Shuttle XPC SH97R6 Barebone: compatto e performante!

Shuttle_XPC_SH97R6Il segmento di mercato legato alla produzione ed alla distribuzione di mini PC ha subito negli ultimi anni un incremento notevole, merito del maggiore bisogno di disporre di apparecchi dalle dimensioni contenute, ma che abbiano potenzialità tali da permettere la fruibilità di titoli multimediali e che offrano la possibilità di navigazione in internet e consultazione della posta elettronica. Aziende come Shuttle sono state tra le prime a credere in questo tipo di soluzioni “all-in-one”, con tutto o quasi integrato, dalle forme ridotte ma perfettamente in grado di sostituire il normale PC, solitamente nascosto sotto la scrivania, il normale PC da ufficio, e perché no, anche ritagliarsi uno spazio nel salotto di casa. Nel corso di questa recensione ci occuperemo di una delle ultime novità dell’azienda, appartenenti alla prestigiosa famiglia XPC. Nello specifico andremo ad osservare il nuovo SH97R6, un Barebone compatto ed elegante dotato di PCH Intel H97 Express, perfettamente compatibile, quindi, con i recenti microprocessori di quarta generazione, basati su architettura Haswell e Haswell Refresh. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!

Shuttle XPC SH97R6 Barebone: compatto e performante! – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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Shuttle Inc., fondata nel 1983 a Taiwan, è un’azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di Mini-Pc innovativi. Questa realtà aziendale quotata in borsa è presente a livello mondiale con filiali in Germania, Stati Uniti e Giappone. Dal 2001 i compatti e gradevoli Mini-PC, adatti per quasi tutti i settori di impiego sono il core business della sede centrale che opera da Taipei.

Come confermano i clienti e la stampa specializzata, Shuttle si contraddistingue per la gestione efficiente e la lunga esperienza di produttore di schede madri di qualità. I Barebone e i sistemi completi Mini-PC Shuttle sono da anni la prima scelta per molti integratori di sistema, VAR, OEM e ODM. Con le sue accattivanti soluzioni Mini-Pc Shuttle si rivolge inoltre agli utenti finali che cercano un’elettronica di intrattenimento facile da utilizzare per applicazioni domestiche digitali.

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Maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale Shuttle.

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Shuttle XPC SH97R6 Barebone – Confezione e Bundle:


Il nuovo Barebone XPC SH97R6 viene commercializzato all’interno di una robusta confezione di cartone di colore bianco. Le dimensioni, come vedremo dalle immagini che seguiranno, sono abbastanza generose, al fine di garantire l’integrità del prodotto durante tutta la fase di trasporto, che come sappiamo può essere molto “movimentata” a volte. Nella parte frontale è raffigurato in forma stilizzata il prodotto insieme al logo della prestigiosa famiglia XPC.

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Capovolgendo la confezione troviamo, oltre all’immancabile marchio aziendale, anche un breve elenco di quelli che sono i principali punti salienti del prodotto, tradotti in varie lingue, tra cui purtroppo non vi è l’italiano.

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Shuttle non ha trascurato alcun dettaglio curando con attenzione tutti i particolari. Il design della confezione risulta semplice ma nello stesso tempo curato. Su uno dei due lati vi è incollato un adesivo con la lista delle caratteristiche principali, che vedremo insieme più avanti. Fin da subito è chiara l’intenzione di mettere in risalto i punti di forza del prodotto.

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Nella parte superiore, al fine di rendere il trasporto semplice e confortevole, è prevista una pratica maniglia in plastica.

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Aprendo la confezione notiamo fin da subito che il mini-PC risulta ben protetto da eventuali urti da due spalle in polietilene espanso posizionate ai lati del prodotto. Una pellicola in stoffa avvolge interamente il Mini-Pc per proteggerlo da eventuali graffi.

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Il bundle fornito con l’XPC SH97R6 è racchiuso in maniera ordinata in una piccola scatola di cartone. Troviamo un’indispensabile cavo di alimentazione, un CD di installazione contenente manuale e drivers, delle viti per il fissaggio del lettore ottico e dell’eventuale HDD, un cavetto Serial ATA di buona qualità, un tubetto di pasta termica, una guida rapida in varie lingue ed infine un coperchietto di protezione per il socket LGA-1150.

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Riassumendo il bundle del nuovo Shuttle XPC SH97R6 comprende:

  • 1x Cavo di alimentazione;
  • 1x CD di installazione con manuale e drivers;
  • 1x Set di viti per il fissaggio del lettore ottico e HDD;
  • 2x Cavetto Serial ATA;
  • 1x Tubetto di pasta termica;
  • 1x Coperchio di protezione socket LGA-1150;
  • 1x Guida Rapida del prodotto in varie lingue.

A nostro avviso il bundle in dotazione è molto completo e costituisce un valore aggiunto al prodotto. Il manuale è disponibile anche in formato digitale, liberamente scaricabile dal sito del produttore a questo indirizzo.

Il design della confezione pur essendo molto semplice risulta funzionale e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto.

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Specifiche tecniche e features – Parte Prima:


SH97R6

Il nuovo Shuttle XPC SH97R6 Barebone vanta un design veramente molto elegante e sobrio. Il telaio, in alluminio spazzolato di colore nero, ha un volume di appena 14 litri, vale a dire un terzo di quello di un tradizionale case Midi-Tower.

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Tuttavia, nonostante le sue piccole dimensioni, è ricco di funzionalità molto interessanti, a cominciare dal pieno supporto per i recenti microprocessori Intel di quarta generazione, basati su architettura Haswell e dalla possibilità di installazione di schede grafiche discrete a doppio slot.

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Ovviamente tutti coloro che intendono realizzare un sistema contraddistinto da consumi energetici il più contenuti possibile potranno valutare di sfruttare la sola grafica integrata all’interno della CPU, capace di garantire prestazioni comunque più che dignitose.

Questo nuovo prodotto, inoltre, consente l’installazione di unità SSD mSATA di ultima generazione, di una coppia di HDD meccanici con capacità fino a ben 4TB in modalità RAID e di un massimo di ben 32GB di memoria RAM DDR3-1600, oltre che un di un’unità ottica DVD/Blu-Ray.

Appare innegabile che le possibilità offerte da questo “piccolo” Barebone sono veramente notevoli. Riassumiamo le principali specifiche tecniche dello Shuttle XPC SH97R6

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Le caratteristiche tecniche dichiarate da Shuttle rispecchiano a pieno la volontà del produttore di realizzare un Barebone di ottima qualità e dalle ridotte dimensioni. Le novità stilistiche e funzionali lo rendono il prodotto molto interessante e nel complesso unico nel suo genere. Di seguito vi proponiamo una breve descrizione di quelle che sono le sue principali funzionalità, così come dichiarate dal produttore.


Audio a 8 canali


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Il suono ad alta definizione con uscita digitale SPDIF vi consentirà di guardare i film a casa vostra come al cinema, garantendovi la massima qualità audio anche durante le teleconferenze VOIP su Skype. È sufficiente utilizzare i comodi collegamenti presenti sull’apparecchio.


Supporto a schede grafiche Dual-Slot


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Gli ingegneri di Shuttle sono riusciti a integrare in questo PC estremamente compatto la possibilità di installare potenti schede grafiche discrete a doppio slot. Le particolari dimensioni dei circuiti stampati e la ventola sovradimensionata non rappresentano un problema.


Interfaccia HDMI


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Addio ai grovigli di cavi! I moderni televisori a schermo piatto e i grandi monitor TFT possono essere collegati al mini-PC con un solo cavo sottile. Contemporaneamente il cavo HDMI è in grado di trasmettere un suono di qualità brillante. Niente vi separa più dall’intrattenimento in alta definizione!


Sistema di dissipazione intelligente


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Il sistema di raffreddamento a heatpipe brevettato da Shuttle con regolazione automatica della velocità della ventola in questo mini-PC Shuttle garantisce una migliore stabilità del sistema e una maggiore silenziosità durante il funzionamento. L’aria calda non circola all’interno del case come avviene per le soluzioni tradizionali, bensì viene espulsa direttamente all’esterno.


Soluzioni a scomparsa


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In questo modello, collegamenti e unità sono nascosti dietro a pannelli a scomparsa, una protezione ideale dalla polvere. Inoltre conferiscono al mini-PC un aspetto armonioso e ordinato. Non è necessario che tutti vedano quello che il vostro mini-PC è in grado di fare.


Gestione intelligente dei flussi d’aria


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L’aria calda viene espulsa dal case attraverso una serie di condotti speciali. Contemporaneamente molti componenti vengono raffreddati. Questo evita il surriscaldamento e i conseguenti problemi di stabilità del sistema.

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Specifiche tecniche e features – Parte Seconda:


Comunicazione a grande velocità


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Il controller Gigabit LAN integrato svela inedite possibilità di comunicazione consentendo il trasferimento di dati senza limiti di velocità. Addio colli di bottiglia sia sulla rete aziendale che sulla connessione Internet domestica!


Supporto PCI-Express


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Un veloce slot PCI-Express 16X consente l’utilizzo delle moderne schede grafiche 3D e di altre schede capaci di trasferire in brevissimo tempo una grande quantità di dati.


Supporto E-SATA


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Tramite questa interfaccia i dischi fissi esterni raggiungono le stesse velocità dei dischi fissi interni. Provatelo voi stessi!


Componentistica discreta di qualità


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La scheda madre, altamente integrata, di questo PC dispone di componenti discreti di eccellente qualità, tra cui spiccano i condensatori allo stato solido, capaci di garantire una durata media ben sei volte superiore rispetto ai condensatori tradizionali.


Trasmissione audio cristallina


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L’uscita SPDIF trasmette il suono in qualità digitale. L’audio di film, musica o giochi viene trasmesso all’apparecchio terminale senza perdite di qualità tramite cavo ottico o coassiale.


Ampia disponibilità di porte USB 2.0 e 3.0


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Il numero di collegamenti USB risulta sempre troppo limitato. Questo mini-PC di Shuttle vi mette a disposizione ben 10 porte, di cui sei tipiche USB 2.0 e quattro conformi al nuovo standard USB 3.0. La scheda madre dispone inoltre di ulteriori collegamenti per espansioni interne.


Risparmio di tempo grazie ai cavi preinstallati


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I principali cavi di alimentazione e dati sono preinstallati e devono solo essere collegati ai relativi componenti, consentendo di risparmiare tempo prezioso in fase di assemblaggio.


Qualità dei materiali


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L’utilizzo dell’alluminio come materiale per i mini PC presenta vantaggi notevoli. L’alluminio offre un rapporto ideale tra peso e solidità, non arrugginisce e non è magnetico. La sua conducibilità termica è inoltre molto superiore a quella dell’acciaio. È insomma un materiale perfetto per i mini PC.


Display Port ad alta risoluzione


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L’interfaccia DisplayPort consente di collegare gli schermi digitali ad alta risoluzione. Oltre ai segnali dati, il cavo DisplayPort trasmette anche audio con una qualità eccellente.


Adozione di Chipset Intel


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Il nuovo Mini-PC di Shuttle si basa sul chipset Intel H97 Express, perfettamente in grado di garantire pieno supporto ai microprocessore Intel Core LGA-1150 di quarta generazione, basati su architettura Haswell.

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Analizzeremo in seguito il chipset Intel H97 Express. Lo Shuttle XPC SH97R6 Barebone viene commercializzato senza alcuna unità di memorizzazione interna (e quindi senza sistema operativo), senza CPU e alcun modulo di memoria RAM preinstallato. Di seguito trovate la lista completa delle memorie, delle schede video e delle CPU supportate.


Shuttle XPC SH97R6 Barebone – Lista memorie supportate


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Shuttle XPC SH97R6 Barebone – Lista VGA supportate


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Shuttle XPC SH97R6 Barebone – Lista CPU supportate


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Ora siamo pronti per dare uno sguardo all’esterno dello Shuttle XPC SH97R6 Barebone.

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Uno sguardo all’esterno:


Il nuovo Shuttle SH97R6 riprende i lineamenti estetici che contraddistinguono la famiglia di prodotti XPC ormai da qualche generazione, confermando le ottime finiture e mantenendo un design pulito ed elegante, in grado di adattarsi perfettamente ad ogni genere di ambiente. Non sono presenti sbavature, l’assemblaggio è di ottimo livello ed i componenti del case non presentano disallineamenti. La pulizia risulta abbastanza semplice, è sufficiente utilizzare un panno appena umido per togliere gli eventuali residui di polvere.

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Il materiale scelto dall’azienda per la costruzione dell’intero chassis è l’alluminio. Questo materiale, a differenza dell’acciaio, spesso utilizzato nella realizzazione di gran parte dei case per PC, offre notevoli vantaggi, a cominciare dall’ottimo rapporto tra peso e solidità, ottima conducibilità termica e dall’assenza di proprietà magnetiche.

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Esternamente, l’alluminio è stato sottoposto ad un processo di anodizzazione, al fine di proteggerlo dalla corrosione, e spazzolatura meccanica, in modo da eliminare tutte le eventuali imperfezioni fisiche sulla superficie. Il risultato, anche grazie ad una finitura di colore nero, è veramente molto gradevole alla vista e ci fa capire la volontà dell’azienda di proporre un prodotto curato fin nei minimi particolari.

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Le dimensioni esterne sono veramente contenute. Si parla, infatti, di soli 33,2 x 21,6 x 19,8 cm (LWH), per un volume complessivo di appena 14.2 litri, vale a dire un terzo di quello di un comune case Midi-Tower.

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Lateralmente sono state previste delle feritoie in maniera tale da garantire una ventilazione ottimale dei componenti interni.

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Il nuovo XPC è davvero molto completo sotto il punto di vista delle connessioni disponibili. Frontalmente troviamo dei comodi pannelli a scomparsa, che nascondono e proteggono le porte supplementari e l’eventuale unità ottica dalla polvere, conferendo, inoltre, un aspetto armonioso e ordinato.

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Oltre all’immancabile pulsante di accensione e ai LED di stato (Power & HDD), troviamo le classiche porte jack 3.5mm per Microfono e Cuffie e ben quattro porte USB (di cui due conformi allo standard USB 3.0), per il collegamento rapido di pendrive o unità di memorizzazione esterne.

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Non manca, inoltre, un vano dedicato all’installazione dell’unità ottica da 5.25” (con apposito pulsante di eject del carrello) ed uno da 3.5”, utile ad esempio per aggiungere un eventuale Card-Reader.

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Posteriormente troviamo le restanti connessioni di cui dispone il mini-PC, tra cui ulteriori quattro porte USB 2.0 (di colore nero), due porte USB 3.0 (di colore blu), una porta eSATA per il collegamento di unità di memorizzazione esterne compatibili, una serie di classici jack 3.5 per i collegamenti audio, una porta Gigabit LAN RJ-45, ben due uscite Display Port, per il collegamento di display ad alta risoluzione, una porta HDMI, per il collegamento di varie periferiche audio/video, un’uscita audio di tipo ottico e un comodo pulsante con funzionalità di Clear CMOS, utile per resettare il BIOS di sistema in caso di impostazioni errate senza dover obbligatoriamente aprire lo chassis.

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Possiamo inoltre notare la predisposizione per l’installazione di ben due schede aggiuntive PCI-Express, oppure di una singola scheda grafica a doppio slot, ed una griglia di generose dimensioni dedicata al sistema di raffreddamento proprietario messo a punto da Shuttle.

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E’ presente anche la predisposizione per l’aggiunta di una porta di tipo COM / RS232, non presente di serie su questo prodotto. Tutte le viti utilizzate, sia per il fissaggio del sistema di dissipazione e sia per la chiusura dello chassis, sono di tipo tool-free, non necessitano quindi di appositi strumenti per essere avvitate/svitate. Immancabile, ovviamente, il connettore di alimentazione. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.

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Sguardo all’interno e alle caratteristiche tecniche – Parte 1:


Prima di addentrarci in una descrizione di quelle che sono le più importanti caratteristiche tecniche del nuovo Shuttle XPC SH97R6, riteniamo doveroso soffermarci sul recente PCH Intel di cui dispone, vale a dire l’H97 Express.

Questo PCH (Platform Controller Hub), introdotto in occasione del debutto dei microprocessori di quarta generazione, basati su architettura Haswell, si presenta davvero molto completo e versatile, perfetto per essere impiegato sui sistemi compatti destinati alla multimedialità e, di conseguenza, privi di funzionalità specifiche per l’overclocking, funzionalità relegate esclusivamente al PCH di classe superiore Z97 Express.

Sul fronte prettamente tecnico non vi sono sostanziali novità da segnalare. I nuovi modelli, infatti, riprendono quelle che erano le principali caratteristiche tecniche che caratterizzavano le soluzioni della passata generazione, quindi eguale numero di connessioni SATA III 6Gb/s (massimo 6) e porte USB (14 porte in totale di cui un massimo di 6 porte USB 3.0), predisposizione o meno per l’overclocking, sottosistema Audio High Definition, interfaccia di rete Gigabit integrata e tecnologie supportate (Indipendent Display, Smart Connect, Rapid Start, Smart Response, Rapid Storage).

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L’architettura è sempre a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.

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Come vediamo chiaramente dal diagramma a blocchi sopra riportato, quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3/DDR3L (Low Voltage), operanti fino alla frequenza massima certificata di 1600MHz.

Il PCH è sempre collegato al processore per mezzo di un Link FDI (Flexible Display Interface) e DMI 2.0 da 20Gb/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Nulla di nuovo nemmeno per quanto riguarda la gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti), sempre a carico del microprocessore e non del PCH stesso, al pari della precedente generazione.

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I nuovi microprocessori Haswell dispongono di supporto nativo a 16 linee PCI-Express 3.0 (Gen3). Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x con PCI-Express di seconda generazione.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel H97 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0, la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda. La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti.

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Al pari del predecessore, anche il nuovo PCH offre pieno supporto alla tecnologia Intel SRT (Smart Response Technology), che consente di utilizzare un disco SSD (Solid State Disk) quale memoria cache, affiancandolo ad un normale HDD meccanico o ad un volume RAID (di tipo 0, 1, 5 o 10, a patto che sia composto di HDD meccanici tradizionali e non di altre unità SSD ed abbia una capacità complessiva non superiore a 31.5TB) al fine di velocizzare i tempi di accesso e, di conseguenza, le performance complessive.

L’unità SSD, per essere compatibile con questa tecnologia, deve avere una capacità di archiviazione minima pari a 18.6GB. La massima capacità utilizzabile come cache è pari a 64GB e l’eventuale spazio in eccesso, qualora sia impiegato un SSD di capacità maggiore, verrà lasciato a disposizione dell’utente per la normale archiviazione dei dati. Secondo Intel, la dimensione ottimale per l’unità di SSD caching, più che sufficiente per un normale utilizzo del computer, è di 20GB.

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La tecnologia Smart Response consente all’utente di scegliere tra due differenti modalità di funzionamento:

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Sempre supportate, inoltre, Intel Smart Connect, una tecnologia pensata per consentire le tradizionali operazioni di manutenzione e aggiornamento, quali il download degli aggiornamenti del sistema operativo, la ricezione di nuovi messaggi di posta elettronica e le notifiche dei più diffusi social network (Twitter, Facebook ecc.), anche quando il computer si trova in uno stato di sospensione o ibernazione, e Intel Rapid Start, una tecnologia pensata per accelerare il “risveglio” del proprio computer.

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Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, novità introdotta con questi nuovi PCH. Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.


Caratteristiche Tecniche Shuttle XPC SH97R6 Barebone


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Ricordiamo che il barebone XPC SH97R6 viene commercializzato senza microprocessore, senza alcuna unità di memorizzazione interna (e quindi senza sistema operativo), senza unità ottica e senza alcun modulo di memoria RAM preinstallato. La scelta e l’installazione di questi componenti è quindi lasciata all’utente finale.

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Sguardo all’interno e alle caratteristiche tecniche – Parte 2:


Appare ovvio che l’apertura del Mini-PC non va in alcun modo ad invalidarne la garanzia, anzi. Lo smontaggio, come vedremo, è veramente semplicissimo e veloce.

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L’accesso all’interno del computer richiederà davvero pochi secondi. Per rimuovere il coperchio dello chassis è sufficiente, infatti, svitare tre viti (Tool-Free) poste nella parte posteriore.

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Fatto questo possiamo finalmente osservare come si presenta internamente questo interessante prodotto.

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Come possiamo vedere il layout interno è molto pulito e organizzato. Nonostante le dimensioni abbastanza contenute, all’interno del case viene comunque garantito un buon ricircolo dell’aria per il raffreddamento dei vari componenti. La prima cosa che salta all’occhio è senza dubbio la cura riposta nella dissipazione del calore, certamente molto importante in un sistema del genere. Sui componenti “caldi” della scheda madre, quali il PCH Intel e la circuiteria di alimentazione, infatti, sono stati posizionati degli heatsink in alluminio.

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Per quanto riguarda, invece, il raffreddamento del microprocessore centrale, è previsto un sistema proprietario, brevettato, denominato I.C.E. 2 (Integrated Cooling Engine). Rispetto alla prima generazione sono stati apportati alcuni miglioramenti, finalizzati a garantire un’efficienza superiore e una maggiore durata nel tempo.

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Le heatpipe in rame, di generose dimensioni, sono state sottoposte ad un trattamento superficiale di nichelatura, in maniera tale da renderle più resistenti agli agenti esterni, che ne avrebbero potuto causare l’ossidazione e la corrosione. Il radiatore di calore, in alluminio, è ora racchiuso, assieme ad una ventola PWM da 92 millimetri di diametro, all’interno di un supporto metallico che fa da convogliatore per il flusso d’aria generato.

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Una volta rimosso questo particolare sistema di dissipazione è possibile osservare meglio le sue caratteristiche.

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Per prima cosa notiamo che il sistema di fissaggio al socket è del tutto identico a quello utilizzato da Intel nei suoi dissipatori stock.

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Nella parte superiore è stata applicata un’etichetta adesiva che ci invita a non utilizzare microprocessori con TDP superiore a 95W.

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Sguardo all’interno e alle caratteristiche tecniche – Parte 3:


La base di contatto con il microprocessore è interamente in rame. Purtroppo non è perfettamente a specchio, ma appare comunque del tutto planare e priva di sbavature.

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Le tre heatpipe in rame nichelato si occupano di trasferire efficientemente il calore fino al radiatore alettato in alluminio.

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L’azienda non ha lasciato nulla al caso, lungo i bordi del radiatore, infatti, sono state applicate delle strisce di feltro allo scopo di assorbire le vibrazioni ed evitare così l’insorgere di rumori fastidiosi.

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Una generosa ventola da 92 millimetri si occupa di smaltire il calore in maniera rapida ed efficace. Shuttle ha scelto di utilizzare una DS09225R12HP207, una ventola silenziosa e di buona qualità prodotta da AVC, con supporto PWM per la regolazione automatica del regime di rotazione.

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Anche in questa circostanza nulla è lasciato al caso. Al fine di ridurre le vibrazioni, infatti, nei fori di fissaggio del supporto ventola sono stati inseriti dei distanziali in gomma. Dall’altro lato, invece, è stata applicata una griglia per evitare di entrare in contatto diretto con le pale della ventola in funzione.

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Grazie alla particolare conformazione di questo sistema di dissipazione la zona circostante al socket LGA-1150 rimane abbastanza libera. Un dissipatore di calore di tipo classico sulla CPU avrebbe senza dubbio ostacolato il ricircolo dell’aria.

La soluzione messa a punto da Shuttle, invece, consente di espellere l’aria calda direttamente all’esterno dello chassis, evitando così che l’interno si surriscaldi eccessivamente causando l’instabilità delle componenti più sensibili.

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Come detto precedentemente gli spazi interni sono davvero ben organizzati e ogni cosa si trova al giusto posto. L’alimentatore di sistema è fissato lateralmente, al fine di non ostacolare l’accesso alla scheda madre durante le operazioni di installazione dei componenti e dei vari cavi di collegamento.

Su questo modello troviamo un PC61J da 300W con PFC attivo, marchiato Shuttle e provvisto di certificazione 80PLUS Bronze, capace cioè di garantire un’efficienza energetica pari all’82/85/82% in situazioni di carico, rispettivamente, del 20/50/100%. Questo alimentatore dispone di tutti i principali circuiti di protezione, al fine di evitare non soltanto il danneggiamento dell’alimentatore stesso, ma anche dei componenti ad esso collegati.

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Troviamo, infatti, specifiche misure di sicurezza contro i picchi di corrente (OCP – Over Current Protection), le tensioni eccessive (OVP – Over Voltage Protection), i sovraccarichi (OPP – Over Power Protection), il surriscaldamento (OTP – Over Temperature Protection), i cali di tensione (UVP – Under Voltage Protection) e contro i corto circuiti (SCP – Short Circuit Protection).

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Una piccola e silenziosa ventola termoregolata da 50x50mm garantisce il mantenimento di temperature d’esercizio ottimali, veicolando l’aria calda presente all’interno dell’alimentatore direttamente verso l’esterno.

Lo Shuttle PC61J dispone di un discreto quantitativo di connessioni, tra cui troviamo quattro connettori Serial ATA, due tradizionali connettori di tipo Molex, un connettore Floppy e un cavo PCI-E 6pin per l’alimentazione di un’eventuale scheda grafica discreta.

L’azienda mette a disposizione un comodissimo Servizio Online che consente di calcolare velocemente i requisiti di alimentazione del sistema che intendiamo assemblare. In questa maniera possiamo sapere se l’alimentatore fornito nella dotazione standard è sufficiente ai nostri scopi, oppure se è sottodimensionato e va necessariamente sostituito con un modello superiore.

Shuttle fornisce come variante il modello PC63J da ben 500W, sempre provvisto di certificazione 80PLUS Bronze e misure di sicurezza specifiche, ma dotato di un’ulteriore cavo PCI-E 6+2pin, per consentire l’installazione di schede grafiche discrete più prestanti, che necessitano di una doppia alimentazione ausiliaria.

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Nella parte anteriore dello chassis troviamo gli alloggiamenti per l’installazione di un’eventuale unità ottica da 5.25” (Lettore/Masterizzatore DVD/Blu-Ray) e di un massimo di due HDD da 3.5”. Purtroppo non è presente nella dotazione alcun adattatore per il fissaggio di unità da 2.5”, quali ad esempio gli SSD.

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Di conseguenza, nel caso volessimo installarne, dobbiamo acquistarne uno separatamente. Uno dei vani da 3.5”, inoltre, è direttamente accessibile anche dall’esterno dello chassis semplicemente aprendo lo sportellino a scomparsa, consentendo ad esempio di installare un sempre utile Card-Reader. Analizziamo ora ad analizzare la scheda madre di questo Barebone.

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Analisi della scheda madre – Parte Prima:


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Come prevedibile, la scheda madre di questo mini computer è prodotta direttamente da Shuttle, precisamente è stato utilizzato il modello FH97 V1.0, dotata del recente PCH Intel H97 Express.

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Il PCB è interamente di colore blu e si presenta veramente molto curato nella realizzazione, con saldature di ottima fattura prive di qualsiasi sbavatura e con un layout pulito ed ordinato, pensato per sfruttare nel migliore dei modi gli spazi interni dello chassis.

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In posizione all’incirca centrale spicca il nuovo Socket LGA-1150, capace di ospitare tutti i recenti microprocessori Intel di quarta generazione, basati su architettura Haswell, con un TDP massimo di 95W. Il meccanismo di fissaggio del processore è prodotto come spesso accade da LOTES.

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La scheda, come prevedibile, data l’adozione del PCH H87 Express, non consente di praticare l’overclocking dei componenti.

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La circuiteria di alimentazione messa a punto da Shuttle è quindi strutturata di conseguenza, prevedendo un design a tre fasi, in maniera da offrire tutta la potenza necessaria per mantenersi entro le specifiche, garantendo al tempo stesso elevata stabilità, affidabilità e durata nel tempo. Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore, inoltre, è presente un connettore di alimentazione supplementare 12v 4-Pin.

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Spostandoci verso destra troviamo ben quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenza massima di 1.600MHz.

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Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a ben 32GB, utilizzando quattro moduli identici da 8GB ciascuno. Nelle immediate vicinanze troviamo anche il connettore di alimentazione ATX a 20 Poli.

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Analisi della scheda madre – Parte Seconda:


Appena sotto vi sono una coppia di slot di espansione Mini PCI-Express con supporto mSATA, perfetti per l’installazione delle nuove unità allo stato solido compatibili, oppure per l’aggiunta di un modulo WiFi.

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Le possibilità di espansione offerte non terminano qui, ma comprendono anche uno slot PCI-Express 16x di terza generazione, idoneo all’installazione di una scheda grafica discreta per chi necessita di prestazioni più elevate di quelle garantite dalla sola GPU integrata all’interno dei microprocessori Intel, ed uno slot PCI-Express 1x di seconda generazione.

Ricordiamo che quest’ultimo, nell’eventualità che nel sistema venga installata una scheda grafica dotata di dissipatore a doppio slot, non sarebbe utilizzabile, in quanto sovrastato, per l’appunto, dalla scheda inserita nel primo slot.

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In prossimità del primo slot PCI-Express trovano posto le quattro porte per il collegamento delle unità Serial ATA, tutte in grado di supportare pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s e tutte gestite direttamente dal PCH Intel. Supportate, inoltre, le tecnologie JBOD, RAID 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz. In prossimità del chip troviamo i connettori supplementari per il collegamento sul pannello frontale del case.

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Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet a disposizione. Precisamente la scheda adotta il modello RTL8111G, su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione. Il controller è pienamente compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet.

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La funzione di monitoraggio dell’hardware è affidata ad un chip ITE IT8772E, molto utilizzato dai vari produttori per la sua elevata affidabilità.

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Procediamo ora con l’installazione dei componenti e con il primo avvio del mini computer.

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Montaggio Componenti e Installazione Sistema Operativo:


Per poter effettuate le nostre prove su questo mini computer, abbiamo dovuto procedere, per prima cosa, all’installazione delle uniche componenti che, giocoforza, non sono state incluse nella dotazione, vale a dire il microprocessore, un unità di memorizzazione, e almeno una coppia di moduli di memoria, in maniera da sfruttare il Dual-Channel.

La scelta è ricaduta, rispettivamente, su di un Intel Pentium G3258 Anniversary dual-core da 3.2GHz, un SSD OCZ Vertex 460 da 240GB e un paio di banchi Avexir Blitz Series da 4GB ciascuno, operanti a 1.600MHz.

Ricordiamo che il PCH Intel H97 Express non prevede alcuna funzionalità specifica dedicata all’overclocking, di conseguenza anche usando moduli di memoria contraddistinti da una frequenza superiore ai 1.333/1.600MHz massimi certificati da Intel, questi si troverebbero comunque limitati ad operare entro le specifiche del chipset. Allo stesso modo, anche installando un microprocessore Intel con moltiplicatore sbloccato (appartenente quindi alla serie “K” o come nel nostro caso il modello Pentium Anniversary) non verrà comunque offerta la possibilità di spingersi oltre alle specifiche di base del microprocessore stesso.

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Per prima cosa procediamo con l’installazione del microprocessore nel socket LGA-1150. Nella dotazione fornita ricordiamo che è già presente un tubetto di pasta termica di buona qualità.

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Usate pure il metodo di applicazione che preferite, noi per abitudine ci affidiamo al classico “chicco di riso” al centro dell’IHS.

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A questo punto possiamo riposizionare il sistema di dissipazione proprietario di Shuttle. Come abbiamo anticipato il meccanismo di fissaggio al socket è del tutto identico a quello utilizzato da Intel nei suoi dissipatori stock.

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E’ quindi sufficiente posizionare la base di contatto sul processore inserendo i perni in plastica nei quattro fori presenti attorno al socket; basta poi premerli fino a sentire il classico “click” che confermerà l’avvenuto ancoraggio.

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Completiamo il lavoro rimettendo al suo posto la ventola di raffreddamento e il rispettivo convogliatore in alluminio. Il fissaggio avviene all’esterno dello chassis, utilizzando quattro viti tool-free.

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Non sono necessari, quindi, strumenti specifici per stringerle. Non dimentichiamoci, ovviamente, di collegare il cavo di alimentazione della ventola alla scheda madre.

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Procediamo ora con l’inserimento dei banchi di memoria negli appositi slot. Per sfruttare la modalità Dual-Channel, supportata dal Memory Controller Integrato (IMC) nel microprocessore Intel è necessario occupare gli slot di colore identico (ovviamente ci riferiamo al caso in cui il kit sia composto da due soli moduli). Noi utilizzeremo la coppia di slot di colore giallo.

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L’ultima fase del nostro lavoro di assemblaggio consiste nell’installazione dell’unità di memorizzazione. Come detto in apertura abbiamo scelto di utilizzare un SSD prodotto da OCZ Storage Solution.

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Questo tipo di soluzione, come ben noto, adotta un fattore di forma da 2.5” rendendo quindi necessario l’utilizzo di un apposito adattatore per il fissaggio all’alloggiamento presente nello chassis di questo mini-PC.

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Purtroppo questo utile accessorio non è fornito nella dotazione ma va acquistato separatamente. Il collegamento è semplicissimo, basta collegare un cavo di alimentazione (l’alimentatore ne prevede un massimo di quattro) e il cavo dati alla scheda madre (fornito in dotazione).

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Inutile dire che l’installazione dei componenti si è rivelata estremamente semplice, nel giro di pochi minuti tutto era praticamente pronto per il primo avvio.

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Una diretta conseguenza della commercializzazione di un prodotto privo di unità di memorizzazione è senz’altro la mancanza di un sistema operativo preinstallato. Questo aspetto potrebbe far storcere il naso all’utenza meno smaliziata, che magari preferirebbe un prodotto “pronto all’uso”.

Noi ci sentiamo, invece, di avallare questo tipo di scelta, poiché offre all’utente finale piena libertà di scelta del sistema operativo da installare, in relazione alle sue reali necessità e disponibilità economiche, potendo contare anche sulle varie distribuzioni Linux gratuite, reperibili online, al fine di contenere la spesa.

Per questa nostra recensione, abbiamo deciso di installare l’ultima versione del sistema operativo di Microsoft, vale a dire Windows 8.1 Pro 64bit.

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L’installazione del sistema operativo è stata portata a termine in maniera veloce e senza nessun problema di sorta.

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Precisiamo poi che sul sito web del produttore, nell’area download dedicata a questo prodotto, è disponibile tutto l’occorrente per i dispositivi non riconosciuti in prima battuta dal sistema. Ora siamo pronti per esaminare il bios dello Shuttle XPC SH97R6 Barebone.

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Uno sguardo al BIOS:


Lo Shuttle XPC SH97R6 adotta un BIOS di ultima generazione, con interfaccia di tipo classico, molto chiara e di facile comprensione. Le varie sezioni sono accessibili con semplicità attraverso un menù posto nella parte superiore della schermata. Lo scorrimento tra le pagine e i vari parametri avviene tramite tastiera.

Come di consueto il BIOS per queste tipologie di computer è del tutto semplificato. Non essendoci funzionalità specifiche dedicate all’overclocking, i parametri modificabili si riducono all’essenziale.

Ma ora andiamo a descrivere brevemente il significato delle varie sezioni, partendo dalla prima, denominata ”Main”, mostrata non appena si accede al BIOS, premendo il tasto CANC.

In questa sezione troviamo varie informazioni sulla versione del BIOS presente, sul processore, sul quantitativo della memoria di sistema, oltre che la possibilità d’impostazione di Data e Ora.

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La seconda sezione, denominata “Advanced”, racchiude, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle impostazioni del Serial ATA, della LAN e di tutte le varie periferiche integrate, quali HD Audio, USB 3.0 e quant’altro.

Troviamo, inoltre, la possibilità di agire su alcune funzioni avanzate del processore, come ad esempio l’attivazione/disattivazione della tecnologia Hyper-Threading (se supportata dalla CPU), dei Core che lo compongono, della tecnologia Enhanced SpeedStep e dei C-State.

I parametri riguardanti il comparto di memoria, invece, si limitano a concedere l’impostazione manuale della frequenza operativa (fino ad un massimo di 1.600MHz), la possibilità di sfruttare eventuali profili X.M.P. preimpostati dal produttore dei moduli (ricordando sempre che eventuali profili che prevedono una frequenza superiore a 1.600MHz verrebbero ignorati) ed una limitata regolazione del VDIMM (-150mV/-100mV/-50mV/Auto/+50mV/+100mV/+150mV).

Sempre in questa sezione trova posto un utile Hardware Monitor, che consente di tenere sotto controllo i principali parametri vitali del sistema, quali le temperature di esercizio del processore e della scheda madre, alcune tensioni di alimentazione (VCore/VDIMM), i voltaggi erogati dall’alimentatore (+12v/+5v) ed il regime di rotazione di un massimo di due ventole collegate alla scheda madre.

Queste sono, inoltre, gestibili tramite profili preimpostati (Smart FAN Mode, Ultra-Low Mode, Low Mode, Mid Mode e Full Mode) in maniera da poter trovare il giusto compromesso tra la rumorosità e le prestazioni.

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Si passa poi alla sezione “Boot”, nella quale sarà possibile accedere alle impostazioni relative all’avvio della macchina, alle priorità delle varie periferiche e alla loro sequenza.

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Seguono le sezioni “Security”, nella quale potremo inserire una Password per impedire l’accesso indesiderato al BIOS e/o al Computer, attivare/disattivare la protezione da scrittura e la funzione Secure Boot, e “Save & Exit”, che offre la possibilità di salvare tutte le modifiche finora apportate, ripristinare le impostazioni predefinite oppure semplicemente uscire senza applicare nulla.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo lo Shuttle XPC SH97R6, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla stabilità elevata. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo.

Ora siamo pronti per procedere con i nostri test che ci daranno un giusdizio sulle reali prestazioni che è in grado di offrire lo Shuttle XPC SH97R6 Barebone.

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Metodologia di Test:


Apriamo la sezione dedicata ai test sullo Shuttle SH97R6 Barebone con una premessa. Come anticipato, ricordiamo che questo mini-PC viene commercializzato privo di alcuni tra i componenti principali, tra cui il microprocessore, le memorie RAM, l’unità di memorizzazione e l’eventuale unità ottica. La scelta di questi componenti è quindi a completa discrezione dell’utente, che potrà quindi configurare il sistema secondo le sue reali necessità e/o disponibilità economiche.

Di conseguenza i risultati dei nostri test sono indicativi della sola stabilità e affidabilità garantita da questo prodotto, e non delle sue performance velocistiche, che sono senza dubbio legate all’hardware che l’utente finale deciderà di installare. Nello specifico noi abbiamo scelto di completare questo mini-PC con i seguenti componenti.

  • CPU: Intel Pentium G3258 Anniversary (Dual-Core, 3M Cache, 3.2GHz, HD Graphics);
  • Memorie RAM: 2x 4GB Avexir Blitz Series DDR3-1600C9 1.5v “Ultra Durable Edition”;
  • HDD/SSD: OCZ Vertex 460 SSD 240GB SATA III 6Gb/s.

Tutti i componenti sono stati mantenuti entro le specifiche dei vari produttori. Il sistema operativo utilizzato, Microsoft Windows 8.1 Pro 64bit, è da intendersi privo di qualunque ottimizzazione particolare.


Prestazioni Compressione, Calcolo e Multimedia:


  • WinRAR 5.20 Final 64bit;
  • 7-Zip 9.38 64bit;
  • Cinebench R11.5;
  • Cinebench R15;
  • AIDA64 Extreme v5.00.3300;
  • PCMark 8 Professional v2.3.293;
  • 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
  • 3DMark 2013 Advanced Edition v1.4.828;
  • wPrime Benchmark v2.10;
  • Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 5.1;
  • ASUS RealBench v2.41.

Prestazioni Storage (SATA III 6Gb/s – USB 3.0):


  • Crystal Disk Mark v3.0.3b;
  • ATTO Disk Benchmark v2.47.

Ora siamo pronti per procedere con i nostri test.

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Compressione, Calcolo e Multimedia – Parte Prima:


WinRAR 5.20 Final – 64bit


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).

WinRAR


7-Zip 9.38 – 64bit


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.

7-Zip


Cinebench R11.5 & R15


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 2Core/2Thread.

Cinebench_R11

Cinebench_R15

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Compressione, Calcolo e Multimedia – Parte Seconda:


AIDA64 Extreme Edition 5.00.3300


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

AIDA_-_CPU_1

AIDA_-_CPU_2

AIDA_-_FPU

AIDA_-_Banda

AIDA_-_Latenza


PCMark 8 Professional Edition v.2.3.293


PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Hard-Disk etc.).

Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione rilasciata del programma, vale a dire PCMark 8 Professional Edition v2.0.228. Nei grafici seguenti riportiamo i risultati ottenuti eseguendo la raccolta di benchmark Home, Works e Creative.

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PCMark_8

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Compressione, Calcolo e Multimedia – Parte Terza:


3DMark 11


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video.

La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Entry, Performance ed Extreme. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

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3DMark 2013


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android ed iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando tre nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate e Fire Strike.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali tablet e smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Ice è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10.

Infine l’ultimo preset, denominato Fire Strike, è pensato per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11.

I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver e Fire Strike. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark_2013


WPrime Benchmark v2.10


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

wPrime

{jospagebreak_scroll title=Compressione, Calcolo e Multimedia – Parte Quarta:}


Compressione, Calcolo e Multimedia – Parte Quarta:


Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 5.1


La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.

La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e un utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.

In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory e implementata anch’essa per la prima volta nel chipset X38, può a sua volta essere controllata attraverso questa utility.

Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”. Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.

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XTU


ASUS RealBench v2.2


ASUS ROG RealBench è un nuovo software di benchmark, completamente gratuito, studiato da ASUS e sviluppata in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, che sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del vostro sistema. ROG Realbench è pensato per fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva del proprio sistema.

Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità di un sistema sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in del sistema dopo un overclock. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.

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Realbench

Tutti i test effettuati sullo Shuttle XPC SH97R6 Barebone, hanno fatto registrare buoni risultati. Il NanoPC ci consente di godere appieno la visione di film in streaming, navigare su internet ed eseguire in piena tranquillità tutte quelle operazioni tipiche di un utilizzo office e multimediale. 

La scheda grafica integrata HD Graphics, sebbene non sia particolarmente prestante nei benchmark 3D, ci consente di godere appieno la visione di film in risoluzione FullHD, navigare su internet ed eseguire in piena tranquillità tutte quelle operazioni tipiche di un utilizzo office e multimediale.

Ricordiamo che lo spazio interno e la struttura del Barebone XPC SH97R6 ci consente in qualsiasi momento di installare schede video dedicate che certamente aumenteranno e non poco le prestazioni del sistema. La ventolina interna risulta praticamente inudibile anche dopo diverse ore di utilizzo.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage – Controller SATA III:}


Prestazioni Storage – Controller SATA III:


Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel H97 Express)


Crystal Disk Mark v3.0.3b


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk).

Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata,sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale,  riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal-Lettura

Crystal-Scrittura


ATTO Disk Benchmark v2.47


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO-Benchmark

Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel H97 Express sono di ottimo livello, mediamente superiori a quelle ottenibili dai vari controller di terze parti che abbiamo avuto l’occasione di testare nel corso del tempo. Ricordiamo che i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.

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Prestazioni Storage – Controller USB 3.0:


Prestazioni Controller USB 3.0 (Intel H87 Express)


Crystal Disk Mark v3.0.3b


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk).

Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata,sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale,  riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal-Lettura

Crystal-Scrittura


ATTO Disk Benchmark v2.47


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO-Benchmark

Il supporto nativo allo standard di trasmissione USB 3.0, da parte del recente PCH Intel H97 Express, è in grado di garantire prestazioni più che buone, allineate alla maggior parte dei controller di terze parti finora impiegati dai vari produttori.

{jospagebreak_scroll title=Analisi comparto audio integrato:}


Analisi comparto audio integrato:


La scheda madre progettata da Shuttle per questo prodotto prevede un comparto audio integrato di buona qualità, basato sull’ormai noto e collaudato chip Realtek Realtek ALC892, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.

Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1).

Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio. A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test.

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Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. Non possiamo che ritenerci soddisfatti.

{jospagebreak_scroll title=Monitoraggio delle Temperature e Rumorosità:}


Monitoraggio delle Temperature e Rumorosità:


Un aspetto di fondamentale importanza, in un computer di dimensioni contenute, come questo Shuttle SH97R6, è sicuramente l’efficienza del sistema di dissipazione e soprattutto di tutti quegli accorgimenti finalizzati a garantire che all’interno dello chassis vi sia un ricircolo d’aria sempre ottimale. E’ innegabile, infatti, che una carenza per quanto riguarda questi due aspetti potrebbe comportare l’insorgere di problemi di instabilità, dovuti al raggiungimento di temperature troppo elevate, o addirittura al danneggiamento della componentistica interna, con conseguente impossibilità di utilizzo del sistema.

In questo specifico prodotto, l’azienda ha messo a punto un sistema di dissipazione del calore di ottimo livello, denominato I.C.E. 2 (Integrated Cooling Engine), pienamente certificato per essere utilizzato in abbinamento a processori Intel con TDP massimo di 95W, superiore anche ai più prestanti modelli appartenenti alla serie “K”, come il Core i5 4670K e Core i7 4770K.

Per rilevare le temperature di esercizio delle componenti interne di questo mini-PC abbiamo utilizzato il software HWiNFO64 v4.50, un programma del tutto gratuito, abbastanza affidabile e facilmente reperibile in rete. Pur consapevoli che un rilevamento di tipo software sia quantomeno inadatto a fornire dati certi ed inconfutabili, a causa delle numerose variabili che possono condizionare il rilevamento stesso, come per esempio il mal funzionamento del sensore, oppure un errato settaggio del software di rilevamento, al momento riteniamo che tale sistema sia comunque quantomeno ripetibile da parte degli utenti finali del prodotto recensito.

Per lo stress dei componenti, invece, la scelta è ricaduta sull’ottimo programma Extreme Tuning Utility, sviluppato da Intel. Tra le tante funzionalità presenti troviamo anche tutto l’occorrente per la verifica della stabilità del sistema.

Osserviamo quindi i valori rilevati, tenendo conto che la temperatura ambiente durante tutta la fase di test era di circa 22°C.

Temperature_Rilevate

Alla luce dei risultati ottenuti non possiamo che essere pienamente soddisfatti del comportamento di questo prodotto. Il sistema di raffreddamento I.C.E.2 messo a punto dall’azienda è indubbiamente di ottimo livello.

Essendo un raffreddamento di tipo attivo, oltre alle temperature di esercizio assume una certa rilevanza, in fase di giudizio, anche il livello di rumorosità generato dalla ventola preinstallata. Come abbiamo visto nel corso del nostro articolo, l’azienda ha impiegato una ventola di generose dimensioni (92mm) prodotta da AVC.

Durante l’utilizzo, mantenendo il profilo di gestione predefinito all’interno del BIOS (Smart FAN Mode) abbiamo constatato che il regime di rotazione viene automaticamente variato in relazione al carico di lavoro e alla temperatura effettiva del microprocessore, mantenendosi sempre entro livelli del tutto accettabili.

Anche in scenari d’uso particolarmente intensi, infatti, come ad esempio durante il test di stabilità con il software XTU, la ventola si è sempre mantenuta silenziosa, garantendo un elevato confort acustico. Basti pensare che si è reso necessario avvicinare la mano alla griglia di espulsione nel retro dello chassis per sincerarsi che effettivamente fosse in funzione.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


hw-legend-platinumDesign:cinque
Materiali utilizzati:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

Il giudizio complessivo che ci sentiamo di assegnare allo Shuttle XPC SH97R6 Barebone è decisamente più che positivo. Come di consueto ci troviamo di fronte ad un prodotto curato fin nei minimi particolari, dalle dimensioni contenute, elegante e di facile integrazione in qualsiasi tipo di ambiente.

Soluzioni di questo tipo, a nostro parere, rappresentano una valida alternativa ai normali PC e ai tradizionali sistemi All-in-One completi, poiché lasciano all’utente piena libertà di scelta dei componenti principali e del sistema operativo, potendo così bilanciare la macchina in base alle reali necessità e perché no, anche in base alle proprie disponibilità economiche.

I microprocessori LGA-1150 supportati spaziano dai Celeron/Pentium fino a comprendere i più prestanti Core i3/i5 ed i7, basati su architettura Intel di quarta generazione. Inutile dire che sarà possibile assemblare una configurazione davvero di tutto rispetto, ben superiore al target medio dei Mini-PC così compatti. In questo modo, come anticipato, sarà facile bilanciare nel migliore dei modi l’hardware in relazione alle proprie esigenze e alla tipologia d’uso a cui sarà destinato questo sistema.

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Le prestazioni sono quindi del tutto dipendenti dalle componenti che si andranno ad installare, tuttavia, anche prendendo come puro riferimento quelle del microprocessore più economico supportato, vale a dire il Celeron G1820, avremo comunque a disposizione una potenza più che adeguata per la maggior parte degli scenari tipici, quali navigazione in internet, gestione della propria email, applicativi di tipo office e perché no, visione dei contenuti multimediali audio/video preferiti, anche in Full-HD. Tutto questo con un occhio di riguardo verso gli ingombri e soprattutto verso la rumorosità.

A tal proposito è doveroso spezzare una lancia in favore dell’ottimo sistema di dissipazione messo a punto da Shuttle, denominato I.C.E.2 (Integrated Cooling Engine) veramente molto silenzioso ed efficiente, basti pensare che è certificato per essere utilizzato in abbinamento a processori Intel con TDP massimo di ben 95W.

Nelle nostre prove ne abbiamo saggiato la bontà con un Pentium G3258 Anniversary, un microprocessore basato su architettura Haswell contraddistinto da un TDP massimo di 53W, ottenendo risultati decisamente confortanti e, come detto, in assoluto silenzio (abbiamo dovuto avvicinare la mano allo chassis per sincerarci che la ventola stesse effettivamente girando).

Decisamente ottimo sotto l’aspetto della connettività, offrendo ben sei porte USB 2.0, quattro porte USB 3.0, un’interfaccia Gigabit LAN e una porta eSATA. Degne di nota anche le possibilità di espansione interne, comprendendo ben quattro slot per memorie DDR3, supportando fino ad un massimo di ben 32GB di RAM, quattro porte SATA di terza generazione a 6Gb/s, una coppia di slot Mini-PCIe in cui poter installare ad esempio una delle moderne unità SSD compatibili ed eventualmente un modulo WiFi ed una coppia di slot PCI-Express (X16 3.0 e X1 2.0) in cui è possibile installare una scheda grafica discreta anche a doppio slot.

Il prezzo al pubblico del nuovo Shuttle XPC SH97R6 Barebone si attesta intorno a 298€ IVA compresa, a cui lo ricordiamo devono essere aggiunti i costi per il microprocessore (di tipo LGA-1150 con TDP fino a 95W), per la memoria (di tipo tradizionale DDR3 con frequenza massima supportata di 1.600MHz), per l’HDD (o eventualmente SSD) ed eventualmente per l’unità ottica (lettore/masterizzatore DVD o Blu-Ray). Questo lo colloca nella stessa fascia di prezzo dei portatili entry level o nettop, potendo però contare su una maggiore personalizzazione a livello hardware e, potenzialmente, su maggiori prestazioni complessive.

Ci sentiamo di consigliare vivamente questo prodotto a tutti coloro che ricercano un “desktop replacement” che non sia necessariamente un laptop o nettop, ma che gli permetta anche di funzionare come HTPC e sistema multimediale senza sforzo alcuno, potendo inoltre contare sulla decennale esperienza maturata da un’azienda come Shuttle in questo settore.


Pro:


  • Design curato e raffinato;
  • Ottimo layout interno;
  • Qualità costruttiva eccellente;
  • Ottima disponibilità di connessioni;
  • Bundle completo;
  • Ingombro contenuto;
  • Ottimo sistema di dissipazione proprietario I.C.E.2, silenzioso ed efficiente;
  • Completa libertà di scelta dei principali componenti interni e del sistema operativo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia shuttle-logo per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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