Sharkoon Night Shark RGB: Cabinet per intenditori!

Il mercato dei cabinet per sistemi desktop, e in modo più particolare quello delle soluzioni pensate per configurazioni gaming, è senza dubbio in forte e costante espansione in questi ultimi anni. Tutte le più rinomate realtà del settore, infatti, vantano numerose e ben differenziate proposte al fine di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza e di esigenza. Nell’articolo che abbiamo il piacere di proporvi quest’oggi andremo ad osservare in maniera dettagliata uno degli ultimi cabinet di casa Sharkoon, il Night Shark RGB, caratterizzato da un design rivoluzionato con un pannello frontale stiloso e un pannello laterale in vetro temperato. Ottima risulta essere, la presenza all’interno del cabinet, del un tunnel di alimentazione posto in cima. Tale utile accorgimento consente di ammirare, nella parte inferiore, in tutto il suo splendore, l’hardware da noi installato al suo interno. Il Night Shark RGB dispone di una ventola sul retro e due sul frontale con LED RGB addressable. Il case è fornito di un controller manuale attraverso il quale è possibile selezionare fino a 14 modalità di illuminazione. Il cabinet è inoltre in grado di ospitare un completo sistema di raffreddamento a liquido. La presenza infatti di pratiche fessure facilitano l’installazione del serbatoio per il raffreddamento a liquido. Il cabinet è sviluppato per ospitare anche mainboard con processori doppi o multipli (SSI CEB/EEB). Inoltre, l’ottima distribuzione degli spazi interni, consente di installare componenti, come schede grafiche fino a 42 cm, alimentatori fino a 29,5 cm e dispositivi di raffreddamento della CPU fino a 16 cm. Sono installabili fino a tre hard disk da 3,5 “e fino a cinque da 2,5”. Il supporto VGA regolabile aiuta inoltre a sostenere il peso della scheda grafica, andando di fatto ad eliminare qualsiasi pericolo di danneggiamento. Per rendere l’installazione semplice e rapida, e affinché sia garantito sempre l’ordine desiderato, il Night Shark RGB presenta dei passacavi utili a nascondere il cablaggio dietro il vassoio della scheda madre. Per concludere è inoltre possibile installare un’unità ottica da 5,25″ nel pannello frontale. Vi auguriamo una buona lettura del nostro articolo!

Sharkoon Night Shark RGB: Cabinet per intenditori! – Recensione di Andrea Raimondi | 19andrew90 – Voto: 5/5


Sharkoon è una rinomata azienda tedesca specializzata, sin dal 2003, nella produzione e commercializzazione di una vasta gamma di prodotti per PC, contraddistinti da un elevato rapporto qualità prezzo.

L’offerta dell’azienda è, come anticipato, molto vasta, spaziando dalle più tradizionali periferiche pensate per il gaming, tra cui tastiere, mouse e cuffie, fino ad arrivare alle unità di memorizzazione portatili, soluzione per lo storage dei dati, case per sistemi desktop, ventole ed alimentatori con certificazione 80 Plus.

Maggiori informazioni sul sito Sharkoon.

[nextpage title=”Confezione e Bundle”]

Il cabinet Sharkoon Night Shark RGB giunto in redazione, è facilmente rintracciabile, grazie al codice EAN 4044951026258.

Il prodotto si contraddistingue fin da subito per la sua colorazione completamente nera, per la presenza di ben tre ventole di raffreddamento RGB, per il l’eccellente pannello laterale e frontale in vetro temperato; quest’ultimo con finestra trasparente sagomata a forma di pinna.

La confezione che lo racchiude è interamente realizzata in robusto cartone dalle dimensioni di 573x276x545 mm, capace di garantire una più che buona integrità del prodotto anche nell’eventualità di un trasporto movimentato. La colorazione di base è bianca e nera, con una finitura superficiale opaca. Non sono presenti particolari di rilevo che potrebbero attirare maggiormente l’attenzione da parte del potenziale acquirente.

Sia nella parte anteriore che posteriore infatti troviamo esclusivamente il marchio dell’azienda e la nomenclatura completa del prodotto, un’immagine di anteprima dello chassis vero e proprio e delle caselle che riportano la presenza dei pannelli frontale e laterale in vetro temperato e le quattro versioni disponibili per lo chassis, ovvero con tre ventole ad illuminazione RGB, totalmente a led rossi o blu oppure in versione “lite”, così come viene definita dal produttore, con la scocca totalmente priva di ventole.

Su entrambi i laterali più corti viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, con l’aggiunta, però, di una breve panoramica delle caratteristiche tecniche più significative previste per questo specifico modello, come il peso, le dimensioni e le misure d’ingombro precise della confezione, tradotte in multilingua, italiano compreso.

Solamente su un lato però sono stati inseriti i codice a barre, relativi alle varie versioni, ed una tabella con il peso lordo e netto del cabinet Sharkoon Night Shark. Il trasporto non è del tutto semplice, data la mancanza di comode e pratiche maniglie sui lati della confezione.

L’apertura della confezione risulta veloce, basterà infatti sollevare i quattro lembi superiori e in pochi secondi avremo accesso al contenuto.

La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. Riteniamo che sia quasi impossibile incappare in qualche parte danneggiata in fase di trasporto.

La prima cosa che notiamo sono gli ottimi materiali utilizzati per l’imballaggio. Lo chassis è interamente avvolto in una grande sacca, in tessuto-non-tessuto color nero, con logo Sharkoon da entrambi i lati lunghi e ancorato tra due semi-gusci di polistirolo in grado di proteggerlo ottimamente da urti e graffi accidentali.

Il bundle fornito in dotazione è tutto sommato basilare, ma lo rende allo stesso tempo completo.

In una piccola scatoletta di cartone con all’interno altrettanti sacchetti in cellophane trasparente, troviamo:


  • 20x Viti per CD Rom e HDD da 2.5”;
  • 5x Viti per PSU;
  • 22x Viti per Motherboard e HDD da 3.5”;
  • 8x Viti a testa larga con distanziale per HDD da 3.5”;
  • 1x Controller RGB Addressable a 8 vie (già installato);
  • 1x staffa per scheda video (già installata);
  • 1x Mascherina per slot 5.25” con riduttore a 3.5”;
  • 1x Speaker;
  • 1x Svita distanziali per Motherboard;
  • 10x Fascette in plastica;
  • 1x Manuale di installazione splitter RGB;
  • 1x Manuale dell’utente.

Sharkoon non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta funzionale e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto. Siamo ora pronti per andare ad analizzare le caratteristiche tecniche del nuovo modello Night Shark RGB.

[nextpage title=”Principali Caratteristiche Tecniche e Funzionalità”]

Il nuovo Sharkoon Night Shark RGB si presenta con uno stile moderno, dai lineamenti decisi e lineari, dove gli unici profili curvilinei sono dati dalle due pinne sul pannello frontale; tutto sommato un cabinet al passo coi tempi, capace di coniugare eleganza ed aggressività allo stesso tempo.

Il cabinet è appositamente progettato per postazioni e configurazioni avanzate e ricercate di gaming, dato il look moderno e attraente del pannello laterale e frontale, entrambi in vetro temperato. Ottima risulta la presenza di ben tre ventole RGB in dotazione, in grado di emanare nell’ambiente circostante un effetto luminoso dal deciso impatto visivo.

Del modello Sharkoon Night Shark è prevista la commercializzazione, almeno per il momento, in una sola variante di colore, nello specifico completamente nera sia all’esterno che all’interno. L’unica nota di colore la possiamo rilevare nelle tre ventole (due frontali e una posteriore) provviste di illuminazione a LED RGB.

Il produttore ha deciso inoltre di commercializzare, per chi non fosse amante dell’illuminazione RGB, anche di una versione con ventole completamente a led rossi o blu, oltre ad una ulteriore completamente priva di ventole, denominata “Lite”.

Grazie all’adozione di materiali di qualità come l’acciaio SECC è stato possibile garantire una buona robustezza e durata nel tempo. Inoltre la presenza del vetro temperato della paratia frontale e laterale, conferiscono al prodotto un ulteriore valore aggiunto.

Dal punto di vista degli ingombri, le dimensioni pari a (L x P x A) 50,3 x 21 x 47,5 cm, risultano essere idonee e abbastanza spaziose per uno chassis in formato SSI EEB/SSI CEB/E-ATX/ATX/M-ATX/M-ITX e, come osserveremo nel corso dell’articolo, capaci di garantire non soltanto uno spazio interno più che buono, ma anche notevoli possibilità di integrazione sia di impianti a liquido di tipo tradizionale sia di quelle di tipo All-in-One con radiatori con lunghezza massima di 360mm ed un’altezza massima di 145mm di altezza ventola inclusa (solamente per la parte frontale).

Lo Sharkoon Night Shark RGB, prevede la possibilità di ospitare infatti un radiatore da 120 o 240mm sulla parte frontale, da 120/240/360mm sulla parte inferiore, da 120 o 240mm sulla paratia laterale ed uno da 120mm sul pannello posteriore. Volendo, potremmo installare due ventole da 120mm su frontale e sulla paratia laterale, ben tre da 120mm sul lato inferiore, mentre sul lato posteriore solamente una da 120mm.

Per quanto riguarda l’installazione di schede grafiche, il cabinet supporta una lunghezza massima di 420mm (ridotta 300mm se si installa un radiatore sul pannello laterale), inoltre il Night Shark dispone già di una staffa di supporto, regolabile in altezza e in lunghezza. Mentre per i dissipatori a torre, Sharkoon Night Shark supporta un’altezza massima di 160mm.

Non mancano, inoltre, accorgimenti specifici pensati per evitare l’accumulo di polvere all’interno sia dello chassis che dell’alimentatore, nello specifico troviamo dei comodi filtri facilmente rimuovibili in grado di rendere le operazioni di manutenzione e pulizia estremamente semplice e veloce.

Del tutto intelligente la gestione degli spazi interni, con accorgimenti mirati a garantire un’installazione semplice ed ordinata dei componenti hardware (da notare ad esempio il comparto dedicato al posizionamento dell’alimentatore reso isolato dal resto della configurazione, posizionato in alto), oltre che un più efficiente cable management al fine di offrire non soltanto un miglior ricircolo dell’aria all’interno dello chassis, ma soprattutto una vista più pulita ed elegante attraverso la generosa finestra laterale in vetro temperato.

Il pannello laterale destro del Sharkoon Night Shark RGB dispone di una presa d’aria, intagliata ad esagoni, che al tatto ricordano le squame. Questa sarà molto utile nell’espellere l’aria calda proveniente dalla componentistica montata nel pannello posteriore.

Il pannello I/O risulta ricco e completo, dotato di ben quattro connettori USB (due 3.0 e due 2.0), jack per cuffie e microfono, tasto di accensione e reset; quest’ultimo può essere utilizzato come switch per selezionare i vari effetti luminosi delle ventole, qualora la scheda madre installata non fosse provvista dell’apposito connettore.

Nella tabella che segue riportiamo le specifiche tecniche principali del cabinet, così come dichiarate dal produttore:

Le caratteristiche tecniche dichiarate rispecchiano appieno la volontà dell’azienda di realizzare uno chassis innovativo ed unico nel suo genere, estremamente funzionale, curato nei minimi particolari e costruito con materiali robusti e di qualità. Un prodotto del genere siamo sicuri sarà in grado di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, compresa quella più esigente.

Nel corso della nostra recensione analizzeremo le caratteristiche peculiari e innovative che i tecnici Sharkoon hanno voluto mettere a disposizione dei propri clienti. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la soluzione Night Shark RGB.

[nextpage title=”Uno sguardo all’esterno – Parte Prima”]Sharkoon, con il nuovo Night Shark RGB è stata in grado di realizzare uno chassis dallo stile indubbiamente particolare ed intrigante, capace di attirare l’attenzione grazie ai suoi lineamenti moderni e alla generosa finestra laterale in vetro temperato, che lascia intravvedere la componentistica interna in tutto il suo splendore. Ottima risulta inoltre la presenza di un pannello frontale, sempre in vetro temperato e sagomato a forma di pinna, in grado di far ammirare al meglio gli effetti luminosi che le due ventole RGB da 120mm già installate sul frontale sono in grado di offrire.

Il modello giunto in redazione, si contraddistingue per la colorazione interamente nera/antracite sia all’esterno che all’interno. L’unica nota di colore è rappresentata dal logo del prodotto color argento, presente sul pannello in vetro frontale, oltre che dalle ventole, due frontali e una posteriore, provviste di illuminazione a LED RGB Addressable, altamente personalizzabili tramite gli appositi software proprietari di alcuni produttori di schede madri come Asus, MSI e Gigabyte, oppure tramite il tasto reset del pannello I/O frontale. All’interno del cabinet è già installato un pratico controller in grado di gestire fino a 8 ventole e/o strisce led RGB contemporaneamente.

Lo chassis vanta una struttura in acciaio SECC robusta, con verniciatura superficiale con finitura leggermente ruvida, in grado di donare al tatto una sensazione di robustezza elevata.

Nella parte frontale, è prevista la presenza di un alloggio da 5.25”, modificabile in 3.5” tramite l’apposito adattatore incluso nel bundle. La paratia frontale risulta inoltre facilmente rimovibile, data la totale assenza di cavi provenienti dalla stessa.

Interessante notare come lateralmente il cabinet presenta delle ampie prese d’aria, protette da due filtri anti-polvere estraibili e lavabili facilmente, semplicemente smontando il pannello dallo chassis.

Esaminando la parte frontale del Night Shark RGB, privata dell’apposito pannello, troviamo installate le due ventole RGB proprietarie, sempre di marca Sharkoon, disposte verticalmente sugli appositi fori a scorrimento, disponibili sia per ventole da 120 che da 140mm.

Nella parte posteriore dello chassis, oltre al consueto alloggiamento, in questo caso nella zona superiore, per una PSU in formato standard ATX ed allo slot I/O Shield della scheda madre, possiamo notare alcuni accorgimenti specifici voluti appositamente dal produttore.

Sul retro sono ben visibili i sette slot di espansione PCI, dotati ognuno di un copri-slot facilmente rimovibile e comprensivo di fori atti ad un più facile smaltimento del calore; accanto ad essi è presente uno speciale copri-viti rimovibile, tenuto fermo da una vite tool-less.

La presenza di sette mascherine per slot di espansione ci consente, inoltre, di intuire che sarà possibile installare anche schede grafiche a doppio o triplo slot all’interno dello Sharkoon Night Shark RGB, oltre che ad eventuali schede audio dedicate, controller e quant’altro.

A lato della scheda madre, che come vediamo sarà collocata in posizione verticale, è installata una ventola da 120 millimetri (potremo chiaramente sostituirla, con un radiatore della medesima dimensione).

[nextpage title=”Uno sguardo all’esterno – Parte Seconda”]

Analizzando le paratie laterali, possiamo notare che quella sinistra è completamente in vetro temperato fumé, con due viti di fissaggio tool-less, disposte nella zona posteriore, mentre quella destra presenta delle prese d’aria a forma di squame e anch’essa presenta delle viti di fissaggio tool-free.

Il produttore ha scelto di utilizzare un vetro temperato oscurato, di tipo fumé, al fine di rendere il cabinet ancora più misterioso, grazie all’effetto “vedo non vedo”. Indubbiamente un ulteriore tocco di classe al già accattivante e ricercato look estetico di questo chassis.

I pannelli laterali sinistro e destro sono provvisti del classico incastro a scorrimento. Il fissaggio finale al telaio avviene mediante l’uso di viteria tool-free, in maniera da rendere le operazioni di apertura e chiusura estremamente rapide anche senza l’ausilio di attrezzi specifici.

Nella parte superiore dello chassis è presente il pannello I/O. Il produttore ha previsto la presenza, oltre che degli immancabili pulsanti di accensione/spegnimento e reset, anche di una coppia di jack da 3.5” (uno per il collegamento delle cuffie ed uno per il microfono), altrettante porte USB 2.0 (colore nero) e due porte USB 3.0 (colore blu).

Il pannello I/O dello chassis Sharkoon Night Shark RGB è posto sul lato superiore ed è incastonato nello stesso; nel caso in cui venga smontato il pannello frontale, il pannello I/O rimarrà saldo sul lato superiore, in modo tale da non scollegare e avvertitamente poter lacerare i cavi elettrici presenti nelle porte installate.

La rimozione del pannello anteriore è semplice e richiede solamente una piccola forza dal basso verso l’alto, da parte dell’utente. Una volta rimosso sarà possibile procedere eventualmente con le consuete operazioni approfondite di pulizia.

Ottima risulta la presenza di diverse fessure, atte al ricircolo dell’aria, presenti sui lati sinistro e destro del profilo in plastica. Grazie a questo utile accorgimento sarà possibile garantire un’aerazione ottimale della componentistica interna, mentre verrà anche protetta grazie a due filtri anti-polvere completamente e facilmente rimovibili.

Possiamo notare inoltre, che le ventole da 120 millimetri preinstallate in immissione, possono essere all’occorrenza posizionate leggermente più in alto grazie alla presenza di pratici fori a scorrimento. Sarà inoltre possibile installare anche ventole da 140mm oppure radiatori delle medesime dimensioni.

Il pannello superiore è totalmente liscio e non presenta lavorazioni di alcun tipo. Inoltre non sarà possibile installare ulteriori radiatori o ventole, dato che sotto di esso prenderà spazio solamente l’alimentatore e eventuali cavi.

Lo chassis viene mantenuto sollevato dal piano di appoggio per mezzo di due supporti a barra, con piedini in plastica gommata. L’aver previsto un rialzo del genere rispetto al piano di appoggio assicura che anche il radiatore o le ventole poste nel pannello inferiore, riescano a pescare sufficiente aria dall’esterno, evitandone così il suo surriscaldamento. I piedini assicurano piena stabilità e una più che buona presa al piano d’appoggio.

Non manca infine la presenza di un pratico filtro che evitata l’accumulo di polvere all’interno del cabinet. Questo filtro è abbastanza facile da rimuovere grazie alla presenza di utili binari di facile scorrimento e linguette di bloccaggio.

Dopo questa prima analisi della parte esterna del nuovo Sharkoon Night Shark RGB appare evidente come il produttore, in fase di progettazione, abbia curato molto attentamente ogni particolare, raggiungendo una qualità costruttiva indubbiamente di buon livello. Ora siamo pronti per andare ad esaminare la parte interna.

[nextpage title=”Uno sguardo all’interno – Parte Prima”]

Sharkoon Night Shark RGB è realizzato con un design molto interessante, contraddistinto da uno stile elegante ed al tempo stesso aggressivo. La qualità del prodotto risulta complessivamente molto buona, così come lo spazio all’interno per il montaggio dei vari componenti. Per rimuovere i due pannelli laterali, basterà semplicemente svitare le viti tool-free e rimuovere il classico incastro a scorrimento.

Come possiamo vedere la gestione degli spazi interni è indubbiamente ben congegnata, infatti sono presenti accorgimenti specifici pensati per ospitare configurazioni di fascia medio-alta estremamente ordinate e pulite. Lo spazio a disposizione, inoltre, consente massima libertà anche nell’eventualità di integrazione di impianti di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, ben più complessi e prestanti delle ormai diffuse soluzioni All-in-One.

Lo chassis supporta schede madri con fattore di forma standard Mini-ITX/Micro-ATX/ATX/E-ATX/SSI CEB/SSI EEB, con installazione della stessa in verticale. Questo aspetto garantisce una migliore gestione degli spazi, consentendo inoltre un utilizzo di dissipatori a torre per CPU particolarmente alti (fino a 160 millimetri) senza alcun problema.

Interessante notare come gli ingegneri di Sharkoon abbiano curato con maniacale scrupolosità la gestione del cable management.

Il passaggio dei cavi verso la scheda madre avviene attraverso alcuni fori opportunamente privati di qualsiasi sbavatura, in maniera da evitarne il danneggiamento della guaina isolante. Per quanto riguarda le unità di memorizzazione, il nuovo Night Shark RGB prevede buone possibilità di installazione.

Nella parte posteriore e anteriore dello chassis sono collocati vari alloggiamenti per lo stoccaggio delle unità, nello specifico ben tre in formato standard 3.5” o cinque da 2.5” (indifferente se HDD meccanici oppure SSD).

Nello specifico troviamo un cestello nella zona superiore del pannello posteriore dello chassis, dove potremo installare due HDD/SSD da 3.5” e uno da 2.5” (uno sul lato superiore del cestello, non utilizzando l’alloggiamento frontale da 5.25” e fissandolo con le viti nel lato inferiore; l’altro al centro del cassetto, fissandolo con i fori ai lati). Sempre sul lato posteriore si potranno installare altri due HDD/SSD da 2.5” nei cestelli posti poco sotto il foro per il backplate della scheda madre.

Mentre nella zona anteriore troviamo, vicino alle ventole frontali, una mascherina nel quale potremo installare altri due HDD/SSD da 2.5” oppure uno da 3.5”; in alternativa rimuovendola potremo collocare un radiatore da 120 o 240mm.

[nextpage title=”Uno sguardo all’interno – Parte Seconda”]

Nella parte superiore interna dello chassis troviamo anche il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX, ben nascosto a tutto vantaggio dell’estetica e della gestione dei cavi.

Sulla parte frontale possiamo notare un pratico e comodo vano copri-PSU non rimovibile, decorato con logo Sharkoon, griglie anti-surriscaldamento e fori per il passaggio dei cavi e per l’installazione del cassetto da 3.5”.

Per quanto riguarda la scheda grafica è previsto il supporto per una lunghezza massima pari a ben 420mm (300mm se abbiamo posizionato un radiatore nel pannello frontale). Questo valore appare indubbiamente notevole e garantisce la piena compatibilità verso tutti i modelli presenti ad oggi sul mercato. Inoltre Sharkoon ha dotato, fin dall’origine, il suo Night Shark RGB di una staffa di supporto per scheda video, regolabile sia in altezza che in angolazione.

Nessuna limitazione è presente inoltre per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata in grado di favorire la fuoriuscita dell’aria calda all’esterno dello chassis.

Il fissaggio della GPU avviene, nella parte esterna, mediante delle ormai consuete viti a stella e un esclusivo sistema di bloccaggio a scorrimento, tenuto fermo da una vite tool-free. Alla luce di quanto osservato durante questa analisi degli interni del nuovo Sharkoon Night Shark RGB non possiamo che ritenerci soddisfatti del lavoro svolto durante la fase di progettazione.

L’azienda ha curato ogni minimo particolare in maniera da semplificare al massimo le operazioni di installazione delle componenti e consentire di conseguenza, un efficace gestione dei cavi di collegamento, che come vedremo, risulta ordinata e precisa. Possiamo ora procedere con l’analisi delle specifiche tecniche delle ventole in dotazione e dei relativi flussi d’aria in grado di generare.

[nextpage title=”Analisi ventole e gestione dei flussi d’aria”]

Il produttore Tedesco ha dotato questo cabinet di ben tre ventole da 120mm. Una configurazione originale, che possiamo definire “totalmente completa” per quanto riguarda il ricircolo interno dell’aria.

All’interno dello Sharkoon Night Shark RGB, infatti, sono preinstallate ben tre ventole da 120 millimetri, non sappiamo nello specifico il modello preciso, però possiamo notare dall’etichetta posteriore che si trattano di ventole denominate “BRUSHLESS DC FAN-model SF1225L20RGB” marchiate Sharkoon e sono provviste di illuminazione a LED RGB Addressable, facilmente personalizzabili tramite il tasto reset del pannello frontale, oppure con il semplice utilizzo del software di gestione presente nelle recenti schede madri di Asus, MSI e Gigabyte.

Questa particolare ventola è contraddistinta da uno spessore pari a 25 millimetri, mentre l’illuminazione fuoriesce direttamente dai due anelli che circondano il bordo circolare.

Le ventole presentano la tipica connessione PWM a 3 pin o MOLEX solamente per l’alimentazione, mentre per poter utilizzare l’illuminazione RGB è necessario connetterle all’apposito splitter a otto vie, già installato sul retro del cabinet.

Non abbiamo particolari informazioni inerenti alla portata d’aria, quindi non possiamo darvi ulteriori informazioni in merito. In ogni caso, vi possiamo garantire che sono in grado di convogliare una buona quantità di aria con un impatto acustico minimo.

Due ventole sono collocate nella parte frontale dello chassis, ovviamente in maniera tale da immettere aria fresca all’interno dello stesso; mentre la terza, collocata nella parte posteriore, farà fuoriuscire l’aria calda verso l’esterno del cabinet Sharkoon Night Shark RGB.

Nella configurazione “base“, di conseguenza, vi sono esclusivamente le due ventole frontali da 120 millimetri (contrassegnate con le frecce di colore blu) che immettono una buona quantità di aria fresca all’interno dello chassis stesso, mentre la terza, evidenziata dalla freccia rossa, provvederà ad espellere in maniera efficiente verso l’esterno l’aria ormai calda. Il Night Shark RGB, dopotutto, offre eccellenti potenzialità in tal senso, come possiamo osservare nell’immagine che segue.

Nella configurazione “completa” è possibile installare ulteriori due ventole da 120mm nella paratia laterale, e tre da 120mm nella parte inferiore del cabinet.

In questa situazione, le ventole da 120 mm posizionate frontalmente e inferiormente immettono una buona quantità di aria fredda all’interno dello chassis, mentre le restanti ventole, in estrazione, provvedono ad espellere verso l’esterno, in maniera decisamente più efficiente, l’aria ormai calda.

L’installazione delle ventole opzionali non potrà che migliorare in maniera esponenziale la situazione. Chiaramente questa configurazione risulta ben equilibrata e consente di avere un ricircolo d’aria bilanciato e tale da raffreddare in maniera ottimale tutti i componenti installati. Tale soluzione è indicata per chi utilizza molti componenti all’interno dello chassis.

Per chi desidera al contrario adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare all’interno dello chassis queste tipologie di radiatori (non necessariamente di tipo “slim”):


  • Parte Frontale: 120/240/140/280mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull);
  • Parte Posteriore: il produttore dichiara che è possibile installare solo una ventola da 120mm;
  • Parte Laterale: 120/240mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull);
  • Parte Inferiore: 120/240/360mm (anche con ventole in configurazione Push/Pull).

Per gli utenti meno esperti è possibile inoltre utilizzare uno dei numerosi e ormai abbastanza performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One.

[nextpage title=”Installazione dei componenti e Temperature rilevate – Parte 1″]

Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del nuovo Sharkoon Night Shark RGB non potevamo certo sottrarci all’assemblaggio di una configurazione completa. Le operazioni, anche grazie all’ottima gestione degli spazi interni del cabinet, si sono rivelate estremamente semplici e veloci.

Nel nostro caso abbiamo scelto i componenti con la finalità di dare vita ad una configurazione di buon livello, capace di garantire una buona esperienza d’uso e al tempo stesso di sfruttare buona parte delle potenzialità dello chassis del produttore. Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento dedicato alla CPU ci siamo affidati al dissipatore stock fornito da Intel, dato che non abbiamo particolari necessità di stressare a fondo la stessa.

La scheda grafica utilizzata, nello specifico una Sapphire R7 250 OC da 2GB di memoria, con una lunghezza di 145 mm e ingombro in altezza di uno slot, che non rappresenta certamente un problema per questo cabinet.

I fori presenti sul pannello superiore del vano dedicato all’alloggiamento della PSU e delle unità di memorizzazione consentono un pratico passaggio dei cavi necessari alla corretta alimentazione di tutto l’hardware. In questa maniera potremmo realizzare un PC ordinato e dalla pulizia visiva impeccabile.

Nella nostra configurazione abbiamo previsto la presenza, per quanto riguarda le unità di memorizzazione, sia di un tradizionale disco meccanico (Seagate Barracuda da 1TB), sia di una più prestante unità allo stato solido (ADATA Premier PRO SP550).

Per l’installazione di entrambe le unità abbiamo ovviamente sfruttato sia l’apposito vano presente nella parte inferiore dello chassis, sia lo slot a parete, posizionato sul retro della piastra di supporto della motherboard. Il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX, mette a disposizione uno spazio indubbiamente più che generoso per nascondere in maniera efficacie e ordinata, tutti i vari cavi di collegamento e di alimentazione necessari al corretto funzionamento del PC.

Ovviamente nel nostro caso non abbiamo avuto il tempo necessario per un cable-management perfetto, in ogni caso il risultato ottenuto appare più che soddisfacente. Il risultato finale che abbiamo ottenuto è senza dubbio di grande impatto visivo, pulito, ordinato ed in grado di attirare l’attenzione. La finestra in nero fumé inoltre dona quel tocco di eleganza in più che non guasta mai. Non possiamo che ritenerci molto soddisfatti.

Una volta spente le luci, possiamo ammirare i giochi di illuminazione emanate dalle ventole installate all’interno del nostro Sharkoon Night Shark RGB. Di seguito, vi mostriamo alcune foto delle varie colorazioni realizzabili. Teniamo a precisare che utilizzando il tasto reset come switch (come consigliato dal produttore per chi non ha a disposizione motherboard di recente tipologia) la scelta è limitata a sette effetti luminosi e sette tonalità di colore: rosso, verde, blu, bianco, giallo, ciano e rosa.

[nextpage title=”Installazione dei componenti e Temperature rilevate – Parte 2″]

Per poter utilizzare al meglio tutta la potenzialità dei vari effetti luminosi emanati dalle ventole, incluse all’interno del cabinet Night Shark RGB, consigliamo l’uso del connettore RGB e del software di gestione presenti su alcune recenti schede madri come: MSI Mystic Light, Gigabyte RGB Fusion e Asus Aura Sync. Vi lasciamo con qualche foto e con un video degli effetti luminosi del cabinet.

I LED presenti sulle ventole installate all’interno del cabinet Night Shark RGB risultano ben luminosi e in grado di creare un gioco di luce ad alto impatto estetico e con ampia dispersione nell’ambiente circostante. Vi possiamo garantire che questo particolare chassis sarà in grado di catturare la vostra attenzione e quella dei vostri amici. Non possiamo che ritenerci soddisfatti da quanto realizzato da Sharkoon.

Per concludere, abbiamo effettuato delle prove per verificare le potenzialità del Night Shark RGB e le temperature che si possono registrare durante l’utilizzo dello stesso. Abbiamo rilevato le temperature dei vari componenti sia a riposo che a pieno carico in modo da valutare l’efficienza del ricircolo interno dell’aria.

Le temperature sono state monitorate utilizzando i software HWMonitor e GPU-Z. Le rilevazioni sono state eseguite per circa 15 minuti, sia in Idle che in Full-Load. Durante i test in laboratorio, la temperatura ambiente rilevata al momento dei nostri test è stata di 21° C. Le nostre prove sono state condotte utilizzando i seguenti programmi:


  • OCCT v4.4.1;
  • Unigine Heaven v4.0.

Lo scopo del test non è quello di confrontare i risultati con prodotti analoghi. Troppi fattori possono far variare i risultati. Durante le prove sia la scheda grafica che il microprocessore sono stati mantenuti entro le specifiche previste dai rispettivi produttori. Il sistema operativo è privo di qualunque ottimizzazione. Per i nostri test abbiamo usato la seguente configurazione.


Sharkoon Night Shark RGB – Temperature Rilevate


In considerazione delle tempere rilevate non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dal prodotto. Il nuovo cabinet di Sharkoon, infatti, è contraddistinto da un’elevata cura dei materiali e da buone potenzialità per quanto riguarda l’ottimizzazione aerazione interna, a tutto vantaggio delle temperature d’esercizio dei componenti installati. Il livello di rumorosità massimo raggiunto non è mai stato eccessivo o fastidioso, segno che sia la ventola proprietaria di serie e sia quelle supplementari sono di ottima qualità, capaci di generare un buon flusso d’aria pur senza rinunciare al massimo comfort acustico.

[nextpage title=”Conclusioni”]

Il nuovo Sharkoon Night Shark RGB è uno chassis dallo stile moderno e al passo coi tempi, in grado di attirare l’attenzione grazie ai suoi lineamenti decisi, dotato di finestra laterale e paratia frontale in vetro temperato fumé di grosse dimensioni, che lasciano intravvedere la componentistica interna anche quando l’illuminazione non è attiva.

Il cabinet prevede la commercializzazione, almeno per il momento, in una sola variante di colore, nello specifico completamente nera sia all’esterno che all’interno, con la possibilità di scegliere la versione con tre ventole a LED RGB Addressable, altamente personalizzabili tramite il tasto reset oppure tramite il software gestione presente nelle recenti schede madri di ASUS, MSI e Gigabyte, oppure nelle varianti con ventole a LED rossi, blu o “Lite” completamente priva di ventole.

Grazie all’adozione di materiali di qualità come l’acciaio SECC è garantita una buona robustezza e durata nel tempo. Il montaggio delle componenti si è rivelato estremamente semplice. La buona gestione degli spazi interni permette di ospitare tutti i componenti senza particolari problemi. Una volta assemblato il sistema, il risultato appare decisamente pulito ed ordinato.

La cura nei particolari è indubbiamente buona; non sono state rilevate imperfezioni nella verniciatura o problemi negli assemblaggi, inoltre non vi sono parti taglienti che potrebbero danneggiare cavi o provocare tagli alle mani durante l’assemblaggio dei componenti. Come abbiamo potuto osservare, il produttore fornisce in dotazione ben tre ventole da 120 millimetri, due collocate in immissione sulla parte anteriore dello chassis ed una in espulsione nella parte posteriore.

Il cabinet è perfettamente in grado di ospitare fino a 8 ventole da 120 millimetri o 2 da 140 millimetri. Per chi desidera adottare un sistema di raffreddamento più spinto come il liquido, visto la distribuzione ottimale degli spazi interni, sarà possibile installare radiatori da 120/240/140/280mm nella parte frontale, 120/240/360mm nella parte inferiore e da 120/240mm nella parte laterale. Gli utenti meno esperti potranno inoltre utilizzare i numerosi e ormai performanti KIT di raffreddamento a liquido di tipo All-in-One.

Da segnalare inoltre la presenza, nella parte superiore esterna dello chassis, di un pannello I/O molto completo. Il produttore ha previsto la presenza, infatti, oltre agli immancabili pulsanti di accensione/spegnimento e reset, anche una coppia di jack da 3.5” (uno per il collegamento delle cuffie ed uno per il microfono) e due porte USB 2.0 (colore nero) ed altrettante USB 3.0 (colore blu).

Per quanto riguarda l’eventuale scheda grafica discreta è previsto il supporto di una GPU con lunghezza massima pari a ben 42 centimetri (30cm se si installa un radiatore sul pannello frontale) e dissipatori ad aria alti fino a 16 centimetri. Questo valore garantisce la piena compatibilità verso la quasi totalità dei modelli di dissipatori a torre presenti ad oggi sul mercato.

Nessuna limitazione nemmeno per quanto riguarda l’altezza della scheda, visto che il cabinet mette a disposizione ben sette slot di espansione. Per ognuno di questi è prevista una resistente griglia in metallo opportunamente forata in grado di favorire la fuoriuscita dell’aria all’esterno dello chassis. Il cabinet è inoltre dotato di una staffa di supporto per schede video, regolabile in altezza.

Grazie alla generosa finestra in vetro temperato fumé, sarà possibile intravvedere la componentistica interna. In condizioni di scarsa luminosità ambientale, le ventole di raffreddamento preinstallate, grazie all’illuminazione a LED di colore RGB Addressable, contribuiscono a restituire un effetto decisamente appagante e gradevole alla vista. Il cabinet Sharkoon Night Shark in versione RGB viene commercializzato ad un prezzo di 93,99€ IVA compresa, cifra molto interessante e ampiamente giustificata dalle caratteristiche offerte e dall’ottima qualità costruttiva.


Pro:


  • Design moderno e al passo coi tempi;
  • Buoni materiali utilizzati;
  • Struttura in acciaio SECC e plastica;
  • Compatibilità con schede madri in formato Mini-ITX, Micro-ATX, ATX, E-ATX, SSI CEB, SSI EEB;
  • Pannello I/O completo;
  • Spazio interno con ottime possibilità di cable-management;
  • Tre ventole preinstallate con LED RGB Addressable;
  • Splitter a otto vie per la connessione delle ventole e/o strisce RGB;
  • Possibilità di installare ulteriori ventole nella parte inferiore, laterale e posteriore del case;
  • Buone possibilità di integrazione di impianti a liquido tradizionali ed AIO;
  • Vano dedicato all’alloggiamento della PSU ATX;
  • Compatibilità con schede grafiche discrete fino a 420mm di lunghezza;
  • Staffa per supporto scheda video regolabile in altezza e in dotazione;
  • Compatibilità con dissipatori di calore a torre fino a 160mm di altezza;
  • Pannello laterale e frontale in vetro temperato fumé.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia Logo_SHARKOON per il sample fornitoci.

Andrea Raimondi – 19andrew90 – Staff di HW Legend

 

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