Kingston SSDNow V+100 64GB (SVP100S2/64G)

FOTO_SSD_-_001Kingston azienda di livello mondiale da anni indirizzata al mercato delle memorie ad alte prestazioni e dal 2009 ad oggi sempre più orientata e indirizzata al segmento delle unità allo stato solido (SSD), riuscendo col tempo, grazie ad una ricca e variegata offerta, a soddisfare appieno le richieste e le esigenze dei vari consumatori. Nella recensione che vi proponiamo oggi andremo ad analizzare un prodotto appartenente alla linea SSDNowV+100 contraddistinto da uno spazio di archiviazione pari a 64GB e da buone performance complessive. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura di questo nostro articolo!


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Kingston Technology Company Inc. fondata nel 1987 a Fountain Valley, in California è considerata leader indiscusso nella produzione di memorie, offrendo oltre 2.000 prodotti che spaziano dai componenti per computer, ai server, alle stampanti, ai lettori MP3, alle fotocamere digitali, fino ai cellulari. Con i suoi oltre 2.400 dipendenti in tutto il mondo, Kingston Technology offre prodotti e servizi sempre all’avanguardia a una rete internazionale di distributori, rivenditori, commercianti e clienti OEM. L’azienda fornisce anche contratto e gestione della catena di fornitura per costruttori di semiconduttori e produttori OEM di sistemi.

Nel 2007 l’azienda ha superato lo strabiliante fatturato di 4,5 Miliardi di dollari. La filosofia alla base del successo, secondo il colosso americano, sta nel continuo investimento sul personale, poiché ogni dipendente è indispensabile per raggiungere traguardi sempre più importanti.

Ulteriori informazioni le trovate sul Sito ufficiale Kingston.

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Kingston SSDNow V+100: Linea di Prodotti


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La famiglia di unità SSD V+100 si compone di cinque modelli differenti, contraddistinti dallo spazio di archiviazione previsto, compreso tra 64GB e ben 512GB. In questa maniera l’azienda riesce nell’intento di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di utenza.

Per ogni modello è prevista la commercializzazione di due diverse versioni. La prima, denominata “SVP100S2” rappresenta la base dell’offerta, utile qualora si stia assemblando un computer ex-novo. Nella confezione è infatti presente soltanto l’unità SSD.

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L’altra versione è denominata “Upgrade KIT” ed è contrassegnata con il codice “SVP100S2B”. A differenza della versione base, all’interno della confezione è compreso tutto il necessario per procedere all’aggiornamento del tradizionale disco fisso del proprio computer, oltre che un pratico Box per utilizzare l’unità SSD con connessione esterna di tipo USB.

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A seguire il “Codice Articolo” di tutte le unità Kingston SSDNow V+100 in commercio, con relativo link alla pagina web ufficiale del prodotto:

Unità singole:


KIT Upgrade:



Ricordiamo che tutte le unità SSDNow sono garantite per 3 anni e sono supportate dalla leggendaria affidabilità di Kingston e dall’assistenza tecnica 24/7.

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Kingston SSDNow V+100 64GB: Confezione e Specifiche Tecniche


L’unità SSDNow V+100 da 64GB (SVP100S2/64G) è giunta nella nostra redazione all’interno della normale confezione prevista dal produttore americano. Il robusto materiale plastico di cui è composta consente di evitare qualsiasi danneggiamento del prodotto in fase di trasporto. Nella parte frontale è possibile intravvedere la faccia superiore dell’unità allo stato solido.

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Capovolgendo la confezione troviamo una brevissima descrizione del prodotto, con relativi codici e seriali.

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 Specifiche tecniche dell’unità:


  • Fattore di forma: 2,5″;
  • Interfaccia: SATA 1,5 Gb/sec e SATA2 3 Gb/sec;
  • Capacità: 64 GB, 96 GB, 128 GB, 256 GB, 512 GB;
  • Dimensioni: 69,85 x 100 x 9,5 mm;
  • Peso: 128 – 151 grammi;
  • Temperature di stoccaggio: comprese tra -40 e 85°C;
  • Temperature operative: comprese tra 0 e 70°C;
  • Tolleranza alle vibrazioni (in uso): 2,7 G;
  • Tolleranza alle vibrazioni (non in uso): 20 G;
  • Elaborazione sequenziale in lettura: 230 MB/sec;
  • Elaborazione sequenziale in scrittura: 180 MB/sec;
  • Specifiche alimentazione: 3.4 W (TYP) attiva / 0.05 W (TYP) non attiva;
  • MTBF: 1.000.000 di ore.

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Kingston SSDNow V+100 64GB: Visto da vicino


L’unità SSDNow V+100, gentilmente fornitaci da Kingston per questo nostro articolo, adotta un classico fattore di forma a 2.5” con dimensioni pari a 69,85 x 100 x 9,5 mm. Il vero è proprio “cuore” di questo prodotto è racchiuso all’interno di una scocca in alluminio di colore grigio scuro, che oltre a favorire la dissipazione del calore, conferisce elevata robustezza e bellezza estetica.

Nella parte superiore della scocca è applicata l’etichetta riportante, tra le altre cose, il modello e lo spazio di archiviazione dell’unità. Il logo Kingston di colore rosso e le scritte nere su sfondo bianco rendono il prodotto decisamente gradevole alla vista.

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Su un lato possiamo notare i connettori per il collegamento dell’unità all’interfaccia Serial ATA (dati e alimentazione). Questi sono caratterizzati da un posizionamento ed allineamento standard, che rende di fatto possibile l’installazione del disco in qualunque alloggiamento compatibile con il fattore di forma di 2.5”, quali cestelli, box esterni e computer portatili.

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Nella parte posteriore trova posto il sistema di chiusura della scocca, che prevede l’adozione di quattro viti passanti. Su una di esse possiamo notare un “sigillo” adesivo, che se rimosso (procedura necessaria per aprire l’unità), porta all’invalidazione diretta della garanzia del prodotto.

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Noi abbiamo proceduto alla rimozione della scocca per mostrarvi il “cuore” di questa unità allo stato solido, servendoci di apposita attrezzatura.

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Come possiamo notare nella parte superiore interna dell’involucro è stato posto un PAD termico di generose dimensioni, direttamente a contatto, quindi, con i chip NAND e con la memoria cache dell’unità, in maniera da dissipare efficientemente il calore sviluppato, anche se del tutto contenuto. Durante le nostre prove, infatti, la temperatura si è sempre mantenuta bassa, senza alcun tipo di ventilazione diretta, anche durante le sessioni intense di benchmark.

L’unità Kingston SSDNow V+100 64GB ha fatto rilevare un consumo nelle medie di un moderno disco allo stato solido. In fase di attività l’unità ha prodotto un assorbimento di potenza pari a circa 4W.

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Dato che ora abbiamo libero accesso al PCB possiamo notare che i vari componenti sono stati posti soltanto su un lato dello stesso, in maniera molto ordinata, sfruttando tutto il ridotto spazio a disposizione. Nella parte posteriore, infatti, troviamo soltanto un’etichetta riportante il taglio dell’unità e il serial number.

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A seguire lo schema della distribuzione dei vari componenti sul PCB:

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{jospagebreak_scroll title= Controller Toshiba e Memoria Cache dedicata:}


Controller Toshiba e Memoria Cache dedicata:


Il controller Toshiba T6UG1XBG è un chip sviluppato a 43 nanometri, SATA-II, capace di garantire il supporto sia della tecnologia TRIM e sia del Garbage Collection, operanti in maniera indipendente tra loro e consentendo, quindi, di preservare le performance dell’unità nel tempo. Questo controller è lo stesso usato da Toshiba con i suoi SSD della serie Toshiba HG2. 

Grazie ad un buffer dati di 32KB (di programma in ROM) e 128KB di RAM di sistema integrata il T6UG1XBG è in grado di garantire performance in lettura di 230MB/s e in scrittura di 180 MB/s.

Questo progetto è stato opportunamente rivisto e migliorato a seguito di una stretta collaborazione intervenuta già a partire dalla seconda metà del 2009 tra i team di sviluppo Toshiba e JMicron. Questi  interventi di sviluppo e ricerca delle performance sempre migliori del controller, si sono rese necessarie al fine di apportare dei significativi miglioramenti nel trasferimento random di file da 4KB.

Tali deficit, peculiari peraltro dei citati prodotti JMicron, erano venuti alla luce e poi divenuti di largo dominio al grande pubblico a partire dai primi prodotti di questo marchio, sino dal momento dei primi test, portati a termine nel corso del 2009. Queste risultanze, che in alcuni scenari di utilizzo “in lettura e scrittura random”, avevano portato al non completo apprezzamento dei prodotti della serie V+100 da parte degli addetti del settore.

Le successive modifiche al firmware delle unità V+100 sono intervenute andando ad ottimizzare la struttura dei comandi al fine di dare una maggiore efficienza degli algoritmi utilizzati sulle stesse. Tali miglioramenti hanno prodotto un aumento delle performance in letture/scritture di file da 4KB.

Per aiutare il lavoro del controller è stato previsto un quantitativo di memoria cache singola da 128MB, di cui l’intero blocco è inglobato nel chip avente serigrafia Micron D9HSJ. La sigla è stata abbreviata, in realtà il nome completo è Micron 9LA17-D9HSJ.

Questo modulo, di tipo DDR SDRAM da 1Gigabit (128MB), opera ad una frequenza di 167MHz (DDR333/PC2700) con una tensione di alimentazione pari a 1.8v. Il chip Micron D9HSJ è posizionato a ridosso al controller Toshiba T6UG1XBG. Questa soluzione non comporta solo una efficiente ottimizzazione degli spazi e ad una maggior capacità di dissipazione, ma favorisce un collegamento quanto più veloce possibile tra i due chip. In questa maniera è possibile massimizzare la banda ed ottenere una ottimale risposta di natura elettrica.

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{jospagebreak_scroll title= Memoria NAND Flash:}


Memoria NAND Flash:


Il resto dello spazio a disposizione è occupato dagli otto chip, di identiche dimensioni, Toshiba TH58NVG8D7FBAK2 MLC (Multi-Level-Cell) NAND Flash sviluppati con processo produttivo a 32nm. Essi costituiscono lo spazio di archiviazione complessivo del Kingston SSDNow V+100 64GB. Abbiamo pertanto otto moduli da 8GB ciascuno.

A titolo puramente informativo, rammentiamo che le memorie MLC, meno costose, performanti e durature delle corrispettive SLC (Single-Level Cell), si differenziano positivamente da queste ultime solo in quanto presentano la possibilità di contenere in ciascuna cella, due o più valori (due o più bit), mentre nelle SLC è possibile memorizzarne solo uno (un solo bit: 0 o 1). E’ utile anche conoscere, per inciso, che tale implicazione vale indipendentemente a prescindere che la tecnologia utilizzata per le MLC o SLC sia di tipo NAND (Not AND, dove sia necessaria un’organizzazione in pagine della memoria) oppure NOR (Not OR, dove non sia richiesto o necessario un accesso ai dati di tipo sequenziale).

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{jospagebreak_scroll title= Nuovo Firmware del controller:}


Nuovo Firmware del controller: TRIM non più indispensabile


Sulle memorie NAND flash i dati sono scritti a livello di pagina (4KB), ma eliminati a livello di blocco (512 KB). Salvo diversa istruzione, gli SSD tentano di conservare i dati più a lungo possibile, perché la cancellazione di un blocco di memoria NAND porta alla cancellazione di un gruppo di dati validi così come dati non validi per poi riscrivere i dati validi nuovamente. Il processo di Garbage Collector è il metodo attraverso cui viene pulito un blocco NAND per future scritture, soltanto che a priori l’unità non sa rilevare quali dati sono validi e quali no.

Per questo motivo è stata inventata la funzionalità TRIM, comando attraverso il quale il sistema operativo informa l’unità a stato solido circa i blocchi di dati non più considerati utilizzati e che quindi possono essere eliminati, purtroppo però questa funzionalità è circoscritta a Windows 7 e non a tutti gli altri sistemi operativi inclusi quelli adottati nei sistemi Macintosh.

Grazie all’implementazione di un Garbage Collection aggressivo, che anche in background si occupa di scrivere e cancellare dati dalle memorie NAND sfruttando la funzionalità “Always on“, il disco può essere utilizzato anche da sistemi operativi sprovvisti di funzionalità Trim senza riscontrare un degrado delle performance.

In merito a questa funzione Kingston ha riscontrato un aumento delle performance del 25% con un sostanzioso aumento della durata della vita di funzionamento dell’unità.

{jospagebreak_scroll title= Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel P67 Express, di produzione ASUS, in particolare è stato scelto il modello Maximus IV Extreme, con BIOS aggiornato all’ultima versione disponibile al momento delle prove.  

Come processore abbiamo usato il modello di punta Intel appartenente alla nuova famiglia Sandy Bridge, precisamente il Core i7 2600K, con moltiplicatore sbloccato. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 5.000MHz, impostando il moltiplicatore a 50x e mantenendo il BCLK in specifica (100MHz). Per il raffreddamento ci siamo affidati ad un sistema Phase Change Single Stage.

Per il comparto memorie la scelta è ricaduta su un kit prodotto da Kingston, appartenente alla serie HyperX T1, da 8GB di capacità assoluta. Sia la frequenza e sia le latenze sono state impostate ai valori di targa, vale a dire 2133MHz 9-11-9-27 con una tensione di alimentazione pari a 1.65v.

Un riassunto della configurazione di prova la trovare nella tabella sottostante:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Il sistema operativo, Microsoft Windows7 Ultimate X64 Service Pack1, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare.

Per verificare le prestazioni dell’unità ci siamo avvalsi dei seguenti software:


  • AS SSD Benchmark 1.6.4067.34354;
  • Crystal Disk Mark 3.0.1 x64;
  • ATTO Disk Benchmark 2.46;
  • HD-Tune Pro 4.60;
  • HD-Tach 3.0.4.0;
  • PCMark 2005.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: AS SSD Benchmark}


Benchmark Sintetici: AS SSD Benchmark


AS SSD Benchmark consente di effettuare svariate misurazioni sulla nostra unità di archiviazione (SSD, Hard Disk interno/esterno, PenDrive USB, ecc.) sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale.

A test ultimato viene riportata la velocità della nostra unità in MB al secondo. Oltre al test dei 4k,viene effettuato anche un test lettura/scrittura Multi-Thread 4k, per simulare il più possibile la velocità di avvio del sistema operativo o di installazione di un programma.

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Considerazioni:


L’unità si conferma veloce nella lettura e scrittura di dati sequenziali rispettivamente di 226,41 MB/s e di 186,99 MB/s rispecchiando quasi alla perfezione le specifiche dichiarate dal produttore. Discrete anche le performance con file di dimensione di 4KB, considerando che questo test è il punto critico della maggior parte degli SSD, non possiamo che ritenerci soddisfatti, complessivamente, del Kingston SSDNow V+100 da 64GB.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: Crystal Disk Mark}


Benchmark Sintetici: Crystal Disk Mark


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata,sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Considerazioni:


Anche Crystal Disk Mark mostra come le specifiche dichiarate dal produttore siano pienamente rispettate, anzi, addirittura superate. L’unità, infatti ottiene oltre 238MB/s e 197MB/s, rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale. Nei restanti test l’SSD di Kingston ottiene risultati discretamente buoni.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: ATTO Disk Benchmark}


Benchmark Sintetici: ATTO Disk Benchmark


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante“Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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Considerazioni:


Possiamo vedere come la velocità di lettura e scrittura sia crescente al crescere delle dimensioni dei file campione. Le prestazioni ottenute sia in lettura che in scrittura confermano ancora una volta le specifiche dichiarate, dimostrandosi complessivamente molto buone.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: HD Tune Pro}


Benchmark Sintetici: HD Tune Pro


HD-Tune Pro è uno strumento per l’analisi del disco rigido che include funzioni per il benchmark, la cancellazione sicura dei file e la visualizzazione delle cartelle. Il benchmark sintetico ci permette di calcolare le prestazioni dei dischi fissi. E’ possibile misurare il transfer rate e il tempo di accesso ai dati casuali.

Nelle prove che seguono, vi mostriamo i risultati ottenuti nei vari benchmark inclusi in questo programma. I risultati sono espressi, a seconda del test, in MB/s oppure in IOPS (operazioni input e output al secondo).

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Considerazioni:


Come vediamo dalla serie di test eseguiti, l’unità si dimostra validissima anche se i risultati in lettura sequenziale sono lievemente inferiori ai valori di targa, ottenendo una media di 203MB/s contro i 230MB/s dichiarati. Al contrario, i benchmark in scrittura superano leggermente le specifiche con una media di ben 187MB/s contro i 180MB/s dichiarati. L’unità non delude nemmeno dal punto di vista delle operazioni I/O al secondo, mostrando un buon livello di performance complessive, solo leggermente sottotono nella scrittura di pacchetti da 512byte. Il tempo di accesso si mantiene sempre entro ottimi livelli.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: HD Tach}


Benchmark Sintetici: HD Tach


HD Tach è un benchmark di basso livello che misura le prestazioni dell’hard disk e di varie periferiche di storage installate nel proprio PC. Riporta tempo di accesso, velocità di lettura e scrittura. Il programma usa driver personalizzati e altre interfacce di basso livello di Windows per bypassare più livelli software possibili e arrivare così più vicino alle massime performance fisicamente possibili dall’unità in esame.

Quick Benchmark (8MB Zones):

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Long Benchmark (32MB Zones):

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Considerazioni:


I test mostrano l’ottimo comportamento dell’unità in lettura sequenziale. Come possiamo notare questa si mantiene praticamente sempre al di sopra dei 200MB/s, con picchi verso l’alto prossimi ai 240MB/s e una media di oltre 210MB/s. Anche il Burst Speed è decisamente buono, superando i 250MB/s nel benchmark lungo.

{jospagebreak_scroll title= Benchmark Sintetici: PCMark 2005}


Benchmark Sintetici: PCMark 2005


Famoso benchmark di Futuremark in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).

Nel grafico che segue i risultati ottenuti nella Suite HDD.

{jospagebreak_scroll title= Consumi e Temperature:}


Consumi e Temperature:


Consumi:


Con l’ausilio del benchmark IO-Meter, è possibile stressare l’elettronica degli SSD in modo da ottenere risultati significativi riguardanti i consumi dell’unità in esame in Idle e in Full-Load. A seguire il grafico riassuntivo delle misurazioni:


Temperature:


Durante le prove abbiamo misurato le temperature in Idle e in Full-Load grazie all’ausilio si una sonda termica fissata direttamente alla scocca dell’unità.  La temperatura ambiente rilevata durante le nostre prove era di circa 24°C.

{jospagebreak_scroll title= Conclusioni:}


Conclusioni:


 

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Prestazioni:quattro
Temperatura/Consumi:cinque
Rapporto prezzo/prestazioni:quattro
Giudizio complessivo:

quattro


Alla luce delle prove svolte non possiamo negare le indiscutibili qualità di questa unità allo stato solido. Il Kingston SSDNow V+100 da 64GB è stato in grado di ottenere complessivamente ottime prestazioni nei vari benchmark sintetici, sia in lettura che in scrittura, superando addirittura in più di un’occasione i valori di targa dichiarati dal produttore (230MB/s in lettura e 180MB/s in scrittura).

Lo spazio di archiviazione messo a disposizione da questo prodotto (64GB) potrebbe non essere sufficiente per evitare l’utilizzo di un’ulteriore disco dedicato allo storage dati, ma è sicuramente perfetto per l’installazione del sistema operativo e dei principali software desiderati, che trarranno enormi benefici rispetto all’uso di un tradizionale disco rigido meccanico.

La qualità costruttiva e i materiali impiegati rispecchiano pienamente gli standard di questa azienda. I consumi e le temperature dell’unità si mantengono entro ottimi livelli, decisamente inferiori ai tradizionali dischi meccanici. Basti pensare che questo SSD è in grado di assorbire solamente 0.4W in condizione di Idle e 4W in Full-Load.

Unica nota dolente è rappresentata dalle non brillanti prestazioni nei test in cui sono coinvolti file da 4KB, onestamente ci aspettavamo miglioramenti più apprezzabili sotto questo aspetto. Non possiamo comunque non considerare gli sforzi e i miglioramenti fatti da Kingston rispetto al predecessore di questa unità. Non escludiamo che la situazione possa migliorare sensibilmente con i futuri aggiornamenti del firmware.

Il Kingston SSDNow V+100 64GB è disponibile sul mercato ad un prezzo medio di circa 85€ IVA compresa, cifra più che giustificata dalle performance complessive del prodotto, dallo spazio di archiviazione offerto, dall’indiscutibile qualità costruttiva e dall’ottimo servizio di assistenza e garanzia, che contraddistingue da sempre questa azienda.


Pro:


  • Ottima qualità costruttiva;
  • Garanzia Kingston di 3 anni e Assistenza Tecnica 24/7;
  • Supporto Trim e Garbage Collection;
  • Ottime temperature e consumi;
  • Scocca in alluminio molto robusta;
  • Prezzo nella norma.

Contro:


  • Performance con file da 4KB migliorabili.

Si ringrazia 002-kingston-hyperx-ssd-240gb-logo1 per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin HW Legend

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