Skype spiega il motivo del crash di settimana scorsa

Logo_Skype_1Skype recentemente ha reso noto sul suo blog le cause del crash della settimana scorsa. I motivi principali sono dovuti al sovraccarico dei server che hanno portato ad un ritardo nella ricezione dei messaggi, provocando crash a catena.

Il 22 dicembre scorso, la maggior parte degli utenti di Skype ricorda il down il sistema voip più utilizzato al mondo. Il CEO di Skype tramite le pagine ufficiali del blog del noto software, ha spiegato che il crash della scorsa settimana è stato causato da un gruppo di server sovraccarichi delegati alla gestione dei messaggi IM in modalità offline.

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Skype si poggia a dei grandi “nodi” che vengono formati da alcune applicazioni di Skype installate sui computer degli utenti stessi. Una delle versioni di Skype che si occupa dello scambio di informazioni fra utenti, è andata in crash bloccando centinaia di nodi che creato una reazione a catena disattivando tutti gli altri nodi che a loro volta hanno scollegato gli utenti e creato il clamoroso crash dei giorni scorsi.

In particolar modo il problema dei crash ha riguardato i possessori della versione di Skype 5.0.0152, hanno ricevuto alcuni messaggi in ritardo. Questa versione del software non ha processato correttamente le risposte arrivate in ritardo, provocando un crash a catena fra gli utenti. Il risultato è stato il crash di oltre il 40% dei client in questione.

Il problema non ha interessato gli utenti che usavano l’ultima versione del software, la 5.0.0.156 per i sistemi operativi Microsoft, o le vecchie 4.0. 

Lars Rabbe ha specificato che “Skype è basato su una rete peer-to-peer, e settimana scorsa questa rete è diventata instabile e ha sofferto di un crash critico, durato circa 24 ore, dalle 8 di mattina del 22 dicembre fino al mattino del giorno dopo“.

Skype non ha indicato come evitare che il problema si ripresenti nuovamente, ma ha solo detto che aggiornerà la versione in questione e che migliorerà le fasi di test prima di distribuire una nuova versione. Non ci resta che sperare di non imbatterci nuovamente in un 22 dicembre 2010…..

 

A. Delli Santi – djlegend – HW Legend Staff

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