e una DVI Single Link.

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Passiamo ora ad analizzare l’altro prodotto fornitoci da Sapphire: la Radeon HD6870 Vapor-X.

{jospagebreak_scroll title=Sapphire Radeon HD6870 Vapor-X: Confezione e Bundle:}

Sapphire Radeon HD6870 Vapor-X: Confezione e Bundle

Anche la Radeon HD6870 Vapor-X è giunta nella nostra redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. Come di consueto su di essa spiccano tutte le caratteristiche principali del prodotto e i principali requisiti di sistema.

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All’interno troviamo un’ulteriore contenitore di cartone rigido contenente la scheda grafica, ben protetta da eventuali urti, e tutto il materiale fornito a corredo.

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La dotazione, molto completa, comprende:

  • 1x Manuale d’uso e installazione;
  • 1x Bridge Crossfire;
  • 1x CD-ROM Driver;
  • 1x Adattatore DVI to VGA;
  • 1x Adattatore Mini-DiplayPort to HDMI;
  • 1x Cavo HDMI High-Speed 1.8mt;
  • 2x Connettori Molex-PCIe 6pin.

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{jospagebreak_scroll title=Sapphire Radeon HD6870 Vapor-X: La Scheda}

Sapphire Radeon HD6870 Vapor-X: La Scheda

Una volta rimossa la scheda dalla confezione è possibile ammirarla in tutto il suo splendore. Al pari della FleX Edition, anche questa Vapor-X misura 24,8cm di lunghezza.

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La GPU alla base di questo prodotto è sempre “Barts XT”, con tutte le unità SIMD attive e di conseguenza 1120 Stream Processor. L’interfaccia verso la memoria è a 256bit con pieno supporto alle GDDR5.

Le frequenze di funzionamento sono le medesime previste da AMD per le soluzioni reference. Il processore grafico opera, infatti, a 900MHz e i moduli di memoria a 1050MHz “4200MHz effettivi”.

Il software GPU-Z 0.5.3 rileva correttamente tutte queste specifiche:

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Una volta rimosso il dissipatore originale è possibile ammirare la scheda in tutta la sua interezza.

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Al centro spicca il processore grafico RV940, circondato dai moduli di memoria, di tipo GDDR5, prodotti da Elpida e riportanti la serigrafia W1032BABG-50-F. Come s’intuisce dalla stessa, questi moduli sono certificati per operare a una frequenza di 1.250MHz (5.0GHz efffettivi). Tuttavia, il produttore, anche per questo modello ha scelto di rispettare le specifiche originali, fissando la frequenza operativa ai canonici 1.050MHz (4.2GHz effettivi). La scheda dispone di un quantitativo totale di memoria pari a 1.024MB.

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La circuiteria di alimentazione adotta il classico design a 4 fasi previsto da AMD. Per soddisfare al meglio la richiesta energetica, visto il TDP di 151W, la scheda necessita di due connettori di alimentazione supplementare di tipo PCIe 6pin, in grado di fornire, ciascuno, 75W.

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Il regolatore di tensione impiegato, posto nel retro della scheda, è il CHL8228G, prodotto da CHiL Semiconductor Corporation, con supporto alla regolazione della tensione tramite software. Sarà quindi possibile modificarla direttamente dal sistema operativo, senza bisogno di ricorrere quindi, se non per particolari esigenze, a una modifica fisica sulla scheda, che tra le altre cose, invaliderebbe la garanzia.

Per informazioni più dettagliate v’invitiamo a visitare il seguente sito web Sapphire.

La Vapor-X prevede una tensione di alimentazione predefinita pari a 1.188v, incrementabile via software fino a un massimo di 1.240v. Ricordiamo che Sapphire fornisce il software proprietario TriXX Tweak Utility, tramite il quale sarà possibile, tra le altre cose, agire proprio sulla tensione di alimentazione del processore, oltre che sulle frequenze operative.

Il software è liberamente scaricabile a questo indirizzo.

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Il dissipatore della Vapor-X adotta l’ormai consolidata tecnologia a camere di vapore (Vapor Chamber) per garantire la massima efficienza nello scambio termico. Anche in questo caso l’ampia superficie dissipante, composta di 29 finissime alette di alluminio, è collegata alla base di contatto mediante 3 heatpipes in rame da 8mm. A raffreddare il tutto, anche questa volta, una silenziosa ventola centrale da 80mm di diametro.

Possiamo notare che la base di contatto in rame appoggia sia sul processore grafico e sia sui moduli di memoria circostanti. La circuiteria di alimentazione, invece, prevede l’impiego di un piccolo dissipatore di alluminio dedicato, raffreddato direttamente dal flusso d’aria generato dalla ventola.

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Nella parte superiore della scheda grafica, notiamo la presenza di un solo connettore CrossFireX, saranno quindi possibili soltanto configurazioni Multi-GPU con un massimo di due schede grafiche in parallelo.

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Posteriormente troviamo ben cinque uscite video, tra cui due connessioni Mini-DisplayPort, una HDMI, una DVI Dual Link e una DVI Single Link.

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{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}

Sistema di Prova e Metodologia di Test:

Per il sistema di prova di queste schede grafiche ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel X58, prodotta da EVGA, in particolare è stato scelto il modello Classified3 E770, dotata di supporto alla tecnologia Multi-GPU AMD CrossFire.

Come processore è stato scelto un modello Intel appartenente alla famiglia Gulftown, precisamente il Core i7 980X Extreme Edition. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.600MHz, impostando il moltiplicatore a 23X e aumentando la frequenza del BCLK sino a 200MHz.

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da G.Skill da 6GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2.000MHz 6-9-6-24-1T a 1.65v.

Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato all’interno di un case Silverstone TJ07 dotato di una buona areazione interna.

Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.

Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:


Benchmark Sintetici – DX9/DX10:

  • 3DMark05 – DX9.0c;
  • 3DMark06 – DX9.0c;
  • 3DMark Vantage – DX10;

Benchmark Sintetici – DX11:

  • 3DMark 11;
  • Unigine Heaven Benchmark v2.1;
  • Stone Giant Benchmark.

Giochi – DX10:

  • Crysis Warhead;
  • FarCry 2;
  • Batman Arkham Asylum;
  • Mafia 2;
  • Resident Evil 5;
  • Street Fighter IV.

Giochi – DX11:

  • Colin McRae DiRT 2;
  • Alien vs Predator;
  • F1 2010;
  • S.T.A.L.K.E.R. Call of Pripyat;
  • Lost Planet 2;
  • Tom Clancy’s H.A.W.X. 2;
  • Metro 2033.

Nei grafici le performance fatte registrare da:

  • Sapphire Radeon HD6870 FleX Edition (900/4200);
  • Sapphire Radeon HD6870 Vapor-X (900/4200);
  • 2x AMD Radeon HD6870 CrossFireX (900/4200);
  • AMD Radeon HD6970 (880/5500);
  • AMD Radeon HD6990 (830/5000) & HD6990 OC (880/5000).

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX9/10:}

Benchmark Sintetici – DX9/10:


3DMark05:


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Il 3DMark05 è un programma di stress test per schede video. Basato sulle API DirectX 9.0c. Questo test richiede la presenza di una scheda compatibile con le specifiche Pixel Shader 2.0 o superiori.

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1024*768, con vari livelli di filtraggio AntiAliasing.


3DMark06:


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Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati). La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range). L’applicativo restituisce in output 3 sotto-punteggi: uno per lo SM2.0, uno per la CPU e l’ultimo per lo SM3.0.

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024, con vari livelli di filtraggio AntiAliasing.


3DMark Vantage:


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Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di quattro distinti test, due incentrati sulla GPU e due sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti, con e senza la tecnologia NVIDIA PhysX, sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici – DX11:}

Benchmark Sintetici – DX11:


3DMark11:


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Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d’illuminazione e ombre marcato.

Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l’illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance e Extreme.Il benchmark non sfrutta la tecnologia PhysX di Nvidia.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle tre modalità disponibili: Performance, High e Extreme.


Unigine Heaven Benchmark v2.1:


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Unigine ha presentato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v2.1 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia.

I test sono stati condotti coni seguenti settaggi:

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Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di FPS Medi e di Score finale.


Stone Giant Benchmark:


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Un nuovo test DirectX 11 si presenta al mondo. Stone Giant, realizzato da BitSquid con la collaborazione di FatShark, mira a mostrarci le novità della grafica basata sulle nuove librerie. I punti salienti di questo nuovo benchmark sono la profondità e gli effetti di campo Compute Shader 5, la Tessellation e il supporto Nvidia 3D Vision Surround. Grazie a scene con tessellation avanzata e livelli di geometria elevati, Stone Giant permette ai consumatori DX11 di provare le loro nuove schede grafiche. Crediamo che la grande fedeltà dell’immagine vista in Stone Giant, resa possibile con le funzionalità delle DX11, siano qualcosa che dobbiamo aspettarci dai giochi futuri, ha affermato Tobias Persson, fondatore e Senior Graphics Architect di BitSquid……

I test sono stati condotti con i seguenti settaggi:

Immagine4_-_Stone_Giant

{jospagebreak_scroll title=Giochi – DX10:}

Giochi – DX10:


Crysis Warhead:


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La storia di Crysis Warhead inizia dopo la missione “Assault” che troviamo nel capitolo precedente. Psycho prosegue insieme a un convoglio dei marines all’avanzata nell’entroterra,ma subiscono un’imboscata dal colonnello Lee (capo dei coreani e boss dell’ultimo livello) e Psycho è costretto a fuggire. Appena raggiunge un luogo sicuro vede un elicottero coreano con un container agganciato contenente un esoscheletro volante alieno che probabilmente era lo stesso che aveva preso e poi brutalmente ucciso Jester(secondo e ultimo membro della squadra Raptor a morire)e lui rivive il momento in un flashback. Riceve dal comandante del JSOC Emerson l’ordine di catturare il container a tutti i costi, il che sarà l’obiettivo ricorrente di tutto il gioco. Lungo il suo cammino Psycho incontrerà Sean O’Neil un pilota americano che aveva in precedenza fallito i test per entrare nella squadra di Psycho e diventato grande amico di quest’ultimo, una portaerei americana congelata e abbandonata in un deserto di ghiaccio pullulante di alieni e membri delle forze speciali coreane equipaggiate con nanotute simili alle nostre, imponenti esoscheletri alieni quadrupedi con raggi congelanti….

I test sono stati condotti utilizzando l’ultima versione del FrameBuffer Benchmark Tool e con i seguenti settaggi:

Immagine5_-_WARHEAD


FarCry2:


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FarCry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…

I test sono stati condotti utilizzando il benchmark integrato con i seguenti settaggi:

Immagine6_-_Farcry2


Batman Arkham Asylum:


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Cala la sera, e con essa un buio pesto che copre il brulicare notturno di chi ha scelto quella vita. La vita è quella di chi preferisce le tenebre alla luce, quella di chi pensa inconsciamente di poter coprire tutto lasciandolo semplicemente avvolto dall’oscurità. E’ notte. La follia regna sovrana, in un turbinio di voci sconnesse che aleggia sopra una città che si è arresa, e lo ha fatto per paura, quella paura di chi si sente impotente dinanzi a tanto odio.

Un atavico sconforto che inibisce tutti, che rende vano anche il solo pensiero di un’esistenza non più vissuta in ginocchio. E chi prova ad alzarsi, fosse anche suo malgrado, deve fare i conti con questa incrollabile impotenza. Lui non l’ha scelto, ma è stato scelto. La sua è una chiamata, per di più violenta. Inutile sfuggirle, inutile ignorarla, perché lei ti soffoca e ti impedisce di andare avanti. Vano è ogni tentativo di resisterle, perché la Giustizia, quella con la G maiuscola, non tollera indecisioni e sceglie solo i migliori.

Un uomo insomma, così come ce ne sono tanti. Quello, però, che in mezzo a tanti fa la differenza e per meriti che talvolta non sono nemmeno i suoi. Il codice agisce in lui, e lui non deve far altro che assecondarlo. Questo è ciò che fa un Cavaliere. E poiché questo mondo non è quello della luce bensì delle tenebre, lui non può che essere il Cavaliere Oscuro…….Batman……

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine7_-_Batman_AA


Mafia 2:


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Mafia II è sviluppato dai programmatori di 2K Czech e ci mette nei panni di Vito Scaletta, giovane italo-americano, reduce della seconda guerra mondiale, facendoci ripercorrere la sua scalata verso i vertici mafiosi dal 1945 al 1951…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine8_-_Mafia2


Resident Evil 5:


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La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Racoon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S., ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà a indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri….. Il gioco supporta le DirectX 10.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine9_-_Resident_5


Street Fighter IV:


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Il quarto capitolo firmato CAPCOM della saga più famosa della storia dei videogiochi ci permette di rivivere emozioni che credevamo di aver dimenticato per sempre. Con un motore grafico completamente riscritto, che ci lascerà a bocca aperta, ci ritroveremo a combattere con i nostri personaggi preferiti, a colpi di Ultra Combo, in ambientazioni straordinarie…il gioco sfrutta le DirectX 10.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine10_-_SF4


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Giochi – DX11:


Colin McRae DiRT 2:


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Il rally diventa uno sport estremo e ancora più adrenalinico con Colin McRae DiRT 2: nuove corse con appassionanti testa a testa, tracciati dal realismo impressionante ed eventi speciali in stadi e circuiti spettacolari. Da Londra alla Malesia, dal Marocco a Los Angeles, conquista il mondo delle corse fuoristrada!…Il gioco supporta le DirectX11.

I test sono stati condotti con i seguenti settaggi:

Immagine11_-_DIRT2


Alien vs Predator:


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La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator……

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

Immagine12_-_Alien


F1 2010:


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I ragazzi di Codemaster sono stati promossi a sviluppatori di F1 2010, titolo con licenza ufficiale FIA che manca una nuova uscita dal 2006. Dato il via ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer. Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni ) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine13_-_F1_2010


S.T.A.L.K.E.R. Call of Pripyat:


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Sterminati due sfortunati mercanti incontrati poco dopo l’arrivo sul campo il nostro equipaggiamento compie un balzo di qualità istantaneo. E’ stato un incidente. Non ci crederà nessuno. Ma non è detto che qualcuno debba saperlo e chi vive nella Zona sa benissimo a cosa può andare incontro. Il primo luogo sicuro sulla nostra strada è la Skadovsk, una nave in secca dove trova riparo una comunità che può fornirci la maggior parte dei servizi fondamentali e, forse, qualche informazione……

Il Benchmark è composto di quattro test distinti. Abbiamo semplicemente calcolato la media dei risultati per determinare i frame medi. Questi i settaggi usati:

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Lost Planet 2:


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Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition. Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Tom Clancy’s H.A.W.X. 2:


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Tom Clancy’s H.A.W.X. 2 si presenta come un simulatore di volo anche se non siamo esattamente di fronte a quello che può essere definito un simulatore, la componente spiccatamente arcade ha decisamente il sopravvento su quella prettamente realistica. Qualsiasi manovra vi venga in mente di fare con il vostro volatile d’acciaio, potrete farla, anche viaggiare per mezz’ora a testa in giù se necessario. Durante le nostre missioni, saremo normalmente chiamati a portare il nostro bestione ferroso in volo per poi ingaggiare in battaglia i nemici. In questo frangente avremo a disposizione mitragliatrice e i cari vecchi missili a ricerca, compagni di mille avventure. Per la difesa, invece, potremo avvalerci di una quantità ridotta di flare, capaci di fuorviare il sistema di ricerca dei missili nemici e, quindi, di farci evadere dalle situazioni più complicate. Volare, il sogno dell’uomo sin dall’alba dei tempi….si materializza in Tom Clancy’s H.A.W.X. 2…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine16_-_HAWX2


Metro 2033:


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Mosca, anno 2033. In seguito ad una catastrofe nucleare, i sopravvissuti sono costretti a vivere nelle metropolitane della capitale russa, organizzati in stazioni simili a città stato. In quest’ultime si respira un’atmosfera opprimente e angosciante. Il buio cela molte insidie, tra le quali la frequente possibilità di imbattersi in mostruose creature che popolano le stazioni. La minaccia principale è rappresentata dai Tetri, definiti come i nuovi homines, “vincitori della battaglia per la sopravvivenza”, e destinati ad ereditare la Terra. Il personaggio interpretato dal giocatore è Artyom, cresciuto in una stazione della metropolitana situata sotto i quartieri più a nord di Mosca. All’arrivo di un misterioso amico del proprio patrigno, di nome Hunter, si viene incaricati segretamente di portare un messaggio di vitale importanza ad una grande stazione, chiamata Polis, spiegando la minaccia dei Tetri.

Inizia così il viaggio del proprio personaggio, pieno di insidie, durante il quale incrontreremo le più mostruose creature derivate dalle radiazioni, banditi, criminali e rangers…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine17_-_Metro2033

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Considerazioni sulle prove:

Come possiamo osservare dalle prove svolte, entrambe le schede sono in grado di offrire le medesime prestazioni, più che dignitose nella maggior parte degli scenari di utilizzo. Questi prodotti, infatti, differiscono tra loro quasi esclusivamente per quanto concerne il sistema di dissipazione, mentre sono del tutto identiche in quanto a frequenze operative.

I driver usati, i Catalyst 11.5a Hotfix, hanno mostrato un ottimo livello di maturità, permettendoci di condurre tutte le prove, con buone prestazioni e senza imbatterci in particolari problemi a loro imputabili, nemmeno in configurazione Multi-GPU CrossFireX. Proprio riguardo a questa tecnologia non possiamo non sottolineare l’ottimo lavoro di ottimizzazione svolto dall’azienda americana.

Affiancando due Radeon HD6870, infatti, possiamo notare un deciso aumento delle prestazioni globali, a volte addirittura in grado di raggiungere un raddoppio rispetto alla situazione a singola GPU. Appare innegabile, che a risoluzione FullHD classica, la soluzione CrossFireX di due Radeon HD6870 sia una scelta veramente molto allettante e caratterizzata da un’elevato rapporto prezzo/prestazioni.

Infine, precisiamo che durante i test, anche in configurazione CrossFireX, non è stato necessario mettere mano alle ventole, la gestione automatica è risultata sempre più che adeguata, permettendo di mantenere temperature e rumorosità accettabili anche dopo varie ore di utilizzo.

{jospagebreak_scroll title=Temperature e Consumi:}

Temperature e Consumi:


Temperature:


I sistemi di dissipazione impiegati da Sapphire su queste due schede grafiche si sono dimostrati pienamente all’altezza della situazione, permettendo il mantenimento di basse temperature di esercizio unite a un elevato confort acustico. Le ventole, infatti, sono davvero molto silenziose, anche se mantenute con gestione automatica.

Di seguito le temperature medie in Idle e in Full-Load (Gaming e Stress) registrate durante le prove:

Ricordiamo che tutto l’hardware è installato in un case Silverstone TJ07 dotato di buona areazione interna, e che la temperatura ambiente durante la misurazione era di circa 23°c.


Consumi:


Come abbiamo già avuto occasione di sottolineare in passato, le soluzioni basate su processore grafico “Barts” si dimostrano sempre particolarmente attente ai consumi.

Di seguito vi mostriamo i consumi del sistema di prova completo (sia con singola scheda e sia in CrossFireX), misurati direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle;
  • Full-Load Gaming “10 Loop di Crysis Warhead”;
  • Full-Load Stress “15min Furmark in modalità Extreme Burning”.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}

Conclusioni:

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Prestazioni/Overclock:quattro
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Rumorosità/Consumi:quattro_mezzo
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

In passato abbiamo già avuto l’occasione di analizzare prodotti basati sul processore grafico di fascia media Barts, non possiamo quindi che confermarne le qualità. Tralasciando le pure prestazioni, che si dimostrano comunque più che dignitose grazie all’ottimo lavoro di ottimizzazione svolto da AMD, non si possono trascurare le interessanti tecnologie implementate, quali la stereoscopia 3D, l’introduzione della terza generazione del motore UVD e l’introduzione di tutte le più recenti interfacce di collegamento (Display Port, HDMI).

Sapphire è indubbiamente uno dei principali partner AMD nella produzione di schede grafiche basate su GPU Radeon. Per meglio collocarsi sul mercato l’azienda propone diverse varianti dei propri prodotti, consentendo così all’utente finale di scegliere l’offerta che più lo soddisfi in relazione alle proprie esigenze.

La serie Vapor-X da sempre rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda, distinguendosi grazie all’impiego di sistemi di dissipazione alternativi (ricordiamo che Sapphire è stata la prima azienda a introdurre il Vapor Chamber sulle schede grafiche) e più efficienti, di quelli proposti da AMD, oltre che componenti di maggiore qualità per la gioia degli overclocker. Con la serie FleX Edition, invece, l’azienda mira a garantire la massima flessibilità possibile (da qui il nome “FleX”) per tutti coloro che intendono sfruttare la tecnologia AMD Eyefinity senza l’ausilio di costosi adattatori di terze parti. Con questo prodotto, infatti, viene fornito tutto il necessario per il collegamento simultaneo di tre monitor con connessione DVI.

Sia la Radeon HD6870 FleX Edition che la Radeon HD6870 Vapor-X sono disponibili sul mercato a un prezzo medio di circa 170€ IVA compresa, in entrambi i casi più che giustificati.


Sapphire Radeon HD6870 FleX Edition:


Pro:

  • Presenza di tutte le migliorie introdotte con le GPU Barts;
  • Maggiore flessibilità della tecnologia Eyefinity;
  • Convertitore DP-DVI Single Link on-board;
  • Bundle veramente molto ricco;
  • Buone prestazioni complessive;
  • Ottimi consumi e temperature;
  • Ottimo rapporto qualità/prezzo;
  • Ottimo dissipatore impiegato.

Contro:

  • Niente da segnalare.

Sapphire Radeon HD6870 Vapor-X:


Pro:

  • Presenza di tutte le migliorie introdotte con le GPU Barts;
  • Bundle molto ricco;
  • Buone prestazioni complessive;
  • Ottimi consumi e temperature;
  • Ottimo rapporto qualità/prezzo;
  • Ottimo dissipatore impiegato.

Contro:

  • Niente da segnalare.

Si ringrazia Sapphire per il sample fornitoci.

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