Sega Saturn

Introduzione

sega-saturn-splash-screenIl Saturn è stata la quinta generazione di console prodotta dalla Sega, immessa per la prima volta sul mercato giapponese nel lontano novembre 1994, dovette competere principalmente con il super nintendo, e successivamente con la Play Station (il cui lancio avvenne qualche settimana dopo) ed il Nintendo64. Il saturn può vantare un hardware di ottimo livello, capace di risoluzioni superiori rispetto la controparte Sony e con un 2d secondo a nessuno. Purtroppo però, la scelta di installare 2 processori lavoranti in parallelo, rese la console difficilissima da programmare, difatti la maggior parte dei giochi, sfrutta solo il 50% delle potenzialità della console. Solamente i giochi prodotti direttamente da Sega, erano ottimizzati al massimo, si vedano ad esempio Virtua Fighter 2 e Sega Rally Championship, di cui più avanti potrete trovare qualche immagine.


Sega Saturn: STORIA


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Nella prima metà degli anni ’90, periodo in cui il cd-rom si stava iniziando ad affermare, si ebbe la necessità di modernizzare la tecnologia del megadrive. Difatti la Sega produsse, il 32X ed il MegaCD, entrambi add-on per il megadrive che aggiungevano la possibilità di utilizzare insieme alla classica cartuccia, anche il cd-rom come supporto ottico per i giochi. Difficili da programmare, ne furono venduti pochi esemplari soprattutto in Giappone, e furono presto abbandonati. La Sega iniziò allora la progettazione di una nuova macchina da gioco, che supportasse nativamente il cd-rom e che offrisse prestazioni grafiche elevate, , utilizzando i chip contenuti nelleschede System 32 (per il 2D) e Model 1 (per il 3D). Nel 1993 arrivarono i primi prototipi del Project Saturn, con un singolo processore 32-bit a 16 MHz. L’obiettivo di Sega non era di creare una macchina basata sul 3D, ma piuttosto di creare una console in grado di offrire un 2D perfetto e contemporaneamente permettere conversioni di classici arcade come Virtua Fighter, all’epoca molto diffusi e richiesti nelle sale giochi. Tale obiettivo si rivelò però decisamente troppo modesto quando vennero diffuse le specifiche tecniche della concorrente PlayStation, che prometteva la miglior grafica 3D ottenibile all’epoca, ossia quella dei cabinati e dei PC di alta fascia. La necessità di competere con Sony spinse Sega a riprogettare la console, tentando di fornirla di un’architettura 3D al livello della concorrenza. Fu così che vennero proposte due idee: una dalla filiale statunitense, che propose una nuova console a singolo processore in collaborazione con Silicon Graphics (che avevano già lavorato con successo all’incredibile tecnologia grafica di Donkey Kong Country per SNES), l’altra dalla casa madre giapponese, basata su due processori paralleli in grado di ricreare, se correttamente sincronizzati, la potenza di calcolo della PSX. Venne scelta l’idea del doppio processore, tecnologia già sperimentata con il Mega-CD e soprattutto veloce da produrre, in modo da poter anticipare la Playstation per il lancio sul mercato. Questa scelta, come già precedentemente citato, causò problemi agli sviluppatori di terze parti che sfruttarono solo il 50% della console (riportandola di fatto al suo stadio di prototipo del 1993) oltre al fatto che i kit di sviluppo Sega erano in assembly, mentre quelli di sony in c, molto più facile da programmare. Il Saturn restò in vetta alle classifiche i primi sei mesi grazie al già citato virtua fighter e al ritardo che avvenne nel lancio di Play Station. Tuttavia, il minor prezzo della console di casa sony e l’arrivo dei giochi in 3d per quest’ultima, per non parlar poi del Nintendo 64 con Mario 64, misero sotto pressione la Sega che fu costretta ad abbadonare tutte le altre console per concentrarsi sullo sviluppo di giochi migliori per Saturn. Nonostante l’uscita di tanti capolavori come Nights: Into Dreams e la raccolta Sonic Jam salvarono la situazione: i giochi per Saturn erano pochi, e molti generi erano scarsamente supportati, come il J-GDR. Il Saturn fu ufficialmente abbandonato il 31 marzo del 1998, dopo che Sega aveva perso quasi metà della dirigenza e aveva ridotto la fetta di mercato usa all’1%, contro l’oltre 50% dei tempi del Megadrive.

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