Kingston HyperX T1 Black 24GB (KHX1600C93T1BK6/24GX)

001-kingston-hyperx-t1-black-24gb-copertinaIl mercato delle memorie DDR3 è ormai maturo e ben consolidato, lo testimoniano i prezzi in sensibile e graduale calo. Kingston, azienda americana ormai consolidata e radicata, si rivolge, con questo prodotto, a tutti coloro che necessitano, per esigenze lavorative e professionali, di un elevato quantitativo di memoria RAM. Nella recensione odierna analizzeremo la proposta KHX1600C9D3T1BK6/24GX, un kit Triple-Channel sviluppato per piattaforma Intel X58, appartenente alla nuova linea HyperX T1 Black, contraddistinto da una capacità assoluta di ben 24GB e una frequenza operativa fissata a 1600MHz in abbinamento a latenze pari a 9-9-9-27. Non ci resta che auguravi una buona lettura!


Introduzione:


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Kingston Technology Company Inc. fu fondata nel 1987 a Fountain Valley, in California. Oggi possiede il vanto di essere considerata leader indiscusso nella produzione di memorie, offrendo oltre 2.000 prodotti che supportano qualsiasi dispositivo che utilizzi una memoria, dai computer, server, stampanti ai lettori MP3, fotocamere digitali e telefoni cellulari.

Con i suoi oltre 2.400 dipendenti in tutto il mondo, Kingston Technology offre prodotti e servizi sempre all’avanguardia a una rete internazionale di distributori, rivenditori, commercianti e clienti OEM. L’azienda fornisce anche contratto e gestione della catena di fornitura per costruttori di semiconduttori e produttori OEM di sistemi. Nel 2007 l’azienda ha superato lo strabiliante fatturato di 4,5Miliardi di dollari.

La filosofia alla base del successo, secondo il colosso americano, sta nel continuo investimento sul personale, poiché ogni dipendente è indispensabile per raggiungere traguardi sempre più importanti.

Kingston Technology: sempre all’avanguardia nell’industria della memoria.

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Kingston KHX1600C9D3T1BK6/24GX: Presentazione


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Il kit giunto in redazione è contenuto in una confezione di cartone, del tutto anonima, di colore marrone chiaro. In bella evidenza, su un lato, troviamo l’etichetta d’identificazione del prodotto.

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Una volta aperta la confezione, troviamo i moduli sigillati nei classici blister di plastica trasparente, ben protetti da eventuali urti. La scatola è, infatti, riempita di materiale spugnoso, proprio finalizzato, a proteggere nel migliore dei modi il contenuto.

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Il kit appartiene alla nuova linea di prodotti HyperX T1 Black, non è un caso, infatti, che il colore predominante del dissipatore posto su ogni modulo sia il nero.

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Nella confezione troviamo, inoltre, un pieghevole riportante la guida all’installazione e tutte le principali informazioni sulla garanzia dei moduli, di tipo “Lifetime” con supporto tecnico attivo 24/7.

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Su ogni modulo di memoria, troviamo, oltre che il tradizionale marchio dell’azienda e l’appariscente logo HyperX T1, di colore rosso e bianco, anche un’etichetta adesiva che oltre che fungere da “sigillo” di garanzia, riporta anche alcune tra le caratteristiche principali del prodotto, quali il modello e la tensione operativa.

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Il particolare heatsink impiegato nei moduli è veramente di ottima fattura e curato nei minimi particolari. L’ampia superficie dissipante, sviluppata in altezza, gli conferisce un’elevata efficienza, che rende superfluo l’utilizzo di sistemi di dissipazione attivi supplementari.

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Il dissipatore è composto di due parti, non avvitate o incollate tra di loro, ma tenute insieme dal solo Pad adesivo a contatto con i chip di memoria. La rimozione è stata abbastanza semplice, noi abbiamo utilizzato un piccolo cacciavite a taglio facendo delicatamente leva. Un particolare che ci ha piacevolmente sorpreso è il perfetto contatto tra il Pad e i chip, questo non può che aiutare a mantenere basse le temperature di esercizio.

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I chip impiegati, come vediamo dalla serigrafia riportata, sono di produzione Elpida, precisamente il modello “J2108BCBG-DJ-F”.

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Specifiche Tecniche:


Questo kit di memoria è composto di 6 moduli da 4096MB ciascuno. Ogni modulo è basato su sedici chip FBGA 256M x 8-bit, per un totale complessivo di ben 24GB di capacità. Il supporto al Triple Channel e la certificazione ottenuta, lo rendono idoneo all’utilizzo sull’ormai rodata piattaforma Intel X58.

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E’ pienamente supportata la tecnologia X.M.P. (Extreme Memory Profiles), introdotta qualche anno fa da Intel assieme al chipset X38. Il funzionamento è molto semplice, il produttore configura le frequenze e le latenze in overclock alle quali certifica i suoi moduli direttamente all’interno dell’SPD delle memorie, creando uno o più profili. Sarà poi compito della scheda madre quello di permettere, in caso sia rilevato tale supporto da parte dei moduli, di accedere ai suddetti profili e impostarli, direttamente da BIOS, configurando in maniera del tutto automatica tutti i parametri, al fine di migliorare le prestazioni e allo stesso tempo di impedire qualsiasi tipo di errore, da parte dell’utente meno esperto, durante la configurazione del sistema.

Ogni modulo è preventivamente testato e certificato da Kingston, per operare in maniera stabile secondo le specifiche, che prevedono per questo modello una frequenza di 1600MHz, unita a latenze pari a 9-9-9-27-2T e tensione 1.65v.

Il kit è conforme, ovviamente, anche allo standard JEDEC. Nell’SPD sono infatti presenti più profili, che vi mostriamo nella schermata che segue di CPU-Tweaker.

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Con il diffondersi di dissipatori per CPU sempre più voluminosi, riteniamo doveroso mostrarvi le dimensioni dei moduli, con e senza l’heatsink, al fine di evitare spiacevoli sorprese in fase di montaggio nel caso che la vostra scheda madre abbia gli slot RAM particolarmente vicini al Socket.

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Per maggiori informazioni:

http://www.valueram.com/datasheets/KHX1600C9D3T1BK6_24GX.pdf

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test:}


Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Per il sistema di prova ci siamo avvalsi di una scheda madre dotata di chipset Intel X58 Express, di produzione EVGA, in particolare è stato scelto il modello Classified3 E770, con BIOS aggiornato all’ultima versione disponibile al momento delle prove.  

Come processore abbiamo usato un modello Intel appartenente alla famiglia Bloomfield, precisamente il Core i7 920, con moltiplicatore bloccato. La frequenza di funzionamento è stata fissata a 4.200MHz, impostando il moltiplicatore a 21x e aumentando il BCLK sino a 200MHz.

Impostando tale valore di BCLK, abbiamo la seguente condizione per le RAM:

  • Rapporto 2:8 – DDR3 1600 MHz.

In questa maniera le memorie lavorano perfettamente in specifica.

Il processore è raffreddato con un sistema a liquido refrigerato, mentre la scheda video è stata mantenuta ad aria con dissipatore originale.

Per quanto riguarda le memorie RAM non sono stati usati sistemi ausiliari di dissipazione.

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Un riassunto della configurazione di prova da noi utilizzata la trovate nella tabella sottostante:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato all’interno di un case Silverstone TJ07 dotato di buona aerazione interna. Le HyperX T1 Black KHX1600C9D3T1BK6/24GX nascono indubbiamente per un uso lavorativo e professionale. A tal proposito, abbiamo preferito non effettuare i classici test in overclock alla ricerca della massima frequenza raggiungibile, focalizzando la nostra attenzione nel ricercare la piena stabilità operativa ottimizzando le latenze, senza agire sulla frequenza operativa e sul voltaggio di alimentazione, mantenuti entro le specifiche.

Per verificare il corretto funzionamento del comparto RAM ci siamo affidati al noto software Memtest, eseguito in ambiente Windows.

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Il test è stato eseguito aprendo contemporaneamente 11 istanze allocando per ciascuna un quantitativo di memoria pari a 2048MB, in maniera da occupare quasi completamente i 24GB a disposizione. A seguire uno screen che dimostra la piena stabilità (dopo oltre 2 ore) alle impostazioni garantite dal produttore:

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La scheda video adottata per le prove è una Sapphire Radeon HD6970 mantenuta entro le specifiche (880/1375). I driver usati sono gli ultimi AMD Catalyst 11.10 dotati di certificazione WHQL.

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Queste le applicazioni interessate, suddivise in due tipologie differenti:


Benchmark Sintetici e Compressione:


  • Cinebench R11.5 64bit;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • wPrime Benchmark 1.55;
  • AIDA64 Extreme 1.80.1450;
  • MaxxMEM2 Single Preview 1.95 & Multi Preview 1.55;
  • MaxxPI2 Single Preview 1.80 & Multi Preview 1.65;
  • CPUBench 2003;
  • WinRAR 4.01 64bit;
  • 7-Zip 9.20 64bit;
  • X264 HD Benchmark v4.0;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Giochi:


  • FarCry 2;
  • Resident Evil 5;
  • Lost Planet 2;
  • Alien vs Predator.

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Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Prima:


Cinebench R11.5:


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X. Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 4Core/8Thread.


SuperPI1.5Mod XS:


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.


wPrime Benchmark v1.55:


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.


AIDA64 Extreme Edition 1.80.1450:


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nel grafico i risultati riguardanti la Banda Passante delle Memorie e la loro Latenza.


MaxxMEM2 Single & Multi Preview:


MaxxMEM² è un programma che misura la larghezza di banda del sottosistema di memoria. Il software è stato ottimizzato nelle sue routine per fornire i valori teorici più prossimi alla banda massima teorica durante i cicli di lettura/scrittura, questo grazie agli sforzi dei programmatori per eliminare, quasi completamente, la cache in lettura che avrebbe alterato le rilevazioni. Il risultato di tale benchmark è dato in Gigabyte al secondo ed è la media aritmetica tra le prestazioni in lettura e quelle in scrittura. Per le prove abbiamo utilizzato l’ultimo aggiornamento disponibile del programma, sia per la versione Single (1.95) che per la Multi (1.55).

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati dei programmi.

{jospagebreak_scroll title=Benchmark Sintetici e Compressione: Parte Seconda}


Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Seconda:


MaxxPI2 Single & Multi Preview:


MaxxPI² calcola i numeri decimali di cui è composto il Pi greco. La nuova versione del “Single” del programma utilizza per il calcolo dei decimali l’algoritmo di Chudnovsky abbandonando quello di Gauss–Legendre utilizzato nelle versioni precedenti. Per ora MaxxPI2 è in grado di calcolare fino a 268.435.456 cifre di Pi “256M” ed è pensato per utilizzare un solo thread, tra l’altro nel menu è possibile selezionare il core che si vuole utilizzare per il calcolo. Ricordiamo che il risultato è ottenuto con un uso pesante di istruzioni MMX/SSEx. Per le prove abbiamo utilizzato l’ultimo aggiornamento disponibile del programma, sia per la versione Single (1.80) che per la Multi (1.65).

Nei grafici i risultati dei benchmark integrati dei programmi.


CPUBench 2003:


CPUBench2003 è un’applicazione che mette alla prova il sottosistema CPU/Scheda madre/Memoria  del proprio computer. Abbiamo eseguito solo il test per le ram.

Nel grafico i risultati dei benchmark integrati nel programma.


WinRAR 4.01 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).


7-Zip 9.20 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.


X264 HD Benchmark 4.0:


Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Benchmark Sintetici e Compressione: Parte Terza}


Benchmark Sintetici e Compressione – Parte Terza:


PCMark 2005:


Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e Memory Suite.


3DMark 2005:


Il 3DMark05 è un programma di stress test per schede video. Basato sulle API DirectX 9.0c. Questo test richiede la presenza di una scheda compatibile con le specifiche Pixel Shader 2.0 o superiori.

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1024×768, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark 2006:


Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


3DMark Vantage:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso.

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

Il test è stato eseguito in modalità Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in modalità Performance. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto, Physics e Combined.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi}


Prestazioni Giochi:


FarCry 2:


Far Cry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2:


Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition.Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato (Test B) usando i seguenti settaggi:

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ResidentEvil 5:


La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri…..Il gioco supporta le DirectX 10.

Le prove sono state condotte usando il benchmark integrato (Test Fisso) con i seguenti settaggi:

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Aliens vs Predator:


La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator.

Le prove sono state condotte usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


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Prestazioni/Overclocktre_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:quattro

Kingston, come da tradizione, offre anche in questo caso un prodotto di assoluta qualità, curato fin nei minimi particolari e coperto, come di consueto, dalla leggendaria garanzia a vita e dal servizio di supporto tecnico attivo 24/7.

Il kit in esame fa parte della nuova linea di prodotti HyperX T1 Black ed è caratterizzato da una capacità assoluta veramente impressionante, pari a ben 24GB, suddivisi in sei moduli, con supporto Triple-Channel. Appare innegabile che questo prodotto sia indirizzato per lo più a chi utilizza il proprio computer in ambito lavorativo, o comunque a tutti quegli utenti che trarrebbero un beneficio tangibile dall’avere a disposizione un tale quantitativo di memoria di sistema, ad esempio sfruttando pesantemente la virtualizzazione o programmi professionali di foto e video editing.

Ottimo il sistema di dissipazione adottato su questi moduli, del tutto analogo a quello delle tradizionali HyperX T1, ad eccezione della colorazione, in questo caso completamente nera. Le memorie risultano ben raffreddate anche dopo sessioni prolungate di lavoro. Non abbiamo mai avuto crash o freeze improvvisi dovuti alle alte temperature. Questo porta ad avere una stabilità operativa davvero eccellente. 

Le KHX1600C9D3T1BK6/24GX sono disponibili sul mercato a un prezzo medio di circa 165€ IVA Compresa, cifra che riteniamo del tutto giustificata dall’indiscutibile qualità di questo prodotto oltre che dalla grande capacità assoluta di ben 24GB.


Pro:


  • Ottima qualità costruttiva;
  • Ottimo sistema di dissipazione;
  • Garanzia a vita;
  • Ottimi sistema di dissipazione;
  • Elevata capacità assoluta.

Contro:


  • Niente da segnalare.

Si ringrazia 002-kingston-hyperx-t1-black-24gb-logo-aziendaper il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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